Lunedì 20 e mercoledì 22 maggio ricorrono due date importanti per la salute del nostro pianeta. Sono infatti rispettivamente le giornate mondiali delle api e della biodiversità. Nell’ambito della programmazione condivisa, la Fondazione Carima e la Fondazione Giustiniani Bandini stanno promuovendo delle attività sperimentali sul territorio dell’Abbadia di Fiastra finalizzate alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile, che ben si legano alle tematiche di questi appuntamenti internazionali. Grazie alla collaborazione con Filiera Futura, un’associazione che lavora in tutta Italia per innovare il settore agroalimentare di qualità, è stato avviato il progetto +API – Oasi fiorite per la biodiversità.
Da qualche tempo, chi frequenta l’Abbadia di Fiastra si sarà accorto di una novità e cioè la presenza di una nuova area verde, accanto al Parco della Vita, dove sono state seminate essenze mellifere, di prossima fioritura, che rappresentano un habitat ideale per le api e per gli altri insetti impollinatori.
“La Fondazione Carima è socia di Filiera Futura dal 2023 – spiega il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Sendardi. L’adesione a questa associazione rientra nel potenziamento dell’azione del nostro ente nel settore della protezione ambientale. La prima oasi fiorita è stata realizzata grazie alla fattiva e preziosa collaborazione della Fondazione Giustiani Bandini, che ha messo a disposizione un appezzamento di terreno oltreché uomini e mezzi. Dal prossimo anno abbiamo in animo di coinvolgere anche le amministrazioni comunali della provincia di Macerata per moltiplicare il numero di oasi”.
Nell’ambito di questa iniziativa sono state anche posizionate all’interno della Riserva Naturale alcune casette per api selvatiche, una specie innocua in quanto non punge, ma che svolge un ruolo cruciale nell'equilibrio degli ecosistemi naturali e nella produzione agricola, poiché impollina fino a 300 volte più efficacemente delle api da miele.
Obiettivo del progetto +API, oltre alla promozione della biodiversità e dello sviluppo green, è anche la sensibilizzazione dell'opinione pubblica in termini di maggiore attenzione all’ambiente e all’impatto che su esso generano i nostri comportamenti. Si tratta di un’azione di fondamentale importanza da indirizzare in modo particolare alle nuove generazioni, affinché il rispetto per il pianeta in cui viviamo diventi un valore condiviso e venga normalizzato.
In tal senso l'educazione ambientale dei giovani gioca un ruolo determinante nella costruzione di un futuro più sostenibile e, nella giornata odierna ma non solo, il CEA Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, gestito da Meridiana snc, ha organizzato delle attività laboratoriali sulle api rivolte ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria. Un nutrito gruppo di ragazzini è stato accompagnato alla scoperta dell’affascinante mondo delle api e del loro ruolo ecologico, dalla conformazione anatomica alla vita nell’alveare fino alla produzione del miele, con la possibilità di vedere e toccare con mano i telai cerati di un’arnia. Non è mancato infine un momento ludico per concludere in allegria, in cui i bambini hanno trasformato in gioco le nozioni apprese simulando la gerarchia dell’alveare e impersonando l’ape regina, le api operaie e i fuchi.
Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo, ricoprendo quindi un ruolo fondamentale per l’ambiente e per l’ecosistema. Le attività dell’uomo e il cambiamento climatico stanno mettendo sempre più a rischio la riproduzione di questi insetti: più del 40% delle specie di invertebrati rischiano di scomparire, in particolare api e farfalle. È dunque necessaria un’azione risoluta per contrastare la perdita di impollinatori, cui la Fondazione Carima e la Fondazione Giustiniani Bandini intendono contribuire portando questa progettualità di Filiera Futura sul territorio maceratese.
In occasione della Festa della Repubblica italiana, a Civitanova è stato promosso un weekend di eventi che si concluderà domenica 2 giugno con il concerto di Raf in piazza XX Settembre. Inoltre, tra gli appuntamenti da mettere in calendario, sabato 1° giugno il Varco sul Mare sarà animato da una serata Disco Dance anni Settanta-Ottanta-Novanta da ballare, con ospite d’eccezione Claudio Cecchetto.
La manifestazione, dal titolo "Civitanova Tricolore - Di Verde, di Bianco, di Rosso" è promossa dall'Azienda dei Teatri con il comune e con una serie di associazioni e partner privati, con l'intento di dare il via alla stagione estiva civitanovese in centro e sul lungomare.
L’inizio della tre giorni è venerdì 31 maggio con la Notte Tricolore in collaborazione con l’associazione dei commercianti Centriamo e l’Associazione Balneari Civitanovese Abc: nelle vie dello shopping ci saranno negozi aperti e aperitivi e cene tricolore in centro città sia nelle attività di bar e ristoranti che negli stabilimenti balneari. Alle 18:30, quindi, allo chalet Raphael Beach, è in programma un brindisi inaugurale che darà il via ufficiale alle 21 alle accensioni di luci tricolore su Palazzo Sforza, corso Umberto I e piazza Conchiglia.
Sabato 1° giugno, invece, l’appuntamento è alle 21:15 al Varco sul Mare con l’anteprima del format "Risuona la Piazza", in collaborazione con il gruppo Radio Linea e Lc Eventi: si ballerà con la musica di Radio '70 '80 '90 Disco Dance e gli speaker Valentino Valemix e Francesca Travaglini intervisteranno l’ospite Claudio Cecchetto, produttore discografico, disk jockey e talent scout più famoso d’Italia. Insieme, verranno ripercorsi i decenni più rappresentativi della storia della radio e della musica internazionale. L’evento è ad ingresso libero.
Domenica 2 giugno si incomincerà invece al mattino in piazza XX Settembre con l’11° raduno delle Fiat 500 de La Banda del Cinquino (dalle 9), mentre dalle 10 fino a sera al lungomare sud ci sarà la Festa degli Aquiloni di "Aquiloniamo": gruppi di aquilonisti di diverse regioni sfoggeranno le loro creazioni, con la possibilità di laboratori per bambini di costruzione aquiloni e vendita di aquiloni. L’evento è in collaborazione con Mylove Eventi.
Alle 21, in piazza XX Settembre torna quindi il format "Risuona la Piazza", il live ad ingresso libero che vedrà quest’anno in concerto Raf con il suo Self Control 40th: un tour che festeggiare il 40° anniversario di una delle hit più famose di sempre, che segna l’esordio di una carriera straordinaria e la storia della disco e pop music (in collaborazione con Elite Agency).
Non mancano una serie di altri appuntamenti paralleli, partendo da venerdì 31 maggio con la proiezione del film "Io e il secco" e l’incontro con il regista Gianluca Santoni ad opera del Civitanova Film Festival (ore 21:15 al cinema Cecchetti) e al Lido Cluana il Campionato Italiano Assoluto di Scacchi selezione regionale promosso da A.S.D. Alfiere Nero.
Il 1° e il 2 giugno, infine, si potrà visitare dalle 17 alle 20.30 la pinacoteca Moretti di Civitanova Alta e sul lungomare Piermanni verrà allestito dalle 9 alle 20 il Mercatino Mylove con bancarelle di artigianato artistico, creativo, vintage e prodotti tipici.
