Continua lo sviluppo di SIEM. Il socio del Gruppo Euronics, inaugurerà domani 27 febbraio il suo 31° punto vendita a Civitanova Marche (MC), il primo nella regione; una tappa che conferma i piani di espansione territoriale del retailer in aree non ancora presidiate.
Il negozio, progettato per garantire una shopping experience coinvolgente e appagante, è ubicato in Via Einaudi n. 280 e si sviluppa su una superficie di 1.400 metri quadrati, caratterizzati da un look innovativo ed emozionale; lo store copre un bacino di oltre 200.000 abitanti, che si espande entro i 15 chilometri.
Il layout include corner digitali, per ampliare le referenze dei prodotti in esposizione e dare accesso all’intero assortimento disponibile online, oltre a zone espositive dei principali brand, numerose aree “touch” e demo, che permetteranno agli utenti di testare con mano le ultime novità prima dell’acquisto.
Confermando la propria vocazione al servizio, SIEM ha selezionato e formato 25 nuovi addetti, che offriranno assistenza e consulenza di qualità agli utenti.
“L’inaugurazione del p.v. di Civitanova, unitamente a due nuove prossime aperture nelle Marche, è stata pianificata con l’obiettivo di riportare l’insegna Euronics in questa regione, raggiungendo quote di mercato significative come quelle detenute nelle regioni Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, dove SIEM è già leader” ha dichiarato Raffaele La Torre, AD di SIEM–Euronics, “Il nuovo store conferma inoltre l’importanza della nostra strategia di garantire la massima prossimità e vicinanza: nonostante sia un mondo sempre più digitalizzato, crediamo che l’assistenza e il servizio ai clienti siano elementi sempre più qualificanti e distintivi nel nostro lavoro”, ha concluso La Torre.
Con questo ultimo store, salgono a cinque le regioni coperte dalla rete SIEM-Euronics: Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche.
Proseguono gli appuntamenti dell'Associazione Amici dello Sferisterio che approfondisce le proposte del cartellone lirico dell’Arena Sferisterio con un ricco calendario di conferenze, visite guidate e attività diverse e che giovedì 27 febbraio alle ore 18 propone un incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata.
La quarta proposta di questo 2020 – “Da Mozart a Puccini:100 anni di musica in scena” si inserisce dunque nel calendario dei Giovedì del Dipartimento degli Studi Umanistici (cioè lingue, mediazione, storia, lettere e filosofia) e si svolgerà nel l'aula A Shakespeare della sede didattica G. Tucci (Corso Cavour, 2)
Protagonista, in questa occasione, Vincenzo Caporaletti musicologo, musicista e compositore che proporrà un vero excursus lungo 100 anni di musica di scena, che verrà introdotto dal direttore del dipartimento, Prof Carlo Pongetti, e dalla presidente della Associazione Amici dello Sferisterio, Lucia Rosa. Caporaletti, professore di Musicologia Generale, Musicologia Transculturale e Etnomusicologia (che attualmente dirige il Centre de Recherche International sur le Jazz et Musiques Audiotactiles della Sorbonne) coinvolgerà i presenti in un percorso estetico da Wolfgang Amadeus Mozart, con la seconda delle sue opere italiane, Don Giovanni, composta nel 1787 troverà una nuova lettura grazie al talentuoso David Livermore nell'estate maceratese 2020 fino a Giacomo Puccini (la sua opera verista Tosca, che risale al 1898, sul palco dello Sferisterio nella lettura della regista Valentina Carrasco, audace artista che si è formata insieme alla celebre Fura dels Baus). Fermata obbligata in questo percorso le opere di Giuseppe Verdi e, in particolare, Il Trovatore (1853) quintessenza del Romanticismo operistico, che torna quest'estate con la ripresa della regia dello spagnolo Francisco Negrín del 2016.
Interverranno e daranno il via al dibattito i professori Marcello La Matina, di Filosofia e Teoria dei linguaggi e Diego Poli, Glottologia e Linguistica.
L’incontro è gratuito a ingresso libero.
Questa conferenza è il quarto appuntamento della serie di incontri in programma fino al 2 aprile, dopo la presentazione del '#bianccoraggio' , la visita al laboratorio di Scenotecnica dell'Accademia delle Belle Arti di Macerata (ABAM) e l'approfondimento sul tema della regia nel teatro d’opera.
Il 3 marzo e grazie alla partnership con la FORM, gli Amici dello Sferisterio incontreranno il pluripremiato violinista serbo Stefan Milenkovich (Serbia`s Artist of the Century, Brand Personality of the Year), prima del concerto in programma al Lauro Rossi (che si terrà alle ore 21).
Un grandissimo successo ha ottenuto l’ultima iniziativa targata associazione “I Ponti del Diavolo” di Tolentino, presieduta da Carla Passacantando. Sold out a Villa Berta di San Severino Marche, l’altra sera, per “Il Ponte del Diavolo in maschera”. Tantissima gente al veglione di carnevale nel corso del quale sono state proposte diverse iniziative tra cui un defilé di moda grazie alla partecipazione di alcune aziende tolentinati. In passerella gli abiti da cerimonia e sposa di “Lei...sposa” di Daniela Santecchia. Le acconciature delle modelle sono state curate dalla Parrucchieria Michela di Michela Farabolini. Tre le modelle che hanno sfilato: Arianna Marani, Elisabetta Rullo e Giorgia Taddei, tutte di Tolentino.
Nel corso della serata, allietata dalla musica di Matteo Romaldini in collaborazione con Multiradio, è stata poi assegnata la fascia di Miss Ponte del Diavolo 2020 a Laura Camerucci alla quale è stato donato un bracciale offerto dalla gioielleria Tesei Valli. Laura Camerucci accompagnerà, come una sorta di madrina, la prossima edizione della rievocazione storica “Sul ponte del Diavolo ... tra storia e leggenda”, in programma tra la fine del mese di agosto e gli inizi di settembre. Sono stati eletti anche miss e mister simpatia, rispettivamente Rita Tiberi e Emanuele Tasinato. Premiate tutte le maschere tra i bambini con giochi Clementoni, il gruppo mascherato “Le lumache” di Josephine Piermattei che si è aggiudicato il primo premio, un buono per un party in piscina all'agriturismo Terre del Chienti di Tolentino.
Al secondo posto si sono classificati i gruppi “I pirati” di Augusta Comi e di Giuseppina Ferramondo e “Biancaneve e i sette nani” di Alessio Calamante i quali si sono anche loro aggiudicati un buono per un party in piscina. Un cesto di prodotti tipici è stato donato al gruppo più giovane di Elisa Vitali, nonché a quello più numeroso di Silvia Marozzi. Sono stati, inoltre, consegnati diversi premi tra i quali diversi orologi di Dora Lombardi Gioielli. Il veglione, a cura dell’associazione “I Ponti del Diavolo”, oltre al defilé di moda ed alla cena, ha proposto tanta musica in collaborazione con Multiradio. Momenti di spettacolo e tanto divertimento al veglione “Il Ponte del Diavolo in maschera” per festeggiare la festa più pazza dell'anno tra stelle filanti, maschere, trombette, giochi e sorprese. Tantissime le maschere presenti. L'occasione è servita per riunire anche il gruppo storico “Il Ponte del Diavolo” per festeggiare insieme il Carnevale gustando una mega torta dalla forma del Ponte del Diavolo di Tolentino.
