“Presentiamo tre eventi fuori cartellone che l’Azienda dei Teatri realizza in collaborazione con Maja Matic”. Sono le parole del presidente TDiC Aldo Santori che introduce la conferenza odierna che illustra l’ampliamento dell’offerta dell’attività teatrale civitanovese.
“Questo è il terzo anno di collaborazione con l’Azienda dei Teatri, che ringrazio di cuore - dichiara Matic - e sono felicissima dell’attività culturale che organizziamo insieme; portare questi tre spettacoli a Civitanova è un onore”.
Il primo appuntamento è mercoledì 18 dicembre con il Concerto di Natale al Teatro Cecchetti, alle 21.15. Ad esibirsi, con il miglior repertorio natalizio, è il Coro Polifonico dell’Annunziata, diretto da Giulio Tassotti, e accompagnato al pianoforte da Samuele Giacomozzi. “Ci sarà anche la partecipazione straordinaria della solista Alessandra Doria - prosegue Matic - e del trio Miss Fever”. La serata ha una valenza sociale: infatti parte del ricavato sarà devoluto all’associazione onlus Amici del Talento di Morrovalle che sarà presente all’ingresso con i propri prodotti agricoli da acquistare. Il biglietto di ingresso costa 10 euro.
Si arriva poi all’11 febbraio con il musical Cuore Matto, prodotto da “Disordine oltre il teatro”. Uno spettacolo inedito, diretto da Carla Rossetti e Diego Gini, dove storie d’amore si intrecciano mentre sfilano i più grandi successi della musica italiana anni Sessanta, tutti cantati dal vivo. Il partner etico di questa serata (biglietto unico 15 euro) è Come Ginestre, associazione molto attiva che conta novanta iscritte e che promuove la raccolta fondi per il reparto di oncologia di Civitanova Marche. “Colgo l’occasione - dichiara la presidente Amerina Orioli - anche per annunciare il nostro prossimo appuntamento, il convegno medico che si terrà il 14 dicembre al Cosmopolitan”.
Infine Taxi a due piazze, il 19 marzo al Teatro Rossini, sempre alle 21.15. Questa commedia creata da Ray Cooney è diventata subito popolare in Italia nella versione che ha visto protagonista Johnny Dorelli. Anche in questo caso biglietto unico a 15 euro.
“Per questa serata conclusiva della stagione teatrale - conclude la vice presidente TDiC Michela Gattafoni - saranno coinvolti tutti i partner etici che ci stanno affiancando. Ricordo i prossimi appuntamenti dell’Azienda: il 4 dicembre c’è la rassegna JAM al Cecchetti, l’11 dicembre portiamo al Teatro Annibal Caro Io vidi Moby Dick de La piccola Ribalta. Con il biglietto di ingresso a 5 euro, le grafiche Fioroni regalano un catalogo d’arte ai partecipanti. Il 12 dicembre Un autunno di fuoco al Rossini con Milena Vukotic e Maximilian Nisi. Gli spettatori potranno ammirare anche il nostro albero allestito nel foyer del Rossini, gentilmente donato dal Banco Marchigiano.
Torna la magia della rassegna "A teatro con mamma e papà", la rassegna di teatro ragazzi promossa da Compagnia della Rancia e Comune di Tolentino. Domenica 8 dicembre, alle 17, sul palcoscenico del Teatro Vaccaj andrà in scena, un originalissimo omaggio a Gianni Rodari: "La testa del chiodo: una maestra fantastica".
Nel centenario della nascita del grande scrittore-poeta tanto caro a grandi e piccini, Premio Andersen per la Letteratura Infantile che sapeva giocare con le parole, Rancia VerdeBlu si pregia di mettere in scena le sue filastrocche, in una fantasia per bambini in musica. Lo spettacolo si ispira a La testa del chiodo, azione scenica per bambini ideata da Virgilio Savona, dello storico “Quartetto Cetra”, che, su assenso dello stesso Rodari, nel 1994 mise in musica una serie di filastrocche, affidandone arrangiamenti e orchestrazioni ad Aldo Passarini, edite dalle Edizioni Curci di Milano. Ed ecco che Vestito di Arlecchino si veste di una marcetta un po’ clownesca, Calamaio di un languido valzer musette dal sapore parigino, Girotondo di tutto il mondo di un incalzante ritmo di samba degno del Carnevale di Rio.
Filo conduttore dello spettacolo musicale sono le parole delle filastrocche di Rodari. Esse coniugano l’assoluta necessità per i bambini di spaziare liberamente con la fantasia. Il suo linguaggio semplice e diretto, il suo stile ironico e delicato descrive emozioni e sentimenti e insegna ai bambini le cose importanti della vita, permettendo loro di arrivare alla profondità delle cose vere. Per questo motivo i suoi scritti riescono anche ad aprire il cuore degli adulti.
Biglietti in vendita su www.vivaticket.it
Arriva puntuale, nell'ultimo giorno del mese di novembre, il momento dell'accensione delle luminarie natalizie nel cuore del centro storico di Pieve Torina. Così, quella che per tutti è, sulla carta e nei fatti, zona rossa, inizia a splendere di una nuova luce, la luce blu delle luminarie del Natale 2019 con il grande abete in piazza Santa Maria Assunta.
"È un gesto semplice che ha però un'enorme valenza simbolica. Noi accendiamo le luci in centro e per le vie, - ha sottolineato il sindaco Alessandro Gentilucci - lo facciamo per celebrare le festività come da tradizione. Un gesto che nella maggior parte dei casi è normale per una comunità, ma che per noi diventa fondamentale. Festeggiare è continuare a vivere, credere, sperare e non perdere il legame con chi eravamo prima del terremoto. La terra ha tremato spezzando la nostra quotidianità, ma non la nostra volontà. Una volontà che oggi, in questo dicembre, è più che mai viva e splende di luce propria. Noi siamo e saremo qui per celebrare il nostro Natale, ossia quella vera e profonda rinascita che ci vedrà protagonisti nel prossimo futuro".
Infatti, oltre ai rappresentati dell'amministrazione comunale, molti sono stati i cittadini che non hanno voluto mancare a questo appuntamento e, naso all'insù, hanno aspettato che tutto avesse inizio. Grazie alla presenza del Trio Accordànce, una formazione di tre musicisti di grande talento come Federico Bracalente (violoncello), Daniele Cococcioni (fisarmonica) e Giacomo Gradozzi (contrabbasso), il primo dei tanti momenti di festa per la città è stato accompagnato da una straordinaria colonna sonora, con le più belle musiche della tradizione.
