Dal sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, riceviamo
Con vero disappunto, sono venuto a conoscenza del fatto che ieri l'ex sindaco Corvatta e l'ex assessore Cecchetti hanno distribuito volantini davanti alla scuola media Mestica, per segnalare che i fondi per l'ascensore saranno destinati ad altri lavori di manutenzione della città.
Soltanto qualche precisazione, prima di rispondere nel merito della questione. Desta francamente incredulità che persone che abbiano rappresentato e rappresentano in Consiglio comunale le istituzioni abbiano scelto il contesto principe dell'infanzia e dell'adolescenza per fare opposizione. Usare il primo giorno di scuola, momento indelebile nel cuore di genitori, alunni e insegnanti, per visibilità personale ha ben poco di sano confronto politico.
Da Amministratore mi domando che politica sia quella fatta da chi non pone un filtro che scinda tempi e destinatari idonei, e dove sia quel rispetto del confronto democratico tanto sbandierato dalla sinistra. Esso non dovrebbe essere un valore aggiunto, bensì primo fondamento per tutti.
A chi usa questi metodi subdoli di comunicazione è utile sottolineare che la Giunta si esprime tramite delibere, che tutti possono consultare in maniera trasparente e non c'è bisogno del 'porta a porta' per dare informazioni.
La scelta di distogliere fondi dall'ascensore in questione, pur dolorosa, è stata frutto di un ragionamento sulle priorità e le emergenze dell'edilizia scolastica come ci è stata consegnata e il piano degli interventi è stato spiegato dall'assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai pochi giorni fa. Precisiamo che la scuola in questione è idonea perché l'accesso ai disabili viene garantito a piano terra e l'ascensore, pur ribadendone la bontà, è un valore aggiunto e non criterio fondante per l'agibilità.
Quello che l'Amministrazione realizzerà per le scuole, lo abbiamo comunicato attraverso una nota stampa in cui abbiamo spiegato sia la volontà politica che il grande impiego di risorse nel settore, e la priorità data a situazioni di emergenza, come ad esempio il rifacimento dei tetti e delle palestre.
A proposito di diritti di alunni e di personale, ci è caro sottolineare lo sguardo dell'amministrazione attuale sulla sicurezza, che ci ha portato immediatamente ad attivarci per progettare i lavori che la precedente Giunta ha lasciato senza i fondi necessari. Siamo già in possesso della mappatura degli edifici scolastici e la Giunta si è incontrata diverse volte per discutere un piano progettuale.
Mi si consenta infine una riflessione. La buona politica tutela i più deboli, ma lo fa senza alcuna strumentalizzazione, e dà priorità a situazioni di emergenza. Noi questo stiamo facendo. Del volantinaggio resterà solo il basso profilo degli ex amministratori, incapaci di confrontarsi in maniera diretta e leale con i successori, nelle sedi e con mezzi idonei ad un serio dibattito politico.
Il Sindaco Fabrizio Ciarapica
Il Comitato per il mantenimento del Punto di Primo Intervento al Santa Lucia di Recanati considera insoddisfacenti ed evasive le rassicurazioni sul futuro dell’ospedale e, in modo particolare, sul mantenimento del Punto di Primo Intervento. Dire che il PPI non verrà toccato almeno fino al 31 luglio 2018, fine del mandato del direttore Alessandro Maccioni, non è certo motivo di tranquillità per i cittadini di Recanati e del territorio che - dicono - "hanno bisogno di ben altre certezze come quelle che i punti di Emergenza non solo non si toccano ma vanno potenziati con personale medico specializzato e dedicato e non servendosi, come avviene ora, dei medici di reparto".
Oltre a questo i cittadini vogliono che il vecchio ospedale di Recanati possa disporre di posti letto di tipo ospedaliero e non per cure intermedie che la delibera della Giunta Regionale n° 139 del febbraio 2016 affida nella gestione dei medici di medicina generale, cioè i medici di famiglia. Il Comitato non si fa certo confondere con l’inutile, quanto ingannevole, elenco degli spostamenti dei servizi già esistenti che, dimostra, semmai come sia in atto lo smembramento del nostro vecchio ospedale.
Ecco perché il Comitato, nato ad ottobre dell’anno scorso con il preciso obiettivo di salvare il Punto di Primo Intervento e di far riacquistare al Santa Lucia la qualifica di ospedale a tutti gli effetti, ha preso l’iniziativa di coinvolgere tutti i consiglieri regionali chiedendo loro di presentare una mozione con la quale si chiede la revoca della delibera 139/2016, di mantenere inalterate le location e la quantità degli attuali Punti di Primo Intervento, adeguandoli con personale medico ed infermieristico consono, e il ruolo di “Ospedale” alle strutture destinate dalla del.139/2016 al declassamento al fine di assicurare almeno un minimo di adeguati posti letto sanitario e non di semplice assistenza da Casa di Riposo.
