Laddove sorgeva il plesso formativo compromesso dal terremoto, oggi grazie alla Fondazione Andrea Bocelli (ABF), al via una scuola nuova, funzionale, sicura ed ecosostenibile, intorno alla quale l’intera comunità potrà finalmente ripartire. Mercoledì 26 giugno sarà inaugurata la scuola di istruzione primaria e dell’infanzia “E. De Amicis” di Muccia, località marchigiana tra le più colpite dal sisma del 2016.
La cerimonia avrà inizio alle 15.30. L’intero paese, e soprattutto i bambini di Muccia, festeggeranno l’evento insieme al fondatore e celeberrimo tenore, Andrea Bocelli, ed a tanti altri ospiti, artisti amici della fondazione. Anche in questo caso, così come nella non lontana Sarnano, dove ABF lo scorso anno è stata protagonista di un progetto filantropico gemello, sono stati rispettati i tempi dichiarati ad inizio lavori: appena centocinquanta giorni, per edificare il plesso scolastico che accoglierà gli alunni dell’asilo e delle “elementari”.
La quasi totalità delle famiglie di Muccia vive in nuclei abitativi modulari (il 95% delle abitazioni è inagibile) ed i loro bambini stanno terminando l’anno scolastico facendo lezione nei container. Ma la volontà di rimanere nella propria terra e lo spirito di comunità sono forti e vanno oltre le difficoltà del riorganizzare la propria quotidianità.
È per questo motivo che ABF, in linea con la propria mission che recita “Empowering people and communities”, ha scelto di riportare un punto di riferimento importante come la scuola in questo paese, realizzando spazi dedicati all’arte e alle attività di gruppo, creando programmi didattici innovativi, basati anche sulla musica e sul tempo pieno, per restituire agli studenti di Muccia e alle loro famiglie una struttura adeguata, che possa offrire anche luoghi di aggregazione oltre che didattici, e per attrarre bambini anche dai Comuni vicini.
La superficie coinvolta sfiora i 1000 metri quadrati e propone spazi comuni ampi, da utilizzare per lezioni informali, per leggere o semplicemente per socializzare. ABF, attraverso un team di esperti, ha puntato sulla realizzazione di un luogo integrato con la comunità, con le tipicità locali, in grado di rispondere anche ai desiderata dei piccoli studenti... Dallo spazio per la coltivazione delle erbe aromatiche all’acquario, ad una mensa al centro di una ideale “agorà” dove si trova anche un pianoforte, simbolo dell’indirizzo spiccatamente musicale della scuola.
La nuova “De Amicis” utilizza la tecnologia “Platform Frame” a telai di legno, garantendo il più alto grado di resistenza disponibile alle scosse sismiche e certificando la scuola in classe d’uso IV, tra gli edifici “con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità”.
La costruzione con elementi prefabbricati in legno con forti spessori di isolamento, unita al riscaldamento a pavimento, all’impianto fotovoltaico, alle unità di rinnovo dell’aria a recupero di calore, ai sistemi in pompa di calore, garantisce i più alti standard di comfort e di risparmio energetico, consentendo la classificazione della struttura tra gli Edifici a Consumo quasi Zero (NZEB).
A quasi tre anni dal sisma, le Marche ferite dal terremoto hanno bisogno di raccontarsi, soprattutto ora, quando l’eco mediatica si è spenta. I luoghi interessati dai terremoti hanno ancora bisogno di mettere in evidenza la loro bellezza che, seppur vulnerabile, resiste insieme ai suoi abitanti che vogliono ritornare a popolare l’entroterra e i Monti Sibillini. Da questi concetti prende il via il progetto “La Vulnerabilità della Bellezza”, promosso dal documentarista civitanovese Manuele Mandolesi che ha coinvolto un gruppo di professionisti nel mondo della cinematografia e dei media. Nasce l’Associazione “Respiro Produzioni” che realizza i docufilm insieme ad altri partner, enti ed aziende che hanno sostenuto il progetto multicanale “La Vulnerabilità della Bellezza”, che mette in luce storie diverse per raccontare le Marche del terremoto e la capacità di vivere una vita diversa da parte dei protagonisti dei racconti.
I documentari saranno distribuiti su più piattaforme e rispondono a linguaggi differenti. Il lungometraggio documentario “Vulnerabile Bellezza”, della durata di 75 minuti, racconta la vita quotidiana di una famiglia di allevatori di Ussita, Michela, Stefano ed i loro figli Diego ed Emma, e del modo in cui superano il trauma del terremoto attraverso il forte legame che li tiene uniti alla loro terra e ai loro animali. Il film documentario “Questa è casa nostra”, della durata di 58 minuti, racconta la vita di Sara e della comunità di irriducibili, ribattezzata “Il Bronx”, che hanno deciso di non abbandonare la propria terra vivendo in roulotte a Visso per circa un anno e mezzo fino alla consegna delle SAE (soluzioni abitative di emergenza). Una comunità che nasce dopo il terremoto per andare avanti e sopravvivere, che rischia poi di smembrarsi alla consegna delle “casette” ma che infine cerca di far rinascere il proprio territorio e si ritrova per condividere quel “vuoto dentro” che è rimasto e che ora, chiusi nei pochi metri quadri delle SAE, torna a farsi sentire più di prima.
