Dal 7 al 13 febbraio, si sta svolgendo, nelle farmacie di tutta Italia, la Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata dal Banco Farmaceutico. I clienti potranno acquistare un farmaco da banco da donare a chi ha bisogno. I medicinali saranno ritirati da una delle oltre 1.800 realtà socio-assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico, nel caso di Matelica dalla casa di riposo cittadina.
La farmacia comunale matelicese di viale Martiri della Libertà aderisce all’iniziativa e in queste giornate sta raccogliendo tantissimi medicinali che saranno poi consegnati appunto alla struttura per anziani gestita dalla Fondazione De Luca-Mattei. A fare visita ai volontari impegnati nella raccolta, il vicesindaco Denis Cingolani, che tra le varie deleghe ricopre anche quella dedicata alla farmacia comunale.
«Ricordiamo a tutti i nostri concittadini che la raccolta prosegue fino al 13 febbraio – commenta Cingolani – si tratta di un piccolo gesto per tanti di noi che nasconde un grande risultato finale. Ringraziamo i volontari impegnati in queste giornate e il personale della farmacia comunale che come sempre è a massima disposizione dell’utente».
L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini in mattinata ha effettuato un sopralluogo nel presidio di Osimo dell’ospedale Inrca per verificare lo stato di avanzamento dell’installazione della nuova Tac Revolution Evo che sarà operativa entro la fine del mese.
Una Tac di ultima generazione, capace di fornire immagini ad altissima risoluzione a fronte di un abbattimento dell’80% delle radiazioni, che permetterà prestazioni più veloci con maggiore sicurezza per i pazienti. Ad accompagnarlo il presidente del Consiglio Regionale Dino Latini.
La nuova Tac Revolution Evo prenderà il posto del vecchio Tomografo Assiale Computerizzato, datato 2012. “L’Inrca è una grande eccellenza a servizio del territorio e questo nuovo macchinario – ha commentato Saltamartini – è un segnale tangibile che rientra nella strategia che la Regione sta mettendo in campo per rinnovare la sanità marchigiana. Una rivoluzione organizzativa e tecnologica che ci permetterà di migliorare i servizi e rispondere con maggiore efficacia alle esigenze dei cittadini”.
“In questi giorni – spiega la nuova direttrice generale Maria Capalbo – stiamo già provvedendo all’installazione mentre per la prossima settimana è prevista la fase di collaudo e la formazione del personale. Per l’Istituto si tratta di un grande passo in avanti. La nuova Tac andrà infatti a sostituire un macchinario con oltre 10 anni e ci consentirà diagnosi più accurate grazie all’elevata qualità delle immagini, maggiore velocità di esecuzione e confort per i pazienti”.
Nel corso della visita l’assessore Saltamartini ha avuto modo di recarsi anche nell’attuale Pronto Soccorso e nell’area destinata alla realizzazione del nuovo pronto soccorso finanziato dal DL. 34 che è nella fase di progettazione esecutiva.
“Ringraziamo l’assessore Saltamartini – ha sottolineato il presidente del Consiglio, Dino Latini - per questo sopralluogo in occasione dell’arrivo della nuova Tac e dell’avvio dei lavori presso il pronto soccorso. Problematiche che sono ferme da anni, ma che ora sembrano aver imboccato la giusta strada.
Ovviamente il ringraziamento è per l’interesse complessivo dimostrato nei confronti della nostra sanità, anche per quanto concerne lo snellimento delle richieste di prestazioni accumulate presso il Cup, per la valorizzazione dell’Inrca e dell’ospedale di Osimo.
L’augurio che mi sento di formulare, ribadendo la positività di questa nostra unità di intenti, è quello di buon lavoro lungo il cammino intrapreso, al fine di fornire risposte ai cittadini, sempre più caratterizzate da efficienza ed efficacia”.
A seguito della riforma sanitaria che vede la migrazione delle funzioni dall’Azienda sanitaria unica regionale ( Asur) alle aziende sanitarie territoriali (AST), tutti i dati identificativi dei cittadini della regione Marche, oggi associati all’azienda Asur, da lunedì 13 febbraio dovranno essere associati alle nuove Ast in base al comune di residenza.
Così anche i medici di medicina generale e i pediatri saranno associati alle nuove Ast che saranno configurate con nuovi codici identificativi presso il Cup. “A causa di queste necessarie operazioni di aggiornamento dell’anagrafe sanitaria regionale, il Cup lavorerà normalmente con tutte le sue funzioni (prenotazione, accettazione, cassa) fino alle ore 13.00 di sabato 11 febbraio 2023. Le attività si concluderanno nella giornata di domenica 12 febbraio e lunedì 13, effettuati i test di verifica, si riaprirà regolarmente alle ore 8.