Quest’ultimo aspetto è tanto importante che proprio in virtù del fatto che i posti letto di tipo ospedaliero sono stati soppressi che molti pazienti recanatesi e del suo territorio, bisognosi di un ricovero in lungodegenza, vengono trasferiti nelle strutture private come Villa Pini mentre prima della trasformazione del Santa Lucia in ospedale di Comunità venivano ricoverati a Recanati.
Marco Buccetti, portavoce del Comitato, puntualizza che l’attuale normativa decreta la fine del ruolo di “Ospedale” di diverse strutture sanitarie storiche e di particolare importanza logistica (Recanati, Cingoli, Tolentino, ecc…) senza peraltro creare alcuna concreta alternativa; infatti non si delinea alcuna chiarezza su cosa siano le cosiddette “Cure Intermedie” lasciando gravi e drammatiche lacune operative con ambiguità anche sui ruoli del personale sanitario addetto. Inoltre si provvede anche alla chiusura dei “Punti di Primo Intervento” senza però definire concretamente quale risposta si intende dare alla necessaria richiesta di pronta assistenza sanitaria territoriale, né tantomeno si delineano le precise figure sanitarie delegate a detta risposta. E’ per questo che si chiede il ritiro o, comunque, una sostanziale modifica della delibera della Giunta Regionale n° 139/2016.
Il sindaco di Camerino Pasqui non convoca il consiglio comunale e allora lo fa la minoranza. I consiglieri comunali Trojani, Caprodossi, Fanelli e Tapanelli hanno infatti ufficialmente fatto richiesta di convocazione di un consigio comunale aperto "al fine di discutere con spirito costruttivo importanti problematiche della nostra città e ovviare alla mancanza totale di informazione da parte del Sindaco e della sua giunta nei confronti della popolazione".
Nella richiesta di convocazione si chiede la discussione dei seguenti punti all’ordine del giorno: 1) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco e alla Giunta avente ad oggetto la realizzazione del nuovo centro commerciale in Loc. San Paolo”. Stato della procedura e riferimenti documentali, stato di attuazione e cronoprogramma.
2) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco e alla Giunta avente ad oggetto l’incarico professionale all’arch. Mario Cucinella e l’attività di pianificazione strategica per la ricostruzione e lo sviluppo della città post sisma 2016”.
3) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco avente ad oggetto messa in sicurezza del centro storico: Stato della procedura e riferimenti documentali, soggetti responsabili e tecnici incaricati, stato di attuazione e cronoprogramma”.
4) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco e al Vicesindaco su cronoprogramma per il completamento delle verifiche fast”;
5) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto nuovo Istituto comprensivo “Betti”: stato della procedura e riferimenti documentali, stato di attuazione e cronoprogramma”.
6) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto messa in sicurezza Chiesa di Santa Maria in via e del Tunnel che dovrebbe garantire l’accesso alla città: stato di attuazione e cronoprogramma”.
7) Piano di rimozione delle macerie e cronoprogramma.
8) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto sede del Giudice di pace: Situazione e tempistiche previste per la riapertura della sede del giudice di pace”.
9) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto Area SAPE Vallicelle: stato della procedura e riferimenti documentali, stato di attuazione e cronoprogramma.
10) Interpellanza su mancata istituzione delle “consulte” approvate in sede di consiglio Comunale del 19/06/2017. 11) Mozione avente ad oggetto integrazione linee programmatiche per il mandato amministrativo 2014-2019.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“Meglio tardi che mai: dopo mesi e mesi il ministero delle Infrastrutture, per mano del viceministro Riccardo Nencini, si è finalmente degnato di rispondere alla mia interrogazione in merito alle verifiche e agli stress test relativi alle gallerie alla Quadrilatero, soprattutto per ciò che riguarda la tratta Foligno-Civitanova, salita alla ribalta delle cronache nel 2015 per l’inchiesta di Report sulla costruzione della galleria “La Franca”.
Per farla breve: Nencini conferma che si possono dormire sonni tranquilli in quanto sono state fatte tutte le verifiche del caso e sono stati realizzati tutti gli accorgimenti nelle gallerie prese in esame nel periodo giugno-luglio del 2016. Inoltre, lo stress test involontario più importante, cioè il terremoto dello scorso 30 ottobre che ha raggiungo i 6,5 gradi di scala Richter con epicentro non distante dalla arteria stradale: secondo il governo tutte le gallerie hanno retto benissimo. Lo stesso governo però, ha confermato: parte di queste gallerie sono state costruite con spessori con conformi e presentano sopra vuoti e difformità nei sottospessori di rivestimento.
