Montati nel maceratese i primi 10 container della Protezione civile altoatesina, adibiti a uffici dei Comuni danneggiati. Prevista a breve un'altra consegna."Queste strutture sono messe a disposizione dei Comuni che non hanno più accesso agli uffici perchè danneggiati dal sisma. I nostri container favoriscono il funzionamento dei servizi di base dell'amministrazione. Il Comune, ente pubblico di primo riferimento dei cittadini, deve poter continuare a lavorare anche nelle fasi di emergenza e garantire il sostegno sul piano amministrativo", dice il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher.L'assessore provinciale altoatesino Arnold Schuler, competente per la protezione civile, sottolinea che l'arrivo del primo convoglio di Bolzano rientra nel piano di coordinamento generale: "Esaurite le risorse locali nella prima fase, è importante garantire interventi di sostegno nel lungo periodo e qui entrano in gioco operatori e strutture di altre Regioni, tra cui l'Alto Adige." (ANSA)
Gli ingegneri del Comune e della Protezione civile, coordinati dal dirigente Tristano Luchetti, stanno ancora effettuando accurati sopralluoghi nelle 23 scuole comunali dopo gli eventi sismici degli ultimi giorni. Per fare il punto della situazione questa mattina il sindaco Romano Carancini, insieme alla giunta, ha prima incontrato i dirigenti scolastici e poi i giornalisti per informare con chiarezza la cittadinanza.Per consentire controlli accurati di tutti gli immobili scolastici con il tempo necessario, l’Amministrazione comunale ha deciso di prorogare la sospensione delle attività didattiche nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado fino al prossimo 12 novembre per riprendere lunedì 14.“Al momento dopo le prime verifiche i tecnici del Comune e della Protezione civile hanno dichiarato inagibile la Dante Alighieri – ha detto il sindaco - e temporaneamente inagibile la IV Novembre, che necessita di interventi. Sono, invece, totalmente agibili le scuole controllate, “Villa Serra”, “Sandro Pertini”, “De Amicis”, “E.Fermi”. Le altre sono ancora da controllare. Fin da lunedì ci incontreremo con i dirigenti scolastici per trovare soluzioni alternative per una rapida ripresa delle attività scolastica dei 650 studenti della Alighieri, prevedendo l’ipotesi doppi turni in edifici consoni e richiedendo alla Protezione Civile i moduli abitativi prefabricati. Per quanto riguarda invece la IV Novembre nel corso della prossima settimana l’immobile che ospita la scuola sarà sottoposto a lavori per riportare la situazione alla normalità in tempo per la riapertura del 14 novembre. Restiamo in attesa degli altri sopralluoghi per valutare altre eventuali criticità che si dovessero presentare”, ha dichiarato il sindaco Romano Carancini.Per le scuole superiori nel corso di un colloquio informale con il sindaco Carancini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari ha affermato che tutti gli istituti di sua competenza sono al momento agibili e si è in attesa degli atti ufficiali. Alla luce di tutto questo il primo cittadino di Macerata ha emesso un’ordinanza cui viene stabilito che le lezioni delle scuole superiori riprenderanno martedì 8 novembre.“Davanti a un terremoto così forte, di magnitudo 6.5 - ha detto Carancini - le strutture scolastiche hanno risposto bene, senza nessun crollo, quindi questo vuol dire che le valutazioni fatte dai nostri tecnici in occasione del sisma precedente erano giuste. Cercheremo di essere efficienti e veloci. Chiediamo naturalmente la collaborazione dei dirigenti scolastici e delle famiglie perché ci troviamo davanti ad una situazione molto particolare e importante che negli ultimi 50 anni non ha avuto eguali. Ci servirà per allungare in maniera concreta lo sguardo sul futuro del nostro sistema scolastico”.
Intorno alle ore 7:30 di questa mattina, le 19 persone appartenenti alle organizzazioni della Croce Bianca, Croce Rossa, Bacini montani e Corpo permanente dei vigili del fuoco, partite in serata da Bolzano, sono giunte nelle destinazioni di Visso, Fiastra e Tolentino.Queste località in provincia di Macerata, duramente colpite dal sisma, sono quelle individuate dalla precedentemente inviata squadra di ricognizione dell'Agenzia per la Protezione civile provinciale. Con questo viaggio, come spiega una nota dei vigili del fuoco, sono stati forniti i primi 10 container richiesti come aiuto. Attualmente il personale é impegnato nelle operazioni di scarico e montaggio dei container inviati (ANSA).