L’impatto della sospensione temporanea dell’operatività dei Cup potrà riguardare le prenotazioni e i pagamenti che vengono effettuati on line o le prenotazioni effettuate in farmacia nel pomeriggio di sabato. L’interscambio informativo tra il CUP e le altre strutture sanitarie ( come ad esempio i pronto soccorso o altri punti di accesso) non avverrà quindi in tempo reale, ma sarà aggiornato al momento della riattivazione dei flussi informativi lunedì 13 febbraio.
A 73 anni muore, ma regala una speranza a ben 3 persone, migliorandone la vita, "con un atto di immensa generosità". A comunicarlo il dottor Antonio Draisci, commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata nel commentare quanto accaduto all'ospedale di Civitanova, dove questa notte la dottoressa Anna Monaco, responsabile del reparto di Rianimazione, ha accertato la morte cerebrale di una paziente di 73 anni.
La donna era arrivata in ospedale per una grave emorragia cerebrale il 5 febbraio scorso e, nonostante le cure del caso, il quadro clinico è repentinamente peggiorato. La famiglia, già sensibile al tema della donazione, ha acconsentito al prelievo di organi interfacciandosi con gli stessi sanitari affinché questo gesto d’amore potesse essere possibile.
E così a Civitanova è giunta l’equipe chirurgica dell’Azienda Ospedaliera di Ancona che ha prelevato il fegato, già impianto nella stessa sede anconetana e i reni in attesa di destinazione.
"La donazione è un processo complesso - riferisce la dottoressa Daniela Corsi, sub commissario sanitario -, che richiede la collaborazione di più professionisti per diverse ore: medici, infermieri, oss, tecnici di elettroencefalografia e di radiologia, biologi e persino autisti, centralinisti e personale delle pulizie che fin da ieri hanno collaborato alla realizzazione di questo grande obiettivo. Il trapianto consente ai pazienti una qualità della vita che nessuna altra terapia sarebbe in grado di garantire".
La direzione dell’Azienda Territoriale Sanitaria di Macerata esprime "un grande ringraziamento ai familiari della paziente per la grande generosità dimostrata poiché la donazione è soprattutto cultura della solidarietà, si tratta di restituire un pezzo di vita a chi corre il pericolo di non averla più".
Incontro in Regione per i sindaci dell'Ambito territoriale sociale 15 che, dopo aver sollecitato un incontro con l'assessore alla sanità e ai servizi sociali Filippo Saltamartini, sono stati ricevuti potendo affrontare la problematica riguardante le tariffe delle Residenze protette (Strutture residenziali per anziani).
I primi cittadini sono riusciti a strappare la promessa del convenzionamento al 100 per cento dei posti accreditati, il che significa che la compartecipazione della Regione si estende a tutti gli utenti delle residenze protette, ma resta irrisolto il problema relativo al contributo regionale alla spesa sanitaria, a oggi insufficiente e per il quale le Marche sono l'ultima regione in Italia.
I primi cittadini hanno ribadito la necessità improrogabile e immediata di adeguamento al 50 per cento, così come da regolamento statale, sottolineando anche la grande disparità della spesa regionale tra le Residenze protette, quindi pubbliche, verso le quali è previsto un trattamento di 33 euro al giorno a ospite, contro le RSA private che arrivano a ricevere fino a 140 euro al giorno per ogni ospite.
"Sottraendo un posto letto al privato si riuscirebbe a rispondere alle esigenze per 15 posti letto pubblici" ha detto nel corso dell’incontro il sindaco di Treia Franco Capponi. È emerso, inoltre, che nel 2018 la regione aveva adeguato la convenzione delle Residenze protette al 100 per cento solo con i comuni della provincia di Ascoli Piceno perché "gravemente colpiti dal sisma 2016", non adottando lo stesso adeguamento per la provincia di Macerata che risulta la più colpita dal terremoto e per la quale la copertura della spesa da parte della Regione è rimasta all’80 per cento.
"Non possiamo ritenerci soddisfatti delle risposte ricevute - hanno sottolineato i sindaci dell’Ambito sociale 15 - perché l'assessore Saltamartini non è stato risolutivo, ma ci ha lasciati col dubbio che sia possibile trovare una soluzione che, invece, non può più essere rinviata perché è un compito che spetta alla Regione. Nelle Marche da 15 anni non si adeguano le tariffe relative alla spesa sanitaria e ciò va a ripercuotersi sui bilanci comunali che devono intervenire direttamente per non lasciare senza servizi gli ospiti delle residenze protette".
