Nuovo prelievo multiorgano presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto, nella serata del 14 novembre. Sono stati prelevati fegato, reni e cornee.
L'attività clinica e organizzativa della donazione ha impegnato l'equipe chirurgica del Centro Trapianti di Ancona, il personale del Crt Marche di Ancona, del Nitp di Milano, dell'Anatomia Patologica dell'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, e tutto il personale sanitario dell'ospedale di San Benedetto del Tronto (Rianimazione, Neurologia, Medicina Legale, Blocco Operatorio, Consulenti specialisti, Laboratorio analisi, Radiologia) che ha efficacemente gestito una procedura lunga e complessa quale un prelievo multi organo da cadavere a cuore battente.
Grazie alla donazione il Sistema Sanitario Regionale ha potuto offrire una nuova e concreta speranza di vita a pazienti gravemente malati, riferisce una nota.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Fondazione Onda lancia la terza edizione dell’(H) Open Week, che si terrà dal 22 al 28 novembre, con l’obiettivo di aiutare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e chiedere aiuto e supporto, avvicinandosi anche alla rete di servizi antiviolenza.
Anche l'ospedale di Civitanova Marche è tra gli oltre 200 ospedali con il Bollino Rosa aderenti all’iniziativa e offrirà per l’occasione gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, info point e distribuzione di materiale informativo.
In particolare nella mattinata del 22 novembre, dalle ore 11 alle 13, le donne potranno fruire dell’Infopoint per avere tutte le informazioni e gli indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
L’ iniziativa è organizzata in collaborazione con il Centro Antiviolenza Provinciale e con il Comune di Civitanova Marche, nel quadro del programma "Respect is an Act of Love".
Nella giornata di lunedì 27 novembre, invece, la psicologa Emiliana Giuliani effettuerà consulenze gratuite, dalle ore 10:00 alle 12:00, ma per accedere al servizio si dovrà prenotare un appuntamento al numero 0733-823969, telefonando nei giorni 22 - 23 - 24 novembre prossimi, dalle ore 8:00 alle 14:00.
Durante la settimana che va dal 22 al 28 novembre, inoltre, saranno posizionate diverse scarpette rosse nei pressi della panchina, posta all’ingresso dell’Ospedale, al fine di sensibilizzare gli utenti del nosocomio sul tema della violenza di genere.
Nasce a Macerata lo Sportello Parkinson. Obiettivo mettere al centro i diritti del malato, tutelare la sua qualità di vita e di chi gli è vicino. Con informazioni, scambi, interazioni, terapie multidisciplinari. Perché nessuno sia più solo.
Il Parkinson è, in Italia, la seconda malattia neurodegenerativa per numero di pazienti, dopo l’Alzheimer. Trenta anni fa è nata l’Associazione Parkinson, insieme neurologi, psicologi, nutrizionisti, operatori sanitari, fisioterapisti e soprattutto, per la prima volta, malati e loro familiari.
Da questa storia importante nasce lo Sportello di Macerata. L’appuntamento è fissato per sabato 18 novembre, dalle ore 9, presso la Sala Consiliare del Comune in Piazza della Libertà al civico numero 3 a Macerata.
Ad inaugurare lo sportello, che verrà attivato presso la sede Anmic di via Silone, n.14/16, saranno il neurologo Emanuele Medici, la nutrizionista Francesca Borroni, la psicologa Cristina Pelagalli, i fisioterapisti Lucia Traversa e Stefano Pagnanelli.
Interverranno la vicesindaca e assessora alle politiche sociali Francesca d’Alessandro, i consiglieri del direttivo dell’Associazione Parkinson Marche, Ariana Fusari, consigliere Apm e responsabile Sportello Macerata, la consigliera regionale Anna Menghi, e soprattutto, le persone con Parkinson, i loro familiari e caregiver.
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, Fondazione Onda lancia la terza edizione dell'(H) Open Week che si terrà dal 22 al 28 novembre con l'obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza, che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
L'ospedale di Macerata è tra gli oltre 200 ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati, infatti, in questa occasione offrirà gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, esami, info point e distribuzione di materiale informativo.
«L’obiettivo dell’edizione di quest'anno è sensibilizzare il pubblico sull'esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. A tutto ciò, si aggiunge anche una tematica nuova, quella della 'violenza della malattia'. Quando una patologia irrompe nella vita di una persona, può avere oltre alle conseguenze psico-fisiche anche un impatto drammatico sulla qualità di vita, stravolgendo la quotidianità e le relazioni, minando il senso della propria identità", afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda.
"Ci sentiamo impegnati a fare sempre di più per supportare le donne vittime di violenza, cercando di capire quali sono le loro esigenze reali - ha voluto rimarcare il vicepresidente della regione Marche Filippo Saltamartini - ma l'idea di offrire visite e controlli gratuiti a tutte le donne è un'iniziativa di grande merito per cui mi sento di ringraziare i medici e, più in generale, tutto il personale sanitario".
Di seguito le iniziative gratuite che si svolgeranno presso l'ospedale di Macerata dal 22 al 28 novembre, a cui è possibile partecipare telefonando ai numeri in calce o inviando apposita mail, specificando nella prenotazione che si tratta di visita riguardante il progetto Onda:
- 22 e 25 novembre presso la U.O.C. di Diabetologia diretta dal dottor Gabriele Brandoni si svolgeranno colloqui nutrizionali con dietista ed esperto medico nutrizionista. L’iniziativa si svolgerà il 25 novembre la mattina dalle ore 8:30 alle 10:30, e il 22 novembre nel pomeriggio dalle ore 14 alle 16:30. È possibile prenotare per mail al seguente indirizzo: francesca.borroni@sanita.marche.it.
- 23 novembre 2023 presso la U.O.C. di Oncologia diretta dal dottor Nicola Battelli alle donne sarà offerta una visita senologica di screening e consigli sul corretto stile di vita L’iniziativa si svolgerà il pomeriggio, dalle ore 15:30 alle 18, per prenotare bisogna telefonare allo 0733-2572207 o 2218 dal lunedì al venerdì, dalle ore 12 alle 14.
- 23 novembre 2023 presso la U.O.C. di Medicina Nucleare diretta dalla dottoressa Francesca Capoccetti si potranno effettuare ecografie tiroidee, come test di screening per eventuali patologie. L’iniziativa si svolgerà il pomeriggio dalle ore 15 alle16:30, è possibile prenotare telefonando allo 0733-2572467 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle 11:30.