"Radio Maria ritiene inaccettabile la posizione di Padre Giovanni Cavalcoli riguardante il terremoto e lo sospende con effetto immediato dalla sua trasmissione mensile". Lo comunica la stessa emittente cattolica riguardo al caso del prelato che ha parlato di "castigo di Dio" relativamente al sisma."Tale posizione - scrive Radio Maria sul suo sito - non è in linea con l'annuncio della misericordia che è l'essenza del cristianesimo e dell'azione pastorale di Papa Francesco. Radio Maria si scusa se tali espressioni possono aver offeso la sensibilità dei fratelli terremotati ed esprime loro piena solidarietà e vicinanza nella preghiera. Radio Maria assicura, come già in passato, i collegamenti di preghiera con le zone terremotate per far sentire loro la vicinanza di tutta la Chiesa". L'emittente ha "per fortuna preso le distanze da questo giudizio che abbiamo potuto leggere. È un giudizio di un paganesimo senza limiti", commenta monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei (ANSA).
Nelle Marche sono ad oggi 24.998 i cittadini assistiti dopo il terremoto, e 112 i comuni coinvolti dal sisma: 53 nel Maceratese, 26 nel Fermano, 25 nel Piceno e 8 nell'Anconetano. 235 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli.Le sedi municipali inagibili sono in tutto 43: venticinque nella provincia di Macerata, 2 in quella di Fermo, 16 in quella di Ascoli Piceno. Dopo i controlli effettuati questa mattina, salgono a 37 le scuole inagibili: 22 nella provincia di Macerata, 5 in quella di Fermo, 10 in quella di Ascoli. Sale a 541 il numero delle attività produttive inagibili, di cui 506 nel Maceratese, 5 nel Fermano, 26 nel Piceno e 4 nell'anconetano. 172 infine le stalle inagibili: 146 nella provincia di Macerata e 26 in quella di Ascoli. I dati sono stati forniti dalla Regione Marche.
Io gli sciacalli li ho visti in azione. Proprio a pochi giorni dalla terribile scossa di terremoto di domenica mattina che ha stravolto tutte le nostre terre. Gli sciacalli li ho visti in azione in pieno giorno. Dalla riviera me ne tornavo a casa in montagna. Cioè, non tornavo proprio a casa perché casa non ce l'ho più.I muri si sono licenziati (mi hanno detto che si dice così) ed il tetto è crollato. Il tetto l'ho visto proprio mentre veniva giù, quella domenica mattina. Ho sentito un gran rumore di mattoni, ma in realtà erano tegole che cascavano per terra. Poi una nuvoletta di fumo. Che in realtà, poi era polvere. Comunque non voglio divagare perché stavo parlando degli sciacalli.Ecco, me ne tornavo a Pioraco perché dovevo andare in comune a ritirare con urgenza un documento. Ho scoperto poi che si trattava dell'ordinanza di sgombero. Due fogli in cui mi si dice che la casa è inagibile e me ne devo andare immediatamente previa affissione dell'ordinanza sul portone. Non pensavo di incontrare gli sciacalli sulla strada del ritorno. Eppure è accaduto. E gli sciacalli, quelli che ho visto io, stavano proprio lungo la strada principale che dal placido mare conduce alle tormentate (nel senso di sottoposte a tormenta) montagne. Ora io qualche libro di avventura da ragazzo l'ho pure letto e so che lungo la strada talvolta poteva capitare di incontrare i briganti. Soprattutto nel meridione e poi un paio di secoli fa. Ma gli sciacalli no. Quelli mai. Però anche i briganti vestivano, parlavano e si comportavano da briganti. Cioè fermavano una carrozza, derubavano i malcapitati, violentavano una donna, cercavano di botte il vetturino è morta lì. Gli sciacalli che ho visto io invece se ne stavano tranquillamente seduti in macchina. Non avevano armi e nemmeno attrezzi da scasso. Manco un grimaldello. Sinceramente non ci ho fatto caso, ma potevano tranquillamente fare i cruciverba. Perché il lavoro proprio da sciacallo in verità lo faceva uno scatolone. Per un attimo, ma è stato solo un momento, perché passavo veloce in macchina, ho avuto la sensazione che gli sciacalli indossassero una divisa. Con tanto di cappello. Di quello che solitamente portano le guardie municipali. Adesso che ci penso però, nell'automobile in cui stavano seduti gli sciacalli c'era scritto proprio polizia municipale o qualcosa del genere. E infatti mi sono detto: "ma che ci fa la polizia municipale all'altezza dell'uscita di Montecosaro, con quello scatolone che sembra proprio un autovelox, dopo tre giorni dal terremoto"?Io sono furbo, mica ci sono cascato... quelli non potevano essere agenti di polizia municipale veri. Quelli erano sciacalli travestiti da guardie. L'ho capito subito, non ho esitato nemmeno un attimo. Può esistere, secondo voi, un capo delle guardie municipali di un qualsiasi comune di Marche, Umbria, Lazio e anche Abruzzo che ordinerebbe agli agenti sottoposti di installare su una piazzola di sosta l'autovelox così da multare i terremotati che fanno la spola dal mare alle montagne?Ma quando mai? Ovvio che la risposta è no. Anzi un graduato coscienzioso, si preoccuperebbe di recarsi nei paesi terremotati a dare una mano ai volontari. Quindi state attenti tutti quanti. Anzi lo dico pure al prefetto così si attrezza: fate attenzione, lungo la superstrada mare-monti, talvolta si piazzano degli sciacalli travestiti da guardie municipali. Hanno uno scatolone che assomiglia all'autovelox e fanno finta di multare le automobili dei terremotati che passano....
