Dopo l’edizione 2021, svoltasi eccezionalmente in forma di Festival nel rispetto delle normative vigenti, si rinnova l’appuntamento con la rievocazione storica Castrum Sarnani … il medioevo che ritorna, con una XIV edizione all’insegna della ripartenza e incentrata sul tema “Intra Moenia”, ovvero sulle testimonianze dei suoi abitanti, i cittadini che, a partire dalla seconda metà del duecento, iniziano a vivere “all’interno delle mura” e che danno vita agli edifici del centro storico e al patrimonio artistico in esso contenuto: anzitutto la Chiesa di Santa Maria di Piazza Alta chiamata, appunto, “intra moenia”.
Il progetto, nato nel 2008 a Sarnano da una iniziativa dell’Associazione Tamburini del Serafino, tornerà dopo due anni di assenza a far rivivere i vicoli dell’affascinante borgo di Sarnano. La manifestazione con il patrocinio e contributo del Ministero del Cultura, della Regione Marche e del Comune di Sarnano prenderà il via Giovedì 11 Agosto 2022 con l’apertura della trentennale Taverna della Luna e con lo spettacolo serale Fuoco, a cura della Compagnia dei Folli, che trasformerà la solenne Piazza Alta in un luogo magico.
Un viaggio visionario, contornato da personaggi incantati, in cui il fuoco è l’elemento protagonista: da Prometeo, eroe mitologico che rubò il fuoco agli dei, a l’Araba Fenice, fino alla battaglia finale dove gli dei contenderanno il fuoco agli uomini. Un susseguirsi di coreografie di teatro danza, di pirotecnica, di trampoli e macchine sceniche che accompagneranno lo spettatore in un viaggio fantastico attraverso personaggi ed eroi mitologici.
Presso la Taverna della Luna, che rimarrà aperta dal 11 al 20 Agosto su un balcone panoramico ai piedi del maestoso Palazzo del Popolo, in cui tutto è pensato per far vivere all’ospite l’autentico sapore del passato, gli ospiti, serviti da personale in costume del tempo e allietati con musiche e spettacoli a tema, potranno gustare pietanze tipiche dell’epoca, preparate esclusivamente con ingredienti esistenti nell’Europa medievale.
Dal 17 fino al 20 agosto, si entrerà nel vivo della manifestazione con … il medioevo che ritorna: le vie del borgo accoglieranno botteghe e banchi di artigiani intenti a mostrare l’arte dei loro antichi mestieri e le piazze prenderanno vita grazie a osterie, spettacoli di mangiafuoco, combattimenti di scherma antica, cantastorie, giocolieri, streghe e strani personaggi del tempo.
Un’edizione 2022, in cui i visitatori potranno peregrinare tra i vicoli alla ricerca di un’atmosfera suggestiva o alla scoperta degli angoli nascosti del centro storico e delle impronte lasciate dai suoi abitanti attraverso visite guidate e la mostra Scorci di vita Intra Moenia, esposizione con pannelli divulgativi che, basandosi anche sugli antichi Statuti Comunali raccolti in un volume del 1506, racconta l’organizzazione della vita quotidiana nel castrum nei secoli appena successivi la nascita del Comune.
Accompagnati da simpatiche animatrici per le vie del borgo, i più piccoli potranno invece immergersi in un Medioevo dei bambini immaginario attraverso giochi di abilità, spettacoli di animazione e la visita didattica dell’Accampamento Storico, a cura della Compagnia Grifone della Scala di San Severino Marche. Un percorso in cui tutto è pensato per accogliere le famiglie, anche attraverso la predisposizione di Giornate Medievali, pacchetti turistici comprensivi di vitto e alloggio nelle varie strutture ricettive presenti nel Comune.
