Bisonni: "Sul Trasporto pubblico locale la regione butta soldi dalla finestra"
Dal consigliere regionale Sandro Bisonni (Gruppo Misto) riceviamo:
Agosto 2015, la Giunta regionale, neonata, approva la delibera che stabilisce l’aumento del 10% delle tariffe sul trasporto pubblico locale su gomma. Una manovra che va a pesare su famiglie, lavoratori, pendolari e studenti. Aumento che viene giustificato dal fatto che serve a fare in modo che l’indice di efficientamento, “rapporto tra ricavi e costi”, richiesto dallo Stato sia rispettato. Si potrebbe pensare a un buon proposito se dagli atti amministrativi non risulti che questo parametro era pienamente rispettato nelle Marche. Una motivazione quindi non corretta. In realtà la Regione Marche ha perso contributi dallo Stato per 3 milioni e 200 mila, non per il mancato rispetto di suddetto indice ma per l'eccessiva riduzione del numero dei passeggeri.
L'aumento della tariffa disposto nel 2015, va quindi in direzione diametralmente opposta a quella che servirebbe, è infatti verosimile che diminuendo il costo del biglietto molte più persone siano invogliate all'utilizzo dei mezzi pubblici. Per tentare di riequilibrare il sistema e soprattutto evitare il rischio di ulteriori perdite di fondi statali sarebbe opportuno, al contrario, ridurre le tariffe del trasporto pubblico locale.
E' quanto propongo nella mozione da me presentata, oltre ad una interrogazione sul tema. Per completare il quadro, va aggiunto che a partire dal 2010 sono state attuate una serie di aumenti di tariffe, concessioni di fondi una tantum, proroghe dei contratti a favore delle aziende di trasporto pubblico locale, togliendo contemporaneamente risorse ai servizi con la conseguente perdita dei percorsi e dei chilometri coperti. Questa non è buona politica perché priva di programmazione, errori non ammissibili sul piano economico, amministrativo e sociale che testimoniano un’azione amministrativa improvvisata e soprattutto priva di quelle nozioni di base utili a effettuare le buone scelte per la comunità.
Credo che la Giunta regionale e il suo Presidente debbano chiarire cosa è veramente è successo e riparare per quanto possibile il danno che pesa sulla testa di tutti i marchigiani, soprattutto su quelli che hanno più bisogno del mezzo pubblico locale.
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