Si aprono porte e cortili dei palazzi storici di Civitanova Alta alla scoperta del bello e del fascino di ciò che rimane celato dietro gli angoli o le quattro mura. Domenica 26 maggio torna “Giardini nascosti”, iniziativa nata per condividere il bello, l’arte e la cura dei luoghi cari, organizzata dall’associazione Sentinelle del mattino e Società operaia con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche e con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio regionale delle Marche, e la collaborazione di Università di Camerino, Teatri di Civitanova, Pinacoteca civica Moretti e FAI, Scuola Comunale di recitazione Enrico Cecchetti e il laboratorio musicale “Il Palco”.
Sono 22 gli scorci proposti nel percorso di quest’anno, con altrettante performance che si alterneranno dalle ore 16,00 a tarda notte: ci saranno esibizioni musicali e artistiche, mostre, attività per bambini, presentazioni libri e erbe aromatiche, tango a far da contorno alla scoperta dell’affascinante percorso tra cortili, giardini e chiostri del borgo di Annibal Caro.
Alla presentazione dell’evento sono intervenuti il sindaco Fabrizio Ciarapica e il vicesindaco Claudio Morresi, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, Giorgio Barbatelli, presidente di Sentinelle del Mattino, con i volontari Maria Mori, Maurizio Gobbi, Giuliana Bongelli, il presidente della Società operaia di Civitanova Alta Augusto Borroni, Maria Luce Centioni presidente Azienda Teatri di Civitanova insieme al direttore Paola Recchi e Vanessa Spernanzoni, coordinatrice artistica della kermesse e presidente di Contemporanea 2.0.
“Ogni spazio diventa un luogo dove incontrare tanti modi di tradurre la parola cura – hanno spiegato gli organizzatori di Sentinelle del Mattino – Sono palazzi pubblici e altri privati, angoli remoti e particolarmente suggestivi del borgo antico che acquistano un fascino particolare al calare del sole. Ci aspettiamo tanta gente nella città Alta, che abbia la curiosità di scoprire o riscoprire gli angoli più emozionanti della città anche attraverso mostre, esibizioni e performance dal vivo. Vogliamo ringraziare gli enti pubblici che hanno voluto sostenerci, i proprietari che ci apriranno le loro case ed anche le tante persone che collaborano alla riuscita della manifestazione”.
Dalle ore 18,00, è possibile partecipare alla visita guidata del centro storico a cura del Centro Studi Civitanovesi e Archeo Club d’Italia. L’Atac spa metterà a disposizione il servizio navetta dalle ore 17,00 alle ore 23, sia dall’Itcg che dal parcheggio del convento dei frati cappuccini con arrivo al piazzale Tramvia.
Queste le 21 location che saranno aperte domenica, dalle 17 alle 22:
Palazzo Natinguerra, via Oberdan - Moreno Corallini esposizione quadri; Palazzo Paci, via Oberdan - Kreep Live Music Group; Palazzo Conte De Vico, via Roma – Unitre esposizione lavori laboratori di acquarello, pittura, ceramiche, scultura e acquaforte e Arreden di Emili Roberto esposizioni ceramiche; Cortile ex Liceo Classico, musica con Marco Martellini e Gloria Foresi e punto ristoro;
Ex Liceo Classico, Renè Ciampa e Guido Bedini: Intrecci di pellicole e storie: il Cinema e Laboratorio artistico a cura di Alayde Spernanzoni e ragazzi dell’Anffas; Cortile Ernestino Cecarini, via Porta Zoppa, 3 - Mostra privata; Cortile Fam. Profili, via Aurora - Esposizione di Paola Tassetti “La coscienza dell’occhio venne chiamata due cuori” e McZee Palomar un reading collettivo di voci orchestrato da Francesca Rossi Brunori con Alisia Cruciani, Michele Gentili, Lucia Lambertucci. Noemi Lapucci e Elisa Mengoni – Dieci pratiche di notte reading musicale (testi di Michele Gentili; musica di Baco Giovanni Cristino con Alisia Cruciani); Giardino Pinacoteca, v.lo del Crocifisso – Musica alle ore 21; Chiostro San Francesco - Il Cantafavole Gianluca Lalli e laboratorio per bambini e Gruppo Claun Zero Therapy;
Chiostro S. Agostino, esibizione Tango e primi passi di pratica per tutti, allestimento Chiara Conti eventi; Palazzo Santucci, via A. Caro Il Nido del Drago; Cortile famiglia Stefano Dalloro, v.lo Tre ponti - Presentazione del libro Marche d’Autore: “I mestieri” di autori vari, tra cui il racconto di sediari ed impagliatrici di Maurizio Micucci e musica;
Porta Marina - Museo Cinema a Pennello - Montecosaro esposizione di bozzetti e manifesti; Giardino vicolo Tre ponti 28 a - Hata Yoga Terza Età (ore 18) e Yoga Ratna (Vinyasa); Palazzo Famiglia Vivas, via A. Caro 24 - Musica e Marco Cervellini – Botanico - Università di Camerino - Verde Urbano e qualità della Vita; Giardino Carlotta Mussio, vicolo Chienti - esposizione cornici Pamela Belletti;
Giardino Giovanni Acquaroli, vicolo Chienti - Giochi da tavolo; Pescheria, via del mercato - Giardini Sospesi & Erbe ritrovate. Viaggio sensoriale dentro madre natura, mostra fotografica Marco Borzacchi – Lavandeto: lavanda al vento – Passeggiata riconoscimento erbe spontanee e guida ambientale escursionistica - Linfa Madre - performance di Lucia Andreozzi con percussioni ad acqua e gruppo di 3 elementi;
Museo Magma, piazzale Garibaldi - visita libera e aperitivo e musica; Teatro Annibal Caro con la scuola di musica G. Cattolica, pianoforte dalle ore 17,30 alle ore 19; Pinacoteca Moretti - visita libera; Vicolo della Luna n. 34 (Ghetto ebraico) - Belvedersi punto selfie; Palazzo Santucci, corso Annibal Caro 14, Il sogno del drago di Tommaso Malaisi e Chiara Crisoliti.
Il 25 e 26 maggio, dalle ore 15.00 di sabato 25 fino alle ore 15.00 di domenica 26, Recanati ospiterà “Impronte | Festival dell’educazione comunitaria”. Questo evento rappresenta un’occasione di incontro, festa e apprendimento attorno alla relazione educativa, ed è accessibile e gratuito per tutti. Nel corso della due giorni dedicata all’educazione non autoritaria, cooperativa e democratica, sono previsti laboratori, incontri, mostre e proiezioni.
Il programma del festival è molto intenso: 50 laboratori dedicati a bambine e bambini, dieci incontri formativi rivolti a professionistə e genitori, tre incontri teorico-pratici, alla presenza di ospiti di fama nazionale, oltre appunto a mostre e proiezioni. L’evento mira a valorizzare e sostenere un modello educativo basato sulla cooperazione e la democrazia, rigettando la coercizione e l’autorità, e promuovendo il protagonismo e la cittadinanza attiva dei bambini e delle bambine.
Tra gli ospiti, lo scrittore Ivan Sciapeconi, il batterista Andrea Elisei, l’artista di origini giapponesi ma marchigiana d’adozione Hisako Mori, la pedagogista e arte terapeuta Beatrice Vitali, la play coach Lucia Berdini, fondatrice di Playfactory, l’artista Ivana Anconelli, custode del Metodo Munari, e molti altri. Fondamentale è anche l’apporto di realtà sociali, associazioni e artigiani del territorio.