Dopo l'evento dello scorso sabato, saranno tanti gli appuntamenti per la città, con un intrattenimento dedicato soprattutto ai più piccoli. Il 14 dicembre l'ospite sarà il Mago Kiko, con uno spettacolo di magia e bolle di sapone. Il 15 dicembre ancora musica con la Offida Piperband & Drummers, uno straordinario gruppo di cornamusari che porteranno allegria tra le vie del paese. Il 21 farà tappa a Pieve Torina il circo bus con trampoli, giochi di equilibrio, truccabimbi e laboratori di giocoleria, mentre il giorno della Vigilia arriverà, come nella migliore tradizione natalizia, proprio Babbo Natale. La pista gonfiabile con Mini Kart e gonfiabili vari sarà a disposizione dei bambini il 27 dicembre e il 5 gennaio, mentre per il 28 dicembre è in programma il pranzo degli anziani. Chiusura in bellezza il 6 gennaio con l'arrivo della Befana.
Bruno Canino è tra i più noti pianisti e concertisti italiani. Domenica 8 dicembre alle ore 18,00 si esibirà in un concerto per pianoforte in occasione della rassegna Master Piano Festival del Politeama di Tolentino. Un concerto dedicato alle più belle pagine di J. Brahms, F. Chopin, F. Listz, P.I. Tchaikovsky, I. Albeniz, M. Ravel, L. M. Gottschalk, fino ad arrivare a musicisti moderni come Chick Corea e George Gershwin.
Bruno Canino ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals in Europa, America, Australia, Asia. Da sessant'anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e ha fatto parte per trent'anni del Trio di Milano. Ha collaborato con illustri interpreti come Gazzelloni, Cathy Berberian, Accardo, Amoyal, Nicolet, Vittora Mullova, Itzhak Perlmann, Uto Ughi e con i Quartetti Amadeus, Borodin, Quartetto di Tokyo e altri. Dal 1999 al 2002 è stato Direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Nel corso della sua lunga carriera si è dedicato particolarmente alla musica contemporanea, lavorando con Dallapiccola, Boulez, Berio, Ligeti, Maderna, Stockhausen, Bussotti. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chally, Sawallisch, Pappano con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de Paris. Numerose le sue registrazioni discografiche (Debussy, Casella, Mozart, Chabrier, Bach, ecc.). Tiene regolarmente masterclasses in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e da trentacinque anni è invitato al Marlboro Music Festival nel Vermont. Per il 2018 sono in programma in Giappone, concerti con la violinista Cantoreggi in maggio, la partecipazione al Festival di Kusatzu in agosto, e al Forum di Sendai in settembre. A maggio suonerà anche a Praga, Brasov, Bucarest, Plovdiv, a dicembre terrà tre concerti a Mainz. Al suo libro Vademecum del pianista da camera ha fatto seguito Senza Musica, sempre edito da Passigli.
Al termine del concerto degustazione enogastronomica offerta da Cantine Saputi e Osteria San Nicola.
Master Piano Festival è organizzato in collaborazione con Cinzia Pennesi – Accademia della Libellula e grazie a Estra. La rassegna continua domenica 19 gennaio con Piero Di Egidio.
I biglietti per il concerto saranno disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 15 euro + prevendita.
Si è celebrata domenica primo dicembre, presso la chiesa del Santissimo Crocifisso di Villa Potenza, la commemorazione del 40° anniversario dalla scomparsa dell'indimenticato Don Ennio Salvadei, fondatore dell'unico complesso bandistico di Macerata, che oggi porta il suo nome.
A portare avanti il bagaglio culturale della banda, nata nel 1903, è Marta Montanari: "Sono contenta che i ragazzi possano continuare quella che è stata per noi questa bella esperienza. Si tratta di un patrimonio importante, non possiamo mollare. Don Ennio è qui, l'abbiamo visto e l'abbiamo sentito. Bisogna darsi tanto da fare per continuare a portare i bambini alla musica attraverso la banda, che peraltro è anche gratuita". Tanti i giovanissimi che ieri hanno espresso il loro talento, tra cui Simone Ceresani, autore di uno splendido assolo con la sua tromba.
Il decano della Banda Salvadei, Giuseppe Pasquali, ha così commentato la giornata: "Si tratta di una bellissima iniziativa, siamo riconoscenti al nostro fondatore don Ennio, capace di creare l'unica banda presente a Macerata. Ricordo come da ragazzi non si poteva dirgli di no, anche se magari volevamo andare a giocare a pallone e non eravamo molto disposti a suonare. Ci ha insegnato anzitutto il rispetto oltre che donarci l'istruzione musicale. Sino all'ultimo giorno, nella sua vita da parroco, ha seguito il voto della povertà".
Presenti all'evento l'assessore del comune di Macerata Paola Casoni e il consigliere provinciale Paolo Renna.
Gran finale del cartellone allestito da Tolentino Jazz in collaborazione con il Politeama di Tolentino.
Giovedì 5 dicembre alle 21,15 saranno di scena Peter Bernstein & Guido Di Leone con il loro progetto “To Jim Hall”, omaggio al chitarrista più poeticamente jazz mai esistito. Sul palco insieme a Bernstein e Di Leone ci saranno anche Dario Deidda, poliedrico e virtuoso bassista, collaboratore dei più rinomati musicisti jazz nazionali ed internazionali, plurivincitore del Jazzit Award ed Andy Watson, batterista nel trio di Jim Hall dal 1994 al 1996, che annovera tra le sue numerose esperienze anche la partecipazione alla registrazione del disco ‘Dialogues’. Peter Bernstein e Guido Di Leone hanno raccolto in eredità il raffinato lirismo di Hall, espresso attraverso il più autentico linguaggio swing, cool e bebop, e lo hanno fatto proprio con classe e personalità realizzando un tributo che è anche un ponte tra passato e presente. Considerato uno dei più grandi chitarristi jazz del mondo, Bernstein fu scoperto proprio da Jim Hall che di lui disse “uno dei chitarristi più impressionanti che abbia mai ascoltato”, mentre in una lettera indirizzata a Guido Di Leone scrisse “Il tuo disco in trio è stato cambiamento molto gradito, lo adoro!”; Di Leone, ha già dedicato in passato al chitarrista statunitense scomparso 6 anni fa un album dal titolo “A Lovely Flower For you” (To Jim Hall). Il legame emotivo, esperienziale e stilistico che lega i quattro musicisti è sublimato nel loro live perfomance ricca di interlay ed ispirazione luogo di incontro del jazz più puro ed autorevole. Oltre al concerto, il Politeama, sempre giovedì 5, ospiterà anche una masterclass con Bernstein e Watson alle 15.