- 27 novembre 2023 presso la U.O.C. di Medicina diretta dal dottor Roberto Catalini si svolgeranno ecodoppler dei vasi del collo come screening per aterosclerosi o altre problematiche vascolari. L’iniziativa si svolgerà la mattina dalle ore 9:30 alle 12:15, la prenotazione va effettuata telefonando allo 0733-2572013 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 11.
- 28 novembre 2023 presso la U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Mauro Pelagalli si effettueranno visite ed ecografie ginecologiche. L’iniziativa si svolgerà la mattina dalle ore 8 alle 14, per prenotare bisogna telefonare allo 0733-2572393 dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 13.
- 28 novembre 2023 presso la U.O.C. di Radiologia diretta dal dottor Leonardo Costarelli si svolgeranno ecografie dell’addome: la donna dovrà presentarsi a digiuno e a vescica piena. L’iniziativa si svolgerà la mattina dalle ore 9 alle 10:45, è possibile prenotare telefonando allo 0733-2572371 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 11.
“Non solo moda”: è il singolare titolo del meeting sulle nuove terapie e procedure diagnostiche in Medicina e Oncologia organizzato dai dottori Nicola Battelli e Roberto Catalini, direttori delle rispettive U.O.C. dell’ospedale di Macerata, che si svolgerà nella giornata di giovedì 16 novembre all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche.
Nel corso del tempo, in Medicina l’avvento di terapie innovative ha trovato resistenze o, al contrario, ha portato a vere e proprie “mode”, che poi si sono affermate nella prassi ospedaliera oppure sono state abbandonate.
“L’avvento di nuovi farmaci è spesso accompagnato da aspettative e sfide, che bisogna saper cogliere adeguatamente, valutando i vantaggi che possiamo ottenere nella cura dei nostri pazienti - dichiarano i primari delle U.O.C. di Oncologia e Medicina Interna, i dottori Battelli e Catalini –
In campo oncologico il meeting si propone di offrire un aggiornamento nel trattamento del carcinoma ovarico, polmonare, del tratto urogenitale, del tratto gastroenterico e della mammella. Nella sezione internistica, invece, saranno discusse le nuove opportunità nel trattamento delle dislipidemie e del tromboembolismo venoso e i problemi cardiologici dei pazienti in trattamento oncologico”.
“La Medicina deve guardare a terapie innovative efficaci e che riducano l’impatto sul paziente – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – gli eventi informativi e formativi come questo hanno grande utilità”.
Al meeting parteciperanno diversi specialisti tra oncologi, internisti, cardiologi, geriatri, ematologi, reumatologi, endocrinologi, MMG, farmacisti, biologi e personale infermieristico della regione Marche.
Nuovo peculiare intervento di awake surgery condotto nel reparto di Neurochirurgia dell’AOU delle Marche – diretta dal dottor Roberto Trignani - dall’equipe multidisciplinare di cui hanno fatto parte i neurochirurghi Stefano Vecchioni e Massimo Vissani, il neuroanestesista Edoardo Barboni e la neuropsicologa Silvia Bonifazi, tutti noti per l’utilizzo delle procedure neurochirurgiche in “awake”.
L’eccezionale procedura ha visto come protagonista un paziente olandese - H.L. - da anni residente in Italia affetto da una lesione cerebrale. Per questo intervento sono state adottate nuove tecnologie con l’obiettivo di migliorare il comfort del paziente, monitorare il livello di stress e, in questo caso specifico, per superare le difficoltà correlate alla barriera linguistica del paziente; la sua prima lingua è l’olandese, la seconda è l’inglese. La lingua olandese è stata impiegata per agire sulla sua componente emotiva attraverso il visore di realtà virtuale (Hypno VR), la lingua inglese per facilitare l’interazione tecnica prima e durante la procedura.
Contestualmente un innovativo sistema di monitoraggio (ANI monitor) è stato utilizzato per la prima volta in Italia in un contesto di awake surgery per documentare anche gli effetti del visore sul paziente, un dispositivo che si propone come guida non invasiva per valutare il livello di stress, comfort e dolore del paziente.
“In queste speciali procedure - spiega il neurochirurgo dottor Stefano Vecchioni - il paziente svolge un ruolo da protagonista, dunque è chiaro quanto sia fondamentale la comunicazione, per il necessario scambio di informazioni e sviluppo di relazioni che avvengono tra tutte le figure coinvolte prima durante e dopo l’intervento chirurgico. Trasformare il paziente in un soggetto attivo e consapevole durante l’intervento significa potenziare ogni sua risorsa, biologica, psicologica culturale e sociale”.
Il dottoe Edoardo Barboni - Responsabile della SOSD Neuroanestesia e TIPO - sottolinea il potenziale enorme dell’Intelligenza Artificiale in medicina : “L’utilizzo del visore ha permesso di modulare le diverse componenti, quella sensoriale, affettivo emotiva, cognitiva, attraverso una condizione immersiva con video e audio in lingua Olandese, fornendo al paziente la possibilità di avvalersi di una strategia in più per controllare l’emotività. L’efficacia di questa strategia è stata confermata dal fatto che il paziente ha richiesto spontaneamente più volte durante l’intervento di utilizzare il visore e il sistema di monitoraggio ha confermato una riduzione del livello di stress avvertito dal paziente durante l’intera procedura”.
“È evidente, d’altronde, come spiega la dottoressa Silvia Bonifazi – della SOSD Psicologia Ospedaliera - che la relazione terapeutica utilizza altri canali oltre a quello verbale ed in questo contesto ovviamente hanno giocato un ruolo fondamentale anche la percezione della presenza, della partecipazione emotiva, dell’empatia e professionalità di tutto il team multidisciplinare”.
La testimonianza di H.L. illustra perfettamente quanto il binomio Intelligenza Artificiale e professionalità medica sia destinato a rivoluzionare le procedure chirurgiche: “ Tutto è iniziato quando sono entrato in contatto con l’Ospedale Torrette di Ancona, dove ho preso un appuntamento con il dottor Roberto Trignani. Lui, insieme al neurochirurgo Stefano Vecchioni – che il paziente chiama affettuosamente Stephani - ha avanzato il sospetto che io potessi avere un tumore sul lato sinistro del mio cervello.
