Cronaca di un successo annunciato, così potremmo riassumere l’evento andato in scena ieri al Teatro Velluti di Corridonia. D’altronde gli “ingredienti” per il capolavoro c’erano tutti: una storia perduta nelle nebbie del tempo; un ricercatore appassionato, scrupoloso e minuzioso; due autori e registi di grande talento, fama ed esperienza; una compagnia teatrale rappresentante una vera eccellenza del palcoscenico regionale e nazionale.
Così, la vicenda personale e politica di David Fermani, sindaco ed amministratore integerrimo della Pausula di fine Ottocento, è stata riportata alla luce con un evento interamente dedicato a questo personaggio divenuto ormai quasi sconosciuto alla cittadinanza ma al quale l’Amministrazione comunale di Corridonia ha voluto rendere omaggio in occasione del centotrentesimo anniversario della morte.
L’evento ha preso il via nel pomeriggio con una piacevolissima ed interessantissima conferenza del Dott. Modestino Cacciurri sulla Pausula di fine Ottocento e sulla figura del Fermani, egregiamente moderata dall’Assessore alla Cultura Massimo Cesca, e si è concluso in serata con lo spettacolo teatrale della Compagnia della Marca “David, un dramma ottocentesco”. Lo spettacolo, che ha visto Andrea Caimmi nel ruolo del David Fermani morente, è stato scritto e diretto da Fabiana Vivani e Roberto Rossetti. Il Rossetti si è anche occupato della direzione musicale dello spettacolo, con la collaborazione di Alessia Torresi e Carla Rossetti per l’adattamento dei testi musicali e di Giulia Ciccarelli per i costumi.
Entrambi gli appuntamenti hanno riscosso un grande interesse e richiamato un folto pubblico. In particolare, lo spettacolo teatrale della Compagnia della Marca ha registrato il tutto esaurito, a conferma del valore e dello spessore degli artisti e dei tecnici del nostro territorio.
Il progetto del Comune di Corridonia per ricordare e omaggiare la figura di David Fermani si concluderà ad inizio 2025 quando vedrà la luce una pubblicazione sul Fermani stesso e sulla Pausula del periodo, scritta da Modestino Cacciurri sulla base dell’ingente quantità di materiale emerso nel corso delle approfondite ricerche condotte per la realizzazione dell’iniziativa.
Domenica 17 novembre, alle ore 17,00, presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche Alta, si svolgerà l’ultimo appuntamento della 26^ edizione della rassegna teatrale nazionale Caro Teatro 2024 organizzata dalla Associazione Culturale Piccola Ribalta APS, con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche e la collaborazione con l’Azienda Teatri di Civitanova.
Alla giornalista del Tg3 Marche RAI, Patrizia Ginobili è stato affidato il compito di presentare la serata che prevede l’attesa premiazione delle compagnie che si sono distinte nel corso dell’anno. I premi da assegnare sono: Premio Gradimento Pubblico (che scaturisce dalla media dei voti assegnati dal pubblico presente in teatro ad ogni spettacolo rappresentato); un’apposita Giuria Tecnica formata da Lucia De Luca (attrice, regista ed insegnate di teatro), Andrea Rosati (regista teatrale, fotografo d’arte e insegnante), Graziano Ferroni (regista e attore teatrale) e Rita Trobbiani (attrice e regista teatrale in rappresentanza della Associazione Culturale Piccola Ribalta APS) avrà il compito di assegnare i seguenti riconoscimenti: Premio Danilo Venturini per il Miglior Attore, Premio Eddi Martellato per la Migliore Attrice, Premio Luigi Ciucci per la Migliore Scenografia e il Premio Miglior Spettacolo accompagnato da un ulteriore premio in denaro di € 500,00.
Per l’occasione saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni, gli sponsor ditta SCS di Venturini S.r.l. Spedizioni Internazionali, la Banca Macerata S.p.A., l’ATAC di Civitanova S.p.A., il Dottor Luca Diamanti consulente della Vittoria Assicurazioni di Civitanova Marche, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Civitanova Marche Alta oltre ai rappresentanti delle singole compagnie di varie regioni italiane.
Seguirà lo spettacolo “C’era una volta a Varsavia” di e per la regia di Gianni Della Libera rappresentato dalla compagnia Colonna Infame di Conegliano (TV) su invito della Piccola Ribalta.
Dialoghi Educativi: Un incontro stimolante su "Basta Compiti" a Civitanova Marche. Una platea attenta e partecipativa ha seguito con grande interesse il terzo incontro della serie Dialoghi Educativi, tenutosi giovedì sera nella Sala Consiliare di Civitanova Marche. L'evento, tradotto in LIS (Lingua dei Segni Italiana), ha visto come protagonista Maurizio Parodi, dirigente scolastico e ideatore della campagna nazionale Basta Compiti, che ha raccolto oltre 45.000 adesioni in tutta Italia.
L'incontro è stato introdotto dall'assessore Barbara Capponi, che ha esplorato gli aspetti psicologici, relazionali e neurobiologici dell'apprendimento, seguita dall'intervento del dottor Agostino Basile, pedagogista e specialista in neuropedagogia, nonché responsabile scientifico del progetto. È stato poi il turno del relatore principale, Maurizio Parodi, che ha coinvolto il pubblico in una riflessione approfondita sulle modalità di raggiungimento degli obiettivi scolastici, confrontando il sistema italiano con quello di altri paesi in cui non si assegnano compiti a casa, ma si ottengono comunque buoni risultati in termini di acquisizione di competenze e conoscenze.
Soddisfatta dell'esito dell'incontro, l'assessore Barbara Capponi ha dichiarato: "Grande apprezzamento per le riflessioni emerse in questa occasione. Civitanova, città attenta all'infanzia, è una comunità che si interroga e cerca strategie per rendere ogni ambito di vita, incluse le scuole, più accogliente e vivibile per tutti, piccoli e grandi. Un ringraziamento speciale a tutti i relatori e agli organizzatori."
Durante l'incontro, il pubblico si è mostrato molto coinvolto, riflettendo su temi legati al tempo libero "colonizzato" dai compiti a casa, che spesso gravano sulle famiglie, con ripercussioni sul clima familiare, sullo zaino pesante, sull'autostima degli studenti e su altri aspetti legati alla vita quotidiana dei bambini.
Il dottor Agostino Basile ha concluso dicendo: "Questa prima edizione dei Dialoghi Educativi è stata un'opportunità importante per confrontarsi e riflettere insieme sulla responsabilità educativa condivisa. Grazie all'amministrazione comunale e all'assessore Capponi per aver realizzato questa iniziativa. Non vediamo l'ora di partire con la seconda edizione nel febbraio prossimo."
Infine, Maurizio Parodi, giunto da Genova per l'evento, ha concluso il suo intervento sottolineando l'importanza del confronto e ringraziando gli organizzatori per l'ospitalità e il supporto. "È stato un incontro molto stimolante, con interventi autorevoli e competenti da parte dell'assessore Capponi e del dottor Basile." La serie di incontri Dialoghi Educativi ripartirà nel 2025 con nuovi temi e relatori, continuando a esplorare le sfide e le opportunità dell'educazione.
Pieve Torina si tinge di rosso. “Il 25 novembre terremo una fiaccolata per celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Abbiamo scelto un luogo simbolo, la pancona rossa, inaugurata due anni fa proprio per confermare il nostro impegno, come comunità, su questo tema e sopra la quale, lo scorso anno, abbiamo firmato il protocollo d’intesa con la Prefettura contro la violenza di genere”.
