In Consiglio regionale l'interrogazione dei Consiglieri Marcozzi e Celani sul crollo del tetto al Montani e sulla sicurezza nelle scuoleDinanzi alle sollecitazioni di Forza Italia, l'amministrazione regionale ha condiviso l'idea di lavorare a un Piano strategico regionale per nuovi poli scolastici multifunzionali.Ieri in Consiglio regionale, infatti, "è approdata la nostra interrogazione con cui si chiedeva, dopo il crollo di un tetto dell'Istituto Montani di Fermo, quale è lo stato, in termini di indici di vulnerabilità sismica e agibilità, degli edifici che accolgono istituti scolastici nel territorio marchigiano, se la Regione ha una mappatura aggiornata e puntuale sulle condizioni in cui versano gli edifici scolastici nelle Marche, quali sono le iniziative intraprese in termini di investimenti e messa in sicurezza, e se l'Amministrazione regionale ha intenzione di attivarsi per avviare un piano straordinario di interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici".
"Sappiamo bene - proseguono ancora i due consiglieri forzisti - che la competenza sugli immobili è di chi ne vanta la proprietà. Ma dinanzi a temi così importanti la Regione non può restarsene con le mani in mano. Comunque ci sono 520 milioni per la messa in sicurezza delle scuole sul territorio regionale. Ci sono anche dei fondi ministeriali per calcolare l'indice di vulnerabilità dei singoli edifici. Su quest'aspetto la Regione controlli come e con quali tempistiche questi fondi sono spesi. Spesso, soprattutto nei nostri borghi storici o nei piccoli Comuni, abbiamo degli edifici vetusti che ospitano delle scuole. Ecco dunque che si necessita di un Piano strategico per nuovi poli scolastici, con una politica aggregativa tra Comuni, che non riguardi solo la didattica ma con servizi a 360 gradi per i nostri bambini e ragazzi, dalle biblioteche alle mense".
Riceviamo e pubblichiamo da Romina Pergolesi, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle
Abbiamo bisogno di unità e coesione. Non di rese dei conti “fratricide”, né di dita puntate.Siamo un movimento, assumiamoci collettivamente le responsabilità. Non laceriamo l'impegno, la passione e i sacrifici dei militanti per un risultato elettorale non positivo. Avremo modo di comprenderne le cause e di modificare la rotta, senza dover per forza “crocifiggere” persone. Lasciamo correnti e fazioni ai partiti. Noi siamo altro. Siamo nati per essere altro. Non dimentichiamocelo.Le inevitabili differenze o sensibilità, fortunatamente presenti in un grande MoVimento come il nostro, possono essere una risorsa, e non motivo di dissidio, solo aumentando le occasioni di dialogo, di confronto e lavoro di squadra, a livello regionale e fra tutti i livelli istituzionali (dai parlamentari ai volontari che si attivano in ambito locale). Da tempo, assieme a diversi gruppi e portavoce marchigiani sul territorio, abbiamo impegnato tante energie proprio in questa direzione, ed oggi più che mai questa sembra essere la strada giusta per risolvere le problematiche che affliggono i cittadini e dunque conseguire riconoscimenti in termini elettorali.Ritengo che l'attenzione alle esigenze dei territori sia la chiave per avere risultati. Capisco che non è semplice, per chi svolge già un lavoro faticoso all'interno delle istituzioni, partecipare e contribuire fattivamente a organizzare e promuovere incontri a livello regionale, ma è da qui che dobbiamo ripartire se vogliamo che le tante persone che si affidano a noi per il governo dell'Italia ci sostengano anche per gli enti locali.Non dissipiamo energie, insomma, per litigare fra noi o, peggio ancora, per frenare i tentativi di assemblee regionali auspicati da tanti gruppi ed esponenti del MoVimento marchigiano.Rimettiamoci al lavoro. Incontriamoci e confrontiamoci di più, ascoltando maggiormente chi sta sul territorio. È il solo modo, a mio parere, per lavorare serenamente e con efficacia.