Successo di pubblico e apprezzamenti per la giornata di festival dedicata a Raffaella Carrà. Dopo l’apertura con Vasco Rossi il festival civitanovese ha proposto ieri sera una serata al femminile dedicata alla più amata degli italiani scomparsa lo scorso anno. Un omaggio arricchito dalle riflessioni di Claudia Bonadonna, Selena Pastorino e Paolo Armelli.
Il pomeriggio si è aperto con l’autrice e giornalista Bonadonna che al Lido Cluana ha fatto un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle donne musiciste che hanno rotto steccati ideologici e pregiudizi diventando loro malgrado icone dei tempi. “Non nascondo che ci siamo molto interrogati su come condurre queste giornate dopo il crimine odioso che ha lasciato sbigottiti tutti noi, se fermarci o andare avanti – ha ribadito in apertura Lucrezia Ercoli – ma poi davvero abbiamo capito che più che la sicurezza sono la cultura e la bellezza che salvano il mondo”.
E in effetti tutti gli interventi hanno toccato riflessioni legate al superamento di ideologie e steccati e come anche singole vite abbiano inciso nei cambiamenti sociali. “Sono donne che hanno operato una rivoluzione gentile, che passa dai corpi, dalle parole, dalla musica e dall’arte – ha detto Bonadonna – capaci anche attraverso gli abiti e le movenze di atti di liberazione”. Tra queste le Runaways prima band glam rock completamente al femminile o la cantante degli Xray spex, di origine somala e protagonista della scena punk inglese fino ad arrivare a Madonna e Tina Turner.
Il philoshow ha ripercorso la carriera di Raffaella Carrà, dagli esordi quando ancora il suo cognome era Pelloni fino alla morte, una scomparsa avvenuta senza fare rumore, a dispetto di una esistenza al centro dei riflettori. “Scegliendo il cognome Carrà cambia identità, si trasforma in un’opera metafisica – ha ricordato dal palco Lucrezia Ercoli – è stata uno stile di vita”
Dal palco la filosofa Selena Pastorino ha intrattenuto il pubblico con un’attenta riflessione sugli stereotipi e aspettative della società rispetto al corpo delle donne: “siamo parte di una complessità che ci disorienta, il livello di insofferenza con cui accogliamo l’altrui umanità varia molto. Etichette e confini si fanno così margini e discrimini: quelli che tracciamo, come singoli individui o come società tutta, tra coloro che possono permettersi di essere soggetti a tutto tondo, e quindi di evolvere, contraddirsi, sorprenderci, e coloro dai quali esigiamo invece una coerenza assoluta e ottusa, come quella propria dei semplici oggetti.
A questo nutrito gruppo di persone marginalizzate e discriminate appartengono anche le donne, che, pur con una certa variabilità relativa alle altre condizioni che le definiscono, sono letteralmente oggetto di pressanti aspettative sociali”. A chiudere Paolo Armelli autore del libro “L’arte di essere Raffaella Carrà” che ha ripercorso le tappe della carriera: “la Carrà è un prisma e ciascuno può scegliere la Raffaella che preferisce, quella spagnoleggiante, la Carrà rassicurante in tailleur di Pronto Raffaella, la platinata settantenne degli ultimi tempi o l’icona glitterata divenuta riferimento del mondo lgbt”.
Oggi ultima giornata di festival: si inizia con un ritorno al passato, al 31 luglio 1979 quando il polisportivo fu tappa dell’epico tour Banana Republic rivissuto negli scatti di Enrico Lattanzi. A seguire Massimo Donà musicista e filosofo introdurrà la serata dedicata a Lucio Dalla con una discussione sull’arte dell’improvvisazione. Dalle 21.30 il philoshow con la band Factory e ospiti più attesi tornano a Civitanova il critico e saggista Filippo La Porta e Mister Fantasy Carlo Massarini.
Dal primo al sei agosto si svolgerà la prima edizione del festival MaskaMarke: spettacoli gratuiti, formazione, turismo, arte, cultura e territorio con un seminario/workshop, Maska Mater, tenuto dai maestri Claudia Contin Arlecchino e Francesco Facciolli.
