“La notizia della nomina del professore Vittorio Sgarbi noto critico e storico d’arte a sottosegretario di Stato alla cultura è davvero una bellissima notizia per l’Italia e in particolare per le Marche intere. ma soprattutto per Civitanova, città a cui è legato da un’antica frequentazione e amicizie personali e da un impegno che si è rinnovato negli ultimi anni anche a livello politico amministrativo, come ad esempio con le ultime elezioni amministrative”. Lo afferma Gianluca Crocetti, consigliere di maggioranza nel Comune rivierasco con la lista Civitanova Unica.
“La telefonata da Vittorio mi è arrivata il primo novembre intorno alle 18 – ricorda Crocetti - dopo una precedente chiamata, con conferma del suo nuovo incarico preso per merito e competenza, infatti solo lui ha alle spalle cinquant’anni di studio della storia dell’arte e trentadue di politica”.
“Mi sono congratulato con lui è gli ho ribadito di non aver avuto nessun dubbio su una sua nomina ministeriale e di essere fiero di aver creduto fin dall’inizio nel nostro progetto, quello di Ioapro Rinascimento, e insieme cercheremo sicuramente di dare un contributo concreto e importante per un grande rilancio soprattutto culturale e artistico per Civitanova Marche”.
“Abbiamo anche parlato del futuro appuntamento su Civitanova Marche e dell’apertura delle nuove sedi del movimento politico “Rinascimento” come prima apertura quella di Civitanova, e a seguire quelle di Ancona e di Pedaso visto le numerosissime adesioni e richieste degli ultimi mesi, dopo il nostro successo della lista Ioapro Rinascimento Vittorio Sgarbi, con la mia elezione votata al primo turno”, conclude Crocetti.
“Sabato 5 novembre parteciperò alla manifestazione a Roma indetta dalla piattaforma 'Europe for Peace' per chiedere all’Unione Europea e alle Nazioni Unite la convocazione urgente di una conferenza internazionale per la pace che ponga immediatamente fine alla guerra in Ucraina e ristabilisca il rispetto del diritto internazionale. In pochi mesi, l’aggressione scatenata dalla Russia ha portato il mondo alle soglie di un conflitto nucleare. Qualcosa di impensabile fino allo scorso febbraio e che oggi, invece, rappresenta una tragica e concreta possibilità".
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, il quale, lo scorso aprile, aveva rappresentato l’assemblea legislativa delle Marche all’edizione straordinaria della marcia Perugia-Assisi contro l’escalation della guerra in Ucraina.
"Nonostante le pesantissime ripercussioni politiche ed economiche della guerra sui paesi del Vecchio continente, il ruolo diplomatico svolto fino a oggi dall’Ue è apparso non sempre adeguato al raggiungimento dell’obiettivo del cessate il fuoco e dell’elaborazione di un accordo di pace stabile e duraturo, volto garantire la coesistenza e la sicurezza di tutti i popoli di quell’area" aggiunge il consigliere regionale dem.
"È per questo motivo - aggiunge - che auspico una grande partecipazione all’appuntamento di sabato prossimo, nella speranza che la manifestazione, dopo le tante iniziative svolte negli ultimi mesi dal vasto arcipelago pacifista di associazioni ed enti locali, ai quali in molti casi ho avuto l’onore di partecipare, possa segnare un punto di svolta”.
"Siamo già in ritardo - conclude Mangialardi - gli effetti di questa guerra hanno sconvolto e radicalmente mutato gli equilibri geopolitici del mondo. Ma se vogliamo davvero evitare l’irreparabile, è necessario non andare oltre. L’Unione Europea, che già durante l’emergenza sanitaria scoppiata nel 2020 ha dimostrato di essere efficace quando è capace di prendere decisioni e muoversi all’unisono, non solo può, ma deve essere protagonista di un’iniziativa in grado di fermare una deriva dagli esiti catastrofici".
“Luminarie, scenografie e spettacoli sono l'aiuto concreto che l’amministrazione darà ai suoi commercianti e alla città durante le festività natalizie. In un momento così difficile per tutti, sarebbe stato ingiusto e dannoso lasciare Civitanova al "buio". Occhio quindi a non cadere nella trappola della demagogia e della falsa informazione”.
Così il sindaco Fabrizio Ciarapica replica alle polemiche apparse in questi giorni sulla stampa riguardanti il cartellone natalizio e i costi delle luminarie.“Le cifre che sono girate non corrispondono a verità: il comune ha stanziato 120mila euro che servono per luminarie (85mila euro) ma soprattutto per una serie di eventi che renderanno Civitanova ancora più attrattiva ed accogliente.
"Siamo perfettamente consapevoli del momento che le nostre attività stanno vivendo, ma sono convinto e con me tutta la giunta che ha approvato questa scelta all’unanimità, che una città che 'si spegne' sarebbe una sconfitta per tutti”.“Le luminarie - continua - e sfido chiunque a dimostrare il contrario, sono una consolidata attrazione turistica che richiamano migliaia di persone. Sono una tradizione, una magia, sono la gioia nel cuore di grandi e piccini”.
“Sono, insieme ad eventi di qualità, un formidabile traino per l’economia che daranno man forte alle nostre attività, dopo le chiusure imposte dal Covid ed, ora, dai costi dovuti dal caro energia ma anche a tutte le famiglie ed imprese che lavorano dietro all'installazione delle luminarie. La nostra scelta, di cui sono convinto, è quella di rendere Civitanova ancora più accogliente, immersa in un’atmosfera unica e gioiosa dove poter fare acquisti, divertirsi e trascorrere le festività. La nostra città vuol giocare un ruolo da protagonista sempre. Nella cultura, nel turismo, nell'ambiente e anche nell'accoglienza”.
Sui costi dell’energia Ciarapica precisa: "Si risparmierà elettricità accendendo il 2 dicembre, una settimana dopo rispetto all’anno precedente e diminuendo l’orario di accensione, dalle 17 all’1”. Poi aggiunge: “Sul fronte del caro-bollette e dell’efficientamento energetico, il Comune sta già provvedendo".
