La Giunta regionale delle Marche ha provveduto alla nomina del nuovo direttore generale dell'Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) di Macerata che assumerà l'incarico con decorrenza del 5 dicembre.
Il nuovo manager è il dottor Marco Ricci, che attualmente riveste l'incarico di direttore amministrativo della Asst (Azienda socio sanitarie territoriali Rhodense), nella città Metropolitana di Milano, che comprende gli ambiti di Rho, Garbagnate Milanese e Corsico.
La nuova nomina al vertice della Ast di Macerata segue le dimissioni, un mese fa, della precedente direttrice Daniela Corsi dopo la sentenza della sezione lavoro del Tribunale di Roma che l'aveva esclusa dall'elenco degli idonei a dirigere un'azienda sanitaria.
Gesto di generosità e riconoscenza di un cittadino maceratese nei confronti del reparto di medicina interna dell'ospedale di Macerata: stamattina è stata donata un’apparecchiatura ecografica portatile di ultima generazione.
"Grazie alla generosità del signor Giuseppe Pietroni sarà possibile effettuare esami EcocolorDoppler direttamente al letto dei pazienti mediante il Vscan-Air - dichiara il direttore dell’unità operativa complessa di medicina interna dell'ospedale maceratese Roberto Catalini -. Si tratta di un sistema ecografico tascabile che si collega alla wi-fi con smartphone e tablet, garantendo così la possibilità di utilizzo ovunque serva, grazie alla sua facile portabilità".
Questo dispositivo, infatti, grazie alle ridotte dimensioni, alla leggerezza ed ergonomia, ma soprattutto per le sue notevoli capacità diagnostiche multidisciplinari consente un trattamento tempestivo ed efficiente direttamente sul letto del paziente.
quadro di insieme sulle terapie attuali e sulle future prospettive. prospettive
L’ospedale di Macerata ha ricevuto ieri una menzione speciale dalla Fondazione Onda, nell’ambito del concorso Best Practice, per l’impegno e l’attenzione profusi nella gestione delle complicanze funzionali post operatorie del tumore alla prostata.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Milano, presso la Regione Lombardia, dove sono state presentate le realtà ospedaliere che hanno ottenuto il Bollino Azzurro per il loro approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone con tumore alla prostata.
Il Concorso Best Practice ha la finalità di promuovere la condivisone di buone pratiche cliniche e informare l’utenza delle realtà ospedaliere con migliore competenza e sensibilità nella gestione di queste problematiche.
“Uno degli scopi del percorso diagnostico terapeutico premiato è proprio quello di segnalare alla popolazione le strutture che favoriscono una presa in carico multidisciplinare del tumore prostatico, promuovendo la collaborazione tra Urologo, Radioterapista, Oncologo Medico, Patologo, Radiologo, Medico Nucleare e Psicologo con processo diagnostico-terapeutico agevolato, che riduce i tempi di attesa.
Il percorso offre un vantaggio in termini di salute e riduzione della disabilità e sicuramente di accessi impropri verso il pronto soccorso - dichiara il direttore Facente Funzioni del presidio ospedaliero Unico, Giorgia Scaloni.
“Sono soddisfatta di questo riconoscimento, che premia l’alta professionalità di tutti i miei collaboratori urologi e dell’équipe di specialisti multidiscliplinari coinvolti nel percorso - dichiara la dottoressa Lucilla Servi, direttore dell’U.O.C. di Urologia di Macerata. “Questo progetto, che stabilisce la precocità della presa in carico del paziente, riduce in maniera drastica i tempi di attesa anticipando, soprattutto, i segni di malattia e favorendo una risoluzione efficace della problematica”.
“L’approccio multidisciplinare e, soprattutto, la riduzione dei tempi nel trattamento di patologie tumorali è fondamentale e testimonia la qualità della cura nelle nostre strutture – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ringrazio, quindi, non solo l’équipe urologica, ma tutto il personale sanitario che concorre alla presa in carico dei pazienti".
"La Regione intende rafforzare l’ospedale di Macerata non solo con un nuovo plesso, ma anche potenziando le specializzazioni che lo rendono così efficiente”.
Il Consiglio regionale delle Marche, maggioranza di centrodestra, ha approvato all'unanimità una proposta di legge per l'iscrizione dei senza dimora all'Anagrafe sanitaria regionale, con possibilità così di avere un medico di base, presentata dal gruppo Pd, primo firmatario Antonio Mastrovincenzo.
La legge avrà dotazione finanziaria fino a 10mila euro per il 2024 e il 2025; per gli anni successivi, la spesa sarà autorizzata con le leggi di Bilancio. Il relatore di maggioranza Carlo Ciccioli (Fratelli d'Italia) ha parlato di "un segno di civiltà che permetterà anche un monitoraggio completo delle persone senza fissa dimora che vivono abitualmente nelle Marche, sanando una dimenticanza del passato politico di questa regione", con riferimento ai passati governi di centrosinistra.
Ciccioli, lui stesso medico, ha rimarcato il diritto "pieno e incondizionato di ogni cittadino ad accedere alle cure, in quanto pubblico servizio". La legge "individua la categoria di destinatari dando la possibilità di iscriversi all'Anagrafe sanitaria regionale con facoltà di scegliere il medico di medicina generale e di accedere alle prestazioni garantite dai Lea ai cittadini italiani residenti in Italia". L'iscrizione avviene su segnalazione dai servizi sociali comunali all'Azienda sanitaria territoriale.
"Una proposta di legge - secondo Mastrovincenzo - che prova a dare una risposta concreta in termini di riconoscimento di diritti in ambito sanitario, sanciti dalla Costituzione, alle persone più fragili della nostra comunità". "Sono circa 90mila - ha ricordato - gli italiani che, avendo perso la casa e la residenza non hanno più un medico di base e, per curarsi, sono costretti a rivolgersi (quando lo fanno) alle strutture ospedaliere, ai Pronto Soccorso o ad ambulatori gestiti da medici volontari".
"La frequenza di queste situazioni purtroppo è aumentata nel corso degli ultimi anni - ha concluso - anche a causa della crisi economico e sociale, soprattutto a seguito della crisi pandemica. Nelle Marche, nel 2022 si sono rivolti a Centri di Ascolto della Caritas ben 534 persone senza fissa dimora".
Il Gruppo Medico Associati Fisiomed piazza il primo colpo per il nuovo polo appena inaugurato nella zona industriale di Sforzacosta. Da venerdì 10 novembre i pazienti del territorio potranno avvalersi dell’eccelsa consulenza e dell’esperienza del professor Walter Grassi (qui la nostra intervista).
Medico classe 1953, nato a Rosora nello jesino, Grassi è reumatologo tra i più noti e stimati a livello regionale e nazionale, fino a poco fa direttore della clinica reumatologica dell'Università Politecnica delle Marche, con sede nell'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi.
Parliamo di un docente universitario, clinico, ricercatore autore di oltre 300 contributi scientifici comprendenti monografie e capitoli di volumi e trattati di reumatologia e medicina interna. Ancora, direttore di corsi nazionali ed internazionali nel campo della diagnostica per immagini delle malattie dell'apparato locomotore, invitato come relatore in oltre 350 congressi nazionali e internazionali.