È il sindaco Alessandro Gentilucci ad annunciare una nuova iniziativa del suo comune su un argomento di così stringente attualità: “Non possiamo allentare l’attenzione su quanto, purtroppo, la cronaca giornalistica ci propone quotidianamente. Ecco perché accenderemo tante candele, per squarciare l’oscurità che avvolge il mondo ogni volta che una donna rimane vittima di violenza”. Ad accompagnare la fiaccolata, letture in musica dedicate alle figure femminili. “Il colore rosso è il colore del cuore, e rappresenta il desiderio di sfida ed il coraggio che tantissime donne, spesso, devono mettere in campo per affrontare la vita".
"Dopo gli eventi sismici” conclude Gentilucci, “siamo ripartiti grazie soprattutto alle donne, con riferimento in particolare alle attività economiche. A Pieve Torina questo grande cuore c’è”. L’appuntamento è per le ore 17.30 presso il centro civico palazzetto dello sport da cui partirà la fiaccolata verso la panchina rossa in località Capecchiara.
Domenica 17 novembre, alle ore 17.00, nella Biblioteca Comunale 'M. Ciocchetti' di Belforte del Chienti, l’Associazione L'Officina, in collaborazione con il Teatro Rebis, presenta l’incontro ‘La rivoluzione nonviolenta: vita e opera di Danilo Dolci’. con Amico Dolci, musicista e presidente del Centro per lo sviluppo creativo 'Danilo Dolci' di Palermo e Roberto Mancini, filosofo e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli studi di Macerata.
Poeta, educatore e attivista, Danilo Dolci scelse inizialmente la Sicilia come teatro della sua lotta nonviolenta, impegnandosi per il diritto al pane, al lavoro, alla democrazia e contro ogni forma di mafia, per poi ramificare la sua attività, insieme ai suoi collaboratori, a livello internazionale, sperimentando e divulgando l’approccio educativo della maieutica reciproca.
Nel centenario della nascita, la figura di Danilo Dolci (1924-1997), uno dei pensatori più influenti della lotta contro la povertà e per l’emancipazione sociale, ritorna vigorosamente alla ribalta con una serie di iniziative, realizzate in collaborazione con il Centro per lo sviluppo creativo 'Danilo Dolci' e il Centro di formazione ‘Borgo Danilo Dolci’ di Palermo.
Dopo un saluto di Elio Carfagna della Biblioteca Comunale 'M. Ciocchetti' e un’introduzione di Giorgio Roselli dell’Associazione L'Officina, Andrea Fazzini, regista e membro del Comitato scientifico del Centro di formazione 'Borgo Danilo Dolci', modererà un dialogo tra i due ospiti dell’incontro, intervallato da letture di poesie e frammenti dall’opera di Danilo Dolci, a cura dell’attrice Meri Bracalente del Teatro Rebis.
L’iniziativa si inserisce a conclusione di una serie di laboratori maieutici condotti da Amico Dolci nelle scuole di Urbisaglia, Loro Piceno, Colmurano, Serra de’ Conti e Fermo, all’interno del progetto ‘Controcampo Scuola’, a cura del Circolo del Cinema Metropoli, Associazione Nottenera e Teatro Rebis, nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e Ministero dell'Istruzione e del Merito.
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne l’Azienda dei Teatri di Civitanova, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune, promuove un incontro conferenza con la psicologa, psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi. Non sto zitta, il titolo della conferenza che vede come partner Atac Civitanova e Goter Thermoplastic Compounds, con l’organizzazione curata da Eclissi Eventi, si terrà domenica 24 novembre alle 17.30 al teatro Rossini, ad ingresso gratuito (con prenotazione del posto sul sito Eventbrite, al link QUI). L’evento è inserito all’interno della campagna di sensibilizzazione Respect is an act of love contro la violenza sulle donne del Comune di Civitanova.
Con Maria Rita Parsi si affronterà un argomento di grande attualità, la parità di genere, collegata molto spesso ad episodi di violenza sulle donne, su cui è necessaria una riflessione collettiva e urgente in merito alle azioni da mettere in campo per promuovere una cultura del rispetto di genere e impedire il ripetersi di episodi di violenza che continuano a verificarsi.
La violenza assume molte forme, ma secondo i dati, la più diffusa è quella di natura psicologica. Una frase subdola e manipolatoria che spesso si sente dire una donna è stai zitta, una frase che affonda in un profondo retaggio culturale che condanna le donne ad un ruolo discriminatorio e marginale. Non sto zitta dice alle donne di parlare, perché solo le parole delle donne possono cambiare il pianeta. Occorre però innescare processi di sensibilizzazione ed educazione anche e soprattutto tra gli uomini, per arrivare a cogliere l'obiettivo di un cambiamento definitivo affinché riesca ad accettare una parità di ruoli che porta con sé nuovi modelli relazionali, per arrivare ad una grande rivoluzione culturale.
“Non stare zitti è un invito a parlare di violenza di genere - dice la presidente dell’Azienda Teatri Maria Luce Centioni -. A parlarne a casa, a scuola, a parlarne anche dentro ad un teatro come nel nostro caso. Un palco che, per la nostra Azienda, è il luogo deputato al confronto e alla crescita. Una comunità sana è una comunità infatti che si interroga, che è pronta ad aprirsi e mettersi anche in discussione. Noi lo faremo grazie all’autorevole pensiero di Maria Rita Parsi, con l’augurio che queste tematiche entrino sempre di più nel nostro quotidiano”.
“Prosegue la nostra campagna di rete per sensibilizzare a tutte le dinamiche “pericolose”, stavolta con una relatrice d’eccezione che tanta competenza ha anche nel mondo dell’infanzia e dei sentimenti - le parole dell’Assessore Barbara Capponi -. Avere l’occhio allenato su frasi e atteggiamenti apparentemente innocui educano ad uno sguardo consapevole ed attento a non “cascare” nelle trame sbagliate, ed è questo sguardo lo strumento che vogliamo condividere con la cittadinanza. Grazie a tutti i partners di questa iniziativa per la condivisione di questo obiettivo tanto importante e delicato”.
Professionista da centinaia di pubblicazioni e convegni, Maria Rita Parsi svolge da anni un’intensa attività didattica e di formazione come psicologa e psicoterapeuta presso università, istituti specializzanti e associazioni private. Ha fondato e dirige la SIPA (Scuola italiana di psicoanimazione) e ha dato vita alla fondazione Movimento Bambino Onlus, ora fondazione Fabbrica della Pace e Movimento Bambino Onlus, istituzione culturale nazionale ed internazionale per la tutela giuridica e sociale dei bambini, per la diffusione della cultura per l’infanzia, per la formazione dei formatori.
Seconda tappa del Festival Storie nel piccolo scrigno di Sant'Angelo in Pontano, il suggestivo Teatro Angeletti, che si prepara ad ospitare la comicità di Roberto Ciufoli in "Tipi".
Lo spettacolo, in scena domenica 17 novembre alle ore 17:30, è un vero e proprio viaggio nell’universo umano, esplorato con ironia e vivacità dall'attore e comico romano. Ciufoli, autore e protagonista, reduce dal successo televisivo con “Tale e Quale Show” condotto da Carlo Conti, porta sul palco una galleria di "tipi" umani che, con le loro manie e caratteristiche, ci raccontano la nostra umanità, i nostri vizi e le nostre virtù, i nostri difetti e le nostre stravaganze.