"Stiamo sostituendo , attraverso l'Atac, tutte le lampade della città con i led e avremmo un risparmio del 40%; abbiamo approvato il progetto del rifacimento del tetto del Teatro Rossini che oltre ad eliminare l’eternit, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici che ci consentirà di ottenere un notevole risparmio energetico; nell’ ultima variazione di bilancio abbiamo stanziato circa 150mila euro che ci consente di sostituire tutte le lampade alogene, con i led, negli impianti sportivi della città a partire dallo Stadio. Un’ amministrazione del fare, dunque, che va in una direzione ben precisa”.
“Nessuno vuole offendere nessuno - conclude il Sindaco rispondendo a Lidia Iezzi, consigliera di minoranza del Pd - Qui gli unici che stanno strumentalizzando le difficoltà dei nostri commercianti siete voi che non perdete occasione di girare a vostro favore i fatti sapendo di mentire. Questa amministrazione non farà mai mancare il sostegno alle attività produttive e alle persone in difficoltà. La demagogia per racimolare visibilità non ci appartiene. A noi interessa lavorare e soprattutto farlo nell’interesse di Civitanova e dei cittadini”.
Con il primo decreto legge del governo Meloni dal 1° novembre cade l’obbligo vaccinale anti-Covid per gli operatori sanitari precedentemente fissato al 31 dicembre. Nelle Marche saranno reintegrati 150 dipendenti della sanità pubblica, di cui 8 medici, 64 infermieri e il restante tra altri profili come operatori socio sanitari, ostetriche, fisioterapisti e tecnici di laboratorio.
Il decreto legge cerca di risponde alla carenza di medici nelle strutture sanitarie del nostro paese che da tempo ricorre a personale straniero o ai cosiddetti "medici a gettone". Nelle Marche, in attesa delle lettere di riammissione, crescono i ricorsi per ottenere l’accredito degli stipendi arretrati e il risarcimento per i danni morali subiti.
La decisione presa dal nuovo esecutivo riflette la coerenza del neo Presidente del consiglio Giorgia Meloni che in Senato, nel corso del dibattito sulla fiducia aveva dichiarato: "Riconosciamo il valore della scienza, certo, per questo non la scambiamo con la religione. Quel che contestavamo delle scelte prese dai precedenti governi è che non ci fossero evidenze scientifiche alla base di alcuni provvedimenti".
Non sono mancate critiche dall’opposizione, Irene Manzi, deputata marchigiana del Partito Democratico attacca aspramente il provvedimento: "Una decisione senza basi scientifiche che mette in pericolo i più fragili".
La scelta del governo rischia di spaccare la maggioranza, dura la reazione degli esponenti di Forza Italia. Il senatore Maurizio Gasparri in un tweet dichiara: "Sinceramente i medici no-vax, a parte chi avesse delle incompatibilità accertate, mi lasciano perplesso. È come se un militare fosse per il disarmo o se un pilota non volesse salire su un aereo per paura del volo".
Licia Ronzulli, la quale era in lizza per il Ministero della salute poi assegnato a Schillaci, critica apertamente la decisione del governo: "Forse si sarebbe potuta attendere la scadenza naturale della misura, il 31 dicembre, così da evitare che la maggioranza silenziosa di chi, onorando il camice, si è responsabilmente vaccinato si sentisse sconfitta dalla minoranza chiassosa dei No vax. Ma se lo chiede a me, chi è No vax, e quindi va contro la medicina e la scienza, non dovrebbe operare in campo sanitario. Auspico un processo graduale per il superamento delle misure anti-covid. La delegazione di Forza Italia su questo non getterà la spugna".
Il decreto legge, entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, dovrà necessariamente essere convertito in legge entro 60 giorni dal Parlamento, potendo apportare eventualmente delle modifiche. Qualora ciò non avvenga, il decreto legge decade con effetti retroattivi.
Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, plaude alla scelta del Governo Meloni di nominare il critico d’arte Vittorio Sgarbi sottosegretario alla Cultura. “Siamo contenti ed orgogliosi perché Vittorio Sgarbi è anzitutto un cittadino settempedano e una figura dai grandissimi meriti nel campo della cultura", commenta con soddisfazione la Piermattei, che ricorda ne ricorda il ruolo istituzionale ricoperto a San Severino in qualità di sindaco nel 1992.
"A lui si deve l’organizzazione di importanti mostre che hanno fatto conoscere non solo il ricco patrimonio artistico e culturale della nostra città ma anche il nostro territorio - continua la nota -. Da sindaco ho collaborato con lui a diverse iniziative, tutte riuscitissime. Il 25 settembre scorso aveva votato proprio qui da noi. La notizia della sua nomina a sottosegretario è una ottima notizia. Mi sono subito complimentata con lui, spero vivamente di poter poter portare presto a conclusione alcuni progetti che abbiamo avviato insieme”.
Il primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, scrive una lettera di congratulazioni a Vittorio Sgarbi per la sua nomina a Sottosegretario di Stato nel Governo Meloni: "Un incarico che va al di là della politica e che risponde ai principi di merito e di competenza".
“Ieri nel primo pomeriggio ho appreso dalla stampa, quasi in contemporanea con l’annuncio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la composizione della squadra dei Sottosegretari e dei Viceministri che andrà a completare il nuovo Governo - apre in nota stampa Ciarapica -. Dopo l’amico Antonio Tajani che è andato a ricoprire il 21 ottobre scorso l’importante e delicato ruolo di Ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale è stata la volta di un altro caro amico il collega (perché sindaco di Sutri), e professor Vittorio Sgarbi a cui ho immediatamente inviato un messaggio telefonico di congratulazioni e di buon lavoro".
"Sgarbi è indiscutibilmente il maggior conoscitore del nostro patrimonio artistico e culturale, la sua preparazione nella materia della storia dell’arte non ha rivali e la sua grande capacità divulgativa ha avvicinato tanti cittadini - continua il sindaco di Civitanova -, soprattutto i non esperti, verso la conoscenza delle opere e dei luoghi d’arte fin dai primi anni ‘80. Le Marche devono molto a Sgarbi che fin dalla sua presenza come amministratore a San Severino Marche, in cui ancora risiede, non ha mai smesso di frequentarle conoscendone il suo patrimonio centimetro per centimetro valorizzandolo e attraendo molti visitatori attraverso varie iniziative e mostre".