Taglio del nastro, sabato, a Recanati della rassegna di fotografia contemporanea curata da Vittorio Sgarbi nei musei civici di Villa Colloredo Mels a Recanati. L'Incanto, lo Sfregio, il Paesaggio Umano, l'Utopia, il Paesaggio Interiore e la Città. Sono le sei sezioni in cui si articola la mostra fotografica Paesaggio Italiano – L'Infinito tra Incanto e Sfregio, a cura di Vittorio Sgarbi, che andrà in scena dal 1° dicembre 2019 al 15 gennaio 2020 al museo civico di Villa Colloredo Mels di Recanati. Il progetto, promosso dall’associazione culturale Lo Stato dell’Arte, organizzato in collaborazione con il Comune di Recanati e Sistema Museo, nasce da un’idea dei suoi storici collaboratori Sauro Moretti, manager, e Nino Ippolito, ufficio stampa. Nell’anno in cui si celebrano i duecento anni de L’Infinito di Giacomo Leopardi, una rassegna di fotografia contemporanea che racconta il rapporto tra uomo e natura, tema leopardiano e attualissimo.
INAUGURAZIONE
Al taglio del nastro erano presenti Vittorio Sgarbi, il sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’assessore alle Culture Rita Soccio e la maggior parte dei fotografi che sono stati selezionati per la rassegna fotografica.
"La città dell’Infinito si confronta con la fotografia - dice Sgarbi - anche una poesia è fotografia, come ad esempio i sonetti di Leopardi che ci restituiscono delle immagini ben chiare. Entrambe sono un prolungamento della memori, capaci di fermare il tempo contemporaneamente ritrae un qualcosa che è già passato, che non esiste più. La mostra è un singolare racconto dell’Italia, un progetto bellissimo che ora è a Recanati ma contiamo di portare in giro per il paese".
“Ancora una volta – ha detto l’assessore - Vittorio Sgarbi non ha deluso le nostre aspettative. Quella di Villa Colloredo Mels non è solo una bella mostra ma è anche una riflessione dove si racconta, attraverso immagini e suggestioni, il paesaggio italiano e pezzi della nostra storia. La rappresentazione che gli autori ci propongono restituisce una visione a volte cruda a volte poetica della nostra bella Italia. Ringrazio Sgarbi e a Sistema Museo per aver scelto Recanati Città della Cultura, come sede naturale della mostra nell'anno del Bicentenario dell'Infinito”.
LA MOSTRA
Il paesaggio italiano in mostra viene raccontato attraverso scatti che sono piccole e grandi storie, dalla bellezza al degrado, nelle immagini di 58 fotografi, tra professionisti ed amatori evoluti, i cui lavori sono stati selezionati da Sgarbi tra migliaia di autocandidature arrivate. Sono 91 le foto in mostra, e non è solo la bellezza ma sono soprattutto le storie dei luoghi e le gesta dei suoi abitanti a segnare il paesaggio italiano nelle sue contraddizioni, tra tran tran quotidiano e situazioni straordinarie, in un passato glorioso col futuro ancora da scrivere.
C'è l'Incanto nella fotografia che registra la bellezza che ci circonda, come nella veduta del Cretto di Burri nello scatto di Nino Ippolito, la magia del Monte Tabor e del Colle dell'Infinito nelle immagini di Gianfranco Lelj, grande ritrattista dei divi del cinema, nonché fotografo di scena di grandi registi come Federico Fellini, Ettore Scola e Zeffirelli.
E in mostra c'è anche lo sfregio alla natura, all'architettura, alla salute e alla decenza. Lo sfregio è nell'indifferenza del cittadino alla cosa comune che tutti ci riguarda, come nelle De_Composizioni di Luca Tentorio e Lorenzo Carloni, giovani fotografi che si interrogano sul “cammino” del rifiuto una volta abbandonato al suo destino di prodotto errante. E la testimonianza di un malcostume che ha radici lontane, nella Venezia Sporca di Massimo Bersanetti, che risale agli anni '70 e a quel che resta dopo un mercato sull'acqua.
Sfregio è la fabbrica monstre incapace di mantenere lavoro e salute, i cui danni sono ritratti con inedita delicatezza in due scatti di Florinda Orsini, allieva dei corsi di fotografia di Inforidea e tratti dal progetto collettivo Luci e Ombre curato da Cristina Mura: dell'Ilva di Taranto vediamo i suoi effetti negli sguardi dei vivi e nella polvere rossa che si accumula sulle tombe.
Sfregio sono i piani regolatori demenziali che affumicano interi paesi senza mai trovare una soluzione al traffico, come nel caso di Lastra a Signa e della sua protesta dei lenzuoli, portata in mostra nello scatto “Ero un lenzuolo bianco” di Daniele Pisani. Sfregio sono le bagnarole dei migranti affondate e lasciate a marcire sulle coste del Sud Italia, come testimonia Andrea Imbrauglio, sono gli ecosistemi calpestati per cause di forza maggiore nell'immagine di Enrico Angheben, sono le targhe poste a memoria di chi poteva essere salvato proprio da chi le ha messe lì, ex post, nella foto di Fabiano Anello.
E c'è il Paesaggio Umano, che ci mette davanti immagini che sembrano scattate negli anni '70 e che invece raccontano un presente italiano che di lasciar andare il passato non ne ha la minima intenzione.
C'è il fascino perenne del mangereccio abbordabile delle sagre di paese, incrollabile tradizione italiana (nello scatto “Da Gigina” di Antonio Baratto), ci sono gli umarell annoiatissimi che mai si danno per vinti – gli anziani intenti a fare gli anziani in città – nello scatto milanese del giovane fotografo Alessandro Giugni; le processioni religiose che sembrano un set di Dolce & Gabbana; gli ambulanti che ancora girano di casa in casa con i loro mille prodotti da vendere (Canzio Oricchio, fotografo passeggiatore); le vacanze spiaggiate, immortalate dall'avvocatessa e fotografa Paola Bellomo, con pranzi pantagruelici al seguito che richiedono la fatica di almeno tre generazioni di famigliari per traslocarli fronte mare; chi non ha ancora il condizionatore in casa e corre ai ripari contro il caldo dell'ultima estate micidiale, nello scatto napoletano di Carlo Marchisio: tutte immagini di un'Italia che resiste al contemporaneo e se ne frega, tra lamentele, usi e costumi duri a morire.
Ci sono i senzatetto sfiniti e quelli che resistono, nei ritratti neorealistici di Paolo Cudini; e c'è lo scatto degli allievi del corso di fotografia Inforidea nel carcere di Avezzano, partecipanti dall'interno della prigione al progetto Luci e Ombre – e non si sa chi l'abbia scattata, poiché le macchine fotografiche venivano usate da tutti i detenuti, tra i quali l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, anch'egli parte del progetto ed autore certo dell'azzeccato titolo: Insieme (ma non) per forza.