La web serie “Chiedi alla polvere”, pillole da 3 minuti, ci porta a conoscere la storia di un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 20 anni di Arquata del Tronto che, dopo il terremoto avvertono la perdita della comunità e la sua frammentazione. I ragazzi non ci stanno e decidono di voler fare qualcosa. Aprono una pagina facebook per dare informazioni logistiche alla popolazione colpita dal terremoto. Nasce l’associazione “Chiedi alla Polvere”.
L’anteprima del film documentario “Questa è casa nostra”, si terrà sabato 8 giugno alle ore 18,00 al cine teatro Rossini a Civitanova Marche, nell’ambito del Civitanova Film Festival.
Dopo la proiezione ci sarà un momento dedicato alla spiegazione del film documentario insieme al regista e ai protagonisti del racconto. Il docu-film “Questa è casa nostra” dopo l’anteprima civitanovese, sarà proiettato nei territori colpiti dal sisma.
Nella prima serata di clima accettabile, dopo giornate di pioggia e di freddo, si è svolta venerdì scorso, in Piazza della Libertà a Macerata, la sfilata di moda conclusiva dell’anno scolastico del Liceo Artistico “Cantalamessa”.
La manifestazione ha avuto quest’anno un tema particolare, ovvero la celebrazione del centenario della fondazione del Bauhaus (1919), istituto tedesco a cui vanno molti meriti nella storia della cultura del Novecento; sia perché ha trasformato concetti e procedure dell’attività artistica e artigianale, contribuendo in maniera determinante alla modernizzazione di questi settori e al loro proficuo inserimento nel mondo della produzione e dell’industria; sia perché è stato un esempio concreto di come l’arte debba essere libertà, tant’è che la scuola fu chiusa dal nazismo appena salì al potere nel 1933; sia infine perché ha portato un nuovo modo di insegnare e di intendere la trasmissione del sapere artistico, quello che ancora oggi per molti aspetti si ritrova nell’attività didattica quotidiana che si svolge nel Liceo “Cantalamessa”.
Per questi motivi l’istituto ha realizzato su questo tema un progetto interdisciplinare che ha coinvolto le sue diverse sezioni, “Architettura ed Ambiente”, “Arti Figurative”, “Design dei Metalli”, “Design della Moda” e “Audiovisivo e Multimediale”, e che ha trovato appunto nella sfilata uno dei suoi momenti più importanti e ovviamente stimolanti per gli studenti, specie quelli di “Design della Moda” che vi hanno svolto un ruolo da protagonisti. Insieme ad essi vanno citati gli allievi della classe 5^D della sezione di “Audiovisivo e Multimediale”, che hanno curato le musiche e le immagini, approfondendo anch’essi lo stesso tema e arricchendo dunque la sfilata con video creati ispirandosi al Bauhaus.
La serata ha visto la gradita presenza del Prefetto di Macerata, Dottoressa Iolanda Rolli, che, oltre a ringraziare l’istituto, che ha già conosciuto per altri progetti svolti nel corso dell’anno, ha voluto stimolare gli studenti a coltivare le loro passioni e a realizzare i loro sogni.
Ieri sera (domenica 2 giugno n.d.r.), all'interno del cortile di Santa Teresa di Tolentino, si è tenuta la quarta edizione della "Cena dei Vicini". Partita da un'idea di Gionata Del Pupo, i residenti della zona Cappuccini, si sono ritrovati per una serata conviviale, di musica, divertimento e sempre pensando al sociale.
Quest'anno le offerte raccolte, dagli oltre 120 partecipanti, tramite una ricca lotteria con premi donati dai vari negozianti del quartiere, saranno donate al CentroArancia di Tolentino, che si occupa di persone diversamente abili in età adulta.
Come ogni compleanno che si rispetti, si deve festeggiare con tutti gli onori del caso. Soprattutto se la ricorrenza tocca le 40 «candeline» e se il festeggiato è nientemeno che il Patrono. Gli organizzatori del Palio dei Castelli di San Severino hanno fatto le cose davvero in grande per quello che si annuncia come l’evento di punta dei festeggiamenti in onore di San Severino. Sabato 8 giugno, infatti, il tradizionale corteo storico in onore di «Santo Severino» a cui prenderanno parte circa 1.300 figuranti, sarà davvero particolare. «Per la prima volta in assoluto la città si trasformerà in un teatro a cielo aperto. Lo scenario non poteva che essere la centralissima piazza del Popolo – ricorda la presidentessa del comitato organizzatore, Graziella Sparvoli – che si trasformerà in un grandioso teatro a cielo aperto. Il magico ovale cittadino non sarà più il palcoscenico di un semplice corteo, ma di un ambizioso spettacolo di teatro partecipato. Vi riprodurremo il giorno più importante dell’anno, appunto l’8 giugno, nel 1.406, quando tutti i nobili del Contado dovevano rendere omaggio ad Onofrio Smeducci, signore della città, portando in dono una candela in cera d’api o una riproduzione del proprio castello. Era un giorno di celebrazioni, un autentico «dì di festa».
Quest’anno vogliamo rievocarlo attraverso lo sguardo di chi l’ha vissuto. Centinaia di attori in abito storico rievocheranno l’antico dono dei ceri con quadri animati, scene recitate e scorci di vita quotidiana. Per un fugace attimo vedremo la città attraverso gli occhi di Onofrio Smeducci, signore del paese». I figuranti arriveranno in piazza del Popolo attraversando il centro storico in corteo, come da tradizione. Ma da lì, i concittadini e visitatori si preparino ad un’esperienza unica: duelli, acrobazie, frecce incendiarie, proiezioni, giochi di luce. Insomma, uno spettacolo mai visto prima in 40 anni di Palio.
