Anche Porto Recanati senza guardia medica, Michelini: "La situazione potrebbe aggravarsi"
In questi giorni, i cittadini di Porto Recanati stanno vivendo un periodo di crescente disagio legato al servizio di continuità assistenziale, meglio conosciuto come guardia medica. A causa di una grave carenza di personale medico, il presidio di Porto Recanati non è più in grado di garantire un servizio autonomo, costringendo la direzione dell'Azienda Sanitaria Territoriale (AST) a condividere la copertura medica con il presidio di Recanati.
Questa situazione, che inevitabilmente comporta un allargamento del bacino d'utenza, rende il servizio meno efficace ed efficiente, con il risultato che un unico medico è chiamato a coprire un'area molto più vasta, riducendo così la qualità dell’assistenza offerta. "L'emergenza sanitaria legata a questa carenza non è, purtroppo, destinata a risolversi a breve, e le prospettive non sembrano incoraggianti, anzi, la situazione potrebbe anche aggravarsi con il passare del tempo", afferma il sindaco Andrea Michelini.
"La preoccupazione maggiore riguarda l'imminente arrivo della stagione turistica, che porterà un incremento significativo della popolazione residente e dei visitatori. L’assenza di medici sufficienti, in un periodo di picco per il flusso di persone, amplifica ulteriormente le difficoltà, rendendo il sistema ancora più fragile".
Il sindaco Andrea Michelini ha sottolineato come questa problematica non sia "solo un’emergenza contingente, ma il risultato di una carenza strutturale del Servizio Sanitario nazionale, che nella Regione Marche è stata ulteriormente acuita dalla decisione di ridurre gli investimenti per i servizi sanitari sul territorio a favore degli ospedali. Una scelta che, a detta di Michelini, si sta rivelando inadeguata per garantire un’assistenza capillare e tempestiva, soprattutto in territori periferici come quello di Porto Recanati".
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