Il Vaticano condanna le affermazioni andate in onda su Radio Maria riguardo al terremoto come "castigo divino" dopo le unioni civili. "Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede", deplora mons. Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato. Il presule ha spiegato che si tratta di parole "datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo". "I terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa". La redazione di Radio Maria, da parte sua "smentisce categoricamente che il direttore padre Livio Fanzaga abbia pronunciato le parole attribuitegli riguardo 'il terremoto che sarebbe colpa delle unioni civili'. Fra l'altro il 30 ottobre, giorno della trasmissione padre Livio non aveva nessuna diretta su Radio Maria. Le espressioni riportate sono di un conduttore esterno, fatte a titolo personale, che non rispecchiano assolutamente il pensiero di Radio Maria al riguardo".
“Il direttore dell’INPS di Macerata metta in sicurezza il personale e trovi subito una sistemazione autonoma se l’immobile non è sicuro.” E’ il vibrante appello di Giampiero Feliciotti, il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, in merito alla decisione di sgombrare la sede INPS di Tolentino e trasferire i 12 dipendenti negli uffici della sede provinciale.Una scelta grave che, secondo Feliciotti, avrà delle ripercussioni “nei territori dei 15 comuni dell’Unione Montana che tanto hanno fatto per ottenere una sede dell’Ente previdenziale più vicina agli abitanti, per lo più ultrasessantacinquenni.Insomma, il timore è che il sisma diventi il pretesto per espoliare definitivamente l’entroterra di un ufficio pubblico e professionalità determinanti. Poi la stoccata: “Il direttore provinciale si deve rivolgere al COC di Tolentino e il Sindaco saprà dare immediatamente soluzione al caso”.Feliciotti evidenzia poi come “altri enti più all’avanguardia dell’INPS, come Poste Italiane, abbiano già predisposto mezzi mobili per sostenere psicologicamente i propri clienti”. La decisione poi arriva “in un momento che vede proprio l’INPS interessata dai cittadini per i nuovi provvedimenti della legge di stabilità, ma il nostro territorio non ha nemmeno le strade e gli automezzi per raggiungere la città capoluogo”.Il caso sarà sottoposto entro il 15 novembre al prossimo Consiglio dei sindaci. Intanto “invitiamo il direttore INPS ad attivarsi come previsto dalle norme – conclude Feliciotti - e riaprire nelle dovute maniere, a Tolentino, un servizio pubblico interrotto in modo anomalo”.