Riassumendo: tutto sotto controllo, ma a monte la costruzione fu fatta alla bene e meglio e in modo del tutto approssimativo. tanto che Anas e società Quadrilatero Spa hanno portato il contraente, nel frattempo fallito, davanti al giudice per chiedere tutti i danni del caso, come ci ricorda nella sua risposta Nencini. Come M5S riteniamo che la Quadrilatero, realizzata con tempi biblici e costi che sono lievitati mese dopo mese, doveva almeno essere costruita con tutte le accortezze del caso: cosa che non è avvenuta. Bene la risposta da Nencini, ma non benissimo: chi sbagliò all’epoca dovrebbe pagare”.
Un segnale al territorio, in senso ampio, pr rappresentare la Provincia di Macerata. E' questo uno degli obiettivi che ha spinto all'organizzazione della Festa dell'Unità del Pd, che si terrà a Macerata il 15 e il 16 settemebre in Piazza Cesare Battisti. Una festa di tutti e per tutti, per affrontare tematiche importanti ma anche per divertirsi. Presenti alla conferenza di presentazione, tenutasi stamattina, mercoledì 13 settembre, il neo-eletto segretario del Pd maceratese, Stefano Di Pietro, l'assessore ai lavori pubblici Narciso Ricotta, il capogruppo consiliare del Pd Maurizio Del Gobbo, Alessia Scoccianti consigliere comunale e il segretario provinciale Francesco Vitali.
Una festa resa possibile dal Circolo Locale di Macerata, che ha anche avuto l'idea. Una festa leggera, diversa rispetto alle edizioni passate, per dare la possibilità agli iscritti e ai simpatizzanti di partecipare. Tre iniziative interessanti, tra cui l'intervento del Capogruppo alla Camera Ettore Rosato insieme al segretario regionale Francesco Comi, previsto per le 21.15 di venerdì 15 settembre. Il terremoto sarà il tema centrale alla presenza del nuovo Commissario Straordinario Paola De Micheli e dell'assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, incontro moderato da Bendin. "Quest'anno abbiamo organizzato questa festa in maniera molto sobria - ha detto Di Pietro - ma riteniamo che si possa investire e puntare di più sulle prossime edizioni, in una location diversa e con ulteriori iniziative. Deve essere una festa per tutti, sono solo per i tesserati ma anche per i simpatizzanti e per tutti i cittadini". Altro tema fondamentale, introdotto da Narciso Ricotta, è la Via Mattei - La Pieve. Un'arteria importante non solo a livello maceratese, ma sul territorio provinciale, essendo un punto strategico per entrare nel capoluogo di provincia. Saranno fornite informazioni e aggiornamenti a tutti coloro che parteciperanno all'evento e che saranno interessati.
Ci saranno anche momenti di divertimento, dal momento che per la serata di venerdì 15 settembre a partire dalle 22:30 si esibiranno in concerto i Route 77, mentre per sabato 16, dalle 22, è previsto lo spettacolo comico "Scherziamo" con Piero Massimo Macchini.
Nota da Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati:
“Come M5S iniziamo a pensare che a Palazzo Raffaello ci facciano apposta a prendersi gioco degli abitanti del cratere sismico, che oltretutto nella nostra regione sono una fetta piuttosto notevole. Infatti proprio in questi giorni abbiamo appreso che l’Erap regionale, con il bando per l’acquisto dell’invenduto imbastito la fine di ripopolare le aree interne interessate dal terremoto, ha ammesso 748 offerte di vendita per abitazioni che si trovano per oltre la metà sulla costa, o, più in generale, in comuni che non fanno parte del cratere. In parole povere, la attuale giunta cerca di incentivare i terremotati a rimanere nelle località costiere e non il contrario, come il bando invece prevedeva. I sette comuni dove è stato ammesso il maggior numero di offerte sono Fermo, Ripatransone, Spinetoli, Montegranaro, Potenza Picena, Recanati e Osimo, tutti centri che non fanno parte del cratere: uno sberleffo in piena regola per chi ha la casa distrutta ai piedi degli Appennini. Il bello è che il M5S, presagendo che il bando potesse finire male come stiamo costatando ora, aveva chiesto di specificare in modo più netto che si individuassero offerte di vendita solo nel cratere o al massimo nei comuni confinanti. Qui invece si è scelto di fare scientemente un altro sfregio a chi sta da undici mesi ormai lontano dalla propria terra. Ceriscioli continua a sbagliare tutto ciò che si può sbagliare e i suoi funzionari in regione non ne azzeccano una nemmeno per sbaglio. Dopo aver devastato il mercato degli affitti sulla costa, si colleziona un’altra scempiaggine in tema di politiche abitative. Il bello è che in Umbria è stato fatto un bando simile, ma almeno lì ha riguardato davvero solo edifici del cratere. Nelle Marche oramai se si può sbagliare una cosa nel post-sisma, si fa apposta a sbagliarla, e la regione in questo ha responsabilità abnormi”.