La situazione è progredita molto rapidamente, innanzitutto con un colloquio con il team medico, composto dalla psicologa Silvia Bonifazi, il neurochirurgo Stephani e il neuroanestesista Eduardo Barboni: le loro informazioni e spiegazioni su quali sarebbero stati gli step successivi sono state molto chiare e mi hanno rassicurato fin da subito. La settimana successiva ho iniziato una preparazione - 3 appuntamenti alla settimana della durata di un’ora - durante la quale ho “imparato” a riconoscere delle immagini, contare e fare test questa preparazione tecnico-psicologica si è rivelata un passaggio fondamentale. Nel corso dell’intervento, il team medico è stato sempre al mio fianco e mi ha supportato costantemente. Fantastici” - racconta H.L. con entusiasmo.
“C’era anche della musica a disposizione per aiutarmi a rimanere tranquillo, ma soprattutto c’erano i medici, che mi hanno spiegato ogni passaggio dell’intervento con grande chiarezza. Vale la pena di sottolineare che io sono olandese e che sia la preparazione che l’intervento sono stati eseguiti in lingua inglese, ideale per me che ancora non ho un italiano così buono da affrontare una situazione del genere”.
Tutti questi fattori hanno permesso di sviluppare correttamente quella alleanza terapeutica che ha fatto sentire il paziente a “casa” , in famiglia, anche se in terra straniera, pronto ad affrontare la procedura da sveglio.
“Il team multidisciplinare - prosegue il dottor Edoardo Barboni - è finalizzato ad esaltare il fattore umano, fondamentale per l’esito terapeutico della procedura. Infatti non bisogna immaginare l’intelligenza artificiale come uno strumento che andrà a sostituire il medico : nel nostro approccio al malato le competenze, le nuove tecnologie e l’interesse per le nuove frontiere in tema di ricerca si integrano in un processo che al centro preveda la personalizzazione e l’umanizzazione delle cure.
Oggi, a cinque anni dalla diagnosi di tumore, l'82% dei bambini e l'86% degli adolescenti sono in vita e tre bambini su quattro guariscono completamente, mentre settant'anni fa la mortalità era del 100%. È il dato del progresso nella cura delle malattie oncologiche pediatriche emerso durante la conferenza organizzata dal Lions Club Macerata Host con il patrocinio del Comune di Macerata.
Alla presenza del vicesindaco Francesca D'Alessandro, del consigliere regionale Anna Menghi, e del consigliere dell'Ordine dei Medici della provincia di Macerata Gian Luigi Innocenti, il folto pubblico intervenuto ha potuto ascoltare realtà e prospettive dell'oncologia pediatrica dalle dottoresse Martina Fornaro, direttrice UOC Pediatria dell'Ospedale di Macerata, Paola Coccia, direttrice SOsD Oncoematologia pediatrica dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, ed Enrica Fabbrizi, responsabile UOSD Pediatria dell'Ospedale di Civitanova Marche.
È imprescindibile investire nella ricerca per ottenere risultati sempre più efficaci e, anche se il cardine delle terapie è ancora rappresentato dalla radioterapia e dalle chemioterapie, la novità è costituita dai farmaci target, "intelligenti", perché consentono trattamenti sempre più personalizzati, una maggiore efficacia della terapia e un minor impatto in termini di tossicità.
Inoltre, l'immunoterapia cellulare aumenta le prospettive di guarigione dei giovanissimi pazienti. L'approccio integrato alla cura, infine, significa tenere in considerazione che nel percorso di guarigione incidono anche la cura dell'ambiente e il sostegno globale ai bambini e alle loro famiglie, in momenti di grande fragilità.
Alla tavola rotonda seguita alle relazioni hanno portato il proprio contributo la dottoressa Silvia Battistoni, dirigente medico dell'ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Civitanova Marche, in rappresentanza del primario Filiberto Di Prospero, per parlare del progetto del centro di oncofertilità, Luisiana Perini della Onlus Progetto G.a.i.a. di Civitanova Marche, e Beatrice Venanzetti, caposala del reparto di oncologia dell'ospedale di Macerata e vicepresidente dell'associazione OrchiDee di Corridonia.
"La lotta al cancro infantile e il sostegno all'oncologia pediatrica sono azioni che vedono il Lions International impegnato a livello mondiale attraverso una rete di quasi un milione e mezzo di soci nel mondo", spiega Massimo Serra presidente del Lions Club Macerata Host, che aggiunge: "Ringrazio tutti i soci del Club che si sono impegnati per la splendida riuscita di questa iniziativa. Servire è il nostro principio ispiratore, per questo siamo al fianco di cittadini, enti e associazioni con obiettivi molto concreti: la salute pubblica, la sensibilizzazione alla prevenzione, la raccolta di fondi per la ricerca e l'acquisto di strumenti utili alla diagnostica".
È la settimana dell’Airc, Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, molti mezzi di comunicazione pubblici e privati stanno ricordando il numero 45521 attraverso il quale tramite un semplice sms o telefonata da numero fisso tutti possono contribuire al finanziamento della ricerca contro il cancro.
Il cancro è una patologia con grande incidenza, può colpire tutti gli organi del nostro corpo, la mortalità è ancora alta, seconda solo alle patologie cardiovascolari. Se comunque fino a non molti anni fa il malato di cancro vedeva di molto ridotta la sua aspettativa di vita in tanti casi ridottissima, oggi possiamo dire che la situazione è radicalmente cambiata.
Tanti malati di cancro sopravvivono a lungo, parecchi, soprattutto per certe tipologie di tumore guariscono; la sensazione è che siamo avviati verso un percorso virtuoso della scienza che approderà in tempi non tanto lunghi alla sconfitta del cancro.
Il merito di questa esaltante aspettativa è della ricerca, l’Airc ne è un veicolo importante che non solo riesce procurare i fondi, ma negli ultimi 50 anni è riuscita a creare una comunicazione che stimola la prevenzione fondamentale per le patologie oncologiche, la diagnosi precoce alla base per una vittoria sulla malattia.
L’Airc significa anche l’impegno di tanti ricercatori giovani e meno giovani che assaporano il piacere e la soddisfazione di vedere pian piano sgretolarsi il mito di invincibile di un’anomala e devastante mutazione di tessuti con la grande probabilità, attraverso le metastasi, di infiltrare altri organi con una progressiva distruzione dei principi vitali.