Ancora pochi giorni e poi sarà di nuovo: “La notte dei Racconti”, l’evento in programma il prossimo 29 febbraio, alle ore 21:00, presso il CAG di Corridonia, rivolto a famiglie, bambine e bambini, organizzato dall’Associazione Equilibri con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato.
L’iniziativa, quest’anno in via del tutto eccezionale, si svolgerà con qualche giorno di ritardo rispetto all’appuntamento promosso da Reggionarra per il 21 Febbraio, ma lo spirito è esattamente lo stesso: rendere i racconti e le storie i veri protagonisti di questa magica serata e lasciarsi rapire dalle emozioni che sono in grado di regalare a chi li ascolta con il cuore. Tema della “Notte dei Racconti” di quest’anno sono “ le storie in cielo e in terra”, che, proprio come ponti, sono in grado di unire il cielo e la terra, il mondo della realtà, con quello della fantasia.
L’azzurro è il colore di questa serata, azzurro come il nostro pianeta visto dall’alto, uno straordinario scrigno pieno di sorprese che dobbiamo però imparare a proteggere e preservare. L’appuntamento è per sabato prossimo, per ascoltare tutti insieme, lontano dagli schiamazzi e dalla frenesia, con poche luci soffuse, fra comodi cuscini e morbidi tappeti, le affascinanti storie animate dai volontari dell’Associazione e poi, per chi vorrà, spazio alla lettura più intima e raccolta.
In questo trentennale del teatro Don Bosco le sorprese non terminano mai: sabato 29 febbraio ore 21.30, Pippo Franco ritorna, dopo il successo precedente, con lo spettacolo, scritto e diretto da lui, ‘Non ci resta che ridere’, divertente spettacolo autobiografico in cui l’attore pone allo spettatore la ‘scelta’ tra la vita ‘dell'anima o quella della materia’. Sul palco, Pippo Franco fa un’analisi spietata, sempre in chiave ironica, sulla trasformazione del mondo attuale.
E’ un tentativo di risposta a chi si fa domande, a chi cerca oltre di pagare le bollette, di dare un senso ancora prima che alla vita alla propria umanità, al proprio esserci qui in questo momento su questa terra: chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando.
Questo stato di sopravvivenza viene chiamata vita, una vita da serie B e i protagonisti della commedia travolti tutti da eventi che li hanno costretti a non avere più nulla, lavoro, soldi, amore, relazioni, quando la sopravvivenza è ormai compromessa e il mondo li ha ormai estromessi, si trovano ad un bivio esistenziale morire, accettando quindi che la vita finisca al momento in cui il mondo non dispensa più le sue certezze, lasciando al mondo il potere di distruggerli o prendere la propria vita tra le mani, il proprio potere e scegliere di emanciparsi dai soldi, la vera prigionia dell'essere umano, la grande illusione di questo mondo.
La crisi diventa occasione per entrare all’interno di sé stessi e di comprendere di aver delegato per troppo tempo al mondo il potere di renderli felici o infelici, gioiosi o disperati, vivi o morti. Quando i personaggi decidono di uscire fuori dalla logica del denaro, guardando alle loro disgrazie con ironia, riprendendosi il proprio potere, gli eventi della vita si ribaltano.
La crisi permette loro di creare una nuova dimensione dell’esistenza e in modo giocoso e divertito tornare a vivere con nuovi valori e principi che siano il riflesso della loro vera essenza e non la vecchia proiezione delle logiche del mondo legate alla pura sopravvivenza, ritrovando ed elevando così la propria umanità.
Il tutto è sagacemente portato in scena con sottile comicità, sarcasmo e ironia e con la semplicità di Pippo Franco che ha l’abilità di trasmettere al pubblico, facendolo divertire, tematiche esistenziali mai retoriche, lasciando lo spettatore nella leggerezza e nella potenzialità che di fronte a qualunque sventura o crisi c’è un cambiamento evolutivo da attuare e che tutto questo può avvenire facilmente se riusciamo a vederci dal di fuori con ironia, ridendoci un pò sopra e senza prenderci troppo sul serio.
Uno spettacolo imperdibile, perché lascia riflettere su quello che la vita ci offre, ma basta niente per capovolgere le situazioni e capire che ogni attimo di vita è un dono da apprezzare.
Il botteghino del teatro ‘Don Bosco’ è sito in viale Trento e Trieste è aperto lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
++ AGGIORNAMENTO ORE 18:00 DEL 26 FEBBRAIO ++
Annullato lo spettacolo di Pippo Franco al teatro Don Bosco di Tolentino
Tramite una conferenza stampa convocata d’urgenza alla sala Raffaello del Palazzo della Regione Marche il presidente Luca Ceriscioli ha posto la firma sull'ordinanza per l’emergenza Coronavirus, chiedendo l’annullamento di ogni manifestazione pubblica. In ottemperanza a tale ordinanza, in accordo con Pippo Franco, la direzione ha annullato lo spettacolo ‘Non ci resta che ridere’, in programma sabato 29 febbraio. La direzione avvisa che i possessori dei biglietti acquistati potranno richiedere il rimborso recandosi entro il 4 marzo recandosi al botteghino del teatro, sito in viale Trento e Trieste venerdì 28, sabato 29 febbraio, lunedì 2 e mercoledì 4 marzo dalle ore 18.00 alle ore 20.00, oppure telefonando al 3200741900.
Inoltre si ricorda che sabato 21 marzo ore 21.30 e domenica 22 marzo alle ore 17.00 ci sarà lo spettacolo ‘Sugo finto’, scritto da Gianni Clementi ed interpretato da Antonella Ruffini e da Gabriella Giammarini, dirette da Iacopo Cicconofri.
Offrire un omaggio alle donne e promuovere un’occasione di beneficenza. Questo il mix di intenti che ha mosso l’Orchestra di fiati Città di Macerata nel realizzare Armonie rosa, un concerto ad ingresso gratuito in occasione della Giornata internazionale della donna. Un’idea che ha incontrato il favore dell’assessorato alle Pari opportunità del Comune che ha patrocinato l’iniziativa.
L’appuntamento è, al Teatro Lauro Rossi, lunedì 2 marzo, alle ore 21. L’Orchestra di fiati, nata da un’idea di Francesco di Mauro, è una giovane formazione musicale diretta dal maestro Andrea Mennichelli e composta da più di quaranta elementi uniti da una grande passione per la musica. Per il concerto Armonie rosa proporrà vari generi musicali con musiche da film, brani tratti dalla tradizione pop italiana e straniera spaziando anche dal jazz al blues. Presentano la serata Daniza Marziali e Alessandra Pierini.