"Per questo motivo, per il suo legame con il nostro territorio che può essere solo un arricchimento per tutti noi, negli anni passati ho inteso intraprendere un rapporto di amicizia iniziato con lui nel febbraio del 2019 - ricorda Ciarapica - (grazie alla mia collaboratrice Claudia Baiocco che è sua amica e della sua compagna di una vita, Sabrina Colle, da più di 25 anni), invitandolo a visitare i nostri luoghi di cultura, incaricandolo di venire a presentarci i suoi spettacoli culturali e commissionandogli, non solo un festival su Dante Alighieri, ma anche una mostra fotografica curata interamente e personalmente da Sgarbi presso l’Auditorium San Francesco di Civitanova Alta, la scorsa estate, che ha avuto un grande riscontro di pubblico".
"Oltre a tutto questo, nelle ultime elezioni amministrative, come politico, è stato al mio fianco sostenendo la mia candidatura - prosegue il primo cittadino - e venendo a Civitanova per due volte con una sua lista ed un candidato scelto insieme. Tutte le sue visite non hanno avuto solo un segnale politico, sono state per noi anche un modo per far conoscere meglio e di più i nostri tesori artistici e culturali che meritano di essere visitati e valorizzati ancora di più".
"Sono certo che questa amicizia saldata negli anni possa contribuire, con la sua nomina a Sottosegretario di Stato nel Ministero della Cultura, a dare visibilità alla nostra città - termina la lettera - e possa anche rinsaldare i rapporti fra la nostra Amministrazione e un Ministero, quello della Cultura, che è uno dei più importanti per il nostro Paese, poiché non esiste al mondo nessuna nazione più ricca al mondo di patrimonio artistico e culturale e che rappresenta un grande traino per il settore del turismo e della nostra economia. A Sgarbi, quindi, vanno le mie più sincere congratulazioni e gli auguri di buon lavoro per una nomina che va al di là della politica e che risponde ai principi di merito e di competenza che egli più di ogni altro esprime. Spero, quindi, che presto possa essere ancora nostro gradito ospite a Civitanova Marche non solo in qualità di Sottosegretario di Stato nel Governo Meloni, ma anche di divulgatore nel settore delle Belle Arti”.
«Si avvicina il periodo natalizio e la città di Civitanova si appresta a brillare a festa con le sue luminarie, installazioni ed attrazioni che attraggono visitatori da tutta la regione. Le indicazioni di Forza Italia nei confronti della maggioranza di cui fa parte sono quelle di seguire i concetti di sobrietà e responsabilità per divenire un’amministrazione virtuosa che possa dare il buon esempio di fronte alla durissima situazione economica in cui versa il paese”.
Così in una nota FI di Civitanova, partito di cui è commissario comunale Paolo Giannoni. «Tutte le iniziative cittadine, che ogni anno l’amministrazione propone - dicono gli esponenti del partito di centrodestra - sono senza dubbio un elemento che caratterizza le festività di Civitanova e il periodo natalizio in generale».
«Allo stesso tempo però avvertiamo la necessità di promuovere una scelta di responsabilità, considerando anche che i costi in generale non sono mai stati così alti come quest’anno a causa dei conflitti in Ucraina. Vogliamo, per questo, invitare tutta la maggioranza ad agire nel senso di un risparmio virtuoso. Forza Italia da sempre si caratterizza per la sua responsabilità amministrativa e questo è senza dubbio un periodo in cui, più degli altri, le scelte vanno fatte con molta accortezza».
L’obiezione potrebbe essere che una città bella e illuminata possa fare da volano a un potenziamento dello shopping: «È sicuramente vero che le attrazioni e le luminarie sono di sostegno allo shopping natalizio - proseguono i membri di Forza Italia - ma dal nostro punto di vista la città potrebbe essere attrattiva anche nel caso in cui facesse una scelta responsabile, comunicando ai visitatori che il Comune è vicino anche alle persone più deboli attraverso una riduzione delle possibili spese».
«In un simile momento le amministrazioni sono le prime a dover dare il buon esempio anche con gesti come questo, è il messaggio che diventa molto importante al di là delle cifre risparmiate. Noi crediamo che l’essere virtuosi alla fine premia sempre. D’altronde anche l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha sposato il concetto di sobrietà e molti comuni stanno adottando strategie per contenere la spesa. Siamo certi che anche questa maggioranza potrà seguire stesso percorso senza per questo rendere meno speciale il Natale civitanovese».
Il Consiglio dei ministri ha nominato 8 viceministri e 31 sottosegretari. "Oggi ho nominato i sottosegretari e i viceministri - ha scritto la premier Giorgia Meloni in un messaggio interno rivolto agli eletti di Fratelli d'Italia -. Molti di voi saranno coinvolti direttamente e molti altri avrebbero potuto esserlo per qualità e valore. Ho fatto il possibile utilizzando criteri di esperienza parlamentare oltre che nel settore specifico. Saranno molti i ruoli assegnati a Fratelli d'Italia e coordinandomi con i presidenti dei gruppi li indicherò seguendo criteri analoghi".
Come sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze è stata nominata anche la deputata marchigiana di Fratelli d'Italia Lucia Albano: "Ringrazio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e tutto il governo per la fiducia che mi è stata accordata - ha dichiarato a caldo -: farò del mio meglio per onorarla. In un momento storico così difficile per la nostra Nazione, svolgerò il mio dovere con il massimo impegno per affrontare le grandi sfide che ci attendono".
"Accolgo con grande felicità la notizia della nomina dell'onorevole Lucia Albano a Sottosegretario del Ministero dell'Economia. Un ruolo di altissimo prestigio e rilievo, certificando l'alta considerazione che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha del gruppo marchigiano di Fratelli d'Italia. Lucia Albano rappresenterà le Marche nel Governo e questo non può che renderci orgogliosi e felici, anche in virtù della proficua collaborazione che c'è stata tra lei e il partito regionale negli ultimi due anni e che sono certa si rafforzerà ora che siamo al Governo".
