Appignano, il Comune acquista lo stabile dell'ex mobilificio: da stabilire la destinazione d'uso
Il Comune di Appignano ha proceduto la scorsa settimana all’acquisto dello stabile sito lungo la “Via dei Vasai”, sede di un ex mobilificio , in sede di asta fallimentare.
Lo stabile si trova collocato in una via di rilevante importanza storico-artistica nel panorama della tradizione appignanese e risulta essere l’eredità di quella storia di industrializzazione urbana, tipica del boom economico degli anni 70-80, che ha influenzato negli anni la qualificazione estetica e la non armonizzazione della struttura con l’ambiente circostante. Lo stabile, a seguito della sentenza di fallimento, era oramai da anni oggetto di aste deserte, che hanno portato ad un forte abbassamento del prezzo di acquisto. Quest’ultima asta è stata decisiva, poiché il forte ribasso del prezzo, unito all’importanza dello stabile, vuoi per la sua collocazione, vuoi per l’alto potenziale legato alla sua destinazione d’uso futura, hanno condotto in seno al gruppo di maggioranza, alla decisione di procedere alla partecipazione alla procedura giudiziaria.
Accertato con gli uffici comunali preposti, tecnici e amministrativi, che l’operazione di acquisto rispondeva a tutti i canoni di economicità, di sostenibilità e di fattibilità, il gruppo di maggioranza, considerato l’interesse collettivo dell’azione, ha voluto condividere con le minoranze in consiglio comunale, la decisione legata all’acquisto, trovando in esse una forte condivisione sulle motivazioni e un appoggio unitario all’operazione stessa. Operazione che, abbiamo detto, si è ormai ufficialmente conclusa positivamente.
“Questo è un primo passo verso un importante obiettivo di riqualificazione della zona, che tenga conto dell’interesse storico-culturale del luogo, dell’affezione popolare del sito, delle necessità socioculturali della popolazione, che abbia una destinazione che possa rispondere alle reali esigenze, ma anche alle aspirazioni dei nostri concittadini”, afferma l’amministrazione comunale in una nota.
“Il passo successivo all’acquisto – spiega la Giunta Calamita - sarà quello di procedere alle opere di messa in sicurezza dello stabile, che permetteranno di prendere con cautela e in modo approfondito tutte le decisioni sul futuro dell’immobile. Nei tempi tecnici necessari, considerando che il Comune sta lavorando al piano regolatore, verranno analizzate con ufficio tecnico comunale le variazioni tecnico-urbanistiche sulle quali ragionare per un’adeguata prospettiva di funzionalità e impiego dell’area e/o dello stabile. L’immobile in questione attualmente confina con un’area che è in mano ad un'altra procedura giudiziaria che per come risulta istruita, ne limita l’utilizzo specificatamente alla volumetria e alla destinazione d’uso esistente”.
Certo è che, così come si son volute coinvolgere le minoranze consiliari – sottolineano - prima di procedere ad un così importante intervento, con la stessa volontà di compartecipazione, con la stessa trasparenza e lo stesso obiettivo di collaborazione, il gruppo di maggioranza, guidato dal Sindaco, sarà ben disponibile, al momento opportuno, a condividere le proprie idee, ad ascoltare e valutare proposte altrui, vagliandone la fattibilità, la funzionalità e la concretezza, poiché, come abbiamo ribadito, questa parte di Appignano ritorna ai suoi concittadini, ritorna al nostro paese ed è per il paese che, rivalutandola, ne decideremo l’uso e la destinazione migliore, con uno sguardo che miri lontano, al domani, alle generazioni future, quale dono che nasce dal presente desiderio di cambiamento e di miglioramento”.
Commenti