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Quale ripartenza se vengono disattesi i provvedimenti volano della ripresa economica dei 130 comuni del cratere sismico?

Quale ripartenza se vengono disattesi i provvedimenti volano della ripresa economica dei 130 comuni del cratere sismico?

Il brontosauro della faraginosa macchina della ricostruzione post sisma, alla vigilia del 4 anniversario, dalla prima scossa del 24 Agosto 2016, è stato risucchiato dalla voragine, del buco nero del No recente, della Commissione Bilancio della Camera. Nel corpus del Decreto Rilancio, che prevede una spesa di oltre 55 miliardi volti al finanziamento dei provvedimenti, pare non ci sia stato spazio, per fornire delle risposte attuative alle questioni di estrema urgenza post sisma, riguardanti 4 Regioni ( Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio), e il coinvolgimento di ben 130 Comuni. I numeri della vergogna, ereditati dal Commissario alla Ricostruzione Legnini, delineano un quadro disperato: 80.629 sono le pratiche attese, 12.814 i progetti depositati pari al 15,8%, solo il 5,7% sono i provvedimenti di concessione dei contributi, 2.890 i cantieri aperti al 28/02/'20, 355 ml. di euro, l'importo dei contributi erogati di fronte ad un plafond di 6,1 mld di euro.

Bocciati gli emendamenti, volti alla stabilizzazione del personale, alla proroga dello stato d'emergenza dopo il 31 Dicembre 2020, all'aumento degli incentivi per i tecnici che si occupano dei progetti di ricostruzione e alla garanzia che il 5% dei fondi per la ricostruzione pubblica, fosse destinato al sostegno delle attività produttive, dei territori martoriati. Forti le reazioni di indignazione del mondo politico, sedate solo lievemente dalle rassicurazioni dell'ultima ora, ad opera del Commissario Legnini che ricevuto dal Premier Conte, ha ottenuto la garanzia, che il Governo intende inserire le norme per accellerare la ricostruzione pubblica e privata, nel decreto semplificazioni di prossima emanazione. I provvedimenti urgenti invece, che richiedono una copertura finanziaria, ad esempio quello per il personale e la proroga dello stato d'emergenza, saranno inseriti  nel Decreto che sarà emanato, subito dopo l'approvazione del nuovo, atteso scostamento di bilancio. Del resto le priorità, affinchè la ricostruzione possa finalmente decollare, sono note da tempo e sono state a lungo discusse dalle Anci regionali, portavoci di un'auspicabile e indispensabile semplificazione della normativa riguardante la ricostruzione delle opere pubbliche, affinchè sia possibile procedere rapidamente, come è accaduto in occasione della ricostruzione del ponte Morandi a Genova.

Il candidato di centro destra Acquaroli (Fdi), in corsa per la Presidenza della Regione Marche, ha gridato allo scandalo. Il sisma è stato vergognosamente strumentalizzato dal mondo politico, impigliato nella Burocrazia che rimanda all'anno del mai, l'attuazione di provvedimenti urgenti, che concederebbero finalmente il giusto ristoro alle popolazioni colpite. Le istituzioni cosa fanno di fronte a drammi quali lo spopolamento, la disoccupazione,. l'aumento del tasso dei suicidi, il profondo senso di prostrazione e abbandono dell'intero tessuto sociale delle zone ferite?. Si tratta dell'ennesima beffa perpetrata ai danni dei cittadini, un'opportunità sprecata dal mondo politico. Agli strali lanciati dal candidato Acquaroli, si unisce il monito di Maurizio Mangialardi, candidato Pd alla Regione Marche: " Ho pronti 8.000 sindaci, che risponderebbero immediatamente al richiamo del Presidente Decaro". Ma quale è stata la reazione dei primi cittadini dei comuni offesi, di fronte allo sbarramento della Comissione Bilancio? Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno che si è incontrato con i colleghi di Camerino  e Castelsantangelo sul Nera in occasione delle celebrazioni per la Madonna della Cona , sul Piano Perduto, ed esprimendo anche il condiviso sconforto, si dichiara pronto a riconsegnare insieme ad altri sindaci, la fascia tricolore al Presidente del Consiglio Conte. Un gesto forte, alimentato dalla cocente delusione e dall'amarezza di essere stati per troppo tempo dimenticati, lasciati soli a rispondere alle domande incessanti della popolazione bisognosa. Sandro Sborgia, il primo cittadino di Camerino, definisce questa pagina politica vergognosa. Palcoscenico da anni, ove viene reiterato lo sciaccallaggio di chi per ottenere consensi, specula sul dolore e i bisogni delle comunità del cratere sismico, sulla pelle dei morti e di chi scampato lotta per tirare avanti. Il Governo parla a gran voce di ripresa, ma quale Ripresa è auspicabile se si lascia indietro l'Italia centrale e si dimentica l'urgenza, di quei provvedimenti lungamente discussi con le istituzioni, acclarati da sempre, che andrebbero invece fatti decollare subito, perchè rappresentano il reale  volano del rilancio dell'economia.Un appuntamento da non mancare, specialmente in seguito all'attacco ai vari comparti, sferrato dall'offesa tranciante del nemico pandemia, causata dal Covid 19. L'Arcivescovo Francesco Massara, dichiara indignato che le popolazioni del cratere sisma 2016, non sono cittadini di serie B,  meritano di essere ascoltati e di vedere le proprie speranze non disattese, anche perchè hanno sopportato con dignità varie calamità e ai disagi causati dal terremoto, si sono aggiunti anche quelli di quest'epoca, caratterizzata da un' emergenza sanitaria mondiale. Il comissario Legnini aggiunge, non va lasciato solo, bisogna continuare a supportare il suo operato e " Siamo sicuri che il Governo non disattenderà ancora le nostre richieste d'intervento immediato. Rettifichi ora il tiro e ci fornisca delle spiegazioni sulle motivazioni che hanno portato questa chiusura politica di fronte al via dei lavori attinenti alla Ricostruzione, che le nostre genti aspettano da tempo. Come mai nel budget dei 55 miliardi si è deciso di estromettere il pacchetto dei provvedimenti per la Ricostruzione post sisma?".

A doppia firma del Presidente dell'Anci Antonio Decaro e del coordinatore nazionale dei Presidenti delle Anci regionali Maurizio Mangialardi, la lettera di oggi, indirizzata al Premier Giuseppe Conte, ove si richiede di poter essere ricevuti urgentemente, per discutere della Ricostruzione post sisma degli oltre 130 comuni di 4 Regioni coinvoliti nel terremoto del 2016.

" Le scriviamo per sensibilizzarla sul tema della ricostruzione, che risulta ancora fortemente rallentata e rischia senza l'impulso urgente e concreto da parte del Governo, di generare un forte allarme sociale nei territori e nelle comunità. Il mancato accoglimento ha creato la nostra preoccupazione e il nostro disorientamento circa tempi e modalità di una ricostruzione che sconta ritardi pesantissimi. La richiesta è dunque di avere un'occasione di confronto in tempi brevissimi al fine di fugare ogni incertezza e condividere soluzioni che trovino accoglimento all'interno del prossimo Decreto Legge in materia di semplificazioni che il Governo sta per approvare".

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