Adesso dunque Grassi entra nella grande famiglia Fisiomed che già comprende più di 260 persone tra medici e specialisti e qui potrà lavorare al meglio nel nuovo gioiellino inaugurato in via Giovanni XXIII (1600 mq con 18 ambulatori polispecialistici e 6 ambulatori diagnostici) grazie al valore aggiunto dato dalla migliore tecnologia diagnostica.
Non si limiterà, va precisato, al solo consulto ambulatoriale, Grassi infatti sarà anche consulente per le strategie organizzative e referente per l’aggiornamento degli operatori sanitari interni e del territorio. Da svariati anni infatti Fisiomed è attiva nell’opera di divulgazione di una corretta informazione medico-scientifica, soprattutto finalizzata alla prevenzione e Grassi collaborerà anche in questo ambito.
Come ha detto l'amministratore Enrico Falistocco nel giorno dell'inaugurazione della nuova sede, il 28 ottobre, Fisiomed è una struttura sanitaria privata ma di fatto è del pubblico, al lavoro davvero a 360 gradi per garantire il bene comune più prezioso per la collettività: la salute.
La reumatologia è una delle specialità più complesse della scienza medica, tante sono le patologie riconducibili in più comparti fisiologici del nostro corpo. Alcune patologie sono alquanto frequenti, qualcuna rara, parecchie hanno un percorso già molto definito e sicuro di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, altre ancora oggetto di una profonda ricerca per raggiungerlo.
Ne parliamo con il professor Walter Grassi, già direttore fino a qualche giorno fa della Clinica Reumatologica dell’Università Politecnica delle Marche con sede nell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Il Prof. Grassi clinico, ricercatore, docente universitario rispettato ed autorevole nella comunità scientifica nazionale ed internazionale mette a disposizione la sua cultura e la sua esperienza del centro medico “Associati Fisiomed” nella nuova sede del gruppo inaugurata il 28 ottobre scorso a Sforzacosta di Macerata.
Con a disposizione la migliore tecnologia diagnostica e gli ambulatori riabilitativi di ultimo aggiornamento il Prof. Grassi effettuerà il suo lavoro di consulto ambulatoriale, ma non solo, sarà anche consulente per le strategie organizzative, referente per l’aggiornamento degli operatori sanitari interni e del territorio, infine parteciperà alla comunicazione medico-scientifica sicura ed autorevole per i cittadini che vorranno approfittare dei nuovi progetti di “Associati Fisiomed” che non sono solo attenti alla diagnosi e cura ma anche alla prevenzione. La sanità privata del futuro che ambisce e lavora per un ruolo attivo di valenza sociale nella protezione della salute della comunità.
Prof. Grassi cosa sono esattamente le malattie reumatiche?
"La definizione non è facile in quanto con il termine “reumatico” si definisce in modo molto generico una moltitudine di patologie molto diverse per sintomatologia e gravità. Formicolii, tumefazione dolorosa di un tendine o di una articolazione, cefalea, lesioni cutanee, stanchezza estrema, difficoltà respiratorie, problemi intestinali, occhio secco, dolore lombare, problemi cardiaci, perdita della vista, gravi problemi renali sono solo alcune delle manifestazioni che possono caratterizzare le diverse malattie reumatiche. Anche decorso e gravità sono molto variabili. Si va da condizioni di dolore meccanico intermittente a malattie croniche progressive che causano danni irreversibili non solo a livello muscolo-scheletrico ma anche cardiovascolare, renale e polmonare, con drammatica compromissione non solo della qualità ma anche della aspettativa di vita"
Perché non dovremmo sottovalutare le malattie reumatiche?
"Le malattie reumatiche non dovrebbero essere sottovalutate perché possono determinare una progressiva e irreversibile compromissione della integrità anatomica dei tessuti colpiti dai processi infiammatori o degenerativi, che sono alla base di queste malattie. Purtroppo nella cultura popolare l’aggettivo “reumatico” non suscita una reazione spontanea di ansia/allarme comparabile con quella di termini quali “oncologico”, “neurologico” o “cardiovascolare”.
Il dolore “reumatico” viene considerato erroneamente come una sorta di inevitabile processo legato alla senescenza. Purtroppo questa comune tendenza a considerare le malattie reumatiche come i “dolori della nonna” è alla base di pericolosi ritardi diagnostici, con potenziali gravissime ripercussioni sullo stato di salute. Uno strano mal di schiena, manifestazione di esordio della spondilite anchilosante, può essere banalizzato per molti anni fino a quando ci si accorge che la malattia ha bloccato irreversibilmente i movimenti di flessione e estensione della colonna vertebrale, determinando così uno stato di grave invalidità, che avrebbe potuto essere efficacemente prevenuto se il sintomo iniziale non fosse stato sottovalutato".
Quali sono le sfide più difficili nella diagnosi delle malattie reumatiche?
"La sfida principale per ogni medico per il reumatologo in particolare è quella della diagnosi precoce. Nell’Arte della Guerra”, celeberrima opera di Sun Tzu (VI-V secolo a.C.) viene sottolineato che “La rapidità è l’essenza della guerra”. Questo antico motto riportato nel più antico testo esistente di arte militare ha un valore fondamentale in Medicina. Il modo più efficace per combattere un nemico è individuarlo precocemente e conoscerne la pericolosità e le intenzioni.
Si tratta di una sfida non facile, dal momento che le manifestazioni iniziali delle malattie reumatiche più gravi possono essere alquanto insidiose e possono sfuggire all’attenzione, specie in presenza di una concomitante polipatologia, di un panorama di sintomi molto variegato o in soggetti che assumono farmaci capaci di interferire con le manifestazioni cliniche della malattia reumatica dominante. Il laboratorio e la diagnostica per immagini sono un più che valido aiuto nello sciogliere le riserve di ordine diagnostico-differenziale, anche se paradossalmente, in uno scenario di diagnostica ipertecnologica, viene sempre più valorizzato il ruolo della cosiddetta “Medicina Narrativa” che non è altro che il risultato del dialogo medico-paziente volto a definire le caratteristiche dei sintomi in termini di intensità e decorso".
Si può guarire da una malattia reumatica?
"Come in guerra o nello sport, a volte si vince, a volte si perde e spesso si pareggia. Fra le malattie reumatiche nelle quali possiamo aspirare a una piena vittoria figurano la gotta e la polimialgia reumatica. Si tratta di malattie caratterizzate da una devastante intensità di sofferenza. Il dolore di un attacco acuto di gotta è tra i più intensi che un essere umano possa sopportare, mentre una polimialgia reumatica in fase di conclamata espressività clinica porta chi ne è colpito a una condizione di devastante disperazione, con impossibilità a muoversi e a compiere le normali attività della vita quotidiana.