Sulle note del brano “Si può fare” di A. Branduardi si è aperto il primo giugno, presso la sede di Matelica dell’Istituto Don. E. Pocognoni l’evento proposto, con il sostegno della Contram S.p.A., tra quelli partecipanti al “Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019” organizzato dall’ASVIS, che ha visto partecipare quasi quattrocento studenti provenienti da scuole dell’entroterra maceratese e anconetano.
I ragazzi, che hanno realizzato elaborati sulle tematiche proposte dall’Agenda 2030 approvata dalle Nazioni Unite, hanno dimostrato quanto certe questioni siano care alle giovani generazioni.Presenti i neo eletti sindaci di Matelica, Camerino e Pioraco che hanno sottolineato , unitamente al presidente Contram Stefano Belardinelli, l’importanza di un sistema di sviluppo sostenibile e di una mobilità per favorire i giovani e il sistema scolastico- universitario del nostro territorio.
La manifestazione, preludio a un percorso di collaborazione volto non solo alla sensibilizzazione su tematiche di evidente rilevanza, ma anche all’inserimento, nel percorso scolastico, di spazi laboratoriali diretti alla realizzazione di progetti da proporre ad aziende illuminate, è proseguita tra i test dei mezzi elettrici messi a disposizione dalla Calafioreing e dalla Contram S.p.A. con il nuovo autobus elettrico, gli interventi delle autorità presenti, momenti sportivi e di convivialità, e si è conclusa con il concerto degli E.Z. Riders e una D.J. Set ed artisti inediti.
Per un’intera mattinata studenti provenienti da scuole diverse hanno giocato, mangiato, parlato, cantato, hanno condiviso un’esperienza formativa e totalizzante, dando vita a qualcosa: senza neppure rendersene conto, hanno contribuito a costruire una scatola, un contenitore di pensieri, una fucina di idee, una piattaforma fatta di scambio e condivisione, guidati da una convinzione: “Si può fare!”.
Ai nastri di partenza anche la stagione estiva per lo Chalet Ristorante "Secondo Pensiero" sul Lungomare Piermanni di Civitanova Marche.
Ieri sera infatti, il mitico duo comico Lando&Dino, ha allietato la serata dei tanti commensali con sketch divertenti e battute all'insegna dell'allegria.
Nonostante il clima non fosse dei migliori, dato che siamo già entrati nell'estate metereologica, i presenti hanno "acceso" la serata con balli di gruppo e canti, il tutto accompagnato da una cena a base di prodotti di prima qualità.
Ciliegina sulla torta, i fuochi d'artificio in fondo alla spiaggia che hanno attirato l'attenzione degli ospiti del Ristorante Secondo Pensiero e di molti passanti.
Taglio del nastro per il nuovo parco giochi per bambini di via Lorenzo d’Alessandro realizzato, nei pressi della scuola, dall’associazione Help S.O.S. Salute e Famiglia con la collaborazione del Comune di San Severino Marche, della Polizia Municipale e dell’Ufficio Manutenzioni e grazie anche alle donazioni di altri enti e associazioni.
L’inaugurazione istituzionale si terrà lunedì prossimo (3 giugno) alle ore 11,30. Nel pomeriggio l’associazione Help ha organizzato una festa aperta a tutti con l’animazione per bambini di Pimpi e Pampi.
Sono iniziate il 18 maggio le prove d'estate allo Shada Beach Club di Civitanova Marche di Aldo Ascani. Un maggio "pazzerello" che non ha ancora aperto completamente le porte all'estate.
Ieri sera però, a scaldare i tanti amici del noto locale rivierasco, c'era la musica di Frankie&Canthina Band e il loro irresistibile sound anni 70/80, fuso con passione tra il soul e il funky. Una formazione di sette esecutori che è stata in grado di regalare divertimento e magia ai tanti che hanno partecipato alla cena dello Shada. A seguite dj set insieme a Fabrizio Breviglieri e Oriano the Voice con i mitici revival anni '90.
Una splendida serata che non ha temuto le temperature ancora non proprio miti, alla quale ha avuto occasione di partecipare anche la Redazione di Picchio News.
Domani (domenica 2 giugno), in vista della festa del Patrono, tornano le bancarelle della tradizionale Fiera di San Severino per le vie del centro urbano. Dall’alba al tramonto viale Eustachio, via San Sebastiano, il parcheggio della stazione, piazzale Don Minzoni, viale Matteotti e viale Mazzini, ospiteranno ambulanti ma anche stands enogastrominici, di prodotti tipici e dell’artigianato artistico.
Il comando della Polizia Locale ricorda che nelle stesse vie sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 5 alle ore 24.
Il concerto di Anastacia a Civitanova Marche (8 giugno 2019 / stadio comunale) è un avvenimento importante per la città e soprattutto per lo sviluppo del territorio; La prevendita sta procedendo spedita segnalando acquisti da tutta Italia e anche dall’estero.
Civitanova Marche l’8 giugno sarà protagonista di un concerto unico e irripetibile in cui Anastacia presenterà una nuova formazione e sarà l’inizio di un periodo fortunato per la cantante americana: In uscita un film dove lei interpreta la colonna sonora, nel Musical “We Will Rock You” sarà la “Killer Queen” e poi tanti progetti che lei stessa ci annuncerà sul palco dello Stadio Comunale di Civitanova.