"Siamo fiduciosi che in tempi rapidi la Regione voglia sostenere le politiche per gli anziani incrementando la compartecipazione alla spesa almeno a livello delle altre Regioni italiane il che ci consentirebbe di salvaguardare i bilanci e di ripristinare e potenziare i servizi nelle strutture" hanno concluso i primi cittadini.
Torna da domani (martedì 7) a lunedì 13 febbraio, la GRF - Giornata di Raccolta del Farmaco, in oltre 5.200 farmacie che aderiscono in tutta Italia. I cittadini potranno donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi (elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org).
A Civitanova Marche la raccolta vedrà coinvolte 11 farmacie: le 6 Farmacie Comunali e le farmacie private Alighieri, Angelini, Fontespina, Foresi, Marcelli. I farmaci raccolti sosterranno realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi e che hanno espresso un fabbisogno di oltre n. 1900 confezioni di farmaci.
“L’Amministrazione comunale ringrazia il Banco Farmaceutico, i volontari e le associazioni che collaborano al progetto – ha detto l‘assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi - per la proattività e l’ottica di crescita culturale e di sensibilizzazione concreta della comunità e di ricaduta sul territorio al fianco delle persone più fragili. Invitiamo tutti i cittadini di Civitanova a partecipare a questa iniziativa lodevole”.
Durante l’edizione del 2022, nella provincia di Macerata sono state raccolte 4581 confezioni di farmaci (pari a un valore di € 33.895) in 38 Farmacie che hanno aiutato 2781 ospiti di 30 enti.
I farmaci raccolti (nel 2022, 479.470 confezioni, pari a un valore di 3.819.463 euro) saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali.
Serviranno, soprattutto, analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti nella giornata di sabato 11 febbraio. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 18.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare la Grf la sostengono con erogazioni liberali.
Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare in farmacia per donare un medicinale per chi ha bisogno perché, come ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus: “La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere".
"Donare un farmaco per chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno, e che riecheggerà forte, sabato 11 febbraio (il giorno più importante della settimana di raccolta), anche in occasione della "Giornata mondiale del malato”.
Si è recentemente insediato il nuovo Consiglio direttivo della Fesmed, la federazione sindacale dei medici dirigenti, con la nomina di Giambattista Catalini a nuovo presidente. Il sindacato si è dunque subito messo in moto per cercare di dare una risposta a tutti i professionisti del settore che negli ultimi anni, fra pandemia e crisi bellica, ambientale ed energetica, sono stati messi a dura prova e hanno visto i loro diritti venire messi in discussione.
“Il momento che stiamo vivendo non è affatto semplice – si legge in nota stampa -: la pandemia ha lasciato il servizio sanitario nazionale con le ossa più rotte di prima; il Paese è chiamato ad affrontare, da ormai diversi mesi, una crisi bellica, energetica ed economica. Questo non può in alcun modo giustificare l’assenza perenne della sanità dall’agenda politica. Noi medici tuteliamo un diritto fondamentale di tutti, e le istituzioni devono rendersi conto della necessità di impegnarsi in difesa del servizio sanitario nazionale, altrimenti destinato al fallimento”.
“In questo scenario il ruolo dei sindacati di categoria è essenziale, e per questo Cimo (il sindacato dei medici ndr) e Fesmed hanno deciso di unirsi in una federazione, in modo da avere maggiora rappresentatività e quindi potere contrattuale: sono i sindacati che devono farsi portavoce dei professionisti, che conoscono meglio di chiunque altro i problemi degli ospedali, da affrontare e risolvere rapidamente; sono i sindacati che devono ottenere un contratto collettivo nazionale di lavoro soddisfacente, che migliori le condizioni di lavoro e blocchi la fuga dei medici dagli ospedali; un contratto che, in ogni caso, deve essere reso esigibile a livello aziendale, prevedendo un termine perentorio entro il quale le direzioni generali devono convocare i sindacati per avviare e concludere le trattative, pena la responsabilità erariale diretta del direttore generale”.
“L’obiettivo principale che dobbiamo cercare di raggiungere - prosegue il sindacato - è il superamento dei tetti di spesa al personale, per poter attuari forti politiche di assunzione che recuperino i tagli del passato, escludendo il precariato ed il reclutamento di personal “a gettone”.
