"A Civitanova la cocaina scorre a fiumi, il sindaco prenda provvedimenti. Urge riunione in Consiglio"
“Il tentativo del sindaco Ciarapica di salvare l'immagine di Civitanova come di una città accogliente e sicura è fallito miseramente nonostante la politica tutta gli abbia dato una mano in questo processo comunicativo e mediatico: ennesimo fatto di sangue e di violenza a Civitanova Marche. Il secondo morto in meno di 10 giorni. E poi risse violente in strada, furti, episodi d'intolleranza verbale nei diversi mezzi di comunicazione”. La consigliera di minoranza, Mirella Paglialunga, attacca il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, dopo l’ennesimo fatto di cronaca cha ha coinvolto la città rivierasca.
“Siamo tutti spaventati e preoccupati perché episodi violenti avvengono a tutte le ore del giorno e della notte e coinvolgono come soggetti attivi chiunque: civitanovesi, turisti, passanti, giovanissimi o adulti”, scrive Paglialunga in una nota. “Non è importante di che colore sia la loro pelle o la loro residenza: sono uomini e donne che rendono Civitanova ad una città non più sicura, che sta perdendo la sua identità e le sue caratteristiche con preoccupante assimilazione alle fenomenologie sociali delle metropoli e dei luoghi senza identità”.
“Ora, al di là delle differenze politiche o ideologiche che sembrano condizionare il buon senso e la dialettica sociale e politica, ritengo che Ciarapica debba prendere atto e denunciare egli stesso una situazione che sembra inasprirsi ed aggravarsi ogni giorno di più”. “Non basteranno i grandi eventi a salvare l'immagine e l'economia cittadina. Non basteranno operazioni scaltre di comunicazione mediatica unilaterale che mistificano provvedimenti banali per grandi operazioni di sicurezza. Chi amministra oggi Civitanova Marche non può solo preoccuparsi dell'immagine e della facciata di perbenismo ma deve innanzitutto riconoscere che Civitanova non è più una città sicura e ciò che sta accadendo ormai da anni, sistematicamente si acuisce in occasione dell'estate anche e soprattutto in conseguenza di scelte o non scelte politiche ed amministrative”.
“A Civitanova la politica degli ultimi anni ha privilegiata la vita notturna, la movida, il facile proliferare di esercizi che regolano loro scelte a discapito della convivenza civile, della cultura, dell'integrazione, del rispetto delle regole e quindi della vera sicurezza ed integrazione. La vita notturna e la movida hanno portato con sé droga, criminalità, gioco d'azzardo. Chi detta le regole a Civitanova? Sicuramente non è più il bene comune”.
“Il sindaco non è preoccupato per i suoi cittadini, per i giovani? – domanda Paglialunga - . Non lo è nemmeno per i figli e per i nipoti? In campagna elettorale ci ha fatto credere che per stare sicuri bastava mandare via gli ambulanti che esponevano le loro merci lungo i marciapiedi del lungomare sud mandando messaggi limitanti, strumentali e di comodo. Ci ha fatto credere che l'unico male civitanovese fossero i rom.
“Oggi che tutto il lungomare di Civitanova Marche di notte e di giorno è in presenza della delinquenza e dello spaccio non c'è alcuna presa di posizione da parte dei nostri amministratori? Cosa stanno facendo? Quali sono i provvedimenti che intende prendere la giunta per tutelare noi civitanovesi a breve e a lungo termine? Hanno fatto campagna elettorale vantandosi di aver mandato via venditori ambulanti. I fatti tragicamente ci dicono che la sicurezza non dipende solo da questo, come una certa destra vuole continuamente far credere. Additare come problematici i più deboli è facile e consente di non fare autocritica, di non metterci in discussione e consente di lasciare spazio agli interessi criminali”.
“Vogliamo parlare di uno dei problemi principali? A Civitanova la droga è molto diffusa ed è causa di violenza e pericolo. I due episodi mortali direttamente o indirettamente sembrano confermarlo. È arrivato il momento che il sindaco renda chiare ed esplicite le sue politiche di lotta alla droga e le sue scelte perché l'amministrazione sia da supporto alla prevenzione ed al recupero. Cosa fa questa amministrazione al riguardo? Cosa intende fare? Non c'è alcuna presa di posizione. Ed intanto si lasciano proliferare i fenomeni più pericolosi. E non si dica che è una questione che riguarda prevalentemente altri soggetti istituzionali e che ad essi si delega ogni iniziativa, anche con esborso di somme per tacitare la coscienza e l'azione politica”
“Si continua ad ignorare che la cocaina scorre a fiumi a Civitanova e che sarà un problema ancora più grande nei futuri anni perchè i ragazzini hanno facile accesso, proprio perchè estremamente diffusa. La cocaina è la droga maggiormente presente ed è una sostanza che facilita aggressività, discontrollo comportamentale e paranoia.
“Bisognerebbe chiedersi - prosegue l'ex candidata sindaca del centrosinistra - perchè la cocaina stia attecchendo a Civitanova, non è casuale, ma ciò è collegato ad uno stile di vita sempre più spregiudicato, aggressivo, ambizioso, interessato ed individualista. È uno stile di vita, è un processo culturale a cui va posto un freno proprio dalle istituzioni ed in primis dalle politiche locali”.
“E siccome la politica non va in vacanza in questi frangenti, il sindaco, l'assessore alla sicurezza, l'assessore alle Politiche Giovanili, l'assessore ai Servizi Sociali diano conto immediatamente ai cittadini ed al consiglio comunale delle politiche a breve e a medio termine che intendono attivare fin da subito”.
“Una riunione urgente del consiglio comunale in cui si attendono chiarimenti nel merito delle questioni sollevate. Questa testimonianza di impegno farebbe venir meno circa l'opportunità delle loro dimissioni per manifesta incapacità di controllo e governo del territorio”, conclude Mirella Paglialunga.
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