Anche CivitaSvolta, associazione di volontariato, presenta il suo progetto per lo spazio del tirassegno che dovrebbe diventare un teatro all’aperto a disposizione di tutte le età. E’ vero che la prevenzione si fa con le persone e i luoghi da rigenerare che rinvigoriscono il tessuto sociale nei rapporti interpersonali.
CivitaSvolta afferma che "per contrastare le dipendenze non sono sufficienti i luoghi di aggregazione giovanile o attività ludico attrattive, occorre ben altro. Cominciare a condividere gli spazi, iniziare a contrastare la criminalità organizzata. Davigo afferma che si impara ad essere mafiosi a scuola quando si regalerà la merenda al capoclasse che poi ci dovrà coprire.
Il decalogo per trattare le associazioni di volontariato in relazione all'affidamento degli immobili era stato inviato a suo tempo all'ex segretario del comune di Civitanova Marche insieme all'ipotesi di piano anti corruzione. Invitiamo dunque l'attuale amministrazione a visionarlo per non cadere nella tentazione di costruire all'ex tirassegno una struttura ad uso e consumo di una sola associazione denominata “Sentinelle del mattino”.
Non solo giovani visto che le parrocchie vengono già finanziate per centri di aggregazione giovanile. I diritti e la legalità non hanno colore politico. Le amministrazioni passate hanno accolto un solo progetto. Invitiamo il nuovo sindaco e tutta la giunta ad ascoltare e a visionare anche altri progetti di altre associazioni".
E' per venerdì 15 settembre l'appuntamento per l'assemblea generale in previsione dello sciopero nazionale del personale delle Province indetto per il 6 ottobre prossimo. Alle ore 10 tutti coloro che aderiranno si ritroveranno al Conero Break in Via Luigi Albertini di Ancona per definire i punti fondamentali della manifestazione.
Previsti oltre 600 dipendenti alla reunion convocata da CGIL FP, CISL FP, UIL FPL Marche. Al centro del dibattito ci saranno le ragioni dello sciopero delle province e delle città metropolitane, in particolare delle singole Province del territorio della Regione Marche, la situazione dei Centri per l’impiego, del personale precario e delle prospettive future.
« E’ fondamentale garantire la piena operatività delle importanti funzioni in capo alle Province quali l’edilizia scolastica e le strade provinciali – affermano le Segreterie Regionali di CGIL FP, CISL FP, UIL FPL - poiché i cittadini italiani, attraverso il Referendum di dicembre 2016, hanno espresso la palese volontà di mantenere le Province come Enti costituzionali e territoriali con funzioni e responsabilità nei confronti e per i cittadini. Mentre per i Centri per l’Impiego resta comunque fondamentale, in attesa di disposizioni nazionali che stentano a decollare, che gli operatori vengano messi nella condizione di dare risposte a coloro che cercano lavoro. In tal senso è necessaria – concludono i sindacati - la stabilizzazione dei precari e la valorizzazione delle professionalità esistenti».
Nessuna discussione oggi pomeriggio per il Consiglio. Infatti, dopo il terzo appello andato a vuoto, il presidente dell’assise cittadina Luciano Pantanetti, constata la mancanza del numero legale, ha dichiarato deserta la seduta rinviando a domani, martedì 12 settembre, alle ore 16, i lavori del Consiglio.
In discussione 5 delibere relative al regolamento per la disciplina del trattamento dei dati personali acquisiti attraverso l'impianto di videosorveglianza e lettura targhe attivato in città, l’affidamento dell'attività di riscossione di alcune entrate patrimoniali all’Agenzia delle entrate, variazioni al bilancio 2017-2019, l’adesione del Comune di Loreto al Cosmari e rinuncia sottoscrizione aumento capitale sociale – delega e infine la variante parziale al prg per l'area scolastica in via Giuliozzi.
Due invece gli ordini del giorno che verranno discussi e che riguardano il Tribunale di Macerata presentato dai consiglieri dell’Udc Tacconi e Foglia e l'attivazione di una circolare veloce e gratuita a completamento del nuovo sistema della mobilità urbana avanzato dalla consigliera Contigiani e da altri rappresentanti del Pd.