Il festival Impronte è parte del progetto “Fonti Quartiere Educante”, finanziato dalla Fondazione Con I Bambini. Il progetto è guidato dal Centro Fonti San Lorenzo e coinvolge come partner le associazioni Scarabò ETS (coordinatrice del festival), Omphalos, WhatsArt, il Comune di Recanati, l’Università di Macerata e l’I.C. Gigli. A loro si unisce inoltre l’I.C. Badaloni come partner acquisito e permanente.
Il Festival vuole “raccontare la trasformazione educativa in atto in un quartiere e in una città, focalizzandosi su un paradigma educativo comunitario, non autoritario, diffuso e cooperativo”, spiegano da Centro Fonti San Lorenzo, che è anche la sede ospitante di questa intensa due giorni.
Tra gli obiettivi dichiarati, ci sono anche “portare idee, intelligenze, saperi e pratiche nella città per imparare e crescere insieme, costruendo contesti di vita giusti, solidali e relazionali” e “sperimentare il possibile: per due giorni, anticipare il futuro nel presente e osservare gli effetti di buone pratiche diffuse, una città a misura di bambino e bambina, e il protagonismo attivo di ragazzi e ragazze”.
Si tratta di “un’opportunità straordinaria per condividere conoscenze, saperi ed esperienze coinvolgenti in un contesto ricco di stimoli educativi e formativi, pratiche interattive e connessioni significative dove tutti potranno lasciare le proprie impronte nell’edificazione di una concreta comunità educante”, sottolinea Laura Copparoni, presidente di Scarabò ETS, che mette in evidenza anche come “gli spazi urbani, per l’occasione, saranno liberati dal traffico automobilistico e si assisterà a una invasione colorata e gioiosa di attività ludico-ricreative”.
"Un focaraccio come si deve" è forse il commento più indicato per descrivere l’immenso falò che ha illuminato la notte del 17 maggio dopo la cerimonia della pesatura e dell’offerta dei ceri, uno degli eventi più suggestivi della rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio di Camerino.
Gli ospiti della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, per la prima volta presenti a Camerino, hanno sfilato con i figuranti locali in perfetta sintonia, consolidando una collaborazione che darà buoni frutti per il futuro.
Nel pomeriggio, tra emozione e sfottò, nella Sala consiliare del comune di Camerino sono stati presentati gli atleti e le atlete di questa 43° edizione, alla presenza del sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, e dell'ssessore allo sport di Fermo Alberto Maria Scarfini, del prorettore vicario Unicam Emanuele Tondi, del presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli e del presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna che, essendo il personaggio principale di questa rievocazione storica poiché sarà il Giulio Cesare da Varano del 2024, ha avuto l’onore di sguainare per primo la spada, un eccellente manufatto realizzato dal fabbro Riccardo Reversi di Muccia e donato dalla Pasta fresca da Luciana, sempre di Muccia.
Il giorno della festa del patrono, 18 maggio, solenne celebrazione in Basilica e nel pomeriggio riuscitissimo esperimento dell’Archeoclub Marca di Camerino a Rocca Varano, dove tutto ebbe inizio. Nell’antico maniero che domina la vallata storia, danze, duelli e tiri con l’arco per un viaggio a ritroso nel tempo con i Da Varano protagonisti indiscussi della storia di un vasto territorio.
Sold out per il Concerto del Santo Patrono della Banda Orchestra Città di Camerino diretta dal m° Vincenzo Correnti che si è tenuto alle ore 21:30 nella Basilica d San Venanzio.
Nella giornata di oggi, applicando il piano B al coperto, sono state confermate tutte le iniziative: la Fiera di San Venanzio in viale Giacomo Leopardi, il Palio di Sant’Ansovino degli Arcieri De Varano nei locali Contram S.p.A. in via Le Mosse, Passatempi e Divertimenti giocoleria a cura della Giocolestra Attrakko di Bologna e Compagnia Commerciale Medievale mercatino e laboratori dalle ore 15:00 nella Geostruttura in via Madonna delle Carceri e il concerto di Mortimer Mc Grave alle ore 22:00 sempre nei locali Contram.
E da lunedì una nuova settimana densa di appuntamenti che arriveranno fino alla giornata conclusiva di domenica 26 maggio dove è previsto il grande corteo storico, la staffetta rosa e la corsa alla spada.
Cerimonia molto partecipata sabato in onore del maresciallo capo Sergio Piermanni, a 47 anni dalla tragica morte avvenuta all’alba del 18 maggio nel corso della sparatoria con il clan dei catanesi nei pressi della stazione ferroviaria.
Tante le autorità civili e militari, i cittadini, le associazioni combattentistiche e del soccorso e di volontariato raccolti attorno al monumento dedicato all’eroe sul lungomare sud intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria e stretti accanto alla vedova Giovanna Paolone e alla figlia Dominique.
Il presidente Anc Roberto Ciccola ha dato in benvenuto a nome della città insieme al primo cittadino Fabrizio Ciarapica, presente anche una nutrita delegazione dei rappresentanti istituzionali dei comuni di Montelupone, Recanati e Porto Recanati, Potenza Picena, Montecosaro, Morrovalle.
"Vogliamo che Piermanni sia sempre vivo nei nostri cuori e trasmettere ai giovani il suo esempio. E’ doveroso ringraziare il nostro eroe per il suo sacrificio, a lui sono dedicati tanti monumenti e anche il lungomare perché la città non dimentichi", ha detto Ciarapica nel corso della cerimonia aperta dalla Banda cittadina che ha eseguito l’Inno d’Italia, seguito dall’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro.
Presente per la prima volta anche il neo maresciallo Samuele Piermanni, pronipote di Sergio, che ha scaldato i cuori con il racconto di quell’alba di sangue attraverso le parole del padre; parole difficili da ascoltare per un bambino ma che hanno aperto la strada della sua vocazione.
"Mi sento orgoglioso di avere avuto uno zio così esemplare, i carabinieri sono portatori di bene e in questo momento storico così difficile e di guerre, il mio dovere è aiutare le persone ed essere al servizio del bene proprio come ha fatto mio zio, un modello di dedizione al dovere che ha messo da parte gli interessi personali per il bene della comunità", ha detto.
Ospiti anche il ten. Serafino Piermanni, presidente Anc di Bologna, presente con delegazione e bandiera di sezione, il generale di corpo d'armata Rosario Aiosa e il maresciallo maggiore Angelo.
Albanesi, anche loro protagonisti dei tragici fatti. L’Arma era rappresentata dal comandante provinciale col. Nicola Candido, il comandante della Compagnia di Civitanova, il capitano Angelo Chiantese e i due ex comandanti Massimo Amicucci ed Enzo Marinelli.
Il generale Tito Baldo Honorati ha invitato con parole forti tutti i presenti ad andare oltre gli aspetti formali: "Nulla scalfisce il valore storico o morale della cerimonia - ha detto - tutti noi, dalla più alta autorità ai bambini, siamo nessuno al cospetto di chi ha dato la vita. Se vogliamo veramente rendere omaggio alla sua memoria dobbiamo condividere i valori che Piermanni incarnava. Li dobbiamo comunicare e trasmettere comportandoci per primi da persone perbene e bravi cittadini".