Un progetto della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti di Treia, che si avvale della direzione artistica di Francesco Facciolli, sposato dai comuni di Castelraimondo (ente capofila), Gagliole, Pioraco e Sefro con la partnership della Regione Marche, dell’Unione Montana Potenza Esino Musone ed UILT.
In una settimana si porteranno nel territorio spettacoli di commedia dell’arte, da offrire agli abitanti e ai turisti del territorio in un clima di scambio e condivisione tra cultura, turismo e gastronomia. Il workshop si terrà nella palestra della scuola media dell’Istituto Strampelli, la segreteria e l’accoglienza nell’atrio della scuola media.
«MaskaMarke è un’occasione per conoscere il teatro da vicino, soprattutto dal punto di vista dei linguaggi, che non sono solo orali, ma anche corporei. – ha affermato Fabio Macedoni - Una fisicità che in questo tipo di teatro la fa da padrone. I laboratori saranno tenuti da due personaggi importanti: Claudia Contin Arlecchino e Francesco Facciolli, due figure che tengono stage in tutta Europa da anni. Un progetto importante, di territorio, che ci auguriamo possa continuare negli anni».
«Maska Marke è un progetto itinerante che ruota attorno ai comuni in cui ricade l’Istituto Comprensivo Strampelli. – ha precisato l’assessore alla Cultura del Comune di Castelraimondo Elisabetta Torregiani - Avevamo iniziato a discutere con il compianto dirigente scolastico Cavallaro di un progetto parallelo a questo, ovvero Maska Frikì. Maska Frikì verrà ripreso più avanti e siamo contenti di questo, il teatro aiuta tantissimo i ragazzi, come lo sport o la musica.”
Questo il programma degli spettacoli, tutti a ingresso gratuito: in piazza Dante, a Castelraimondo, lunedì 1 agosto, ore 21, apertura ufficiale del festival con l’intervento degli artisti e delle autorità; ore 21.30 parata inaugurale itinerante con “Pulcinella sulla Luna”, presentata da Accademia Creativa, da piazza Dante a corso Italia a piazza della repubblica e ritorno; martedì 2 agosto ore 21.30 in largo Zamparini a Gagliole “Pulcinella cornuto immaginario” presentato da Accademia Creativa; mercoledì 3 agosto ore 21.30 in piazza Dante a Castelraimondo Gaspare Nasuto in uno spettacolo di burattini “Pulcinella e Cappuccetto Rosso”; giovedì 4 agosto ore 21.30 al chiostro di San Francesco di Pioraco “Né serva né padrona” con Claudia Contin Arlecchino; venerdì 5 agosto ore 21.30 sulla Torre Varano di Sefro “Inganno in maschera, presentato dalla Compagnia I Picari; sabato 6 agosto ore 21.30 in piazza Dante a Castelraimondo dimostrazione degli allievi workshop “Burle in maschera” e chiusura del festival.
Straordinario successo tricolore ottenuto ieri dagli azzurri del pattinaggio inline freestyle nella seconda giornata di gare di finale di Coppa del Mondo tre stelle. A Porto Recanati l’Italia ha dominato il medagliere della Conero Hero Battle, seconda e ultima tappa dopo Parigi, per un bottino complessivo di tre ori, tre argenti e quattro bronzi; una competizione alla quale hanno assistito circa 2 mila persone.
Nella categoria Speed junior femminile la lombarda Matilde Arosio si è confermata una fuoriclasse, bissando il risultato della prova francese con un altro fantastico oro. Una prestazione intensa che ha trionfato davanti alla romana Giorgia Coloprisca, medaglia d’argento, e alla bustese Sara De Tomasi, medaglia di bronzo. Nel maschile junior il campione toscano Alessandro Cosentino è salito sul gradino più alto del podio aggiudicandosi punti preziosi per la scalata al ranking mondiale World Skate. Secondo posto per Gioele Fornersis e terzo per Federico Vietti.