Questo quanto afferma la neo senatrice Elena Leonardi, coordinatrice di Fratelli d'Italia Marche. "Auguro dunque a Lucia Albano un buon lavoro, certa di questo rapporto positivo che sicuramente continuerà a legare Roma e le Marche - conclude -. Un augurio poi di buon lavoro a tutti i viceministri e i sottosegretari del Governo Meloni, tra cui non posso non citare l'onorevole Emanuele Prisco, che ha guidato il nostro partito regionale da commissario durante la campagna elettorale delle regionali 2020 e nel periodo di assestamento dopo una grande vittoria, arrivando ora a un alto incarico di governo. A lui i miei complimenti e la stima di tutta la comunità politica che ho l'onore di rappresentare".
"A seguito delle reiterate osservazioni avanzate dal Centrodestra Unito sul mancato finanziamento da PNRR, in relazione ai fondi di rigenerazione urbana, riteniamo sia giunto il momento di fare chiarezza al fine di smentire, dati alla mano, le pesanti inesattezze che continuano a circolare e che sono, molto probabilmente, frutto di una mancanza di conoscenza della materia e della complessa normativa che la regola”. A parlare è il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, in risposta alle ultime critiche mosse dalle consigliere comunali leghiste, Angelica Sabbatini e Rosalba Ubaldi (leggi qui).
“Le consigliere - continua il primo cittadino - non hanno purtroppo capito che il bando, come recentemente ribadito anche da una nota dell'ANCI ha premiato, in via preferenziale, i progetti presentati da Comuni del Meridione d’Italia perché questi ultimi hanno indici di vulnerabilità decisamente più alti di quelli dei Comuni del Centro/Nord Italia. Tale fattore dovrebbe essere abbastanza chiaro agli occhi di un osservatore attento, ed è sufficiente a spiegare anche perché, come amministrazione, abbiamo deciso di presentare un progetto in associazione al Comune di Monte San Giusto.
La cittadina che abbiamo scelto come partner ha un Indice di Vulnerabilità Sociale pari a 103,02. Tutti gli altri Comuni della Valle del Potenza, che le consigliere ci hanno suggerito, hanno indici minori e inferiori a 100. Il Comune di Potenza Picena (che immaginiamo essere quello a cui Ubaldi e Sabbatini si riferiscono nelle loro aspre critiche) non aveva neppure diritto a partecipare al Bando, perché quest'ultimo era destinato a Comuni con una popolazione inferiore a 15 mila abitanti (Potenza Picena ne conta 15.768).
Per quanto sopra, la scelta di associarsi per il progetto al Comune di Monte San Giusto è stata dettata da un elemento ben ponderato e rimane incontestabile. Un progetto presentato da Comuni consociati con Indici di Vulnerabilità più elevati aveva ovviamente più probabilità di essere accolto. Non a caso i progetti premiati sono riferiti, per il 99%, a Comuni del Meridione che hanno sofferenze socio/economiche molto elevate.
La scelta di incentrare il progetto nei quartieri a sud della città (Parco Europa, Pineta, Campo Sportivo, Pista Ciclabile) era invece dettata dalle finalità del bando, che appunto aveva come obiettivo l'innalzamento della qualità e sicurezza dell'abitare, sia dal punto di vista sociale sia ambientale, in particolare nelle periferie più degradate. Si è scelto di inserire la Pineta perché da troppi anni vive in un declarato degrado, cui le Amministrazioni Ubaldi non hanno mai rimediato. Si è scelto di agire su una struttura sportiva nei pressi dell'Hotel House, dotandola di una pista di atletica leggera affinché potesse fungere da polo attrattivo per l’universo sportivo giovanile. Si è scelto di collegare il tutto con una pista ciclabile affinché le predette aree fossero collegate al Parco Europa e dunque riconnesse con il centro cittadino. L'intento che ritenevamo e riteniamo doveroso era quello di 'ricucire' il tessuto sociale. Il tutto in coerenza con le linee programmatiche con cui ci siamo presentati alle elezioni.
Prendiamo atto che Ubaldi insiste sul fatto che avremmo dovuto usare il bando per costruire una palazzina in pieno centro urbano da destinare a struttura Dopo di Noi (alloggi per disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare). Prendiamo altresì atto che Ubaldi, nei suoi 20 anni al governo cittadino, non si è neppure sforzata di produrre uno straccio di progettazione volto alla realizzazione di una struttura del genere né vi ha destinato l'enorme quantità di oneri incassati durante il periodo d'oro dell'edilizia speculativa. Per 20 anni ha sempre sognato questo progetto senza mai muovere neanche mezzo passo per trasformarlo in realtà. Per 20 anni ha arrancato senza mai passare ai fatti nella realizzazione di un’opera che ora, per sua pretesa, deve essere assolutamente prioritaria e realizzata in tempi brevi.
Siamo ben consapevoli dell’importanza di avere in città una struttura simile, che più propriamente si dovrebbe collocare in spazi adeguati muniti di zone verdi ed ampie aree di manovra per mezzi sanitari. Capiamo meno questo suo atavico interesse che esplode solo ora, dopo che, per 20 anni è rimasto sopito e rinchiuso nel suo cassetto dei sogni, dai quali sono riusciti ad uscire solo porti e 'burchi'. Neppure riusciamo a comprendere come a Ubaldi possa risultare ancora poco chiaro che una struttura Dopo di Noi difficilmente può essere classificata come “opera progettuale di rigenerazione urbana”. Riqualificare una Pineta o una pista ciclabile o strutture sportive in aree degradate lo è".
"Invitiamo pertanto i consiglieri di minoranza - conclude Michelini - a prendere atto con onestà intellettuale delle specifiche del bando e del perché i soldi sono andati a certi Comuni, tutti collocati in una precisa area geografica e con maggior disagio sociale certificato tanto che la stessa ANCI ha contestato la sorta di esclusività nell' assegnazione delle risorse. Nulla è andato ai Comuni del centro e del Nord Italia, ad eccezione del Comune di Vallefoglia che, non a caso, ha presentato un progetto assieme il Comune di Lunano, il quale ha un indice di vulnerabilità superiore a 109".
“Ricostruzione in alto mare, progetti fermi, calcinacci immobili, mancava solo l’attuale indisponibilità di materiali edili a dare il colpo di grazia, con il risultato che molti degli sfollati del 2016 non faranno mai più ritorno in queste terre, con conseguente impoverimento di aree importanti e sovrappopolamento di altre”.