Il direttore sportivo della SS Maceratese, Gianluca Stambazzi, dal ritiro di Castiglione delle Stiviere, fa il punto tecnico e logistico della situazione. “Intanto – sottolinea – ringrazio la società che ci ha permesso questa soluzione che ha consentito ai ragazzi di potersi allenare allentando la tensione per i continui eventi sismici nella zona di Macerata. Il ringraziamento va amplificato ed esteso ad Alberto Garbisi, presidente dell’F.C. Castiglione, formazione di 3^ Categoria di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, ed al responsabile Marketing & Communication della società di consulenza IN THE BOX, Stefano Pigolotti, che hanno offerto alla SS Maceratese l’opportunità di allenarsi senza l’incubo del terremoto in Lombardia, per preparare con la dovuta professionalità la sfida esterna, la quarta consecutiva, ma non ci facciamo caso, con la Feralpi”. Tornando al match valido per la 12^ giornata di andata, che partita sarà?“Difficile, perché avremo di fronte una squadra, quella di mister Asta, molto ben assortita in ogni reparto. La loro forza è appunto il collettivo. Non sarà quindi assolutamente determinante l’assenza per squalifica del difensore Ranellucci a cui Asta può sopperire senza problemi. Di contro, la Feralpi può far male davanti con giocatori che possono fare la differenza in Lega Pro come Bracaletti, Gerardi e Romero, che dovremo tenere nella massima considerazione per evitare che ci possano far male”.Cosa dovrà fare la Maceratese per uscire dal Lino Turina con un risultato positivo?“La partita perfetta perché se restiamo concentrati fin da subito, approcciando il match con la massima attenzione, avremo chance di ottenere un risultato positivo. Dobbiamo sbagliare il meno possibile perché i bresciani sono molto bravi nelle ripartenze”.Il ritiro mantovano ha fatto bene alla squadra?“Sì. Abbiamo avuto la possibilità di allenarci con serenità per tentare di ridare continuità ai risultati dopo la partita con la Reggiana. Dobbiamo pensare al match con la Feralpi ma anche, guardando oltre, ad altri impegni molto stimolanti ma pure impegnativi che sono alle porte e che verranno disputati a breve”.Compreso quello con la Casertana in coppa il 9 novembre?“Certamente. Probabilmente in Coppa Italia verrà schierata qualche pedina che ha giocato di meno in campionato, ma onoreremo l’impegno con la ferma volontà di superare il turno. Insomma, restiamo concentrati su tutti i fronti”. A partire da domani".In vista della gara casalinga con la Maceratese, in programma domani, sabato 5 novembre, alle ore 16.30, chiunque si presenterà allo stadio Turina con un giocattolo verrà omaggiato del biglietto d’ingresso allo stadio. È questa l’iniziativa organizzata dalla Feralpisalò e dalle parrocchie di Santa Maria Annunziata (Salò), Sant’Antonio Abate (Campoverde) e Sant’Antonio da Padova (Villa di Salò), insieme alla Caritas zonale di Salò, Gruppo Volontari del Garda e Gruppo Alpini di Salò. Le modalità di partecipazione sono semplici. Ogni tifoso che porterà allo stadio un giocattolo dovrà mostrarlo alla biglietteria dello stadio che provvederà a emettere un tagliando gratuito. Dietro la tribuna sarà collocato un desk in cui poter posare il giocattolo ed eventualmente porgere un’offerta libera di aiuto alle popolazioni colpite dal sisma tramite la Caritas zonale di Salò. Al termine della partita, tutti i giocattoli raccolti verranno trasferiti ai magazzini del Gruppo Volontari del Garda. Per ringraziare i tifosi dei doni che verranno recapitati, il Gruppo Alpini di Salò servirà una bevanda calda durante tutto l’arco della gara, pre e post-partita compresi.Insomma, assistere a Feralpisalò-Maceratese assume un valore davvero importante: partecipare alla gara darà la possibilità ai tanti bambini della provincia di Macerata di ricevere un oggetto che rassereni le loro giornate in questo drammatico periodo. Proprio per questo si invitano tifosi, simpatizzanti e la cittadinanza del territorio bresciano a partecipare questo evento sportivo.
La pioggia battente e le avverse condizioni meteo hanno causato, come noto, l’annullamento dello spettacolo "Da Galliani a Maldini passando per il mitico Caccamo... Teo Teocoli Show", uno degli eventi di punta dell’edizione 2016 di Overtime Festival programmato per sabato 8 ottobre.L’appuntamento, organizzato congiuntamente da Associazione culturale Pindaro, Università degli Studi di Macerata e Comune di Macerata, era stato ideato per raccogliere fondi tramite le offerte libere degli spettatori a sostegno della popolazione di Castelsantangelo sul Nera, già colpita dal sisma del 24 agosto 2016. Nonostante l’annullamento, Overtime Festival non vuole e non può dimenticare gli amici di Castelsantangelo e il suo coraggioso sindaco Mauro Falcucci, ovviamente anche alla luce delle scosse del 26 e del 30 ottobre 2016 che hanno reso enormemente più drammatica la già difficile situazione. Per questa ragione ha deciso di devolvere al Comune di Castelsantangelo 1.500 Euro complessivi tra denaro e beni di prima necessità e conforto che verranno consegnati ai cittadini momentaneamente ospitati presso le strutture alberghiere della costa. La somma è in piccola parte coperta anche dalle donazioni raccolte prima dello spettacolo di cui generosi cittadini maceratesi non hanno chiesto la restituzione ma condiviso la destinazione a questa causa solidalePresto verranno inoltre annunciati i particolari di un’iniziativa editoriale di rilievo nazionale volta a raccogliere ulteriori fondi e a mantenere alta l’attenzione in ogni parte d’Italia su questa immane tragedia che non deve essere dimenticata nei mesi e negli anni che verranno. Hanno entusiasticamente aderito a questo progetto 18 amici di Overtime, tra le più prestigiose firme del giornalismo sportivo e del fumetto italiani.Un piccola goccia nel mare dei bisogni di questa popolazione fieramente legata al suo territorio. Con la speranza, anzi la certezza, che anche se ci vorranno anni ed un impegno fuori dal comune Castelsantangelo, come tutti gli altri tantissimi paesi colpiti dal terremoto, risplenderà più bella di prima tra i suoi monti, i suoi boschi, le sue sorgenti.
