Ruggeri (PCdI): "Sulle fusioni bisogna informare i cittadini. Pochi non possono decidere per tutti"
Il Partito Comunista d'Italia non ci sta: sulle fusioni fra Comuni bisogna prima informare i cittadini. Pochi non possono prendere le decisioni per tutti.
A parlare è il segretario della sezione di Tolentino del partito, Sandro Ruggeri. "Apprendiamo dalla stampa locale" dice Ruggeri "che da alcuni giorni ci sono interventi con dichiarazioni di alcuni Sindaci dell’entroterra Maceratese, in merito a fusioni già date per scontate, vedi Tolentino-Camporotondo, dove l’amministrazione comunale di Tolentino la fa da padrona fino al punto di programmare per il 10 Marzo in Consiglio Comunale la possibilità di modificare l’attuale regolamento, dove preveda di indire un referendum di iniziativa popolare per chiedere ai cittadini se d’accordo con la proposta di fusione.
Vero è che è stata portata alla Camera dei Deputati una proposta di Legge che prevede che i Comuni sotto ai 5.000 abitanti devono fondersi con altri. Certamente noi Comunisti siamo favorevoli a questa proposta, se va nella direzione di aumentare i servizi, soprattutto quelli sociali, a favore di comunità che sono già penalizzate fortemente di risorse Finanziarie, per i tagli che il Governo nazionale a tutt’oggi ha deliberato senza nessun criterio di equità.
A questo punto ci chiediamo e giriamo la domanda ai Sindaci interessati: ma vogliamo prima fare delle assemblee con i cittadini per spiegare loro i benefici e quali i disservizi, se ce ne fossero, potrebbero portare queste fusioni? Non può essere una semplice delibera di pochi a stabilire i Regolamenti per una proposta di questa portata, secondo il principio della Partecipazione della Gestione della cosa Pubblica, cui ad ogni campagna elettorale si fa riferimento.
Riguardo a questo argomento, i Comuni interessati potrebbero essere anche Serrapetrona, Belforte, Caldarola, Cessapalombo, per citarne alcuni, dove già i Sindaci hanno dichiarato che è in corso una decisione troppo frettolosa e chiedono un dibattito più aperto che coinvolga anche l’Organo Regionale proposto, dove potrebbero essere legiferate anche incentivazioni per operazioni di questo genere".
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