Sanità

Benessere a tavola tra uova di Pasqua avanzate e il caos diete. Talamonti: "Ritroviamo l'equilibrio"

Benessere a tavola tra uova di Pasqua avanzate e il caos diete. Talamonti: "Ritroviamo l'equilibrio"

A giudicare dal meteo non si direbbe, eppure la bella stagione è ormai alle porte e, se la primavera 2023 seguirà il corso delle precedenti, il passaggio dal cappotto alla t-shirt sarà rapidissimo. Siamo pronti alla famigerata prova costume? Certo, l’ormai imperante principio della body positivity (la serena accettazione e l’amore per il proprio corpo) ci aiuta a porci la domanda con meno ansia…o a non porcela affatto. Tuttavia, estetica a parte, all’indomani degli stravizi pasquali la gran parte delle persone sono attraversate da una voglia di rinnovamento che le spinge a recuperare un po’ di leggerezza fisica e mentale. Un esercizio di amor proprio che si fonda su due concetti cardine del benessere: attività fisica e sana alimentazione. Facile a dirsi, ma, all’atto pratico, anche i più volenterosi possono incorrere in qualche errore se non seguiti da professionisti competenti. Ognuno di noi ha infatti caratteristiche, abitudini e gusti differenti per cui qualsiasi piano alimentare e sportivo dovrebbe essere personalizzato, ma, in linea generale, per quel che riguarda la dieta esistono alcune “linee guida” generali che è sempre bene ripassare. Lo facciamo insieme al dottor Roberto Talamonti, biologo nutrizionista consulente del centro medico Associati Fisiomed. Dopo l’inverno e le feste pasquali è normale sentirsi un po’ appesantiti…cosa consiglia per ritrovare il nostro equilibrio? "In effetti è proprio una questione di equilibrio perduto. Al netto della body positivity, che è un principio nuovo ma assolutamente fondamentale, è anche importante chiarire che alimentazione con eccessi di zuccheri, farine 00 e sale, sono fortemente ingannevoli e dannose. Il problema principale, infatti, sta nel fatto che questi alimenti disturbano l’equilibrio della bilancia ormonale. La conseguenza è che ci sentiamo appesantiti, spossati ed in certi casi anche più instabili dal punto di vista emotivo. Sarà capitato a tutti di avere minore controllo sul cibo, avere più fame nei giorni dopo le festività o le vacanze in generale. Ecco, questo non è altro che un segnale biochimico-ormonale dello sbilanciamento del sistema. Poi con il cambio di stagione diventa tutto più difficile da affrontare. Cosa fare dunque? “Risalire subito sul carro buono”, correre ai ripari resettando gli zuccheri e il sale è la parte fondamentale per ritrovare velocemente, leggerezza, energia e stabilità umorale. Qualche giorno di RESET e tutto torna a posto. Anche se non del tutto personalizzata come indicazione, potrà essere utile qualche esempio di RESET ormonale: Giorno 1:- COLAZIONE: fragole - PRANZO: riso di lenticchie condito con pomodorini + indivia belga olio e limone- CENA: straccetti di tacchino al pompelmo (cottura in aglio olio e succo di pompelmo verso fine cottura) + cicorie ripassate aglio olio Giorno 2:- COLAZIONE: fragole- PRANZO: valeriana, olive e zenzero grattugiato (da antipasto) + pasta con tonno o salmone- CENA: pesce al forno + cicorie ripassate in aglio e olio Quindi se abbiamo ancora in casa uova di cioccolata, colombe ed altri avanzi delle feste cosa ne facciamo? Dobbiamo per forza sbarazzarcene? "Come dicevo prima, il problema più grande per quello che riguarda il nostro equilibrio e il nostro benessere è correlato agli zuccheri, soprattutto a quelli dei dolci. Questi alimenti erano storicamente legati a momenti particolari che segnavano per i nostri antenati il periodo delle feste, la cosa in più da concedersi in un momento unico e specifico. Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, oggi come oggi siamo sempre sommersi da tentazioni alimentari e soprattutto zuccheri, tanto che diventa necessario dare delle indicazioni di auto-controllo. Quindi sbarazzarcene? In termini più delicati, direi di evitare di continuare ad utilizzare cioccolate o altro, altrimenti tra poco arriva l’estate, la voglia di vacanza, di gelati, di far festa e siamo di nuovo a Natale! Non mi sento proprio di consigliare di utilizzare cioccolate, colombe o altri dolci avanzati in maniera tranquilla e serena, ma se proprio li dovessimo continuare a mangiare, direi di utilizzarli solo per colazione e non in altri momenti della giornata". Questo è anche il periodo in cui, complici le temperature miti e le giornate più lunghe, in molti vorrebbero riprendere o incrementare l’attività fisica, ma lamentano un calo di energie a causa del cambio di stagione. Dovremmo ricorrere a degli integratori o possiamo mantenerci in forze con qualche semplice accorgimento alimentare? "L’energia fisica e mentale è il risultato dell’equilibrio della glicemia ematica (zuccheri del sangue), che si raggiunge con pasti ben bilanciati, mangiando pochi dolci, poca farina bianca, pochi lievitati e poco sale. Con queste basilari regole si deve partire per fare della nostra alimentazione il nostro più grande alleato, su tutti i livelli e chiaramente, anche quello energetico. Detto questo, l’utilizzo di qualche integratore potrebbe essere d’aiuto in questo periodo stagionale. Ottima potrebbe essere la spirulina bio, che apporta diversi benefici, come l’attivazione energetica. Ovviamente per l’utilizzo di questo integratore o altri è sempre meglio rivolgersi ad un esperto per evitare di scegliere prodotti inadeguati o addirittura prendere delle vere e proprie fregature". Dieta a zona, Dunkan, chetogenica, digiuno intermittente: sono solo alcuni dei regimi alimentari più in voga degli ultimi anni. Sono mode potenzialmente pericolose o si fondano su basi scientifiche che le rendono indicate per alcuni soggetti? "Il mondo della Nutrizione e della dietologia, del quale faccio parte da circa 20 anni, è diventato un vero caos; molte sono le proposte alimentari che escono anno dopo anno. Tante di queste sono solo mode al limite della follia, poi ci sono alcune, come la dieta chetogenica, che si fondano su basi scientifiche solide ma anche contraddette da altri studi. Il problema vero è che non è facile fare degli studi chiari ed approfonditi sulla Nutrizione, viste le immense variabili soggettive che entrano in gioco. In generale, rivolgersi a professionisti esperti che non ci propongano alimentazioni estreme e senza spiegazioni, credo sia il primo deterrente per non incorrere in qualcosa di sbagliato".

16/04/2023 10:50
Donazione organi,"Marche 13esime in Italia per dichiarazione di volontà, si può fare ancora molto"

Donazione organi,"Marche 13esime in Italia per dichiarazione di volontà, si può fare ancora molto"

Il 16 aprile ricorre la Giornata nazionale della donazione e trapianto di organi e tessuti per sensibilizzare le persone sull’importanza della donazione” lo ricorda l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini che aggiunge “nel 2022 abbiamo raggiunto lo storico traguardo di 105 trapianti d’organo, storico perché l’anno prima erano stati 90 ed erano comunque in aumento rispetto all’anno precedente. Si tratta di trapianti di fegato, o rene o combinati: ringrazio i donatori e le loro famiglie per la generosità dimostrata e l’attività del Centro regionale trapianti coordinato da Francesca De Pace”. Chiunque, se maggiorenne, può esprimere il consenso alla donazione di organi. La scelta viene inserita nel database del Ministero della Salute ed è possibile cambiarla in qualsiasi momento, recandosi nelle sedi della AST di appartenenza. È possibile registrare la propria volontà anche in Comune in occasione del rilascio o rinnovo del documento d’identità, o riportando i propri dati, l’espressione di volontà, datata e firmata, su un foglio bianco, custodito tra i propri documenti personali. “Le Marche sono 13° tra le regioni italiane per dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti” prosegue l’assessore “quindi molto si può ancora fare”. L’indice del dono è di 57,56/100 (consensi alla donazione: 68,4%), in linea con la media nazionale che nel 2022 si è attestata a quota 58,64/100 (consensi 68,2%), come certificato dal rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti, che analizza le scelte nei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. “Le persone più anziane non dovrebbero registrare un’opposizione al momento del rinnovo della carta di identità: ci sono organi particolarmente longevi come il fegato. La donatrice più anziana d’Italia è marchigiana: aveva 97 anni, 6 mesi e 29 giorni quando a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell’ospedale Torrette di Ancona.  Scegliere di donare è una scelta di vita e di amore verso il prossimo”.