“Il terremoto è stato solo una miccia per far deflagrare un fenomeno voluto, studiato a tavolino, la famosa ‘strategia dell’abbandono’ ovvero l’intento di lasciare un territorio al proprio stato abbandono e degrado, iniziata ben prima perché queste terre bellissime non conviene a nessuno ci viva una popolazione che pretenda investimenti”. Lo afferma, in una nota, Serena Cavalletti coordinatrice provinciale di Sinistra Italiana Macerata che torna sul tema della ricostruzione post sisma e dello spopolamento dell’entroterra.
“Qualcuno deve aver capito – continua Cavalletti - da parecchio tempo che una comunità inesistente o disgregata si domina meglio, l’entroterra che diventa una Disneyland per i turisti è più gestibile come linea per un gasdotto, si stracciano le vesti di meno se le fabbriche delocalizzano, tanto hanno già delocalizzato le persone, si ricollocheranno sulle piane di Jesi per l’hub di Amazon se arriva, se le multinazionali se ne vanno pazienza per quei pochi che ancora ancora ci vivono, s’arrangeranno”.
“Per noi abitanti oltre ai danni parecchie beffe. Non tanto le vignette di pessimo gusto di Charlie Hebdo, quanto i sedicenti politici. Da quelli locali per cui basta portare qualche concerto pop cantautorale sulle piane di Castelluccio per ridare entusiasmo, non si capisce a chi, o slancio all’economia non si sa di chi né come con una serata, al trampolino di lancio per le destre. Chi non ricorda 'Immigrati negli alberghi, terremotati sotto le tende' o le foto di Salvini con nonna Peppina?" – domanda la coordinatrice provinciale di SI - .
“Chi non ricorda come si sono tutti riempiti la bocca per lasciarci un minuto dopo in compagnia dei nostri calcinacci, del vuoto sempre più importante di cubature su cubature e cementificazione altrove. In compenso non sono mancati i sindaci super star, efficienza ostentata inversamente proporzionale all’efficacia reale”.
“Il modello Marche è iniziato in buona parte da qui, dalla rabbia sociale convogliata male e continua con la maldestra realizzazione di promesse elettorali di assessori regionali che tentano di riaprire reparti ospedalieri a Camerino dicendo che in queste terre riportano i servizi”.
“Ma secondo voi io mi trasferisco o torno a Camerino perché c’è cardiologia? Io vado, mi curo e me ne torno da dove sono venuta, qui fanno 40 e passa chilometri per andare a comprare da Ikea, figuriamoci se non li fanno per un ecocardiogramma”.
“In ogni caso, nonostante inerzia e demagogia, continua la vita in queste terre belle e dimenticate o meglio, ricordate a uso e consumo di qualcuno e poi piano piano ci si dimentica, le cose cambiano e i terremoti dopo una pandemia e un’alluvione sono già l’emergenza precedente”.
“Prevenzione non si può fare dicono, ma non è vero. Sappiamo che i terremoti torneranno e dovremmo in ognuna di queste cittadine avere già individuato, preservato da altri usi e attrezzato di potenziali allacci, aree specifiche per le Sae, un fondo d’emergenza per averle quanto prima dopo la prossima scossa e un superbonus per l’adeguamento sismico delle abitazioni”.
“Quanto al riscatto il momento è adesso. Il Pnrr è un’opportunità che deve generare opportunità, la sua formula di combinazione digitale e green è ciò di cui abbiamo bisogno qui: comunità energetiche, fibra fin dentro alla grotta della Sibilla, ambienti per lo smart working e il coworking, rigenerazione urbana, distretti del biologico, artigianato e perché no industria etica, servizi di prossimità, incentivi per una nuova politica abitativa, accoglienza”.
“Da tutto questo ci separa la politica che adesso deve scegliere se venderci al prossimo miglior offerente o impegnarsi e amministrare”, conclude Serena Cavalletti.
Si è svolta oggi a Palazzo Raffaello, sede della giunta della Regione Marche, la presentazione ufficiale dei nuovi assessori Andrea Antonini, Chiara Biondi e Goffredo Brandoni che hanno preso il posto rispettivamente di Mirco Carloni, Giorgia Latini e Guido Castelli eletti in Parlamento alle elezioni del 25 settembre scorso.
“Sono molto fiducioso”, ha commentato il presidente Francesco Acquaroli. “I nuovi assessori appena insediati, grazie alla loro esperienza amministrativa consolidata, hanno già dimostrato una approfondita conoscenza dei principali dossier collegati alle loro deleghe e abbiamo cominciato il lavoro in grande sintonia e continuità”.
“Per quanto riguarda invece gli ex assessori che oggi siedono in Parlamento - ha proseguito - si tratta di persone che fino a qualche giorno fa erano a questo tavolo e sono sicuro che adesso avremo la possibilità di collaborare e che saranno degli ottimi interlocutori su problemi e priorità delle Marche che conoscono molto bene e che hanno a cuore”.
"Nei giorni scorsi abbiamo appreso che il nostro comune, insieme a molti altri, è stato escluso dal finanziamento del progetto di rigenerazione urbana previsto nel Pnrr al cui bando aveva partecipato". A dichiararlo sono Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, consiglieri comunali del gruppo "Centrodestra Unito".
"Ne siamo sinceramente dispiaciute per la città ma non possiamo non ricordare che, in occasione del bilancio di previsione, avevamo messo in guardia ripetutamente l'amministrazione rispetto alle aspettative anche per le nuove emergenze finanziarie insorte - aggiungono Ubaldi e Sabbatini -. Ci sembrava un progetto troppo esoso ed ambizioso, anche per i costi, che non andava a riqualificare un immobile o una zona degradata e, anche in quella occasione, avevamo chiesto perché non si fosse perseguita la riqualificazione dei locali di via Bramante con la realizzazione della struttura sociale del 'Dopo di Noi', il cui progetto era già pronto".