“In merito alla mozione presentata dalla Leonardi con cui si richiedeva di anticipare al Comune di Ussita la somma di 200mila euro per la riapertura di parte delle seggiovie di Frontignano, stupisce -commenta il capogruppo Popolari Marche – UdC, Luca Marconi - la faziosità con la quale la consigliera affronta la questione mentendo sapendo di mentire.Ho fatto un intervento tutto in positivo, addirittura proponendo un fondo di milioni di euro per questa e altre anticipazioni. Ho semplicemente chiesto all’assessore Sciapichetti se c’erano stati precedenti in merito alle anticipazioni di fondi e se era possibile, dal punto di vista finanziario ed economico, provvedere in questa direzione. Ho anche suggerito che fosse la Giunta ad esaminare, caso per caso, eventuali richieste di anticipazioni per progetti legati alla ricostruzione in zona sismica.Di fronte alle perplessità sollevate dall’assessore, la maggioranza in piena coscienza, e non certo su mia indicazione, ha votato compatta il respingimento della mozione che, anche se approvata, non avrebbe avuto alcun valore giuridico.Forse la consigliere Leonardi, che cerca facile pubblicità con i problemi del terremoto, se la prende con chi questa pubblicità gliela nega - aggiunge ancora - A dimostrazione del fatto che sono fermamente convinto della necessità di riaprire quanto prima gli impianti di Frontignano, mi adopererò presso il presidente e la Giunta alla ricerca di una soluzione possibile. Forse prudenza imponeva un rinvio della mozione ad altra seduta quando tutta la Giunta sarebbe stata presente. Incomprensibile l’insistenza della Leonardi perché la mozione venisse votata e bocciata. Resta il fatto che non si può intervenire caso per caso a favore di singole situazioni: giustizia, equità e legalità impongono soluzioni di carattere generale con criteri che possono valere per tutti i Comuni terremotati senza fare figliastri e figli privilegiati
"Niente fondi per la seggiovia di Frontignano" era il timore di Federcontribuenti preoccupati che "Ceriscioli e la sua giunta vogliono uccidere la montagna". Ma l’assessore Angelo Sciapichetti, precisa che si tratta di un allarme ingiusitificato “perché il progetto relativo agli impianti di risalita di Frontignano risulta approvato e finanziato, nell’ambito dello stanziamento complessivo dedicato al comune di Ussita per i danni derivanti dal terremoto a valere sui fondi speciali per la ricostruzione.
L’ordinanza che stanzia i quasi otto milioni per Ussita è stata approvata - ricorda ancora - quindi non c’è alcun bisogno di anticipazioni perché le risorse sono disponibili. Se il primo stralcio funzionale del progetto, per 200mila euro relativi all’avvio degli impianti di risalita verrà presentato, l’Ufficio speciale per la ricostruzione provvederà prontamente al suo finanziamento. Abbiamo perfettamente presente la rilevanza e serietà della questione. Abbiamo anche perfettamente presente l’importanza di questo progetto per il rilancio dell’economia di quel comprensorio ed è per questo che abbiamo lavorato con il massimo impegno per velocizzare tempi e procedure. Per questo motivo la mozione presentata dalla consigliera Leonardi, con le polemiche che ne sono conseguite, risulta essere strumentale e fuorviante, dettata più da interessi propagandistici che da effettiva volontà di dare una mano alla ricostruzione del tessuto economico e sociale di Ussita. Spiace che un consigliere regionale non conosca l’iter del procedimento”.
''Il Presidente Ceriscioli e la sua maggioranza in Consiglio devono prendersi le proprie responsabilità, ammettere di aver dato il colpo di grazia a quel minimo indispensabile per far rinascere Frontignano e per quanto possibile cercare di salvare il salvabile. In caso contrario si facciano da parte per permettere il tanto agognato rilancio di Ussita e delle sue strutture turistiche'' - Così la coordinatrice di Federcontribuenti per la provincia di Macerata, Maria Teresa Nori, commenta la bocciatura della mozione sulle seggiovie di Frontignano con l'anticipazione di 200 mila euro.