Grandi risultati anche nello Speed categoria senior, dove, tra gli uomini, si è fatto valere l’azzurro Alessandro Lissoni, tra i grandi interpreti di questa disciplina e medaglia d’oro. L’argento è andato al francese Remi Mernard, mentre il lombardo Stefano Galbiati ha conquistato la medaglia di bronzo. Nello Speed senior femminile la vittoria è andata a Yi – Pei Chen di Taiwan, mentre le italiane Sveva Romano e Gomathi Berti hanno conquistato rispettivamente l’argento e il bronzo.
Le gare proseguono questa sera con le competizioni di Classic: attesi in pista il campione del mondo Lorenzo Guslandi, pronto a difendere l’oro di Parigi, e Viola Luciani, marchigiana di Castelfidardo, la più giovane della delegazione azzurra, che cercherà di tornare sul podio dopo il bronzo della prova francese. Domani sarà la giornata conclusiva con gli attesissimi podi della specialità Battle.
Organizzata dalla Conero Roller, associazione sportiva di pattinaggio artistico, a rotelle e inline freestyle, sotto l’egida di Fisr e Word Skate (Federazioni italiana e internazionale Sport Rotellistici) e con il patrocinio di Regione Marche, Coni e Comune di Porto Recanati, si sta svolgendo nel cuore del Village di piazzale Europa. Attorno al main event, sono tantissime le iniziative che stanno animando Porto Recanati da mattina a sera. Ieri è arrivata nella città marchigiana la star di TikTok Asia Busciantella, accompagnata dalle colleghe Rebecca Parziale e Iris Di Domenico. Per le giovanissime influencer tanti selfie e prove di pattinaggio.
Tutti in piedi in silenzio in memoria di Alika. Si è aperto così il primo evento di Rocksophia. La cronaca drammatica di quanto accaduto è entrata nella scaletta del primo spettacolo di Popsophia. Una serata gravata nello spirito dalla brutale aggressione subita da Alika, il mendicante nigeriano ucciso a mani nude ieri pomeriggio da un 32enne italiano.
"Quando arrivano le tenebre la filosofia e l’arte possono davvero riportare la luce" ha esordito la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che ha chiesto in apertura un minuto di silenzio assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica anche lui commosso e che ha rappresentato lo sconcerto della comunità per i terribili fatti che hanno scosso la città.
E tutto lo show è stato un tentativo di elaborare insieme come comunità unita il trauma dell’odio e della violenza proponendo l’alternativa della cultura e della bellezza. Su questa linea anche gli interventi di apertura degli ospiti chiamati a raccontare la filosofia di Vasco Rossi: “ho saputo quanto accaduto a pochi metri da qui – ha detto Ilaria Gaspari, filosofa e scrittrice – di fronte alla violenza così efferata si rimane sconcertati, con un senso di impotenza che mi ha fatto interrogare su quale sia il ruolo di chi si occupa di filosofia, di letteratura, di cultura rispetto a fatti di cronaca di questo tipo. Siamo chiamati a riflettere sull’odio e sulle brutture dell’animo umano. E che solo un nuovo umanesimo può essere consolazione del nostro stare al mondo come comunità".
A ricercare “un senso” a quanto accaduto anche il giornalista Leo Turrini che si è appellato alla pratica dell’accoglienza, a guardare a chi è in difficoltà riscoprendo l’umanità che proprio con la musica e con la cultura possono essere coltivati. E Civitanova ha risposto ieri sera con un grande abbraccio corale, quasi 2000 i presenti, dentro e fuori l’arena, un pubblico eterogeneo, composto anche dai tanti fan del Blasco.