La ricerca con applicazione, pazienza, costanza ha trovato sempre uno spiraglio nella diagnosi e nella cura; gli spiragli hanno aperto altri spiragli e le specialità medico-scientifiche più interessate all’argomento, la radiologia nelle sue varie forme diagnostiche, ma anche terapeutiche, la chirurgia, la farmacologia con una simbiosi operativa e di supporto continuo, hanno ottenuto risultati fino alla grande speranza di oggi.
Gli imput, le indicazioni per tutti però arrivano dagli anonimi laboratori di ricerca, dall’osservazione di un numero infinito di reazioni chimiche e biochimiche, dalle sperimentazioni tra provette e sofisticate macchine dell’ingegneria medicale. Il ricercatore, le squadre di ricercatori elaborano un progetto, lo perseguono, devono essere pronti a persistere o a cambiare strada a seconda dei risultati quotidiani.
Se oggi il cancro può essere curato con una chirurgia molto conservativa, con una chemioterapia mirata e specifica priva dei devastanti effetti collaterali generali, se addirittura possiamo pensare ad una stimolazione del nostro sistema immunitario che subito blocchi le cellule anonime, lo dobbiamo ai comunicati che escono da quelle stanze appartate e qualche volta buie, dove uomini e donne lavorano per poter raggiungere un risultato scientifico di successo utile a tutti.
A volte la vita dei ricercatori riserva delle sorprese inaspettate, non raramente cercavano un risultato e ne hanno scoperto per caso uno più importante. Un esempio non proprio calzante ma con tanta attinenza sono gli studi sul m-RNA per ricercare la via immunitaria contro il cancro: pur conservando la sua originaria finalità questa ricerca è risultata essenziale per la realizzazione in tempi record di un vaccino contro il covid.
La ricerca e i suoi attori sono il fulcro dello sviluppo della civiltà umana. Oggi abbiamo riservato la nostra attenzione alla ricerca medico-scientifica e specificatamente alla ricerca contro il cancro, ma la ricerca è alla base di ogni attività umana per migliorarla e per renderla più utile alla nostra vita. Escluderei da questa virtuosa compagnia tutti quelli che si adoperano per trovare le armi più sofisticate e i metodi per distruggere la vita.
Ho avuto occasione per il mio lavoro di conoscere due tra i più grandi ricercatori della scienza medica insigniti del premio Nobel: la professoressa Rita Levi Montalcini ed il professore Renato Dulbecco.
La professoressa Montalcini in due occasioni ha cercato di spiegarmi i suoi studi sulle cellule del cervello; il professor Dulbecco in un incontro di più di tre ore mi parlò del DNA, di cromosomi e del nostro patrimonio genetico. Due occasioni che non potrò mai dimenticare.
Cercai di incamerare le loro nozioni, ma soprattutto rimasi colpito dal loro sguardo, dalla loro espressione serena e gentile di sognatori…i ricercatori possono trasformare il sogno in realtà.
La Giunta regionale delle Marche ha provveduto alla nomina del nuovo direttore generale dell'Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) di Macerata che assumerà l'incarico con decorrenza del 5 dicembre.
Il nuovo manager è il dottor Marco Ricci, che attualmente riveste l'incarico di direttore amministrativo della Asst (Azienda socio sanitarie territoriali Rhodense), nella città Metropolitana di Milano, che comprende gli ambiti di Rho, Garbagnate Milanese e Corsico.
La nuova nomina al vertice della Ast di Macerata segue le dimissioni, un mese fa, della precedente direttrice Daniela Corsi dopo la sentenza della sezione lavoro del Tribunale di Roma che l'aveva esclusa dall'elenco degli idonei a dirigere un'azienda sanitaria.
Gesto di generosità e riconoscenza di un cittadino maceratese nei confronti del reparto di medicina interna dell'ospedale di Macerata: stamattina è stata donata un’apparecchiatura ecografica portatile di ultima generazione.
"Grazie alla generosità del signor Giuseppe Pietroni sarà possibile effettuare esami EcocolorDoppler direttamente al letto dei pazienti mediante il Vscan-Air - dichiara il direttore dell’unità operativa complessa di medicina interna dell'ospedale maceratese Roberto Catalini -. Si tratta di un sistema ecografico tascabile che si collega alla wi-fi con smartphone e tablet, garantendo così la possibilità di utilizzo ovunque serva, grazie alla sua facile portabilità".
Questo dispositivo, infatti, grazie alle ridotte dimensioni, alla leggerezza ed ergonomia, ma soprattutto per le sue notevoli capacità diagnostiche multidisciplinari consente un trattamento tempestivo ed efficiente direttamente sul letto del paziente.
quadro di insieme sulle terapie attuali e sulle future prospettive. prospettive
L’ospedale di Macerata ha ricevuto ieri una menzione speciale dalla Fondazione Onda, nell’ambito del concorso Best Practice, per l’impegno e l’attenzione profusi nella gestione delle complicanze funzionali post operatorie del tumore alla prostata.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Milano, presso la Regione Lombardia, dove sono state presentate le realtà ospedaliere che hanno ottenuto il Bollino Azzurro per il loro approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone con tumore alla prostata.
Il Concorso Best Practice ha la finalità di promuovere la condivisone di buone pratiche cliniche e informare l’utenza delle realtà ospedaliere con migliore competenza e sensibilità nella gestione di queste problematiche.
“Uno degli scopi del percorso diagnostico terapeutico premiato è proprio quello di segnalare alla popolazione le strutture che favoriscono una presa in carico multidisciplinare del tumore prostatico, promuovendo la collaborazione tra Urologo, Radioterapista, Oncologo Medico, Patologo, Radiologo, Medico Nucleare e Psicologo con processo diagnostico-terapeutico agevolato, che riduce i tempi di attesa.
Il percorso offre un vantaggio in termini di salute e riduzione della disabilità e sicuramente di accessi impropri verso il pronto soccorso - dichiara il direttore Facente Funzioni del presidio ospedaliero Unico, Giorgia Scaloni.
“Sono soddisfatta di questo riconoscimento, che premia l’alta professionalità di tutti i miei collaboratori urologi e dell’équipe di specialisti multidiscliplinari coinvolti nel percorso - dichiara la dottoressa Lucilla Servi, direttore dell’U.O.C. di Urologia di Macerata. “Questo progetto, che stabilisce la precocità della presa in carico del paziente, riduce in maniera drastica i tempi di attesa anticipando, soprattutto, i segni di malattia e favorendo una risoluzione efficace della problematica”.
