Elezioni Civitanova, De Vivo: "Deluso da alcuni candidati, presenterò querela per diffamazione"
Sarebbe dovuto essere il settimo candidato in corsa per la poltrona di primo cittadino alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno a Civitanova Marche, ma l'ex consigliere Livio De Vivo non sarà della partita. E adesso attacca la politica locale e preannuncia querele a dieci giorni dal voto.
"Avevo scelto di ricandidarmi per mettermi a disposizione della città, come ho sempre fatto. Quello che ho avvertito però in questa occasione è stata una campagna elettorale molto aspra nella quale sono stato ignorato anche da molte testate giornalistiche per via della mia attività. O forse perché ognuno aveva già scelto il proprio cavallo da seguire".
E' amareggiato De Vivo, che lo scorso marzo aveva presentato la propria candidatura con la lista San Marone: "Sono stato criticato per l'ambiguità del simbolo utilizzato dalla mia lista quando centrodestra e centrosinistra presentano richiami evidenti a edifici religiosi riconoscibili in città. Il mio non aveva nulla di religioso ma faceva riferimento solo a un quartiere di Civitanova".
Lo stesso De Vivo è tornato alla ribalta delle cronache locali nel corso degli ultimi giorni per la mancata presenza in aula nel processo che lo vede imputato per stalking nei confronti dell'assessore Belletti: "Non ho neppure il suo numero di telefono né so dove vive e dovrei aver fatto staliking? Piuttosto a giorni presenterò querela per diffamazione contro una importante testata giornalistica locale".
E su chi sarà il prossimo sindaco di Civitanova Marche, De Vivo ha le idee chiare: "Continuo a ritenere Ciarapica come il grandissimo favorito. I miei voti non sento di metterli a disposizione di nessuno, al momento. C'è rispetto verso alcuni candidati, ma c'è chi ha fatto l'amico o l'amica negandosi adesso anche al telefono".
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