Se prontamente riconosciute e adeguatamente trattate queste due malattie guariscono rapidamente e completamente! Grazie ai progressi della terapia farmacologica anche le temute artriti croniche (artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante) possono essere efficacemente contrastate e bloccate, rallentando o evitando le gravi deformità articolari che si manifestavano inesorabilmente nel recente passato. Fra le condizioni più difficili da trattare figurano alcune malattie autoimmuni come la sclerosi sistemica, le vasculiti e il lupus eritematoso sistemico e, non ultima, la fibromialgia, che determina una drammatica compromissione della qualità della vita e nei confronti della quale non disponiamo ancora di un trattamento sistematicamente efficace".
Continua l'impegno dell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata nell'assumere le figure professionali necessarie al completamento del Piano occupazionale, col fine di colmare anche i posti lasciati scoperti dal personale cessato dal servizio.
Diversi i professionisti reclutati recentemente dall'Ast, come si evince dall’Albo pretorio aziendale, a cominciare dall'assunzione a tempo indeterminato di un tecnico sanitario di radiologia medica, la dottoressa Francesca Antonietta Del Campo, per proseguire poi con la psicologa Gessica Mattiacci, a tempo determinato, nelle more del relativo concorso.
Quattro dirigenti medici di Ortopedia, i dottori Elisa Pennesi, Paolo Coderoni e Santo Creaco prenderanno servizio a tempo indeterminato insieme allo specializzando Daniele Pupilli, il cui contratto si trasformerà a tempo indeterminato a seguito del conseguimento del titolo di specializzazione.
Tenuto conto del fabbisogno complessivo dell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata sono state reclutate a tempo indeterminato nove fisioterapiste, di cui cinque già in servizio a tempo determinato: Giorgia Sablone, Veronica Settembretti, Angela Candria, Corinne Ciarpella, Anna Pecora, Michela Cipriani, Manuela Gervasi, Ilaria Melatini e Maria Elisa Virgili.
Sono stati prorogati di un anno, invece, alcuni rapporti di lavoro a tempo determinato di personale di diversi ruoli che giungevano a scadenza nel mese di novembre, considerata la necessità di assicurare il regolare svolgimento dei turni di lavoro, la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie richieste, garantendo in questo modo il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza.
Si tratta di due psicologhe, le dottoresse Jessica Anselmi e Claudia Biondi, del dottor Diego Menotti e di due operatori tecnici Silvia Pisu e Monia Tiberi. In assenza di specialisti, sono stati assunti tre dirigenti medici di Nefrologia, tutti specializzandi: a tempo indeterminato il dottor Alessio Amurri, a tempo determinato Nicola Lommano e Gabriella Santilli.
Considerate le necessità segnalate dal dirigente delle professioni sanitarie sono state reclutate, infine, due operatrici socio sanitarie per dodici mesi, Dina Donna e Alice Animali. "La copertura di tutti i vuoti di organico costituisce una priorità della Regione e dell’Assessorato - ha detto il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – e le Aziende stanno scrupolosamente cercando di coprire tutte le carenze".
Taglio del nastro per la nuova sede del gruppo medico Fisiomed. Affezionato a Sforzacosta, il nuovo stabilimento si sposta solo di qualche centinaio di metri dalla vecchia sede di via Natali, per accogliere i suoi pazienti in uno spazio ancor più grande.
L’impegno costante del presidente del gruppo Enrico Falistocco gli ha garantito una fidelizzazione senza eguali, ottendendo fiducia e supporto da parte dei cittadini e delle istituzioni tutte. Nel corso dei decenni ha investito sempre più nell’innovazione dei macchinari, arrivando fino a oggi, dove nel nuovo polo sono presenti strumentazioni all’avanguardia per effettuare una moltitudine di esami specialistici.
“La nuova struttura sarà contemporaneamente polo diagnostico, clinica chirurgica, centro specialistico per la medicina dello sport - afferma Falistocco –. Si tratta di un centro polifunzionale che il territorio chiede da tempo. Crediamo molto nella prevenzione e nella diagnostica. La nuova sede Fisiomed è la migliore risposta pratica ai programmi della medicina sul territorio per dare manforte al sistema ospedaliero”.
Impegno diffuso anche nello sport, che da sempre ha visto Fisiomed schierata in prima linea per prevenire e curare gli infortuni degli atleti. Collaborazione assidua quella con la squadra di volley Banca Macerata, che avrà bisogno di tutto il supporto medico sportivo per evitare stop fisici durante l’annata sportiva che punta a essere vincente.
Alla cerimonia erano presenti le più alte cariche militari dei corpi della guardia di finanza e dei carabinieri. Sul palco anche il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli che prendendo la parola ringrazia “per tutto l’impegno che mettete in quello che fate e per la vostra presenza sul territorio”.
Presenti al taglio del nastro anche il cardinale Edoardo Menichelli, per la benedizione di rito, e l’ex sindaco di Macerata, Romano Carancini.
“E' l’alba di un nuovo giorno” sono le parole che Enrico Falistocco ha usato per congedarsi dopo il suo intervento sul palco prima di fare l'ingresso ufficiale nella struttura accompagnato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro.
Di prevenzione del tumore del seno, screening e stili di vita, ambiti in cui la donna può fare la differenza, si parlerà il prossimo sabato 28 ottobre alle ore 10:00 nel secondo di una serie di incontri gratuiti e aperti a tutti che si svolgerà presso la Sala convegni del Centro Medico BluGallery a San Severino Marche, Via F. Ferranti, 41 - zona industriale Taccoli (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti).
Ottobre è il mese rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore del seno. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nelle donne: nel 2022 ci sono stati in Italia 56.000 nuovi casi mentre in Italia vivono circa 800.000 donne che hanno avuto questa diagnosi.
Si calcola che con il solo rispetto di stili di vita sani si potrebbe ridurre l'incidenza del carcinoma mammario del 27%. Sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione come primo strumento di cura e benessere è lo scopo di questa iniziativa, nata dall’impegno costante a supporto della comunità locale del Centro Medico BluGallery, specie a seguito delle più recenti indagini che attestano un progressivo aumento del numero di persone che si ammalano di cancro.
L’incontro vedrà come relatori la dottoressa Benedetta Ferretti (specialista in Oncologia e Cardiologia), il professor Gian Marco Giuseppetti (professre Ordinario di Radiologia Università di Ancona, direttore Radiologia ospedale Torrette Ancona), il dottor Francesco Serbassi (Biologo Nutrizionista) e sarà moderato dal dottor Andrea Sgolacchia, specialista in Radiologia.
Nel suo intervento la dottoressa Benedetta Ferretti parlerà dell’incidenza del tumore del seno e di come sia possibile ridurre il rischio di ammalarsi, ma anche di come sia possibile allontanare il rischio di recidive con il rispetto di stili di vita sani. L’esortazione è quella di non avere paura e sottoporsi a regolari controlli di screening, perché il tumore della mammella, specialmente se diagnosticato precocemente può essere sconfitto. Il rispetto degli stili di vita sani è consigliato ampiamente anche a chi ha già avuto una diagnosi di tumore, per migliorare la qualità della vita e per ridurre la mortalità per tumore.
Il professor Gian Marco Giuseppetti parlerà di prevenzione primaria e secondaria, dei fattori di rischio, di quelli ereditari e della necessità di una corretta informazione in tempo di fake news.
