Pollenza, vietato il corteo funebre per motivi di ordine pubblico. Salvatori: "Si cancella una tradizione"
"Si tratta di una tradizione storica del paese, che si protraeva da tantissimi anni. È un peccato che venga cancellata in maniera definitiva". Così il consigliere Mirko Salvatori, rappresentante del gruppo consiliare di minoranza "Insieme Possiamo", commenta la scelta dell'amministrazione Romoli di vietare il corteo funebre sino alla porta d'ingresso del paese, che si attuava al termine di ogni rito religioso.
"Il corteo costituiva un momento di aggregazione consolidato in un paese piccolo come il nostro, per dare l'ultimo saluto a una persona cara. Il percorso riguardava l'interno delle mura per un totale di non più di 200 metri visto che il cimitero si raggiungeva in ogni caso in auto vista la distanza dal centro cittadino, quindi credo fosse una questione di facile gestione. Dispiace da un punto di vista morale e sentimentale che si cancelli questa tradizione, sebbene vengano soltanto applicate le leggi. Il malumore della popolazione si avverte in maniera evidente".
Salvatori ha sollevato la questione anche con un'interrogazione in Consiglio Comunale, laddove il sindaco Mauro Romoli ha ribadito come - per esigenze di rispondenza a una legge sull'ordine pubblico - non fosse più possibile prevedere il corteo, salvo in casi eccezionali: "Non ci è chiaro quali siano questi casi eccezionali, si sperava che almeno da morti potessimo essere tutti equiparati" conclude amaramente Salvatori.
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