Ma gli organizzatori del concerto hanno voluto anche creare un momento magico prima del concerto dell’Artista americana, facendo esibire sul palco tante Star italiane e anche Band locali per intrattenere il pubblico nell’attesa del concerto, dal DJ Aniceto, storico DJ del Chiambretti Night, alla Band dei Geisha che è la Band ufficiale di tutto il Tour italiano “IMAGinACTION”, Alys giovane promessa del panorama underground italiano, Viola Thian di Fano ma già Star affermata a livello italiano, Linda D artista molto vicina ad Anastacia per le vicissitudini del suo passato, gli Zuth anche loro civitanovesi e Band Pop elettronica, poi Nancy Fazzini da anni mascotte del Sanremo Music Awards e Sara Scognamiglio vincitrice della Kermesse del “Sanremo Music AWards” nel 2005.
“Waiting for Anastacia” si chiamerà questo momento iniziale della serata in cui oltre alle canzoni ci sarà l’intervento del Sindaco Ciarapica e la Civitanovese Calcio che festeggia i suoi 100 anni di attività…non si poteva fare scelta migliore.
Domenica 2 giugno alle ore 16.30; lunedì 3 e martedì 4 giugno alle ore 20.45 al multiplex Giometti di Tolentino sarà proiettato il film del regista Kristian Gianfreda ‘Solo cose belle’, che racconta la storia dell’associazione ‘Papa Giovanni XXIII’, fondata da don Oreste Benzi.
Il film racconta la storia di Benedetta, una popolare ragazza sedicenne figlia del sindaco, e del suo incontro con una bizzarra casa famiglia, appena arrivata nel suo piccolo paese dell’entroterra riminese.
La casa famiglia, rumorosa e stravagante, conta un papà e una mamma, un immigrato, una ex-prostituta e sua figlia piccola, un ragazzo in pena alternativa, due ragazzi con gravi disabilità e un figlio naturale.
E’ proprio Benedetta, anche attraverso la sua storia d’amore con Kevin, uno dei ragazzi della casa, a guidarci in questo mondo ai margini, in cui tutti sembrano ‘sbagliati’ o ‘difettosi’, ma in realtà sono solo davvero umani.
Ed è poi l’intero paese, che si prepara con passione alle prossime elezioni comunali, a essere coinvolto e sconvolto da questo incontro, tra momenti divertenti e altri drammatici, tra balli, risa, lacrime, barchette di carta, piadine e sgomberi, finché, in una notte difficile, tutto precipita e sembra perduto. In realtà, al di là delle scelte dei singoli, nulla potrà più essere come prima.
Il film nasce dalla lunga esperienza sul campo della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi e delle tante case famiglia dell’Associazione, che da anni lavorano per diffondere i valori dell’inclusione sociale e per combattere l’emarginazione. Non è un caso che alla realizzazione del film abbiano contribuito, insieme ai professionisti del cinema, anche disabili, ex prostitute ed ex tossicodipendenti.
Da qualche tempo, grazie anche alla meno costosa accessibilità ai mezzi di ripresa, si presentano sugli schermi film prodotti da associazioni di vario genere. Non sempre però i livelli qualitativi sono all’altezza delle intenzioni che muovono coloro che li hanno pensati e voluti.
Attraverso questa romantica storia d’amore è mostrata la realtà di queste persona escluse dalla società a causa di un loro errore, che non viene perdonato, o per scelta di altri. Questo microcosmo, quale è la casa famiglia, viene a incontrarsi e scontrarsi con la quiete del paese, che li classifica ‘sbagliati’ o ‘cattivi’ senza fare lo sforzo di conoscerli davvero.
ll 15 e il 16 giugno 2019 si terrà la quinta edizione di Scrivere festival, una due giorni dedicata agli scrittori esordienti e non.L’evento, organizzato dalla Confesercenti di Macerata con la direzione artistica degli scrittori Jonathan Arpetti e Christina Assouad, si terrà a Macerata presso la Domus San Giuliano e offrirà agli iscritti la possibilità di partecipare a conferenze formative tenute direttamente dai massimi esponenti del panorama editoriale nazionale, come anche l’opportunità di proporre il proprio manoscritti, con dei faccia a faccia esclusivi, agli editor delle più grandi case editrici italiane.
Questa edizione si annuncia davvero ricca di ospiti importanti, ogni iscritto a Scrivere festival potrà proporre la sua opera agli editori di: Mondadori, Giunti, Rizzoli, Garzanti, Nottetempo, Voland, Marsilio, Todaro e molti altri.
Nella stessa occasione gli aspiranti scrittori in cerca di un’agenzia letteraria che li rappresenti, potranno confrontarsi con i principali esponenti del settore, quali: Fiammetta Biancatelli della Walk about, Laura Ceccacci Literary agency, Malatesta, Rita Vivian agency.Dalle precedenti edizioni alcuni partecipanti hanno visto la loro opera pubblicata da case editrici nazionali come Fanucci, Leggereditore e quest’anno esordirà una iscritta dell’edizione 2018 con la casa editrice Rizzoli .
Sabato 1 giugno 2019 alle ore 17 s'inaugurerà ad Esanatoglia presso il Palazzo del Municipio la mostra: “760, 220, 3. Malgrado tutto io resto qui!” di Massimo Costantini.
