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Politica Ancona

Il Comune eroga buoni spesa, ma solo a chi è "in regola con il Green Pass": è polemica

Il Comune eroga buoni spesa, ma solo a chi è "in regola con il Green Pass": è polemica

Buoni alimentari, ma solo a chi è “in regola” con il Green Pass. Ha fatto discutere l’iniziativa della Giunta comunale di Castelfidardo, che ha stanziato una somma complessiva di 81mila euro, da erogarsi tramite buoni per l’acquisto della spesa alimentare e generi di prima necessità, ai nuclei familiari che si trovano in temporanea difficoltà economica per effetto della riduzione o sospensione dell’attività lavorativa esercitata in via autonoma o alle dipendenze nel corso dell’anno. Sono esclusi dall’erogazione del buono alimentare, però, "coloro che non sono in regola con il green pass e si autosospendono dal lavoro senza percezione del reddito".

La proposta dell’amministrazione Ascani ha creato un vespaio di polemiche e sulla vicenda è intervenuto anche Paolo Giuliodori, deputato osimano di Alternativa, che ha bollato la questione come “una vergogna”. Dello stesso avviso Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del Popolo della Famiglia.“I poveri sono poveri – ha affermato Sebastianelli- indipendentemente dal motivo per cui lo sono diventati e dalle possibili "colpe". Non è assolutamente ammissibile che un'Amministrazione, che dovrebbe rappresentare e tutelare tutti i cittadini, faccia distinzione tra poveri buoni e poveri cattivi. Facendo un esempio netto, questa decisione crea poveri di serie A e poveri di serie B, facendo passare l'erroneo concetto che il povero, se ritenuto colpevole del suo stato, non deve essere aiutato e quindi va escluso da ogni sostegno. La povertà è un dato di fatto, una situazione oggettiva, non una condizione relativa o soggettiva scaturente dalle decisioni di una giunta evidentemente insensibile a questo aspetto. Questo approccio amministrativo non è né ammissibile né tantomeno giustificabile".

"Il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127 "Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening citato  nell'avviso pubblico del Comune, quasi a giustificare la scelta fatta, non ha nulla a che fare con l'erogazione del buono, che ovviamente può essere ritirato, spedito o consegnato al domicilio dell'interessato.

La povertà non è questione di 'vaccino si, vaccino no o green pass si, green pass no' è un dato di fatto e va sempre soccorsa e risolta. Il Popolo della Famiglia ha esortato, inoltre, la Giunta comunale di Castelfidardo ad avere a cuore tutte le famiglie povere e tutti i cittadini in stato di necessità, indipendentemente dall'origine delle situazioni. È una questione di equità sociale nello spirito della nostra Costituzione.

La condizione di povertà è basata su parametri economici oggettivi e reali, non certo sui motivi che l'hanno prodotta. Una Giunta, dinnanzi alla indigenza, non può mai negare il cibo  ai bisognosi, soprattutto quando si spendono milioni di euro in altri capitoli che non riguardano il soccorso alla primaria povertà". Per i motivi sopra descritti – ha concluso Sebastianelli- il Popolo della Famiglia invita la Giunta comunale a rivedere i criteri per l'assegnazione dei buoni includendo tutte le famiglie in stato di necessità economica e non solo quelle che,  arbitrariamente e impropriamente, ritiene ne abbiano diritto”.

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