"La musica è l'unica cosa che amo e anche se non avessi vinto X-Factor non avrei mai potuto smettere di cantare. E' indescrivibile vedere il proprio sogno realizzarsi ed e è quello che auguro a tutti". Questa è solo una delle tante frasi di Sofia Tornambene, protagonista della sua prima serata al Teatro Rossini, che l’Amministrazione comunale ha voluto dedicare alla nuova stella della canzone italiana. "Una ragazza dal talento straordinario ed incredibilmente matura" ecco come l'hanno descritta il sindaco Fabrizio Ciarapica salito sul palco insieme all'assessore Maika Gabellieri. "Sei l'orgoglio di tutta la città - hanno continuato gli amministratori - e ti auguriamo tantissima fortuna per proseguire con successo questa strada già costellata di grandi soddisfazioni.
Al microfono di un brillante Riccardo Minnucci, Sofia si è raccontata sciogliendo pian piano le briglie ed ha stupito il pubblico che ha riempito la sala, ricambiandola con tanti applausi e vero affetto. «Le persone mi fermano e mi fanno i complimenti o mi chiedono autografi, e per me è così strano perché io mi sento semplicemente me stessa - ha risposto Sofia».
Uno spettacolo di 3 ore, con dieci canzoni cantate dalla diciassettenne e tanti video che ne hanno ripercorso le tante esperienze maturate. Il duetto stavolta Sofia lo ha fatto con papà Giovanni, più emozionato della figlia, con il ricordo ancora vivo di Tiziano Ferro e Robbie Williams. I genitori erano sempre presenti nelle tante esibizioni canore che hanno trasformato una passione in una carriera concreta.
Sul palco anche il maestro di Karate Umberto Tocchetto, il cantautore Piero Romitelli, uno dei primi maestri, Roberto Rossetti, direttore artistico della Compagnia della Marca, Marco Saltari da Corridonia con cui ha cantato “Love of My Life” dei Queen. Un coro unanime che riconosce in Sofia un talento di intonazione e capacità vocali insieme ad una tenacia ed impegno senza pari e all'umiltà che la rende autentica e per questo unica. Sofia Tornambene ha salutato tutti sulle note e il video di “A domani per sempre” regalando gli ultimi brividi prima della notte.
Foto di Luigi Gasparroni
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