"Ci fu risposto che quel progetto non rientrava nei loro programmi e non rispettava i parametri del bando - spiegano le rappresentanti di 'Centrodestra Unito' -. Ma poteva trattarsi anche di interventi su altri immobili di proprietà comunali ma anche questa proposta non è stata ritenuta interessante. Eppure a Vallefoglia, così come a Recanati e in tutti gli altri comuni beneficiari del finanziamento sulla rigenerazione urbana sono stati approvati progetti su immobili da recuperare e destinare ad associazioni o attività sociali".
"E poi perché unirsi a Monte San Giusto, che peraltro aveva lui sì previsto una ristrutturazione reale di un immobile da destinare ad attività sociali, anziché ad un comune della nostra stessa area territoriale? Non è dato sapersi" pungono Ubaldi e Sabbatini.
"Ci auguriamo in futuro un'attenzione migliore per la captazione di fondi sovra comunali e una migliore valutazione di quello che serve veramente alla città senza cercare di soddisfare esclusivamente le aspirazioni di qualche assessore o consigliere. Una cosa è certa, la maggior parte dei fondi pervenuti a Porto Recanati fino ad ora sono frutto delle richieste e dei progetti della giunta precedente. Quelli sì, sono arrivati effettivamente" concludono Ubaldi e Sabbatini.
"Sono estremamente contento aver concretizzato lo sforzo profuso per aiutare gli studenti alluvionati di uno dei maggiori poli tecnici e professionali della regione a ritrovare al più presto la disponibilità degli strumenti indispensabili alla loro formazione. Ringrazio per la grande sensibilità e la tempestività di intervento la Fondazione Tim presieduta da Salvatore Rossi che ha disposto la donazione di 300mila euro per ripristinare i laboratori, comprese le attrezzature, dell’Istituto dell'Iss Corinaldesi Padovano di Senigallia".
Lo dichiara Tullio Patassini, esponente della Lega che ha concluso in questi giorni il suo mandato parlamentare alla Camera: "La buona politica è quella che prescinde da ruoli e incarichi perché prima vengono sempre i bisogni della tua gente" sottolinea Patassini che, insieme al direttore generale della fondazione Giorgia Floriani ha portato avanti il progetto e controfirmato l’accordo con l'istituto.
"Il Corinaldesi Padovano forma giovani destinati a dare, con la loro creatività e perizia, un futuro solido ai settori fondanti del tessuto produttivo regionale. Grazie alla donazione della Fondazione Tim, l’Istituto ora può guardare con più serenità alla ripresa completa delle attività e proseguire nel suo ruolo di polo nevralgico per i giovani e la collettività" conclude Patassini.
È stata inaugurata, questa mattina, la nuova sede temporanea degli uffici comunali di Camerino. Alla cerimonia in Via Conti di Statte hanno partecipato il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli e il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. La sede provvisoria del Comune sorge nell’ex area di protezione civile, nel quartiere Vallicelle. L’intervento è stato finanziato con 2,2 milioni di euro della stessa protezione civile nazionale.
Occupa una superficie di 2.700 metri quadrati, su due piani che ospitano tutti gli uffici comunali precedentemente dislocati in tre differenti edifici. Spazi dedicati sono riservati alle attività della giunta e dell’amministrazione comunale.
"Poter restituire, anche se in maniera provvisoria, una sede al Comune, è il risultato di una ricostruzione tanto difficile ma che sta lentamente progredendo - ha affermato Acquaroli nel suo intervento svolto nel corso della cerimonia -. Una ricostruzione che deve proiettarci definitivamente oltre la fase dell'emergenza, per ricostruire, in maniera più appropriata, non solo le mura e le infrastrutture, ma anche l’economia e il futuro. Per fare questo non occorrono solo le risorse, che sono fondamentali, ma anche il coinvolgimento della popolazione e la certezza delle prospettive di sviluppo, possibili solo con una legislazione mirata per questi territori fragili che consenta e favorisca lo sviluppo delle nostre aree interne".
Acquaroli ha poi fatto il punto sullo stato della ricostruzione: "Sta procedendo nonostante tutte le difficoltà imposte dal rincaro dei prezzi e della speculazione. Sia la ricostruzione privata che pubblica sono arrivate a un punto che dovrebbe vedere l’accelerazione definitiva nel 2023. Certo, sei anni sono tanti, ma il grado di distruzione è stato talmente importante che ha dovuto confrontarsi con un sistema burocratico inadeguato a programmare una fase post emergenziale degli eventi. Occorre cambiare l’approccio legislativo perché territori come questi, che hanno bisogno di una manutenzione ordinaria molto ampia, devono avere una legislazione che consenta un’operatività semplificata”.
Concetti ripresi anche da Curcio nel suo intervento. "Il dopo emergenza deve rappresentare un momento di riflessione e di analisi dei problemi preesistenti. Le emergenze non risolvono le criticità precedenti, ma le amplificano. Problemi che sarebbero arrivati, non certo con la veemenza di una forza devastante, ma che si sarebbero ugualmente manifestati, magari amplificati. Dobbiamo recuperare l’opportunità drammatica rappresentata da queste emergenze per sollecitare una riflessione su come trasformare in risorse per la comunità nazionale alcuni territori che soffrivano di dinamiche particolarmente difficili".
Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli ha affermato che "l’inaugurazione della struttura è un nuovo punto di arrivo; è l’acquisizione di una nuova normalità, soprattutto per la macchina comunale e i dipendenti, che voglio ringraziare per essersi adeguati, in questi sei anni di difficoltà, a quelli che erano gli spazi della città più terremotata delle Marche. Per noi oggi è una bella giornata perché vicino a noi ci sono tutte le istituzioni, a partire dagli enti locali che circondano la nostra splendida montagna e tutte le istituzioni sovracomunali che in questi anni ci sono stati sempre vicini".
Gianluca Loffredo, sub Commissario straordinario della presidenza del Consiglio dei ministri per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma centro Italia e Gianluca Pasqui, vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche, hanno evidenziato come la ricostruzione debba puntare sulla qualità sociale degli interventi per offrire nuove opportunità di crescita alle comunità terremotate.