Infine il consesso cittadino prenderà in esame 5 mozioni in merito a provvedimenti per borgo san Giuliano (Pantana di Forza Italia), all’impegno ad attuare una fase di sperimentazione contabile interna del metodo denominato "fattore famiglia” (Marchiori di Forza Italia e altri consiglieri), all'installazione di tre telecamere di sorveglianza nella zona della stazione (Mandrelli del Pd), al piano della sosta e ai titolari di contrassegno per disabili e all’Infopoint e piazza Mazzini (Menghi del Comitato Anna Menghi).
Dal Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui riceviamo:
In questo anno tremendo ci siamo trovati a dover fare il possibile e, spesso, anche l’impossibile. Non siamo attrezzati, però, per revocare ciò che non esiste. Il riferimento è all’invito (da parte di un consigliere comunale) di revocare l’ordinanza di messa in sicurezza del palazzo di Viale Seneca, identificato come Palazzo Toffee. Come posso revocare una ordinanza che non ho mai firmato? Lo chiedo ai soliti noti che, pur ricoprendo incarichi istituzionali da ormai qualche anno, ignorano la differenza tra una ordinanza del sindaco e una comunicazione di inizio lavori da parte dell’ufficio.
E’ del 5 settembre, infatti, la nota con cui la Regione Marche autorizza la demolizione del palazzo in oggetto (in alternativa all’intervento di messa in sicurezza già approvato dalla stessa Regione), a seguito dell’intervento dell’amministrazione comunale che, nonostante la pendenza di un ricorso al Tar, aveva richiesto un nuovo sopralluogo teso a valutare l’effettivo intervento da realizzare tra la demolizione e la messa in sicurezza.
Già in passato, in una nota a mia firma, avevo affermato (allegando anche una relazione dell’ufficio tecnico che allego di nuovo) quanto segue: “Abbiamo scelto di non attendere l’esito del ricorso al Tar e di procedere ad un ulteriore sopralluogo per velocizzare le operazioni di riapertura di Viale Seneca. I tecnici della Regione Marche hanno effettuato un sopralluogo presso il così detto Palazzo Toffee, dopo che il GTS dei mesi scorsi ne aveva accertato la necessità di messa in sicurezza e che i tecnici incaricati dai proprietari avevano invece indicato un livello di danno che ne suggeriva la demolizione. Non è intenzione di questa amministrazione, contrariamente a quanto si vuole far intendere, prediligere le messe in sicurezza rispetto alle demolizioni o viceversa, anche perché il sindaco e la giunta non ne hanno neanche competenza. Riteniamo, invece, che per ogni singolo caso debba essere individuata la soluzione migliore sotto tutti i profili, in particolare quelli di tutela degli stessi proprietari che non dovranno trovarsi un domani a fare i conti con antipatiche sorprese. Non a caso abbiamo scelto, appunto, di procedere con la richiesta di ulteriore sopralluogo al di là di quella che sarà la decisione del TAR. I tecnici della Regione Marche, secondo quanto relazionato dall’ing. Marco Orioli del nostro ufficio tecnico, esaminata la documentazione prodotta dal tecnico di fiducia della proprietà, hanno richiesto un’integrazione assegnando il termine del 21 agosto per la presentazione della documentazione attestante lo stato di danno del fabbricato e il conseguente livello operativo dell’immobile. Si prevede con realismo, quindi, di poter avere un parere definitivo in merito entro la fine di Agosto o i primi del mese di Settembre e poter immediatamente dar via alle opere necessarie alla riapertura di viale Seneca”.
Oggi quella autorizzazione è arrivata (5 settembre), il palazzo sarà demolito e Viale Seneca riaperto in tempi brevi. Tutto come previsto, quindi, nel pieno rispetto delle norme e nell’assoluto interesse della cittadinanza. Un principio, quest’ultimo, che invece appare decisamente sconosciuto a chi continua a fare strumentalizzazioni politiche giocando su falsità, termini tecnici e sciocchezze di ogni genere.
In ogni caso, per fare ulteriore chiarezza circa le messe in sicurezza e le demolizioni, abbiamo deciso di organizzare per i prossimi giorni un dibattito a cui parteciperanno anche l’ingegner Spuri, direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione delle Marche, ed il Comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata. Contestualmente chiediamo, a chi ha il dovere istituzionale di informarsi, di studiare la differenza tra una ordinanza del sindaco ed una comunicazione di inizio lavori.
Gianluca Pasqui
In attuazione di quanto previsto dalla L.R. 30/98, l’Assessorato alla Famiglia del Comune di Civitanova ha pubblicato il bando riferito agli interventi rivolti al sostegno dei nuclei familiari, cofinanziato dalla Legge Regionale n. 30/98 avente ad oggetto “Interventi rivolti alle famiglie”.