Poi il corteo ha attraversato il Varco sul mare per raggiungere il monumento ai giardini di piazza. Alle ore 19 è stata celebrata la santa messa presso la chiesa di San Pietro celebrata da don Mario Colabianchi.
La Città di San Severino Marche ha deciso di rinnovare il proprio impegno a favore della sostenibilità ambientale rafforzando l’adesione al progetto NoiMarcheBikeLife, un'iniziativa dedicata al cicloturismo che coinvolge ben 30 Comuni marchigiani della Provincia di Macerata, Fermo e Ancona e che mira a promuovere un turismo sostenibile e uno stile di vita salutare attraverso l'incoraggiamento del cicloturismo, promuovendo anche l’itinerario “Strade di Marca” che attraversa cinque vallate (Val di Chienti, Vallesina, Val di Fiastra, Valle del Potenza e la Valtenna) collegando oltre 200 strutture bike hotel e bike friendly. Questo percorso, arrivato al secondo posto all’Oscar Italiano del Cicloturismo, non solo celebra la bellezza naturale dei territori ma promuove anche la cultura ciclistica e l'ospitalità del nostro entroterra.
Per ricordare tale adesione nel piazzale Don Minzoni, nei pressi della stazione ferroviaria, è stata posizionata una nuova cartellonistica informativa e pubblicitaria dedicata a tutti i turisti dei pedali. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale al Turismo, Michela Pezzanesi, il presidente dell’associazione sportiva Bike Zone, Gionata Ghergo, e il vice presidente, Valerio Vissani.
Tra i percorsi cicloturistici di NoiMarcheBikeLife, nel territorio del Comune di San Severino Marche, sarà possibile scoprire tre itinerari: “San Severino, un viaggio nel tempo”, “San Severino e le colline di Pitino” e “Settempeda Bike Tour” con lunghezze che vanno dai 18 ai 93 chilometri e di varia difficoltà. La cartellonistica, attraverso mappe interattive scaricabili con QRCode, consente di divertirsi in assoluta sicurezza.
Gli stessi itinrari sono proposti nella WebApp di NoiMarcheBikeLife geolocalizzata con cartelli parlanti lungo il percorso "Strade di Marca". La WebApp, innovativa e bilingue, è accessibile a tutti gli utenti e fornisce ai ciclisti dettagli su servizi utili, punti di interesse e supporto nelle vicinanze, offrendo inoltre itinerari cicloturistici dettagliati che includono dati quali la lunghezza del percorso, l'altimetria, i punti di interesse e il livello di difficoltà.
Il nuovo cartello turistico posizionato nei pressi della stazione consente anche la possibilità di scaricare le tracce GPX.
Venerdì 10 maggio, presso la sala convegni dell’Hotel ristorante “La Foresteria” dell’Abbadia di Fiastra, si è tenuto il terzo incontro annuale tra la “Vezzani S.p.A.” e i suoi clienti presenti nel territorio marchigiano. Quest’anno il titolo dell’incontro era: “Trasformazione & innovazione”.
Da sempre la “Vezzani S.p.A.” che da quasi settant’anni è attiva nel settore dell’“Arte Funeraria” si distingue in questo particolare ambito commerciale per il suo grande patrimonio di cultura artigianale che felicemente convive con i più avanzati sistemi produttivi ed organizzativi. La “Vezzani S.p.A.”, collabora con pittori, scultori e designers di fama internazionale. Il lavoro prezioso degli artisti consente di offrire opere di alta qualità in linea con lo spirito espressivo del momento, congiungendo il passato al presente.
L’evento è stato organizzato in modo impeccabile da Mirko Salvatori, rappresentante per azienda nell’intero territorio marchigiano. È stato un momento di ritrovo utile non solo per la presentazione di nuovi articoli ma soprattutto per rafforzare l’intimo rapporto umano che si è realizzato negli anni.
Dopo le presentazioni iniziali di Mirko Salvatori, la parola è passata a Cristian Vezzani Presidente della “Vezzani S.p.a.” che ha illustrato i nuovi progetti aziendali. Per l’aspetto tecnico è invece intervenuto Manuel Goldoni, in qualità responsabile della Gold Image, azienda specializzata nella creazione di “fotoceramica” che fa parte della grande famiglia “Vezzani S.p.A.”.
In linea con lo spirito dell’Azienda dopo il convegno non è mancato il momento culturale che ha permesso ai partecipanti di visitare e ammirare aiutati da una guida, il “Palazzo Giustiniani-Bandini” e le grotte dell’Abbadia che custodiscono il “Museo del vino” e la “sala delle oliere”.
La giornata è terminata nel ristorante della struttura che ha ospitato l’evento.
Dopo aver in questi anni arricchito la riflessione sul contemporaneo con l’analisi dei fenomeni musicali, per il 2024 Rocksophia ha voluto ripartire dalla genesi del progetto e dal duplice significato de nome: non solo musica, ma letteralmente lo “scuotersi” che è all’origine del termine “rock”, puntando l’attenzione su uno movimento che è corporeo e fisico, ma anche mentale e spirituale.
Da queste premesse è stato elaborato un programma che avrà al centro proprio l’imperativo “muoversi”: dalla passione per lo sport, in contemporanea con la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024; alla metafora del movimento come cambiamento permanente, come atteggiamento dinamico verso il futuro e verso il mondo.
La presentazione si è svolta venerdì 17 maggio a Civitanova allo chalet Arturo Mare alla presenza del sindaco Fabrizio Ciarapica, del consigliere regionale Pierpaolo Borroni, della Presidente dei TdC Maria Luce Centioni e con la partecipazione di amministratori e consiglieri comunali.
“Nell’anno delle Olimpiadi, Rocksophia dedica l’edizione 2024 del festival al tema “muoversi”, una celebrazione del movimento che parte dalla cura del corpo come corrispettivo della cura dell’anima. Non è un caso che fare sport e fare filosofia, nell’antica Grecia, siano due attività imprescindibili della formazione e dell’educazione dei giovani: è importante allenare i pensieri tanto quanto allenare i muscoli. Ma parleremo anche delle ultime invenzioni della mobilità digitale, in cui la tecnologia diventa strumento per potenziare il corpo, cambiando per sempre la nostra idea di movimento nello spazio e nel tempo” – le parole della direttrice artistica Lucrezia Ercoli - .
A Rocksophia non poteva mancare un tributo ad una delle rockstar più amate dal pubblico internazionale. Bruce Springsteen sarà infatti il protagonista di uno dei philoshow inediti del festival con la filosofia del suo “Born to run”, nato per correre e per fuggire, che incarna il messaggio della nuova edizione di Rocksophia.
“Rocksophia è capace sempre di rinnovarsi e di intercettare le novità tecnologiche per restituirle al pubblico in forma comprensibile, mai banale – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica - Il tema di quest’anno rappresenta bene la volontà di rinnovamento di Civitanova. La nostra città è viva, attrattiva, cresce e ha tutte le peculiarità per crescere ancora. Questo è il progetto politico di questa amministrazione: sostenere e facilitare la crescita della città. E Rocksophia è uno dei suoi motori culturali di crescita”.