''Soldi dei contribuenti marchigiani che potevano far risollevare un territorio - spiega Maria Teresa Nori - con un atto depositato il 25 maggio scorso che sosteneva la richiesta fatta dal comune di Ussita di poter anticipare tra i quasi 8 milioni di euro della Ricostruzione, previsti per Ussita, una, a confronto, cifra irrisoria di 200 mila euro che bastavano per una veloce riapertura di parte delle seggiovie''. Inoltre, invitiamo il consigliere dell' Udc, Luca Marconi, che con tanta enfasi ha osteggiato l'approvazione di questa mozione ''a venire ad Ussita a spiegarlo ai cittadini, ai turisti, agli operatori economici. I nostri soldi, i soldi dei cittadini devono essere spesi per i cittadini e per il loro territorio e per ricreare posti di lavoro''.
Nelle Marche si votava in 16 Comuni tra i quali il capoluogo di Regione, Ancona e in 3 città con popolazione superiore ai 15.000 abitanti: Falconara (AN), Porto Sant’Elpidio (FM) e Grottammare (AP).
“I risultati sono assolutamente positivi per il centrodestra unito – dichiarano il Senatore Andrea Cangini e Marcello Fiori, commissario per le elezioni nelle Marche e responsabile enti locali di Forza Italia – soprattutto quando riesce anche a mobilitare vasti settori della società attraverso il coinvolgimento di movimenti civici. Ad Ancona, ed è un risultato storico, il candidato di questo vasto schieramento, Stefano Tombolini, conquista il ballottaggio (con il 28,4% dei consensi) contro la candidata e Sindaco uscente del centrosinistra. Anche a Falconara (AN) e Porto Sant’Elpidio (FM) i nostri candidati il 24 giugno si sfideranno al ballottaggio con esponenti del centrosinistra. Solo a Grottammare non riusciamo nell’impresa.
Anche in alcuni Comuni inferiori ai 15.000 abitanti riusciamo ad avere ottimi risultati, attraverso liste civiche, come a Montegiorgio (FM) dove si afferma come Sindaco Michele Ortenzi con il 51.5% e a San Ginesio (MC) dove diviene primo cittadino Giuliano Ciabocco con il 58.3%. Anche ad Ussita (MC), comune drammaticamente colpito dal terremoto, si afferma una lista civica di area di centrodestra con il Sindaco Vincenzo Marini Marini così come ad Auditore (PU) con la conferma del Sindaco uscente Giuseppe Zito. In questo scenario assolutamente positivo che segna anche un significativo arretramento del Movimento 5 stelle (il cui candidato vince solo nel comune di Castel di Lama in provincia di Ascoli Piceno), Forza Italia si è battuta con passione e determinazione, spesso mettendo a disposizione le proprie energie migliori a favore di movimenti civici ed espressione del territorio pur di far affermare la coalizione di centrodestra e a tutti i nostri candidati esprimiamo un sincero ringraziamento. Ora il nostro impegno continua nei Comuni dove siamo al ballottaggio e continua l’opera di ri-costruzione del nostro movimento politico (appena avviata dopo anni di assoluto abbandono), attraverso un radicale rinnovamento e apertura alle migliori risorse della società disponibili a impegnarsi per la realizzazione di condizioni di sviluppo, sicurezza e benessere della propria comunità”.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma della capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi
"Sconcerto per quanto accaduto oggi in Consiglio Regionale" -esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – in un'Aula semivuota per l'assenza di molti consiglieri di maggioranza, e dell'intera Giunta, tranne l'assessore Sciapichetti, è stata bocciata la mozione sulle seggiovie di Frontignano. Era un atto che ho depositato lo scorso 25 maggio che sosteneva la richiesta fatta dal Comune di Ussita, di poter anticipare, tra i quasi 8 milioni di euro della Ricostruzione, previsti per Ussita, una, a confronto, cifra irrisoria, 200 mila euro, sufficiente per sostenere una veloce riapertura di parte delle seggiovie di Frontignano.
La mozione della Leonardi difatti evidenziava come per riaprire al pubblico esercizio gli impianti che vengono utilizzati per l'escursionismo estivo, sarebbero bastati 200 mila euro, così come già anticipato per altre situazioni legate al sisma dalla stessa regione Marche. Evidentemente forse perchè è un atto proposto dalla sottoscritta, di Fratelli d'Italia, che non si è voluto votare. Stupisce l'atteggiamento e l'intervento dell'UdC, nella persona del consigliere Luca Marconi, che ha osteggiato l'approvazione di questa mozione invitando la maggioranza nel non accoglierla.