“Con questo bando - dichiara l’Assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi - si vuole sostenere la famiglia come prima struttura sociale, ponendo particolare attenzione al superamento di situazioni di disagio economico nonché per favorire ed incrementare la natalità; l’intervento, prosegue l’assessore Capponi ammonta a € 99.000,00, in quanto l’Assessorato alla Famiglia ha voluto impegnare per questa progettualità 56.000,00 di risorse comunali mentre il cofinanziamento regionale è stato pari a € 43.000,00”.
Gli interventi previsti sono rivolti prioritariamente a: donne sole, in stato di gravidanza o con figli, in presenza di situazioni di disagio economico e sociale, con ISEE massimo di €. 10.000; famiglie con numero di figli pari o superiori a tre, con ISEE massima di €.13.000,00; famiglie in situazione di disagio economico e sociale.
I cittadini interessati possono prendere visione del bando e delle modalità di richiesta dei contributi alla sezione dedicata del sito del Comune di Civitanova Marche, oppure presso gli Uffici Servizi Sociali e Porte Sociali, a partire dal 15 Settembre.
Il Consiglio dei ministri ha nominato la sottosegretaria all'Economia Paola De Micheli nuovo commissario straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016. De Micheli sostituirà Vasco Errani.
"E' un incarico importante e gravoso, lo affronterò con umiltà e determinazione", ha commentato De Micheli, avvertendo che opererà non solo per "la ricostruzione materiale delle zone colpite dal sisma, ma anche per la rinascita civile e sociale delle comunità". Ha poi puntualizzato che con la carica di parlamentare non ci sarà nessuna incompatibilità. Errani da parte sua ha ringraziato "il Presidente Mattarella, i presidenti del Consiglio e i Governi che in questi 12 mesi mi hanno accordato la loro fiducia e il Parlamento per il lavoro attento e puntuale".
"Il lavoro di squadra con i Presidenti delle Regioni coinvolte, Ceriscioli, D'Alfonso, Marini e Zingaretti - ha aggiunto - è stato decisivo, così come la stretta collaborazione con i Sindaci e gli amministratori locali".. (Ansa)
“Con la nomina dell'onorevole Paola De Micheli, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia, a Commissario alla ricostruzione delle aree dell'Italia centrale colpite dal terremoto, proseguiamo il lavoro che abbiamo iniziato con Vasco Errani, che ringrazio per la collaborazione e per gli obbiettivi raggiunti insieme fino ad oggi, condividendo il momento più critico della storia di questo sisma. Continueremo a lavorare con il governo che in questi mesi ci ha dimostrato la massima attenzione e sostegno". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli commenta la scelta del governo di nominare Paola de Micheli nuovo commissario per la ricostruzione.
"Le risorse, gli strumenti per la ricostruzione sono pronti. Mai come per questo evento sismico" ha aggiunto Ceriscioli "sono stati messi in campo fondi e norme in poco tempo. Ora il territorio, gli amministratori locali e i sindaci devono essere protagonisti del percorso di rilancio con la ricostruzione dei comuni e delle comunità. E il governo con la scelta di nominare un sottosegretario va certamente in questa direzione. Auguriamo buon lavoro all’onorevole De Micheli”.
La nomina dell'onorevole Paola De Micheli, già Sottosegretario di Stato al Ministero dell'economia, quale Commissario alla ricostruzione delle aree dell'Italia centrale colpite dal terremoto, non è affatto una buona notizia.
"Niente di personale - viene affermato in una nota del settore Enti locali di Forza Italia diretto da Marcello Fiori e sottoscritta da numerosi amministratori - ma vista la situazione ancora drammatica e di piena emergenza, avevamo chiesto al Governo una inversione di tendenza sulla gestione del terremoto a cominciare dalla nomina del sostituto di Vasco Errani. Le nostre richieste sono di buon senso e tese a migliorare un sistema di intervento che sino ad oggi ha provocato ritardi, burocrazie assurde e disagi inaccettabili: un Commissario che si dedichi a tempo pieno all'evento catastrofico che ha messo in ginocchio aree vitali di 4 regioni italiane (come farà l’Onorevole De Micheli ad occuparsi fattivamente della ricostruzione visto che svolge già i seguenti incarichi: deputato dell’attuale legislatura, vice capogruppo vicario del PD alla Camera dei deputati, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, membro di tre commissioni parlamentari,presidente della Lega Pallavolo Serie A?).