Ogni personaggio è un piccolo mondo, con gesti, tic, movenze e modi di parlare che rivelano i diversi modi in cui ognuno di noi affronta la vita, le sfide, le paure e le passioni. Con un ritmo incalzante e una verve trascinante, Ciufoli passa da un personaggio all'altro creando un vero e proprio “multi-one-man-show”, ricco di monologhi, poesie, sketch e balli, uno spettacolo che, grazie alla comicità intelligente e mai scontata di Ciufoli, ci invita a sorridere delle nostre debolezze e a celebrare l'umanità nella sua complessità e ironia.
I biglietti sono disponibili ai numeri 0734/632800 e 0734/710026, 15 euro intero, 8 euro (ridotto under 14). Il botteghino del teatro Angeletti sarà aperto domenica dalle 16.30.
Ciufoli, con lo spettacolo "Tipi" mette in scena una colorata carrellata di personaggi, qual è stato per lei il "tipo" più divertente da interpretare? C’è un personaggio con cui sente un’affinità particolare?
"I tipi che porto in scena sono dei veri e propri archetipi, persone che si incontrano ogni giorno, tutto è basato sul linguaggio del corpo e sul modo di parlare. Si parte con lo sportivo, che secondo me ha un atteggiamento con il quale bisognerebbe affrontare la vita, nel quale mi rivedo, poi da lì spazio con il suo opposto, il pigro, e poi ci sono l'innamorato, il supereroe. Io mi diverto tantissimo a fare questo spettacolo, spero che il pubblico si riconosca in questi personaggi e si diverta a farlo. Ho scomodato anche Shakspeare con Amleto che, se ci pensate, è proprio la rappresentazione per eccellenza dell'indeciso".
Lo spettacolo esplora caratteristiche umane universali che spesso ci fanno sorridere dei nostri piccoli difetti e stranezze. A suo parere, quanto è importante saper ridere di noi stessi?
"E' importantissimo, l'aspetto fondamentale dello spettacolo è proprio questo. E col tempo questo è sempre più complicato, oggi tutti sembrano essere più seri e permalosi, il famoso 'politicamente corretto', che servirebbe a salvare i rapporti sociali, secondo me li ha peggiorati, non siamo più disposti a prenderci in giro e a farci prendere in giro e questo elimina quella parte di 'gusto' propria dell'ironia. Non sempre una presa in giro è offensiva e volgare, ma spesso può essere divertente e costruttiva".
Nella sua carriera da comico e attore, ha trovato che il modo di essere “umani” sia cambiato nel tempo?
"Assolutamente sì. Quello di cui si poteva ridere e sorridere un tempo, ora è molto cambiato, ma ripeto, non bisogna cadere nella trappola del 'questo non si può dire'. Tutto si può dire se detto con garbo, soprattutto quando lo si fa in un contesto teatrale e di comicità. Solo così si può sovvertire il modo di vedere e di considerare le cose".
Lei è ormai un amico del Festival Storie e dei teatri marchigiani. Se potesse portare in scena un nuovo "tipo" ispirato a questa regione come sarebbe?
"Se dovessi rappresentare il marchigiano lo farei molto laborioso, i marchigiani hanno sempre voglia di fare, non ho visto mai rassegnazione in loro. Per questo le Marche sono una regione splendida, perché i marchigiani custodiscono e curano il loro territorio, e i teatri ne sono la riprova, tanto che quelli marchigiani concorrono ad essere patrimonio dell'Unesco, veramente una perla rara. Sono sempre molto felice di tornare nei teatri dei piccoli borghi grazie al Festival Storie".
Un calendario ricco di attività culturali, spettacoli, tradizioni e iniziative per tutte le età accompagnerà cittadini e visitatori fino all’Epifania, celebrando il "Natale Matelicese". Il cartellone di eventi è stato presentato questa mattina a Palazzo Ottoni e promette di offrire un mese di dicembre ricco di magia, arte e condivisione.
I festeggiamenti iniziano sabato 30 novembre con la tradizionale "Sveglia in Musica", che avrà inizio alle 4:30 del mattino. Il centro storico di Matelica si risveglierà al suono della Banda Musicale, in onore di Santa Cecilia, patrona dei musicisti. La giornata proseguirà con l'inaugurazione della mostra di pittura "Armonie di Colori" di Glauco Vanni, che sarà visibile fino al 7 dicembre, e con la conferenza "Quale occupazione e sviluppo nelle aree internet?", alle 17:00, alla Fondazione Il Vallato. La serata si concluderà con il teatro, con lo spettacolo "Diamanti e Bugie" al Teatro Comunale alle 21:15.
Domenica 1° dicembre vedrà la Messa in Concattedrale alle 10:30, in onore della Virgo Fidelis, seguita da una visita guidata alla mostra di Glauco Vanni e alla Domus Romana. Nel pomeriggio, alle 18:00, l’accensione delle luminarie natalizie in Piazza E. Mattei, accompagnata dai canti della Corale Polifonica "A. Antonelli", darà il via alla magica atmosfera natalizia. A seguire, vin brulè e castagne preparate dal Gruppo Alpini Val Potenza riscalderanno i partecipanti.
Il mese di dicembre sarà ricco di eventi: il 5 dicembre verrà proiettato il film "Il Ricordo di una Voce", mentre il 6 dicembre ci sarà un incontro biblico con don Umberto Rotili. Il 7 dicembre, Babbo Natale arriverà in piazza E. Mattei per una sessione di foto sulla sua slitta, seguito da una parata natalizia per le vie della città. Sempre il 7 dicembre, il Teatro Comunale ospiterà la Rassegna Corale Città di Matelica, mentre il 8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata, la Casa di Babbo Natale aprirà nel Mercatino della Solidarietà.
Non mancheranno i tradizionali Mercatini di Natale, che animeranno il centro storico dal 7 dicembre al 6 gennaio, con prodotti artigianali e tipici della tradizione. Inoltre, l’11 dicembre sarà la volta di "Molto Rumore per Nulla" di Shakespeare, in scena al Teatro Comunale, mentre il 14 dicembre sarà una giornata di premi e celebrazioni, con la Giornata delle Eccellenze e il Christmas Show, un festival di artisti di strada.
A partire dal 20 dicembre, il centro storico ospiterà eventi come il concerto Oratrock Cattedrale Santa Maria e un dj set in piazza G. Garibaldi, mentre il 21 dicembre i mercatini saranno accompagnati da performance di danza e musica dal vivo. Il 22 dicembre, il Teatro Comunale ospiterà il concerto natalizio della Corale Polifonica “A. Antonelli”, e il 23 dicembre sarà la volta del Villaggio di Babbo Natale in piazza E. Mattei.
Il 24 dicembre, la Croce Rossa Italiana offrirà il tradizionale Vin Brulè della vigilia, mentre Babbo Natale visiterà i quartieri della città. Il 26 dicembre, il concerto gospel di Tony Washington al Teatro Comunale sarà un evento imperdibile, seguito da un dj set in piazza G. Garibaldi il 28 dicembre.