C'è l'Utopia dei non-luoghi, posti che avevano vita e scopi ed ora semplicemente sono lì, senza la speranza di nuova destinazione o di un restauro conservativo.
Ci sono le ex fabbriche colossali, non più cattedrali del lavoro ma personaggi in attesa di Godot, come nello scatto dell'ex tubificio Vianini di Dorotea Rossi; i blocchi in mattone che nascondono ex impianti di lavorazione di concimi chimici, col loro segreto di metalli pesanti e sostanze tossiche che continuano a far compagnia agli ignari bagnanti nello scatto dell'archeologo Matteo Tadolti; le orecchie ormai sorde della guerra fredda che ancora si stagliano nel panorama del Monte Giogo (Emanuele Barbieri); le piscine delle ville abbandonate, ormai regno di vegetazione, ruggine e visioni di ciò che è stato negli scatti glamour di Ulyana Accaramboni. C'è la tragedia annunciata in un'immagine – Vite appese a un filo - che ferma il tempo poche ore prima di una storia nera di omicidio/suicidio che nel 2017 sconvolse la città di Ferrara e che distrusse in un colpo solo l'ultima di una generazione di antiquari e la loro casa, nello scatto premonitore della ferrarese Sara Gazzotti.
Il Paesaggio Interiore, lo stato d'animo che ci portiamo dentro e che va a intaccare anche il paesaggio in cui viviamo, è quello espresso negli scatti di Fabiola Catalano, dove nelle stanze chiuse si manifesta, capovolto, il panorama esterno, come i tormenti interiori dei suoi protagonisti. Può essere una sensazione comune, a chi scatta e a chi guarda, un panorama che si fa ricordo di amori passati, che evoca profumi, odori e canzoni solo a guardarlo, come i resti della camporella di Giuseppe De Berti.
Ma è una debolezza svelata, che si fa conquista del sé e del trauma personale archiviato, non più nascosto e quindi finalmente battuto, un reduce che si porta a casa ferite e vittoria: ed è l'autoscatto con cicatrice nel bosco di Emily Luchini. Ma il Paesaggio Interiore può essere un luogo segnato per sempre dalle vibrazioni di un delitto, che la foto coglie poco prima che accada, come la pagina che precede la scoperta dell'assassino, e questo capita nella pineta de Il Cannibale immortalata dall'avvocatessa e fotografa Annamaria Pinciotti. E c'è la vita da spiaggia che non deve, non può e non vuole essere disturbata nemmeno da una nave che sta oscurando il cielo coi suoi fumi velenosi, nella foto di Laura Ruggiero.
E poi c'è la Città, fonte di ispirazione inesauribile: c'è lo scatto di Ottavio Colosio, La Tonnara - nome in gergo che gli operatori tv danno all'ammassamento convulso dei giornalisti intorno al personaggio del giorno - ripresa a Milano. E nei palazzi delle città, stretti gli uni con gli altri, piano su piano, si esalta anche l'odio più naturale del mondo, quello per i propri vicini di casa che, ne I Blasonati di Giovanni Ruggeri sono esposti per quello che sono: palazzi signorili davanti, orrendi ballatoi fatiscenti di dietro.
Grande successo ieri pomeriggio per l'esclusivo evento realizzato presso l'Area. TMB Tombolini a Tolentino.
"Il Gusto. Chocolate Edition" ha deliziato tutti i clienti dello show room di Tolentino con assaggio di dolci ovviamente ma anche vino, Varnelli e prodotti dei luoghi colpiti dal sisma.
Ospite speciale dell'evento Simone Riccioni.
Venerdì 29 novembre 2019, si è svolto a Macerata il convegno “Bi/Plurilinguismo e infanzia: aspetti educativi e sociali”, con la partecipazione di dodici esperti nazionali e internazionali. L’evento, unico nel suo genere nella regione Marche, ha avuto un inaspettato interesse da parte della popolazione – con circa 300 presenze che hanno reso necessario l’allestimento di un’aula supplementare in collegamento video (presso il polo Bertelli in contrada Vallebona di Macerata).
Un dato che parla da sè, sulla necessità di essere (in)formati su un argomento di grande attualità e applicabilità, trasversale ed interdisciplinare. L’evento è stato il momento di confronto e di networking.
Gli organizzatori, l’associazione onlus “Genitori & figli, per mano” e il Dipartimento d’eccellenza di Scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata, grazie ai numerosi contatti ricevuti dalla cittadinanza, hanno deciso di rendere questo evento un appuntamento fisso di portata internazionale. "Auspichiamo - dicono gli organizzatori - che questa valida opportunità per la città di Macerata troverà l’appoggio anche dell’amministrazione comunale e regionale".
Lunedì 2 dicembre alle ore 18:00 presso la libreria Feltrinelli, in Corso della Repubblica 4 a Macerata, si terrà la presentazione del libro "Contro l'ideologia del merito", edito da Laterza e scritto dallo storico e ricercatore indipendente Mauro Boarelli. A dialogare con l'autore saranno Natascia Mattucci (Università di Macerata) e Lina Caraceni (Università di Macerata).
In tutti i campi della vita sociale, il merito viene evocato come orizzonte di cambiamento o come chiave di volta per qualsiasi progetto di riforma. Con la sua promessa di uguaglianza, l’idea di garantire opportunità lavorative, posizioni di responsabilità e mobilità sociale esclusivamente ai meritevoli, indipendentemente dalle loro condizioni di partenza, e di penalizzare i non meritevoli, esercita una comprensibile attrazione.
In Italia questa attrazione è ancora più forte, perché la mancanza di valorizzazione del merito rappresenta una delle tare storiche che incancrenisce ogni articolazione della vita sociale del paese e svilisce aspirazioni, competenze, passioni e idee. Tuttavia, le parole non sono mai neutrali. Cosa significa esattamente merito, e cosa significano le parole direttamente o indirettamente riconducibili a esso? Sono davvero prive di ambiguità e zone d’ombra? Sono in grado di mantenere ciò che promettono, oppure mettono in scena una falsa promessa?
L’uso quotidiano di queste parole crea abitudine e assuefazione, nasconde la necessità di interrogarle per comprenderne il senso. Ma quelle domande rinviate o rimosse riguardano questioni cruciali per comprendere il nostro tempo. Questo libro prova a rispondere a queste domande indagando l’origine e il funzionamento di concetti e strumenti che oggi ci sembrano ‘naturali’, come – ad esempio – il ‘capitale umano’, le ‘competenze’, la valutazione standardizzata. La loro azione sta modificando in profondità la scuola, l’università, il sistema sanitario, la pubblica amministrazione. Si tratta di una trasformazione che coinvolge la società nel suo complesso, e tocca un nodo fondamentale: il rapporto tra cittadinanza e uguaglianza sociale.