“L’approccio multidisciplinare e, soprattutto, la riduzione dei tempi nel trattamento di patologie tumorali è fondamentale e testimonia la qualità della cura nelle nostre strutture – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ringrazio, quindi, non solo l’équipe urologica, ma tutto il personale sanitario che concorre alla presa in carico dei pazienti".
"La Regione intende rafforzare l’ospedale di Macerata non solo con un nuovo plesso, ma anche potenziando le specializzazioni che lo rendono così efficiente”.
Il Consiglio regionale delle Marche, maggioranza di centrodestra, ha approvato all'unanimità una proposta di legge per l'iscrizione dei senza dimora all'Anagrafe sanitaria regionale, con possibilità così di avere un medico di base, presentata dal gruppo Pd, primo firmatario Antonio Mastrovincenzo.
La legge avrà dotazione finanziaria fino a 10mila euro per il 2024 e il 2025; per gli anni successivi, la spesa sarà autorizzata con le leggi di Bilancio. Il relatore di maggioranza Carlo Ciccioli (Fratelli d'Italia) ha parlato di "un segno di civiltà che permetterà anche un monitoraggio completo delle persone senza fissa dimora che vivono abitualmente nelle Marche, sanando una dimenticanza del passato politico di questa regione", con riferimento ai passati governi di centrosinistra.
Ciccioli, lui stesso medico, ha rimarcato il diritto "pieno e incondizionato di ogni cittadino ad accedere alle cure, in quanto pubblico servizio". La legge "individua la categoria di destinatari dando la possibilità di iscriversi all'Anagrafe sanitaria regionale con facoltà di scegliere il medico di medicina generale e di accedere alle prestazioni garantite dai Lea ai cittadini italiani residenti in Italia". L'iscrizione avviene su segnalazione dai servizi sociali comunali all'Azienda sanitaria territoriale.
"Una proposta di legge - secondo Mastrovincenzo - che prova a dare una risposta concreta in termini di riconoscimento di diritti in ambito sanitario, sanciti dalla Costituzione, alle persone più fragili della nostra comunità". "Sono circa 90mila - ha ricordato - gli italiani che, avendo perso la casa e la residenza non hanno più un medico di base e, per curarsi, sono costretti a rivolgersi (quando lo fanno) alle strutture ospedaliere, ai Pronto Soccorso o ad ambulatori gestiti da medici volontari".
"La frequenza di queste situazioni purtroppo è aumentata nel corso degli ultimi anni - ha concluso - anche a causa della crisi economico e sociale, soprattutto a seguito della crisi pandemica. Nelle Marche, nel 2022 si sono rivolti a Centri di Ascolto della Caritas ben 534 persone senza fissa dimora".
Il Gruppo Medico Associati Fisiomed piazza il primo colpo per il nuovo polo appena inaugurato nella zona industriale di Sforzacosta. Da venerdì 10 novembre i pazienti del territorio potranno avvalersi dell’eccelsa consulenza e dell’esperienza del professor Walter Grassi (qui la nostra intervista).
Medico classe 1953, nato a Rosora nello jesino, Grassi è reumatologo tra i più noti e stimati a livello regionale e nazionale, fino a poco fa direttore della clinica reumatologica dell'Università Politecnica delle Marche, con sede nell'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi.
Parliamo di un docente universitario, clinico, ricercatore autore di oltre 300 contributi scientifici comprendenti monografie e capitoli di volumi e trattati di reumatologia e medicina interna. Ancora, direttore di corsi nazionali ed internazionali nel campo della diagnostica per immagini delle malattie dell'apparato locomotore, invitato come relatore in oltre 350 congressi nazionali e internazionali.
Adesso dunque Grassi entra nella grande famiglia Fisiomed che già comprende più di 260 persone tra medici e specialisti e qui potrà lavorare al meglio nel nuovo gioiellino inaugurato in via Giovanni XXIII (1600 mq con 18 ambulatori polispecialistici e 6 ambulatori diagnostici) grazie al valore aggiunto dato dalla migliore tecnologia diagnostica.
Non si limiterà, va precisato, al solo consulto ambulatoriale, Grassi infatti sarà anche consulente per le strategie organizzative e referente per l’aggiornamento degli operatori sanitari interni e del territorio. Da svariati anni infatti Fisiomed è attiva nell’opera di divulgazione di una corretta informazione medico-scientifica, soprattutto finalizzata alla prevenzione e Grassi collaborerà anche in questo ambito.
Come ha detto l'amministratore Enrico Falistocco nel giorno dell'inaugurazione della nuova sede, il 28 ottobre, Fisiomed è una struttura sanitaria privata ma di fatto è del pubblico, al lavoro davvero a 360 gradi per garantire il bene comune più prezioso per la collettività: la salute.
La reumatologia è una delle specialità più complesse della scienza medica, tante sono le patologie riconducibili in più comparti fisiologici del nostro corpo. Alcune patologie sono alquanto frequenti, qualcuna rara, parecchie hanno un percorso già molto definito e sicuro di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, altre ancora oggetto di una profonda ricerca per raggiungerlo.
Ne parliamo con il professor Walter Grassi, già direttore fino a qualche giorno fa della Clinica Reumatologica dell’Università Politecnica delle Marche con sede nell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Il Prof. Grassi clinico, ricercatore, docente universitario rispettato ed autorevole nella comunità scientifica nazionale ed internazionale mette a disposizione la sua cultura e la sua esperienza del centro medico “Associati Fisiomed” nella nuova sede del gruppo inaugurata il 28 ottobre scorso a Sforzacosta di Macerata.
Con a disposizione la migliore tecnologia diagnostica e gli ambulatori riabilitativi di ultimo aggiornamento il Prof. Grassi effettuerà il suo lavoro di consulto ambulatoriale, ma non solo, sarà anche consulente per le strategie organizzative, referente per l’aggiornamento degli operatori sanitari interni e del territorio, infine parteciperà alla comunicazione medico-scientifica sicura ed autorevole per i cittadini che vorranno approfittare dei nuovi progetti di “Associati Fisiomed” che non sono solo attenti alla diagnosi e cura ma anche alla prevenzione. La sanità privata del futuro che ambisce e lavora per un ruolo attivo di valenza sociale nella protezione della salute della comunità.
Prof. Grassi cosa sono esattamente le malattie reumatiche?