L’evento, il primo della trilogia di Rocksophia, ha avuto al centro la filosofia di Vasco Rossi: nel pomeriggio il filosofo Alessandro Alfieri ha aperto la discussione analizzando come il fenomeno Vasco si sia consolidato fino a diventare mito, mentre nella serata la Gaspari ha azzardato un curioso accostamento fra Vasco e Proust e sulla nostalgia per il tempo perduto che permea la Recherche e i tempi verbali di gran parte delle canzoni del rocker di Zocca.
Su tutto a scandire il ritmo delle canzoni reinterpretate dalla band Factory, intervallate dagli aneddoti del giornalista Leo Turrini che ha raccontato episodi inediti della carriera di Vasco come il primo concerto alla discoteca Picchio rosso come rimpiazzo di Patrick Hernandez. In scaletta i brani epici: Vita spericolata, Stupendo, Una canzone per te, Sally, Vado al massimo.
Stasera si prosegue con l’omaggio a Raffaella Carrà con ospiti alle 18.30 Claudia Bonadonna autrice e scrittrice che racconterà le icone musicali pop al femminile, Selena Pastorino che affronterà il tema del corpo e Paolo Armelli che invece racconterà come la Carrà sia diventata il mito anche per la comunità Lgbt.
Chiusura domenica con Lucio Dalla a 10 anni dalla morte. Dalle 18.30 al Lido Cluana un viaggio a ritroso nel tempo di 40 anni, a quel 31 luglio 1979 quando il polisportivo civitanovese ospitò la tappa di Banana Republic con Dalla, De Gregori e un giovanissimo Ron a spalla del cantautore bolognese.
Per l’occasione dall’archivio fotografico di Enrico Lattanzi verranno proiettati alcuni scatti inediti. A seguire Massimo Donà filosofo e musicista, affronterà il ruolo del jazz e dell’improvvisazione in Lucio Dalla.
La sera, accompagnato dalle melodie di Lucio Dalla, lo scrittore Filippo La Porta leggerà il testo di "Anna e Marco" come se fosse l’esegesi di un brano poetico. Torna sul palco di Rocksophia Carlo Massarini, a lui il compito di tessere le tante anime di Lucio Dalla in uno show che si annuncia indimenticabile. Prosegue fino a domenica anche la mostra "Autres regards" al Lido Cluana dalle 21.30 navigabile con visori 3D.
L'Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati ha accolto ieri sera lo show di Steve Hackett, storico chitarrista dei Genesis con il suo gruppo composto da ulteriori 6 elementi (basso, chitarra, fiati, tastiere, batteria, voce).
Hackett ha dapprima suonato alcuni famosi pezzi del suo repertorio da solista, incantando il pubblico con gli assoli della sua chitarra elettrica, passando poi a “Second’s Out”, album doppio dei Genesis che di fatto rappresenta una sorta di “very best” della discografia del gruppo inglese a cavallo degli anni compresi tra il 1971 e il 1977.
L’attacco di “Squonk” tratta dall’album “A trick of the tail” del 1977 ha dato il via ad una serata condita dalla melodia dei suoni unici caratteristici della famosa band inglese. Da lì, un crescendo con tutti i brani storici della band: da Afterglow a The capet crawlers, da The Cinema Show a The lamb lies down on Broadway.
A conclusione “Dance on a Vulcano” e “Los Endos” hanno messo il punto esclamativo su un concerto di due ore e quaranta minuti che i 1600 appassionati che gremivano l'Arena Gigli hanno apprezzato in modo particolare.
Annullato l'appuntamento di oggi di "Dialetto per Diletto", la rassegna di teatro dialettale organizzata dal centro commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata, a causa della positività al covid di un membro della compagnia teatrale "AVIS MACERATA" che avrebbe presentato "Coppie Scoppiate".
Tutti i venerdì di luglio presso l’anfiteatro esterno con inizio alle ore 21.30 sono state proposte divertenti commedie dalle principali compagnie teatrali amatoriali della zona con ingresso gratuito e divertimento assicurato.