15/04/2023 13:45
Sanità, il Pd attacca Acquaroli sulle nuove nomine: "Incomprensibile la scelta di Draisci"

Sanità, il Pd attacca Acquaroli sulle nuove nomine: "Incomprensibile la scelta di Draisci"

La giunta regionale ha nominato ieri il nuovo direttore del Dipartimento regionale Salute, il dottor Antonio Draisci, e la segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi giudica "incomprensibile la scelta fatta da Acquaroli": "Nulla da dire sulla persona e sulla professionalità del dottor Draisci, ma si tratta di una figura prettamente amministrativa chiamata per i prossimi tre anni ad un compito ben diverso". "Acquaroli e la sua giunta di destra - prosegue - hanno cambiato le pedine rimandando la soluzione dei problemi della sanità regionale e creando ancora più caos nel livello decisionale. Draisci, infatti, era commissario straordinario della Ast di Macerata dove lo sostituirà il dottor Armando Marco Gozzini che rimarrà comunque direttore a Torrette. Come se Torrette fosse un presidio di terzo livello dove ci si annoia e si ha tempo per fare altro". Bomprezzi sottolinea come anche altri commissari straordinari siano stati chiamati a coprire più ampi territori: "analogo discorso per il dottor Roberto Grinta, commissario straordinario dell'Ast di Fermo e nominato anche commissario straordinario dell'Ast 5 di Ascoli Piceno. Un valzer che non risolve nessuna delle criticità presenti nel nostro sistema sanitario e anzi rinvia ancora una volta la scelta della governance che dovrà prendere le decisioni opportune". "Mentre è in atto una profonda crisi del sistema sanitario regionale - afferma - con i pronto soccorso che non funzionano, liste di attesa lunghissime, un forzato ricorso alla sanità privata, si decide di lasciare sospesa ogni decisione e ogni intervento volto a migliorare efficienza e funzionalità degli ospedali marchigiani. Prorogare i commissari significa tenere sospesa ogni riforma e lasciare operatori e cittadini abbandonati a loro stessi". Bomprezzi stigmatizza l'atteggiamento della giunta: "Acquaroli continua a non prendersi le responsabilità che gli competono, rimescola i commissari e confonde le scelte politiche con quelle tecniche. Ben altro diceva in campagna elettorale dove prometteva rapide e facili soluzioni ai problemi della nostra sanità. Ogni giorno di ritardo ha ripercussioni sulla salute dei marchigiani che presto gli presenteranno il conto".  

14/04/2023 19:46
La lotta di un giovane paziente contro il tumore: realtà virtuale in sala operatoria per ridurre ansia

La lotta di un giovane paziente contro il tumore: realtà virtuale in sala operatoria per ridurre ansia

Intervento multidisciplinare in "awake" con l’utilizzo di un dispositivo di realtà virtuale: protagonista la divisione di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche. L’intervento chirurgico di asportazione di un tumore cerebrale in un giovane paziente è stato programmato per oggi.  Questa procedura, in uso da diversi anni presso la divisione di Neurochirurgia diretta dal dottor Roberto Trignani, consente di ottimizzare la resezione dei tumori cerebrali in aree funzionali del cervello con preservazione delle funzioni sottostanti.  Il paziente è "sveglio" durante la procedura di asportazione del tumore e fornisce con l'ausilio della neuropsicologa informazioni cliniche preziose all'equipe chirurgica e anestesiologica per guidare in sicurezza l'atto terapeutico. Fino ad oggi, nell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche,  sono stati operati in "awake" circa 180 pazienti con tumori cerebrali localizzati in aree denominate "eloquenti".  L'intervento programmato in "awake" di oggi presenta due peculiarità. La procedura chirurgica si realizzerà in 2 tempi all'interno della stessa seduta operatoria per la complessità topografica del tumore: un primo tempo in "awake" per rimuovere la parte del tumore in area funzionale temporale sin (quella che governa il linguaggio) e un secondo tempo in anestesia generale per rimuovere la componente attigua più profonda del tumore.  Verrà, inoltre, utilizzata una nuova tecnologia digitale che attraverso la realtà virtuale durante la fase preoperatoria e durante la fase in "awake" permetterà di ottimizzare la gestione dell'ansia, migliorare il comfort del paziente e ridurre l’apporto farmacologico. I dispositivi di realtà virtuale (VR), peraltro in alcuni Paesi inseriti nell’elenco dei dispositivi medici, sostituiscono l'ambiente reale con uno simulato. Studi clinici hanno dimostrato che questa tecnologia può rappresentare per il paziente un'esperienza immersiva e distraente in grado di indurre uno stato di rilassamento e spostamento dell’attenzione dalle fonti di stress emotivo.  L'intera procedura è realizzata in ambiente multidisciplinare: neuroanestesiologico (Dr. Edoardo Barboni), neurochirurgico (Dr. Stefano Vecchioni, Dr. Roberto Trignani), neuropsicologico (Dr.ssa Silvia Bonifazi).   

14/04/2023 14:05
Macerata, incontro pubblico sulla riforma sanitaria: Acquaroli relatore

Macerata, incontro pubblico sulla riforma sanitaria: Acquaroli relatore

"La riforma sanitaria è tra le assolute priorità del governo della Regione Marche rappresentato dal presidente Francesco Acquaroli. Gli obiettivi e i vari aspetti della riforma saranno oggetto dell’incontro pubblico convocato per sabato 15 aprile alle ore 16.30 al Cinema Teatro Italia, in via Gramsci a Macerata". Questo quanto annuncia Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Macerata.  "Un appuntamento rivolto alla cittadinanza, ai medici e agli operatori del settore sanitario, oltre che agli amministratori locali, voluto per approfondire le dinamiche e i miglioramenti che apporterà la riforma - aggiunge Belvederesi -. Relatore dell'incontro sarà proprio il presidente Acquaroli, un’importante presenza per esporre in modo chiaro le novità e le dinamiche che interesseranno tutto il territorio". L’incontro è promosso dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia e quello comunale di Fratelli d’Italia Macerata e vedrà i saluti della senatrice Elena Leonardi (segretario della Commissione Sanità del Senato) e dei consiglieri regionali Simone Livi e Pierpaolo Borroni (componente della IV Commissione consiliare permanente Sanità e Politiche Sociali della Regione Marche), a" dimostrazione di come il tema sia una priorità per un partito che, insieme alla coalizione di centrodestra, ha l’obiettivo di realizzare un servizio veramente a misura del cittadino", conclude Belvederesi.     

14/04/2023 09:30
Ast di Macerata, ancora un cambio al vertice: Armando Gozzini nuovo commissario

Ast di Macerata, ancora un cambio al vertice: Armando Gozzini nuovo commissario

Il dottor Antonio Draisci, attualmente commissario straordinario dell'Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Macerata, è il nuovo direttore del Dipartimento regionale di Salute. L'incarico, che ha durata di tre anni, è stato conferito nel pomeriggio dalla giunta regionale, dopo specifico interpello. Nel corso della seduta di giunta, fa sapere la Regione, è stata deliberata anche la proroga degli incarichi dei commissari delle Ast fino al 31 maggio in attesa dell'espletamento delle procedure previste per la nomina dei nuovi direttori. In seguito, è stato nominato commissario straordinario dell'Ast di Macerata 'ad interim' il dottor Armando Marco Gozzini, mentre il dottor Roberto Grinta, attualmente commissario straordinario dell'Ast di Fermo, è stato nominato 'ad interim' anche commissario straordinario dell'Ast 5 di Ascoli Piceno.