"È poi essenziale completare la legge sulla responsabilità professionale depenalizzando l’atto medico, un aspetto ritenuto assolutamente prioritario soprattutto dai chirurghi e dai ginecologi: bisogna distinguere il bisturi del chirurgo dal coltello dell’assassino, e bisogna mettere mano alla questione assicurativa, raggiungendo un accordo per la copertura dei professionisti e delle Aziende Sanitarie. Non si guida senza assicurazione, figuriamoci se si può operare in assenza di copertura. Infine, si dovrà introdurre il contratto di formazione-lavoro per i medici specializzandi e avviare un processo di riforma della formazione post-laurea”.
Obiettivi che dunque rispecchiano il “manifesto per la nuova sanità” sottoscritto da tutta l’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, compresa dunque la federazione Cimo-Fesmed. “Senza una riforma complessiva che dia vita a una nuova sanità, potremo solo assistere al tramonto della sanità pubblica”.
“Le grandi dimissioni dei colleghi e le sempre maggiori difficoltà di reclutamento del personale, anche a causa del rischio altissimi di denunce medico-legali, che riguardano soprattutto alcune specialità, come quelle chirurgiche e quelle nell’ambito dell’emergenza – sono segnali forti che non vanno ignorati".
"L’unico modo per mantenere in vita qul gioiello italiano che è la sanità universalistica, che cura tutti senza distinzioni sociali o economiche, è adeguare le condizioni di lavoro alle richieste del mercato. Dobbiamo in tutti i modi e quanto prima disinnescare quella che, altrimenti, esploderà come una vera e propria bomba sociale”.
“Saranno i dottori Gabriele Gagliardini e Michele Ercolino a sostituire il dottor Franco Paolucci che cesserà la convenzione per raggiunti limiti d’età il prossimo 12 febbraio: i suoi assistiti di Cingoli e Filottrano quindi potranno ricollocarsi fin da subito ”, lo comunica l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini dopo il confronto avuto con la direzione dell’Ast Ancona e col distretto competente.
“Il dottor Gagliardini avrà un incarico provvisorio dal 13 febbraio e potrà seguire i circa 700 pazienti del dottor Paolucci a Cingoli, mentre il dottor Ercolino ha già ricevuto un incarico provvisorio il 30 gennaio e potrà seguire quelli della zona di Filottrano”- prosegue l’assessore - .
“Nonostante le carenze che si registrano sul mercato delle professioni mediche – conclude - ci siamo assunti l’impegno di tutelare le zone disagiate come Cingoli che si trova nell’area del cratere e Filottrano che rientra tra le aree interne produttive”.
“Chi volesse iscriversi con il dottor Ercolino – fa sapere ancora l’Ast - lo può fare fin da subito, per il dottor Gagliardini la scelta potrà essere effettuata dal 13 febbraio, giorno in cui prenderà servizio”.
“Gli assistiti possono effettuare la scelta/revoca del medico di medicina generale presso tutti gli sportelli Cup del distretto. In particolare a Cingoli e Filottrano gli sportelli restano aperti dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e il martedì pomeriggio dalle 15 alle 17.30”.
"Con gli enti gestori delle case di riposo e con l’Ambito Territoriale Sociale 15 abbiamo un tavolo aperto ormai da mesi, da quando cioè abbiamo dovuto affrontare l’emergenza pandemica". Così l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini interviene sulla questione sollevata dai sindaci dell'Ambito territoriale sociale 15 del maceratese e dalle strutture che hanno segnalato un aumento delle spese di gestione.
"C’è una interlocuzione aperta con il Governo per riuscire ad ottenere risorse più adeguate a quelle che sono le spese attuali, tenendo conto dei costi legati al covid e della normativa che impone una riduzione degli ingressi, e attualmente soprattutto dei rincari delle bollette dovuti all’aumento del costo dell’energia".
"Le tariffe attuali sulla compartecipazione della regione alle rette delle case di riposo sono fissate da una Delibera Regionale del 2014 che ritoccava di poco quella precedente del 2004 - continua Saltamartini - in ogni caso c’è da parte del presidente Acquaroli, mia e della Giunta Regionale la massima disponibilità a trovare un accordo con gli enti gestori. Ho già convocato per lunedì 6 febbraio alle ore 15:30 qui in regione Sandro Parcaroli in qualità di presidente della provincia e i sindaci dell'Ats 15 per individuare soluzioni condivise anche per le emergenze della zona del cratere".
Votata oggi in Consiglio la Proposta di legge, di iniziativa dei Consiglieri di Forza Italia Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui, e del Consigliere Rinasci Marche, Gabriele Santarelli sugli “incentivi all’insediamento nei piccoli comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
"Quante volte abbiamo affrontato e discusso in merito - spiegano i Consiglieri - allo spopolamento dell'entroterra, un'emorragia che va arrestata per non perdere definitivamente le ricchezze e i saperi di quei borghi che da sempre rappresentano le nostre radici, custodi delle tradizioni e delle eccellenze sotto ogni punto di vista della nostra regione”.