Essa raccoglie le opere a pirografo che l'artista di Camerino ha realizzato nel corso degli anni, traendo ispirazione dal ciclo dei Cavalieri di Villa Varano di Esanatoglia, oggi sede del Municipio, e che negli ultimi anni - a seguito del sisma del 2016/2017 - ha conosciuto una prolifica accelerazione.
Non ci si può e non ci si deve arrendere di fronte alle avversità che la vita e quindi la natura pongono sul nostro cammino, neanche quando vengono feriti quasi mortalmente i luoghi dove è sedimentata la nostra storia, cultura e identità. È questo il messaggio che vuole arrivare a chi visiterà la mostra. Villa Varano di Esanatoglia, poi, è il luogo ideale per ospitarla, non solo perché ne è in parte ispiratrice, ma soprattutto perché è un luogo “ritrovato” della nostra memoria e quindi della nostra identità; una identità troppo spesso dimenticata e che invece potrebbe essere alimento di un progetto di rinascita e di futuro per una terra bella e martoriata. Visitare la mostra è anche l'occasione di conoscere una delle più suggestive dimore varanesche, il borgo che la ospita, il paesaggio che la circonda.
Ogni sabato del mese di giugno con inizio alle ore 17 si terranno degli incontri con l'autore secondo il seguente calendario:
8 giugno - incontro con Clara Schiavoni, autrice di: "Sono tornata" (Edizioni Simple) e "Saprò ricominciare" (Affinità elettive) sulla figura di Elisabetta Malatesta Varano (1407-1477);
15 giugno - incontro con Mario Carassai, autore di: "Le Marche sugli scudi. Atlante storico degli stemmi comunali" (Andrea Livi editore) sull'araldica civica marchigiana;
22 giugno - incontro con Vincenzo Luzi, autore di: "Il casino di campagna" (Italic Pequod Edizioni) sulla figura della marchesa Margherita Sparapani Gentili Boccapadule (1735-1820);
29 giugno - incontro con Massimo Costantini, autore di: "Il sistema difensivo dello Stato di Camerino" (Edizioni La nuova Stampa) di Massimo Costantini su rocche e castelli del territorio camerinese nell'anno 1502.
La mostra resterà aperta tutti i giorni del mese di giugno dalle ore 10,00 alle 12,30; il sabato anche dalle ore 16,00 alle 19,00.
Attesa per la prima serata della Festa della Repubblica.
Si inizia venerdì 31 maggio alle ore 20.00 apertura stand gastronomici (tutti i giorni negli orari della festa Street food) e alle ore 21.00 si balla con Orchestra Musica Solare.
Sabato 1 giugno, alle ore 18.00, concerto del Coro dell’istituto “F. Filelfo” diretto dal Maestro Fabiano Pippa al parco Isola d’Istria. Alla chitarra Tonino Monachesi, al basso Peppe Barabucci, alla batteria Marco Brandi e ai fiati Stefano Conforti. (in caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro Spirito Santo, in piazza Togliatti).
Alle ore 22.00 serata con Radio City Music Hall, Radio dedica con DJ Guazz, Mr Amadaus e DJ Carlo Crescentini.
Domenica 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, l’Amministrazione comunale di Tolentino, come di consueto, organizza una serie di iniziative che inizieranno alle ore 8.30 nel Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport “G. Chierici”, con il ritrovo e formazione del Corteo delle autorità e dei cittadini accompagnato dal Corpo Bandistico “Nicola Simonetti” dell’Associazione “N. Gabrielli - Città di Tolentino” che percorrerà Viale della Repubblica, Via M.L. King, Viale Brodolini;
alle ore 9.30 S. Messa presso la Chiesa Spirito Santo;
alle ore 10.15 Deposizione della Corona di Alloro al Monumento alla Resistenza di Umberto Mastroianni; alle ore 10.30, consegna della Costituzione Italiana ai neo-diciottenni davanti al monumento.
La Festa della Repubblica continuerà con il programma delle iniziative civili alle ore 16.00 con la seconda edizione dell’iniziativa Baby-ambulanti per un giorno; alle ore 18.00 Multiradio in diretta e esibizione delle allieve e degli allievi della scuola di ballo ASD Alchemy Dance Studio diretta da Alessia Tiberi e Francesco Ciccarelli. Alle ore 21 Flambar, Music Live per danzare.
Per contribuire a rendere il quartiere ancora più accogliente il Comitato invita i residenti ad esporre su finestre e balconi la bandiera tricolore.
In pellegrinaggio, tutti a piedi, accompagnati dalla musica. La rassegna “InCanto sulle Vie di Francesco” fa tappa a San Severino Marche sabato prossimo (1 giugno) arrivando in una delle città più ricche di santuari e luoghi di fede di tutta la regione. Tre formazioni - la Corale Antonio Bizzarri di Civitanova Marche, diretta da Luigi Gnocchini, il Coro Sant’Agostino di San Severino Marche, diretto da Morena Rinaldi, e la Corale Bonagiunta di San Ginesio, diretta da Fabrizio Marchetti - saranno ospiti della settima edizione della camminata nata in Umbria, ma che quest’anno arriva ad abbracciare le Marche oltre alla Toscana. Patrocinata dalla Regione Umbria e dall’associazione “I Cammini di Francesco”, l’iniziativa è stata subito accolta positivamente dal Comune di San Severino Marche al quale è stata proposta dalla Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini che sarà rappresentata dal nuovo Ministro provinciale, il settempedano Fra Sergio Lorenzini.