Come nelle edizioni precedenti il festival sarà articolato in quattro giornate di appuntamenti pomeridiani e serali e una preview dedicata ad un nuovo allestimento all’interno della galleria virtuale e modulare MeGa, la novità introdotta da Popsophia in questi anni per esporre i concetti della filosofia. La mostra del 2024 propone una sequenza di installazioni in realtà aumentata visitabile in una dimensione immersiva dal titolo “La quadratura del cerchio” per celebrare il mistero della geometria e gli enigmi delle figure irrealizzabili.
Il Festival è organizzato in collaborazione con l’Azienda dei Teatri e la presidente dei TdC MarianLuce Centioni ha voluto, nel suo saluto, ampliare la metafora del movimento con alcune suggestioni tratte dal cinema, dal teatro e dalla letteratura, ambiti in cui opera l’azienda Teatri di Civitanova: «dare forma e parole al movimento non è semplice - ha detto - ma crediamo che questa sia la partenza verso un bellissimo viaggio, quello di Rocksophia».
Domenica 26 maggio si terrà la seconda edizione della "Geocaching Tolentino", innovativa caccia al tesoro. Il programma prevede alle ore 14 il ritrovo e la registrazione delle squadre in piazza della Libertà, davanti al Punto Informativo Iat. A seguire, dalle ore 14:30 alle ore 16:30, è in programma la prima fase della caccia al tesoro. Dalle ore 16:30, sempre in piazza della Libertà, food trucks con specialità locali.
Dalle ore 17 alle ore 18, la fase finale della caccia al tesoro. Dalle 18 alle 19 le premiazioni. Questo il regolamento della manifestazione. Sono ammesse le prime 15 squadre iscritte. Ogni squadra dovrà essere composta da un minimo di 3 a un massimo di 5 partecipanti. Le squadre in cui sono presenti minori devono includere almeno un adulto come referente.
Le iscrizioni devono essere inviate tramite e-mail all'indirizzo geocachingtolentino@gmail.com entro e non oltre il 25 maggio, includendo: nome della squadra; nome utente/profilo geocaching; nomi dei membri della squadra; nome, numero di telefono ed email del referente della squadra.
La caccia al tesoro si terrà nelle vie del centro storico della città, con l'invito a evitare l'uso di auto, moto e altri mezzi inquinanti. La partecipazione è gratuita, in linea con lo spirito del geocaching. Ogni squadra riceverà il regolamento, da firmare dal referente della squadra.
Si dovrà indicare il profilo dell'app Geocaching che registrerà i ritrovamenti digitali delle cache, valido per la propria squadra, e uno o due numeri di telefono per creare un gruppo Whatsapp attivo solo per l'evento. È consentito l'uso di uno smartphone con l'app ufficiale Geocaching disponibile per Android e iOS.
Le squadre devono rispettare le regole del Geocaching, inclusa la cura delle cache e dei luoghi circostanti, nonché l'ordine di arrivo e le regole specificate nel punto 11. Dovranno essere trovate tutte le cache indicate nel successivo "passaporto" nel minor tempo possibile.
Il gioco si svolgerà in due fasi. Prima fase: ritrovamento delle cache secondo i percorsi indicati. Seconda fase: ritrovamento del tesoro finale. La giuria stabilirà l'ordine di partenza delle squadre e il numero della cache da cui iniziare.
Ogni squadra riceverà un "passaporto" che elencherà tutte le cache da trovare durante l'evento. Una volta trovate tutte le cache, la giuria fornirà in Piazza della Libertà l'indizio finale per scoprire il tesoro finale.
La classifica sarà determinata in base al numero di cache trovate, al tempo impiegato e all'ordine di iscrizione online, con consegna dell'indizio finale rispettando l'ordine della classifica parziale.
L'evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dall'assessore al turismo Diego Aloisi, dall’organizzatore Enrico Seri di Geocaching Tolentino alla presenza di Edoardo Costantini e Michele Polisano di Zagreus, Tatiana Raffaelli della Pro Loco 2.0, Arianna Iommi e Paola Giorgi di Hub 62029, Silvano Ronconi dell’Associazione Corteo storico e Paolo Pettinari di Tolentino Arte e Cultura.
Angelo Duro, il celebre comico italiano noto per il suo stile provocatorio e dissacrante, porta in scena il suo ultimo spettacolo intitolato “Sono Cambiato” all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati il 10 agosto. L’evento, prodotto da “Da Solo Produzioni”, la società fondata dallo stesso comico, sta registrando un incredibile successo nei teatri di tutta Italia.
Il titolo dello spettacolo, "Sono Cambiato", annuncia un'evoluzione nel percorso artistico di Angelo Duro. Sul manifesto promozionale, una scritta a caratteri cubitali comunica chiaramente al pubblico che l'artista non è più quello di prima. Questo cambiamento, sottolineato con enfasi, stuzzica la curiosità degli spettatori, che si chiedono in che modo Duro abbia trasformato il suo approccio comico e i suoi contenuti. Lo potranno scoprire il 10 agosto a Porto Recanati, per un appuntamento che si preannuncia unico e ricco di risate.
Al via la nuova avventura di tre fratelli maceratesi, Giovanni, Damiano e Lorenzo Canesin. Il 24 maggio, alle ore 17:30, in via Ghino Valenti 10/d, i tre inaugureranno la loro pizzeria con un format unico in tutto il territorio, come ci ha spiegato Giovanni, il maggiore dei fratelli: “Sarà uno street-food indoor, come una fiera culinaria ma in uno spazio al chiuso” e continua: “Niente a che fare con il concetto classico di pizzeria dove ci si siede e si aspetta, da noi sarà sempre una festa”.
Giovanni ha poi continuato a raccontare gli ultimi dieci anni della sua vita che lo hanno visto protagonista in esperienze lavorative in giro per il mondo, dall’Australia fino a Londra, passando per la Spagna e l’Olanda: “Tutto quello che ho imparato ho deciso di riportarlo in Italia e metterlo in pratica con i miei fratelli”.
Pura Follia, questo il nome del locale, aprirà i battenti il prossimo venerdì 24 maggio, appunto, con una inaugurazione magica: “a modo nostro” come ha sottolineato Damiano, il quale non vede l’ora di tirare su la serranda dopo mesi di lavoro: “Vi aspettiamo dalle 17:30, non fatevelo raccontare”.
Nello staff ci sarà anche Ibraim, un ragazzo giovanissimo che vive in una struttura messa a disposizione dalla Caritas di Macerata e che si dice felicissimo di questa enorme possibilità.
Per tutti gli altri dettagli, che non ci hanno voluto fornire per mantenere ancora un po’ di mistero, ma che fra un sorriso e l’altro abbiamo inteso saranno in serbo altre sorprese, bisognerà attendere il 24 maggio, dove questa “Pura Follia” prenderà ufficialmente il via.
La Festa della Famiglia si unisce alla nona Corsa dei quartieri de Citanò. Domenica 26 maggio, all'Ippodromo Mori, a partire dal primo pomeriggio, il Centro per la Famiglia, servizio dell'assessorato della Famiglia del comune di Civitanova, in gestione all'Asp Paolo Ricci, organizza, in collaborazione con l'associazione Cavalli delle Fonti, una serie di attività per festeggiare nel segno della condivisione e della socializzazione una festa importante.
