Macerata, De Padova accusa Apm: "Farmacie comunali in perdita, noncuranza nella gestione"
"Le farmacie comunali sono un costo o una rendita?". È quanto si domanda la consigliera di maggioranza del comune di Macerata, Sabrina De Padova (eletta con la civica di Parcaroli).
"Nel primo semestre del 2023 si è evidenziata una riduzione del fatturato rispetto alle previsioni con una percentuale del 6,69% risultandone un bilancio negativo (-175.651 euro). Nella gestione dell’Apm probabilmente si evince una mancanza di mentalità imprenditoriale, non essendo l’attività di proprietà di chi la gestisce - punge De Padova -. Un buon imprenditore avrebbe dovuto valutare come aumentarne i ricavi, specialmente nel periodo Covid, quando tutte le farmacie producevano alti profitti con la somministrazione di tamponi e vaccini".
De Padova ravvisa un "atteggiamento di noncuranza" nella gestione dell'Apm delle farmacie "a differenza di quelle private e delle farmacie comunali dei paesi limitrofi, i cui ricavi sono stati sempre notevoli", osserva.
"Si sarebbe potuto valutare un aumento dei ricavi attraverso il taglio dei costi o prorogando per esempio l'orario di apertura delle farmacie per permettere sia maggiori guadagni, ma anche andare incontro ai cittadini lavoratori che terminano di lavorare alle ore 20:00. Pensiamo ad una delle farmacie probabilmente con più fatturato di Civitanova, la farmacia Angelini che è aperta fino alle 21:30, politica a favore della clientela e degli incassi".
O ancora, "puntando sui servizi sociali, visto che l'Apm è un'azienda pubblica che dovrebbe mettere in atto la sua funzione sociale eliminando ad esempio la gestione delle lampade votive e puntando solo sull’idrico aumentando il capitale". "Sarà nostra cura valutare con accuratezza se lasciare all'Apm la gestione delle farmacie", conclude la consigliera.
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