Appuntamento con l’esposizione allestita all’interno del complesso monumentale della Basilica di San Nicola e dedicata alle istallazioni realizzate con le costruzioni.
Sempre più bambini ma anche adulti particolarmente appassionati visitano l’esposizione curata da Collego che presenta molti playset, diorami, di varie dimensioni, che ricostruiscono, utilizzando i mattoncini colorati, diverse scene come ad esempio quelli ispirati a Star Wars, alle serie Architecture, Ideas, Vintage, Technic, ma anche diorami con treni, auto, luna park, scene invernali e della serie Super Eroi, City, Ninjago, Galeoni e Friends.
In questo fine settimana sono in programma diversi laboratori che certamente coinvolgeranno le famiglie, per giocare insieme, e soprattutto per imparare cose nuove.
Al Museo Frau venerdì 29 e sabato 30 novembre, dalle 10 alle 11 e dalle 16 alle 17, “Brick a colori. Creare con la pelle”, laboratorio di educazione museale, organizzato da Poltrona Frau. Comprendere le fasi della progettazione tipiche del mondo del design e diventare piccoli creatori utilizzando la propria inventiva, le proprie mani e “mattoncini morbidi e duttili” (i pezzetti di pelle colorata).
Sabato 29 novembre “Brick Glossa” a cura di Gabriella santini, usare ludicamente lettere e parole utilizzando lo stesso meccanismo del gioco Lego. Durata 60 minuti, inizio alle ore 10, 11 e 12. Costo 3 euro.
Inoltre, per tutti sono a disposizione le aree giochi con centinaia di mattoncini colorati per dare libero sfogo alla propria creatività e fantasia e tanti laboratori sia per bambini che per adulti.
Tante anche le iniziative promosse dai commercianti e dai ristoratori con sconti e proposte speciali dedicate a tutti coloro che visitano la mostra e che vogliono visitare la Città.
Tolentino Brick Art è una coinvolgente quanto innovativa esposizione interamente dedicata al mondo dei mattoncini colorati LEGO® che è aperta al pubblico, il venerdì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19 e il sabato e la domenica con orario continuato dalle ore 10 alle ore 19.
Torna per la sua seconda edizione “Indie Rock made in Marche", l’appuntamento organizzato da Musicamdo con il patrocinio non oneroso del Comune di Camerino che porta nella città ducale il meglio della scena indie rock italiana. Obiettivo della manifestazione è quello di raccogliere fondi per la realizzazione di una sala prove da realizzare a Camerino, nonché quella di promuovere la musica rock indipendente attraverso anche il coinvolgimento di band locali tra le quali spiccano i premiatissimi Chen Bizarre oltre a i Radio Warszawa e Aris con il suo DJ set rock.
Sabato 30 novembre alle ore 21.30, all’interno dell’hangar della Contram in via Le Mosse, arriverà il rock intenso e corrosivo di Giorgio Canali&Rossofuoco, grande protagonista del rock alternativo italiano presente sulla scena dalla fine degli anni '80 ad oggi. Rocker, produttore e ingegnere del suono, ha siglato collaborazioni importanti con la PFM, i Litfiba, i Verdena, i Noir Desire e Le Luci della centrale elettrica.
Dalla fine degli anni 70' Canali inizia a frequentare la scena musicale romagnola, dal punk delle prime esperienze alla ricerca sonora e alle sperimentazioni elettro/elettroniche. Come tecnico del suono arriva a collaborare con Litfiba, Timoria, CCCP, ai CSI, PGR e POST CSI.
Pendolare instancabile fra Italia e Francia, parallelamente alla nascita e alla crescita dei CSI, vive per cinque anni l'avventura Noir Desir, in qualità di tecnico del suono live e studio della band transalpina maturando una sensibilità musicale che lo riporta alle origini del punk e del rock senza fronzoli.
Tanta energia, poesia, creatività ed anarchica bellezza non poteva non essere immessa nei suoni di molti di quelli che sono divenuti, nel tempo, alcuni dei migliori artisti del rock italiano. Accanto a lui, negli avvicendamenti del palcoscenico poi la partecipazione tra gli altri dei Chen Bizarre, rock band nata nel 2014 dall’unione tra Mauro Mosciatti, voce e chitarra, Simone Freddi, basso, Carlo Ciarrocchi, chitarra, e Lorenzo Eugeni, batteria e che può già annoverare un ricco bottino. Il loro sound originale non è infatti passato inosservato, raccogliendo ottime recensioni e aggiudicandosi riconoscimenti importanti al “Lorenzo Live Rock Days”, a “San Remo Rock 2018”, all’ “Arezzo Wave 2018”, al contest “Marshall” e allo “European Social Sound”.
Una vetrina importante per loro e per tutte le band emergenti del nostro territorio che potranno mettersi in mostra al cospetto di un mostro sacro della scena rock di ieri e di oggi. Ingresso con libera donazione. Il ricavato è destinato alla realizzazione di una sala prove a Camerino.
Per tre giorni, dalle 10,00 fino a notte, negli stand tanta golosità e creatività, ma anche classici intramontabili per palati sopraffini. Per i bimbi c’è il Choco play - impara giocando.
Una degustazione di cioccolato artigianale? In corso Vittorio Emanuele da oggi a domenica c’è l’imbarazzo della scelta tra le proposte dei 24 stand dei maestri cioccolatieri provenienti da tante regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia. Questa mattina, l’assessore al Commercio Pierpaolo Borroni ha incontrato i responsabili dell’associazione nazionale cioccolatieri “Choco Amor” che organizzano la festa del cioccolato in collaborazione con l’associazione commercianti “Centriamo” e il patrocinio del Comune, ed ha tagliato il nastro della tre giorni che mancava a Civitanova da qualche anno. La via per l’occasione è diventata isola pedonale.
Per il taglio del nastro, il maestro Alessandro Del Vecchio di Napoli, 37 anni di mestiere alle spalle, ha creato una tavoletta di cioccolato personalizzata per il Comune di Civitanova. Ma tutti possono assistere alle dimostrazioni di del Vecchio (ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20) e chiedere di realizzare una creazione con le tante forme a disposizione, dalle scarpe alla moka, ognuno può inventare o scrivere qualcosa e acquistarlo.
Questa mattina sono passati tanti curiosi per buttare lo sguardo sui banconi stracolmi del goloso prodotto dalle mille proprietà benefiche, e diversi hanno già acquistato le prelibatezze dei produttori.