13/04/2023 19:40
Dal 17 al 22 aprile open week dedicata alle donne: visite gratuite a Macerata e Civitanova

Dal 17 al 22 aprile open week dedicata alle donne: visite gratuite a Macerata e Civitanova

In occasione della giornata nazionale sulla Salute della Donna del 22 aprile prossimo, la Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) organizza negli ospedali 'Bollini Rosa', dal 17 al 22 aprile, l’ottava edizione dell'(H)Open Week per promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile. Le strutture ospedaliere di Macerata e Civitanova aderiscono all’iniziativa offrendo una settimana di servizi gratuiti come visite ed esami strumentali, consulenze multidisciplinari e colloqui per avvicinare la popolazione femminile a diagnosi sempre più precoci e a percorsi di cura personalizzati. Di seguito le iniziative previste: Ospedale Macerata  Martedì 18 aprile, presso il reparto di ginecologia ed ostetricia, si prevedono visite ginecologiche con ecografia, nelle fasce di orario 8:30-13 e 14:30-18. Per le prenotazioni bisogna rivolgersi al numero 0733-2572393, dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 13. Mercoledì 19 aprile, presso il reparto di dietologia e nutrizione di oncologia, si svolgeranno consulenze gratuite nutrizionali per le pazienti oncologiche, dalle ore 14:30 alle 17:30. La donna verrà edotta sul corretto stile alimentare da adottare in presenza di patologia oncologica.  Giovedì 20 e venerdì 21 aprile, presso il servizio sociale della direzione ospedaliera, dalle ore 9 alle 13 avranno luogo colloqui gratuiti con assistente sociale ospedaliera per maternità/gravidanza difficile, malattia acuta o cronica e maltrattamento (codice rosa). È possibile prenotarsi dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, ai numeri: 0733 -2572458 oppure al 331 1415051. Ospedale di Civitanova Marche Lunedì 17 - martedì 18 - giovedì 20 aprile presso il reparto di radiologia, dalle 14:30 alle 17:30, verranno eseguite mammografie, rivolte alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni che non abbiano eseguito negli ultimi due anni esami mammografici. È obbligatoria la prenotazione al numero 328-5938529, dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30 Nelle giornate del 17-18-19-20 e 21 aprile si svolgeranno consulenze nutrizionali dalle ore 9 alle 11, dove un professionista della nutrizione fornirà informazioni sulla prevenzione primaria, promuovendo l’adozione di corrette abitudini alimentari e di uno stile di vita sano. È obbligatoria la prenotazione, almeno con un giorno di anticipo, telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 al numero 0733-823521. Martedì 18 aprile presso il reparto di ostetricia e ginecologia, dalle 15 alle 19, avranno luogo consulenze uro-ginecologiche e per la riabilitazione del pavimento pelvico. È obbligatoria la prenotazione al numero 0733-823504, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Martedì 18 e mercoledì 19 aprile presso il Reparto di Urologia, dalle 16 alle 18, si potranno effettuare visite urologiche. È obbligatoria la prenotazione al numero 0733-823013, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Mercoledì 19 aprile presso l’ambulatorio proctologico del Reparto di Chirurgia, dalle 18 alle 19:30, si svolgeranno visite proctologiche. È obbligatoria la prenotazione al numero 0733-823013, dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30.  

11/04/2023 17:16
"Armonia e benessere: la salute del corpo e dello spirito"

"Armonia e benessere: la salute del corpo e dello spirito"

Nel periodo pasquale per i credenti sono comuni le analisi introspettive che producono i sentimenti di penitenza per la Crocifissione e poi di gioia per la Resurrezione. Per tutti è comunque il tempo di una riflessione che analizzi gli aspetti variegati della vita con l’obiettivo di raggiungere un benessere armonioso tra corpo e spirito. La buona salute è essenziale per la nostra esistenza, ma si può fare anche di più: si può tentare di raggiungere il benessere attraverso il conseguimento di uno stato di armonico coinvolgimento tra il nostro corpo e le cose più belle e più interessanti che ci circondano, filtrate dalla nostra sensibilità e cultura. L’armonia è un concetto astratto, anche un po’ vago; rappresenta lo stato d’insieme, volubile e labile, di tutti quegli elementi che nelle nostre percezioni sensitive ci procurano serenità, equilibrio e godimento. I nostri sensi, vale la pena ricordarlo, sono la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto. Essi riescono a captare tutto quello che ci circonda e, attraverso un sistema di conduzione rappresentato dalle derivazioni nervose che coprono tutto il nostro corpo, il cervello immagazzina una quantità infinita di stimoli che rappresentano il patrimonio di notizie e l’archivio da cui attingere per le nostre azioni e comportamenti determinando anche il nostro modo di sentirci. Il corretto funzionamento di questo sistema di interposizione tra noi e l’universo è alla base della vita e della sua qualità. L’armonia del nostro corpo, nell’insieme interdipendente di tutte le sue parti, che favorisce la corretta percezione della realtà determinando le reazioni più congrue ed opportune, rappresenta la condizione necessaria per vivere bene, con profitto assaggiando anche quello stato di benessere che, sembrerà strano, dipende da reazioni biochimiche conseguenti a stimoli che il nostro cervello riesce ad introdurre con le sue potenzialità non ancora del tutto esplorate. L’armonia è antitetica al disordine che invece evoca la negatività, lo spreco di energie, il malessere ed infine la malattia. Se vogliamo capire meglio l’idea di armonia dobbiamo prendere ad esempio la musica, un elemento della nostra vita dove l’armonia ha trovato l’applicazione più appropriata. Il nostro corpo è come un’orchestra che legge gli spartiti equiparati alle nostre sensazioni; il direttore dell’orchestra è il nostro cervello e, se vogliamo fare una forzatura, il primo violino è il nostro cuore e via via tutti gli strumenti musicali possono rappresentare in questa ardua figurazione i nostri organi ed apparati fisiologici. È dalla qualità degli spartiti, dall’abilità del direttore e di tutti i componenti dell’orchestra, che dipende la bellezza e l’armonia dell’esecuzione. Dalle sensazioni percepite e dallo stato del nostro cervello e di tutti gli apparati del nostro corpo dipendono le nostre azioni e reazioni. Il piacere della musica ascoltata può essere equiparato al benessere che noi proviamo quando il nostro corpo funziona bene, riesce ad acquisire nel modo migliore tutto quello che interferisce con esso e ad elaborare un prodotto a vantaggio di noi stessi e di quelli che ci vivono vicino. Un ambiente piacevole influisce positivamente sul nostro corpo e sul nostro spirito. È l’armonia del benessere, la stessa di una musica che riesce a struggerci il cuore.

09/04/2023 09:59
Ast Macerata, contrattazione integrativa aziendale: c'è l'accordo con i sindacati

Ast Macerata, contrattazione integrativa aziendale: c'è l'accordo con i sindacati

Due importanti accordi di contrattazione integrativa aziendale sono stati siglati, nel pomeriggio di mercoledì, tra la delegazione trattante dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata e le organizzazioni sindacali dell’area della dirigenza. Gli accordi interessano una platea di circa 630 dirigenti in servizio e con il primo, il contratto integrativo parte economica 2022, saranno pagati circa 1,5 milioni di euro a titolo di incentivo di produttività, mentre il secondo, il contratto integrativo stralcio residui 2020-2022, permette di pagare circa 7,7 milioni di euro di fondi residui rispettivamente degli anni 2020, 2021, 2022.  "Vorrei sottolineare come gli accordi raggiunti siano il risultato di un serrato lavoro ai tavoli preposti portato avanti dai rappresentanti delle sigle sindacali e dai nostri uffici amministrativi, – commenta il commissario straordinario dell’Ast di Macerata Antonio Draisci -  ai quali riconosco l’impegno e la concretezza impiegati nel perseguimento dell’obiettivo. La Direzione aziendale ha già assunto l’impegno di mettere in pagamento le quote di residui del 2020 e 2021 con gli stipendi di giugno, mentre l’incentivo di produttività 2022 con gli stipendi di luglio”. L'accordo stralcio sui residui consente di valorizzare, in particolar modo, i dirigenti inquadrati nei livelli più bassi di incarico professionale. "Questi ultimi, soprattutto nel triennio preso in considerazione dall’accordo (2020-2022) e caratterizzato dall’emergenza pandemica e dalle gravi difficoltà di reclutamento di nuovo personale, hanno contribuito con spirito di abnegazione e sacrificio alle attività dei reparti e delle strutture, in completa sinergia e collaborazione", sottolinea Draisci. "L'accordo integrativo anno 2022, oltre al risultato economico sopra evidenziato, - sottolinea il dirigente delle Risorse Umane Fabrizio Trobbiani - stanzia le risorse e pone le basi per il rinnovo e la valorizzazione di tutti gli incarichi dei dirigenti dell’area sanitaria. In merito è stato già aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con l’impegno di giungere ad una definizione entro il corrente mese di aprile”.    