"La definizione non è facile in quanto con il termine “reumatico” si definisce in modo molto generico una moltitudine di patologie molto diverse per sintomatologia e gravità. Formicolii, tumefazione dolorosa di un tendine o di una articolazione, cefalea, lesioni cutanee, stanchezza estrema, difficoltà respiratorie, problemi intestinali, occhio secco, dolore lombare, problemi cardiaci, perdita della vista, gravi problemi renali sono solo alcune delle manifestazioni che possono caratterizzare le diverse malattie reumatiche. Anche decorso e gravità sono molto variabili. Si va da condizioni di dolore meccanico intermittente a malattie croniche progressive che causano danni irreversibili non solo a livello muscolo-scheletrico ma anche cardiovascolare, renale e polmonare, con drammatica compromissione non solo della qualità ma anche della aspettativa di vita"
Perché non dovremmo sottovalutare le malattie reumatiche?
"Le malattie reumatiche non dovrebbero essere sottovalutate perché possono determinare una progressiva e irreversibile compromissione della integrità anatomica dei tessuti colpiti dai processi infiammatori o degenerativi, che sono alla base di queste malattie. Purtroppo nella cultura popolare l’aggettivo “reumatico” non suscita una reazione spontanea di ansia/allarme comparabile con quella di termini quali “oncologico”, “neurologico” o “cardiovascolare”.
Il dolore “reumatico” viene considerato erroneamente come una sorta di inevitabile processo legato alla senescenza. Purtroppo questa comune tendenza a considerare le malattie reumatiche come i “dolori della nonna” è alla base di pericolosi ritardi diagnostici, con potenziali gravissime ripercussioni sullo stato di salute. Uno strano mal di schiena, manifestazione di esordio della spondilite anchilosante, può essere banalizzato per molti anni fino a quando ci si accorge che la malattia ha bloccato irreversibilmente i movimenti di flessione e estensione della colonna vertebrale, determinando così uno stato di grave invalidità, che avrebbe potuto essere efficacemente prevenuto se il sintomo iniziale non fosse stato sottovalutato".
Quali sono le sfide più difficili nella diagnosi delle malattie reumatiche?
"La sfida principale per ogni medico per il reumatologo in particolare è quella della diagnosi precoce. Nell’Arte della Guerra”, celeberrima opera di Sun Tzu (VI-V secolo a.C.) viene sottolineato che “La rapidità è l’essenza della guerra”. Questo antico motto riportato nel più antico testo esistente di arte militare ha un valore fondamentale in Medicina. Il modo più efficace per combattere un nemico è individuarlo precocemente e conoscerne la pericolosità e le intenzioni.
Si tratta di una sfida non facile, dal momento che le manifestazioni iniziali delle malattie reumatiche più gravi possono essere alquanto insidiose e possono sfuggire all’attenzione, specie in presenza di una concomitante polipatologia, di un panorama di sintomi molto variegato o in soggetti che assumono farmaci capaci di interferire con le manifestazioni cliniche della malattia reumatica dominante. Il laboratorio e la diagnostica per immagini sono un più che valido aiuto nello sciogliere le riserve di ordine diagnostico-differenziale, anche se paradossalmente, in uno scenario di diagnostica ipertecnologica, viene sempre più valorizzato il ruolo della cosiddetta “Medicina Narrativa” che non è altro che il risultato del dialogo medico-paziente volto a definire le caratteristiche dei sintomi in termini di intensità e decorso".
Si può guarire da una malattia reumatica?
"Come in guerra o nello sport, a volte si vince, a volte si perde e spesso si pareggia. Fra le malattie reumatiche nelle quali possiamo aspirare a una piena vittoria figurano la gotta e la polimialgia reumatica. Si tratta di malattie caratterizzate da una devastante intensità di sofferenza. Il dolore di un attacco acuto di gotta è tra i più intensi che un essere umano possa sopportare, mentre una polimialgia reumatica in fase di conclamata espressività clinica porta chi ne è colpito a una condizione di devastante disperazione, con impossibilità a muoversi e a compiere le normali attività della vita quotidiana.
Se prontamente riconosciute e adeguatamente trattate queste due malattie guariscono rapidamente e completamente! Grazie ai progressi della terapia farmacologica anche le temute artriti croniche (artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante) possono essere efficacemente contrastate e bloccate, rallentando o evitando le gravi deformità articolari che si manifestavano inesorabilmente nel recente passato. Fra le condizioni più difficili da trattare figurano alcune malattie autoimmuni come la sclerosi sistemica, le vasculiti e il lupus eritematoso sistemico e, non ultima, la fibromialgia, che determina una drammatica compromissione della qualità della vita e nei confronti della quale non disponiamo ancora di un trattamento sistematicamente efficace".
Continua l'impegno dell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata nell'assumere le figure professionali necessarie al completamento del Piano occupazionale, col fine di colmare anche i posti lasciati scoperti dal personale cessato dal servizio.
Diversi i professionisti reclutati recentemente dall'Ast, come si evince dall’Albo pretorio aziendale, a cominciare dall'assunzione a tempo indeterminato di un tecnico sanitario di radiologia medica, la dottoressa Francesca Antonietta Del Campo, per proseguire poi con la psicologa Gessica Mattiacci, a tempo determinato, nelle more del relativo concorso.
Quattro dirigenti medici di Ortopedia, i dottori Elisa Pennesi, Paolo Coderoni e Santo Creaco prenderanno servizio a tempo indeterminato insieme allo specializzando Daniele Pupilli, il cui contratto si trasformerà a tempo indeterminato a seguito del conseguimento del titolo di specializzazione.
Tenuto conto del fabbisogno complessivo dell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata sono state reclutate a tempo indeterminato nove fisioterapiste, di cui cinque già in servizio a tempo determinato: Giorgia Sablone, Veronica Settembretti, Angela Candria, Corinne Ciarpella, Anna Pecora, Michela Cipriani, Manuela Gervasi, Ilaria Melatini e Maria Elisa Virgili.
Sono stati prorogati di un anno, invece, alcuni rapporti di lavoro a tempo determinato di personale di diversi ruoli che giungevano a scadenza nel mese di novembre, considerata la necessità di assicurare il regolare svolgimento dei turni di lavoro, la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie richieste, garantendo in questo modo il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza.