“InCanto sulle Vie di Francesco” è una passeggiata a piedi aperta a tutti lungo un tratto di un antico percorso francescano che fa tappa, di tanto in tanto, in luoghi significativi in ognuno dei quali un Coro propone l’ascolto di alcuni brani cantati. Il ritrovo è previsto alle ore 16,30, davanti al convento di Colpersito, per una prima esibizione dei cori. Qui porterà il saluto della Città di San Severino Marche anche il sindaco, Rosa Piermattei. Poi, in preghiera, si camminerà verso la chiesa della Madonna dei Lumi dove è prevista una seconda esibizione canora. Da qui ci si dirigerà verso il monastero di Santa Chiara delle Clarisse le quali saluteranno i pellegrini e li intratterranno con un loro canto. Infine si arriverà alla splendida chiesa di San Lorenzo in Doliolo dove i cori si esibiranno un’ultima volta. A conclusione, nel bel chiostro di San Domenico, verrà offerto un piccolo ristoro. San Severino Marche è una terra francescanissima e questo evento non è altro che uno dei primi di una serie che, proprio quest’anno, varerà le “Marche Francescane” definite la “Terra dei Fioretti di San Francesco”.
Proprio a San Severino Marche avvenne l’incontro di San Francesco con il Re dei versi, celebre cantore alla corte dell’imperatore, che a seguito di questo incontro diverrà frate Pacifico, suo fidato compagno e musichiere del suo Cantico delle Creature. Sempre qui, in un ponte ideale con Osimo, è ricordato anche il tenero e celebre fatto della “pecorella di San Francesco” che verrà suggestivamente narrato ai partecipanti all’iniziativa.
A poco più di un mese dal Recanati Art Festival, arrivano le conferme degli artisti della IV edizione prevista per il 5 e 6 luglio nel Centro Storico di Recanati.
Il Festival continua a proporre progetti in cui artisti emergenti condividono lo stesso palcoscenico con compagnie ed artisti che hanno alle spalle riconoscimenti importanti a livello internazionale. Gli spettacoli sono frutto della sinergia tra direzione artistica e artisti convocati per far si che la performance si adatti perfettamente al contesto urbano della cittadina leopardiana.
A chiusura del bando, il 4 maggio, sono state moltissime le domande pervenute. Tanti, gli artisti e le compagnie dall’estero. Come ogni anno ci saranno intrattenimenti sia per adulti che per bambini.
In occasione della nuova edizione si è deciso di rivedere i punti spettacolo, creando un festival più ‘concentrato’ con nuove location, molto intime e suggestive, ideali per sperimentare nuove forme espressive, come una sessione esperienziale di massaggio tattile, vocale e sonoro, curata di In Principio Vitae, con operatori olistici di tutta Italia.
Ampio spazio verrà dedicato alla musica con band e artisti che proporranno stili e musicalità diversi tra loro: Not Trio (Spagna/Italia), Orquestra Sanfônica de Pato Branco (Brasile), Frei (Bertinoro, FC), Cigno (Roma), Utungo Tabasamu (Salerno).
Tre gli spazi dedicati al teatro e alla danza contemporanea con le compagnie: Mala Teater Mundi (Milano), Teatro Patalò (Santarcangelo di Romagna, RN), Stefano Tosoni (Porto San Giorgio, Fermo) e la compagnia di danza Hunt, che proporrà uno spettacolo dedicato all’Infinito di Leopardi, per omaggiarne il bicentenario.
Per i più piccoli, ritornano Il Ciclotto (Roma), con la sua giostra a dinamo e Circo Ludobus (Civitanova Marche) con un innovativo percorso ludico-sensoriale. Nuovi, Alesticks (Castiglione del lago, PG) con un laboratorio aperto di Flowersticks e Woody laboratori creativi (Fabriano, AN), che guiderà i bambini alla creazione di oggetti in legno e non solo.
In tutto il percorso spettacoli di teatro di strada, circo contemporaneo, giocoleria, clowneria, equilibrismo con Andrea Farnetani (Roma), Caracola (Argentina/Francia), Ali Akbar (Quadrivio di Campagna, SA), Cometa Circus (Italia/Perù), Teatro nelle Foglie (Italia/Argentina), Lo Stramagante Mr Dudi (Perugia).
Quest’anno la sezione mostre e installazioni sarà tutta a cura di artisti recanatesi: Nikolo Habilaj, Niba, Circolo fotografico “Obiettivo Per Tutti”.
L’attenzione per uno stile di vita più sostenibile, la sfida della mobilità dolce, unita alla voglia di potersi riprendere i propri spazi e i giusti ritmi in città, tutto questo sta alla base della ritrovata passione per la bicicletta che detto fra noi, c’è sempre stata, ma che adesso si sta diffondendo sempre di più, conquistando gli scettici, i pigri e quelli che prima non riuscivano proprio a rinunciare alla macchina. Le passioni, quelle vere e genuine, sanno dare un senso ad ogni gesto della nostre giornate. Come un entusiasmo che cresce ogni giorno, come un primo amore che resta sempre vivo e intenso senza affievolirsi mai. La passione per il ciclismo non è soltanto questione di forma, ma un concetto etico, andare in bicicletta è trasmettere l'entusiasmo per uno stile di vita.