“Oggi abbiamo approvato una proposta di legge che va proprio in questa direzione, una legge che promuove infatti l'insediamento di personale dipendente del servizio sanitario, nei piccoli Comuni dell'entroterra marchigiano, a partire da quelli compresi nel cratere sismico”.
“Lo spopolamento, infatti, è purtroppo alimentato anche dal progressivo impoverimento sanitario e chi resta sui territori in questione è sempre più soggetto a difficoltà logistiche e di accesso ai servizi. Spesso si è parlato di carenza di medici, anche di medicina generale, di guardie mediche, di presidi sanitari”.
“Con questa legge si vuole invertire la tendenza promuovendo anche progetti per incentivare la residenzialità e definendo al contempo quali sono i piccoli comuni dell'entroterra con, però, spesso vasti territori e una diffusione sparsa su molti chilometri quadrati della popolazione. Dunque una situazione che, seppur ben nota, va affrontata in maniera complessiva".
Passato a maggioranza, il testo ha ricevuto il voto contrario di Pd, per il quale la proposta di legge è “inutile, probabilmente incostituzionale, ma soprattutto fortemente iniqua nei confronti di quei tanti territori collocati nelle aree interne che non ricadono nel cratere sismico”.
Il gruppo sottolinea anche “l’assoluta mancanza di criteri per l’assegnazione delle poche risorse stanziate, tanto che la legge approvata non individua neanche la tipologia delle figure professionali a cui questi contributi saranno destinati”. Critica pure la reazione del Movimento 5 Stelle.
Per la capogruppo Marta Ruggeri, la proposta di legge ha “un’impronta strumentale che agita la tragedia del terremoto per nascondere una marchetta che il consigliere Pasqui potrà ora rivendere sul proprio territorio”, mentre “sarebbe stato più serio e utile mirare a risolvere, in base a parametri oggettivi, la carenza di personale sanitario nelle aree interne e disagiate di tutte le province marchigiane”.
"Stiamo riuscendo ad assumere medici nonostante le note carenze che riguardano tutto il territorio nazionale". Lo comunica l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini relativamente alle diverse assunzioni previste dall'azienda sanitaria territoriale di Macerata. "La nostra missione, affianco a quella dell’Ast, è quella di dare risposte ai territori", aggiunge l'assessore.
A cominciare dall'assunzione a tempo indeterminato della dottoressa Irene Coati, dirigente medico di anatomia patologica, mentre per l'unità operativa di anestesia e rianimazione sono in arrivo a tempo indeterminato due nuovi dirigenti medici, i dottori Raimondo Castronovo e Perseo Gregori. Sono stati assunti dallo stesso concorso, ma a tempo determinato perché collocati nella graduatoria dei medici specializzandi, altri otto medici: Chiara Sampaolo, Maria Elena Bagnarelli, Camilla D’Angelo, Rachele Giorgetti, Filippo Rasetti, Alberta Anna Conte, Sara Marzialetti e Paolo Giaccaglia.
Nella specialità di otorinolaringoiatria si registra l'assunzione a tempo indeterminato di tre nuovi professionisti: Giorgio Tommy Bruno Cabrini, Giulia Bianchi e Giovanni Agostini, mentre in ortopedia e traumatologia arriva il nuovo dirigente medico Denis Lulla.
Per l’Uoc di malattie dell'apparato respiratorio dell'ospedale di Macerata è in arrivo la dottoressa Silvia Castelli, medico specializzando assunto con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
Due nuove figure professionali sono state assunte grazie alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, dopo aver conseguito la relativa specializzazione: si tratta del dottor Angelo Antonio Carrieri, dirigente medico di chirurgia generale e della pediatra Chiara Gianfelici.
È stato anche pubblicato l’avviso, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di 5 dirigenti medici nella disciplina di psichiatria. Infine rimarrà in servizio oltre il limite d’età e fino all’agosto 2026 il dottor Stefano Pucci, Direttore dell’U.O.C. di Allergologia dell'ospedale di Civitanova, punto di riferimento regionale nel settore.