La nuova struttura provvisoria garantirà un importante risparmio di risorse, dal momento che il comune non dovrà più affrontare le spese di affitto degli uffici. A piano terra sono ospitati gli affari generali, il settore finanziario e la polizia locale. Nel piano superiore l’ufficio del sindaco e del segretario comunale, la segreteria, l’urbanistica, la ricostruzione privata e i lavori pubblici. Da 27 ottobre tutta la struttura sarà pienamente operativa, con centralino codificato al numero 0737.431401. Rimarrà a disposizione dei cittadini anche dopo la ricostruzione della sede comunale definitiva.
“Durante l’ultimo consiglio comunale sono state approvate importanti variazioni di bilancio per il nostro Comune”, dichiara il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Sefro, Rodolfo Rossi.
“Abbiamo introitato decisivi stanziamenti del Pnrr per la digitalizzazione dei servizi al cittadino, per un totale di circa 150mila euro, che serviranno a modernizzare sia il lato utente, con possibilità di presentare tutte le pratiche direttamente da casa, sia il lato operatore comunale, con l’abolizione della carta e con lo sviluppo dei servizi cloud”.
Anche il Comune di Sefro, quindi, accede a pieno titolo alle risorse Pnrr destinate alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Uno sforzo economico importante che l’Italia e la UE stanno facendo per rendere il settore strategico degli enti locali, primo presidio sul territorio per il cittadino, sempre più moderno.
“Per il resto – prosegue il vicesindaco Rossi – oltre ad aggiustamenti tecnici, abbiamo anche preso atto del finanziamento di una ulteriore risorsa sisma che supporterà gli uffici nella gestione dei fondi Pnrr-Pnc (fondi nazionali per la rigenerazione urbana dedicati al cratere del Centro Italia 2016 -Ndr)”.
Proprio su questo tema interviene anche il sindaco Pietro Tapanelli: “La Regione Marche sta facendo un ottimo lavoro su questi temi. C’è stato un colloquio costante e proficuo con l’ormai Senatore Guido Castelli, che aveva la delega al sisma, per arrivare ad assegnare ulteriore forza lavoro ai piccoli comuni, altrimenti impossibilitati a gestire una mole di lavoro così imponente.” Conclude il primo cittadino: “Con la partenza per Roma dell’ex assessore, avremo ora direttamente il presidente Acquaroli come punto di riferimento per terremoto, il quale sicuramente sarà a completa disposizione dei nostri territori”.
Fronteggiare le situazioni di maggiore disagio abitativo e prevenire gli sfratti per il mancato pagamento incolpevole dei canoni di locazione. È questo il criterio generale che ispira il Fondo inquilini morosi incolpevoli in base al quale la giunta regionale ha adottato, nell’ultima seduta, un provvedimento, su iniziativa dell’assessore all’Edilizia e Lavoro, Stefano Aguzzi, destinando circa 990mila euro.
Una deliberazione che si sussegue negli anni in virtù dell’assegnazione di risorse statali alle Regioni ma che si adegua ogni anno alle mutate condizioni sociali, attraverso l’estensione della platea dei beneficiari e la rimodulazione dei criteri per la concessione dei contributi.
Le risorse vengono trasferite in base ai fabbisogni effettivi a tutti i comuni che poi provvedono all’erogazione dei benefici con lo scopo di regolarizzare il pagamento dei canoni di locazione relativi all’anno 2022, a seguito della perdita del reddito Irpef in misura superiore al 25%, anche per motivi connessi all’emergenza da Covid-19. Il contributo copre il canone locativo delle mensilità a contratto per il 2022, pari al 40% del relativo importo, fino a un massimo di 2.500 euro e con un indice della situazione economica equivalente - Isee non superiore a 35.000 euro.
"Le conseguenze dell’emergenza Covid stanno ancora penalizzando le famiglie - ha spiegato l’assessore Aguzzi - quindi per l’annualità 2022, al fine di rendere più agevole l’utilizzo delle risorse disponibili, la platea dei beneficiari del Fondo è stata estesa anche ai soggetti che, pur non essendo destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, presentino una autocertificazione nella quale dichiarino di aver subito, anche a causa dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 25%".
La morosità incolpevole si verifica per sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. A dimostrazione della incolpevolezza della morosità, l'interessato dovrà dimostrare la regolarità nei pagamenti degli affitti negli anni precedenti.
La Regione Marche era già intervenuta nel 2021 modificando alcuni criteri per estendere i benefici al maggior numero di persone in difficoltà, ampliando l’ammissione a partecipare al Fondo per tutti i Comuni, in deroga all’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa come previsto dalle normative nazionali.
“Chi mi conosce sa che non amo replicare a critiche sterili e senza fondamenta ma alimentare continuamente la diffusione di notizie falsate non è più accettabile”.
Inizia così la sua replica il sindaco di Monte San Martino, il geologo Matteo Pompei, dopo l’attacco del consigliere di minoranza Raffaele Anselmi riguardo un intervento di messa in sicurezza eseguito da ANAS sulla strada provinciale 84 (leggi qui).
Il sito sotto la lente di ingrandimento è un versante roccioso in prossimità dell’ingresso ovest del centro storico. L’intervento realizzato da Anas ha previsto il consolidamento del versante a rischio frana con l’installazione di reti per il rafforzamento della parete. Questa opera fa parte di una messa in sicurezza ben più ampia di tutta la rupe di Monte San Martino, iniziata dopo il sisma del 2016.
“Il progetto ha seguito tutto l’iter normativo necessario fino alla conferenza dei servizi dove l’Ente gestore della strada Provincia di Macerata, l’ente attuatore ANAS S.p.A., ARPAM Regione Marche e il Comune hanno espresso pareri positivi all’intervento, nel proprio ambito di competenza”, spiega Pompei.
“Riguardo i materiali utilizzati, nella relazione tecnica progettuale di Anas è stata specificata la necessità di integrare le reti per il consolidamento con una geostuoia che garantisce una pronta ricrescita vegetativa ed un recupero ambientale dell’area”.
“Mi chiedo ora come si fa a dichiarare il danno ambientale provocato dall’intervento. È evidente che si è cercato di screditare gli Enti interessati senza acquisire le informazioni necessarie alla comprensione tecnica dei lavori”.
“Un consigliere comunale, seppur di minoranza, dovrebbe conoscere tutti gli strumenti a sua disposizione per fare chiarezza sulle questioni e non posso accettare che vengano divulgate informazioni fuorvianti ai miei concittadini”.