A Porto Recanati nei giorni 1 e 2 giugno presso l’anfiteatro palestra Diaz l’Associazione Kronos Turismo Collettivo esporrà alcune delle tante biciclette di collezionisti entrate nella storia delle due ruote, della stessa marca e modello di quelle dei grandi campioni, biciclette e nomi entrati nella leggenda. Biciclette dall’inizio del secolo fino ad oggi utilizzate per le gare ma anche con uno sguardo ai cicloamatori. La curiosità per gli oggetti antichi, vissuta fin da bambino e tramandata dai propri genitori, unita alla passione per lo sport è sfociata in questa collezione di cimeli legati al mondo del ciclismo di un tempo. Erano gli anni del ciclismo “eroico”, espressione di fatica, ricco di imprese gloriose e dei duelli testa a testa tra Coppi e Bartali o, in tempi più recenti, tra Saronni e Moser. Imprese che mandavano in visibilio il pubblico assiepato per le strade polverose ad aspettare il transito dei propri campioni per osannarli e incitarli.
Dunque, spulciando tra i mercatini, i rigattieri, o semplicemente scovando gli oggetti su internet, sono stati raccolti i materiali più vari, alcuni comuni, altri anche molto rari e particolari, che come un puzzle della memoria restituiscono ai giorni nostri le fatiche e le gioie dei grandi campioni. I giornali e le riviste dell’epoca, con interessanti monografie a articoli sulle gare disputate, sui campioni del ciclismo eroico, insieme a manifesti, poster, locandine, documentano e riportano alla memoria di chi c’era la storia di questo sport. Le biglie con le immagini dei campioni del ciclismo, con le quali gareggiare con i propri amici sulla sabbia, fanno tornare bambini e raccontano una vecchia storia di villeggiature al mare con la mente rivolta alla prossima edizione del Giro d’Italia.
E’ da dire che la collezione continua ad ampliarsi di giorno in giorno, tra un baule e l’altro, con la costante ricerca del pezzo più originale e della bici più rara: curiosità e passione rimangono e alimentano il desiderio di trasmettersi a tanti altri appassionati di questo sport. Dunque un’esposizione che consente di immergersi nel fascino delle bici d’epoca con una collezione di biciclette che rappresenta un modo per far rivivere momenti del passato ciclistico fatto di tanto sudore e sacrifici.
Questa passione che nasce per caso, magari vedendo un filmato d'epoca o leggendo qualche vecchio articolo di giornale. Poi, con il tempo, diventa un'opera di ricostruzione di fatti ed eventi, legati non più solo alla storia del grande ciclismo ma anche alle piccole storie ciclistiche e personali del proprietario originale di quella bicicletta o di quel pezzo di ricambio che tanto abbiamo cercato. Ma la bicicletta può essere uno stile di vita amatoriale e anche un nuovo modo per scoprire il territorio sulle due ruote.
La diffusione ed il sempre maggior apprezzamento del turismo in bicicletta è un fenomeno coerente con i principali mutamenti strutturali e culturali che si stanno verificando nelle scelte turistiche degli ultimi anni. Le nuove forme di turismo sportivo e turismo verde implicano una fruizione dinamica ed a diretto contatto con le risorse turistiche locali. Il turismo in bicicletta rappresenta, quindi, un prodotto dell’offerta locale in grado di coinvolgere numerosi soggetti e, conseguentemente, generare un moltiplicatore economico superiore ad altri prodotti tradizionali. Niente di rivoluzionario, sia ben chiaro, ma il sano riappropriarsi della scoperta dolce… ma spesso, le cose semplici hanno il potere di trasformare un gesto in un’esperienza indimenticabile, e questo, nel mondo frenetico di oggi, può valere più di una rivoluzione! La Kermesse della bici vintage inizierà sabato 1 giugno nel primo pomeriggio per terminare domenica 2 giugno alle 19.
In programma l’apertura dell’info point 1 giugno per il ritiro della scheda per votare la bici più bella presso l’anfiteatro palestra Diaz là dove sarà allestita la mostra di biciclette d’epoca e presso i negozi aderenti all’iniziativa. Domenica 2 giugno, ore 18:00, presso l’anfiteatro palestra Diaz Premiazione della Bicicletta più bella. Ore 18:30 estrazione dei premi da assegnare ai votanti.
Il 2 giugno 2019, in occasione della 73° Festa della Repubblica le cerimonie organizzate dalla Prefettura di Macerata si articoleranno secondo il seguente programma:
- ore 9:00 deposizione di corona di allora al monumento ai caduti da parte del sig. Prefetto di Macerata alla presenza delle massime autorità civili militari e religiose;
- ore 10:30, a piazza Cesare Battisti, cerimonia di consegna dei diplomi dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” ad alcuni cittadini per attestare gli speciali meriti acquisiti verso la Nazione e consegna delle Medaglie all’Onore alla Memoria concesse con decreto del Presidente della Repubblica;
- ore 12:00, cerimonia di consegna di una copia della Costituzione a un neo-diciottenne, accompagnato dal proprio Sindaco, per ognuno dei 55 Comuni della provincia.
Nella giornata del 1° giugno, in collaborazione con il Comune di Macerata, sono state organizzate alcune iniziative che coinvolgono le scuole secondarie e la cittadinanza dell’intera Provincia.
Presso l’ITC, la mattina il Prof. Ferdinando de Blasio di Palizzi offrirà alle classi della scuola secondaria di secondo grado, lo spettacolo “Di sana e robusta Costituzione”, che potrà avvicinare gli studenti ai valori costituzionali di libertà laboriosità e solidarietà sociale che rappresentano la base della convivenza civile nel nostro Paese.
