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L’élite della politica marchigiana al fianco di Buldorini: “Una grande occasione per Appignano” (PHOTOGALLERY)

L’élite della politica marchigiana al fianco di Buldorini: “Una grande occasione per Appignano” (PHOTOGALLERY)

 

Si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco di Appignano Luca Buldorini per le elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno.

Dopo un iniziale ritrovo in Piazza Umberto I, cominciatasi ad affollare intorno alle 17, ci si è spostati poi al ristorante “Peperondino” per la conferenza stampa. Quest’ultima ha visto gli interventi di esponenti politici di primo peso, su tutti il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli. Presenti anche il suo vice e assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, gli onorevoli Mirco Carloni e Giorgia Latini, la senatrice Elena Leonardi, i consiglieri regionali Renzo Marinelli, Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, il segretario provinciale di Unione di Centro Luca Marconi, il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi e il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli.

“Grazie Luca per averci invitato e averci dato la possibilità di riavvicinarci alla nostra gente, la gente delle nostre comunità e dei nostri territori”. Ha affermato il presidente Acquaroli, che ha voluto poi sottolineare alcune importanti iniziative a favore delle comunità territoriali portate avanti dal suo governo regionale negli ultimi anni, come la legge sui borghi e la legge sul governo del territorio.

 “In questi 3 anni e mezzo abbiamo avuto tante occasioni per vederci ma non sufficienti per raccontare ciò che stiamo facendo. Nei primi giorni della nostra legislatura, sommersi da tutte le problematiche relative alla pandemia che era in corso, avevamo approvato la legge sui borghi, una legge fondamentale per il nostro territorio. Non solo una legge ma anche opportunità, perché abbiamo deciso di destinare alla sua realizzazione il 10% della nostra programmazione europea, con una finalità precisa: la rigenerazione sociale, urbana ed economica.  Parliamo dunque di 100 milioni di euro che verranno banditi fino al 2027, con la finalità di sostenere la rinascita di questi luoghi. Altra legge sulla quale vorrei soffermarmi è la legge sul governo del territorio. È la legge più importante, insieme a quella sulla sanità, che una giunta regionale possa fare e non veniva aggiornata dal 1990. Nel frattempo, le comunità sono cresciute, sono uscite dai borghi e hanno preso altri spazi. Tutto questo sviluppo non è stato guidato da una visione comune, ma da una visione a macchia di leopardo. Le amministrazioni sceglievano in base a delle logiche localiste, perseguendo una visione di territorio ristretta o addirittura con gli oneri di urbanizzazione. Questa è una visione sbagliata del nostro territorio, che ha un potenziale elevatissimo. Per anni per questo potenziale è stato sottovalutato, per perseguire politiche lontane da quello che noi realmente siamo. Oggi le istituzioni sono al fianco di questi territori, perché crediamo che nella regione che stiamo costruendo ci sia spazio per i giovani, per politiche di crescite e aprire questo territorio al mondo. Sono tutte cose che sono state fatte, nonostante tutte le problematiche dettate dalla pandemia, dalle guerre e dall’inflazione. Ora non dipende solo da noi, ma dipende moltissimo dai cittadini, che devono cogliere la possibilità di sposare un modello di sviluppo economico e sociale consolidato”.

Un modello di sviluppo economico e sociale consolidato che è stato enfatizzato anche negli interventi degli altri esponenti politici, che hanno voluto porre l’accento sulla grande compattezza dell’attuale filiera governativa, nonchè di tutto il centro destra.

L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha toccato invece un punto estremamente sensibile alla cittadinanza di Appignano, ovvero quello della Riabilitazione dell’Inrca.

“Ci tenevo ad essere qui oggi per un rapporto di affetto e di stima con Luca Buldorini. Ho fatto poi il sindaco per anni nella vicina Cingoli, quindi ci legano tantissimi contenuti valoriali e tanti interessi anche dal punto di vista sociale ed economico. Posso dunque affermare come la tutela della salute sia fondamentale per garantire lo sviluppo di queste realtà territoriali. A tal proposito stiamo facendo riaprire la Riabilitazione dell’Inrca e quindi tra qualche settimana chi ha bisogno di riabilitazione troverà risposte certe qui ad Appignano”.

La conferenza stampa è stata chiusa dall’intervento di Luca Buldorini. Il vicepresidente della provincia di Macerata e segretario provinciale della Lega ha presentato le motivazioni e gli obiettivi che hanno spinto la sua candidatura a sindaco di Appignano.

“La mia candidatura può rappresentare un’opportunità grande per Appignano. Ringrazio i vari esponenti politici per i loro interventi e per aver sottolineato ciò che abbiamo fatto in questi anni per Appignano a livello regionale e provinciale. Lo abbiamo fatto per darle delle occasioni che superano la normale amministrazione di un comune di 4.000 persone. La politica mi dà soddisfazioni e finché continuerà a darmele io garantirò il mio impegno. La mia scelta l’ho fatta quando sono diventato vigile del fuoco giurando di fronte alla Costituzione e al ministro dell’Interno. Ho scelto infatti di mettermi a servizio dei cittadini ed essere dalla parte dello Stato. Oggi ad Appignano abbiamo la fortuna di vivere un benessere che ci è stato lasciato dalle generazioni passate. Dobbiamo essere orgogliosi di tutto ciò, ma allo stesso tempo dobbiamo avere la capacità di riportare al centro queste persone e renderle un buon esempio di società per il futuro delle nostre generazioni”.

Queste considerazioni fatte da Buldorini sono racchiuse nel simbolo della sua lista “Tutti Insieme”, che raffigura appunto la mano di un bambino che afferra quella di un anziano. A tal proposito il vicepresidente della provincia di Macerata ha voluto menzionare l’esempio di un personaggio storico di Appignano come Mario Rimini, scomparso tre anni fa.

“Quando parlo delle generazioni che hanno fatto il bene di Appignano penso a personaggi importanti come Mario Rimini. Nonostante ciò, quando ha avuto bisogno di aiuto dalla sua cittadinanza è stato lasciato morire da solo nella vicina casa di riposo di Montecassiano. Con la mia squadra composta da persone competenti, che hanno la mia stessa sensibilità per i cittadini, voglio dettare le linee politiche per aiutare i cittadini nei momenti di difficoltà. Per questo motivo, dal giorno dopo in cui dovessi diventare sindaco apriremo le porte del comune per ascoltare e accogliere le istanze dei cittadini, analizzarle e mettersi a lavoro per risolverle”.

Il candidato sindaco ha voluto poi ringraziare tutti gli esponenti politici intervenuti nella conferenza stampa per le loro preziose testimonianze e per gli insegnamenti e i valori che sono riusciti a trasmettergli negli anni.

“Oggi per me è stato un piacere portare nella mia Appignano i miei maestri, coloro che hanno saputo trasmettermi la saggezza per fare politica. Loro mi hanno sempre detto prima realizzamo e poi inauguriamo. Questa è la differenza sostanziale fra noi e gli altri. Lo abbiamo visto con il Punto Salute e con la manutenzione stradale. Se cogliamo tutti insieme questa opportunità potremo dare ad Appignano il ruolo centrale che merita”.

 

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