Tutti i bambini infatti, all'interno di un'area appositamente allestita, potranno fare un giro sui pony e conoscere da vicino questi graziosi animali. "Il palio dei quartieri - dichiara l'assessore alla famiglia Barbara Capponi - è un'iniziativa di aggregazione e svago pensata non solo per gli appassionati di ippica, ma per tutta la città. Siamo felici di poter portare il nostro centro per le famiglie comunale: insieme ai Cavalli delle fonti, che ringrazio, renderemo anche questa occasione Civitanova città con l'infanzia in un contesto nuovo, variegato e in una splendida location. Attendiamo tanti bambini e famiglie in questa splendida occasione".
Sarà inoltre possibile visitare gratuitamente il Museo del Trotto, giocare con i gonfiabili e pranzare o fare merenda nello stand allestito dalla Pro Loco di Civitanova Alta. Alle 16 estrazione della lotteria di beneficenza e subito dopo inizierà la sfilata dei gonfaloni degli undici quartieri che darà il via alla Corsa.
"Ringrazio l'assessore Barbara Capponi e tutte quelle famiglie che condivideranno con noi la giornata di domenica - ha dichiarato il consigliere comunale e coordinatore dell'evento Pierpaolo Turchi -. La presenza del Centro per la famiglia e dell'associazione Cavalli delle Fonti è sicuramente un valore aggiunto che consentirà a tanti bambini e a tante famiglie di vivere una splendida giornata in un'oasi immersa nella natura quale è il nostro Ippodromo. La sinergia che quest'anno si è creata intorno alla Corsa dei quartieri - ha concluso Turchi - è segno di una città viva e che ha voglia di fare".
Il teatro genera Bellezza e fa riflettere sui grandi temi della vita, come il dolore e l’amore. Una bellezza ‘catartica’ che è la cifra distintiva dello spettacolo ‘Intorno al vuoto’, ideato, recitato e prodotto dall’attrice marchigiana Paola Giorgi, che oggi (giovedì 16 maggio, ndr) è stato protagonista di ‘Tutto il bello che c’è’, spazio di approfondimento del Tg2 dedicato alle migliori case history italiane in fatto di buone notizie e belle realtà. La pièce teatrale di Giorgi, incentrata sul tema dell’Alzheimer, è stata infatti scelta dalla prestigiosa testata giornalistica come esempio a livello nazionale di cultura che si mette a servizio della collettività, sensibilizzando l’opinione pubblica su un argomento delicato e complesso.
Dopo il successo della prima tornata di spettacoli, dunque, il lavoro di Paola Giorgi, prodotto dalla casa produttrice marchigiana ‘Bottega Teatro Marche’ in copartecipazione con Teatro Tieffe Milano, riscuote anche l’apprezzamento dei media con questa importante ribalta televisiva che ne ha illustrato le caratteristiche sia narrative che artistiche, oltre ad aver evidenziato l’importante valenza sociale dell’iniziativa, definendolo ‘uno spettacolo intenso, che tratta il tema della malattia e delle persone che la vivono in modo delicato e rispettoso’. La troupe del Tg2 aveva raggiunto la compagnia teatrale in occasione delle prove, a Roma, nello scorso mese di marzo, innestando poi nel servizio anche immagini realizzate in occasione della prima nazionale di Matelica del 23 marzo, oltre alle interviste al regista Giampiero Rappa, agli attori coprotagonisti Gianluigi Fogacci e Fabiana Pesce.
Lo spettacolo ‘Intorno al vuoto’, che è supportato anche dalla Regione Marche attraverso il Bando Cultura, dal Consiglio regionale delle Marche e da Bim Tronto, oltre ad avere l’Inrca come prestigioso partner scientifico e ad aver vinto anche il premio ‘Impronta d’Impresa’ della Camera di Commercio delle Marche, è stato replicato per cinque date particolarmente apprezzate da pubblico e critica nelle Marche tra marzo ed aprile, ed ora prosegue la sua ‘corsa’ a livello nazionale guardando alla prossima stagione teatrale, quando sarà messo in scena nei più importanti teatri italiani. Nell’attesa, si gode questa importante attestazione di ‘eccellenza culturale’, che testimonia la vivacità teatrale della regione e in particolare di un’attrice che ne rappresenta il fiore all’occhiello.
Lo storico gruppo musicale de Le Orme, ormai in tour da aprile 2024, farà tappa all’Arena Beniamino Gigli, a Porto Recanati, il 17 agosto. Durante il concerto verrà proposto dal vivo il nuovo album de Le Orme dal titolo “Il leone e la bandiera”.
I biglietti sono in vendita sui circuiti on line, TicketOne e Ciaotickets, e presso le rivendite autorizzate TicketOne (https://www.ticketone.it/help/outlets/) e Ciaotickets (https://www.ciaotickets.com/it/punti-vendita).
Il concerto è prodotto da Sonny Boy Management ed è organizzato da Alhena Entertainment srl ed Elite Agency Group, con la partecipazione del Comune di Porto Recanati.
Questo ultimo lavoro nasce da “Le Orma & Friends”, il triplo cd contenente, fra gli altri, anche i brani de “Il Leone e la Bandiera” uscito il 13 ottobre 2023, ma mai arrivato nei negozi perché andato esaurito solamente con le prenotazioni da parte di tutti i fan dello storico gruppo italiano.
Per questo motivo, Le Orme hanno deciso di pubblicare questo lavoro inedito (su etichetta Hi-Qu Music in collaborazione con Orangle Music) e di presentarlo proprio in occasione dei concerti del tour estivo 2024. Oltre a questo nuovo cd, Le Orme presenteranno i brani storici che hanno contribuito a rendere questa band, una delle più importanti realtà artistiche a livello mondiale, per quanto riguarda la musica progressive rock.
La formazione de Le Orme comprende: Michi Dei Rossi-batteria, Michele Bon, tastiere e cori, Aligi Pasqualetto – piano e tastiere, Luca Sparagna – voce , basso, chitarre
Appignano tra le 57 città dell’AICC, associazione Italiana città della Ceramica, è pronta ad accogliere visitatori e turisti il 19 maggio per una domenica dedicata interamente all’arte ceramica nell’ambito della decima edizione della grande festa nazionale, che coinvolge le città di antica tradizione, “Buongiorno Ceramica!”
La giornata si aprirà alle ore 10,30 con un convegno nella biblioteca comunale dove interverranno le principali artiste ceramiste tra cui Silvana Paris di App Creativa, Chiara Marchegiani de Le im(perfette), Laura Scopa di Forme Attuali, Marica Sabbatini dell’Atelier della terra e il grafico Federico Giustozzi. Un appuntamento sul tema dell’arte ceramica di Appignano che verrà allietato dalle note musicali e dalle storie del folklore locale a cura di Tommaso Gagliardini.
Per l’occasione, tre nuove installazioni artistiche verranno diffuse nell’arredo urbano del suggestivo Borgo medioevale, rendendolo sempre più bello e attraente, un vero e proprio museo d’arte ceramica a cielo aperto.