La rassegna organistica natalizia, che inizia il 29 dicembre, celebrerà il restauro dell’organo a canne della Cattedrale con il concerto "La Cornamusa Virtuosa". L'anno nuovo inizierà con il tradizionale Concerto di Capodanno il 1° gennaio, seguito da eventi scientifici il 4 gennaio con Scienza in Festa - Winter Edition.
Il 5 gennaio i bambini potranno assistere al Canto Itinerante della Pasquarella, mentre il 6 gennaio la festa della Befana chiuderà il programma con la distribuzione di dolci e regali per i più piccoli.
Tutti gli eventi si svolgeranno nel centro storico di Matelica, animando la città con una vasta offerta culturale e di intrattenimento, pensata per tutti i gusti e le età. Il sindaco Denis Cingolani ha commentato: "Questo programma vuole offrire a tutti, cittadini e visitatori, un Natale ricco di emozioni, tra fede, spettacoli e tradizioni. Siamo molto soddisfatti di aver creato un cartellone così variegato, grazie alla collaborazione di tante realtà locali".
È stata definita la nuova stagione del Teatro “Giuseppe Verdi” di Pollenza organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con AMAT per gli spettacoli di prosa, con l’Associazione Culturale Lagrù di Fermo per la rassegna “Che spettacolo ragazzi!” giunti alla quarta edizione e con l’Associazione Culturale e Teatrale Massimo Romagnoli per la rassegna “Celebriamo il dialetto”, sulla scia del successo registrato negli anni scorsi.
Saranno cinque, di cui uno fuori abbonamento, gli spettacoli di prosa che verranno portati in scena “tutti scelti pensando di accontentare i molteplici gusti di una platea di affezionati che negli anni si è consolidata e che contiamo di ampliare” citando le parole della consigliera comunale delegata alla cultura Alessandra Petrini.
Si inizierà mercoledì 8 gennaio 2025 con “Trappola per topi” di Agata Christie con Ettore Bassi per la regia di Giorgio Gallone.
Il secondo appuntamento giovedì 6 febbraio 2025 con “Chi è io?” di Angelo Longoni, con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, per la regia di Angelo Longoni.
La stagione proseguirà martedì 25 febbraio 2025 con “Din, Don, Down” di Paolo Ruffini, con Paolo Ruffini e la Compagnia Mayor Von Frinzius, per la regia di Lamberto Giannini (spettacolo fuori abbonamento organizzato in collaborazione con l’Associazione La Brigata degli Unicorni di Pollenza).
Il quarto appuntamento martedì 11 marzo 2025 alle ore 21,15 “Plaza Suite” di Neil Simon, con Corrado Tedeschi e Deborah Caprioglio per la regia di Ennio Coltorti.
La stagione terminerà con l’ultimo appuntamento di venerdì 4 aprile 2025 con lo spettacolo “Lucio Battisti. Emozioni!” di Federica De Bernardis con Cesare Bocci ed il Duo Saverio Mercandante.
Info e prenotazione telefonica:
Botteghino del teatro 0733.549936 oppure dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 dei giorni feriali 349.4730823
– hipnoticaservice@gmail.com .
Rinnovo abbonamenti:
Nei giorni 29 e 30 novembre, 1 e 7 dicembre 2024 dalle ore 17,00 presso il Botteghino del Teatro in
Piazza della Libertà n. 16.
Vendita nuovi abbonamenti:
L’acquisto dei nuovi abbonamenti può avvenire nei giorni 14, 15, 20, 21 e 22 dicembre 2024 recandosi
presso il Botteghino del Teatro dalle ore 17 alle ore 20.
Si ricorda che tutti gli spetttacoli AMAT possono essere prenotati anche online su www.vivaticket.it esclusivamente DAL 23 DICEMBRE 2024.
In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la consigliera comunale di Macerata, Sabrina De Padova, organizza un evento di grande rilevanza per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, un problema sociale che purtroppo non accenna a diminuire. Da anni impegnata nella lotta contro le discriminazioni di genere, sia come presidentessa del Consiglio delle Donne che come consigliera comunale, Sabrina De Padova ha sempre posto l’accento sull’importanza di educare fin dalle scuole alla parità di genere e al rispetto reciproco.
Quest'anno, per dare ulteriore forza al messaggio, l'evento si concentrerà sulla proiezione del film "Non sono quello che sono", diretto e interpretato dall'attore, sceneggiatore e regista Edoardo Leo, che esce nei cinema oggi,14 novembre. La pellicola è una traduzione in chiave moderna dell’Otello di Shakespeare, riscritta in dialetto romano e napoletano, e affronta temi universali e ancora drammaticamente attuali, come la violenza domestica, la gelosia patologica, il razzismo, il maschilismo e il patriarcato. In un’epoca in cui i notiziari quotidianamente riportano notizie di femminicidi, il film offre uno spunto di riflessione sulla natura tossica di molte relazioni e sul pericolo che queste possano sfociare in tragedie fatali.
Un film che riflette sul maschilismo inconsapevole
"Non sono quello che sono" non si limita a raccontare una storia di violenza, ma cerca di indagare a fondo anche sulle dinamiche psicologiche che portano un uomo a compiere atti violenti. Edoardo Leo, attraverso una visione originale del classico shakespeariano, induce lo spettatore a riflettere sul maschilismo inconsapevole e sui comportamenti patriarcali che spesso sono interiorizzati, ma che non vengono riconosciuti come tali. La tragica vicenda di Otello e Desdemona, infatti, trova paradossalmente un parallelo con le violenze quotidiane che molte donne subiscono nelle relazioni moderne, e mostra come la gelosia, la possessività e la disuguaglianza possano trasformarsi in atti di violenza.
Sabrina De Padova ha voluto sottolineare l'importanza che sia un uomo, come Edoardo Leo, a prendere la parola su un tema così delicato, in quanto la riflessione deve coinvolgere tutta la società, e non solo le donne. "Ogni individuo, uomo o donna che sia, ha una responsabilità nel riconoscere e contrastare il problema della violenza di genere," ha dichiarato la consigliera. "Questo film ci invita a guardare dentro di noi, a comprendere come spesso siamo inconsapevoli dei meccanismi di oppressione che perpetuiamo."
Un incontro per riflettere insieme
L’evento, organizzato in collaborazione con Monica Perugini, titolare del Cinema Multiplex di Piediripa, avrà luogo il 18 novembre e offrirà un'occasione di riflessione collettiva sulla violenza di genere. La serata si aprirà alle ore 20.00 con un incontro che vedrà la partecipazione della psicologa Luciana Del Grosso, che affronterà la tematica della violenza di genere, analizzando le sue radici psicologiche e sociali. A seguire, alle ore 20.30, ci sarà l'intervento da remoto di Edoardo Leo, che dialogherà con il pubblico per approfondire il messaggio del film e le problematiche legate alla violenza sulle donne.
Alle 21.10, infine, verrà proiettato il film "Non sono quello che sono". Un’occasione per riflettere insieme su una problematica che, purtroppo, non è ancora stata adeguatamente superata, e che continua a colpire quotidianamente donne in tutto il mondo.
Il mese di novembre, con le sue giornate più corte e fredde, porta con sé anche un appuntamento che scalda i cuori di molti: la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sabato 16 novembre, si rinnova un evento che è diventato, negli anni, un simbolo di solidarietà concreta e necessaria, soprattutto in un periodo in cui le difficoltà economiche si fanno sentire sempre di più.