Ma la musica è anche un veicolo per sensibilizzare su temi importanti e per questo, uno degli scopi dell’Orchestra di fiati città di Macerata è quello di affiancare alle proprie esibizioni anche un messaggio di solidarietà. Nella serata del 2 marzo, nel Foyer del Teatro Lauro Rossi, sarà infatti presente l’associazione Le Orchidee nata recentemente all’interno del reparto oncologico dell’Ospedale civile di Macerata con l’obiettivo di sostenere le donne chiamate ad affrontare il tumore al seno. Le volontarie si occupano di ascolto e sostegno alle pazienti e durante la serata svolgeranno un’opera di sensibilizzazione e raccoglieranno fondi da destinare alle proprie attività.
L’ingresso al concerto è gratuito ma è necessario prenotare i biglietti alla Biglietteria dei Teatri (tel. 0733-230735 - email boxoffice@sferisterio.it), piazza Mazzini 10 aperta da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30 (la sera del concerto biglietti direttamente in Teatro dopo le ore 20).(sb)
Grande successo per le feste di Carnevale promosse a Tolentino. Infatti dopo il “sold out” di sabato sera per l’evento con “Mood Night – Carnival Experience” con la musica più cool del momento con in consolle i dj Filippo Del Moro, Lorenzo De Black, Riccardo Prosperi, divenuto l’appuntamento più ricercato di tutta la provincia, domenica è stato registrato ancora un tutto esaurito per la festa che vede protagonista tutta la famiglia. Tantissime persone si sono ritrovate al palasport “G.Chierici”, per trascorrere qualche ora di sano divertimento. Animazione e divertimento per tutti assicurato dalla Balena Dispettosa. Una grande festa con musica e animazione formato famiglia che ha coinvolto grandi e piccini. Molto apprezzati la creazione del re del carnevale con i palloncini, le prove “accumula stelle filanti” per la battaglia finale, la sfilata con la mascotte e l’angolo fotografico.
In maniera particolare sono stati graditi tantissimo i dolci preparati dalle cuoche delle mense scolastiche che, gratuitamente, fuori orario di lavoro, hanno cucinato i tipici dolci carnevaleschi.
Un’ottima cornice di pubblico per il Carnevale Maceratese, dove a vincere è stata la voglia di stare insieme, che a battuto, a quanto pare, l'incubo Coronavirus.
La Bella e la Bestia di Corridonia è stato il trionfatore tra i carri premiati. Nella categoria Gruppi, invece, hanno prevalso i maceratesi di Madonna del Monte: Non ci resta che sognare.
Altra trionfatrice assoluta della kermesse è stata senza dubbio la madrina Manuela Arcuri, la quale ha conquistato tutti e si è prestata a selfie e gag. Inoltre c’è stato l’incontro affettuoso con i ragazzi del ‘Bignamini’ di Falconara ai quali sono stati consegnati numerosi doni, tra i quali un’opera dello scultore Valeriano Trubbiani sul tema Sferisterio.
Presenti molti rappresentanti delle istituzioni locali,tra i quali l'assessore regionale Angleo Sciapichetti, il quale che è stato invitato a prendere parte al giro d'onore, di solito riservato a sindaco e presidente della pro loco di Piediripa.
Il pomeriggio di sole è stato allietato, altresì, dalla musica di tre bande: quelle di S.Maria Nuova, di Polverigi e di Petriolo con abiti messicani. Oltre al loro da non dimenticare le majorettes, anche queste da Petriolo e gli sbandieratori di Corinaldo.
L'attrice e showgirl Manuela Arcuri ha promesso di tornare presto a Macerata.
Festa fino a sera inoltrata in piazza XX Settembre e in tutto il centro dove in migliaia hanno partecipato al Carnevale in maschera organizzato dall'Amministrazione comunale, in collaborazione con associazioni, scuole e parrocchie cittadine.
Una risposta sorprendente della città che dimostra ancora una volta una grande vitalità e una voglia di divertimento senza pari. Il sindaco Ciarapica non ha fatto mancare il suo saluto alle tante persone intervenute. "Un carnevale con la partecipazione di tantissime persone, la piazza piena, ma tutto il centro è pieno e questo ci fa molto piacere.- Ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - Un carnevale senza carri perché abbiamo voluto dare priorità ai gruppi mascherati e le tantissime famiglie che ci sono testimoniano il gradimento di questa festa. In questo giorno si può vedere il mondo in maniera più festosa, anche se non solo la nostra nazione ma tutto il mondo sta attraversando un momento difficile a causa del coronavirus. E raccomandiamo a tutti voi di essere cauti e tutti responsabili. Ancora grazie a tutto voi che avete preso parte a questo carnevale e buon divertimento con la musica che vi accompagnerà fino a tarda sera".
Anche l'assessore al Turismo, in parrucca bianca e trucco ha portato il suo caloroso abbraccio.
"Grazie, grazie a tutti voi, grazie alle associazioni e alle parrocchie e alle scuole che hanno reso il carnevale, per il secondo anno, così caratteristico e partecipato - ha dichiarato l'assessore Gabellieri. Un grazie a Vanessa Spernanzoni della scuola di recitazione Cecchetti per il grande lavoro fatto che ci ha portato a questo successo.
Questi i premi assegnati: Gruppo più numeroso Corva, gruppo più rumoroso Parrocchia san Giuseppe, gruppo travolgente Spazio Hip hop, gruppo dell'anno Sted e Scuola di recitazione Enrico Cecchetti.
Ultima ondata di canzoni per il primo week end di grande musica d’autore a Macerata per le audizioni dei 53 artisti in gara a Musicutura 2020.
La maratona musicale ha emozionato ed entusiasmato il grande pubblico che ha affollato ogni sera il Teatro Lauro Rossi della città marchigiana.
Tra le prime file in platea, in attento ascolto, la giuria di Musicultura pronta a dare luce a progetti che hanno un’anima e a carpire il guizzo di un giovane talento ancora sconosciuto, capitanata dal Direttore Artistico del Festival Ezio Nannipieri e composta da Stefano Bonagura critico musicale, Marco Maestri autore e compositore, Fiamma Sanò giornalista, Prof. Marcello La Matina dell’ Università di Macerata, Prof. Roberto Giambò dell’Università di Camerino e dagli studenti dei due atenei partner del Festival.
Ed è proprio agli artisti Stefano Vergani e Disarmo è andato il Premio Med Store ex aequo decretato dalla giuria per la migliore performance della serata, consegnato da Enrico Ruffini Presidente della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata, il teatro che ha ospitato in passato, per quindici anni le audizioni live di Musicultura.