L’obiettivo che i maestri artigiani cioccolatieri intendono perseguire è il consumo consapevole e responsabile del buon "cioccolato”; è risaputo che quello industriale, dovendo durare a lungo nel circuito della grande distribuzione, deve contenere additivi, conservanti e zuccheri in quantità, mentre quello artigianale conserva in sé tutto l’aroma ed il sapore originale del cacao. Non a caso questo alimento era considerato dai Maya e dagli Incas il “Cibo degli Dei”, buono al palato ed altamente salubre: essi lo usavano come antiossidante, antidepressivo, cardioprotettore ed acceleratore del metabolismo.
Corso Vittorio Emanuele è letteralmente invaso dal profumo intenso del cacao che accoglierà sia i grandi, con laboratori sul cioccolato artigianale eseguiti dagli abili maestri cioccolatieri, che i più piccoli, veri protagonisti della festa in un contesto allegro e divertente con un’animazione di livello, con giochi e laboratori didattici della Balena dispettosa: il Choco Play - impara giocando è aperto a tutti.
Il prossimo 30 novembre, alle 9.30, all’Aula verde dell' Abbadia di Fiastra, a Tolentino, si terrà un convegno per la presentazione del progetto S.F.I.D.A., Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente. È un progetto innovativo finanziato con i fondi del Piano di sviluppo rurale della Regione Marche, Mis 16.1, che prevede il coinvolgimento di più partner: l’azienda agricola Andrea Passacantando di Tolentino come capofila; l’Assam, Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche; l’Unicam, Università degli studi di Camerino; l’Unimc, Università degli studi di Macerata; l’Agenzia di sviluppo rurale di Ancona; l’Ampo, Associazione marchigiana produttori olivicoli. “Sfida” è un progetto pilota, il primo in Italia che ha l’obbiettivo di realizzare un sistema di irrorazione aerea sopra chioma di prodotti biologici per la lotta contro le patologie di impianti specializzati con l’utilizzo di droni. Il programma del convegno prevede l’intervento dei partner del gruppo operativo, di Andrea Bordoni della Regione Marche sull’importanza dell’innovazione e della collaborazione tra gruppi operativi; Andrea Passacantando, titolare dell’azienda agricola capofila su come è nata l’idea; Sandro Nardi dell’Assam Marche sulle strategie di difesa della mosca dell’olivo; Antonietta La Terza, docente dell'Unicam su “Biodiversità e bioindicazione per valutare la salute del suolo agrario: applicazione nel progetto SFIDA”; Pamela Lattanzi, docente dell'Unimc sugli aspetti giuridici dell’impiego dei droni in agricoltura; Stefano Spalletti, docente dell'Unimc su “Progetto SFIDA: la valutazione degli impatti economico finanziari per le aziende agricole coinvolte. Saranno esposti i droni che verranno utilizzati con professionisti, tecnici e gruppo operativo: Amleto Fioretti, agronomo e coordinatore del progetto; Tommaso De Silvestro, geologo e pilota droni; Francesco Allegrini, progettazione e realizzazione prototipi droni, Attilio Giampieri, perito agrario sostenibilità ambientale. Il convegno sarà moderato da Giovanni Bernardini, presidente di Copagri Marche.
L'evento è valido ai fini della formazione continua obbligatoria per gli agronomi, agrotecnici, periti agrari.
Il settore agricolo si trova davanti ad una sfida sempre più complessa e incalzante, quella di coniugare il bisogno di aumentare la produzione alimentare, migliorandone la sicurezza e la qualità, anche sotto il profilo nutrizionale, con la necessità di garantire, al contempo, la salvaguardia del suolo e dell’ambiente, la conservazione della biodiversità, la tutela delle acque, e non da ultimo il miglioramento della qualità del lavoro degli operatori. L’agricoltura di precisione, rendendo possibile produrre con una efficienza crescente e con impatti ambientali sempre minori, è una risposta ottimale a tale sfida. Grazie all’impiego delle tecnologie digitali, è possibile con sempre maggiore accuratezza, monitorare e controllare un appezzamento di terreno più in dettaglio e di intervenire solo dove e quando necessario e opportuno, con un amento delle rese e risparmio considerevole dei fattori produttivi (semi, fertilizzanti, acqua, suolo, fitofarmaci, carburanti, ecc..), di tempo, di fatica, (fisica e mentale) e con benefici che superano il singolo contesto aziendale e investono l’intera società. Il nuovo modello agricolo richiesto ad alta voce dalla società necessita del miglioramento dell’ambiente inteso come fattore di produzione deteriorabile e limitato, sostenibilità ambientale e la riduzione degli sprechi con l’introduzione di strumenti e forme organizzative nuove, sostenibilità economica. Inevitabilmente l’azienda agricola deve utilizzare strumenti e organizzazioni gestionali innovativi in grado di ridurre gli effetti negativi sull’ambiente e i costi di esercizio che erodono il reddito degli imprenditori agricoli.
A tal fine, le nuove tecnologie digitali connesse con la sensoristica, l’automazione, la raccolta e la gestione di enormi quantità di dati colturali e di campo saranno uno strumento essenziale per affrontare e vincere la sfida sopra indicata. Le nuove scienze tecnologiche potranno consentire di sviluppare pratiche di coltivazione, di produzione e di allevamento adattate alle esigenze e ai bisogni di ogni singolo individuo, pianta o capo animale, ottimizzando l’uso degli apporti e dei trattamenti. Intervenendo in modo differenziato e mirato – se, quanto e quando occorre – si ottengono molteplici risultati sul piano ambientale, economico e produttivo. Ridurre e ottimizzare gli input in funzione dei reali fabbisogni, da un lato contiene i costi aziendali e i rischi di dispersione nell’ambiente, dall’altro garantisce una migliore efficienza e qualità delle produzioni, prevenendo gli inconvenienti e i problemi fitosanitari che possono insorgere quando si da troppo o troppo poco nei momenti sbagliati. Il progetto presentato introduce una innovazione tecnologica e organizzativa nell’ambito del settore agricolo marchigiano al fine di combattere le patologie degli impianti specializzati (frutteti, oliveti, vigneti) in modo alternativo al tradizionale utilizzando un Sistema aereo a pilotaggio remoto, Sapr, per effettuare irrorazioni direttamente dall’alto sulla chioma stessa, laddove, finora tali operazioni sono state effettuate solo dal basso, a piedi o da mezzi agricoli. Si intende raggiungere l’obiettivo previsto tramite un prototipo da progettare, realizzare e testare in campo costituito da un sistema meccanico, da software e hardware, per lo specifico predisposti e studiati.