Nelle Marche, la povertà ha ormai assunto un volto familiare. I dati parlano chiaro: l'11% dei cittadini vive al di sotto della soglia di povertà, e dal 2019 al 2021 le persone senza fissa dimora sono aumentate del 13,6%. Dietro queste cifre ci sono volti, storie di famiglie che lottano per arrivare a fine mese, di anziani soli, di giovani che si confrontano con la precarietà. Per tanti di loro, il Banco Alimentare rappresenta un punto di riferimento, un aiuto concreto che porta un po’ di sollievo nelle loro vite.
"Grazie alla rete costruita da Banco Alimentare Marche con oltre 290 enti caritativi, ogni anno si riescono a sostenere più di 43.000 persone. Tuttavia, le necessità continuano a crescere e le scorte non sono mai sufficienti a coprire tutti i bisogni", si legge in una nota del Banco Alimentare. È qui che entra in gioco la Colletta Alimentare: un’occasione fondamentale per rifornire i nostri magazzini e offrire un aiuto tangibile a chi si trova in difficoltà. Giunta alla sua 28ª edizione, questa iniziativa non è solo un gesto di donazione, ma un’esperienza di comunità che arricchisce tutti, coinvolgendoci in un autentico spirito di gratuità".
"L'entusiasmo dei giovani è uno dei segnali più positivi. In molte città marchigiane, scuole e istituti superiori collaborano con noi per sensibilizzare gli studenti al valore del dono e alla lotta contro lo spreco alimentare. Per questi ragazzi, partecipare alla Colletta significa non solo donare, ma anche comprendere più a fondo le sfide sociali che ci circondano. - spiega ancora il Banco alimentare - Quest'anno, oltre 5.000 volontari saranno presenti in 390 supermercati delle Marche. A loro va il nostro più sincero ringraziamento: sono loro a invitare i clienti ad acquistare alimenti non deperibili — olio, legumi, conserve di pomodoro, tonno, carne in scatola, alimenti per l’infanzia — da donare a chi vive nell'incertezza del prossimo pasto. In un contesto segnato dall’inflazione, che ha ridotto il potere d’acquisto di molte famiglie, ogni confezione di cibo raccolta rappresenta un atto di speranza e di resistenza".
"Nella provincia di Maacerata, abbiamo coinvolto 93 punti vendita, che vedranno l’entusiasta partecipazione di circa 1000 volontari. Questi ultimi saranno presenti per accogliere i clienti e raccogliere le donazioni, dimostrando ancora una volta come il nostro territorio risponde con generosità e spirito di solidarietà. Un grande impegno collettivo che trasformerà una semplice spesa in un gesto concreto di aiuto verso chi è in difficoltà".
"Vorrei sottolineare che questa grande mobilitazione non sarebbe possibile senza il supporto di tante realtà locali: l’Esercito, l’Aeronautica Militare, Poste Italiane, la Croce Rossa, i Lions Club, il Rotary, protezioni civili comunali e molte associazioni territoriali sono unite a noi in questo sforzo collettivo. tra queste l’azienda Ciccioli HR di Corridonia che, come è ormai tradizione da alcuni anni, mette a disposizione tutto il proprio magazzino per lo stoccaggio provvisorio degli alimenti proveniente dai supermercati che avvalendosi di molti volontari tra i quali spiccano numerosi dipendente della ditta Ciccioli HR stessa che gratuitamente donano il proprio alla sistemazione nei pallet che poi in tarda serata con due TIR anche questi offerti gratuitamente trasporteranno gli alimenti al magazzino del Banco alimentare di San Benedetto del Tronto". "È la prova che, unendo le forze, possiamo fare davvero la differenza per chi è più vulnerabile".
"Grazie al sostegno di aziende e volontari, solo nell’ultimo anno siamo riusciti a distribuire oltre 3.600 tonnellate di alimenti nella nostra regione, sostenendo mense per i poveri, case-famiglia, e centri di accoglienza. Questo dimostra che la Colletta non è solo una risposta immediata alle emergenze, ma parte di un impegno costante per combattere lo spreco alimentare e trasformare eccedenze in risorse per chi non ha nulla."
"Quest’anno, aderiamo anche alla Giornata Mondiale dei Poveri, un’iniziativa lanciata da Papa Francesco per ricordarci che la solidarietà non ha confini e deve partire da ciascuno di noi per raggiungere una dimensione più ampia e universale".
"In chiusura, vorrei rivolgervi un invito speciale: sabato 16 novembre, prendiamoci un momento per fermarci e fare un gesto di solidarietà. Che si tratti di una confezione di tonno, di un barattolo di legumi, o del vostro tempo come volontari, ogni contributo conta. Se non potete partecipare di persona, ricordate che fino al 30 novembre sarà possibile fare donazioni online. La generosità non ha bisogno di grandi gesti, ma di semplici scelte fatte con il cuore".
Il docu-film Un confuciano occidentale in Oriente, dedicato alla figura di Matteo Ricci, gesuita italiano che visse in Cina nel periodo della dinastia Ming, ha riscosso grande successo nello stesso stato dell'Asia orientale e in altri Paesi. Prodotto dal Kuangchi Program Service (Kps) in collaborazione con China Central TV (CCTV), il documentario ripercorre la vita e l'opera di Ricci, che si distinse per il suo approccio rispettoso verso la cultura cinese, integrando i valori locali con l'annuncio del Vangelo, un esempio di "inculturazione" ante litteram. Dopo il successo dell’opera in lingua cinese prodotta nel 2020, la versione italiana del documentario televisivo in quattro parti, dedicato al gesuita nato a Macerata il 6 ottobre 1552 e morto a Pechino l’11 maggio 1610, verrà presentata nella serata di oggi, 14 novembre, al Teatro Quirino di Roma.
Ricci è noto per aver studiato la lingua cinese, pubblicato opere in cinese, e creato il primo mappamondo che poneva la Cina al centro. La sua opera ha aperto ponti tra Oriente e Occidente, contribuendo alla diffusione della cultura scientifica e religiosa in Cina. Nonostante il successo, le sue metodologie furono inizialmente criticate all'interno della Chiesa, ma successivamente rivalutate, anche grazie agli sviluppi del Concilio Vaticano II.
Il documentario, che include riprese in vari Paesi, racconta anche il contesto storico e culturale del tempo e l'importanza di figure come Paolo Xu Guangqi, amico di Ricci. Il progetto ha lo scopo di valorizzare l'eredità dei gesuiti che hanno contribuito al progresso culturale e scientifico in Cina, offrendo oggi un esempio di dialogo tra culture.
Questa mattina, alle ore 9:00, a Civitanova Marche, alla presenza delle più alte cariche civili e militari della Provincia, nonché di numerosi cittadini, presso l'omonimo parco comunale sito nella zona sud della città, si è tenuta la cerimonia di commemorazione di Calogero Zucchetto, vittima della mafia, barbaramente ucciso ad appena soli 27 anni il 14 novembre 1982.
L’evento commemorativo è stato organizzato dalla Questura di Macerata e dal Comune di Civitanova Marche in memoria di "Lillo", medaglia d’oro al valor civile, che immolò la propria vita per servire fedelmente lo Stato e sconfiggere il cancro della mafia che, all’epoca dei fatti, insanguinava le strade di Palermo.
In memoria di "Lillo" Zucchetto, all’interno del parco a lui intitolato il 6 novembre 2018 alla presenza del Capo della Polizia, è stata posta una scultura che al termine della cerimonia è stata benedetta dal Cappellano della Polizia di Stato don Adam Baranski.
