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Politica Porto Recanati

Ancora una vita spezzata all'Hotel House: la parola ai politici

Ancora una vita spezzata all'Hotel House: la parola ai politici

Dopo la tragica morte di Roxana Adela Alessandra Ercolani, ritrovata senza vita intorno alle ore 20:45 di ieri (martedì 29 gennaio) lungo il viale che porta all'Hotel House a causa di una probabile overdose, abbiamo deciso di intervistare gli esponenti politici di vari partiti per comprendere la situazione attuale in cui versa il palazzo.

Li abbiamo interpellati per capire come sia possibile debellare l'annoso problema dello spaccio all'interno dello stabile di Porto Recanati: un problema che si trascina ormai da troppo tempo. 

Intervistato in merito, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti ci ha fornito il suo punto di vista: "La soluzione migliore per combattere lo spaccio all'interno dell'Hotel House è quella di istituire un presidio permanente - h24 - che permetta di controllare tutti gli ingressi. C'è bisogno di un tavolo tecnico nazionale, non bastano quelli territoriali con il Prefetto di Macerata, che peraltro sta già svolgendo un ottimo lavoro. Solo così sarà possibile combattere il problema dell'ordine pubblico e regolamentare le entrate al palazzone".

"All'Hotel House è presente anche un problema urbanistico - prosegue Sciapichetti - che speriamo di risolvere grazie alla nomina del nuovo responsabile del condominio Enzo Franchi. Se tutti pagassero bollette e affitto questi soldi potrebbero essere reinvestiti per alcune migliorie urgenti. 

Come Regione abbiamo anticipato un prestito di 100 mila euro per gli interventi antincendio necessari all'interno della struttura, di cui 35 mila sono già stati recuperati dai condomini che hanno pagato la loro quota. C'è gente che vuole rispettare la legge. Conosco molte persone che vorrebbero vivere tranquillamente all'interno del palazzo. Un problema come questo non può essere risolto con le ruspe, ma con provvedimenti seri".  

"Abbiamo inviato lo scorso giugno 2018, come Regione, la richiesta di un presidio permanente all'ingresso dell'Hotel House al ministro dell'Interno Salvini, ma non c'è stata fornita alcuna risposta. Nella richiesta - conclude Sciapichetti - avevamo anche proposto, in caso di necessità, di mettere a disposizione i locali della Protezione Civile ma il Govermo deve provvedere per quel che riguarda il personale: non possiamo togliere le nostre forze dell'ordine dai territori". 

Il vice-sindaco di Porto Recanati Rosalba Ubaldi ci ha fornito una panoramica sulla situazione attuale all'Hotel House: "Voglio anzitutto trasmettere il mio dolore per quello che è successo ad una ragazza così giovane: la droga è il male principale dei nostri tempi. Per quanto riguarda l'Hotel House negli ultimi mesi si sono registrati dei passi avanti da parte del condominio, grazie alla nomina di un nuovo amministratore (Enzo Franchi, ndr) che vive nel palazzo e che è stato scelto direttamente dai condomini. 

Se si riuscisse a fare in modo che tutti pagassero le bollette attraverso questa soluzione interna, col tempo si riuscirebbe a debellare la precarietà che tutt'oggi si vive all'interno di quelle mura. Bisogna individuare chi vive nel palazzo in maniera abusiva: abbiamo riscontrato in questo senso il coinvolgimento di tutte le etnie che abitano nella struttura".  

Riguardo alla proposta di un presidio permanente all'ingresso dell'Hotel House, la Ubaldi specifica: "Di certo non si tratta di uno degli ambiti principali in cui operano le forze dell'ordine, ma potrebbe essere una soluzione - magari temporeanea - per debellare la piaga dello spaccio di droghe in una prima fase d'emergenza. In questo senso servirebbe un provvedimento di tipo ministeriale. Quando il ministro Salvini è venuto a visitare l'Hotel House siamo certi che abbia recepito le problematiche lo riguardano, speriamo in questo senso che si arrivi anche alla formulazione di possibili soluzioni". 

 

Mirella Emiliozzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della vittima e la sua piena disponibilità a collaborare: "Il mio primo pensiero va al rispetto del dolore di una famiglia che ha perso una figlia. Aveva solo 30 anni, era sicuramente una ragazza con delle difficoltà che stava provando a risolvere, ma la sua vita è stata stroncata da quella che ad oggi è la piaga peggiore che gira attorno all’Hotel House, ovvero la droga. 

Serve urgentemente un’azione condivisa, che possa venir fuori da un tavolo di lavoro serio e alla presenza di tutti gli attori coinvolti: Sindaco, organi di polizia, prefettura, regione e rappresentanti di Governo .

Ho visitato la struttura qualche mese fa, e ritengo che ci siano i presupposti per una seria riqualificazione. Ma le idee vanno condivise e vanno attuate in modo veloce ed efficace: i residenti di quella struttura non si meritano tutto questo e non lo meritano i cittadini di Porto Recanati . 

Lo spaccio di droga è, come ha dichiarato anche lo stesso Sindaco Mozzicafreddo, il problema numero uno, da risolvere. Questo dramma ci impone l’urgenza di affrontarlo e risolverlo, io do la mia piena disponibilità e mi impegno a dare il mio contributo".

“Accusano Salvini di non aver mai convocato il tavolo tecnico ma è falso. Il tavolo non solo c’è ed è permanente, ma la Regione Marche, pur informata, non risulta averci mai partecipato con un suo rappresentante”, precisa il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche. “Il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli lo ha convocato già più di 10 volte e vi hanno partecipato il Comune, le Forze dell'Ordine e il coordinamento dei rappresentanti delle abitazioni dell'Hotel House”.

Un tavolo tecnico, secondo quanto espresso da Arrigoni, puntuale ed attivo come da direttive del Ministero dell’Interno, guidato da Salvini che ha anche finanziato il progetto FAMI della Prefettura con la partnership delle università di Camerino e Macerata.

“Oltre ai quotidiani interventi della polizia, dei carabinieri e della finanza per cui ringrazio il questore Antonio Pignataro, il tavolo ha già raggiunto i primi risultati – spiega Arrigoni - la votazione e la nomina del nuovo amministratore, l’avvio dei pagamenti per il condominio da parte degli inquilini e lo sblocco delle procedure di residenza, in particolare attuando le cancellazioni rapide dall'anagrafe per chi non si trova”.

A questo si aggiungono le iniziative del Comune di Porto Recanati: tra queste la possibilità di attivare un progetto di vigilanza per la tutela del complesso ed un secondo progetto complementare che invita all'educazione in comunità con sportelli per lavoro e scuola. 

“È noto che la Giunta Ceriscioli faccia tutto e solo in casa – ironizza Arrigoni – ma è imbarazzante, puerile e strumentale che la stessa maggioranza che ha approvato la mozione con cui è stato istituito il tavolo ora ne voglia uno tutto suo. Senza contare che la Regione Marche si mobilita solo ora, scagliandosi contro il Ministro Salvini, quando il degrado dell’Hotel House, centrale di spaccio della droga di tutte le Marche, è divenuto tale da ormai diversi anni nella totale indifferenza”.

La Lega è impegnata con ogni mezzo ad interrompere questa spirale perversa di degrado che anche ieri ha fatto registrare una nuova vittima. Non sono più tollerabili luoghi off-limits per lo Stato e per le sue regole e l’impegno del Ministro Salvini proseguirà con ancora maggiore determinazione per la risoluzione del problema e la cancellazione di questa vergogna creata da anni di immobilismo e dalla politica della finta accoglienza”, conclude il Senatore Arrigoni.

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