Nuovo inceneritore in zona Rancia a Tolentino, il Comune di Tolentino, nei documenti ufficiali del 31 maggio scorso, non segnala la presenza di una scuola nella zona dove dovrebbe essere realizzata la struttura. A denunciare questa strana “dimenticanza” è il consigliere regionale Sandro Bisonni che nei giorni scorsi ha depositato (anche per conto del comitato NO inceneritore - Tolentino) presso la Provincia di Macerata numerose osservazioni, contenenti i motivi ostativi all’installazione dell’inceneritore. Tra questi anche la presenza del Liceo classico a meno di 400 metri in linea d'aria, mentre la normativa impone che gli inceneritori siano allocati almeno a 1.000 metri dalle scuole.
“Alla mia domanda del perché la Provincia non avesse rigettato la pratica vista la vicinanza della stessa scuola - spiega il consigliere regionale - è stato semplicemente risposto che il Comune di Tolentino non aveva segnalato tale situazione. Un fatto di una gravità inaudita sia per il Comune sia per la la stessa Provincia che dovrebbe ben sapere dove è situato un istituto superiore”.
Bisonni ritiene, inoltre, che sono da prendere in considerazione tre possibilità in grado di spiegare perché il Comune abbia “dimenticato” di fare la segnalazione.
“La prima considerazione è che si sia trattato - stigmatizza - di una dimenticanza o di una svista. Ipotesi comunque gravissima, perché la vicinanza della scuola al sito è dirimente ai fini del rilascio e avrebbe dato la possibilità alla Provincia di chiudere la pratica sul nascere. Come seconda possibilità è da evidenziare l'incapacità del sindaco Pezzanesi di gestire la situazione, incapacità che del resto si è già palesata in altre occasioni, basti pensare alla ricostruzione post sisma. Infine il dubbio che, al di là degli annunciati intenti come quelli contenuti nella nota politica congiunta contro l’inceneritore, non si voglia nei fatti ostacolare la realizzazione di tale impianto”.
La soluzione a questo stato di cose potrebbe essere dietro l’angolo. “Ho pensato di rimediare a tale situazione indicando, nelle osservazioni che ho depositato, la presenza della scuola. Ad ogni modo a tagliare la testa al toro – conclude Bisonni – potrebbe pensarci la proposta di legge da me presentata, che ponendo la distanza a 5 Km dai centri abitati e dalle funzioni sensibili (scuole, ospedali, ecc) nei fatti allontanerà definitivamente la possibilità di installare questi impianti in tutte le Marche. Arriverà in Consiglio regionale nella seduta prevista per il 17 settembre. Non resta che augurarci la sua approvazione”.
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