Alla cerimonia di stamattina hanno partecipato il questore Gianpaolo Patruno, il prefetto Isabella Fusiello, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Raffaele Ruocco, il vice comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Mirarchi, il comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche Chiara Boncompagni, il comandante della Polizia Stradale di Macerata Alberto Valentini oltre a rappresentanti delle forze dell'ordine locali, dei vigili del fuoco, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato a Calogero Zucchetto in servizio negli anni Ottanta presso la Squadra Mobile di Palermo e stretto collaboratore del vice questore Ninni Cassarà, dirigente della sezione investigativa.
Parole di profonda gratitudine per la giornata commemorativa sono state espresse dal questore Gianpaolo Paturno il quale, in una giornata piovosa che ha reso ancora più suggestiva la cerimonia, con il suo intervento ha ringraziato tutti i presenti ed in particolare il sindaco della città Fabrizio Ciarapica per la fattiva collaborazione nell'organizzazione dell'evento.
Il questore di Macerata ha voluto sottolineare che "Calogero Zucchettto rappresenta un esempio di alta fedeltà allo Stato e ai valori che esso incarna come la Giustizia, la Democrazia e la Libertà, per tutti coloro che vengono chiamati ogni giorno a svolgere il proprio dovere vigilando sulla corretta osservanza delle leggi e sulla sicurezza dei cittadini".
Il monumento, realizzato da Paola Tassetti, così come interpretato dall'artista, è costituito da due tronchi di faggio che fuoriescono dal manto erboso, a ricordare le salde radici di Calogero verso la propria terra. "Lillo" saluta la sua Sicilia, che si espone colorata, lasciando l’Italia nello sfondo, per rafforzare il suo grande impegno per la sua terra Madre, ma soprattutto per l’Italia intera.
La Silhouette di Calogero Zucchetto sulla sinistra (nella sua posizione più conosciuta di saluto e cordialità) si pone in stretta relazione alla sua terra. Ambedue i tronchi sono direzionati verso il Mare e ruotati l’uno verso l’altro, come a cercarsi, guardarsi e ricordarsi della loro profonda unione.
È in partenza un percorso innovativo e multidisciplinare rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra 11 e 16 anni che desiderino esplorare la scrittura creativa, l’improvvisazione teatrale e il racconto per immagini. Il corso è organizzato all’interno del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia" dall’Assessorato ai Servizi Sociali, Educativi e Formativi in collaborazione con Dibbuk Produzioni e si propone di accompagnare i partecipanti in un viaggio espressivo per sviluppare abilità relazionali, emotive e creative.
Il progetto, che intende promuovere una partecipazione attiva e consapevole alla cultura dell’immagine, rappresenta un’occasione unica per i giovani di esprimere il proprio vissuto e condividere emozioni in modo originale, contrastando l'uso passivo e spesso superficiale dei social media.
"È fondamentale rendere concreta la valorizzazione di ciascun giovane con iniziative che davvero ne esaltino il talento e l'unicità – ha sottolineato l’assessore ai Servizi Sociali, Educativi e Formativi, Barbara Capponi. È per questo che proseguiamo anche con questa bellissima iniziativa di creatività e crescita personale ed emotiva, che al contempo diviene veicolo di socializzazione, fornendo una risposta vera al bisogno dei nostri ragazzi di essere ascoltati e di creare qualcosa di proprio. Lo strumento del teatro è un mezzo potente e la gratuità di tutte le iniziative dell'Assessorato perseguono la direzione di arrivare a tutti, creando quella comunità sempre più attenta a fare sì che nessuno resti escluso. Ringrazio Leonardo Accattoli e Laura Marziali per la loro professionalità e soprattutto per la passione e la cura che da anni dimostrano nei confronti dei nostri ragazzi, per cui sono diventati importanti figure di riferimento educative, e per aver saputo creare con loro relazioni positive importanti per tutti i partecipanti e le loro famiglie".
Sotto la guida di Leonardo Accattoli e Laura Marziali, il gruppo sarà invitato a utilizzare dispositivi comuni, come smartphone e una telecamera dedicata, per esplorare il proprio mondo e raccontarlo da diverse prospettive, scoprendo l’espressione visiva come veicolo di comunicazione autentica. In un contesto dinamico e partecipativo, i ragazzi sperimenteranno la realizzazione di scene, inquadrature e brevi racconti visivi che confluiranno in un progetto finale: un film/documentario collettivo che sarà proiettato in un evento pubblico di presentazione.
Il corso, si terrà nel periodo dicembre 2024 - aprile 2025 ed offrirà laboratori di scrittura, esercizi di improvvisazione e un’introduzione all’educazione all’immagine, guidando i ragazzi nel trasformare le loro esperienze e visioni in un racconto audiovisivo. É possibile chiedere informazioni e iscriversi al corso, inviando una mail a dibbuk.produzioni@gmail.com o via WhatsApp al 3392016560.
È stata una serata di grande partecipazione quella di mercoledì 13 novembre al Verde Caffè di Macerata, che ha inaugurato un nuovo ciclo di eventi convivali dedicati ai sapori stagionali, con "Le tradizioni d'autunno". L'iniziativa, guidata dallo Chef Felice Prosperi e dal Sommelier Dott. Gabriele Cardinali, ha offerto agli ospiti un'esperienza culinaria volta a celebrare i piatti tipici della tradizione marchigiana, perfettamente in sintonia con l'atmosfera autunnale.
La serata ha proposto un ricco menù che ha saputo esaltare i prodotti tipici del territorio. Si è iniziato con pane bruschettato con Olio Nuovo, affiancato da un'insalatina di ceci e olive taggiasche, seguito da uno sformatino di zucca arricchito da crema di taleggio, nocciole e pancetta croccante. Il piatto forte sono state la pinciarelle , un primo piatto tipico delle Marche, preparato con l'impasto avanzato del pane.
Una tradizione quasi dimenticata che lo Chef Prosperi ha voluto riscoprire e valorizzare: "Abbiamo riportato alla luce un piatto che in molti non conoscono o hanno dimenticato. La sua particolarità sta nell'impasto a base di pane, che gli conferisce un sapore unico. Trattarlo in modo adeguato è fondamentale per esaltarne il gusto, rispettando la delicatezza del lievito presente", ha spiegato lo Chef durante la serata, aggiungendo dettagli sui metodi di preparazione e sulla storia del piatto.
A seguire, una gustosa strapazzata d'uovo con cipollotto, mentuccia e salsiccia, e infine una selezione di formaggi accompagnata da crudité di verdure. Per concludere in dolcezza, la crema della nonna servita con vino cotto, un classico che ha saputo conquistare i presenti. La serata si è chiusa con una degustazione di caffè in moka, tra cui spiccava un caffè arabico della torrefazione Perfero Caffè di Marina di Altidona.
Il Sommelier Gabriele Cardinali ha curato con attenzione la selezione dei vini, proponendo un Onirocep dell'azienda Pantaleone e un Merlot dell'azienda Gagliardi. “Abbiamo scelto l'Onirocep per la sua capacità di esaltare i sapori autunnali dei piatti proposti, mentre il Merlot, giovane ma strutturato, si sposa perfettamente con la pinciarella”, ha commentato il Sommelier. “Per finire, abbiamo servito la crema della nonna con un vino cotto di alta qualità, un abbinamento che ha reso omaggio alla tradizione”.