Irene Grandi ha aperto il concerto "IO in Blues" tra gli applausi e l’entusiasmo degli oltre tre mila presenti ieri sera in piazza Giacomo Leopardi a Recanati durante l'ultimo appuntamento di "Lunaria", la rassegna estiva di Musicultura diretta da Ezio Nannipieri e organizzata con il Comune di Recanati.
Accompagnata da Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso, Fabrizio Morganti alla batteria e da Pippo Guarnera che con il suo organo hammond ha dato il “sound ” al concerto, l’amata artista fiorentina si è esibita con i brani che hanno formato la sua crescita e la sua voce.
Tra le canzoni internazionali la Grandi ha eseguito “Why can't we live together” di Timmy Thomas, “Something’s Got a Hold on me” di Etta James, “For What it's Worth” di Buffalo Springfield; nel repertorio italiano ha rivisitato in chiave blues le sue canzoni e quelle degli autori che ha sempre amato, esibendosi con “Se la mia pelle vuoi” di Battisti, “E poi..” di Mina e un entusiasmante medley dei suoi successi “Bruci la città”, “Bum Bum” e "La tua ragazza sempre".
“Lunaria 2022 è stata un grande successo, ci ha offerto emozioni fortissime in un variopinto e intrigante mix di sound, canzoni e storie immerse nei nostri luoghi simbolo – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi alla fine del concerto- ringrazio Ezio Nannipieri per aver proposto scelte artistiche di grande qualità perfettamente in linea con le attitudini culturali della nostra città.”
Grande soddisfazione ha espresso anche l’assessora alla Cultura Rita Soccio: “ Oltre al successo di tutte le serate sold out che hanno visto la presenza dei nostri concittadini e dei tanti turisti e visitatori provenienti da tutta la regione, quest’anno Lunaria è riuscita a coniugare con una eleganza e raffinatezza unica le due espressioni culturali della nostra città, la musica e la parola nei luoghi più suggestivi di Recanati.”
“Mi viene da dire che abbiamo visto e vissuto una Lunaria perfetta. – Ha commentato Ezio Nannipieri - Ogni spettacolo ha regalato sostanza, tensione artistica, qualità espressiva. Ha lasciato il segno la grande festa danzante in piazza Leopardi con i Subsonica in veste di sciamani del Groove. Ha commosso l’evocazione di Chet Baker, che il trio musical-narrativo d’eccezione composto da Massimo Popolizio, Fabrizio Bosso Juan Olivier Mazzariello ha messo in scena al Colle sull’Orto dell’Infinito. E poi stasera Irene Grandi ha confessato tutto il suo amore per le grandi icone blues che l’hanno formata.”
Montelago Celtic Festival, in programma il 4, 5 e 6 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti, presenta una delle novità della XIX edizione rivolta ai più piccoli: nel Baby Park si terranno incontri per il lettori di domani con nomi di eccellenza.
Venerdì 5, nel pomeriggio, uno dei più apprezzati illustratori marchigiani, Micol & Mirco, presenterà il libro "Chi ha rubato la marmellata" di cui ha curato le illustrazioni e scritto da Andrea Coccia. Subito dopo Loredana Lipperini racconterà il suo ultimo scritto, "Il senzacoda", la storia di un gatto scaccia mostri. A seguire Vera Gheno parlerà della nuova collana "Scatoline", della casa editrice Effequ.
Sabato 6 agosto sarà la volta di Francesca Matteoni con un laboratorio molto particolare: usare l’immaginazione, i suoni e i corpi per muoversi tra l’animale e l’umano, alla ricerca di uno spazio abitabile e condiviso. Poi toccherà a Micol Beltrami e Agnese Innocente con la presentazione della graphic novel "Anna dai capelli verdi". Alle 18,30 Claudia Palmarucci e Stefano Ciocchetti racconteranno "Isola delle ombre", l’albo illustrato che ci porta in uno strano mondo degli animali.