Nel centro storico verrà installata l’opera denominata Sibille, realizzata dalle ceramiste artiste de “Le Im(perfette” e dell’associazione “AppCreativa, che racconta il territorio all'ombra dei monti Sibillini, in bilico tra fantasia, ricostruzione storica, tradizione e leggenda.
Le Streghe e le Sibille sono donne sagge e serene che assumono il simbolo di una cultura matriarcale delle origini del territorio con idee di pace, civiltà e convivenza. L’opera è composta di un pannello in ceramica, a bassorilievo con argilla galestro rosa, un tema liberamente tratto da "Il libro delle Streghe" di Joyce Lussu.
Nei bagni pubblici ubicati nelle mura antiche di Appignano verrà installata l’opera I Vergari una nuova segnaletica artistica realizzata dalle artiste ceramiste della ditta Forme Attuali e della ditta L’Atelier della terra. L’installazione nasce da una ricerca sulle tradizioni contadine dell'area del maceratese di fine '800/inizio '900 e riscopre la cultura delle figure del fattore e della vergara, definita come "la donna manager di cento anni fa", da Cesare Angeletti in Storia della civiltà contadina nelle Marche.
Da questa analisi, ha trovato spazio l'idea di utilizzare il genere ed i tratti distintivi di queste due icone della tradizione marchigiana, come dei simboli per una segnaletica artistica ed è stata progettata una composizione figurativa che si rifà al linguaggio visivo dei birocci (tipici carri agricoli) e dei gioghi (elementi in legno che venivano poggiati sulle "spalle" degli animali), solitamente decorati con un preciso e ricorrente stile grafico.
Il terzo percorso artistico che verrà aperto è il Colorful Garden 2 nel “Giardino dei Tigli”, è la prosecuzione di un progetto di urban design iniziato lo scorso anno che prevede il completamento dell’installazione di piastrelle artistiche con la tecnica del mosaico, create dai ceramisti dello Studio Design Taruschio e della Ditta L’Atelier della Terra, nelle sedute presenti nel giardino comunale.
Durante la giornata sarà possibile visitare le numerose botteghe d’arte dei maestri vasai impegnati al tornio e nella decorazione, ci saranno laboratori per la lavorazione dell’argilla e saranno aperti anche il CeramicStore - Eccellenze Appignanesi, lo showroom di recente inaugurazione che offre ai turisti la possibilità di trovare in un’unica location i prodotti tipici e tradizionali di Appignano, il Museo della Tela e naturalmente il MArC, Museo dell'arte ceramica appignanese, il nuovo e affascinante percorso museale che immerge i visitatori in un viaggio nel mondo della ceramica del Borgo che prende avvio con una sezione archeologica fino alla narrazione della storia della produzione ceramica millenaria che giunge fino ai nostri giorni.
Il Lido Cluana, in viale Vittorio Veneto, sarà ancora una volta la sede della terza edizione della mostra Bonsai di Civitanova Marche, programmata per il 18 e 19 maggio. Questo evento si distingue come un appuntamento culturale di rilievo, organizzato dal Club Bonsai ’95 in collaborazione con il coordinamento Marche (Pesaro Bonsai 88, Bonsai Club Falconara, Bonsai Club Conero Ancona e Club Bonsai Fermo, Club Bonsai Ascoli) e la partecipazione del Club Amici del Bonsai di Foligno. L'iniziativa gode del patrocinio dell’associazione nazionale Ubi Unione Bonsaisti Italiani e del Comune di Civitanova Marche.
Durante l'evento, saranno esposti al pubblico esemplari unici di bonsai secolari, dimostrazione della profonda connessione tra la cultura bonsaistica e le tradizioni botaniche italiane e giapponesi. Questi esemplari sono coltivati seguendo le antiche tecniche del bonsai, rappresentate dal termine kanji "盆栽", che significa coltivare in vaso.
Guido Mecozzi, presidente del Club Bonsai’95: "È sempre più gratificante ogni anno rivedere come Civitanova diventi il crocevia di migliaia di persone interessate a una tradizione tanto antica e affascinante. La mostra Bonsai di Civitanova è un simbolo della nostra dedizione all'arte del bonsai e del suo ruolo nel promuovere la cultura e l'educazione ambientale. Siamo orgogliosi di presentare questo weekend la III edizione dopo il successo ottenuto nella II edizione".
"Un ringraziamento speciale va al sindaco, Fabrizio Ciarapica, a tutta l’amministrazione comunale, a tutti gli sponsor che hanno sempre creduto in questo progetto sin dall'inizio, permettendoci di raggiungere un pubblico sempre più ampio e di elevare il livello qualitativo dell'evento".
Durante i due giorni della mostra, i visitatori potranno non solo ammirare i Bonsai, ma anche partecipare a laboratori e dimostrazioni. Gli appuntamenti includeranno: Sabato 18 maggio
Ore 10:30 Cerimonia di apertura con il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica; ore 15:00 - 17:00, laboratori a cura dei club presenti; ore 17:00 - 18:00 visita guidata delle piante in mostra.
Domenica 19 maggio, ore 09:30 - 12:00 Workshop e lezioni sull’evoluzione di una pianta e lavorazioni su Bonsai; ore 15:00 i soci dei Club partecipanti saranno a disposizione del pubblico per la visita guidata delle piante in mostra. Ore 16:00 Premiazione della miglior pianta votata dal pubblico; orari di apertura della Mostra: sabato 18 maggio: Ore 10.00 - 24.00.
Una notte carica di energia e vibrazioni ribelli si profila all'orizzonte, quando i giovani e potenti Drahla andranno in scena al MountEchó domenica 19 maggio, alle 21:30. Con la loro musica nevrotica, scura e suadente, i Drahla porteranno il pubblico in un viaggio attraverso sonorità new wave intrise di moderno post-punk, tutto condito con quel caratteristico Dna di Leeds, città del Nord dell'Inghilterra, portato alla ribalta dai Gang of Four.
Il quartetto di Leeds, composto da Luciel Brown alla voce e chitarra, Ewan Barr alla chitarra (la new entry della band), Rob Riggs al basso e Mike Ainsley alla batteria, ha rapidamente conquistato il panorama musicale grazie alla loro forza creativa e distintiva. Il loro ultimo lavoro, l'LP "Angeltape", rilasciato il 5 aprile, è un'opera che si distingue per un art-rock dai toni scuri, ma estremamente dinamico e variegato.
Il periodo di lockdown ha lasciato il segno sulla band, influenzando la scrittura e l'evoluzione della loro musica. Luciel Brown ha raccontato: "C'era incertezza e ansia nel non sapere come ravvivare ciò che avevamo, e ciò che avevamo semplicemente non esisteva più nello stesso formato. Penso che questo sia evidente nella musica; i continui cambiamenti, le idee e strutture opposte, l'energia complessiva e la spinta delle canzoni. Penso che ci sia anche il senso di riconnessione, incoraggiamento e libertà, anche".
I Drahla sono emersi nel panorama musicale nel 2016, rapidamente affermandosi grazie a singoli di successo e un EP acclamato dalla critica. Il loro album di debutto, "Useless Coordinates", del 2019, ha consolidato la loro reputazione come una forza senza compromessi sul palco. Dopo una pausa di tre anni, la band è tornata con nuovi singoli e un tour di successo nel Regno Unito e nell'Unione Europea.