Gabriele Micarelli, titolare del Verde Caffè, ha espresso soddisfazione per il successo della serata: “È stata la prima di una serie di iniziative che intendiamo proporre per la città di Macerata, specialmente durante le serate infrasettimanali d'inverno. Vogliamo offrire un'occasione piacevole per ritrovarsi tra amici e assaporare piatti della nostra tradizione”.
Verde Caffè si sta confermando come uno dei locali più attivi di Macerata, con proposte diversificate a seconda delle varie occasioni. A tal proposito, Micarelli ha parlato anche della sfida di gestire un locale con diverse anime: “Il nostro obiettivo è quello di adattarci alle esigenze dei clienti, offrendo un pranzo a base di piatti leggeri e veloci per chi lavora, mentre la sera ci immergiamo nella movida maceratese con i giovedì firmati Klorophilla. E, con l'arrivo del weekend, ci dedichiamo al pesce, una specialità che ormai ci contraddistingue. Ci stiamo aprendo anche al mondo dell’università con delle convenzioni speciali e speriamo che tutte queste proposte vengano assorbite dal mercato".
Tutto ciò, in perfetta continuità con il nome del locale, che come ci spiega il titolare: “Per noi, 'Verde' non è solo un riferimento al Green come politica di sostenibilità, ma rappresenta anche il legame con le nostre radici, la montagna e l'entroterra. Vogliamo trasmettere questo senso di autenticità e di rispetto per la tradizione attraverso ogni piatto che proponiamo".
La serata si è rivelata un successo, lasciando soddisfatti i partecipanti e ponendo solide basi per le prossime iniziative che il Verde Caffè ha in serbo per i mesi invernali. Una formula che promette di diventare un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina marchigiana, desiderosi di riscoprire i sapori genuini di una volta in un contesto conviviale e accogliente.
Il Centro Commerciale Val di Chienti è lieto di annunciare una celebrazione speciale per il suo anniversario, che si terrà domenica 17 novembre alle ore 17:00. L'evento, aperto a tutti i clienti, vedrà la partecipazione straordinaria di Ezio Greggio, celebre conduttore televisivo, comico e attore italiano.
Ezio Greggio ha iniziato la sua carriera televisiva nel 1978 partecipando a programmi come "La sberla" e "Tutto compreso". La svolta arriva nel 1983 con "Drive In", programma che lo consacra al grande pubblico. Dal 1988 è il volto storico di "Striscia la notizia", telegiornale satirico di grande successo. Oltre alla televisione, Greggio ha recitato in numerosi film, collaborando con registi come Carlo Vanzina e Mel Brooks. È anche fondatore del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie e promotore di iniziative benefiche a favore dei neonati prematuri.
Durante la festa, Ezio Greggio intratterrà il pubblico con la sua inconfondibile ironia, offrendo momenti di spettacolo e divertimento per tutti.
"Siamo entusiasti di celebrare il nostro anniversario con un ospite d'eccezione come Ezio Greggio", ha dichiarato Gianluca Tittarelli, direttore del Centro Commerciale Val di Chienti. "Invitiamo tutti i nostri clienti a partecipare a questa serata speciale, pensata per ringraziarli della loro fiducia e del loro supporto nel corso degli anni".
L'ingresso all'evento è gratuito. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Centro Commerciale Val di Chienti o contattare il servizio clienti al numero dedicato.
Il Teatro Annibal Caro ospita sabato 16 novembre, alle ore 18:00, la cerimonia di premiazione del 1° Concorso di Poesia "Città di Civitanova Marche" organizzato nell’ambito della rassegna teatrale nazionale "Caro Teatro" (edizione 2024) dall’associazione culturale Piccola Ribalta APS con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche. Ingresso libero.
L’iniziativa è stata inserita come parte integrante della rassegna storica, su input del direttore artistico, Antonio Sterpi, che spiega lo stretto legame tra il mondo della poesia e la Piccola Ribalta.
"Il primo lavoro realizzato dalla compagnia teatrale civitanovese è stato la realizzazione, nel 1993, di un cofanetto di audio cassette dal titolo 'La Poesia Italiana dal XIII al XX sec.' in cui si proponevano, in forma antologica, poeti e poesie che hanno inorgoglito la cultura letteraria del nostro Paese. Sono poi susseguite, negli anni collaborazioni con poeti emergenti e di chiara fama", ha riferito Sterpi.
Sono arrivati decine di componimenti tra i quali sono state scelte le prime dieci poesie finaliste (diventate poi quattordici per i parimerito), concorrenti da diverse regioni. Un’apposita giuria formata da Carlo Molinari (poeta con una ventina di testi pubblicati e ideatore di "Poeti 2000" che riunisce in rete migliaia di poeti in tutto il mondo), Eliana Montebello (poetessa, scrittrice, traduttrice e critico letterario), Giulia Zocca (poetessa e impegnata in campo fotografico e musicale), Barbara Cerquetti (scrittrice, titolare della libreria “Il Maestro e Margherita” di Civitanova Marche ed impegnata per la valorizzazione del territorio marchigiano, per l’amicizia e il rispetto della natura) ed infine Antonio Sterpi (regista e attore teatrale in rappresentanza della Piccola Ribalta promotrice dell’evento) ha determinato i nomi dei finalisti ed individuato il vincitore del Concorso.
Nella cerimonia di premiazione, Antonio Sterpi, Rita Trobbiani e Emilia Bacaro reciteranno le poesie dei poeti finalisti: Pietro Catalano (Roma), Giovanni D’Alessando (Lugo – RA), Paolo Polvani (Barletta – BT), Gianni Palazzesi (Treia – MC), Cinzia Petrucci (Roma), Dorina Bedini (Civitanova Marche – MC), Gessica Giorgetti (Civitanova Marche – MC), Gianna Costa (Villafranca di Verona – VR), Lolita Rinforzi (Assisi – PG), Silvia Gelosi (Sarnano – MC), Carla Gismondi (Spinetoli – AP), Miriam Agar Secci (Torino), Marco Squarcia (Amandola – FM) e Paolo Borsoni (Ancona).
Il maestro Samuele Dutto, titolare di MusicaInsieme, accompagnerà la lettura delle poesie e porterà con sé una gradita sorpresa. Alla conclusione della Cerimonia verrà proclamato il vincitore del Concorso che riceverà un premio di 500 euro.
Caro teatro concluderà la sua 26esima edizione domenica 17 novembre alle ore 17:00 presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche con le premiazioni dei concorsi delle compagnie che si sono distinte nel corso della Rassegna e lo spettacolo "C’era una volta a Varsavia" di e per la regia di Gianni Della Libera rappresentato dalla Compagnia Colonna Infame di Conegliano su invito della Piccola Ribalta.
Tanti applausi e risate hanno accolto Michele Mirabella, protagonista dello spettacolo "Curriculum, è intelligente ma non si applica", andato in scena al Teatro Ex Cinema di Penna San Giovanni in occasione del Festival Storie. Un evento speciale che ha celebrato non solo l'inimitabile ironia e la carriera del regista e attore pugliese, ma anche l'importanza della cultura e dei piccoli teatri locali.