L’ecografia e la mammografia sono esami diagnostici che, se eseguiti con regolarità, possono salvarci la vita. La mammografia in particolare è un esame radiologico che permette di individuare la malattia quando è ancora ai primissimi stadi e numerosi studi hanno dimostrato come lo screening mammografico possa ridurre la mortalità da carcinoma mammario e aumentare le opzioni terapeutiche.
Il dottor Francesco Serbassi approfondirà nutrienti e strategie utili a ridurre il rischio di cancro alla mammella, sia in una fase di precoce, ovvero in assenza di malattia, sia nel periodo post-chirurgico in cui la priorità è evitare le recidive. Non solo alimenti da eliminare o da integrare, ma anche protocolli dietetici frutto dei recenti progressi scientifici in ambito Nutrizione e Oncologia.
Sarà una festa per tutti l’inaugurazione del nuovo polo del Gruppo Medico Associati Fisiomed a Sforzacosta, frazione di Macerata, in programma per sabato 28 ottobre. La proprietà ha pensato ad un'intera giornata ricca di iniziative dedicata all’evento, con la mattina che sarà più formale e il pomeriggio più "leggero".
Il momento clou alle 11:15 quando la cerimonia inaugurale porterà al canonico taglio del nastro. Quasi trecento gli ospiti che saranno presenti per l'occasione storica, l’apertura di quella che sarà la nuova sede di riferimento e diventerà il vertice delle cinque strutture del gruppo sparse in provincia.
Giungeranno in via Giovanni XIII, nella zona industriale di Sforzacosta, sindaci ed assessori dei comuni che ospitano strutture Fisiomed (vale a dire Macerata, Corridonia, Tolentino e Civitanova), rappresentanti della regione, autorità del mondo istituzionale, ecclesiastico, delle associazioni che operano in ambito sanitario e nel sociale, nonché figure delle università di Macerata e Camerino.
All'esterno verrà allestito un palco che ospiterà i presentatori , alcune autorità e le musiciste. Inoltre verranno posizionati gazebo, in caso di maltempo nessun problema o disagio, tutto potrà svolgersi regolarmente grazie ad ampi tendoni al coperto.
Subito dopo il taglio del nastro sarà possibile visitare (grazie ad una guida) il nuovo polo diagnostico, poliambulatoriale e clinico. Tutta la mattinata sarà presentata dal volto televisivo e giornalista Rai Paolo Notari affiancato da Lucrezia Coppa. Il tutto accompagnato, arricchito ed impreziosito dalla pianista Debora Vico e dalla flautista Federica Torbidoni. Immancabili naturalmente i brindisi di rito e il buffet.
Dalle 15:30 invece via alla seconda fase "Fisiomed porte Aperte". Il pomeriggio di sabato sarà per le famiglie, i pazienti, i curiosi, gli interessati. Tutti potranno venire ad osservare la nuova sede e scoprire i suoi macchinari all’avanguardia che renderanno possibile fornire servizi e risposte in tempi ancor più celeri.
E chiarire dubbi dando certezze, grazie a qualità delle immagini mai avute prima. Coloro che verranno in via Giovanni XXIII potranno subito attivare la FisiomedCard, (card attivabile esclusivamente sabato 28 dalle ore 15:30) strumento che consentirà di usufruire di interessanti vantaggi economici per tutta la famiglia. Previsti come da rito brindisi e buffet gratuiti per tutti.
Informare correttamente e sensibilizzare la società civile nei confronti del cancro infantile. È l'obiettivo dell'iniziativa, promossa dal Lions Club Macerata Host con il patrocinio del Comune di Macerata, dal titolo "Insieme con i più piccoli per l'oncologia pediatrica" che si tiene venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 nella Sala Cesanelli, al primo piano dell'Arena Sferisterio.
Da sempre impegnato nel sociale, il Club attraverso il suo presidente, Massimo Serra, invita cittadini e associazioni a un confronto con gli specialisti del settore, che affrontano una tematica tanto delicata quanto importante, portando la loro preparazione scientifica e la loro esperienza professionale al servizio di bambini e adolescenti.
L'incontro è aperto al pubblico e prevede gli interventi di tre pediatre, attive nel maceratese e sul territorio marchigiano: Martina Fornaro, direttrice UOC Pediatria dell'Ospedale di Macerata, presenta una relazione sull'epidemiologia delle malattie oncologiche in età pediatrica e adolescenziale; Paola Coccia, direttrice SOsD Oncoematologia pediatrica dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, tiene una lectio sulle evoluzioni delle cure nei tumori dell’età infantile e dell’adolescenza; Enrica Fabbrizi, responsabile UOSD pediatria dell'ospedale di Civitanova Marche, presenta una relazione sul dopo malattia, i controlli e gli aspetti sociologici.
Moderano la conferenza il pediatra Costantino Gobbi e il giornalista Carlo Scheggia, mentre le conclusioni sono affidate a Giovanni Benedetti e Pompeo Nicolì, medici degli ospedali di Civitanova Marche e Macerata, che curano la segreteria scientifica e organizzativa dell'iniziativa.
"Ogni nostra azione come Lions, ogni nostro service risponde a esigenze concrete", afferma Massimo Serra presidente del Club Macerata Host, "lo abbiamo fatto con la raccolta fondi per donare al Salesi un microscopio laser confocale, uno strumento innovativo e straordinariamente efficace per la diagnosi precoce dei tumori della pelle. Venerdì 27 ottobre, nella nostra Macerata, organizziamo un incontro aperto a tutta la cittadinanza: lottare per chi amiamo significa innanzitutto essere informati, che è la prima e forse più efficace forma di prevenzione".
Le malattie vascolari al centro di un importante convegno scientifico, organizzato dal dottor Roberto Catalini, direttore dell’U.O.C. di Medicina interna dell’ospedale di Macerata, che si svolgerà nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 ottobre all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova e a cui prenderà parte l’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Le alterazioni della circolazione sanguigna rappresentano un’importante causa di malattia, invalidità e mortalità. Oggi mediante l’esame ecocolorDoppler possiamo studiare le vene e le arterie del nostro corpo e fare una diagnosi accurata e precoce, perché possiamo rilevare, curare e seguire nel tempo una malattia venosa cronica o una trombosi venosa.
Per quanto riguarda le arterie, inoltre, siamo in grado di studiare tutte le fasi dell’aterosclerosi, da quelle iniziali a quelle che portano ad un restringimento delle stesse o alla loro chiusura. L’esame ecocolorDoppler permette un follow-up sicuro dei malati, orientando in modo efficace le nostre scelte terapeutiche, sia mediche che interventistiche.
Il convegno, al quale parteciperanno il professor Annoni di Milano e la dottoressa Serra di Bologna e interverranno molti tra i più importanti specialisti di malattie della circolazione della Regione (internisti, neurologi, cardiologi, nefrologi, chirurghi vascolari, radiologi Interventisti), si propone di fornire un aggiornamento sulla diagnosi e soprattutto sulle nuove possibilità di cura delle malattie vascolari.