Si tratta di due psicologhe, le dottoresse Jessica Anselmi e Claudia Biondi, del dottor Diego Menotti e di due operatori tecnici Silvia Pisu e Monia Tiberi. In assenza di specialisti, sono stati assunti tre dirigenti medici di Nefrologia, tutti specializzandi: a tempo indeterminato il dottor Alessio Amurri, a tempo determinato Nicola Lommano e Gabriella Santilli.
Considerate le necessità segnalate dal dirigente delle professioni sanitarie sono state reclutate, infine, due operatrici socio sanitarie per dodici mesi, Dina Donna e Alice Animali. "La copertura di tutti i vuoti di organico costituisce una priorità della Regione e dell’Assessorato - ha detto il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – e le Aziende stanno scrupolosamente cercando di coprire tutte le carenze".
Taglio del nastro per la nuova sede del gruppo medico Fisiomed. Affezionato a Sforzacosta, il nuovo stabilimento si sposta solo di qualche centinaio di metri dalla vecchia sede di via Natali, per accogliere i suoi pazienti in uno spazio ancor più grande.
L’impegno costante del presidente del gruppo Enrico Falistocco gli ha garantito una fidelizzazione senza eguali, ottendendo fiducia e supporto da parte dei cittadini e delle istituzioni tutte. Nel corso dei decenni ha investito sempre più nell’innovazione dei macchinari, arrivando fino a oggi, dove nel nuovo polo sono presenti strumentazioni all’avanguardia per effettuare una moltitudine di esami specialistici.
“La nuova struttura sarà contemporaneamente polo diagnostico, clinica chirurgica, centro specialistico per la medicina dello sport - afferma Falistocco –. Si tratta di un centro polifunzionale che il territorio chiede da tempo. Crediamo molto nella prevenzione e nella diagnostica. La nuova sede Fisiomed è la migliore risposta pratica ai programmi della medicina sul territorio per dare manforte al sistema ospedaliero”.
Impegno diffuso anche nello sport, che da sempre ha visto Fisiomed schierata in prima linea per prevenire e curare gli infortuni degli atleti. Collaborazione assidua quella con la squadra di volley Banca Macerata, che avrà bisogno di tutto il supporto medico sportivo per evitare stop fisici durante l’annata sportiva che punta a essere vincente.
Alla cerimonia erano presenti le più alte cariche militari dei corpi della guardia di finanza e dei carabinieri. Sul palco anche il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli che prendendo la parola ringrazia “per tutto l’impegno che mettete in quello che fate e per la vostra presenza sul territorio”.
Presenti al taglio del nastro anche il cardinale Edoardo Menichelli, per la benedizione di rito, e l’ex sindaco di Macerata, Romano Carancini.
“E' l’alba di un nuovo giorno” sono le parole che Enrico Falistocco ha usato per congedarsi dopo il suo intervento sul palco prima di fare l'ingresso ufficiale nella struttura accompagnato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro.
Di prevenzione del tumore del seno, screening e stili di vita, ambiti in cui la donna può fare la differenza, si parlerà il prossimo sabato 28 ottobre alle ore 10:00 nel secondo di una serie di incontri gratuiti e aperti a tutti che si svolgerà presso la Sala convegni del Centro Medico BluGallery a San Severino Marche, Via F. Ferranti, 41 - zona industriale Taccoli (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti).
Ottobre è il mese rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore del seno. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nelle donne: nel 2022 ci sono stati in Italia 56.000 nuovi casi mentre in Italia vivono circa 800.000 donne che hanno avuto questa diagnosi.
Si calcola che con il solo rispetto di stili di vita sani si potrebbe ridurre l'incidenza del carcinoma mammario del 27%. Sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione come primo strumento di cura e benessere è lo scopo di questa iniziativa, nata dall’impegno costante a supporto della comunità locale del Centro Medico BluGallery, specie a seguito delle più recenti indagini che attestano un progressivo aumento del numero di persone che si ammalano di cancro.
L’incontro vedrà come relatori la dottoressa Benedetta Ferretti (specialista in Oncologia e Cardiologia), il professor Gian Marco Giuseppetti (professre Ordinario di Radiologia Università di Ancona, direttore Radiologia ospedale Torrette Ancona), il dottor Francesco Serbassi (Biologo Nutrizionista) e sarà moderato dal dottor Andrea Sgolacchia, specialista in Radiologia.
Nel suo intervento la dottoressa Benedetta Ferretti parlerà dell’incidenza del tumore del seno e di come sia possibile ridurre il rischio di ammalarsi, ma anche di come sia possibile allontanare il rischio di recidive con il rispetto di stili di vita sani. L’esortazione è quella di non avere paura e sottoporsi a regolari controlli di screening, perché il tumore della mammella, specialmente se diagnosticato precocemente può essere sconfitto. Il rispetto degli stili di vita sani è consigliato ampiamente anche a chi ha già avuto una diagnosi di tumore, per migliorare la qualità della vita e per ridurre la mortalità per tumore.
Il professor Gian Marco Giuseppetti parlerà di prevenzione primaria e secondaria, dei fattori di rischio, di quelli ereditari e della necessità di una corretta informazione in tempo di fake news.
L’ecografia e la mammografia sono esami diagnostici che, se eseguiti con regolarità, possono salvarci la vita. La mammografia in particolare è un esame radiologico che permette di individuare la malattia quando è ancora ai primissimi stadi e numerosi studi hanno dimostrato come lo screening mammografico possa ridurre la mortalità da carcinoma mammario e aumentare le opzioni terapeutiche.
Il dottor Francesco Serbassi approfondirà nutrienti e strategie utili a ridurre il rischio di cancro alla mammella, sia in una fase di precoce, ovvero in assenza di malattia, sia nel periodo post-chirurgico in cui la priorità è evitare le recidive. Non solo alimenti da eliminare o da integrare, ma anche protocolli dietetici frutto dei recenti progressi scientifici in ambito Nutrizione e Oncologia.
Sarà una festa per tutti l’inaugurazione del nuovo polo del Gruppo Medico Associati Fisiomed a Sforzacosta, frazione di Macerata, in programma per sabato 28 ottobre. La proprietà ha pensato ad un'intera giornata ricca di iniziative dedicata all’evento, con la mattina che sarà più formale e il pomeriggio più "leggero".
Il momento clou alle 11:15 quando la cerimonia inaugurale porterà al canonico taglio del nastro. Quasi trecento gli ospiti che saranno presenti per l'occasione storica, l’apertura di quella che sarà la nuova sede di riferimento e diventerà il vertice delle cinque strutture del gruppo sparse in provincia.
