Sant'Angelo in Pontano, arriva la comicità di Roberto Ciufoli: sarà in scena con "Tipi"
Seconda tappa del Festival Storie nel piccolo scrigno di Sant'Angelo in Pontano, il suggestivo Teatro Angeletti, che si prepara ad ospitare la comicità di Roberto Ciufoli in "Tipi".
Lo spettacolo, in scena domenica 17 novembre alle ore 17:30, è un vero e proprio viaggio nell’universo umano, esplorato con ironia e vivacità dall'attore e comico romano. Ciufoli, autore e protagonista, reduce dal successo televisivo con “Tale e Quale Show” condotto da Carlo Conti, porta sul palco una galleria di "tipi" umani che, con le loro manie e caratteristiche, ci raccontano la nostra umanità, i nostri vizi e le nostre virtù, i nostri difetti e le nostre stravaganze.
Ogni personaggio è un piccolo mondo, con gesti, tic, movenze e modi di parlare che rivelano i diversi modi in cui ognuno di noi affronta la vita, le sfide, le paure e le passioni. Con un ritmo incalzante e una verve trascinante, Ciufoli passa da un personaggio all'altro creando un vero e proprio “multi-one-man-show”, ricco di monologhi, poesie, sketch e balli, uno spettacolo che, grazie alla comicità intelligente e mai scontata di Ciufoli, ci invita a sorridere delle nostre debolezze e a celebrare l'umanità nella sua complessità e ironia.
I biglietti sono disponibili ai numeri 0734/632800 e 0734/710026, 15 euro intero, 8 euro (ridotto under 14). Il botteghino del teatro Angeletti sarà aperto domenica dalle 16.30.
Ciufoli, con lo spettacolo "Tipi" mette in scena una colorata carrellata di personaggi, qual è stato per lei il "tipo" più divertente da interpretare? C’è un personaggio con cui sente un’affinità particolare?
"I tipi che porto in scena sono dei veri e propri archetipi, persone che si incontrano ogni giorno, tutto è basato sul linguaggio del corpo e sul modo di parlare. Si parte con lo sportivo, che secondo me ha un atteggiamento con il quale bisognerebbe affrontare la vita, nel quale mi rivedo, poi da lì spazio con il suo opposto, il pigro, e poi ci sono l'innamorato, il supereroe. Io mi diverto tantissimo a fare questo spettacolo, spero che il pubblico si riconosca in questi personaggi e si diverta a farlo. Ho scomodato anche Shakspeare con Amleto che, se ci pensate, è proprio la rappresentazione per eccellenza dell'indeciso".
Lo spettacolo esplora caratteristiche umane universali che spesso ci fanno sorridere dei nostri piccoli difetti e stranezze. A suo parere, quanto è importante saper ridere di noi stessi?
"E' importantissimo, l'aspetto fondamentale dello spettacolo è proprio questo. E col tempo questo è sempre più complicato, oggi tutti sembrano essere più seri e permalosi, il famoso 'politicamente corretto', che servirebbe a salvare i rapporti sociali, secondo me li ha peggiorati, non siamo più disposti a prenderci in giro e a farci prendere in giro e questo elimina quella parte di 'gusto' propria dell'ironia. Non sempre una presa in giro è offensiva e volgare, ma spesso può essere divertente e costruttiva".
Nella sua carriera da comico e attore, ha trovato che il modo di essere “umani” sia cambiato nel tempo?
"Assolutamente sì. Quello di cui si poteva ridere e sorridere un tempo, ora è molto cambiato, ma ripeto, non bisogna cadere nella trappola del 'questo non si può dire'. Tutto si può dire se detto con garbo, soprattutto quando lo si fa in un contesto teatrale e di comicità. Solo così si può sovvertire il modo di vedere e di considerare le cose".
Lei è ormai un amico del Festival Storie e dei teatri marchigiani. Se potesse portare in scena un nuovo "tipo" ispirato a questa regione come sarebbe?
"Se dovessi rappresentare il marchigiano lo farei molto laborioso, i marchigiani hanno sempre voglia di fare, non ho visto mai rassegnazione in loro. Per questo le Marche sono una regione splendida, perché i marchigiani custodiscono e curano il loro territorio, e i teatri ne sono la riprova, tanto che quelli marchigiani concorrono ad essere patrimonio dell'Unesco, veramente una perla rara. Sono sempre molto felice di tornare nei teatri dei piccoli borghi grazie al Festival Storie".
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