06/04/2023 10:19
Mogliano, il dottor Trippetta va in pensione: Emi Biondi è il nuovo medico di base

Mogliano, il dottor Trippetta va in pensione: Emi Biondi è il nuovo medico di base

Sarà la dottoressa Emi Biondi a sostituire il dottor Maurizio Trippetta – che ha cessato la propria attività lo scorso 31 marzo a seguito del pensionamento - come medico di base di Mogliano. La dottoressa Biondi continuerà la propria attività presso il distretto comunale, in Piazzale San Michele, al civico numero 1. La sede ambulatoriale sarà aperta dalle 10:30 alle 12:30 dal lunedì al giovedì e dalle 16:30 alle 18:30 il martedì e il mercoledì, con reperibilità telefonica il sabato dalle 8 alle 10. L’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata ha già provveduto al passaggio in automatico degli assistiti dal dottor Trippetta alla dottoressa Biondi, evitando all’utenza di recarsi presso i relativi sportelli. "Qualora però l’assistito volesse scegliere un altro medico, potrà recarsi presso gli uffici anagrafe territorialmente competenti dell’AST di Macerata per effettuare il cambio", evidenzia il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Antonio Draisci. "Abbiamo già inviato le comunicazioni agli interessati fornendo tutte le indicazioni necessarie - aggiunge -, ma purtroppo dobbiamo constatare che ad alcuni la lettera non è ancora pervenuta, nonostante il cambio in automatico sia stato già effettuato".  

03/04/2023 18:20
Primavera vuol dire...stazioni termali: l'intervista al dottor Danilo Compagnucci

Primavera vuol dire...stazioni termali: l'intervista al dottor Danilo Compagnucci

Curarsi con le acque è una tradizione antica. La medicina dell’antichità utilizzava come rimedio ai mali fisici soprattutto le acque e le erbe, elementi naturali facilmente reperibili. Già i Greci e altri popoli antichi come gli Etruschi in Italia, conoscono e ricorrono ai benefici dell’acqua. Sono i Romani che costruiscono intorno alle sorgenti straordinarie opere di architettura: le Terme secondo una grande cultura igienica, salutistica, ed edonistica. Le Terme romane, pubbliche aperte a tutti uomini e donne, patrizi e plebei, frequentatissime sono dotate di piscine e vasche a temperature diverse, che sfruttano quando possibili sorgenti calde naturali o che sono altrimenti fornite di efficaci sistemi di riscaldamento. Ci sono palestre, stadi, biblioteche, giardini, portici, luoghi vari per esercizi fisici ed intellettuali, come pure per incontri sociali, scambi e svaghi. È il modello delle terme che ha resistito fino ai nostri giorni; sono subentrate certamente migliorie tecnologiche, ma il principio è lo stesso: sfruttare per la conservazione della salute e la ricerca del benessere le proprietà fisiche e chimiche dell’elemento più naturale ed essenziale per la vita: l’acqua. Se l’Italia è famosa per le sue tante sorgenti, per i suoi centri termali rinomati ed attraenti, le Marche non hanno complessi grandi e famosi, ma da sempre possono vantare un patrimonio idrico-geologico rilevante e ben distribuito su tutto il territorio. Le sorgenti di acqua minerale sono numerose e conosciute fin dal Medioevo per le loro proprietà curative. Questa distribuzione sul territorio consistente ed omogenea di fonti ritenute terapeutiche ha fatto nascere e crescere nel tempo una cultura ed una tradizione legata all’utilizzo dell’acqua per il trattamento di alcune patologie in tutta la popolazione regionale. Attualmente quelle operative e convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale sono le Terme di Acquasanta, S. Giacomo di Sarnano, S. Lucia di Tolentino, Frasassi di Genga e Raffaello di Petriano, che sono riunite nell’Associazione Terme delle Marche per programmi e iniziative comuni utili al settore.   Quando nel secolo scorso attorno alle sorgenti più tradizionalmente conosciute sono state costruite delle strutture piccole, ma funzionali, esse sono subito diventate punto di riferimento per tutta la gente, proveniente anche da fuori regione, nella prevenzione e cura di affezioni croniche dell’apparato respiratorio superiore e osteoarticolare, nonché per il trattamento per la sordità rinogena, di alcune affezioni ginecologiche e dermatologiche. Nella terapia idropinica anche affezioni gastroenteriche e renali. Negli organi respiratori superiori l’acqua è utilizzata sotto forma di vapore con tecniche di inalazione e aerosol, deterge le mucose e stimola le difese immunitarie dei tessuti. Con le docce nasali si combatte una patologia molto insidiosa come la sinusite. Le insufflazioni servono ad attenuare l’ipoacusia catarrale. Nella patologia artrosica con la fangoterapia e la balneoterapia, attraverso la perfusione del calore e dell’acqua stessa si attenua o si elimina addirittura il dolore, si rivitalizza il tessuto cartilagineo delle articolazioni, l’azione meccanica con idromassaggio dell’acqua rilassa la muscolatura contratta intorno alla lesione artrosica. Nella terapia con il fango, la sua applicazione favorisce una perfusione di calore che inibisce la sintomatologia dolorosa. In alcune terme della nostra regione è possibile poi bere acqua minerale che incide positivamente nel trattamento della calcolosi renale, renella, gotta ed in alcuni fastidi dell’apparato gastroenterico, come ad esempio la stipsi.  Tutto questo è stato oggetto di osservazioni, studi approfonditi e le terapie suddette fanno parte ormai da tempo dei LEA nazionali e degli accordi di convenzioni regionali. Qui nelle Marche si è molto lavorato, con risultati importanti, anche all’ampliamento del ruolo delle stazioni termali per la ricerca del benessere e la complementarità delle mansioni del Servizio Sanitario Regionale nei territori. Ne parliamo con il Dr Danilo Compagnucci, direttore delle Terme Santa Lucia di Tolentino, dove questa apertura verso ulteriori servizi è stata da tempo ricercata ed applicata.  Dr. Compagnucci, le terapie termali tradizionali nelle terme S. Lucia e nelle altre stazioni termali delle Marche usufruiscono di ottime acque, sulfuree, salsobromoiodiche e bicarbonato-calciche. Nelle sue terme si è però sempre cercato di ampliare l’attività usufruendo anche della capacità di organizzazione e degli ambienti indubbiamente favorevoli. Quali sono le novità introdotte?     • Fin dagli anni ’90 del secolo scorso alle Terme S. Lucia abbiamo introdotto, a fianco delle terapie tradizionali, alcuni servizi sanitari che erano utili ai cittadini e che potevano essere anche di aiuto al compito territoriale del Servizio Sanitario Nazionale. Gli ambulatori di riabilitazione e di medicina dello sport sono stati i nostri primi esperimenti, subito molto apprezzati tanto da essere in breve tempo convenzionati. Altri servizi non sanitari, ma di grande interesse e richiesti alle terme sono quelli legati al benessere e all’estetica.  Nell’ambito dei servizi sanitari vi siete limitati solo all’ambulatorio di medicina dello sport e della riabilitazione?     • Sicuramente no; tenendo anche conto del nostro status di servizio sociosanitario privato, ma di proprietà pubblica (Comune di Tolentino)  e considerando le esigenze dei cittadini, è stato anche allestito un poliambulatorio per consulto e diagnostica che fosse comunque alla portata di tutti. Ottimi i servizi di ginecologia, cardiologia, endocrinologia, dietetica, esami ecografici...quasi tutte le specialità sono coinvolte.  Ci sono delle nuove opportunità per le cure termali?      • La grande novità, che qui nelle Marche ci è stata riconosciuta dal 2019 e proprio in questi giorni riconfermata, è la riabilitazione termale inserita nel budget delle terapie termali convenzionate, unico caso in Italia, in fase ancora sperimentale. Ieri, 1° aprile avete aperto la nuova stagione termale con un Open Day per la visita dei cittadini e loro informazione. Qual è la sua sensazione?     • La sensazione è che tutti i cittadini dei nostri territori stanno molto apprezzando il ruolo di una stazione termale per la loro salute e il loro benessere. Durante il lock-down è stato indubbiamente un veicolo di comunicazione importante il nostro hub vaccinale a cui si sono rivolte migliaia di persone, quasi una certificazione della nostra competenza ed affidabilità.