Neppure la richiesta della sottoscritta di sospendere brevemente la seduta per contattare il Presidente Ceriscioli e l'Assessore Cesetti, impegnati altrove, coi quali c'era stata una promettente interlocuzione, è stata concessa: un comportamento incomprensibile e inaccettabile.
Eppure un atto di buon senso avrebbe chiesto il contrario, in un Aula semivuota con un solo assessore presente e molti assenti del Pd, si è bocciato un atto nel quale chiedevo di trovare idonea e celere soluzione al fine dell'anticipazione delle risorse pari ad euro 200.000 per le seggiovie denominate “Lo Schiancio-Le Saliere” e “Pian dell'Arco – Belvedere”. Inoltre chiedevo – continua Leonardi – qualora non si fosse trovata una veloce soluzione per quanto richiesto, di verificare l'emissione di una proposta di legge regionale inerente una anticipazione finanziaria per fronteggiare questa situazione, facendo confluire le risorse anticipate della contabilità speciale, già aperta con il recupero delle somme tramite relativo accredito dei fondi statali. Infine ulteriore richiesta era quella di impegnarsi con il Comune di Ussita al fine di trovare una rapida soluzione per il riallineamento delle funi necessario al riavvio degli impianti delle due seggiovie di Frontignano.
Una Giunta regionale che trenta minuti prima si loda in Aula per aver mostrato un saldo finanziario positivo di oltre un milione di euro "da re-iscrivere a bilancio", poco dopo afferma che anticipare 200.000 euro per un'area terremotata non è invece possibile".
Giuliano Ciabocco trionfa su Eraldo Riccucci con 1156 voti (58,32%) contro 826 (41,67%). Dopo dieci anni di amministrazione a guida Mario Scagnetti, che esprimeva la sua continuità nella lista “San Ginesio in movimento - dentro la ricostruzione” di Riccucci, San Ginesio ha scelto il cambiamento con “San Ginesio rinasce”.
Il nuovo consiglio comunale sarà composto da otto membri della maggioranza e quattro della minoranza. Con Ciabocco entrano Daris Belli, che con 117 preferenze è già stato indicato come vicesindaco, Alessio Costantini (110), Giacomo Anitori (107), Andrea Morichelli (77), Giordano Saltari (71), Gualtiero Ciabocco (57), Maria Alessandrini detta Fausta (54) e Francesco Paletti (54). Restano esclusi AngelaMaria Mari (53), Attilio Calcabrina (46), Gloria Rapacci (36) e Simona Carucci (16).
A sedere in minoranza saranno, oltre a Eraldo Riccucci, Marco Taccari (il più votato in assoluto con 132 preferenze), Massimo Sclavi (69) e Loredana Nardi (69). Restano fuori Giuseppina Amici (67), Barbara Luciani (59), Giancarlo Senarighi (46), Flavio Campugiani (33), Federico Bartolini (30), Rocco Briganti (28), Giuseppe Salvatori (18), Gianluca Lucchese (15), Reflesia Scriboni (13).
“Oggi inizia un nuovo cammino pieno di entusiasmo e progettualità - ha commentato il neosindaco Ciabocco - La nostra lista porta in consiglio, e ad amministrare il nostro paese, un gruppo di giovani pronti a mettersi in gioco per un nuovo sviluppo di San Ginesio. I nostri concittadini ci hanno fatto sentire in maniera netta la loro fiducia e la loro voglia di cambiare. Noi non li deluderemo”.