Stefano Vergani, cantautore brianzolo, già finalista di Musicultura 2015, con il suo stile musicale caratterizzato da una voce molto calda, baritonale, con sfumature un po’ vintage e nostalgiche e da una scrittura ironica, ha offerto al pubblico le sue canzone poetiche Cercando un posto al sole, Lo sapevi già e Non so dire se ti ho cercata. Vergani ha raccontato al pubblico il suo radicale cambiamento di vita quando dalla Brianza ha deciso di trasversi a Noto in Sicilia dove ha ritrovando una nuova ispirazione artistica .
Disarmo è il nome del progetto musicale di Claudio Luisi di Asti, che dopo diverse collaborazioni in veste di interprete, autore e compositore in alcune band, vincendo numerosi concorsi, ha deciso di dedicarsi ad un progetto da solista. Accompagnato dai suoi musicisti ha offerto i suo brani Finale col botto, Antagonista e Presidente, “scritta ai tempi del simpatico e inquietante siparietto social tra Trump e Kim”.
Il “Premio Val di Chienti” decretato dal numero dei decibel raggiunti dagli applausi del pubblico presente al Lauro Rossi è andato a Leonardi Angelucci .Il cantautore romano, con una ricca esperienza di live alle spalle, accompagnato dai suoi musicisti, ha conquistato il pubblico con il groove potente e percussivo di Contemporaneamente, “se mi chiedi cosa penso e io ti rispondo niente, invece penso a sette cose contemporaneamente” a seguire Angelucci ha offerto generosamente Altopiano, “una lettera d’amore che viaggia nel tempo”, e Sedile posteriore, “una canzone d’amore istintiva”.
Ad esibirsi al Lauro Rossi nell’emozionante maratona del sabato d‘autore Fabio Gaetano Picciocchi, in arte Berlino84, un nome nato in omaggio al periodo musicale berlinese di David Bowie. Il cantautore di Avellino che s’ ispira alla scena indie ma soprattutto ad artisti che hanno fatto la storia della musica italiana ha portato sul palco i brani Milano-Avellino, Come va a Milano?, e Sotto la pioggia, “un inno a tutte quelle coppie che vivono lontane e che contano solo su di sé”.
Apprezzato l’intervento dell’ ospite della serata Walter Costantini, project manager e formatore sull’ influenza della tecnologia nella musica e sul giusto equilibrio dell’uso della stessa come mezzo per migliorare la vita delle persone.
Rinviata alle prossime serate la performance prevista in programma della cantautrice romana Beatrice Arnera che per motivi personali non ha potuto partecipare.
Le audizioni live di Musicultura al Teatro Lauro Rossi di Macerata, proseguiranno giovedì 27 febbraio con la nuova tornata di artisti: La zero, The Vito Movement, Rebi Rivale, Cobalto e con l’amichevole partecipazione di Cristina Donà.
Continua il giro del mondo attraverso le pagine dei libri proposto da Racconti & falò 2020 e, dopo la visita all’isola immaginaria di Utopia, si approda ai paesaggi descritti dall’autrice americana, di origini italiane, Helen Barolini nel suo romanzo forse più noto, Umbertina, uscito negli USA nel 1979.
All’interno della saga che investe tre generazioni e che viene raccontata attraverso gli occhi delle tre protagoniste si passerà attraverso molteplici scenari: dall’inferno di una Calabria povera e arretrata si giunge a quello inizialmente anche peggiore della giungla urbana di New York, che però poi cede il passo al “paradiso in terra” del quartiere-villaggio costruito dalla comunità di migranti calabresi nella “terra dell’abbondanza”, e quindi dal ritorno in un’Italia post-Seconda guerra mondiale rappresentata quasi come un’Arcadia alla ripetizione del viaggio originale di Umbertina compiuto dalla omonima bisnipote, che come la bisnonna (ri)trova in America il paradiso.
Emigrazione, questione femminile, rapporto con le proprio radici: queste e altre le tematiche che vengono raccontate con lo sfondo costituito da paesaggi ben presenti, caratterizzati e caratterizzanti. Umbertina è un importante libro purtroppo difficile da trovare in libreria (l’unica edizione italiana è del 2001 e non è più in catalogo) ma che ben merita lo sforzo di essere cercato e letto.
A tenere la lezione sarà Massimo Valerio De Angelis, professore di Lingue e letterature angloamericane all’università di Macerata che abbiamo avuto già il piacere di conoscere lo scorso anno con un bellissimo intervento su Nathaniel Hawthorne e lo scenario naturale italiano.
Come per tutti gli altri incontri, questo su Helen Barolini ed il suo romanzo Umbertina è organizzato dalla sezione maceratese di Italia Nostra e dal dipartimento di studi umanistici di UniMC, con il patrocinio del comune di Macerata.
L’incontro è stato inoltre accreditato come evento formativo dall'ordine degli architetti di Macerata.
L’incontro si terrà mercoledì prossimo, 26 febbraio, alle ore 17:00 presso la sala Castiglioni della biblioteca comunale Mozzi Borgetti, in piazza Vittorio Veneto a Macerata.
Lucio Corsi tra i vincitori di Musicultura 2017, ospite al Lauro Rossi, ricorda i momenti passati a Musicultura e al pianoforte rende omaggio a Fabrizio Frizzi con la canzone che l’amato presentatore gli cantava a Macerata: Hai un amico in me di Randy Newman nella versione italiana di Cocciante dal film Toy Story, per il quale Frizzi doppiò il cowboy Woody.
Il cantautore maremmano, elegantissimo, come sempre nel suo stile da glam rocker, alle audizioni live ha offerto al pubblico: Cosa faremo da grandi? la canzone nata d’inverno sulla spiaggia del suo paese Castiglione della Pescaia che “parla di grandi imprese mandate in fumo con l’animo in pace e di un possibile modo di vivere dove ad esser festeggiati non sono i traguardi ma le linee di partenza” di recente l'uscita dell’omonimo album prodotto insieme a Francesco Bianconi e Antonio "Cooper" Cupertino.Applauditissimo, Lucio Corsi ha continuato con l’esecuzione di Maremma amara, una canzone popolare maremmana e una medley di Dalla, poi alla chitarra ha cantato la sua incantevole e immaginaria favola Senza titolo.
Ad aggiudicarsi Il “Premio Med store” assegnato dalla giuria di Musicultura per la migliore esibizione della serata Frey, la giovane cantautrice di Cremona. L’artista ha eseguito sul palco i brani Baci nel vento, Boomerang e Scusa ah ah ah con una voce potente ricca di risonanze con richiami a diversi mondi musicali.
Il pubblico del Lauro Rossi con “Premio Val di Chienti” ha scelto Spacca il Silenzio, il progetto musicale dei due fratelli Grella da Napoli. Con uno stile teatrale da buskers, accompagnati da strumenti musicali creati o recuperati durante i loro viaggi, gli artisti partenopei hanno coinvolto con passione i presenti con i brani Le origini, Km di vita e Ora posso guardare le cose con lucidità.
