Balneari, Ciarapica non ci sta: "In gioco il destino di tante famiglie, si modifichi testo uscito dal Cdm"
‘Riguardo la direttiva comunitaria Bolkestein, che non ho mai condiviso, mi sono speso personalmente più volte, soprattutto negli ultimi mesi, attraverso un costante confronto con i rappresentanti delle concessioni demaniali, alcuni in presenza dell’assessore regionale Stefano Aguzzi, ed altri con il senatore Gasparri di Forza Italia, uno dei parlamentari più impegnati sulla tutela dei diritti dei balneari e del settore dei portuali in contrasto alla legge comunitaria. Si è espresso così, in una nota, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, riguardo il caso delle concessioni balneari.
Il 21 dicembre scorso – ha aggiunto il sindaco - abbiamo approvato, nel corso di un Consiglio comunale, una mozione in cui si è chiesta l'attivazione delle istituzioni regionali, nazionali e comunitarie per salvare il settore balneare e portuale per fare in modo che le concessioni balneari marittime delle coste italiane siano estromesse dalla direttiva Bolkestein (2006/123/CE), facendo prevalere l'interesse nazionale sulle normative comunitarie come già accade in altri paesi europei.
A tal riguardo, il riordino delle concessioni balneari appena varato dal Governo non è andato esattamente nella maniera che auspicavo. È in gioco il destino di tante famiglie che hanno contribuito a far nascere e crescere il turismo di qualità del territorio, che si trovano oggi a vivere uno scenario di totale incertezza per il loro futuro e su quelle che saranno le loro tutele. A loro va la mia solidarietà e la promessa di continuare ad essere loro vicino.
Queste attività rappresentano un fiore all'occhiello dell'economia locale, turistica e dell'accoglienza e hanno contribuito a rendere Civitanova Marche una delle Città costiere più ambite e all'avanguardia dell'Adriatico, grazie soprattutto alla professionalità degli operatori ed ai molteplici servizi offerti, sempre al passo con i tempi e di grande rispetto per l'ambiente.
Faccio pertanto appello ai nostri parlamentari, affinché il testo uscito dal CdM, che verrà discusso nell’ambito di un disegno di legge sulla concorrenza, possa essere modificato attraverso opportuni emendamenti, accogliendo le richieste a tutela delle migliaia di piccole imprese e dei tanti lavoratori che operano in questo settore togliendoli da uno stato di incertezza che rischia di paralizzare uno dei principali settori strategici ed economici del nostro territorio. Continuerò a dare il mio contributo per mantenere e incrementare un confronto costruttivo tra i nostri operatori e le istituzioni affinché si arrivi ad una soluzione condivisa e soddisfacente”.
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