Papilloma virus, da gennaio nelle Marche vaccinazione anche nelle farmacie: accordo fino al 2026
La vaccinazione contro il Papilloma virus nelle Marche diventa più capillare. La Giunta regionale ha approvato una delibera che estende la somministrazione del vaccino anti Papilloma virus (HPV) anche alle farmacie, approvando lo schema di accordo sperimentale tra Regione Marche, Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche.
"Stiamo attuando quanto previsto nel Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025 che contempla questa vaccinazione presso le farmacie - dichiara il vicepresidente della e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Con il potenziamento di questa vaccinazione attraverso l'estensione alle farmacie potremo incrementare il numero dei vaccinati contro l’Hpv con effetti positivi sia in termini di riduzione delle persone che si ammalano che dei costi sanitari".
L'accordo sperimentale, che avrà validità di due anni dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, prevede la somministrazione del vaccino in farmacia a partire da gennaio 2025, con la consegna di 2mila dosi alle farmacie aderenti. La somministrazione dei vaccini in farmacia è rivolta agli assistiti del Servizio Sanitario Regionale. Le farmacie potranno effettuare la vaccinazione HPV a coloro i quali nel passato, pur avendo le caratteristiche, non si sono presentati ai servizi vaccinali delle AST per effettuarla.
La platea interessata alla vaccinazione anti HPV è quella femminile nata dal 1996, fino a 29 anni di età (trentenni escluse) e maschile nata dal 2006. Alle farmacie verrà riconosciuta una remunerazione omnicomprensiva di 8 euro per ogni inoculazione. Attualmente il vaccino anti HPV viene somministrato dai Medici di Medicina Generale, dai Pediatri di Libera Scelta e dai servizi vaccinali delle aziende sanitarie territoriali.
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