“A nome della segreteria scientifica, vorrei sottolineare quanto sia fondamentale fare una diagnosi tempestiva delle malattie vascolari – commenta il responsabile scientifico dottor Catalini – e come sia importante effettuare un trattamento ottimale anche al fine di prevenire complicanze gravi, a volte anche mortali, come l’ictus cerebrale, l’embolia polmonare, la rottura di un aneurisma, la gangrena. È per noi una grande soddisfazione poter offrire un aggiornamento qualificato ai medici Specialisti di malattie vascolari e ai loro pazienti”.
Il meeting offre l’opportunità di approfondire, quindi, sia gli aspetti diagnostici che terapeutici in campo vascolare, arterioso e venoso, con una particolare attenzione rivolta anche ai trattamenti emergenti e alle prospettive future.
La salvaguardia della salute è sicuramente l’obiettivo più importante e sentito di ogni individuo; senza una buona salute la vita degli uomini e delle donne è menomata, la crescita dei bambini e dei giovani, per essere sicura e proficua, ha innanzi tutto bisogno di una efficace e pronta protezione della loro salute.
Partendo da queste evidenze concettuali i nostri padri costituenti hanno inserito nella Costituzione, considerata ancora oggi la più bella del mondo, il diritto alla salute di tutti i cittadini senza distinzione di genere, ceto, razza e condizioni economiche, tutti con il diritto di usufruire dei migliori servizi.
Questo dictat è espresso chiaramente in più articoli. I nostri governanti hanno nel tempo ricercato le formule realizzative ed organizzative più idonee, l’ultima un Servizio Sanitario Nazionale con leggi e linee guida che vengono poi applicate dalle amministrazioni regionali.
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano con protezione universale è quasi unico al mondo, apprezzato e per certi aspetti invidiato globalmente.
È evidente da sempre il grande impegno economico statale poi suddiviso nelle regioni che hanno la possibilità di qualche loro autonoma visione e iniziativa. Nonostante la grande attenzione e volontà dei governanti quell’enorme impegno è difficilmente esauriente dappertutto e per tutte le necessità.
La scienza medica in generale, la ricerca, la biotecnologia, ultimamente l’intelligenza artificiale hanno compiuto in pochissimo tempo passi da gigante con proposte e soluzioni sempre più veloci e proiettate subito ad ulteriori cambiamenti.
Naturalmente per la salute tutti questi processi sono utilissimi, i risultati statisticamente rilevabili strabilianti. La vita media attesa in Italia è oggi di 82 anni per gli uomini, 86 per le donne. Tralasciamo le motivazioni per la differenza di attesa di vita tra i generi.
Non possiamo però tralasciare una considerazione deducibile da un’osservazione: il Servizio Sanitario Nazionale fa sempre più fatica per velocità di cambiamento e per i relativi costi a rispettare i suoi principi basilari; già da tempo è costretto a chiedere aiuto alla medicina privata con convenzioni e accordi che alleggeriscano il suo carico di lavoro.
Nel lungo e drammatico periodo della pandemia Covid la situazione si è di molto aggravata con aspetti di grandissima difficoltà che ancora persistono. I servizi ospedalieri, territoriali, persino quelli della medicina di famiglia quasi totalmente assorbiti dall’emergenza, il tutto ancor più complicato dalle inevitabili regole di sicurezza e dalla paura della gente.
La medicina privata convenzionata e forse ancor più quella privata non convenzionata hanno supplito alle grandi manchevolezze pubbliche; tantissimi cittadini per salvaguardare la loro salute non hanno esitato a pagare i servizi necessari. Siamo praticamente caduti nel diritto alla salute non uguale per tutti, chi ha buone possibilità si è tutelato, gli altri o in grave difficoltà o addirittura senza alcuna tutela.
È evidente comunque che alla fine la medicina privata un ruolo positivo lo ha avuto. Adesso però che l’emergenza Covid è attutita e tutti dissertano su come ripristinare le funzioni dovute dal Servizio Sanitario Nazionale, di come riformare la medicina territoriale, bisogna trarre buoni auspici e propositi dalle esperienze vissute.
Era evidente prima del Covid, lo è ancora di più adesso, la difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale a soddisfare il dettato costituzionale che abbiamo ricordato. La medicina privata va coinvolta quindi, ma le regole e i principi devono andare oltre a quelli della vecchia convenzione.
La medicina pubblica va salvaguardata e rafforzata, se c’è bisogno della medicina privata non deve essere vissuto come una resa, menomazione o incentivo di speculazione sulla salute dei cittadini, ma come una sorta di nuovo modello del Ssn (Servizio Sanitario Nazionale) dove il privato sia capace di contenere i costi, di partecipare attivamente alla ricerca, di proporre un progetto efficace di cultura della salute e prevenzione sui territori, spesso deficitario nell’organizzazione pubblica.
La stessa amministrazione può essere condivisa con regole e presidi che garantiscano i diritti di tutti i cittadini valorizzando l’attività pubblica ma garantendo anche sia gli investimenti che il profitto dei privati. Naturalmente le formule sono da ricercare ma la traccia può essere quella utile. Il tempo stringe e tutti devono fare la loro parte.
Ne parliamo con l’amministratore unico di "Associati Fisiomed" Enrico Falistocco, che dirige il centro medico privato che sabato 28 ottobre inaugurerà una sua nuova sede a Sforzacosta.
Amministratore Falistocco ci descriva la struttura che lei dirige, quando è sorta e come si è sviluppata.
"Associati Fisomed nasce nel 1996 come un semplice ambulatorio di fisioterapia nella sede di Via Natali 1. Rispondeva allora alla grande richiesta del servizio che la struttura pubblica faceva fatica a soddisfare. La nostra amministrazione è subentrata nel 2008 e subito abbiamo compreso che c’era bisogno di un ulteriore sviluppo dell’attività, sospinti dalla fiducia che ricevevamo dai cittadini.
Con l’aiuto di professionisti medici di grande esperienza ed autorevolezza i nostri servizi si sono allargati sia nella diagnostica che nel consulto ambulatoriale con gli specialisti. Già prima della pandemia Covid "Associati Fisiomed" contava quattro sedi: quella storica di Sforzacosta, Tolentino, Corridonia e Civitanova Marche. In quest’ultima sede abbiamo anche un laboratorio analisi convenzionato di grande supporto all’attività di tutti i nostri specialisti.
Durante il periodo della pandemia Covid, pur dovendo sottostare a rigide regole di sicurezza e ad una organizzazione molto difficile, abbiamo erogato i nostri servizi continuamente senza interruzioni e mettendo a proprio agio tutti i pazienti che si sono rivolti a noi. Sono stati davvero tantissimi per le difficoltà che trovavano nell’accedere al servizio pubblico.
Abbiamo svolto un ruolo davvero importante e abbiamo anche verificato le nostre capacità e la nostra volontà di sviluppare sempre di più i nostri servizi. Da queste considerazioni è nata l’idea di una quinta sede poco lontana da quella originaria ma con evidenti benefici per il suo posizionamento e per la sua moderna strutturazione con una sostenibilità ambientale molto apprezzata dai pazienti".