02/04/2023 10:40
Giornata Mondiale dell'Autismo, Saltamartini: "Due milioni di euro per nuovi servizi e assunzioni"

Giornata Mondiale dell'Autismo, Saltamartini: "Due milioni di euro per nuovi servizi e assunzioni"

“Attraverso il Network NIDA monitoriamo i bambini a rischio di sviluppare un disturbo dello spettro autistico: fratellini di bambini con Disturbo di Spettro Autistico, prematuri e nati piccoli per l’età gestazionale perché è fondamentale intervenire in modo tempestivo per migliorare la prognosi ” a sottolineare questa importante partecipazione è l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, in occasione del 2 aprile Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.  Il NIDA, ‘Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico’, promosso nelle Marche a partire dal 2019 grazie ai fondi del Ministero della salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, ha l’obiettivo di potenziare la rete territoriale per la diagnosi precoce e cura, con la partecipazione del Centro Regionale Autismo Età Evolutiva (AST Pesaro Urbino Ospedale Santa Croce), la SOD Neonatologia (Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche presso il presidio Salesi di Ancona), i servizi territoriali per l’età evolutiva (UMEE), i pediatri di libera scelta e gli educatori dei nidi dell’infanzia. L’autismo, seppur in forme diverse, si manifesta spesso con la compromissione della comunicazione e dell'interazione sociale e la riproposizione di comportamenti ristretti e ripetitivi. Si stima che almeno un bambino su 77 abbia un disturbo dello spettro autistico. La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: il simbolo è il blu che colora edifici e piazze. Nelle Marche i centri di riferimento sono due: il Centro Autismo Età Evolutiva presso la U.O.C di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Fano della AST Pesaro-Urbino ed il Centro Autismo Adulti della AST di Ascoli a San Benedetto del Tronto. “All’ospedale Santa Croce di Fano è stato presentato il progetto Dama (Disabled Advanced Medical Assistance), percorso di accesso alle prestazioni sanitarie dedicato esclusivamente ai minori con disturbo di spettro autistico o disabilità grave provenienti da tutta la Regione Marche, e ai pazienti maggiorenni residenti nella provincia di Pesaro e Urbino” – sottolinea Saltamartini -. Promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e nato all’Ospedale San Paolo di Milano, coinvolge anche le associazioni dei genitori. A partire proprio dal 3 aprile 2023 sarà attivato un numero di call center per effettuare prenotazioni interne tramite CUP di visite specialistiche: il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale dovranno solo indicare sull’impegnativa “Progetto Dama”.   Dal 2014 la Regione Marche, unica regione a livello nazionale, si è dotata anche di una legge sull’autismo (LR 25). Tra i vari interventi prevede contributi alle famiglie delle persone con disturbi dello spettro autistico che si avvalgono dei metodi riabilitativi riconosciuti dall’Istituto Superiore della Sanità. Una misura che ha ricevuto una adesione crescente: i beneficiari sono passati dai 131 del 2016 con un fondo di 82 mila euro ai 520 del 2022 con quasi 450 mila euro di risorse. E’ stato anche riproposto, con risorse per 55 mila euro, un progetto di Agricoltura Sociale per il triennio 2022-2024: si tratta di iniziative di inclusione socio–lavorativa in ambito rurale. Grazie al  progetto “Parti e vai!” finanziato con il “Fondo Autismo” (Legge 208/2015) arriveranno anche oltre 2 milioni di euro, che serviranno in buona parte ad assumere personale (psicologi, educatori o tecnici di riabilitazione psichiatrica,  logopedisti,  terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva e infermieri professionali) per i centri di riferimento e per le UMEE/UMEA delle AST delle Marche.  

01/04/2023 13:15
Macerata, inaugurazione del nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia: finanziato con il PNRR

Macerata, inaugurazione del nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia: finanziato con il PNRR

Nuovo Acceleratore Lineare per l’Unità Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Macerata diretta da Massimo Giannini. E’ la prima tecnologia acquistata dall’AST grazie ai fondi del PNRR Missione M6C2 1.1.2 per una spesa complessiva di 2.024.092,24 euro, di cui 1.768.659,62 riguardano la tecnologia, mentre 255.432,62 euro i lavori necessari per la sua installazione, compresi gli interventi edili ed impiantistici. “Questo acceleratore offre prestazioni di qualità superiore. I vantaggi più rilevanti sono l'elevatissima precisione nell'erogazione della dose e una significativa riduzione del tempo impiegato nel corso di ciascuna singola seduta, con evidente miglioramento del comfort del paziente - sottolinea l’Assessore alla Sanità Dott. Filippo Saltamartini - Il primo effetto sarà la riduzione delle liste di attesa, perché aumentiamo il numero di prestazioni". "Si tratta di una apparecchiatura acquistata con fondi del PNRR, che quindi comincia a far vedere i suoi primi impatti positivi sulla sanità regionale - aggiunge - Non dimentichiamo che il paziente oncologico vive di per se una condizione di grande fragilità, quindi deve essere assistito e curato nel miglior modo possibile.” “L’Acceleratore è dotato di alcune innovazioni tecnologiche che permetteranno di offrire una gamma di prestazioni completa all’utenza – sottolinea il Primario di Radioterapia Giannini – ad esempio dispone del RGSC (Gating respiratorio per scanner), un sistema che permette l’acquisizione di immagini sincronizzate con la respirazione, correlando lo spostamento tumorale con il ciclo respiratorio del paziente. Questa modalità è indispensabile quando si trattano piccoli volumi con tecnica stereotassica per ridurre la tossicità a carico del parènchima polmonare o quando, ad cardiaco. Altre opzioni tecnologiche sono la Portal Dosimetry, che permette di verificare la qualità del piano di trattamento impostato e erogato in tempo reale, e il Delta Couch Shift che riposiziona il paziente in automatico. Il macchinario ha una tecnologia completamente di tipo digitale, con cavi di rete e fibra ottica (usata per le immagini), che comporta anche minori guasti a livello manutentivo e, di conseguenza, produce una riduzione dei costi di assistenza tecnica. “Poiché la Radioterapia di Macerata collabora a livello multidisciplinare con tutti gli altri specialisti di patologia – commenta il Commissario Straordinario dell’Ast-MC, Antonio Draisci – noi come Azienda Sanitaria Territoriale siamo in grado non solo di analizzare e valutare tutte le patologie oncologiche, ma di offrire la migliore soluzione nel percorso terapeutico del paziente, grazie alla tecnologia d’avanguardia di cui è dotato il Nuovo Acceleratore Lineare”.

01/04/2023 10:45
San Severino, il dottor Castellini va in pensione: "Venga mantenuto il presidio pediatrico"

San Severino, il dottor Castellini va in pensione: "Venga mantenuto il presidio pediatrico"

Oggi, venerdì 31 marzo, è l’ultimo giorno di servizio per il dottor Roberto Castellini, pediatra dell’Area vasta 3, già direttore del reparto di Pediatria e della Neonatologia di Macerata. L’ultimo cartellino lo ha voluto timbrare mercoledì all’ospedale di San Severino, dove era arrivato alla fine degli anni ’90 per restarvi fino al 2016, cioè fino al momento in cui non venne chiuso il reparto a seguito dello smantellamento della Ginecologia e dell’Ostetricia.  In questi anni, però, il dottor Castellini, oltre al servizio a Macerata, ha tenuto in piedi l’ambulatorio pediatrico proprio nella struttura settempedana, prestando la sua opera almeno una o due volte alla settimana. Ora che è giunto il momento della sua pensione, arrivano per il dottor Castellini i ringraziamenti degli operatori e di tante mamme della zona montana che hanno trovato in lui un punto di riferimento importante e un professionista serio, preparato, impagabile per la sua costante disponibilità. Tant’è che la presidente dell’associazione Help Sos Salute e famiglia di San Severino, Cristina Marcucci, che da sempre si batte per il mantenimento dei servizi sanitari nel presidio settempedano, in particolare a sostegno della genitorialità, auspica che “i vertici dell’Azienda sanitaria maceratese possano attivarsi affinché il dottor Roberto Castellini venga confermato nell’incarico, con un prolungamento contrattuale, ovvero che possa essere trovata una qualsiasi forma di collaborazione congeniale al mantenimento del servizio ambulatoriale pediatrico all’ospedale di San Severino attraverso la preziosa opera dello stesso Castellini”. La nota dell’Associazione Help si conclude con un “grande grazie” rivolto al pediatra per il gran lavoro svolto in questi anni a supporto di tante mamme e dei loro bambini.

