Regionali 2020, Corradini scende in campo per le primarie: "Un progetto di coalizione nuovo, concreto ed efficace"
Per sei anni rettore Unicam e candidato con 35mila preferenze alle ultime Politiche 2018 con il centrosinistra. Flavio Corradini scenderà in campo per le Regionali 2020. “È giunto il momento in cui si deve ragionare in maniera altamente professionale, efficace ed efficiente soprattutto perché si amministrano soldi pubblici”. Corradini scenderà in campo per le primarie del centrosinistra e sfiderà l’attuale Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
“Più esattamente sto cercando di costruire un movimento, un insieme di persone appassionate di politica e non necessariamente coinvolte nel mondo del partito – ha spiegato Corradini -. Persone che abbiano interesse nel far crescere la Regione Marche e da affiancare ad altre forze che alle prossime regionali vorranno condividere il progetto di una colazione di centrosinistra. Vogliamo partecipare alle primarie (parla sempre al plurale Corradini, ndr.) e confrontarci con il PD perché questo movimento ha un progetto in testa ben definito e molta voglia di fare: sicuramente con un approccio un po’ inusuale rispetto a quello dei vari partiti."
L'obiettivo è quello di portare i cittadini consapevoli a votare l’anno prossimo. “Ci sono già nomi e istituzioni ma per annunciarli ci sarà il suo tempo” ha proseguito Corradini. “Noi vogliamo dare una disponibilità e un’opportunità, sperando che ci sia una pluralità di programma”.
“Vogliamo concentrarci su poche tematiche ma portanti e prioritarie. Stiamo vivendo una situazione di insofferenza sotto tanti punti di vista: in primis la crisi che ha colpito il nostro Paese. Dobbiamo tornare a dare linfa al lavoro e ai sistemi produttivi che, nel nostro territorio regionale, si qualificano soprattutto con le piccole e medie imprese. Questo assetto va coccolato, curato e affiancato con sostegni economici indirizzati allo sviluppo e all’innovazione – ha osservato Corradini -. Poi la natura ci ha messo alla prova. Per quanto riguarda il sisma, si può fare molto, molto, molto e non è accettabile vedere dopo tre anni una situazione di assoluto stallo come quella che stiamo vivendo. Il ruolo della Regione Marche in questo senso è fondamentale perché è il ponte diretto tra i nostri sindaci e il governo centrale che stabilisce le politiche e dispone le risorse economico finanziarie. Non far crescere una parte così importante come l’area colpita dal cratere significa abbassare l’economia della Regione Marche: dobbiamo tornare a riqualificare questi luoghi.”
“Poi c’è il tema della sanità che, da una parte e dall’altra, in molti mi fanno notare – prosegue Corradini -. E ancora il settore dell’associazionismo e del volontariato che mi tocca particolarmente: lo vivo come strumento dello stare insieme, soprattutto nel mondo delle politiche giovanili. E poi il terzo settore, che i nostri economisti ci insegnano quanto rappresenti il pilastro dell’economia: va incentivato e non trascurato.”
Corradini ha spiegato poi quanto sarà fondamentale il mondo della formazione, dell’Università e della qualificazione del personale. “Un tema che ho vissuto per tutta la vita in prima persona e che diventa strategico e trasversale in ogni settore. È nostro dovere anticipare il cambiamento del mercato del lavoro che si sta affacciando velocemente all’orizzonte: tutto questo può generare lavoro e dobbiamo incentivare la formazione, insieme all’approccio culturale, per cambiare e stare al passo con i tempi.”
“Vogliamo discutere un progetto di sviluppo con modalità diverse e azioni più efficaci – ha concluso -. Questa è la nostra alternativa: un progetto nuovo e concreto, basato sull’idea, sul monitoraggio della stessa e sull’analisi dei risultati, che vorremmo confrontare all’interno della coalizione e che speriamo verrà sostenuto da tutti. Senza dimenticare infine un costante dialogo con le istituzioni per il reperimento delle risorse e per poter portare avanti idee e progetti: è importante rafforzare il rapporto con la Commissione Europea, con le Aree Vaste, con le autonomie locale e con il Governo, per far crescere sempre di più la nostra Regione e farla tornare a essere ciò che rappresentava fino a poco tempo fa.”
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