Giungeranno in via Giovanni XIII, nella zona industriale di Sforzacosta, sindaci ed assessori dei comuni che ospitano strutture Fisiomed (vale a dire Macerata, Corridonia, Tolentino e Civitanova), rappresentanti della regione, autorità del mondo istituzionale, ecclesiastico, delle associazioni che operano in ambito sanitario e nel sociale, nonché figure delle università di Macerata e Camerino.
All'esterno verrà allestito un palco che ospiterà i presentatori , alcune autorità e le musiciste. Inoltre verranno posizionati gazebo, in caso di maltempo nessun problema o disagio, tutto potrà svolgersi regolarmente grazie ad ampi tendoni al coperto.
Subito dopo il taglio del nastro sarà possibile visitare (grazie ad una guida) il nuovo polo diagnostico, poliambulatoriale e clinico. Tutta la mattinata sarà presentata dal volto televisivo e giornalista Rai Paolo Notari affiancato da Lucrezia Coppa. Il tutto accompagnato, arricchito ed impreziosito dalla pianista Debora Vico e dalla flautista Federica Torbidoni. Immancabili naturalmente i brindisi di rito e il buffet.
Dalle 15:30 invece via alla seconda fase "Fisiomed porte Aperte". Il pomeriggio di sabato sarà per le famiglie, i pazienti, i curiosi, gli interessati. Tutti potranno venire ad osservare la nuova sede e scoprire i suoi macchinari all’avanguardia che renderanno possibile fornire servizi e risposte in tempi ancor più celeri.
E chiarire dubbi dando certezze, grazie a qualità delle immagini mai avute prima. Coloro che verranno in via Giovanni XXIII potranno subito attivare la FisiomedCard, (card attivabile esclusivamente sabato 28 dalle ore 15:30) strumento che consentirà di usufruire di interessanti vantaggi economici per tutta la famiglia. Previsti come da rito brindisi e buffet gratuiti per tutti.
Informare correttamente e sensibilizzare la società civile nei confronti del cancro infantile. È l'obiettivo dell'iniziativa, promossa dal Lions Club Macerata Host con il patrocinio del Comune di Macerata, dal titolo "Insieme con i più piccoli per l'oncologia pediatrica" che si tiene venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 nella Sala Cesanelli, al primo piano dell'Arena Sferisterio.
Da sempre impegnato nel sociale, il Club attraverso il suo presidente, Massimo Serra, invita cittadini e associazioni a un confronto con gli specialisti del settore, che affrontano una tematica tanto delicata quanto importante, portando la loro preparazione scientifica e la loro esperienza professionale al servizio di bambini e adolescenti.
L'incontro è aperto al pubblico e prevede gli interventi di tre pediatre, attive nel maceratese e sul territorio marchigiano: Martina Fornaro, direttrice UOC Pediatria dell'Ospedale di Macerata, presenta una relazione sull'epidemiologia delle malattie oncologiche in età pediatrica e adolescenziale; Paola Coccia, direttrice SOsD Oncoematologia pediatrica dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, tiene una lectio sulle evoluzioni delle cure nei tumori dell’età infantile e dell’adolescenza; Enrica Fabbrizi, responsabile UOSD pediatria dell'ospedale di Civitanova Marche, presenta una relazione sul dopo malattia, i controlli e gli aspetti sociologici.
Moderano la conferenza il pediatra Costantino Gobbi e il giornalista Carlo Scheggia, mentre le conclusioni sono affidate a Giovanni Benedetti e Pompeo Nicolì, medici degli ospedali di Civitanova Marche e Macerata, che curano la segreteria scientifica e organizzativa dell'iniziativa.
"Ogni nostra azione come Lions, ogni nostro service risponde a esigenze concrete", afferma Massimo Serra presidente del Club Macerata Host, "lo abbiamo fatto con la raccolta fondi per donare al Salesi un microscopio laser confocale, uno strumento innovativo e straordinariamente efficace per la diagnosi precoce dei tumori della pelle. Venerdì 27 ottobre, nella nostra Macerata, organizziamo un incontro aperto a tutta la cittadinanza: lottare per chi amiamo significa innanzitutto essere informati, che è la prima e forse più efficace forma di prevenzione".
Le malattie vascolari al centro di un importante convegno scientifico, organizzato dal dottor Roberto Catalini, direttore dell’U.O.C. di Medicina interna dell’ospedale di Macerata, che si svolgerà nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 ottobre all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova e a cui prenderà parte l’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Le alterazioni della circolazione sanguigna rappresentano un’importante causa di malattia, invalidità e mortalità. Oggi mediante l’esame ecocolorDoppler possiamo studiare le vene e le arterie del nostro corpo e fare una diagnosi accurata e precoce, perché possiamo rilevare, curare e seguire nel tempo una malattia venosa cronica o una trombosi venosa.
Per quanto riguarda le arterie, inoltre, siamo in grado di studiare tutte le fasi dell’aterosclerosi, da quelle iniziali a quelle che portano ad un restringimento delle stesse o alla loro chiusura. L’esame ecocolorDoppler permette un follow-up sicuro dei malati, orientando in modo efficace le nostre scelte terapeutiche, sia mediche che interventistiche.
Il convegno, al quale parteciperanno il professor Annoni di Milano e la dottoressa Serra di Bologna e interverranno molti tra i più importanti specialisti di malattie della circolazione della Regione (internisti, neurologi, cardiologi, nefrologi, chirurghi vascolari, radiologi Interventisti), si propone di fornire un aggiornamento sulla diagnosi e soprattutto sulle nuove possibilità di cura delle malattie vascolari.
“A nome della segreteria scientifica, vorrei sottolineare quanto sia fondamentale fare una diagnosi tempestiva delle malattie vascolari – commenta il responsabile scientifico dottor Catalini – e come sia importante effettuare un trattamento ottimale anche al fine di prevenire complicanze gravi, a volte anche mortali, come l’ictus cerebrale, l’embolia polmonare, la rottura di un aneurisma, la gangrena. È per noi una grande soddisfazione poter offrire un aggiornamento qualificato ai medici Specialisti di malattie vascolari e ai loro pazienti”.
Il meeting offre l’opportunità di approfondire, quindi, sia gli aspetti diagnostici che terapeutici in campo vascolare, arterioso e venoso, con una particolare attenzione rivolta anche ai trattamenti emergenti e alle prospettive future.