31/03/2023 11:54
Civitanova, Covid Hospital verso lo smantellamento: "Il 31 marzo scade il comodato gratuito"

Civitanova, Covid Hospital verso lo smantellamento: "Il 31 marzo scade il comodato gratuito"

Chiuso il 30 giugno 2021, il Covid Hospital di Civitanova Marche sarà smantellato. "Il 31 marzo scade il comodato d'uso gratuito dell'edificio che ha ospitato il Covid Center". Lo fa sapere il sindaco Fabrizio Ciarapica. La struttura, voluta dall'ex presidente della Regione Luca Ceriscioli, era stata ideata da Guido Bertolaso. "Lo smantellamento è una decisione della Regione Marche, mi auguro che vengano rispettati gli impegni presi all'epoca della realizzazione e cioè che le attrezzature vengano trasferite all'ospedale di Civitanova Marche e in subordine nelle strutture ospedaliere dell'Area vasta 3", ora Ast (Azienda sanitaria territoriale) Macerata, dice Ciarapica all'Ansa. "Nei giorni scorsi ho avuto modo di parlare con l'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini e mi sembra che l'orientamento sia quello di procedere allo smantellamento. Attendiamo che venga ufficializzato, ma voglio sperare che i patti dell'epoca non vengano disattesi e quindi i macchinari più importanti che si trovano all'interno del Covid Center, a iniziare da una Tac a 128 strati, vengano trasferiti nel nostro nosocomio cittadino". L'edificio, allestito con attrezzature aquistate con una raccolta fondi lanciata dal Cisom, prima della riconversione era adibito a esposizioni fieristiche: "Teoricamente dovrà tornare ad essere quello che era - spiega il sindaco - ma lo smantellamento, al di là dei macchinari e dei letti, dovrà interessare anche le strutture realizzate all'interno, li sono stati costruiti dei moduli e quindi non sarà proprio semplice riportare la struttura a come era prima dell'emergenza Covid". Peraltro, come ha spiegato l'assessore Saltamartini, rispondendo ad una interrogazione in Consiglio regionale, "il 20% delle tecnologie totali presenti nel Covid Hospital è stato riallocato sull'intera Ast, principalmente presso la struttura ospedaliera di Civitanova Marche". Si tratta principalmente di aspiratori, defibrillatori, elettrocardiografi, frigoemoteche, monitor parametri vitali, ventilatori polmonari, pompe, letti, ecografi, portatili di radiografia, elettrobisturi . La Tac è "in attesa di riallocazione", 42 letti donati dalla Fondazione Carima sono destinati all'ospedale di Civitanova. 

28/03/2023 19:00
Ospedale di Macerata centro di riferimento per l'endometriosi: "In 10 anni 5mila interventi"

Ospedale di Macerata centro di riferimento per l'endometriosi: "In 10 anni 5mila interventi"

Martedì 28 marzo ricorre la giornata mondiale dell’Endometriosi, istituita nel 2014 per sensibilizzare su una malattia fortemente invalidante per le donne che ne soffrono. Lo Sferisterio di Macerata si illuminerà di giallo per l’occasione, non solo a testimoniare l’impegno svolto dal personale sanitario in tale ambito, ma soprattutto perché l’ospedale di Macerata con il suo reparto di Ginecologia ed Ostetricia diretto dal dottor Mauro Pelagalli è centro di riferimento regionale per la cura di questa patologia. “Nelle Marche ci sono 495 donne che hanno un codice di esenzione per endometriosi, ma sono molte di più quelle che soffrono della malattia - commenta l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini - Gli accessi ospedalieri nel 2022 sono stati oltre 300”. “Abbiamo in cantiere una proposta di legge che istituisce il Registro regionale dell’endometriosi (REE) per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e sociali; promuove l’istituzione e l’organizzazione della Rete regionale per la prevenzione, la diagnosi e i percorsi di cura; promuove la formazione degli operatori sanitari e sociali; istituisce il comitato tecnico-scientifico regionale; promuove l’utilizzo di tecnologie e metodi innovativi per l’informazione agli adolescenti e istituisce la settimana regionale dell’endometriosi”. “Veder riconosciuto il nostro reparto di Ginecologia e Ostetricia di Macerata come centro di riferimento regionale per la cura dell’endometriosi è motivo di orgoglio per la nostra Azienda Sanitaria – sottolinea il commissario Antonio Draisci – e il mio plauso e ringraziamento per i risultati ottenuti va al dottor Mauro Pelagalli e a tutta la sua èquipe”. Per approfondire la conoscenza della patologia ne abbiamo parlato con il direttore dell’U.O.C. Di Ginecologia ed Ostetricia di Macerata, il dottor Mauro Pelagalli. Dottore, innanzitutto cos’è l’endometriosi? “Rappresenta una patologia che colpisce circa 3 milioni di donne, un milione e mezzo sintomatiche e il restante asintomatiche, inoltre esiste un 42% di coppie sterili che ha all’interno della pancia l’endometriosi, pur essendone ignara. Questa patologia è anche fra le principali cause di bassa fertilità, oltre che fonte primaria di dolore pelvico cronico, che si riaccende in corso di mestruazione, di ovulazione e spesso per tutto il mese soprattutto nelle forme più infiltranti, quelle che interessano la parte posteriore dell’utero e quella intestinale. Sulla causa dell’endometriosi, la prima teoria formulata risale al 1929 ad opera del ginecologo statunitense John Sampson, che la attribuì al ciclo mestruale, ma oggi sappiamo che in realtà ne è concausa. Il ciclo è un elemento che va ad inserirsi su una vera situazione patologica, costituita dallo stato infiammatorio del peritoneo, che si presenta formato da aree eritematose, ipervascolarizzate, molto dense di globuli bianche e che rappresentano il terreno ideale su cui le ghiandole del ciclo mestruale possono impiantarsi, refluendo all’interno della pancia attraverso le tube. Nello stato infiammatorio dell’organismo il tessuto mestruale, essendo capace di impiantarsi, trova il terreno fertile per poterlo fare: questa è la causa che oggi attribuiamo  alla patologia dell’endometriosi. La ragione per cui è così diffusa, specie tra le giovani ragazze, deriva dal fatto che gli stati infiammatori del peritoneo possono essere dovuti a migliaia di fattori, tra cui le infezioni sessualmente trasmesse, anche quelle asintomatiche, l’alimentazione con prodotti inadeguati, spesso a carattere di basso valore nutritivo e di alto valore tossico, e di tutti quei fattori che possono predisporre all’impianto delle cellule endometriosiche all’interno del peritoneo pelvico”. L’U.O.C. che lei dirige è stata riconosciuta come centro regionale di riferimento per la cura di questa patologia “Da circa 10 anni mi occupo di endometriosi, nell’arco di questo tempo abbiamo eseguito circa 5.000 interventi per patologia severa e medio grave e i progressi conseguiti ci hanno permesso di essere riconosciuti come riferimento a livello regionale per questa patologia. Siamo stati i primi nella Regione Marche e gli unici a fare il Nose, un intervento di resezione intestinale da endometriosi senza l’interessamento della parete addominale, cioè senza fare il classico taglio”. “Ci occupiamo di tutta la patologia endometriosica, anche quella più severa riguardante il comparto posteriore, i legamenti e negli ultimi mesi abbiamo trattato patologie con interessamento delle strutture nervose, tra cui il plesso pelvico inferiore e il nervo sciatico”. “Questi traguardi sono stati raggiunti grazie all’attenzione rivolta alla formazione, alla preparazione e alla costituzione di un percorso che consente alle pazienti di avere non soltanto un trattamento di altissimo livello chirurgico, ma anche medico attraverso un riscontro inerente la loro condizione di vita, la fertilità e le prospettive future”. “Vorrei ricordare poi che lo scorso anno siamo stati protagonisti a Macerata con un congresso intitolato ‘Endometriosi 2022’, in cui abbiamo avuto tra i relatori il professor Koninckx Philippe, massimo esperto al mondo della chirurgia della endometriosi, oltre a prestigiosi professionisti sanitari nazionali e internazionali intervenuti”. “Da ultimo, vorrei sottolineare che la Sigo (Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia) ha  ulteriormente riconosciuto la qualità del nostro lavoro, designandoci quale centro capofila per l’endometriosi, a livello regionale, attraverso l’istituzione di una mail dedicata, a cui le pazienti possono scriverci per organizzare un percorso e il cui indirizzo è: macerata.endometriosi@sigo.it”.