Sul fronte della Medicina Convenzionata, invece, si segnalano: la stipula di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa per la durata di sei mesi con il dottor Guido Marcucci, medico di Medicina Generale in quiescenza, che andrà a garantire l’assistenza territoriale nell’ambito del distretto di Camerino, presso le aree di Fiastra e Valfornace, e il conferimento di due incarichi provvisori di assistenza primaria, per la durata di 12 mesi, a Treia con il dottor Tarakji Abdul Latif, e a Camerino con la dottoressa Daniela Re.
Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale per potenziare gli organici e ridurre le liste d’attesa, nella Branca di Otorinolaringoiatria è stato attribuito un incarico a tempo indeterminato alla dottoressa Elisa Spaccini, per 9 ore settimanali, suddivise tra il Distretto di Civitanova e quello di Macerata.
Il Comitato di Croce Rossa di Cingoli offre l’occasione di partecipare al Servizio Civile Universale, promuovendo due progetti volti alla prevenzione, alla salute e al trasporto sanitario nel territorio marchigiano.
A seguito della pubblicazione del bando 2022, il comitato è pronto ad accogliere sei giovani, aventi tra i 18 e i 28 anni di età. Il servizio dura 12 mesi, con rimborso mensile per 25 ore settimanali.
Ciascun aspirante in possesso dei requisiti di partecipazione presenta la domanda per un unico progetto, partecipa alla selezione e, se supera l’iter selettivo, viene contattato dal comitato e invitato a presentarsi il primo giorno di servizio. I volontari del Comitato di Cingoli rispondono allo 0733/604330, per il supporto alla compilazione e alla presentazione della domanda, con scadenza alle ore 14:00 del 10 febbraio.
"Scegliere il Servizio Civile significa rispondere attivamente alle crescenti richieste di assistenza dei cittadini, essere di sostegno alle tante fragilità della popolazione, prendere una posizione responsabile nei confronti degli altri – sottolinea il presidente della CRI di Cingoli Maurizio Massaccesi -. Durante l’anno di Servizio Civile i giovani hanno l’opportunità di formarsi, di confrontarsi con il mondo del lavoro, di crescere umanamente e di acquisire competenze trasversali utili al loro futuro". Per ogni approfondimento è possibile visitare il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
L’Asur Marche ha comunicato il calendario delle aperture del centro per le vaccinazioni anti Covid-19 relative al mese di febbraio 2023.
La sede di via Gobetti nella zona industriale di Santa Maria Apparente a Civitanova sarà aperta nei giorni di mercoledì 01 e mercoledì 22 febbraio, dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
In provincia di Macerata restano in funzione anche i centri vaccinazioni di Macerata, Camerino e Matelica. Eventuali cambi di programma verranno comunicati.
Da mercoledì 25 gennaio, arriva nei punti vaccinali delle Marche un nuovo tipo di vaccino anti Sars-CoV-2 rispetto a quelli a mRNA, il VidPrevtyn Beta (Sanofi), un vaccino a base proteica contenente una versione della proteina spike che si trova sulla superficie della variante Beta del virus Sars-CoV-2 e un "adiuvante", una sostanza per aiutare a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino. Le modalità di prenotazione restano le stesse utilizzate finora per la campagna vaccinale (sul portale di Poste italiane) e sarà possibile farne richiesta al personale sanitario presente.
"Si tratta - ha spiegato l’assessore alla sanità, Filippo Saltamartini - di un vaccino creato e sviluppato completamente in Francia che potrà essere utilizzato come dose di richiamo in parallelo con altri vaccini e come valida alternativa a quelli già noti ad mRNA. Secondo i dati della ricerca questo richiamo sarebbe infatti efficace quanto quelli di Pfizer e Moderna".
L’indicazione di utilizzo è come dose di richiamo in adulti che hanno precedentemente ricevuto un vaccino anti-Covid-19 a base di mRNA o a vettore adenovirale. Pertanto è incluso nel programma di vaccinazione come dose di richiamo eterologa, nel caso in cui non sia ritenuta opportuna la somministrazione di un vaccino a m-RNA bivalente, a distanza di almeno 120 giorni dall’ultima dose di vaccino ricevuta.
Può essere utilizzato a partire dai 18 anni di età. Attualmente è autorizzato per essere somministrato una sola volta (non sono ancora autorizzati successivi richiami con lo stesso vaccino). Non è invece autorizzato per il ciclo primario e può essere utilizzato unicamente come dose di richiamo.
"La pandemia ha accentuato la resistenza dei batteri agli antibiotici: da tale certezza deriva l'impegno di Federfarma Marche a far sì che anche i farmacisti si attivino per far comprendere al cittadino come prendersi cura della propria salute, con il corretto uso degli antibiotici e una responsabile aderenza alla terapia".
