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Elezioni Quirinale, settima fumata nera: si va verso un Mattarella bis, intesa della maggioranza

Elezioni Quirinale, settima fumata nera: si va verso un Mattarella bis, intesa della maggioranza

Nuova fumata nera per l'elezione del presidente della Repubblica. Anche nella settima votazione non è stato raggiunto il quorum pari a quota 505, ma si è raggiunta un'intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella.

Sono stati 387 i voti per il presidente uscente al termine dello scrutinio. L'ex magistrato Carlo Nordio, candidato di bandiera di Fratelli d'Italia, ha ottenuto 64 preferenze mentre le schede bianche sono state 60. Il pm Di Matteo ha ottenuto 40 voti. 

"È opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale per il bene e la stabilità del Paese". È quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi - apprende Ansa da fonti autorevoli - al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l'auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.

 "Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci". Così il segretario della Lega Matteo Salvini in un ragionamento su Sergio Mattarella. "Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi", spiega Salvini aggiungendo che "l'importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego".

"Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci". Così Giorgia Meloni su Twitter.

"L'Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell'interesse del paese". Così Pier Ferdinando Casini, intercettato dall'Ansa. 

"Oggi si riparte con un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale". Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta all'assemblea con i grandi elettori alla Camera.

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