28/03/2023 14:41
Screening mammografico, sarà esteso tra i 45 e i 74 anni: "Seguiamo le linee guida europee"

Screening mammografico, sarà esteso tra i 45 e i 74 anni: "Seguiamo le linee guida europee"

Sarà esteso anche alle donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni e tra i 70 e i 74 anni lo screening del tumore della mammella, tramite invito con cadenza biennale. Questa disposizione, contenuta all’interno di una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, è stata adottata in recepimento delle “Linee guida europee per lo screening e la diagnosi del tumore della mammella”. L’ampliamento della fascia d’età 45-49 anni avrà inizio entro aprile 2023, mentre quello della fascia d’età 70-74 anni entro settembre 2023. Nelle Marche, il programma di screening mammografico è stato avviato nel 2000 e, come da raccomandazioni ministeriali, è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, giudicate maggiormente a rischio di insorgenza di tumori al seno. “Già il Piano regionale della prevenzione 2020-2025, che recepisce le indicazioni del Piano nazionale della prevenzione – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini – prevede, come obiettivo specifico, nell’ambito del Programma screening oncologici, l’estensione dello screening per il tumore della mammella dagli attuali 50-69 anni ai 45-74 anni. Lo stesso vale per le linee guida europee sul tumore della mammella ‘European guidelines on breast cancer screening and diagnosis’, redatte recentemente dalla ECIBC (European Commission Initiative on Breast Cancer) che raccomandano allo stesso modo l’estensione dello screening alle donne dai 45 ai 74 anni e che sono state adottate anche dal Sistema nazionale Linee guida dell’Istituto superiore di sanità”. Le donne interessate riceveranno un invito personalizzato, con tutte le informazioni utili, a sottoporsi a mammografia. Se necessario, saranno successivamente eseguiti approfondimenti diagnostici a tutte le donne con mammografia dubbia, sospetta o positiva. In caso di conferma di diagnosi, saranno effettuati tutti i trattamenti necessari, con inserimento in un percorso di trattamento e di follow-up. Nelle Marche, il ministero della Salute ha stimato un tasso standardizzato di tumori alla mammella pari a 163,1/100.000 corrispondente a circa 1.300 casi stimati nella popolazione femminile residente per l’anno 2021. Attualmente, circa l’80% delle pazienti con tumore mammario, se correttamente e precocemente trattato ha una sopravvivenza oltre i dieci anni dalla prima diagnosi. Pertanto la diagnosi precoce è fortemente raccomandata.

27/03/2023 18:33
Avis provinciale, numeri in calo per donatori e soci: assemblea a Pieve Torina per ripartire con fiducia

Avis provinciale, numeri in calo per donatori e soci: assemblea a Pieve Torina per ripartire con fiducia

Si è svolta a Pieve Torina domenica 26 marzo l’assemblea ordinaria dell’Avis provinciale di Macerata come segno tangibile di vicinanza verso le realtà colpite dal terremoto del 2016. Presenti il sindaco e presidente della Comunità Montana Marca di Camerino, oltre che padrone di casa, Alessandro Gentilucci; e il presidente Avis regionale Marche Daniele Ragnetti. Non è stata una scelta casuale quella di promuovere l’incontro a Pieve Torina, ma un chiaro messaggio di speranza legato alla ripresa dopo il sisma di questi territori in uno dei momenti forse più difficili per l’Associazione viste le difficoltà riscontrate nella raccolta del sangue. «Noi tutti abbiamo avuto conoscenza dei problemi che hanno riguardato l’équipe sanitaria addetta alla raccolta e le difficoltà oggettive che ci sono per riprendere l’attività, che sono motivo di confronto con le autorità sanitarie e politiche della Regione Marche - ha affermato la presidente Morena Soverchia durante la lettura della sua relazione morale -, queste difficoltà hanno inciso e stanno incidendo negativamente sul sistema avisino». Rispetto ai dati, su un totale di 12.540 soci (di cui 343 non donatori) nel 2022 sono state effettuate 20.488 donazioni (4.370 di plasma), numeri che raffrontati con l’anno precedente segnalano un calo sia nel numero dei soci, -21 unità, che nel numero delle donazioni, con un calo complessivo che ammonta a -954 prelievi: «L’anno corrente - ha aggiunto la presidente Soverchia - non sarà di miglior auspicio se la raccolta associativa non riprenderà nei punti prelievo di San Severino Marche, Camerino e Matelica». Quello della raccolta associativa è infatti uno degli argomenti più rilevanti: «L’Avis Provinciale di Macerata dallo scorso settembre ha dovuto sospendere completamente la raccolta associativa nell’alto maceratese e al momento non è ipotizzabile prevederne la ripresa - ha ancora sottolineato la presidente provinciale -, questo sta mettendo a dura prova tutto l’operato dell’associazione». Come è noto, le difficoltà dell’Avis Provinciale sono imputabili alla carenza di personale infermieristico dell’equipe che si occupava della raccolta associativa: «Per poter ripartire è prioritario avere personale formato alla raccolta nel minor tempo possibile - ha continuato Soverchia -, nelle zone di Camerino, Matelica, San Severino la raccolta che avveniva solo da parte dell’Avis è ferma: a Esanatoglia, si sono raccolte dall’inizio anno 43 sacche; molti donatori dei Comuni di Pieve Torina, Pievebovigliana, Visso, Castelraimondo, Valfornace, Pioraco, Muccia, Serravalle, Sefro e Fiuminata che affluivano all’Unità di Raccolta di Camerino, non hanno effettuato neppure una donazione e i pochi che l’hanno fatta sono stati costretti a recarsi all’Ospedale di Macerata o hanno donato fuori Provincia. Serve un intervento risolutivo sospinto dalla sensibilità in merito degli Amministratori locali e di concerto con l’Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini; ma anche all’interno di Avis Regionale, perché l’Avis Provinciale di Macerata non può essere lasciata da sola a combattere questa battaglia per la sopravvivenza di tante Avis Comunali dell’Entroterra». Tra le questioni trattate, l’Assemblea ha ricevuto comunicazione del rinnovo della Convenzione con la Regione Marche per le attività trasfusionali; nel 2022 si è invece conclusa la costruzione del nuovo edificio di Trodica di Morrovalle, inoltre, si sono rinnovate le autorizzazioni all’esercizio di tutti i punti raccolta presenti nel Maceratese. L’Avis Provinciale ha inoltre seguito la modifica e la registrazione degli Statuti delle Avis Comunali, nonché la relativa comunicazione al Runts. Rendicontato poi la proposta del Consiglio Provinciale rivolta alle Avis Comunali con il progetto “A scuola con l’Avis” che si è appena concluso ed è stato rivolto alle classi quinte della scuola Primaria e nelle classi seconde della scuola Secondaria di Primo grado. Altra iniziativa significativa quella relativo alla gestione delle chiamate e la creazione di un incubatole del terzo settore per lo sviluppo dell’Appennino dell’Alto Maceratese allo scopo di promuovere la solidarietà del dono del sangue a tutti senza alcune distinzioni o ostacoli dovuti a deifici fisici. Dopo molti anni, l’Avis Provinciale di Macerata ha inviato due ragazzi, Mattia Montanari e Diego Pranzetti, alla scuola di formazione nazionale di Avis, mentre il prossimo 29 aprile a Porto Potenza Picena è previsto un evento dedicato ai giovani volontari della nostra Provincia, organizzato dalla Consulta Giovani Regionale  

26/03/2023 13:19
A primavera tutti stiamo meglio, ma attenzione ai mali di stagione