Quali sono le novità in questa struttura?
"Associati Fisiomed ha ritenuto opportuno per una attività più completa e più rispondente alle esigenze di tutti i cittadini di fare un grosso investimento su una moderna struttura dove sono già operative una Tac e una risonanza magnetica di ultima generazione, un mammografo con tomosintesi ed altre tecnologie sempre di ultima generazione per altre specialità. È previsto anche un reparto operatorio ancora in via di realizzazione, ma che contiamo sia operativo in tempi non lontani.
La novità forse più originale della nostra organizzazione è uno spazio dedicato alla comunicazione medico-scientifica a disposizione dell’aggiornamento degli operatori sanitari e con un programma di informazione con personale specializzato dedicata al pubblico. "Associati Fisiomed" non è solo diagnosi e cura ma anche prevenzione. Questa struttura sarà inaugurata ufficialmente il 28 ottobre con la presenza di autorità, operatori sanitari del territorio e con l’invito esteso a tutta la cittadinanza per una visita pomeridiana guidata. Non mancheranno un buffet e un brindisi di benvenuto".
Cosa prevede per il futuro di "Associati Fisiomed" con tutte le sue sedi?
"Il mio auspicio è di aumentare ancora di più la fiducia dimostrata dai cittadini del territorio. Penso che questa sintonia territoriale possa anche essere un giusto viatico per la realizzazione di progetti comuni con il Ssn e per l’inserimento del nostro lavoro nelle dinamiche di protezione della salute.
Quello che posso garantire è che finora abbiamo lavorato e quanto prodotto economicamente e forse di più è stato investito per aggiungere servizi di ottima qualità e migliorare quelli già esistenti. Siamo a disposizione di tutti quelli che apprezzano il nostro lavoro. Un ringraziamento finale per tutti quelli che lavorano e collaborano ad "Associati Fisiomed": medici, paramedici, personale di segreteria, di amministrazione e di logistica".
“L’Ast di Macerata assume sei dirigenti medici di Medicina interna, che andranno a coprire le carenze di professionisti sanitari in particolare nelle zone montane, nei presidi ospedalieri di Camerino e San Severino” – lo comunica l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
“Vista la necessità di ricoprire diversi posti vacanti di medici internisti – dichiara il direttore generale Milco Coacci – previsti nel piano triennale del fabbisogno del personale e nel relativo Piao, le assunzioni andranno a rimpinguare le fila dei camici bianchi per garantire l’erogazione dei servizi sanitari e le prestazioni previste dai LEA”.
Sono assunti a tempo indeterminato i medici specialisti Stefano D’Addio e Riccardo Pasquali e la specializzanda Chiara Mercanti.
Mentre per gli specializzandi Sara Salvucci, Caterina Garbuglia e Daniele Giannini il contratto si trasformerà a tempo indeterminato dopo il conseguimento del titolo di specializzazione.
“È tra le nostre priorità garantire assistenza ai cittadini, soprattutto nelle zone interne che inevitabilmente vivono una situazione più disagiata per la carenza di servizi “, conclude Saltamartini.
Nelle Marche ne soffrono 123 mila persone, 5 milioni in Italia. L’osteoporosi è una malattia cronica caratterizzata da una progressiva riduzione della densità delle ossa, spesso silente, che si manifesta con le cosiddette fratture da fragilità: il 20 ottobre è la giornata mondiale dedicata a questa patologia che aumenta il rischio di fratture a femore, polso, vertebre per traumi anche di modesta entità o addirittura spontanee.
In occasione della Giornata Mondiale dell’osteoporosi, la Clinica Reumatologica dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi aderisce ad “Ospedale Aperto”, iniziativa promossa dall’Aamo (Associazione Marche Osteoporosi) Sezione Marche della Fedios (Federazione Italiana Osteoporosi e Malattia dello Scheletro) e dalla Siomms (Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattia dello Scheletro). È previsto uno screening gratuito, senza prenotazione, mediante un colloquio con uno specialista e l’ausilio di un algoritmo “validato” con la distribuzione di materiale informativo.
L’Ast di Pesaro e Urbino ha organizzato un open day di screening per le donne in post-menopausa che non hanno ancora una diagnosi di osteoporosi: verranno effettuate una Moc (mineralometria ossea computerizzata) e una valutazione della fragilità scheletrica. Le sedi sono la Medicina Nucleare dell’ospedale di Muraglia e quella del Santa Croce di Fano dalle 9 alle 12. È necessaria la prenotazione telefonando il giorno mercoledì 18 ottobre dalle ore 14:30 alle ore 16:30 al numero 0721365100 fino ad esaurimento posti.
L’Ast di Macerata ha previsto il 19 ottobre alle 18, a Camerino, presso il Centro Sociale del quartiere Montagnano, l’incontro “Osteoporosi” grazie alle U.O.C. Medicina Interna e Ortopedia e alla U.OS.D. Diabetologia dell’ospedale, in collabora con il Comune e la Croce Rossa locale.
“Le fratture da osteoporosi costano all’Italia oltre 9 miliardi l’anno – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – la nostra regione, essendo tra le più longeve, è tra quelle che vivono maggiormente questa problematica ed è quindi importante approfittare di incontri e screening. Il target prevalente è costituito da donne in menopausa, ma anche gli uomini possono esserne affetti, specialmente nella forma legata all’utilizzo di farmaci (es. cortisonici, anticoagulanti, ecc.)”.
“L’osteoporosi è comunque presente anche in altre fasce di età, compresa quella dei giovani adulti nei quali prevalgono le fratture vertebrali, con compromissione della qualità della vita – prosegue Saltamartini - nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-25 è stato inserito il Ppdta (Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico) dell’osteoporosi e delle frattura da fragilità che prevede una serie di azioni specifiche in ambito socio-sanitario”.
La prevenzione rappresenta infatti un’arma molto efficace: corretta alimentazione e adeguata attività fisica, astensione dal fumo e limitazione del consumo di alcol, corretta esposizione al sole, il porre attenzione alle cadute e il formare una adeguata massa muscolare fin da piccoli sono fattori determinanti.
"Il caso ha voluto che…" , è "un caso se…", "non a caso", sono tutte espressioni che presuppongono che tante cose nella nostra vita accadono senza una programmazione, senza una logica, per l’incrociarsi di circostanze del tutto inaspettate ed imprevedibili, nella vita in generale ma anche nella salute in particolare.
L’ultimo esempio clamoroso ed eclatante è il deprimente periodo della pandemia Covid, dove tante persone si sono casualmente ammalate, molte hanno perfino perso la vita. Abbiamo però imparato che anche contro il caso maligno bisogna reagire.
Se facciamo scorrere nella mente i film della nostra vita ci accorgiamo che sono più le situazioni che abbiamo vissuto per caso che non quelle che abbiamo studiato e programmato. Proprio le cose più importanti sono spesso casuali. L’incontro con la persona o le persone che potranno determinare il futuro, spesso avviene per puro caso, come anche alcune scelte che ti segnano per sempre.
