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La Regione incontra Giorgetti, ristori per i costi fissi e Recovery Fund: "così si esce dalla crisi"

La Regione incontra Giorgetti, ristori per i costi fissi e Recovery Fund: "così si esce dalla crisi"

Nella Videoconferenza stampa odierna si sono discusse le richieste che la Regione Marche ha presentato al Governo nazionale per sostenere la crescita economica post Covid-19. Il vicepresidente regionale, Mirco Carloni, ha chiarito quanto emerso dal confronto stato regioni avvenuto ieri. Le regioni hanno trovato nel ministro allo sviluppo economico un interlocutore disponibile e attento alle richieste dei vari assessori regionali: "Abbiamo avuo con Giorgetti un incontro importante per le attività produttive. È emersa la volotà d'un impegno diretto per i lavori. I cittadini sono preoccupati per le condizioni economiche, è dunque necessario fare in modo che la contrazione del PIL non arrivi ad aggravare l’economia reale. Ci sono settori colpiti da oltre un anno, occorre mettere in campo risposte per rafforzare tessuto".

Tanti sono stati gli argomenti affrontati ma univoca è stata la richiesta di impegno al ministero. Per quel che riguarda il programma Next Generation Carloni ha detto: "Si tratta di una grande opportunità che riguarda soprattutto le regioni per l'effettiva applicazione. Nei mesi scorsi il governo precedente non è entrato nello specifico e le regioni sono rimaste all’oscuro delle modalità di erogazione dei fondiÈ dunque necessario un contributo diretto del governo per sostenere le imprese, gestire i fondi e coordinare le manovre di restrizioni anti covid".

Il presidente della Regione Acquaroli, presente all'incontro, ha evidenziato l'importanza del confronto stato regioni. Sull'incontro con Giorgetti ha esordito dicendo:"Il lavoro svolto è stato di ascolto e concentrazione. Le imprese colpite dalla pandemia sono tantissime. Il rapporto costante con il ministro serve a far arrivare richieste legittime e aspettative delle regioni al tavolo del governo centrale, lavorando per risposte adeguate. Nei cittadini paura di non farcela e voglia di ripartire coesistono, sta a noi sostenerli facendo da tramite".

Ad un anno dalle chiusure non si può più parlare di emergenza. Occorrono risposte strutturali e rispetto al piano ristoro l'assessore Carloni ha esortato all'integrazione delle misure: "Si è scelto di parlare di perdita di fatturato per riconoscere un risarcimento, ma ora è necessario fare un altro decreto e probabilmente verrà presentato ad Aprile, servirà a prendere in considerazione altri aspetti problematici otre alla diminuzione di fatturato. Alcuni settori non hanno solo perso ma sono stati completamente azzerati perchè non hanno lavorato. È necessario individuare criteri più inclusivi che meglio fotografano la situazione reale". 

Diventa cruciale stabilire quali siano le modalità di accesso al credito degli imprenditori. Con una diversa valutazione del rating per la richiesta di finanziamenti. E proprio su Rating e Reshoring si esprime il vicepresidente regionale:" Le aziende possono crescere ed avere un rating conveniente e prospettive di Reshoring, condizione che permetterà di avere nuovi investimenti. Sviluppi che passano necessariamente per la defiscalizzazione (al esempio nel decreto sud alcuni comuni che confinano con le Marche hanno sgravi fiscali non accordati alla regiorne)".

Tra li temi proposti a Giorgetti c'è sicuramente l'innovazione tecnologica: "Abbiamo tutto in DAD ma ritardo di oltre 3 anni su banda ultralarga va gestito. Sui patti di sviluppo occorre lavorare ancora attraverso la negoziazione diretta con le imprese, le dirette interressate".

L'assessore Carloni parla di un Progetto di filera nelle Marche in cui potrebbe giocare un ruolo fondamentale il Recovery Fund aggiungendosi alle oltre ai finanziamenti ordinari. Il vecepresidente ha parlato di: "Creare un nuovo modello economico individuando ecosistemi economici strutturali, con un leader che possa generare rapporti di collaborazione. Collegamento utile a rafforzare finanza, innovazioni e produzione. È il modo migliore per rafforzare quello che c’è nel sistema economico e farlo uscire dalla fragillità. La proposta coinvolge più settori ma meccatronica, fashion e food rappresentano le maggiori opportunità".

Sulle repliche di Draghi alla vaccinazione non obbligatoria del personale sanitario Acquaroli si è detto tranquillo:" Stato e regioni devono lavorare insieme, è necessario fare squadra perché dobbiamo essere in grado di supportare sanità e imprese. La filiera istituzionale deve essere responsabile e meno polemica possibile. Il vaccino è sicuramente una grande arma per arginare il virus e far respirare la sanità però in Italia non c’è obbligo di vaccinazione e solo il governo centrale può dirci se e come dare l'obbligo vaccinale, non compete sicuramente alla regione. Aspettiamo le idee di Draghi nel dettaglio ma è difficile esprimersi su qualcosa di aleatorio".

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