La terribile attività sismica, iniziata lo scorso 24 agosto e soprattutto le successive fortissime scosse verificatesi il 26 ed il 30 ottobre, hanno devastato i nostri territori procurando danni gravissimi ad intere comunità ed alla tante piccole imprese ivi dislocate, imprese che avevano fino ad oggi rappresentato il fulcro dell’economia di queste nostre terre.Il disagio e la drammaticità della situazione in cui versano, in questo momento, persone, famiglie, imprenditori, sono davanti gli occhi di tutti. Di fronte a questa tragedia Confartigianato ha organizzato diversi incontri sul territorio, ai quali sono stati invitati anche i sindaci e gli amministratori locali, per ascoltare e per provare a dare le prime risposte ai tanti bisogni aziendali in questo particolare e difficile momento.In tali incontri saranno, tra gli altri, trattati temi quali: la sospensione degli adempimenti e dei versamenti dei tributi e dei contributi Inps/Inail, le agevolazioni ed i contributi messi a disposizione dall’EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) per i loro iscritti per danni da “calamità naturali”, la gestione del personale dipendente e le richieste eventuali di Cassa Integrazione in deroga, la sospensione del pagamento delle rate di prestiti e mutui in essere relativi ad immobili artigianali, commerciali, industriali e residenziali, le possibilità offerte dal Fondo di garanzia a sostegno delle imprese, l’assistenza sociale e previdenziale alle persone attraverso il Patronato INAPA.Di seguito il calendario degli incontri ai quali tutte le imprese colpite dal sisma, previa scelta circa la sede e l’orario più consono alle singole esigenze, sono invitate a partecipare: Mercoledì 9 novembre ore 10.00: Tolentino (c/o sede Confartigianato - .da Cisterna, Via Ficili); Mercoledì 9 novembre ore 16.00: San Severino Marche (c/o ristorante “Scuriatti” – fraz. Taccoli); Giovedì 10 novembre ore 10.00: Pieve Torina (c/o “Locanda del Re” – Km. 73 Val Nerina, 1); Giovedì 10 novembre ore 15.00: Camerino (c/o ristorante “Etoile” – Via Le Mosse, 69) Venerdì 11 novembre ore 10.00: Passo S. Ginesio (c/o ristorante “Mirage” – S.S. 78 Picena).
Germano Santoni è un ragazzo di 43 anni di Camerino vittima, anche lui, del tremendo sisma che ha devastato le Marche in questi giorni. Germano oltre ad essere sfollato, la sua casa di Camerino è infatti stata dichiarata inagibile, è purtroppo affetto da una doppia disabilità, una legata alla vista e l'altra alle sue ridotte capacità motorie.Dopo il terremoto, da Camerino è stato spostato in una struttura ricettiva della costa, a Civitanova, ma le condizione che ha trovato ad attenderlo non erano quelle che gli erano state prospettate."A Camerino - racconta Germano al telefono di Picchio News - mi avevano assicurato che avrei potuto usufruire di un servizio di pensione completa a titolo totalmente gratuito, dal 30 ottobre invece mi sono trovato a dover pagare la cena. Inoltre la struttura dove sono stato sistemato non è assolutamente idonea alle mie condizioni fisiche: per intendersi nella stanza c'è un box doccia di 65 centimetri che non basta per ospitare un ragazzo della mia stazza e con le mie difficoltà motorie".Inoltre Germano racconta di un primo intervento che non ha tenuto conto delle sue difficoltà di ipovedente."Quando ci hanno trasferiti, in un primo momento a Porto Sant'Elpidio, ho trovato una volontaria della Protezione Civile che mi ha messo in mano un modulo e una penna senza curarsi della mia impossibilità di compilarlo. Inoltre all'interno della struttura non mi è stato riservato un trattamento minimamente adeguato e anche per questo ho deciso di contattare un avvocato (Sante Monti ndr.) che seguirà la mia vicenda".
Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo.
A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco.
Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli.
Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate.
Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche.
Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.
Sono iniziati a Camerino i sopralluoghi dei tecnici Aedes sulle strutture scolastiche presenti nel territorio comunale. La situazione per il momento sembra rassicurante ma prima di qualsiasi ufficialità il Centro Operativo Comunale intende concludere tutte le dovute verifiche, in relazione ai luoghi e alle aree e valutare ogni possibile ipotesi per identificare le migliori soluzioni e prospettive possibili.Intanto questa mattina i Vigili del Fuoco assieme all'Ingegner Orioli dell'Ufficio Tecnico Comunale stanno provvedendo con l'ausilio di tre autogru alla messa in sicurezza dell'area di Madonna delle Carceri attraverso un delicato intervento di rimozione del campanile gravemente lesionato della Chiesa di Madonna delle Carceri. Ieri, invece, ha visitato la città ducale l'architetto giapponese di fama mondiale Shigeru Ban.Ban è un architetto dell'emergenza: interviene nella fase critica delle emergenza dovute soprattutto alle calamità naturali, costruendo con materiali poveri e per la prima necessità. Tra i suoi lavori: campi profughi in Rwanda dopo la guerra, a Kobe (1995), dopo il terremoto in Turchia (1999). Dopo il sisma del 2004 seguito dallo tsunami in Sri Lanka ha progettato case per un villaggio di pescatori. Dopo il terremoto e tsunami in Giappone con semplici soluzioni all'interno delle strutture di accoglienza ha realizzato divisori per separare i nuclei familiari e garantire la privacy. Nel 2009 a seguito dell'evento sismico ha progettato una sala da concerti per l'Aquila: la 'paper concert hall' fatta di cartone e di legno, inaugurata nel 2011.L'architetto Ban si è voluto rendere conto con i suoi occhi delle condizioni del territorio terremotato e in particolare della città ducale e del suo ricco patrimonio storico-architettonico ed ha messo a disposizione della città la sua importante e peculiare esperienza e attività di ricerca come professionista nelle emergenze. “La presenza a Camerino dell'architetto Shigeru Ban – ha detto il sindaco Gianluca Pasqui – ci fa comprendere che la situazione di emergenza che stiamo vivendo non è stata assolutamente sottovalutata soprattutto da chi vive e lavora costantemente in situazioni di pericolo e di emergenza in tutto il pianeta, ma in particolare vuol dire che gli occhi del mondo dell'architettura e del design si sono posati sulla nostra città pregiandoci della presenza e dell'attenzione di uno dei suoi più noti esponenti”.
Questa mattina, in occasione della celebrazione del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, il Vescovo di Macerata, S.E. Mons. Nazzareno Marconi, ha officiato una Santa Messa presso la Chiesa dell’Immacolata, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose della provincia e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.A seguire, presso il vicino Monumento ai Caduti, si è svolta la cerimonia militare (che ha previsto l’alzabandiera, la deposizione della corona al monumento e la lettura dei messaggi del Capo dello Stato, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa), anche in questa circostanza come avvenuto lo scorso 2 novembre, in forma ridotta – per volontà della locale Prefettura – tenuto conto della prioritaria esigenza di proiettare il personale delle forze armate e di polizia nelle aree della Provincia maggiormente colpite dal recente grave evento sismico, nell’attività di vigilanza e di assistenza alla cittadinanza.
Proseguono i servizi antisciacallaggio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, a seguito dei recenti eventi sismici, nei centri più colpiti della provincia, specialmente nelle ore serali e notturne.Nel corso dei controlli, tuttora in atto, i Carabinieri della compagnia di Camerino hanno identificato 2 rumene, di 27 e 31 anni, residenti a Perugia e con a carico diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, che si aggiravano con fare sospetto presso un’abitazione nelle vie cittadine di Camerino. Le stesse sono state opportunamente segnalate alla Questura di Macerata per l’applicazione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Camerino.In questi giorni, a supporto delle attività di prevenzione e repressione del fenomeno predatorio, i militari delle compagnie di Tolentino e Camerino si stanno servendo anche di un drone, coordinato dal personale del raggruppamento aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare, messo a disposizione dal Comando Generale dell’Arma. Il dispositivo viene impiegato, in particolar modo, nelle aree più a rischio al fine di intercettare situazioni di interesse operativo e contrastare episodi di sciacallaggio.