Per fare degli esempi chi scrive può sicuramente affermare che il caso è stato protagonista sia della sua vita affettiva che in quella professionale. Tanto tempo fa avevo conosciuto una ragazza che passava le sue vacanze in un paese vicino al mio; un giorno dovendo lei ripartire, decisi di andare a trovarla per salutarla. Era una cosa gentile, ma senza che mi toccasse più di tanto.
Non la trovai e pensai che non l’avrei più vista, ma mentre mi allontanavo ecco che la vidi arrivare e tornai sui miei passi. Quella ragazza è diventata mia moglie, abbiamo una figlia e stiamo insieme da quasi 50 anni. Bastava che lei avesse tardato qualche minuto quel giorno e tutto questo non sarebbe mai accaduto, ma il caso ha voluto che…
Destinato ad intraprendere la professione di medico, dopo un curriculum di studi abbastanza brillante, un giorno accendo la radio ed ascolto che a Roma alla seconda Università di Tor Vergata è stata istituita una scuola di giornalismo medico a numero chiuso. Mi incuriosisco e partecipo al concorso di ammissione, arrivo tra i primi quindici e sono ammesso alla scuola; mi appassiono, mi entusiasmo per la scoperta di un modo nuovo ed utile per contribuire alla tutela della salute e divento un giornalista medico. Se non avessi acceso la radio quel giorno, ma il caso ha voluto che…
Tutti potrebbero raccontare esperienze analoghe negli ambiti più svariati della loro vita, la vita stessa è un intrecciarsi infinito di evenienze ed energie provenienti da più parti che ci avvolgono e ci accompagnano continuamente in tutte le fasi dell’esistenza.
Noi possiamo a volte sceglierle come usarle, di razionalizzarle, ma a volte no, le dobbiamo solo subire. Il caso è l’anagramma di caos, lo stato delle cose che ci circondano e che si rapportano con noi, il caos che i pensatori fin dall’antichità hanno sempre identificato come la fonte dell’energia vitale e dell’evoluzione dell’Universo. Il caso ed il caos...le sorgenti della vita!
Questa premessa speculativa, spero e penso corretta, è per dire che ogni nostro giorno non è mai identico all’altro, siamo casualmente coinvolti in un vortice di stimoli che producono inevitabilmente novità e cambiamenti.
Nella tutela della nostra salute la scienza e la ricerca hanno progressivamente cercato nuove conoscenze per arrivare a sempre più certezze. Non del tutto svelati ma ormai abbastanza ben conosciuti sono i meccanismi che spiegano la vita dell’uomo e degli animali.
Quello che non tantissimo tempo fa appariva come un mistero, tutte le azioni e reazioni fisiologiche, ora sono abbastanza svelate e possono essere inquadrate con sufficiente sicurezza fino a stabilire l’eziologia della malattia, metodiche della diagnosi, terapia della malattia.
Le stesse conoscenze possono essere utilizzate per la prevenzione della malattia stessa e chiudere quindi un cerchio al centro del quale c’è la nostra salute: il bene essenziale della nostra vita.
Nonostante questo sforzo immane ed estremamente produttivo che l’umanità ha fatto per razionalizzare e regolarizzare i principi fisiologici del nostro corpo, il caso ha conservato un suo spazio, a volte decisivo.
Alcune circostanze che possono incidere in maniera importante non sono prevedibili, escono dagli schemi che possiamo disegnare, risentono di quello che può capitarci o non capitarci giorno dopo giorno.
Siamo riusciti ad individuare i meccanismi dell’ereditarietà con la lettura della nostra mappa genetica, sappiamo quale può essere la nostra evoluzione, persino quali patologie potremmo contrarre con più probabilità, ma non possiamo mai prevedere con certezza e neanche con approssimazione con quale fonte di infezione potremmo imbatterci, quali reazioni potrà avere il nostro corpo di fronte a provocazioni esterne come emozioni, dolori, stress, caldo, freddo… E se avessimo un incidente sul lavoro? Con l’automobile? Dobbiamo comunque sottostare all’incertezza del caso.
Studi approfonditi pubblicati recentemente da riviste scientifiche qualificate hanno persino dimostrato che il 30% dei tumori non ha una causa identificabile biologicamente, è ragionevole pensare che si sviluppano casualmente per l’innescarsi di meccanismi fortuiti e del tutto provvisori.
Come difenderci quindi dalle insidie del caso? L’unica via è di attenersi a quelle regole che statisticamente dimostrano essere un antidoto utile contro evenienze negative per la salute anche quando è difficile o impossibile individuarne preventivamente il pericolo.
Ci sono regole di comportamento contro le infezioni, contro la possibilità di insorgenza di un tumore, contro gli incidenti domestici, quelli stradali, per caso possiamo incappare in qualche incidente o venire a contatto con qualche fonte infettiva, può capitare che una forte emozione o uno stress incida progressivamente e improvvisamente sulla funzione dei nostri organi.
Noi però dobbiamo conoscere cosa fare per ridurre il più possibile il rischio, per togliere sempre più spazio alla possibilità del caso. La nostra cultura della salute ci aiuta, oppure possiamo farci aiutare da chi veglia sulla nostra salute suggerendoci i comportamenti più idonei. Poi magari usciamo di casa e ci cade una tegola in testa! Facciamo gli scongiuri, ma è il caso figlio del caos…che poi è la vita.
Sabato 28 ottobre a Sforzacosta di Macerata verrà inaugurato il nuovo polo diagnostico, poliambulatoriale e clinico del Gruppo Medico Fisiomed. Il countdown è ormai agli sgoccioli, dopo oltre due anni di lavori verrà inaugurato il nuovo polo a Sforzacosta, che diventerà quello centrale e più importante.
“Più sedi, più servizi, più vicino a te” è da anni il motto di Fisiomed e la struttura- gioiellino che sorgerà in via Giovanni XXIII andrà non a sostituire, bensì ad integrare, raddoppiare ed rafforzare quelle già attive, diventando la “guida” del quintetto (gli altri centri sono a Tolentino, Corridonia, Civitanova e quello storico di Sforzacosta).
Un investimento milionario, realizzando una sede da 1600 metri quadrati su unico piano che potrà accogliere ben 18 ambulatori polispecialistici, 6 ambulatori diagnostici, 7 uffici amministrativi , una grande Sala Convegni e ben 67 posti auto.
Bella esteticamente con led wall e giochi d'acqua, confortevole all'interno. Oltre al look moderno i pazienti (65mila nel corso del 2022) troveranno soprattutto nuovi macchinari che rappresentano il meglio in questo momento in Italia nell'ambito della sanità privata.
“Questa sede ci proietta in una nuova era – dichiara l’amministratore di Fisiomed, Enrico Falistocco- il polo di Sforzacosta diventerà il riferimento delle cinque strutture di cui dispone il Gruppo. Abbiamo fatto un investimento che era diventato fondamentale per dare risposte al territorio. Anzi parlare di territorio ormai è riduttivo dato che riceviamo prenotazioni e pazienti per circa il 40% da fuori provincia ed anche fuori regione".