Il concerto al MountEchó rappresenta una tappa cruciale del loro tour europeo 2024, che includerà solo due tappe in Italia: Bologna e Montecosaro. Non perdete l'opportunità di assistere a questo evento straordinario. I biglietti sono disponibili su Vivaticket al costo di 10 euro più prevendita.
Il 2024 si preannuncia come un anno fondamentale per i Drahla, con il mondo intero che tiene gli occhi puntati su di loro in attesa del loro tanto atteso secondo album. Preparatevi a essere trasportati dall'energia travolgente di una delle band più promettenti della scena musicale internazionale.
Un duplice evento per celebrare Ugo Caggiano, pittore e scultore marchigiano del fiabesco e del visionario. Diego De Minicis incontra Ugo Caggiano questo è il titolo dell'esposizione che verrà inaugurato Petriolo il prossimo sabato 18 maggio alle ore 17. Si tratta di un esperimento di “contaminazione” tra due figure apparentemente molto lontane dal punto di vista artistico.
Innanzitutto però è proprio la città di Petriolo che crea un legame avendo dato i natali ai due artisti a distanza di molti anni: il primo nel 1913 e l’altro nel 1941. De Minicis muore nel 1942, dopo una breve vita volontario al fronte russo. Durante la guerra, quindi, avviene questa sorta di passaggio di consegne tra i due artisti petriolesi.
"Al di là delle curiosità anagrafiche quello che è più importante sottolineare è che si tratta per Ugo Caggiano della prima uscita petriolese che va in qualche modo a siglare l’impegno che l’amministrazione comunale si è presa di valorizzare il fondo di opere che la famiglia di Caggiano ha deciso di mettere a disposizione della città di Petriolo, afferma Mario Montalboddi, architetto e curatore della mostra. Un impegno che l’attuale sindaco ha rimarcato già nell’occasione dell’apertura del Museo '900 dedicato a Diego De Minicis sul finire del 2022".
"Per la città di Petriolo Diego De Minicis e Ugo Caggiano sono i punti di riferimento dell’arte moderna e contemporanea. Diego De Minicis ha già la sua casa e prossimamente anche Ugo Caggiano troverà la sua all’interno di un centro storico devastato dal sisma 2016 e che sta cercando di risollevarsi anche attraverso la creazione di spazi culturali e museali che possano valorizzare a pieno anche il patrimonio artistico del '900 e del contemporaneo".
"È chiaro - prosegue Montalboddi - che la triangolazione dovrà perfezionarsi con la creazione dello spazio giusto per la figura certamente più rappresentativa nel '900 dal punto di vista culturale per Petriolo, vale a dire Giovanni Ginobili. Quindi Diego De Minicis ospita nel suo spazio museale alcune opere di Ugo Caggiano".
Come si diceva una sperimentazione, una contaminazione foriera di risultati del tutto inaspettati. Nello spazio che racconta la vicenda più che tragica di un artista alla ricerca di una sua dimensione dentro quel ventennio che precede la deriva bellica, un mondo pressoché in bianco e nero. All’interno di questo contesto plumbeo si insinua la visione coloratissima dell’esperienza artistica che trasmette Ugo Caggiano.
"De Minicis è un grande scultore e un grande disegnatore ed aspira alla perfezione del dettaglio seguendo un percorso tracciato in avvio dal novecentismo di Margherita Sarfatti. Ugo Caggiano è un pittore che gioca con le forme e i colori lasciandosi alle spalle qualsiasi suggestione realistica e soprattutto qualsiasi nostalgia metafisica o sogno neoclassico. Cosa che invece consuma De Minicis".
"Caggiano è figlio delle avanguardie europee da Kandinskij a Mirò per tornare poi a Wladimiro Tulli. Dalle sue opere sgorga un amore sincero per la natura e per il paesaggio (le campagne marchigiane) nella sua essenza di geometrie e colori e in questo si avvicina anche L’idea al nostro grande Osvaldo Licini".
"All’interno del Museo De Minicis sono allestite le cosiddette “Semoventi” di Caggiano, spiega ancora Montalboddi. Sculture leggere, multimateriali, filiformi che vogliono essere toccate per muoversi e librarsi nell’aria. Accanto a queste straordinarie creazioni una serie di “pietre miliari” che forse sono l’espressione più poetica di Ugo proprio perché irriducibili a un significato certo e chiuso. Nell’idea di pietra miliare si confonde l’anelito a un cammino certo e scandito ritmicamente, ma in realtà è ben presto evidente l’assenza di qualsiasi tonalità morale che lascia il posto al sogno del pellegrino avventuroso".
È invece per martedì 21 maggio alle ore 18, al teatro comunale di Petriolo, la conferenza dal titolo “Paesaggi della mente. Ugo Caggiano e l’arte non-oggettiva". L’evento prevede una lectio magistralis del professor Roberto Cresti, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Unimc e direttore artistico di Palazzo Ricci a Macerata, con la partecipazione dello stesso Mario Montalboddi. Al termine dell’evento prevista la visita al museo “Diego De Minicis”.
La sala lettura della biblioteca comunale “Francesco Antolisei” città di San Severino Marche non è riuscita a contenere il numeroso pubblico presente alla presentazione del libro: “Mattei forever. Di verità si può morire”, scritto dal giornalista Maurizio Verdenelli, dall’ex magistrato Otello Lupacchini e da Cesare Bernabei, dirigente dell’Unione Europea e figlio di uno dei più grandi collaboratori del fondatore dell’Eni.
Presente all’incontro il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, insieme ai relatori Lucio Biagioni, Guido Garufi e Fabrizio Grandinetti. Quest’ultimo, in particolare, dopo aver annunciato l’imminente conferimento di un riconoscimento dell’Associazione Nazionale di Cavalleria al giornalista Maurizio Verdenelli, ha anche proposto di portare in autunno la presentazione del volume nelle scuole settempedane, così come già avvenuto in altre scuole italiane.
Particolarmente apprezzati anche gli interventi di Guido Garufi, massimo poeta marchigiano, e di Lucio Biagioni, scrittore e giornalista per 40 anni alla direzione dell'ufficio stampa della Giunta regionale dell'Umbria.
Presenti in sala anche Sebastiano Gubinelli, l’ultimo testimone del caso Mattei: fu lui a ricevere per primo la notizia dello schianto del bireattore Eni la sera del 27 ottobre del 1962, ed Ivano Tacconi, già dipendente dell’Eni che a Bronte, in una celebre intervista, per primo accusò la mafia siciliana dell’attentato. Tra le testimonianze raccolte nel corso della serata anche quella di Pacifico Fattobene che ha raccontato degli anni settempedani di Enrico Mattei partigiano a Gaglianvecchio. A dare lettura di alcune pagine è intervenuto Maurizio Angeletti.
Il libro, come riportato nel sottotitolo, raccontando la storia passata ma sempre attuale dell’imprenditore che per conto dell'Eni, di cui era presidente, arrivò a negoziare rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e a siglare un importante accordo commerciale con l'Unione Sovietica; narra anche del periodo trascorso dal grande dirigente pubblico in Africa, di Vanoni e degli economisti della Valtellina, della Corte di Cadore e del villaggio Eni come metafora del mondo.
Nelle foto: alcuni momenti dell’incontro di presentazione del lib