Sul palcoscenico di Musicultura le note cantautorali di Davide Sellari, in arte Olden hanno accarezzato il cuore del Lauro Rossi. L’artista perugino residente a Barcellona accompagnato dalla sua band ha proposto tre canzoni tratte dal suo nuovo album uscito il giorno stesso delle sue audizioni: Gli stessi sorrisi di sempre, Vacanza breve e Il Clown.
Apprezzata l’esibizione del giovanissimo Riccardo in arte Cogito (classe 1998) di Venezia, affiancato dalla sua spalla J Milli e dalla sua band, ha offerto ai presenti con il suo stile urban pop i brani Molotov e Cicca & Caffè, “dedicata a tutte quelle persone che si danno sempre un sacco da fare e hanno tutti i giorni impegnati”. Sulle note di Lucciola l’intero teatro si è illuminato con le torce degli smartphone del pubblico in sala.
Domani domenica 23 febbraio ultima trance di audizioni live al Teatro Lauro Rossi di Macerata dalle ore 17 sono attesi sul palcoscenico di Musicultura gli artisti: Luna Palumbo, SofSof, Senna, Fabrizio Gatti e Toto Toralbo gia tra gli otto vincitori di Musicultura 2014. Le audizioni live proseguiranno per altri due week end di grande musica d’autore il 27, 28, 29 febbraio e 1 marzo; 5, 6 e 7 marzo
L’ingresso è gratuito e chi non sarà presente in teatro potrà seguire gli spettacoli via streaming sul profilo Facebook di Musicultura
"La musica è l'unica cosa che amo e anche se non avessi vinto X-Factor non avrei mai potuto smettere di cantare. E' indescrivibile vedere il proprio sogno realizzarsi ed e è quello che auguro a tutti". Questa è solo una delle tante frasi di Sofia Tornambene, protagonista della sua prima serata al Teatro Rossini, che l’Amministrazione comunale ha voluto dedicare alla nuova stella della canzone italiana. "Una ragazza dal talento straordinario ed incredibilmente matura" ecco come l'hanno descritta il sindaco Fabrizio Ciarapica salito sul palco insieme all'assessore Maika Gabellieri. "Sei l'orgoglio di tutta la città - hanno continuato gli amministratori - e ti auguriamo tantissima fortuna per proseguire con successo questa strada già costellata di grandi soddisfazioni.
Al microfono di un brillante Riccardo Minnucci, Sofia si è raccontata sciogliendo pian piano le briglie ed ha stupito il pubblico che ha riempito la sala, ricambiandola con tanti applausi e vero affetto. «Le persone mi fermano e mi fanno i complimenti o mi chiedono autografi, e per me è così strano perché io mi sento semplicemente me stessa - ha risposto Sofia».
Uno spettacolo di 3 ore, con dieci canzoni cantate dalla diciassettenne e tanti video che ne hanno ripercorso le tante esperienze maturate. Il duetto stavolta Sofia lo ha fatto con papà Giovanni, più emozionato della figlia, con il ricordo ancora vivo di Tiziano Ferro e Robbie Williams. I genitori erano sempre presenti nelle tante esibizioni canore che hanno trasformato una passione in una carriera concreta.
Sul palco anche il maestro di Karate Umberto Tocchetto, il cantautore Piero Romitelli, uno dei primi maestri, Roberto Rossetti, direttore artistico della Compagnia della Marca, Marco Saltari da Corridonia con cui ha cantato “Love of My Life” dei Queen. Un coro unanime che riconosce in Sofia un talento di intonazione e capacità vocali insieme ad una tenacia ed impegno senza pari e all'umiltà che la rende autentica e per questo unica. Sofia Tornambene ha salutato tutti sulle note e il video di “A domani per sempre” regalando gli ultimi brividi prima della notte.
Foto di Luigi Gasparroni
Pianoforte e archi sono la proposta di Appassionata per la sera di carnevale al Teatro Lauro Rossi martedì 25 febbraio alle ore 21. Samson Tsoy si esibisce insieme al Quartetto delle Marche, un quintetto formato per l'occasione dal pianista kazako, musicista giovane e già vincitore di premi prestigiosi, e l'ensemble marchigiano composto da David Taglioni e Giuditta Longo ai violini, Aurelio Venanzi alla viola e Andrea Agostinelli al violoncello.
Insieme eseguono alcune delle più belle pagine composte per pianoforte e archi, il Quintetto in fa minore di César Franck e il Quintetto per pianoforte op.81 di Antonín Dvořák. Forte e intenso, dedicato a Saint-Saëns che era al piano nella prima esecuzione assoluta del brano, il Quintetto per pianoforte e archi del compositore belga-francese sancisce nel 1878-'79 il rinnovamento della forma-sonata attraverso la forma ciclica, fra innovazioni armoniche, il susseguirsi immaginifico delle modulazioni e l'uso estensivo del cromatismo che la rendono anche un'opera dal linguaggio nuovo e ardito per l'epoca. L'opera di Dvořák è una coinvolgente integrazione di elementi romantici, ispirati da Brahms, e colori folclorici. Un profondo lirismo si offre all'ascoltatore fra temi struggenti e delicati arpeggi e lo conquista per la ricchezza emozionale che riesce a esprimere mescolato com'è alla nostalgia e alla malinconia tipiche della musica popolare slava.
Il concerto è realizzato in collaborazione con l'Università degli studi di Macerata, presso la quale, nell'aula Coronelli del Polo Tucci in Corso Cavour, lunedì 24 febbraio alle ore 17 si terrà un incontro aperto agli studenti e al pubblico con il pianista Samson Tsoy e David Taglioni, violinista del Quartetto delle Marche e direttore artistico dei Concerti di Appassionata, con la moderazione della docente Unimc Giuseppina Larocca e l'intervento introduttivo di Andrea Trettaccone.
Insignito della Santander Paloma O’Shea International Piano Competition e vincitore anche della 9a Campillos International Piano Competition, Tsoy ha debuttato nell'ultima stagione con la BBC Symphony Orchestra diretta da Alexander Vedernikov e la Mariinsky Orchestra per la direzione di Valery Gergiev. Sempre lo scorso anno si è esibito in numerosi fra i festival più prestigiosi, fra i quali Aldeburgh Festival, Kilkenny Arts Festival, Theatre de la Ville a Parigi e Mozartiade a Siviglia. Le sue più recenti apparizioni lo hanno visto in tournée insieme alla Philharmonia Orchestra’s Stravinsky; fra gli eventi da segnalare in questa stagione ci sono i recital e le esibizione con orchestra alla Wigmore Hall, alla Queen Elizabeth Hall, alla Great Hall del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, al Mariinsky Theatre, e al Theatre de la Ville.