Ad Ancona, unico capoluogo di regione in Italia dove si vota per il sindaco e il rinnovo del consiglio comunale, la sindaca Pd uscente Valeria Mancinelli (centrosinistra e civiche) sfiora la rielezione al primo turno; a scrutinio quasi concluso, secondo i dati ufficiosi del Comune, arriva quasi al 48% dei voti. Tra 15 giorni dovrà sfidare per il ballottaggio Stefano Tombolini, candidato civico sostenuto da tutto il centrodestra, che ha superato il 28%. Non sfonda invece la pentastellata Daniela Diomedi che va poco oltre il 17%, mentre il giovane candidato di sinistra Francesco Rubini (Altra Idea di Città) si ferma al 6,5%. Si va al ballottaggio anche a Falconara Marittima, uno dei Comuni con più di 15 mila abitanti dove il voto è a doppio turno.
(Fonte Ansa)
Stefano Burocchi è il nuovo primo cittadino di Penna San Giovanni, che esce così dal commissariamento. Burocchi ha ottenuto 321 voti spuntandola su Marco Perfetti.
Burocchi, 63enne e consulente aziendale, era già stato sindaco dal 1994 al 2002, e nel 2012 aveva tentato di rifarsi avanti candidandosi contro Mancinelli.
A San Ginesio Giuliano Ciabocco batte il vicesindaco uscente Eraldo Ricucci. Lo spoglio ha dunque proclamato sindaco, con 1157 voti, il vice presidente nazionale dell'Associazione Bandiere Arancioni, che ha vinto contro gli 826 voti di Ricucci.
"La nostra campagna elettorale - dice il neo sindaco di San Ginesio - è stata condotta in maniera serena e senza alzare i toni. I cittadini si sono sentiti ascoltati e questa cosa ha premiato. Il mio gruppo, molto compatto, è partito fin da subito con idee che potranno dare un futuro a questo comune nonostanza il terremoto e, anzi, col terremoto. L'impegno è quello di far ripartire il tessuto sociale donando nuovamente il sorriso agli anziani e la speranza ai giovani".
Vincenzo Marini Marini è il nuovo sindaco di Ussita.
Con 165 voti la lista "Ussita comunità in cammino" esce vittoriosa alle elezioni comunali, mentre La lista "Ussita 2018. Insieme per la ricostruzione", che candidava a sindaco Giovanni Marronaro, ha ottenuto 75 voti.
I cittadini del comune, che lo ricordiamo fa i conti con il dramma del sisma, hanno deciso di affidare al 55enne, ascolano ma di origini ussitane, la guida di Ussita e la sua ripresa.
Vincenzo Marini Marini ha dichiarato a caldo alla stampa che gli chiedeva di commentare la vittoria "di sentire l'enorme responsabilità verso questo comune sconvolto dal terremoto del 2016 e commissariato da quasi un anno dopo le dimissioni del primo cittadino Rinaldi".
Marini sa che il lavoro da fare è complesso: più che case da ricostruire nel paese sotto il Monte Bove è da ricreare un presente con basi solide. "Un lavoro che inizia ora e che dovrà portare non tanto alla ricostruzione quanto alla rinascita di Ussita".
Ad Ussita l'affluenza è stata di oltre il 73%: su 346 aventi diritto hanno votato 256 persone. 15 le schede nulle, 1 la bianca.
È Sandro Botticelli il nuovo sindaco di Gagliole (Benessere per Gagliole). Un testa a testa con Rita Lini (Insieme si può) che gli restituisce la vittoria con 165 voti contro i 158 della Lini. Gli altri candidati, Sara Magnapane e Antonio De Lorenzo, chiudono la partita elettorale rispettivamente con 24 e 2 voti.
"La mia priorità - ha detto il sindaco alla stampa che gli chiedeva di commentare la vittoria - sarà quello di girare il comune per ascoltare i bisogni della gente e di partire subito per riallacciare i rapporti con gli enti. La soddisfazione non è solo mia ma di tutta la squadra formata da persone competenti che ha lavorato fin da subito in maniera dedita".
Si chiudono i seggi che nella giornata di oggi hanno visto votare i cittadini di 4 comuni nella provincia di Macerata: quelli di Gagliole dove alle 23 ha votato il 49,78% degli aventi diritto, Penna San Giovanni dove l'affluenza registrata è stata del 62,61%, San Ginesio con il 57,44% e Ussita dove i votanti sono stati il 73,98%.
Il dato generale che riguarda la provincia di Macerata parla di un'affluenza registrata al 58,42%.