“Saremo ben contenti di fornire tutta la documentazione ufficiale e permettere ad Anselmi di fare opposizione nelle corrette sedi istituzionali così come il suo ruolo di consigliere di minoranza imporrebbe”.
“Concordo con alcuni dei miei concittadini sul primo impatto visivo dell’intervento e sulla pulizia della vegetazione, mai auspicabile seppur necessaria, ma l’area è stata valutata a rischio frana e non transigo sulla sicurezza delle persone. La provincia e l’Anas mi hanno dato garanzie sulla buona riuscita dell’opera e ho incaricato gli uffici di monitorare la situazione, aspettiamo i tempi necessari”.
Una rappresentanza del comitato “No discarica” ha incontrato la sindaca e vice sindaca di Corridonia. “L'incontro – spiega l’associazione - ha avuto come obiettivo quello di iniziare una proficua collaborazione, fare delle richieste ed avere informazioni riguardo l'iter della discarica provinciale”.
“L'Ata 3, dopo la lunga tornata elettorale, ha riavviato i lavori ed ha davanti a se diverse tappe: rispondere alle osservazioni della Regione Marche, approvare il Piano d'Ambito, decidere il sito per la nuova discarica e realizzarla”.
“La nuova Amministrazione Comunale di Corridonia ci ha comunicato che sta lavorando a una campagna di informazione sul corretto riciclaggio e la diminuzione dei rifiuti, un centro del riuso che funzioni, alla tariffazione puntuale che premi chi produce poca immondizia e ricicla bene. Inoltre a una raccolta dei rifiuti di quartiere”.
“C'è l'impegno del Comune a rendersi parte attiva in tutta la filiera politica-amministrativa per evitare la scelta di siti inidonei come i nostri”, proseguono. “Abbiamo chiesto, come fatto da altri comitati e sindaci, una risposta chiara dalle istituzioni competenti sulle motivazioni che hanno portato all'abbandono del vecchio studio approvato dalla giunta Provinciale nel 2001”.
“La richiesta di considerare l'importanza del rischio idrogeologico, dopo l'alluvione del 15 settembre nel centro-nord delle Marche, è stata accolta dalla sindaca che la porterà a all'ATA3”.
“Infine, abbiamo chiesto chiarimenti circa le osservazioni inviate dal Comune nel 2021 in quanto la Provincia, nell'approvazione della VAS, scrisse che avevamo inviato loro <<tavole aggiuntive>> del Comune rispetto a quello inviato”, conclude il Comitato No Discarica Corridonia. “Rimaniamo in attesa di aggiornamenti e di conoscere le modalità di partecipazione come uditori alla prossima assemblea dell'ATA3”.
"Un vero e proprio scempio per il quale i cittadini chiedono risposte e del quale qualcuno dovrà assumersi la responsabilità". Così Raffaele Anselmi, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Monte San Martino, in merito ai lavori di ripristino del versante in frana in via Grazie, al km 0+100 della strada provinciale 84 Monte San Martino - Amandola.
Nel corso dei lavori svolti dall’Anas, un'intera scarpata situata proprio all’ingresso del centro storico del paese è stata ricoperta da una rete con all’interno del materiale plastico. "Oltre ad aver coperto e danneggiato una splendida fioritura di un glicine centenario, quello che i cittadini si chiedono è se fosse proprio necessario utilizzare una copertura così invasiva e impattante, dal momento che per arginare eventuali movimenti franosi era probabilmente sufficiente una normale rete metallica, senza ulteriori materiali", aggiunge Anselmi.
"Purtroppo, ci si riempie troppo spesso la bocca di turismo, tutela ambientale, salvaguardia dei borghi dell’entroterra mentre poi i fatti rappresentano una realtà diversa - dichiara il capogruppo FdI -. È doveroso, quindi, conoscere chi ha autorizzato la stesura di questa copertura con la quale si sta ricoprendo un'intera scarpata, privata della vegetazione, compresi gli antichi muri a secco del paese".
"Monte San Martino non merita di assistere inerme a questo scempio e per questo" conclude Anselmi "promuoverò, sempre garantendo la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, qualsiasi tipo di iniziativa utile a far sì che sia le bellezze storico-architettoniche che quelle naturali del nostro paese possano essere adeguatamente tutelate".
“La risoluzione lampo del furto alla Maglieria Sabry di Montefano è stata il frutto di due fattori fondamentali: la validità dell’investimento fatto dal comune per installare sul territorio montefanese quante più telecamere OCR possibile e il lavoro veloce e puntuale dei carabinieri del comando di Montefano e della polizia municipale”.
A dirlo è la sindaca di Montefano Angela Barbieri evidenziando come “solo così è stato possibile rintracciare in poche ore il furgone con la refurtiva ed arrestare i due malviventi". "Ci siamo messi tutti a disposizione di Sabrina Storani per risolvere il problema: un carico di 50.000 euro di prodotto di questi tempi non può andare perduto", ha proseguito la prima cittadina.
"Sin dal nostro insediamento abbiamo sposato il progetto di dotare il territorio di un sistema di telecamere Ocr per la videosorveglianza - spiega Barbieri -. Il tempestivo intervento dei carabinieri del comando di Montefano e della nostra polizia locale hanno fatto il resto, in tempi brevissimi hanno rilevato le testimonianze e visionato i filmati delle telecamere e hanno quindi contattato il comando di Macerata che ha allertato le forze dell'ordine di Umbria e Lazio: insieme hanno seguito passo passo i movimenti del furgone fino a eseguire l’arresto dei due ladri".
"A tutti loro va il nostro grazie: siamo grati ed orgogliosi della capacità d’intervento di questi uomini e donne che con il loro operato, insieme a noi, hanno dimostrato come lavorare insieme, collaborando con tempismo, renda possibile intervenire a tutto vantaggio della comunità. La sinergia tra le Istituzioni è un valore imprescindibile. La stessa Sabry Maglieria, informando subito il comune dell’avvenuto, ha mostrato fiducia nelle istituzioni, sottolineando così come la vicinanza dell'ente ai cittadini sia reale" conclude Barbieri.