Anche oggi il Vicepresidente del Consiglio Regionale Marzia Malaigia si sta spostando da un comune all’altro dell’area maceratese colpita dal sisma. Il sopralluogo di stamane ha riguardato innanzitutto il territorio di Cessapalombo. A colloquio col vicesindaco e in giro per le frazioni disastrate, la Malaigia ha raccolto informazioni ed elementi utili per potere redigere una sorta di dossier anche per questa parte di provincia colpita dal sisma. La prima cosa che serve, e non solo ovviamente a Cessapalombo, dopo la prima fase di emergenza, "è il miglioramento delle linee telefoniche": i telefoni fissi sono tutti nelle case distrutte o inagibili, si ha la necessità di parlare velocemente e adeguatamente con i cellulari. Invito il Presidente della Regione ad impegnarsi anche in questa problematica ed i gestori che siano più operativi ed efficaci in una simile situazione". Un'altra emergenza è quella di un miglior coordinamento per far si che gli sfollati abbiano una degna collocazione, chi si sposta non può essere rimandato indietro perché sulla costa i locali indicati non avevano più posto: purtroppo è successo anche questo. Vedere brandine per dormire ubicate nella sala del consiglio comunale, fa capire che qui ancora non sono arrivati adeguati strumenti di sostegno immediato e molto è stato fato grazie all’efficacia dell’amministrazione comunale e del preziosissimo aiuto del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri. Un altro appello ed un impegno da assumere è invece a livello di beni culturali: quello del salvataggio del crocifisso ligneo e dei quadri della Chiesa di San Benedetto di Montalto di Cessapalombo. Col crollo del campanile e del tetto della Chiesa ora queste importantissime opere d’arte sono sottoposte alla violenza delle intemperie. "Si invii inoltre il personale tecnico adeguato al Comune che non ha tecnici ed amministrativi e si trova in condizioni di elevato svantaggio nell’attività delle ricognizioni post sisma e nello smaltimento delle pratiche ordinarie. La Regione invii personale o si attivi affinché quello provinciale sia adeguatamente utilizzato nell’area. Un solo vigile urbano sopperisce troppi compiti e occorrono rinforzi adeguati. La gente si sente abbandonata e le istituzioni locali anche. Si cerchi inoltre di riattivare il collegamento tra Cessapalombo e Caldarola: ho sperimentato a mie spese l’impossibilità di raggiungere Caldarola con l’auto e ho dovuto desistere".
In un momento di estrema ed inedita difficoltà come quello che stiamo tutti attraversando, la politica regionale, nonostante i disagi e le diffuse imperfezioni, sta dando il meglio di sé. Lo debbo ammettere in tutta onestà, in quanto l’ho sperimentato da molto vicino. Dobbiamo, inoltre, riconoscere al nostro Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla Protezione Civile, un impegno che va al di là delle sue forze. Impegno umano prima che istituzionale, il suo, che lo porta a tenere sempre in primo piano l’agenda quotidiana delle priorità. Malgrado il susseguirsi delle scosse e, con esse, della tenuta psicologica dei moltissimi senzatetto.Con la scossa del 26 ottobre, a Pioraco, presso lo stabilimento cartario del Gruppo Fedrigoni, è venuto giù il tetto di un intero capannone, seppellendo e rovinando irrimediabilmente i due impianti produttivi. Non ci sono scappati morti solo per miracolo, ma il colpo alla produzione sarà di quelli che lasceranno il segno. Non scherziamo, qui stiamo parlando non di una piccola impresa locale (con il doveroso rispetto che tutte esse meritano) ma di un marchio che appartiene alla galassia delle ormai sempre più rare eccellenze nazionali. Un’azienda leader nel settore con fatturato a nove zeri e fabbriche in tutti i continenti e che a Pioraco dà lavoro ad oltre centocinquanta dipendenti. Sciapichetti ha compreso subito la gravità della situazione e già nel pomeriggio del 27 ottobre, assieme al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, si è immediatamente recato a Pioraco per mettersi a disposizione dell’Azienda. Qui, gli alti dirigenti gli hanno rappresentato la pressante esigenza della massima celerità nel poter accedere al più presto nei locali, così da poter portar via le tonnellate di macerie. La mattina di sabato 29, il gruppo cartario aveva già l’autorizzazione sul tavolo. Poi domenica mattina c’è stata l’Apocalisse. Sciapichetti, però non ha mai declassato la priorità cartiera. Anzi martedì mattina ha preso per mano Vasco Errani, il presidente Ceriscioli con tutto il suo staff ed assieme a loro si è portato di nuovo a Pioraco, in fabbrica, per fare il punto della situazione, assieme ai sindaci dei comuni