"Nella nuova sede ci siamo dotati di macchinari all'avanguardia e non è un modo di dire. La nostra attenzione alla ricerca è massima e i pazienti potranno trovare apparecchiature come la risonanza magnetica 1.5 Tesla ad alto campo, un’innovativa tecnica diagnostica per immagini che non utilizza radiazioni e fornisce accurate e complete diagnosi sulle diverse patologie. O ancora la Tomografia assiale computerizzata (TAC 128 strati ad altissima risoluzione), dotata di un sistema che permette di effettuare esami di alta qualità in tempi molto rapidi".
"Per non parlare del Cone Beam 3D, moderna metodologia diagnostica per osservare ossa mascellari, denti, gengive, lingua e tessuti molliche. Ci è piaciuta infine l'idea di dare vita ad una struttura che fosse bella esteticamente ma al tempo stesso accogliente".
"Saremo chiamati a nuove sfide ma lo faremo sempre con umanità perché Fisiomed continua a rappresentare un ambiente di lavoro familiare per pazienti, collaboratori e dipendenti".
Il direttore sanitario Gianfranco Bonfili aggiunge: “Il nuovo centro avrà una attività ambulatoriale immensa. Le linee telefoniche saranno sempre attive, all’ingresso un ampio front office metterà subito a suo agio. Fisiomed è già stimata per la tempestività delle diagnosi e ora potremo farle con macchinari ancor migliori e con una notevole riduzione dei dosaggi delle radiazioni. Voglio ricordare che siamo stati i primi a dotarci della Mammografia 3D con tomosintesi, uno strumento che consente di individuare il cancro allo stato zero.
L’Azienda sanitaria territoriale di Macerata assume a tempo indeterminato sette medici di varie discipline e proroga cinque contratti a tempo determinato di vari specialisti per coprire posti vacanti nelle Unità Operative cui sono assegnati e per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
“Considerato che la nostra AST non ha ancora interamente soddisfatto il fabbisogno di medici come previsto nel Piano triennale del fabbisogno del personale 2023-2025, di cui al relativo PIAO - dichiara il direttore generale ad interim Milco Coacci- le nuove assunzioni di personale e le proroghe dei tempi determinati prossimi alla scadenza, sono necessarie per assicurare il regolare svolgimento dei turni di lavoro e la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie”.
Assunzioni, quindi, a tempo indeterminato di quattro dirigenti medici di Cardiologia: Melissa Foglietta e Federico Vergni e gli specializzandi Leonardo Ciurlanti e Caterina Russo, questi ultimi subordinatamente al prossimo conseguimento della specializzazione, mentre in forza al personale del Reparto di Anatomia Patologica sarà reclutata la specializzanda la dottoressa Laura Pepi.
Specializzandi saranno reclutati anche per l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, si tratta di Francesco Antolini, mentre per Pediatria presterà servizio, a copertura di posto vacante, Stefano Forestieri. Sul fronte proroghe, invece, si segnalano il contratto di lavoro a tempo determinato della dottoressa Ermanna Mazzoni, psicologa in servizio presso l’U.O.C. PSAL per proseguire nella realizzazione di progetti finalizzati alla prevenzione di disturbi correlati allo stress lavorativo, la promozione della salute mentale dei lavoratori e in generale per ottemperare a quanto disposto dai LEA.
Non essendo disponibili a tutt’oggi graduatorie di medici specialisti cui attingere sono prorogati, fino a fine anno, quattro contratti di lavoro a tempo determinato di specializzandi, assunti ex DL. 18/2020, e in scadenza nel mese di ottobre. Le proroghe sono necessarie per garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e assicurare il regolare svolgimento delle attività istituzionali. Si tratta degli specialisti: Silvia Castelli, Beatrice Belleggia e Silvia Castelli di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Ferdinando Corica di Medicina Nucleare,
Infine, è stato conferito un incarico di collaborazione coordinata e continuativa al dottor Gianfranco Zucca Giucca, medico specialista in quiescenza già operante presso il Centro Trasfusionale di Ascoli Piceno, finalizzato a fornire supporto professionale all’avvio della Biobanca, presso il presidio ospedaliero di Civitanova, per le attività di raccolta e manipolazione delle cellule staminali per il trapianto autologo.
Enrico Brizioli si è dimesso da direttore medico scientifico del gruppo Kos. La notizia, a sorpresa, è stata ufficializzata ieri dal presidente del gruppo Giuseppe Vailati Venturi. Non sono note al momento le motivazioni che hanno spinto l'esperto manager maceratese a prendere questa decisione.
Si chiude così un’era durata ventuno anni e coronata da molti successi per il gruppo sanitario che è cresciuto sempre di più nel corso del tempo. Il Gruppo Kos è presente, infatti, con le sue strutture in 11 regioni italiane e 2 stati esteri, per un totale di oltre 13.000 posti letto. Kos gestisce 110 strutture in Italia e 51 in Germania.
In Italia sono 9.000 i posti letto gestiti in 58 residenze per anziani, 16 centri di riabilitazione, 12 comunità terapeutiche psichiatriche, 7 cliniche psichiatriche e 2 ospedali. Kos è inoltre attivo con 15 centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica e, in India, con 13 centri di diagnostica e radioterapia.
In provincia di Macerata il gruppo Kos ha i suoi presidi sanitari a Potenza Picena (Santo Stefano), Civitanova Marche (Villa Pini) e Macerata (Villalba).
In occasione della Giornata mondiale della Menopausa, che si celebra il 18 ottobre, Fondazione Onda organizza l’(H) Open Day Menopausa coinvolgendo gli ospedali con il Bollino Rosa. L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare le donne sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e sulle strategie comportamentali, diagnostiche e terapeutiche che consentono di migliorare i disturbi che connotano le problematiche a breve termine e di prevenire e/o ridurre le complicanze a medio-lungo termine, come le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi e le demenze.
Insieme alle oltre 130 strutture del network Bollini Rosa che hanno aderito all’iniziativa, l’ospedale di Civitanova Marche offrirà gratuitamente servizi clinico-diagnostici e informativi alla popolazione femminile, quali consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze.
Il 18 ottobre, presso la sala riunioni della Direzione Medica dell’ospedale, si svolgerà dalle ore 9:30 una Conferenza dal titolo “Meno+ Salute, prevenzione per l'età da riscoprire” tenuta dal dottor Filiberto Di Prospero, direttore dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia.
Sempre nell’arco della stessa giornata alle donne dai cinquanta anni compiuti in poi, tramite appuntamento, saranno offerti gratuitamente una serie di servizi: visite ginecologiche, con eventuale ecografia se necessaria, a partire dalle ore 11 alle 14 presso l’ambulatorio di Ginecologia dell’ospedale di Civitanova, ubicato al secondo piano.
Poi esami diagnostici Eco-Rems per la valutazione dell’Osteoporosi saranno eseguiti dalla dottor Del Medico e dal dottor Giorgetti dell’U.O.C. di Medicina Interna presso l’Ambulatorio di Reumatologia, sito al primo piano della struttura ospedaliera della costa. Le visite sono offerte gratuitamente a donne dai 45 ai 65 anni, sempre tramite appuntamento.