L’obiettivo sarà quello di poter effettuare un intervento di “irrorazione aerea di prodotti biologici sopra chioma” evitando una serie di problematiche ambientali come l’uso di fitofarmaci, lo spreco delle risorse idriche, il problema della deriva nel caso in cui si utilizzino sistemi tradizionali di irrorazione dal basso, il compattamento del terreno nel caso di uso di attrezzature pesanti o trainanti. Al fine di testare dettagliatamente il prototipo che verrà realizzato e progettato in tutte le sue componenti, il G.O. effettuerà verifiche su oliveti biologici. Difatti l’olivo rappresenta una delle coltivazioni maggiormente sviluppate nella Regione Marche e inoltre il suo sesto di impianto consente ai progettisti di testare e tarare l’apparecchio su una tipologia standard di sesto di impianto. Inoltre su tale coltura, che ha avuto problemi non indifferenti, con la mosca dell’olivo arrivando a ridurre il raccolto anche dell’80%, è possibile utilizzare un prodotto biologico in commercio, Spintor Fly, con un basso dosaggio per ettaro. La SFIDA successiva alla presente sperimentazione riguarderà l’uso del sistema di irrorazione aerea su altre tipologie di piante come i frutteti, i vigneti e anche sui seminativi.
Questa mattina a Muccia si è tenuta la Festa degli alberi.
Alla presenza dei bambini delle elementari sono stati piantati, lungo il viale di accesso all’Area SAE di Pian di Giove, dei meli e dei cespugli ornamentali.
Con questa giornata il Comune di Muccia e l’Amministrazione tutta hanno voluto festeggiare la natura come portatrice di bellezza, benessere e rinnovamento.
Hanno partecipato all’inziativa: l’Assessore Angelo Sciapichetti, i Carabinieri e il Corpo forestale di Macerata.
Protagonista della Festa degli alberi è stato anche Don Peppe Branchesi, che ha incantato i bambini con i suoi discorsi di gioia e di amore rendendo la giornata davvero festosa.
Il 30 novembre, alle ore 21:15, Vittorio Sgarbi sarà al Teatro Rossini di Civitanova con il suo spettacolo “Leonardo”. Un artista chelo stesso Sgarbi ha definito “il genio dell’imperfezione. Un uomo straordinario che ricordiamo per le sue invenzioni e per i suoi dipinti ma che ci assomiglia perché non è perfetto. Ha infatti un’ansia di conoscenza che lo rende sempre pieno di turbamenti e anche pieno di ironia."
Sabato, 30 novembre, la Croce Verde di Corridonia organizza, in collaborazione con medici e infermieri del 118, una serata dimostrativa ed illustrativa su un argomento interessantissimo e molto importante: “Sulle manovre salvavita pediatriche”.
La serata sarà completamente gratuita e si svolgerà presso il Teatro Lanzi di Corridonia, in Piazza San Pietro, alle ore 21,30.
I militi della Croce Verde, il Consiglio Direttivo dell’Associazione e la Centrale Operativa credono fortemente in queste serate in cui tutti coloro che parteciperanno potranno essere introdotti nel mondo dell’emergenza e, con piccole spiegazioni e poche manovre non difficili, potranno capire come aiutare una persona.
Perché chiunque può trovarsi in una situazione d’emergenza e chiunque può fare la differenza nell’aiutare una persona, se si sa cosa fare e come intervenire.
Se poi a dover essere aiutato è un bambino, il valore delle proprie azioni, la soddisfazione nel rendersi utile e il risultato ottenuto sembrano ancora più grandi.
“Orgogliosi di essere sempre, pronti a sostenere la nostra città e desiderosi di condividere con tutti semplici conoscenze che però possono veramente salvare una vita”, affermano i militi della Croce Verde di Corridonia.
Sabato 30 novembre riparte Civitanova Classica Piano Festival, rassegna dedicata al pianoforte giunta alla dodicesima edizione e presentata questa mattina dal sindaco Fabrizio Ciarapica, dalla vice presidente e dalla direttrice TDiC, Michela Gattafoni e Cristina Gentili, e dal direttore artistico e ideatore Lorenzo Di Bella.
“Questa manifestazione rappresenta l’orgoglio della nostra città che nasce dal genio del Maestro Di Bella. Civitanova Classica nel corso degli anni è cresciuta come partecipazione, presenze del pubblico, qualità e progetto culturale. Importanti le date che coinvolgono le scuole, dalla forte valenza educativa e formativa”. Prosegue Gattafoni: “Come Azienda dei Teatri è per noi un onore co-organizzare questo festival, punto di riferimento per la musica classica sia dal punto di vista regionale che nazionale, che coniuga perfettamente nel cartellone la valorizzazione dei giovani talenti e l’esibizione di artisti riconosciuti in tutto il mondo”.
Raggiante Di Bella dichiara il tutto esaurito per la prima data: “Teatro già pieno per il 30 novembre; da civitanovese non posso che essere molto contento, nonostante ci siano eventi concomitanti, altrettanto importanti”.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, con la sua presenza, rinnova il rapporto privilegiato che la lega al Festival. Diretta dal maestro Oleg Arapi, direttore di lungo corso dalla consolidata esperienza, si esibisce sabato prossimo al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta. Al suo fianco, si alternano il giovane violoncellista serbo Marco Miletic, grande talento emergente, forte di una già importante carriera internazionale e il maestro Lorenzo Di Bella, al pianoforte. Alle sue mani è affidata l’esecuzione del celeberrimo concerto per pianoforte e orchestra n°1 op. 23 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, uno dei concerti pianistici più eseguiti nel mondo, universalmente amato per la sua grandezza monumentale. A Miletic l’onore di eseguire, invece, le variazioni rococò per violoncello e orchestra sempre del compositore russo.
Secondo appuntamento il 15 febbraio, nella galleria Centofiorini, storica istituzione culturale civitanovese, con la quale il festival ha avviato una collaborazione nella scorsa edizione. Nei locali della galleria si esibisce la pianista georgiana Tata Licheli, in occasione della mostra fotografica Cosmografie di Matteo Luzi.
Non manca, anche per quest’anno, l’attenzione dedicata alle giovani promesse del territorio. Appuntamento immancabile, sabato 7 marzo, a ingresso gratuito, nella sala lettura della Biblioteca Comunale, con due talenti della tastiera, Francesca Di Emidio ed Eleonora Fazzini, in un concerto che vede protagonisti anche gli Archi del Marche Music College di Senigallia.
Domenica 5 aprile al Teatro Annibal Caro è in programma un recital pianistico per celebrare, in collaborazione con la Pinacoteca Comunale, lo scrittore civitanovese con la mostra Annibal Caro: marchegiano di piccola terra e l’Europa moderna, esposizione storico-artistica, bibliografica e documentale, curata da Enrica Bruni.