Mirabella, padrone della scena, ha saputo intrattenere il pubblico con il suo caratteristico umorismo, raccontando aneddoti di una carriera lunga 50 anni, ad accompagnarlo sul palco ed impreziosire la serata il Duo Mercadante, composto da Leo Binetti al pianoforte e Rocco Debernardis al clarinetto. Ironico anche il titolo dello spettacolo, "Curriculum, è intelligente ma non si applica", che come lui stesso ha spiegato al pubblico, nasconde un curioso messaggio: "Se volete mantenere un segreto, scrivetelo nel curriculum, perché nessuno lo leggerà mai".
Con questa battuta, Mirabella ha strappato un sorriso alla platea, dimostrando ancora una volta la sua capacità di cogliere con arguzia le piccole e grandi contraddizioni della nostra società. Durante la serata, il regista ha raccontato momenti indimenticabili della sua vita, tra cui il primo incontro con alcuni dei più grandi protagonisti del teatro e del cinema italiano come Massimo Troisi, Eduardo De Filippo e Vittorio Gassman.
"Con questo spettacolo - ha dichiarato Mirabella - festeggio i miei 50 anni di carriera con il mio pubblico", sottolineando l’importanza del legame che si crea tra artista e spettatore, un legame che va oltre il palcoscenico. In un altro momento particolarmente bello, Mirabella ha voluto omaggiare il territorio e le Marche, dimostrando un apprezzamento sincero per la regione e per il Festival Storie.
"Siete la regione con più teatri d’Italia, ma soprattutto li sapete valorizzare", ha dichiarato, riconoscendo l'impegno e la passione con cui i piccoli centri marchigiani preservano e promuovono le proprie strutture culturali. E la valorizzazione dei teatri nei piccoli borghi è proprio l'obiettivo che da sempre si pone il Festival Storie, un progetto culturale sostenuto dalla Regione Marche, che mette in rete 12 borghi del Fermano e del Maceratese.
Parole che hanno risuonato come un invito alla riflessione sul ruolo centrale che i teatri possono avere, specialmente nelle realtà locali, dove diventano luoghi di aggregazione e custodi della memoria collettiva.
Con questa serata il Festival Storie si conferma dunque un appuntamento che non solo porta cultura di alto livello, ma anche un'occasione per celebrare la storia e il talento italiano. La presenza di Mirabella ha rappresentato un momento di grande valore artistico e umano, un tributo alla cultura e al mestiere del teatro che, anche nei piccoli borghi, trova un pubblico attento e caloroso.
Lo spettacolo si è concluso tra gli applausi e il sorriso del pubblico e la cordialità di un Mirabella soddisfatto, che ha salutato il pubblico tra strette di mano e parole di ringraziamento. “Se nelle Marche gli spettacoli iniziassero un po' prima e non ci fosse tutta questa nebbia – ha scherzato Mirabella a fine serata – adesso potevamo cenare tutti insieme, ma devo tornare a Roma".
E non perde l'occasione il sindaco Stefano Burocchi, che ha fortemente voluto questo evento nel suo Comune, per ringraziare il Festival Storie e invitare il maestro Mirabella alla prossima riapertura del teatro Comunale, un piccolo gioiello nel cuore del paese, l'unico teatro interamente in legno rimasto in provincia di Macerata, nonché uno dei pochi in tutta Italia.
Per il centenario della nascita di Fausto Paci (1924-2024) collezionista e raffinato cultore dell'arte, si organizza un'interessante ed originalissima mostra di "mail art" o arte postale: essa consiste nel realizzare cartoline postali contenenti vere e proprie opere d'arte.
L'evento "Amici Geniali", è organizzato e curato da Lucia Spagnuolo, Pier Roberto Bassi, Gianni Romeo, Anna Boschi Cermasi, Roberto Formigoni e Ruggero Maggi con il patrocinio della Regione Marche e del comune di Porto San Giorgio.
Presenti, tra gli altri, la storica dell’arte Daniela Simoni e Fabrizio Moscoloni collezionista e scrittore, i quali interverranno con vari ricordi dell'artista sangiorgese. Reading di poesie di Onorina Lorenzetti, Gianni Marcantoni, Angela Mazzanti, Lucia Nardi; accompagnamento musicale della professoressa Maria Letizia Papiri. Testi critici di Anna Boschi, Ruggero Maggi, Leo Strozzieri.
La mostra vuole inoltre rendere omaggio a Guglielmo Achille Cavellini in arte GAC (1914-1990), personaggio di spicco che ha contribuito alla diffusione in Italia della mail art. Centottanta artisti da varie parti del mondo hanno aderito alla convocazione postale, dalla quale è scaturita "Amici Geniali", la cui inaugurazione avverrà sabato 23 vovembre alle ore 17 a Villa Santa Maria al Poggio di Porto San Giorgio e sarà visitabile fino al 30 novembre.
La serata si apre con un po’ di ritardo, ma la sala dello Sferisterio di Macerata è gremita di spettatori curiosi e appassionati. Il Maestro Dante Ferretti, tre volte premio Oscar, è l’ospite d’onore della conferenza organizzata dall’associazione Praxis "Cinema e psiche", ma prima di iniziare, il Maestro si rivolge al pubblico chiedendo: "Il sindaco?". La sua domanda resta sospesa nell’aria, poiché il primo cittadino non è presente, e il vuoto istituzionale viene colmato solo dalla presenza dell’assessore ai servizi sociali e vicesindaco Francesca D'Alessandro, che, insieme al presidente dell’associazione Praxis Paolo Scapellato, apre l’incontro con un caloroso ringraziamento al Maestro per la sua disponibilità.
L'inaugurazione del mese della prevenzione psico-pedagogica prende vita con un programma ricco di emozioni e ricordi. Con la moderazione dello scrittore David Miliozzi, biografo di Ferretti e autore del suo prossimo libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", si dipana un racconto intenso e personale. Ferretti ripercorre la sua straordinaria carriera, un cammino che ha avuto inizio con un evento tragico: il bombardamento della sua casa a Macerata il 3 aprile 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale. "L'errore è fondamentale nella vita, come nell'arte", ha affermato il Maestro, ricordando il fatto che ha segnato profondamente la sua esistenza.
La serata prosegue con il racconto di Ferretti delle sue esperienze professionali e artistiche al fianco di grandi registi come Pier Paolo Pasolini, con il quale ha lavorato in ben otto film, da Il Vangelo secondo Matteo (1964) a Salò (1975), prima della tragica morte di Pasolini. "Abbiamo perso il più grande intellettuale italiano", ha commentato il Maestro, che non ha mancato di elogiare anche i suoi lavori con registi internazionali come Martin Scorsese, Federico Fellini e Tim Burton.
Il tema della bellezza, tanto imperfetta quanto potente, è stato il filo conduttore della serata, con Macerata sempre presente nel cuore e nei ricordi di Ferretti. "Questa è la mia città, è qui che è iniziato tutto", ha detto il Maestro, condividendo con il pubblico la sua profonda connessione con la città che lo ha visto crescere.
Il libro Bellezza imperfetta. Io e Pasolini, curato da David Miliozzi e in uscita a Natale per i tipi della Pendragon, è un omaggio alla sua carriera e ai grandi incontri che hanno segnato il suo percorso.
Alla fine dell'evento, il pubblico ha potuto incontrare il Maestro per foto e dediche, sempre disponibile e affabile. "Ci vediamo presto. È sempre un piacere tornare a Macerata", ha concluso Dante Ferretti, lasciando un segno indelebile nella memoria di chi ha partecipato alla serata.