Queste le considerazioni di Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche, che ha confermato un crescente impegno della categoria condiviso anche con il Servizio Sanitario della regione Marche, ricordando il ruolo centrale delle farmacie in questo contesto, come indicato dal Piano nazionale di Contrasto all’Antibiotico-resistenza 2022-2025, che attribuisce ai farmacisti il compito "di guidare cittadini e pazienti nell'applicare le indicazioni sul corretto uso degli antibiotici e sulla prevenzione delle infezioni".
Parte del problema deriva, nel pensiero di Federfarma Marche, anche "dall'uso inappropriato degli antibiotici in ambito veterinario perché l’incidenza del fenomeno è strettamente legata anche all’alimentazione e all'assunzione di alimenti contaminati da eccessive quantità di antibiotici”.
Marco Meconi, vice presidente e delegato alle farmacie rurali marchigiane, ha sottolineato come la resistenza antibiotica sia "uno dei più importanti problemi di salute pubblica, sia in ambito umano che veterinario, a cui le farmacie, specie nelle aree più distanti dalle strutture ospedaliere, possono dare risposte serie ed efficaci".
Nel dibattito interviene Ida Kaczmarek, presidente di Federfarma Macerata, per sostenere che "il ruolo delle farmacie all’interno del Servizio Sanitario nella lotta all’antibiotico resistenza è strategico perché il titolare della farmacia, con i suoi preziosi collaboratori, può accompagnare il paziente in percorsi di cura per ridurre la conseguenze derivanti da un utilizzo inappropriato dell’antibiotico".
Nella giornata del 31 gennaio 2023 si svolgerà la prima edizione dell’(H)-Open Day dedicato all’emicrania.
L’ azienda ospedaliero universitaria delle Marche - aderente al network dei bollini rosa - organizza nella medesima giornata, consulenze con colloqui individuali virtuali aventi l’obiettivo di informare gli eventuali interessati sull’importanza di un riconoscimento precoce dei sintomi e un accesso, dunque, tempestivo ai percorsi specifici di diagnosi e cura per una migliore qualità della vita.
Gli orari e le modalità di prenotazione dei diversi servizi offerti gratuiti, sono disponibili sul sito: www.bollinirosa.it.
Da venerdì 20 gennaio il sistema informatico del servizio sanitario regionale è stato interessato da un guasto verosimilmente determinato, come si legge in nota, "dall’attivazione casuale dell’impianto antincendio, durante un intervento di manutenzione ordinaria da parte della società incaricata".
Risultano danneggiate alcune unità di dischi magnetici e un gruppo di "Unità di crisi" di tecnici specializzati è stato costituito ed è operativo ininterrottamente da venerdì per il ripristino del sistema predetto. Da ieri sera alcuni sistemi sono stati ripristinati e sono pienamente funzionanti, per altri, le attività sono più complesse e quindi richiedono ulteriore tempo.
Concorrono a ristabilire il sistema tecnici della Tim e delle altre Aziende fornitrici dei servizi appaltati dalla Regione Marche. I disservizi si manifestano sotto vari profili, poiché in mancanza dell’informatica, una parte delle prestazioni deve essere rendicontata attraverso l’utilizzo del cartaceo.
L’Unità di Crisi è composta da Serena Carota, dirigente del servizio informatico della Regione, Marco De Marco del servizio informatico dell'Agenzia Regionale Sanitaria e Cristiana Sisti del servizio informatico dell'AST di Ancona
Due defibrillatori portatili di ultima generazione sono stati acquistati dalla sezione Avis di Ripe San Ginesio e generosamente donati alla cittadinanza. Una iniziativa di grande valore perché, in caso di urgenza, l’uso immediato degli strumenti permetterà di salvare vite umane.
Uno dei due defibrillatori è stato donato al plesso scolastico comunale, comprendente l’asilo Nido “Titti”, la scuola dell’Infanzia “G.Rodari” e la scuola primaria “Don Milani”; l’altro è collocato in piazza Vittorio Emanuele II, in coincidenza del loggiato della Sede Municipale, in modo da garantirne una facile accessibilità.
Rapidità e prontezza sono condizioni essenziali, infatti, perché l’intervento di soccorso sia efficace e, per queste ragioni, la scelta di una sede idonea si rivela essenziale.
La consegna dei defibrillatori presso il plesso scolastico è avvenuta lo scorso 17 gennaio, alla presenza del sindaco di Ripe San Ginesio, Paolo Teodori, del presidente della sezione Avis locale, Matteo Servili, e del segretario Alberto Contigiani, delle insegnati Franca Trobbiani, Daniela Ribichini, Debora Mucci e del collaboratore scolastico Renato Guglielmi.
