Troiani: "Quando i parenti sono di sinistra... le tipografie esauriscono la carta per i manifesti"
Da Fausto Troiani, vicesindaco di Civitanova, riceviamo
Ritorna l’ accusa di Parentopoli e il PD tappezza di manifesti la città nella speranza si ignori che è capace di far di molto peggio, salvo poi l’abilità di nascondere magistralmente le scelte compromettenti.
Allargando la lettura quotidiana dei giornali, dalle testate locali a quelle nazionali, si possono apprendere interessanti notizie che riguardano la nostra Regione, con particolare riferimento agli incarichi per la ricostruzione post terremoto. Sul Fatto Quotidiano di venerdì 11 agosto, si riporta uno spiacevole episodio della vicepresidente della Regione con deleghe ai lavori pubblici, Anna Casini, che avrebbe insultato due donne sfollate, sentendosi minacciata perché avevano espresso un disagio per i ritardi e inefficienze istituzionali legati al sisma. Ma la notizia più curiosa arriva alla fine dell'articolo, quando la giornalista Sandra Amurri cita la delibera con la quale il fratello di Anna, Carlo Casini è stato assunto nell'ufficio speciale per la ricostruzione guidato da Cesare Spuri alle dipendenze del commissario straordinario Vasco Errani e del vicecommissario Luca Ceriscioli, presidente Pd della Regione Marche, percependo una indennità aggiuntiva al suo stipendio di circa due mila euro al mese.
Trovo strano che una notizia di tale portata sia sfuggita ai dirigenti della sinistra civitanovese, che della 'Parentopoli' hanno fatto il loro cavallo di battaglia sin dal 2012 e che di recente hanno tappezzato di manifesti Civitanova per denigrare le scelte dell'attuale Amministrazione relative all'Atac. Dopo aver incassato una sonora batosta alle ultime elezioni, gli esponenti della sinistra locale stanno riempendo di post ironici i social, dopo aver spulciato l'albero genealogico degli assessori e consiglieri di destra, ma non dicono una parola di chi, a poca distanza, occupa posti di gran lunga più prestigiosi vantando strette parentele. Peccato che i Dem cittadini piombino in un silenzio assordante quando gli incarichi vengono conferiti dai loro compagni.
Nel caso specifico di Carlo Casini, selezionato con avviso lampo e decisamente ben remunerato, non è dato conoscere la giustificazione del Governatore, ma l'intellighenzia PD riterrà l'assunzione più che legittima, poiché il professionista è di tale levatura che non nominarlo significherebbe discriminarlo a causa di un cognome. Cosa che però non vale a Civitanova, e ci si chiede il perché. “Due pesi, due misure?” verrebbe da dire...
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