GAGLIOLE. È Sandro Botticelli (Benessere per Gagliole) con 165 voti il nuovo sindaco di Gagliole seguito dalla candidata Rita Lini (158 voti), Sara Magnapane (24 voti) e Antonio de Lorenzo con 2 voti. Sono stati 353 i cittadini votanti.
SAN GINESIO. Il nuovo sindaco è Giuliano Ciabocco (San Ginesio Rinasce) che vince con 1157 voti superando l'avversario in tutti e quattro i seggi del Comune. Sono stati 826 i voti di Eraldo Ricucci (San Ginesio in movimento - dentro la ricostruzione).
USSITA. Ad Ussita è Vincenzo Marini Marini (Ussita, comunità in cammino) a trionfare con 175 voti contro i 75 di Giovanni Marronaro (Ussita 2018 Insieme per la ricostruzione).
PENNA SAN GIOVANNI. È Stefano Burocchi (Psg) con il 54,50% il nuovo sindaco di Penna San Giovanni: la spunta infatti sull'avversario Marco Perfetti (SìAmo Penna).
Sono 4 i Comuni in provincia di Macerata al voto oggi, domenica 10 giugno, per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali: Gagliole, Penna San Giovanni, San Ginesio e Ussita.
Essendo tutti sotto i 15mila abitanti, le urne sono aperte soltanto nella giornata di oggi dalle 7 alle 23.
USSITA - Sono due i candidati sindaco che concorreranno per sostituire il commissario prefettizio Mauro Passerotti. Per "Ussita, comunità in cammino" il candidato è Vincenzo Marini Marini; per "Ussita 2018 Insieme per la ricostruzione" il candidato sindaco è Giovanni Marronaro.
PENNA SAN GIOVANNI – Marco Perfetti, al timone della lista civica "SìAmo Penna’, si contrappone a Stefano Burocchi con la sua lista "Psg".
SAN GINESIO – Anche qui sfida a due tra Eraldo Riccucci appoggiato dalla lista "San Ginesio in movimento - dentro la ricostruzione" e Giuliano Ciabocco con la lista "San Ginesio Rinasce".
GAGLIOLE – Quattro i candidati sindaci, tra i quali non compare il sindaco uscente Mauro Riccioni. Antonio De Lorenzo guida la lista "L’altra Italia"; Sandro Botticelli candidato con la lista "Benessere per Gagliole"; Sara Magnapane con la lista "Gagliole Futura"; Rita Lini con la sua lista "Insieme si può".
Dopo aver formalizzato l’opzione presso la Prefettura di Macerata come da prassi, l’On. Francesco Acquaroli ha ratificato con una conferenza stampa presso il Municipio di Potenza Picena, la scelta di rinunciare al ruolo di Sindaco e di assumere quello di Deputato della Repubblica a seguito dell’elezione avvenuta lo scorso 4 marzo.
Acquaroli, tramite l’Istituto dell’Opzione, da lunedì 11 giugno non sarà più primo cittadino di Potenza Picena. Il Consiglio Comunale, infatti, prenderà atto della scelta avvenuta e, contestualmente, il Vice Sindaco Noemi Tartabini assumerà il ruolo di Sindaco facente funzione. L’assetto di Giunta e le deleghe resteranno invariati, non sarà possibile inserire un nuovo Assessore così come in Consiglio Comunale non scatterà un nuovo consigliere per il posto lasciato libero da Acquaroli. La maggioranza a guida Tartabini dovrà contare dunque su di un consigliere comunale in meno.
Acquaroli, da parte sua, toccando i punti salienti dei suoi quattro anni da Sindaco, ha ringraziato assessori, consiglieri e cittadini per il supporto e la collaborazione mentre la Tartabini ha sottolineato che si tratta di un momento di passaggio e di continuità di un percorso politico. Erano presenti anche il Capogruppo di maggioranza Giulio Casciotti, il Presidente del Consiglio Comunale Mirco Braconi, gli Assessori Luca Strovegli, Luisa Isidori, Tommaso Ruffini e Paolo Scocco.
