La Russia invade l'Ucraina, Acquaroli: "Condanna profonda, spero cessi subito il fuoco"
"Qualunque sia la ragione, non è giusto, né giustificabile far ricorso alle armi, alla violenza, alle invasioni, alle sopraffazioni". Così il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini, in merito al conflitto Russia-Ucraina in apertura di seduta dell'Assembla oggi dedicata alle comunicazioni della Giunta sugli interventi in sanità connessi alla risorse del Pnrr.
"Ricordiamo sempre - ha aggiunto - che la nostra Costituzione consacra il ripudio della guerra come forma di risoluzione dei conflitti tra i popoli". L'auspicio del presidente è che "ora e subito cessino di parlare le armi e riprenda il dialogo diplomatico vero e risolutivo, pacifico e propositivo. Totale solidarietà ai civili, uniche vittime di questo conflitto. Chiediamo - ha concluso - che si applichi immediatamente una tregua che consenta la ripresa del dialogo. L'unico scopo deve essere quello di riportare la pace e garantire la convivenza tra i popoli".
Sull'invasione russa in Ucraina si è espresso, in una nota diffusa sui social, anche il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Esprimo preoccupazione e la mia profonda condanna per l'attacco all'Ucraina. Scene di guerra che mai avrei immaginato di dover ancora vedere - ha commentato -, soprattutto in un momento come quello che l’intera comunità mondiale sta vivendo da ormai due anni. Spero che cessi subito il fuoco e prevalga il senso di responsabilità, con le diplomazie che riescano a far prevalere il diritto internazionale".
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