Civitanova, Costamagna all'attacco sulla vendita di Stella Maris: "Operazione nociva"
"Adesso basta! Dopo Villa Eugenia, dopo il liceo scientifico, dopo le licenze per nuove costruzioni in riva al mare, i riammagliamenti, dopo “l’affaire” dei parcheggi sotterranei (ma qui il popolo ha reagito e lo ha bloccato), dopo il Covid Hospital che, di fatto, ha reso la nostra provincia una delle più contagiate d'Italia; la scandalosa storia della liquidazione al gestore della fiera (senza che mai ne abbia fatta una), dopo i 130.000 euro “elargiti” per il Motor Days contro il parere di cittadini e anche di molti membri della stessa maggioranza; la giunta anche stavolta ha dimostrato di non avere nel cuore questa città e i suoi abitanti con l'ultima "medaglia": la benedizione di un'operazione, tanto fumosa quanto nociva per Civitanova, come quella per la vendita di Stella Maris". È quanto affermano Carlo Centioni e Ivo Costamagna, coordinatori del gruppo 'Uniti per Civitanova'.
"Si parla di un compromesso già fatto con la proprietà da parte di un gruppo di imprenditori... e, tra l’altro, che c'entra Marzetti in questa vicenda? Sarebbe auspicabile che qualcuno illustri lo stato di avanzamento di questa trattativa e come viene condotta" aggiungono Centioni e Costamagna.
"Con i soldi della vendita di Gas Marca il comune potrebbe o esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto a fini sociali (come diceva lo stesso Marzetti) oppure per accendere un mutuo trentennale sempre per l'acquisto - sottolineano dal gruppo 'Uniti per Civitanova' -: in una città che si vanta di essere ricca e proiettata verso il futuro è triste, anzi inammissibile, che vada perduto l'ultimo grande edificio, naturalmente vocato a residenza per anziani, necessario e improcrastinabile considerata la crescita e l'invecchiamento della popolazione che deve rivolgersi per l'ospitalità ai suoi anziani sempre più spesso ai comuni limitrofi. Al problema si accenna nella proposta del privato ma il privato investe, ovviamente, per lucro e pertanto è lecito dubitare".
"Per quanto riguarda noi di “Uniti per Civitanova” è giunto il momento di reagire, con la costituzione di un comitato, andando nei quartieri. Sarà una battaglia di civiltà e di buon senso per amore di Civitanova considerato anche il...rumoroso silenzio dell’opposizione presente in Consiglio Comunale" concludono Centioni e Costamagna.
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