Da Andrea Marinelli, segretario Pd di Recanati, riceviamo
E’ bastata un’intenzione, seppur scritta, di uscire dall’Euro, nell’ormai noto contratto giallo-verde, a quantificare e concretizzare la tensione finanziaria che il Paese corre. Il termometro che ci misura la febbre oggi dice che l’Italia è stata superata dalla Grecia in tema di titoli di stato. Una constatazione amara e pesantissima. In soldoni un Bot, a parità di durata, rende maggiormente rispetto ad uno strumento simile emesso in Grecia ed è dunque più rischioso sottoscriverlo. Siamo la cenerentola di tutta l’area Euro. Sono 38 i miliardi che gli investitori, istituzionali e privati, hanno dislocato dal bel Paese.
Fonte “corriere della sera”. La spiegazione, oltre all’incertezza che fa da padrona, è la totale assenza di ancoraggio che gli investitori cercano e la confusione da parte di esponenti di spicco della Lega (Borghi e Bagni, quest’ultimo possibile sottosegretario all’economia) che prima hanno invocato la cancellazione del debito e poi chiesto alla BCE interventi ad hoc sui nostri titoli per fermarne l’instabilità. Se l’idea era quella di “spostare” il debito in avanti per finanziare le promesse della campagna elettorale allora s’intende la miopia di chi è ai posti di comando.
In pratica si dovrebbero rendere non esigibili i titoli in scadenza in modo da evitare il rimborso ed un conseguente rinnovo a tassi peggiorativi per chi vende (in questo caso l’Italia). Cosa che si potrebbe applicare al massimo sugli investitori istituzionali, impensabile proporlo ai risparmiatori. Verificata dunque l’infattibilità del tutto, il tandem Di Maio-Salvini ha un ulteriore gravoso problema a cui far fronte: lo spettro dell’ingigantimento degli interessi sul debito pubblico. Spetta dunque al PD, attraverso un’opposizione costruttiva davvero, ad indicare la strada per correggere il tiro. E’ necessario intervenire senza esitazioni. Lo dicono i numeri.
Riceviamo e pubblichiamo da Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente
Sono rimasto davvero molto stupito dalle dichiarazioni di alcuni Sindaci, Amministratori, Consiglieri regionali e tecnici, in merito all’inquinamento del sito del Basso Bacino del Chienti; problema che tutti almeno sulla carta, dovrebbero ben conoscere, la cui genesi è ben nota soprattutto ai Sindaci e agli ex amministratori del territorio.
Credevo che relativamente alla localizzazione del nuovo ospedale provinciale, il problema del BBC non dovesse essere sottaciuto, ma portato all’attenzione proprio dai Sindaci dello stesso territorio perché direttamente coinvolti . Visto che ciò non è avvenuto, ho creduto fosse legittimo intervenire in qualità di Assessore regionale con delega all’ambiente avendone tutto il diritto - dovere di parlarne e di esprimere la propria opinione.
Mettere sullo stesso piano i terreni ricadenti nel sito del Basso Bacino del Chienti con quelli della Pieve, ad oggi, rappresenta un grave errore; dei primi infatti conosciamo ormai praticamente tutto, il tipo di inquinamento, gli ingenti costi e i lunghissimi tempi relativi alla bonifica comunque necessaria, mentre dei secondi non sappiamo praticamente nulla, se e quale tipo di bonifica dovrà essere fatta; sarebbe infatti cosa buona e giusta, prima di dare un giudizio definitivo aspettare almeno i dati uffciali del piano di caratterizzazione, del successivo monitoraggio e dell’eventuale piano di rischio. Inoltre la vastità della Pieve fa si che nella zona potrebbero essere individuate anche altre aree, in direzione Sforzacosta certamente molto più lontane dall’ex discarica. Penso che se non vogliamo continuare a parlare a vuoto della costruzione del nuovo ospedale provinciale, e prendere in giro i cittadini, i tempi di realizzazione siano uno di quei fattori fondamentali di cui bisognerebbe tenere conto imprescindilmente.