Il Quartetto delle Marche nasce nel 2009 dalla passione che i suoi quattro componenti hanno sempre nutrito per il Quartetto d'Archi, formazione considerata la regina della musica da camera. I suoi componenti vantano una intensa attività concertistica in varie formazioni, dal duo al sestetto; alla musica da camera hanno da sempre affiancato collaborazioni con orchestre come l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia, l'Orchestra del Petruzzelli di Bari, l'Orchestra da Camera di Mantova, i Solisti di Pavia, i Solisti Aquilani, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana, l'Orchestra Internazionale d'Italia, l'Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, l'Orchestra Verdi di Milano, l'Orchestra da Camera di Bologna dove spesso hanno ricoperto il ruolo di prime parti. Il Quartetto delle Marche affronta il vasto repertorio con umiltà e devozione, arricchendo spesso le esecuzioni con idee nuove frutto di una ricerca musicale costante e appassionata. L'intento è quello di contribuire alla più ampia diffusione della musica quartettistica nello spirito della condivisione e del coinvolgimento emotivo. Fanno anche parte del repertorio del Quartetto pagine di autori Marchigiani dimenticati ma che hanno operato in tutta Europa come Venanzio Rauzzini, Luigi Tomasini e Lino Liviabella. Il Quartetto delle Marche è presente nelle stagioni concertistiche delle più importanti associazioni musicali, riscuotendo sempre consensi di pubblico e di critica.
La stagione 2019-2020 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Macerata insieme all'Associazione Musicale Appassionata, con il sostegno di MiBACT, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Università degli studi di Macerata, Istituto Confucio, ANMIG. In collaborazione con Marche Concerti, Consorzio Marche Spettacolo e Accademia di Belle Arti di Macerata. Valli Pianoforti è partner tecnico.
Biglietti a 5, 15 e 20 euro presso la Biglietteria dei Teatri (mart.-sab. 10-12, 16.30-19.30, T 0733-230735) e online su Vivaticket (con diritti di prevendita).
Per informazioni www.comune.macerata.it, www.appassionataonline.it.
Da San Severino Marche alla finalissima regionale; passo breve per alunni ed alunne delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, statali e paritarie, che nei giorni scorsi si sono sfidati, al palasport comunale “Albino Ciarapica”, nella competizione provinciale del Campionato scolastico regionale Trofeo Scacchi Scuola della Federazione Scacchistica Italiana. A promuovere la manifestazione patrocinata dal Comune, l’associazione sportiva dilettantistica “La Torre degli Smeducci” e l’Ufficio Scolastico Regionale. Più di 60 le squadre partecipanti, oltre 200 gli studenti iscritti.
Per la categoria Primarie Maschile Misto primo classificato l’Istituto comprensivo “Lorenzo Lotto” di Monte San Giusto, secondo il Comprensivo “Mestica” di Cingoli, terzo il Comprensivo “De Magistris” di Caldarola. Quarto l’Istituto comprensivo “Via Ugo Bassi Zavatti” di Civitanova Marche e quinto l’“Olimpia” di Appignano.
Nella categoria Primarie Femminile accedono alle finali regionali l’Istituto comprensivo “Lorenzo Lotto” di Monte San Giusto, piazzatosi al primo posto, la “Mestica” di Cingoli, al secondo posto, e l’Istituto comprensivo “Nicola Badaloni” di Recanati. Al quarto posto la “Patrizi – Gigli” di Recanati, quinto l’Istituto comprensivo “Simone De Magistris” di Caldarola.
Per le scuole Secondarie di Primo Grado categoria Misto maschile primo classificato l’Istituto comprensivo “Nicola Badaloni” di Recanati, secondo l’Istituto “Sant’Agostino” di Civitanova Marche, terzo il Comprensivo “Ugo Bassi” di Civitanova Marche. Al quarto e al quinto posto gli Istituti comprensivi “Tacchi Venturi” di San Severino Marche e “Patrizi” di Recanati.
Per le Secondarie di Primo Grado categoria femminile primi classificati gli alunni dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche davanti a quelli dell’Istituto “Lorenzo Lotto” di Monte San Giusto.
Per la categoria scuole Secondarie di Secondo Grado allievi maschile misto, primo classificato il Liceo classico “Giacomo Leopardi” di Recanati, secondo l’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Civitanova Marche, nella categoria allievi femminile primo classificato sempre il “Leonardo Da Vinci” di Civitanova Marche. Infine per la categoria juniores misto, relativa sempre alle scuole Secondarie di Secondo Grado, primo posto per l’Istituto di Istruzione superiore “Leonardo Da Vinci” di Civitanova Marche.
Alle premiazioni finali hanno preso parte, fra gli altri, i dirigenti diversi Istituti comprensivi, la presidente dell’Asd “Torre degli Smeducci”, Caterina Ciambotti, e l’assessore allo Sport del Comune di San Severino Marche, Paolo Paoloni.
L’ Asd “Torre degli Smeducci” sta preparando per il 1 marzo il Campionato Giovanile Individuale under 18. La sfida, una selezione sempre a livello provinciale, sarà valida per l’accesso alla fase nazionale 2020.
“Cibo, futuro e innovazione”: si alza il sipario sull’edizione numero ventotto di Tipicità, il Festival enogastronomico in programma dal 7 al 9 marzo a Fermo presso il Forum. La presentazione è avvenuta, nel pomeriggio di oggi, presso la sala riunioni "Fratini" del Banco Marchigiano, nella sede di Civitanova Marche, alla presenza di un'ampia platea con le Istituzioni, gli Enti e la rete di imprese
Al centro della scena di questa edizione del festival, ancora una volta: cibo, territorio e produzioni di alta gamma, per una formula inedita che rende Tipicità una proposta unica in Italia. Più di 100 eventi in tre giorni, oltre 200 realtà protagoniste nei 13.000 mq coperti, in primis dalle Marche, ma anche da altre regioni italiane e dal mondo. Specialità introvabili, alimenti funzionali, biologici, biodinamici e nutraceutici, bollicine d’autore e birre a km. zero, il cibo che è stato ed il cibo che verrà. Imperdibili i “must” della tipicità marchigiana: dal ciauscolo allo zafferano di montagna, dal tartufo di Acqualagna all’oliva tenera ascolana e poi il celeberrimo Verdicchio e l’olio EVO di qualità, le migliori paste biologiche, la cicerchia ed il mais ottofile, il pecorino dei Sibillini e le carni di razza marchigiana.
Accanto a food and wine, le proposte di turismo esperienziale e l’area “Art & Genius”, per esaltare creatività e manualità manifatturiera che da questi luoghi s’irradiano nel mondo.
Del tutto esclusiva la “ricetta” di Tipicità, nella quale il visitatore è protagonista attivo accanto a personaggi che fanno opinione, come i recenti ospiti Paolo Mieli, Alan Friedman e Philippe Daverio, insieme a chef pluristellati del calibro di Chicco Cerea, Claudio Sadler e di Mauro Uliassi, star autoctona. Tra gli ospiti presenti quest’anno, annunciati quest’oggi da Angelo Serri direttore di “Tipicità”, anche Chef Rubio e gli chef dell’Accademia, tra i quali: Annie Feolde, Filippo La Mantia e Rosanna Marziale. Presente anche Marco Ardemagni, voce del programma “Caterpillar” su Rai Radio 2. Previsto all’inizio della kermesse anche un Press Tour con le testate nazionali di settore, nel quale sarà presente anche Bruno Gambacorta della rubrica del Tg2 Eat Parade.