limitrofi. Il messaggio simbolico della riunione operativa era forte e chiaro: l’economia di molti piccoli comuni dell’alta valle del Potenza si regge sulla cartiera di Pioraco e l’Istituzione Regione Marche, in quel preciso momento, doveva essere fisicamente dentro quella fabbrica. Qui Errani, assieme al suo braccio destro Roberto Oreficini (un piacevole ritorno che per competenza ed esperienza ha, decisamente, una marcia in più degli altri) hanno immediatamente preso atto della situazione e, in tempo reale, dato disposizioni agli uffici regionali sul da farsi, così da perdere meno tempo possibile.La sensazione è che Angelo Sciapichetti sia riuscito, in questi giorni, a prendere in mano la situazione molto meglio di Ceriscioli. Lo dico senza nessuna venatura polemica, ci mancherebbe altro. D’altra parte, conosce il territorio ed i suoi amministratori molto meglio del suo presidente. Molte circostanze le ha pure vissute nel sisma precedente come esponente politico e, forte di questa esperienza, sa dove andare immediatamente a mettere le mani. Eppure tutto questo non basta. Si rivela ben poca cosa a fronte delle imminenti e future difficoltà da affrontare.Nel suo appassionante, ma al tempo stesso anche lucido e spietato editoriale di ieri, (leggi qui) il direttore Scorcella ha perfettamente centrato il punto della questione: il timore di un oblio per i terremotati e per tutto il territorio. Un crescente disinteresse che si riverbera nel silenzio e nell’assenza dell’Unione Europea e dei suoi rappresentanti. Non c’è traccia di umana compassione in Juncker e nei suoi burocrati. Non c’è spirito di solidarietà tra le nazioni. Soprattutto di quelle dell’est Europa che fino al 1989, grasso che cola, se mangiavano patate e barbabietole.La novità, casomai, è che questa indifferenza vale anche in caso di calamità naturali e non solo di default bancari. Tuttavia, a questo punto, non serve recriminare, né piangerci addosso. Dobbiamo prenderne atto e arrangiarci da soli. Serve, in una parola, andare oltre la buona volontà e l’impagabile, ed al tempo stesso prezioso, spirito di servizio di cui è stato fin qui esempio per tutti quanti l’assessore Sciapichetti.Serve uno slancio della politica, propriamente intesa. Servono progettualità e coscienza di insieme. Servono le migliori professionalità, necessitano le élite. Senza nessuna pregiudiziale politica.Occorre, al contempo, esorcizzare sin da subito quello spirito di irragionevole autosufficienza che già serpeggia e sta diventando palpabile giorno, dopo giorno.Questo è il momento in cui bisogna chiamare in campo i migliori, riservisti compresi. Quelli, per esempio, che affrontarono prima l’emergenza e poi la ricostruzione del ’97. C’è un intero territorio da ricostruire e un tessuto sociale da ricucire e riparare con cura e pazienza.Ad Angelo Sciapichetti, in quanto rappresentante locale del governo regionale e ad Irene Manzi, in qualità di parlamentare locale, spetta il compito di chiamare a raccolta questa sorta di task force aperta. Possibilmente il prima possibile. Come organo di informazione locale, chiediamo loro di farsi promotori di questa iniziativa epocale (temo che stavolta l'aggettivo sia appropriato), così che dall'emergenza si possa andare anche oltre il terremoto.Questo giornale, ovviamente, è pronto sin d’ora a collaborare in questa direzione.
"Ripartire al più presto con scuola e attività produttive per far tornare quanto prima possibile questi territori alla normalità. L'impegno della Regione Marche prosegue in costante confronto con le popolazioni colpite dal terremoto per affrontare l'emergenza e trovare insieme le migliori soluzioni per il territorio.Questo momento deve vederci tutti uniti, istituzioni e cittadini insieme, per ricostruire e tornare a vivere". Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, che ha accompagnato oggi nel maceratese la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Presenti l'assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, Roberto Oreficini della Protezione civile nazionale, il consigliere regionale Francesco Micucci, il prefetto di Macerata Roberta Preziotti. (ANSA).
L'Adorazione dei Magi di Tintoretto custodita nella chiesa delle Vergini a Macerata è in salvo.I vigili del fuoco hanno portato via il dipinto questo pomeriggio, dopo un sopralluogo dei tecnici della Soprintendenza e in collaborazione con i Carabinieri della tutela del patrimonio artistico e il Comune.Il dipinto è una delle 21 opere custodite nel santuario del 1550, dove il terremoto rischia di far implodere la cupola. Le opere saranno custodite a Palazzo Buonaccorsi, in un luogo sicuro (ANSA).