Salvini a Civitanova per sostenere Ciarapica: "Dire cose normali oggi in Italia è un'eccezione. Torno per il ballottaggio"
"Torno per il ballottaggio e mandiamo a casa tutti i 'compagni' una volta per tutte": così ha concluso il suo comizio Matteo Salvini questa mattina a Civitanova. Il leader della Lega Nord, arrivato nelle Marche per sostenere i candidati impegnati nelle elezioni amministrative di domenica 11 giugno, era accompagnato dal segretario regionale del partito Luca Paolini, dal commissario provinciale di Macerata Letizia Marino e, naturalmente, dal candidato sindaco del centrodestra a Civitanova Fabrizio Ciarapica.
Immigrazione, abusivismo, terremoto, famiglia naturale, legittima difesa: questi i temi più caldi toccati da Salvini nel suo breve comizio: "Purtroppo in Italia funziona così: i terremotati vengono spostati come pacchi postali da un albergo all'altro, mentre per i finti profughi c'è tutto e subito. Quelli del Pd manifestano per tutti i diritti degli immigrati: se ogni tanto si ricordassero anche dei diritti dei marchigiani non sarebbe malissimo... Ma la Lega è qui per questo. La gente chiede lavoro e sicurezza. E sono due tempi legati, perchè più immigrati, più disperati arrivano in Italia, più sono sotto ricatto i lavoratori italiani. Limitare l'immigrazione significa anche garantire un minimo di dignità ai lavoratori. In un Paese normale la legittima difesa è sempre e comunque legittima difesa, a mezzogiorno e a mezzanotte. Solo quelli del Pd potevano votare che ti puoi difendere di notte e non di giorno. Per quanto mi riguarda, se qualcuno mi entra in casa e ci sono i miei figli, possono essere le dieci del mattino o le dieci di sera, se riesco ti faccio uscire orizzontale così la prossima volta magari ci pensi prima di venire a casa mia. C'è bisogno di normalità e l'11 giugno speriamo che passi anche per Civitanova: qui con i barconi non ci arrivano, ma vengono col pullman. Ma negli alberghi delle Marche devono andarci i terremotati, non i clandestini o i finti profughi. Quando a Ferragosto il Prefetto chiamerà e dirà che questi profughi non sa più dove metterli, visto che avete una bella città perchè non prendete 150 immigrati a Civitanova? Il sindaco del Pd dirà, perchè solo 150? Almeno 200... ci sono tre cooperative che non aspettano altro per fare affari! La gente che viene in vacanza a Civitanova vorrebbe starsene tranquilla senza una marea di venditori abusivi che ogni trenta secondi ti rompono le scatole. E magari serve un sindaco che mandi la polizia locale a controllare questa gente, non i commercianti regolari che pagano le tasse in paese.
Sono cose normali, in un Paese normale sarebbero banalità. Oggi in Italia, dire queste cose è un'eccezione. La normalità è una cosa strana". Salvini ha poi proseguito verso Corridonia e Tolentino.
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