Quanto al Basso Bacino del Chienti faccio notare a tutti coloro che sono intervenuti in merito , che il tema della bonifica del sito è ben noto alla giunta regionale,agli uffici e ancor di più al sottoscritto essendo del territorio ma come l’amico Francesco Micucci sa in quanto attento e stimato Consigliere regionale, il problema è il reperimento di diversi milioni di euro che non ci sono (almeno tre per partire fino a superare abbondantemente i dieci per completare la bonifica)e che non solo io, ma anche tutti coloro che mi hanno preceduto sono riusciti a reperire. A tale proposito voglio precisare che, la declassificazione del sito da nazionale a regionale di cui non porto io certamente la responsabilità, avvenuta con D.M. del Ministero dell’Ambiente datato 11 gennaio 2013 ha complicato notevolmente le cose. Il sottoscritto, poco dopo aver ricevuto la delega all’ambiente nel luglio 2015 ha immediatamente ripreso in mano la pratica ormai “dormiente” e nel dicembre 2015 su mia richiesta con Decreto del Dirigente di settore n.118 del 29.12.2015 ha conferito ad Arpam, l’incarico di un ulteriore campionamento di punti ritenuti significativi per verificare la qualità delle acque di falda nell’area del sito, dando alla stessa sei mesi di tempo per completare le indagini. Il 29.06 20016 l’Arpam richiedeva la proroga dei tempi di consegna a causa delle condizioni meteo avverse che avevano impedito il normale procedere delle operazioni, in data 5.72016 la Regione concedeva la proroga e fissava il termine perentorio per la consegna degli elaborati per il 31.10.2016 (Consegna slittata al 17 novembre 2016 causa terremoto). A seguito dei dati raccolti, in data 25 gennaio 2017 con Decreto 7/CRB è stata riperimetrata, riducendola, l’area del sito e stupisce non poco che gli amministratori del territorio non ne siano a conoscenza.
Purtroppo, le aree di proprietà dell’Asur localizzate nel Comune di Montecosaro ricadono nel Sito inquinato anche dopo la riperimetrazione.
In questa vicenda, quella che risulta davvero incredibile e sconcertante caro Sindaco Ciarapica non è la mia presa di posizione ma è il tuo compartamento ondivago che ti ha portato a votare e a dichiarare pubblicamente in diverse sedi di condividere la scelta della Pieve e successivamente, dopo ripetute pressioni della tua maggioranza e dell’opposizione a dover fare ”inversione ad U “ ed ha cambiare idea.
Pazzaglini commissario straordinario per la ricostruzione. E' quanto viene chiesto in una petizione on line rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il senatore Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso, viene individuato dai promotori dell'iniziativa come la figura giusta per gestire una situazione di emergenza che, da primo cittadino di un comune terremotato, conosce direttamente. In poco tempo dal lancio dell'iniziativa, la petizione ha già raccolto centinaia di sottoscrizioni.
Al Palazzo del Governo di Macerata, alla presenza del Questore di Macerata, del Comandante provinciale dei Carabinieri e del Comandante provinciale della Guardia di Finanza, è stato sottoscritto dal Prefetto di Macerata e dal sindaco del Comune Di San Severino il protocollo d’intesa sulle attività volontarie e di pubblica utilita’ dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Il Protocollo, che si aggiunge a quelli sottoscritti con i Comuni di Macerata, Montecassiano, Potenza Picena, Recanati e Treia, rappresenta un utile strumento di promozione dell’integrazione degli stranieri richiedenti asilo con la collettività che li ospita, in conformità con quanto previsto dal Piano Nazionale d’Integrazione dei titolari di protezione internazionale.
Il progetto realizzato su base esclusivamente volontaria è finalizzato alla tutela del decoro urbano.L’intesa intende favorire la reciproca conoscenza tra cittadini italiani e stranieri, mediante un graduale inserimento di questi ultimi nella realtà umana, sociale ed istituzionale del territorio che li ospita.
Nel manifestare la loro soddisfazione, il Prefetto, il Sindaco e le Forze dell’Ordine hanno espresso l’auspicio che l’attuazione del Protocollo rappresenti un sostegno nel processo di integrazione degli stranieri con la comunità di cui fanno parte, nel rispetto dei valori sottesi al funzionamento della società e dei valori sanciti dalla Costituzione.