Ancora un appuntamento con le nuove generazioni: quello dedicato al mondo della scuola. Il 12 maggio, al mattino, nell’auditorium del Liceo “Leonardo Da Vinci” la FORM realizza un programma specificatamente studiato per avvicinare gli studenti al mondo della musica e dell’orchestra, come luogo simbolo di convivenza e armonia. L'evento è riservato ad alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo “Via Ugo Bassi”, della scuola Annibal Caro.
Grande concerto di chiusura mercoledì 29 aprile, sempre con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dal maestro Juan Carlos Lomonaco, al Teatro Annibal Caro. Partner artistico della serata è uno storico operatore del mondo dell’arte del territorio, questa volta sotto la meno conosciuta veste di mecenate e collezionista: per la prima volta in mostra i tesori della collezione privata delle Grafiche Fioroni.
Civitanova Classica Piano Festival è resa possibile grazie al contributo del Comune di Civitanova Marche, dell’Azienda Speciale Servizi Cultura, Turismo e Spettacolo Teatri di Civitanova, di importanti sponsor privati (la ditta Bastianelli, il Banco Marchigiano, la Tecnolift ascensori, la ditta Alfred e l'azienda ICA dei fratelli Paniccia main partner del Festival) e al sostegno di Regione Marche.
I biglietti degli spettacoli sono disponibili in prevendita su piattaforma Liveticket, in tutti i punti vendita del circuito, e presso le biglietterie dei teatri dell’Azienda Speciale Teatri di Civitanova, in orario di cinema e dalle 18.30 due giorni prima di ogni evento
Arriva a Tolentino, sabato 30 novembre, alle ore 21.15, al Teatro Nicola Vaccaj “Up&down”. La regia è firmata da Lamberto Giannini, e sul palco insieme a Paolo Ruffini e agli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius, c’è Claudia Campolongo al Pianoforte. Lo spettacoo, fuori abbonamento, è inserito nella stagione teatrale del Vaccaj ed è organizzato dal Comune di Tolentino, Assessorato alle Politiche Sociali.
Lo spettacolo è un happening comico, disobbediente e commovente, che ha come filo conduttore le relazioni, tra cui la relazione con le emozioni, con il tempo, con la diversità. Attraverso il filtro dell’ironia si indaga l’abilità e la disabilità alla felicità. Riflettendo cu come esistano tante persone che non sono abili all’ascolto, alla bellezza, ma che, a prescindere dal numero dei cromosomi, siamo tutti diversamente abili, diversamente normali e normalmente diversi.
Una rappresentazione dai connotati surreali e dagli sviluppi inaspettati con una forte connotazione d’improvvisazione, che interrompe le liturgie teatrali e offre al pubblico una vera e propria esperienza in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano, e alla fine attori e spettatori si trovano per condividere un gesto rivoluzionario: un grande abbraccio.
Lo spettacolo, in due anni, ha visto andare in scena oltre 120 repliche con migliaia di spettatori in tutta Italia e nei più prestigiosi teatri. La messa in onda su Italia Uno ha registrato oltre un milione di spettatori.
Paolo Ruffini è in scena con gli attori disabili della Compagnia Mayor Von Frinzius (cinque di loro con Sindrome di Down, uno affetto da autismo e uno in carrozzina).
Lo scheletro dello spettacolo è costruito sull’intenzione del protagonista di realizzare uno straordinario One Man Show, con imponenti scenografie ed effetti speciali. Parte però una sequela di boicottaggi e rocambolesche interruzioni in cui gli attori fanno irruzione dimostrando di essere molto più abili di lui.
UP&Down è uno spettacolo ferocemente comico, che non risparmia niente e nessuno, e che racconta anche un certo tipo di resilienza: la capacità di trasformare il limite in opportunità.
Il progetto UP&Down nasce nel 2015 dalla collaborazione tra Paolo Ruffini e la compagnia teatrale Mayor Von Frinzius, uno straordinario esempio di teatro integrato composta in prevalenza da attori disabili. Si tratta di un progetto cross-mediale che si realizza su tre espressioni artistiche: una teatrale, una cinematografica e una editoriale.
Paolo Ruffini, attore cinematografico e teatrale, conduttore televisivo, regista e autore.
Mayor Von Frinzius, Compagnia teatrale livornese nata nel 1997 ed è diretta da Lamberto Giannini. È composta da 97 attori, metà di essi sono persone con disabilità.
Luca Ward, attore teatrale, cinematografico e televisivo, nonché doppiatore di Russell Crowe ne Il gladiatore, Samuel L. Jackson in Pulp Fiction, Keanu Reeves nella trilogia di Matrix, Hugh Grant nella saga di Il diario di Bridget Jones, è tra le voci più affascinanti del panorama cinematografico italiano. Lunedì 2 dicembre alle ore 21,15 sarà il protagonista, al Politeama di Tolentino, del nuovo appuntamento di Racconti d’Attore dove interpreterà Moby Dick di Herman Melville. Ad accompagnare il racconto sarà Cinzia Pennesi al pianoforte.
Luca Ward è tra i volti e le voci più note e oltre alla lunga carriera di doppiatore ha da sempre portato avanti anche quella di attore di teatro, televisione e cinema. A teatro ha preso parte a musical di grande successo come The Full Monty e Mamma Mia! con Paolo Conticini, My Fair Lady con Vittoria Belvedere, e due versioni di Tutti insieme appassionatamente con la stessa Belvedere e con Michelle Hunziker. In televisione lo ricordiamo nella fiction di Canale 5, CentoVetrine, in cui vestiva i panni di Massimo Forti, e ancora nella fiction in costume di Cinzia TH Torrini, Elisa di Rivombrosa e in Le tre rose di Eva.
Moby Dick, capolavoro della letteratura americana, è insieme un appassionante romanzo d’avventura e una potente allegoria del conflitto primordiale tra l’uomo e le forze misteriose della natura. Sul modello dell'opera settecentesca Tristram Shandy di Laurence Sterne, demistificatore del romanzo anche l'opera di Melville vuole essere fuori dagli schemi tradizionali narrativi: il contenuto enciclopedico e allo stesso tempo fortemente digressivo richiede che la lettura sia accompagnata dall'interpretazione, in quanto l'autore utilizza un gran numero di citazioni di storie epiche, shakespeariane, bibliche che rendono Melville quasi un precursore del modernismo, come quello in particolare di James Joyce.
Racconti d’Attore è un progetto sostenuto da Regione Marche – Assessorato alla Cultura ed è organizzato in collaborazione con Cromia. La rassegna continua il 26 gennaio 2020 con Michele Placido.
I biglietti per lo spettacolo sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 20 euro+ prevendita.