Una figura quindi non di partito ma di provata esperienza nella gestione delle emergenze e delle fasi di ricostruzione, quale figura indipendente e di garanzia rispetto alla destinazione di risorse e mezzi relativi agli interventi da effettuare; evitare assolutamente la delega di ulteriori competenze gestionali alle Regioni che sino ad oggi hanno dato pessima prova di efficienza; puntare decisamente sui Sindaci come protagonisti della gestione dell'emergenza e della ricostruzione affidando loro il ruolo di sub commissari. Purtroppo invece si vuole ostinatamente proseguire con un modello di intervento fallimentare come testimoniano i numeri: meno del 10 % di macerie rimosse sulle oltre 2 milioni e 600 mila tonnellate presenti; 8 progetti di ripristino della viabilità eseguiti sugli oltre 500 previsti; poche centinaia di casette consegnate sulle oltre 4000 richieste; pochissimi interventi di delocalizzazione di attività produttive e commerciali e molti realizzati solo grazie a fondi privati; la perdita di centinaia di capi di bestiame durante l'inverno per l'incapacità di realizzare in tempi ragionevoli stalle di emergenza; un utilizzo assai discusso dei fondi raccolti grazie alla generosità degli italiani con gli sms; centri storici ancora zona rossa e abbandonati; beni culturali e patrimonio artistico che attende urgenti interventi di restauro; la terribile incertezza delle famiglie circa gli edifici scolastici e le modalità di svolgimento dell'anno scolastico; circa 40 mila cittadini da oltre un anno lontani dalla propria comunità.
E paradossalmente, almeno in questa fase, la preoccupazione non riguarda le risorse finanziarie. Questo anche grazie allo straordinario impegno del Presidente del Parlamento Europeo on. Antonio Tajani che si è efficacemente adoperato perché le diverse istituzioni europee mettessero a disposizione complessivamente oltre 2 miliardi di euro. Questo il bilancio dei numeri. Poi vi è un bilancio ancora più drammatico che è quello del dolore di chi ha avuto vittime nella propria comunità e quello della paura del futuro. Come si fa a non comprendere che con questi tempi e con tutta questa incertezza il rischio è lo spopolamento di intere aree interne dell'Italia centrale e la perdita di borghi, storia, tradizioni che dovremmo invece tutelare e valorizzare? Noi non ci arrendiamo e saremmo a fianco ogni giorno dei nostri Sindaci e dei cittadini per ricostruire il futuro di queste terre".
L'assessore della giunta Ciarapica, Enrico Giardini, punta l'attenzione sulla tematica dei pagamenti con regolarità ai dipendenti e sottolinea quelle che sono le intenzioni della nuova amministrazione al riguardo.
"I nostri dipendenti - spiega Giardini - devono ancora vedersi liquidati gli incentivi alla produttività relativi all'anno 2015: incentivi che saranno liquidati nel mese in corso, quello di settembre. Stiamo invece procedendo al completamento delle pratiche per liquidare l'incentivo relativo all'anno 2016".
"L'intenzione di questa amministrazione - continua e conclude l'assessore - è quella di essere regolare sopratutto nei pagamenti nei confronti dei propri dipendenti: non vogliamo mantenere i vecchi, cattivi costumi secondo i quali queste somme non venivamo liquidate regolarmente".
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“Certe volte viene il sospetto che Paolo Gentiloni, e soprattutto il partito di maggioranza che lo tiene lì a Palazzo Chigi che il Pd, ci facciano apposta ad attirarsi le imprecazioni dei cittadini. Paola De Micheli, parlamentare navigata a dispetto dell’età, è donna di partito che per amor di poltrona è stata prima lettiana, poi dalemiana e ora come successo a molti al Nazareno è divenuta come per incanto ultrà renziana. Mettere lei al posto di Vasco Errani a capo della struttura che deve supervisionare la ricostruzione post-sisma nel centro Italia sa di sfregio. Non tanto per le competenze o meno della stessa, ma in quanto rappresenta una figura divisiva che incarna in pieno questo dimenticabile quinquennio di governi a trazione Pd”.
“Non solo. Come M5s siamo convinti che questa nomina presenti evidenti tratti di incompatibilità. Il sottosegretario all'Economia è infatti già deputata, oltre che presidente della Lega Volley di serie A. In particolare però il doppio ruolo di deputata e commissario è incompatibile in base alla legge 60 del ‘53. Secondo la norma i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in istituti pubblici o privati, per nomina o designazione del governo o di organi dell'Amministrazione dello Stato. E' esattamente questo il caso di Paola De Micheli, quindi appena la sua nomina diventerà effettiva dovrebbe dimettersi subito da parlamentare”.