Nel pomeriggio, a Piazza Cesare Battisti, la Banda Musicale di Appignano, diretta dal maestro Andrea Mennichelli, costituirà una favorevole occasione di incontro della Comunità Maceratese e, senz’altro, motivo di orgoglio per tutti i musicisti, anticipando gli eventi della giornata della Festa della Repubblica.
Incalza il countdown di avvicinamento alla fase finale della XXX Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore, in programma a Macerata dal 17 al 23 del prossimo mese di giugno.
Accanto alle partecipazioni già consolidate di Daniele Silvestri, Premiata Forneria Marconi, Sananda Maitreya, Quinteto Astor Piazzolla il cartellone si infoltisce coi nomi di nuovi importanti protagonisti: Morgan, Angelique Kidjo, Rancore, The Beatbox con Roma Philarmonic Orchestra, The André, Giordano Bruno Guerri, Andrea Purgatori.
La composizione definitiva del cast - un pilastro importante del quale saranno gli otto vincitori del prestigioso concorso con cui Musicultura dà spazio alle nuove leve della canzone italiana di qualità, i cui nomi saranno resi noti la prossima settimana – sarà annunciata più a ridosso dell’evento. Non mancheranno le sorprese dell’ultima ora, a cui la manifestazione ha abituato il suo pubblico, come ad esempio la scoperta dell’identità di chi avrà l’onore e l’onore di condurre le serate di spettacolo all’Arena Sferisterio, seguite radiofonicamente da Rai Radio 1 e televisivamente da Rai 3.
Ma torniamo agli ospiti che Musicultura annuncia oggi, tutti pronti a regalare performance studiate ad hoc per l’occasione. Domenica 23 giugno sarà la volta di Angelique Kidjo: è la regina indiscussa della musica africana, una forza della natura sul palco, per due volte ha vinto il Grammy per il Best World Music Album, ha all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di Bono, Alicia Keys, John Legend, Philip Glass, come pochi è capace di trasmettere una positività spumeggiante, nell’arte e nella vita, come sa bene il pubblico che nel mondo la segue e la ama. Nella serata del 23 si esibirà anche Rancore. Musicultura, da sempre attenta a cosa di buono e di vero si muove nell’ambito della scena musicale italiana, crede in questo giovane artista: “Ci sembra di gran lunga avanti a tante sedicenti avanguardie del momento, con lui le prospettive del rap si articolano e dilatano, si esprime con una intensità non comune, il suo ultimo lavoro discografico è un esempio di maturità e compiutezza, è bello costatare che un pubblico sempre più ampio vede in lui un punto di riferimento, come è bello averlo con noi” dichiara il vicepresidente di Musicultura Ezio Nannipieri.
Venerdì 21 giugno, a distanza di quattordici anni, torna a Musicultura Morgan, artista genuino e talentuoso, che il ritrovarsi involontariamente a tratti al centro del gossip non distoglie dalla dedizione sincera e viscerale per l’arte e l’espressione artistica. Di questa attitudine, che lo rende unico ed insostituibile nel panorama italiano, Morgan porterà una preziosa testimonianza sul palco. La stessa sera si prepara un omaggio davvero in grande stile alla leggenda dei Beatles, che vedrà come protagonisti The Beatbox e la Roma Philarmonic Orchestra.
The Beatbox è ritenuta la miglior band europea quando si tratta di far rivivere dal vivo l’opera dei Fab Four. Nei loro concerti Il rispetto per i brani originali, la cura di ogni minimo dettaglio, dalla strumentazione ai costumi, danno un tocco di sacralità alla tempesta di emozioni che si innesca quando si ha modo di riascoltare dal vivo, così come era stata pensata, la musica del quartetto di Liverpool. I quaranta elementi della Roma Philarmonic Orchestra, diretta da Stefano Trasimeni, ricreeranno la veste sinfonica che ha contribuito a rendere immortali molte canzoni beatlesiane. “Abbiamo sentito il bisogno di ricordare i cinquant’anni dalla pubblicazione di Abbey Road e dall’ultima apparizione live di John, Paul, George e Ringo, sul tetto della Apple Record a Londra – dice il direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli. “Allora la loro idea fu di creare scompiglio con uno show gratuito, accorsero orde di fan, il quartiere si paralizzò, la polizia intervenne ed interruppe l’esibizione, John Lennon disse: “Speriamo di avere passato l’audizione”. Con quelle parole finiva un’epoca, noi proveremo a riviverne le atmosfere per una sera”.
A Musicultura sono di casa anche gli ospiti della parola, in questo caso c’è curiosità per le partecipazioni dello storico, saggista ed accademico Giordano Bruno Bruno Guerri (20 giugno) e del giornalista, scrittore e sceneggiatore Andrea Purgatori (21 giugno, che) hanno accettato di salire sul palco per raccontare al pubblico perché e come una certa canzone sia diventata la “loro” canzone. Tra gli ospiti c’è anche un giovane artista che, nato come curioso fenomeno su Youtube, è passato rapidamente ai dischi e ai tour: The André. Il misterioso ragazzo (si esibisce a volto coperto) ha incredibilmente la stessa voce di De André, di cui è un fan fino alla venerazione, ma usa quella voce per cantare a modo suo, accompagnandosi solo con la chitarra, le canzoni della trap, con intelligenza e risultati intriganti.