Le novità di quest’anno riguarderanno soprattutto il numero dei comuni coinvolti che aumenta, così come aumentano le aree espositive. Altra peculiarità di quest’anno lo spazio destinato alla pizza Gourmet.
Sarà Banco Marchigiano il nuovo project partner di Tipicità 2020. Questa un’altra delle maggiori novità della kermesse.
"Ci siamo subito trovati con gli organizzatori di Tipicità – ha detto il DG del Banco, Marco Moreschi - abbiamo in comune il concetto e le finalità di fare rete e creare sinergie tra le eccellenze del nostro bellissimo territorio di riferimento: le Marche".
La kermesse aprirà i battenti dal 7 al 9 marzo a Fermo, per poi passare a Tipicità in Blu, in programma ad Ancona dal 21 al 24 maggio.
Tantissimi, i contributi per Tipicità dalle comunità locali: Maika Gabellieri, assessore al turismo di Civitanova, si appresta varare la terza edizione di Gusatporto, un evento direttamente collegato con “Tipicità”. Stessa cosa avverrà a Fabriano con il Remake Festival.
Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro si è detto “orgoglioso di ospitare da 28 anni il festival che celebra da ventotto anni tutte le eccellenze del Marche in Style e proietta le Marche di qualità nel mondo".
“Tipicità festival è anche confronto e scoperta di altre comunità del mondo che fanno dell’identità territoriale una chiava per distinguersi , ha continuato il direttore Serri. Nell’edizione 2020, saranno i Paesi Baschi Francesi con la comunità di Anglet, unitamente ad “incursioni” di altre regioni e di altre comunità internazionali.
“Connettere menti, creare futuro” è lo slogan dell’Expo di Dubay 2020 che Tipicità interpreta con i suoi ingredienti: qualità del cibo e del territorio, confronti tra persone e comunità consapevolezza dei fenomeni per la sostenibilità del pianeta”.
Grande successo per la prima serata di audizioni live di Musicultura 2020 che ha registrato il sold out nella suggestiva nuova cornice del Teatro Lauro Rossi di Macerata.
Attesissima sul palcoscenico del Lauro Rossi La Rappresentante di Lista: “E bello passare del tempo con la famiglia Musicultura, noi siamo più emozionati oggi di quando siamo arrivati qui la prima volta 6 anni fa” cosi Veronica Lucchesi ha salutato il grande pubblico di Musicultura e con la sua potente voce, accompagnata al pianoforte da Dario Mangiaracina, ha incantato e fatto vibrare d’emozioni il Lauro Rossi con Panico, Guardateci Tutti, Questo Corpo e La Rappresentante di Lista il brano con cui il duo è stato finalista di Musicultura nel 2014. A grandissima richiesta, La rappresentante di lista ha concluso la sua intensa esibizione con Maledetta tenerezza accompagnata dai canti e dai grandi applausi del pubblico in sala.
Tra le prime file nella platea del Teatro, in attento ascolto, la giuria di Musicultura capitanata dal Direttore Artistico del Festival Ezio Nannipieri e formata da Stefano Bonagura critico musicale, Marco Maestri compositore, Fiamma Sanò giornalista, Prof. Marcello La Matina dell’ Università di Macerata, Prof. Roberto Giambò dell’Università di Camerino e gli studenti dei due atenei partner del Festival.
Ad aggiudicarsi il “Premio Med Store” della giuria di Musicultura, per la migliore esibizione della serata Lemuri di Roma. Vittorio Centrone è il creatore di Lemuri cantautore visionario, nato dalla traslazione dell’artista con uno spirito similare da cui è scaturita una vera e propria opera rock. Lemuri con un look da rockstar, ricco di influenze dandy ottocentesche e dettagli di trucco che richiamano alla tradizione degli indiani d’America ha presentato i brani: Cose inutili, Don Chisciotte e Niente da dire.
Il “Premio Val di Chienti” decretato dal pubblico presente è andato a I miei migliori complimenti, musica di forte ispirazione elettronica internazionale creata col Macbook che parla “d’amore e di frutta”. Un progetto di Walter Ferrari che “ vive a Milano, ha studiato alla Bocconi, amato Carolina e pianto al Rocket” così si racconta l’artista che ha conquistato i presenti con i suoi brani: Colazione da Gattullo, Da paura e Inter Cagliari.
Sul palcoscenico del Lauro Rossi apprezzatissima l’esibizione di Hanami di Napoli, l’ artista più giovane della serata, che accompagnata dalla sua chitarra ha offerto al pubblico con una vasta gamma di sfumature vocali Ambra, Mentre coglievi un fiore e Contro volontà. “Hanami è il nome d'arte che ho scelto perché sono fortemente legata al Giappone e alla sua cultura – detto l’artista partenopea –“ significa fioritura del ciliegio "
Dalla Brianza a Musicultura gli Insonia Rosa: Sonia Rosa e Massimo Lucia, due cantautori che hanno intrecciato le loro esistenze e la loro musica per esprimere in modo chiaro quanto è straordinaria la banale realtà̀, hanno presentato i brani Viola di sera, Amore sporco e Il sole ci nasconde. “Creare canzoni è una missione è ciò che ci fa stare bene è il nostro modo d’imprimere nel tempo idee, emozioni e melodie; - hanno raccontato alla giuria - ogni giorno cerchiamo di farlo meglio e senza paura.”
Le audizioni live al Teatro Lauro Rossi di Macerata aperte al pubblico, continuano a ritmo incessante di 4/5 esibizioni degli artisti in gara ogni sera, in programma per domani sabato 22 febbraio Stefano Vergani, Disarmo, Beatrice Arnera, Berlino84, Leonardo Angelucci.
Si terrà domani, sabato 22 febbraio, a partire dalle ore 9.30 presso l’auditorium della Biblioteca Filelfica, una tappa del tour maceratese di Roberto Mancini e del movimento politico “Dipende da noi”, impegnato in questa fase a raccogliere le istanze dei territori ed incontrare le esperienze di lotta di una Regione che sta mostrando tutti i limiti di un modello di sviluppo che sta segnando il passo.
In particolare, l’appuntamento di Tolentino si concentrerà attorno ai temi del sisma e della ricostruzione, a partire da un confronto franco e aperto con i cittadini ed i comitati che si sono organizzati negli ultimi anni nel territorio del cratere.