Paola De Micheli succederà a Vasco Errani nel ruolo di commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016. La nomina, secondo quanto riferito da fonti parlamentari, dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni.
Paola De Micheli, deputata del Partito democratico, è sottosegretario all'Economia. Nel ruolo di commissario straordinario alla ricostruzione, prenderà il posto di Vasco Errani che ha deciso di lasciare l'incarico alla scadenza del primo anno di mandato. (Ansa)
Con le sedute convocate per l’11 e il 12 settembre, alle ore 16, nella sala consiliare della Provincia, riprendono, dopo la pausa estiva, i lavori del Consiglio comunale di Macerata.
A partire dalle ore 15 dell’11 settembre verranno perse in esame due interpellanze presentate dalla consigliera Anna Menghi del Comitato Anna Menghi relative al segretario generale e al cortile del palazzo comunale.
Subito dopo il Consiglio comunale discuterà le 5 delibere inserite all’ordine del giorno dei lavori che riguardano il regolamento per la disciplina del trattamento dei dati personali acquisiti attraverso l'impianto di videosorveglianza e lettura targhe attivato in città, l’affidamento dell'attività di riscossione di alcune entrate patrimoniali all’Agenzia delle entrate, variazioni al bilancio 2017-2019, l’adesione del Comune di Loreto al Cosmari e rinuncia sottoscrizione aumento capitale sociale – delega e infine la variante parziale al prg per l'area scolastica in via Giuliozzi.
Due invece gli ordini del giorno che verranno discussi e che riguardano il Tribunale di Macerata presentato dai consiglieri dell’Udc Tacconi e Foglia e l'attivazione di una circolare veloce e gratuita a completamento del nuovo sistema della mobilità urbana avanzato dalla consigliera Contigiani e da altri rappresentanti del Pd.
Infine il consesso cittadino prenderà in esame 5 mozioni in merito a provvedimenti per borgo san Giuliano (Pantana di Forza Italia), all’impegno ad attuare una fase di sperimentazione contabile interna del metodo denominato "fattore famiglia” (Marchiori di Forza Italia e altri consiglieri), all'installazione di tre telecamere di sorveglianza nella zona della stazione (Mandrelli del Pd), al piano della sosta e ai titolari di contrassegno per disabili e all’Infopoint e piazza Mazzini (Menghi del Comitato Anna Menghi).
Nel caso in cui la seduta del 12 settembre andasse deserta, la seconda convocazione è fissata per il 14 settembre alle ore 16.
Il consigliere comunale di Macerata Deborah Pantana ha incontrato questo pomeriggio a Norcia il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani per parlare dei fondi del terremoto erogati dall'Unione Europea.
"Siamo vicini alle popolazioni del terremoto e faremo di tutto per far ripartire i nostri territori" ha confermato Tajani ai rappresentanti del territorio colpito dal sisma.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“Ho letto con sgomento le parole del sindaco Giuliano Pazzaglini e di alcuni consiglieri comunali di Visso: apprendere che se tutto va bene il grosso delle soluzioni abitative d’emergenza arriverà da loro per dicembre, con la stagione più rigida già nel vivo, è l’ennesima indecenza germogliata sull’asse sempre più nocivo Stato-regioni. Ci eravamo raccomandati, in sede parlamentare, chiedendo al governo di imbastire tutti gli sforzi necessari per dare un tetto agli sfollati di quell’area per settembre, data che peraltro segna la riapertura delle scuole. Invece a parte 43 casette consegnate alla vigilia delle commemorazioni del 24 agosto tra le vicine Fiastra, Pieve Torina e Montecavallo, tra un ritardo burocratico e l’altro a Visso e in molti altri centri appenninici marchigiani il piatto piange, tanto che il sindaco si è trovato costretto ad affidare all’ufficio tecnico del suo comune l’allestimento di alcune opere pubbliche aggiuntive nel tentativo di sveltire l’iter. Alla riapertura dei lavori alla Camera naturalmente chiederemo lumi al governo su questa situazione vergognosa, ma ci aspettiamo qualche mea culpa anche dalla regione Marche e dal sempre ingiustificatamente ottimista presidente Ceriscioli, che per tutta l’estate non ha fatto altro che ripetere ai sindaci del cratere che in tema di “casette” le tempistiche si sarebbero accorciate di molto. Tenere i cittadini per il secondo inverno consecutivo in una roulotte oppure in un residence a centro chilometri da Visso è semplicemente uno scandalo, per il quale in un paese civile salterebbero teste a tutti i livelli, da quello politico quello tecnico. Bene fa Pazzaglini a “mettersi in proprio” di fronte a una gestione post-sisma che continua a fare acqua da tutte le parti”.