Ancora bagarre su Gentiloni. Il Pd: "Abbiamo chiesto chiarimenti e dal sindaco riceviamo insulti"
Ancora bagarre sull'ormai famigerato pranzo allestito in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al ministro Paolo Gentiloni. Il Pd, come noto, ha presentato una interrogazione a risposta scritta, ma nel frattempo è arrivato un comunicato stampa del Comune in cui si cercava di spiegare la spesa di 1900 euro dalle casse comunali. Una nota che non è piaciuta, nel contenuto e nei toni, al gruppo consiliare di minoranza.
"Sull’organizzazione di un evento condiviso ed importante per la nostra città avevamo chiesto, per il buon nome dell’istituzione Comune, soltanto dei chiarimenti ma, come al solito, abbiamo ricevuto insulti.
Caro Sindaco" affermano i consiglieri del Pd "a norma di regolamento i Consiglieri comunali hanno un solo atto formale per richiedere informazioni a chi governa la città ed è l’interrogazione consiliare.
In maniera condivisa e convinta abbiamo deciso di concedere la cittadinanza onoraria al Ministro degli Esteri On. Paolo Gentiloni Silveri che reputiamo un "orgoglio cittadino".
Ci siamo permessi di chiedere dei chiarimenti per un fatto che ci sembrava e ci sembra quantomeno anomalo. Abbiamo chiesto di spiegare a noi, e ai cittadini, come alcune somme di denaro pubblico (peraltro non elevate!) fossero state utilizzate. Tutto qua. Nessun polemica, nessuna voglia di speculare sulla vicenda, ma solo la necessità di fare chiarezza. Da quanto risposto dal Sindaco non si comprende affatto quanti e, soprattutto, quali soggetti siano stati ospiti della collettività. Ci consenta di dire che non è corretto definire un pranzo “alla romana” quando oltre cinquanta persone, su un totale di circa ottanta, non pagano.
Caro Sindaco, non siamo affatto invidiosi delle nuove usanze semplicemente perché nuove non sono. Anche noi ci siamo sempre pagati i pasti, abbiamo utilizzato le nostre auto e i nostri telefoni. Semplicemente non lo urlavamo ai quattro venti come fa lei per auto elogiarsi.
Non siamo affatto orgogliosi del fatto che ogni sua uscita sia accompagnata da una porchetta da distribuire al “popolo affamato” e non siamo nemmeno orgogliosi della nuova usanza con cui i suoi sodali (assessori e consiglieri) offendono ed inveiscono, in maniera ignobile, contro tutti quelli che si permettono di dissentire. Altro che orgoglio, di tutto questo ci vergogniamo pure.
Lo scopo dell’interrogazione era anche quello di sollecitare l’amministrazione a spiegare come fossero stati utilizzati i soldi pubblici in una circostanza che ha provocato polemiche e dissensi, peraltro, in settori politici diversi dal nostro.
Ci rendiamo conto, per l’ennesima volta, che la Sua non è e non sarà mai una voce autorevole. E’ soltanto una persona in grado di inveire, far demagogia e dividere la città".
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