D’altro canto la città di Tolentino rappresenta la città-simbolo della gestione del terremoto, con oltre 26.000.000 di euro assegnati tra Protezione Civile e Regione Marche per la costruzione ex novo di strutture abitative in sostituzione delle abitazioni di emergenza, oltre 200 persone che tutt’oggi vivono nei container nella quasi assoluta promiscuità e nessuna SAE allestita, nonostante gli oltre 2000 sfollati che tutt’oggi vivono lontano dalle proprie abitazioni inagibili a tre anni dal terremoto.
Alla luce di questi dati, appare quanto mai centrale approfondire la riflessione sulla gestione del sisma anche alla luce dei dati circa il processo di spopolamento che le Marche in generale e l’area del “cratere sismico” in particolare stanno vivendo, evitando che ogni politica di rilancio venga elaborata esclusivamente da “addetti ai lavori” escludendo a priori chi vive i territori.
Costituitosi nel gennaio 2020, il movimento “Dipende da Noi”, sorto per la volontà - da parte di persone, gruppi, associazioni di volontariato presenti in tutto il territorio delle Marche - di rinnovare la politica in Regione e per creare un canale tra la società civile e l’istituzione regionale, intende così assumere la sfida di contribuire a rendere il tema della ricostruzione come centrale nel dibattito in vista delle prossime elezioni regionali."
L'Amministrazione comunale di recanati invita le famiglie a partecipare alla “Notte dei Racconti” Venerdì 21 febbraio 2020 alle ore 21.00: tutti insieme, tutti alla stessa ora, adulti e bambini si possono trovare attorno a storie, avventure ed emozioni da leggere, narrare ed ascoltare.
Raccolgono la proposta che arriva da Reggio Emilia, per riscoprire il valore e la magia del racconto, in un moltiplicarsi di voci che, come stelle, accenderanno la Notte dei racconti, che quest’anno è dedicata a Loris Malaguzzi e a Gianni Rodari nel loro centenario.
Il tema della notte dei racconti è “Storie in cielo e in terra”: “Le storie tessono ponti tra cielo e terra, sono binocoli che fanno intravedere l’invisibile, chiamano mondi, riuniscono i vivi, ci allenano al tutto possibile. Le storie vogliono attenzione, si aprono nel buio dell’ascolto, generano meraviglia, sono semi di fantasia e crescono solo se annaffiate in un terreno libero dalle potenti interferenze di cellulari, computer e televisori - dice Monica Morini, la consigliera della Notte dei racconti - Troviamo il modo di creare uno spazio e un tempo di vicinanza con i più piccoli, in cui ci sia qualcosa di azzurro, il colore del pianeta terra visto dal cielo, che possiamo indossare come una parte dell’abbigliamento o inserire con i teli da stendere per sederci in cerchio, se vogliamo".
Continua Morini: "Il cerchio è il modo migliore per ascoltare storie, ricorda lo stare intorno al fuoco come avveniva una volta nelle nostre campagne. Il posto del narratore è un luogo speciale, per questo una luce lo illumina, lasciando intravedere il volto e le mani di chi racconta. Le altre luci si abbassano. Chi ha un bel mappamondo luminoso, potrebbe accenderlo, per ricordare che la Terra è la nostra casa e va custodita Il suono di una campanella o di un tamburello, di uno strumento musicale, segnala l’ingresso in un tempo nuovo, l’inizio di un rito festoso per tutti, di una sospensione magica della quotidianità. Una filastrocca di Rodari può aprire il rito della narrazione: Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente; chi sta fermo non cammina; chi va lontano non s’avvicina; chi si siede non sta ritto; chi va storto non va dritto; e chi non parte, in verità, in nessun posto arriverà. Si può usare anche una filastrocca tratta dalla nostra tradizione. Una per iniziare, una per finire. Le filastrocche sono formule, segnano un passaggio dal tempo naturale al tempo altro del C’era una volta…, del tutto è possibile con la fantasia".
Tutti possono registrare la propria filastrocca in un vocale nella lingua che preferisce ( italiano, dialetto, lingua inventata, inglese, russo, cinese, arabo, esperanto…), specificando alla fine della filastrocca il proprio nome e la città di provenienza, contribuendo così a creare il Golden Record per “orecchio acerbo”, come il Golden Record della sonda spaziale Voyager, che continuerà a viaggiare tra cielo e terra. La notte dei racconti ci invita a spegnere cellulari, computer, televisori, per accendere la musica della parola che chiama all’ascolto, all’incontro, allo stare insieme quieto, morbido e caloroso, libera la memoria e scatena l’immaginazione in adulti e bambini.
Conclude la consigliera Morini: "Buona Notte dei Racconti, dovunque sceglierete di stare, da soli in famiglia o invitando amici e vicini nella vostra casa. E ricordate che “le storie sono vere”, tracciano sentieri di immaginazione e di stupore che riportano a una casa azzurra, fragile ma ancora luminosa, chiamata Terra".
Le registrazioni audio possono essere inviate via Whatsapp al 3207681111 oppure via mail a laboratorio.rodari@comune.re.it.
La tua notte dei racconti potrà poi essere condivisa su Facebook e Twitter con l’hashtag #reggionarra Andando sul sito www.reggionarra.it si trovano le istruzioni per partecipare e anche un’ampia selezione di letture da poter fare.
Proseguono con grande interesse e successo di pubblico a Camerino i concerti della Gioventù Musicale d’Italia.
Domenica 23 febbraio, alle ore 17:30 nell’aula magna del polo scolastico provinciale, sede dei Licei Costanza Varano e dell’Istituto Tecnico Antinori, si svolgerà il quarto appuntamento della 50^ Stagione Concertistica organizzato dalla storica associazione camerte.
Ospite del pomeriggio sarà il Quintetto a fiati “EISMOS”, che eseguirà un interessantissimo programma impaginato con brani di Franz Danzi (Quintetto in sol minore op.56 n. 2), Gyorgy Ligeti (Six Bagatelles), Claude-Paul Taffanel (Wind Quintet) e Jaques Ibert (Trois pièces brevès).
Il Quintetto Eismos nasce a Roma dall’unione di cinque giovani strumentisti a fiato che frequentano l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; si è già esibito per importanti associazioni concertistiche ed enti, sotto la direzione di Maestri quali Antonio Pappano, Nicola Piovani, Giovanni Sollima, Salvatore Accardo, Yoel Levi... Il Quintetto propone una combinazione di repertorio puro, nuova musica e arrangiamenti, spaziando dalla musica del ‘700 alla contemporanea.
Il Quintetto Eismos è composto da Tommaso Gaeta (flauto), Luca Di Manso (oboe), Giuseppe Federico Paci (clarinetto), Sarah Carbonare (fagotto) e Pierluigi Santucci (corno).
Per ulteriori informazioni sulla stagione si può consultare il sito www.jeunesse.it, scrivere una mail (gmi_camerino@libero.it, oppure info@musicamdo.it), telefonare ai numeri 338.3821153 – 328.6111678.
Il costo del biglietto intero è di euro 10, ridotto ad euro 5 per gli studenti universitari; ingresso libero invece per gli studenti delle scuole medie e superiori e gli under 14.