Il personale della scuolaha ritenuto tale dono un privilegio sia per la sua vitale utilità che per essere una dotazione, purtroppo, ancora non diffusa nelle strutture scolastiche. Gli insegnanti e i collaboratori hanno ringraziato l’Avis "per la consueta e generosa vicinanza".
“Portiamo a concretezza un’idea maturata da tempo, in linea con lo scopo sociale dell’Avis” dice il segretario Contigiani “La solidarietà verso il prossimo e la diffusione della cultura del dono, con particolare riguardo alla donazione di sangue e plasma, sono alla base degli intenti della nostra associazione. Grazie alla donazione ogni giorno può essere salvata la vita di molte persone”.
Continua il presidente Servili: “Il mese scorso abbiamo pensato ad un diverso modo di aiutare, donando due defibrillatori portatili di ultima generazione che, specie in un piccolo centro, possono garantire sicurezza e tempestività di intervento”.
Particolarmente soddisfatto anche il sindaco Paolo Teodori, che sottolinea come quelli donati vadano ad aggiungersi ad altri due defibrillatori recentemente acquistati dall’Amministrazione Comunale. “L’iniziativa dell’Avis - dice il primo cittadino - dimostra ancora una volta l’importanza sociale che assume l’associazionismo nei piccoli comuni”.
“Il volontariato a Ripe San Ginesio è presente e forte, spesso, come in questa occasione, promotore di iniziative importanti per la sicurezza di tutti i cittadini. Ad oggi sul nostro territorio sono complessivamente presenti quattro defibrillatori, di cui due a disposizione della cittadinanza h24. Una grande risorsa per la collettività, garanzia di maggiore sicurezza”.
“Porte aperte all’accoglienza”, bando per il Servizio Civile all’Ast Macerata: a disposizione 40 posti in diversi servizi. Il 15 dicembre 2022 è uscito il nuovo Bando per il Servizio Civile Universale rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 ( 29 non compiuti al momento dell’invio della domanda).
Il Servizio Civile è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio della comunità ed allo stesso tempo, un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale: una scelta importante per le ragazze e i ragazzi che rappresentano per il Paese un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico.
L’Ast di Macerata partecipa quest’anno con il progetto “Porte aperte all’accoglienza” che interessa le strutture sanitarie delle sedi di Macerata (20 posti disponibili), Civitanova Marche (16 posti disponibili), Camerino (1 posto disponibile), Matelica (2 posti disponibili) e Recanati (1 posto disponibile), con la possibilità d'impiego di 40 volontari in 11 differenti servizi.
L’obiettivo del progetto consiste nel facilitare l’accesso ed utilizzo dei servizi (e cure) alle fasce di utenza più fragili-deboli ed in difficoltà. "Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 14.00 di venerdì 10 febbraio 2023 tramite la piattaforma Domande on Line (DOL), raggiungibile da PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. L'accesso alla piattaforma è possibile attraverso il sistema di identità digitale SPID", si legge in una notta dell'Ast.
"È importante sapere che le domande trasmesse con modalità diverse da quelle sopra indicate o pervenute oltre i termini innanzi stabiliti non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile universale: la presentazione di più domande comporta infatti l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nei bandi, indipendentemente dalla circostanza che non si partecipi alle selezioni".
L’esperienza del servizio civile può essere scelta anche da studenti o lavoratori, purché il loro impegno sia compatibile con l’orario di servizio del progetto.
Per scaricare il modello di domanda ed avere ulteriori informazioni sull’ammissione alle selezioni, sui requisiti di partecipazione e sul contenuto del progetto è possibile visitare: il sito ASUR: https://www.asur.marche.it/web/portal/servizio-civile-universale, il sito del Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale: https://www.politichegiovanili.gov.it/ link per effettuare la domanda on line: https://domandaonline.serviziocivile.it.
Domenica 22 gennaio, presso il santuario del Santissimo Crocifisso di Treia, si terrà la consueta festa di Sant'Antonio Abate. Dopo la messa delle 11:30, celebrata da fra Luciano Genga nel giardino, verranno benedetti tutti gli animali presenti alla cerimonia. Durante la liturgia verrà anche distribuito il tradizionale pane benedetto.
Tanti i gruppi attesi per la celebrazione, compresi molti giovani. Alla benedizione saranno presenti anche cavalli e pony dell'Asd "Il villino equitazione", centro equestre situato vicino al Santuario che si occupa di formazione equestre per bambini e adulti, oltre che di organizzazione di gare ed eventi per gruppi e istituti scolastici.