A primavera tutti stiamo meglio, ma attenzione ai mali di stagione

Viviamo un’epoca in cui le stagioni stanno subendo una subdola, ma evidente modifica nella proposizione delle loro tipiche caratteristiche. Il riscaldamento globale, ormai dimostrato e scientificamente rilevabile, dai poli fino all’equatore ha reso di sicuro più labili i confini tra una stagione e l’altra. Da qualche anno gli inverni sono più freschi che freddi, le giornate rigide ci sono ma spesso inframezzate da periodi miti, non tali da infreddolirci o richiederci un abbigliamento fortemente protettivo. Ciononostante il passaggio dall’inverno alla primavera conserva sempre il fascino della rinascita, della riappropriazione della bellezza e vivacità della natura che si risveglia attorno a noi. Il marrone e il grigio pallido di cui si vestono i paesaggi invernali pian piano si accendono e mutano fino al verde più brillante. Gli alberi fioriscono in attesa di maturare i frutti, la varietà cromatica è quasi accecante, nei prati e nei giardini appaiono timidi boccioli che in breve schiudono consegnandoci la bellezza, l’armonia e il profumo di rose, orchidee, margherite, mimose. Gli animali, anche quelli che non si sono appena risvegliati dal letargo, sono percorsi da una smania di muoversi, socializzare, riappropriarsi degli spazi intorno a loro e riprodursi. In questo contesto uomini, donne e bambini non fanno eccezione, vivendo con rinnovata frenesia la luce prolungata delle giornate e assaporando il calore più intenso dei raggi solari. Tali mutazioni cicliche stimolano le funzioni corporee ad adattarsi al benessere percepito, ma non è per tutti così: i pollini di fiori e piante possono provocare reazioni allergiche, lo stress emotivo del cambio di stagione spesso incide negativamente sul sistema nervoso di chi ha qualche fragilità in questo ambito. Tuttavia, gli individui che tendono ad incontrare disagi nel passaggio dall’inverno alla primavera ne sono generalmente consapevoli e sanno come correre ai rimedi per poter godere della stagione più favorevole al nostro benessere.  La figura di riferimento per tutti quelli che hanno queste problematiche è di sicuro il medico di famiglia. Ne parliamo con il dottor Luciano Caraceni, medico di medicina generale a Macerata di lunga esperienza. Nella sua esperienza di medico di medicina generale nel passaggio dall’inverno alla primavera noterà le allergie, dovute soprattutto ai pollini. Quali i consigli ai suoi pazienti interessati, quali i rimedi che prescrive? Le malattie allergiche rappresentano un argomento molto interessante ed impegnativo per il medico di medicina generale, il primo professionista a cui si rivolgono i pazienti affetti da tali patologie. Negli ultimi anni, potremmo dire anche decenni, si è assistito ad un progressivo e costante aumento di prevalenza ed incidenza di malattie dell’apparato respiratorio nella popolazione generale a partire dall’età pediatrica. Le situazioni di maggior frequente riscontro sono la rinite allergica associata o meno alla congiuntivite (oculo-rinite) e l’asma bronchiale allergica. Le “crisi “allergiche si sviluppano quando il sistema immunitario del paziente viene a contatto con sostanze sospese nell’aria, denominate allergeni, che scatenano una reazione eccessiva che dà origine ai sintomi classici quali scolo nasale, lacrimazione, tosse stizzosa, sternuti, respiro difficoltoso con fischi e sibili durante gli atti respiratori. La sintomatologia è estremamente invalidante, procura disagio sociale e rappresenta una causa di compromissione della normale attività lavorativa e scolastica. I provvedimenti che il Medico di Medicina Generale mette in atto si riassumono nei seguenti punti: • Informare ed educare il paziente a capire quando deve iniziare la terapia che deve essere anche preventiva per evitare crisi invalidanti; bisogna conoscere le sostanze a cui si è allergici ed iniziare ad assumere i farmaci nei periodi opportuni (generalmente fine inverno-inizio primavera). • Ricordare che i farmaci antistaminici, spray nasali, colliri vanno assunti al dosaggio corretto suggerito dal medico e soprattutto costantemente per tutto il periodo di esposizione. • Sconsigliare di ricorrere all’automedicazione acquistando autonomamente in farmacia o peggio ancora in internet, farmaci che se mal utilizzati posso risultare nocivi anziché risolutivi. • Un discorso a parte è riferito all’asma bronchiale allergica: il paziente deve essere informato che la terapia va eseguita con costanza in maniere cronica, senza interruzioni. In caso di riacutizzazione della sintomatologia sarà il medico ad apportare eventuali modifiche di dosaggio per un periodo limitato. Attualmente il paziente asmatico ha a disposizione farmaci in spray o polvere da assumere per via inalatoria che risultano molto efficaci ed estremamente maneggevoli nel loro utilizzo. Rispettando queste semplici norme si potrà avere una maggiore tolleranza e maggiori benefici ad una sintomatologia purtroppo inevitabile quale quella stagionale. Questo è anche il periodo dell’anno in cui le persone con fragilità neurologica, ansia e depressione, vedono peggiorare il loro stato, come interviene il medico di famiglia? L’inizio della primavera rappresenta il periodo in cui, in soggetti con particolare predisposizione, si può manifestare una sensazione di riduzione del tono dell’umore, facile stancabilità, insonnia, irritabilità che possono sfociare in un vero e proprio stato depressivo. Esiste a tal proposito un riferimento scientifico che è rappresentato dal manuale diagnostico e scientifico dei disturbi mentali (DSM-5) che classifica tra le tante forme di depressione anche quella stagionale. Questo stato spesso è associato ad ansia, a volte difficile da controllare, che provoca un grave disagio nel mantenimento delle relazioni della vita quotidiana. Non sempre è semplice diagnosticare questi disturbi perché i sintomi possono essere confusi con una semplice e “generica stanchezza” e soprattutto con l’immancabile scappatoia dello “stress” con la conseguenza che il paziente chiede, o provvede in maniera autonoma, di assumere “farmaci integratori” che risultano del tutto inutili. Nonostante ciò, questi prodotti hanno raggiunto un livello di mercato spaventoso quanto ingiustificato. Il medico di medicina generale conosce i suoi assistiti con cui ha rapporti professionali che durano spesso decenni, entra nelle case e conosce le dinamiche delle famiglie, le problematiche del lavoro, le patologie più importanti di cui una persona soffre. Tutto ciò sarà utile per individuare, guidati dal tipico rapporto di empatia paradigmatico delle cure territoriali, in quali pazienti si dovrà ricorrere, oltre alla rassicurazione personale, anche alla prescrizione di specifici farmaci. Spesso la proposta di terapia farmacologica per un disturbo di ansia o di deflessione del tono dell’umore non viene accettata subito e di buon grado dal paziente. Bisogna renderlo consapevole che i farmaci attualmente in commercio sono privi di effetti collaterali significativi e non limitano né la capacità lavorativa ed attentiva né influiscono compromettendo la vita di relazione e gli affetti personali.  

26/03/2023 10:00
La polizia torna negli ospedali di Macerata e Civitanova. Saltamartini: "Servizio attivato in tempi record"

La polizia torna negli ospedali di Macerata e Civitanova. Saltamartini: "Servizio attivato in tempi record"

"Aver raggiunto questo obiettivo è un miracolo. Il tetto di spesa che limita le assunzioni vale non solo per il personale della sanità ma anche per le forze di polizia. Stato, Regione e aziende sanitarie si pongono il problema della sicurezza nei pronto soccorso e nelle corsie e la risposta è unitaria e soprattutto tempestiva. Si tratta dei primi due presidii nella provincia di Macerata che si aggiungono a quello fisso di Torrette". Lo ha detto il vice presidente della Regione Marche Filippo Saltamartini che ha la delega alla sanità e alla sicurezza urbana partecipando al taglio del nastro dei due nuovi posti di polizia all’interno degli ospedali di Civitanova Marche e Macerata. "Le due postazioni sono state realizzate in tempi record e questo testimonia la grande sinergia esistente tra le istituzioni. Serviranno non solo a garantire la sicurezza del personale sanitario ma anche dei cittadini che, se dovesse accadere un reato, all’interno dell’ospedale potranno già denunciare il fatto", spiega Saltamartini.  Alle due distinte cerimonie hanno preso parte il prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Ferdinando Falco, il commissario della Ast Macerata Andonio Draisci e il sub commissario sanitario Daniela Corsi. Presente anche il procuratore della Repubblica Giovanni Narbone che ha fatto il suo intervento a Macerata plaudendo all’iniziativa. In entrambi i casi i locali si trovano nelle immediate vicinanze del pronto soccorso. Il servizio si avvarrà anche del personale di tutte le forze dell'ordine addette al controllo coordinato del territorio, come è stato ribadito da prefetto e questore. Un intervento che si aggiunge alle guardie giurate che già presidiano le strutture, h24 in quello di Macerata, e dalle 20 in poi, per tutta la notte, in quello di Civitanova. Il commissario Antonio Draisci ha sottolineato: "Negli ultimi 3 anni in Italia si sono verificati 5 mila episodi di aggressioni, circa 1600 l’anno nelle strutture sanitarie italiane e il numero è sottostimato perché spesso non si arriva alla denuncia. In 7 casi su 10 la vittima è una donna: nel 40% dei casi si tratta di violenza fisica". "Ringrazio prefetto, questore, gli agenti di polizia che presteranno servizio perché consentiranno al personale sanitario di continuare a svolgere il proprio lavoro con amore e dedizione e garantiranno ai pazienti tranquillità e sicurezza", ha concluso. I locali sono già operativi con personale di polizia a lavoro.

24/03/2023 18:30
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