Sarà possibile accamparsi in viale Baggins, Mordor St. o Galadriel Boulevard. Per gli appassionati di tende e picchetti un’area con sempre più servizi; per chi sceglie il camper, zona attrezzata, accoglienza e info-point; fascia riservata anche ai biker, mentre le famiglie con bambini potranno sistemarsi al Family Camping, uno spazio divertente e sicuro all’interno del Family Village.
Un evento che si estende su 60 ettari di natura, con 2 mega tensostrutture che assicurano relax e ombra, 3 palchi, 90 stand di produttori artigianali e 23 aziende agricole, per quello che a tutti gli effetti è diventato il caso italiano più virtuoso di expo rurale esperienziale. Montelago Celtic Festival è un evento firmato La Catasta e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Contram, Università di Camerino, Protezione Civile e Croce Rossa.
Arte e filosofia. Due discipline che sono espressione diretta di animo e intelletto umani, e che, prese singolarmente, richiedono impegno nell’essere forgiate. Coniugarle insieme, poi, diventa quasi un azzardo: un esercizio forse per pochi eletti. E’ in questa sorta di impasse che va ad inserirsi MeGa, la galleria modulare presentata ufficialmente ieri in apertura dell’edizione 2022 del Rocksophia, il festival (felice parto dell’associazione Popsophia) che unisce in un unico ensemble musica, arti visive e pensiero critico (leggi qui).
Presenti all’inaugurazione della rassegna – introdotta anche dalla mostra evento 'Autres Regards' - diverse autorità civili e militari, tra i quali i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Carlo Ciccioli, il sindaco Fabrizio Ciarapica, la presidente dei Teatri Francesca Peretti e dal mondo della cultura l’autrice di Rai Cultura Maria Agostinelli.
"Un pomeriggio eroico per via del caldo di luglio, ma che ci ripaga del vostro affetto per Popsophia”, ha esordito il prof. Evio Hermas Ercoli, curatore della mostra, rivolgendosi agli ospiti della Palazzina Lido Cluana. “Abbiamo voluto celebrare il decennale della nostra associazione con questa novità, una mostra virtuale 3D. L’obbiettivo è sovvertire il rapporto fra filosofia e cultura popolare, restituendo ai visitatori un’esperienza sensoriale e, quindi, uno sguardo diverso sulla realtà. In questo senso, siamo stati ispirati anche dalla propositività di Civitanova: il suo lifestyle, l’essenza stessa dei sui abitanti, hanno saputo nel corso degli anni rendere giustizia alla qualità dell’offerta culturale di Popsophia”.
“Siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno un festival – ha dichiarato nel suo intervento il sindaco Fabrizio Ciarapica – dal forte respiro internazionale. Civitanova ha senza dubbio nel suo nome il destino di novità, come una vocazione: Civitas nova. Il format di MeGa ha un grande valore tecnologico, e in questo senso abbiamo voluto intercettare non solo il pubblico adulto, ma anche quello più giovane e pratico delle formule hi-tech”.
“MeGa rappresenta senz’altro un unicum nel panorama italiano – ha aggiunto Agostinelli – in quanto sintesi della cosiddetta cultura pop del metaverso. Traendo spunto dal cyberpunk romanzato da Neal Stephenson, è possibile entrare in confidenza con quella tecnologia Blockchain che permette oggi a digitale e fisico di toccarsi: visitando la galleria modulare, non solo viene garantita l’originalità dell’opera che osserviamo, ma riusciamo persino ad entrare in relazione con essa diventandone co-creatori. E sviluppando, appunto, un ‘autre regard’, un altro sguardo sull’arte e sulla realtà che ci circonda”.
Monte San Martino si prepara per la conclusione della settima edizione de “I Concerti delle Grazie”, appuntamento divenuto oramai imperdibile per appassionati di musica e arte, e lo fa il 31 luglio con “Un violino per la pace”. Questo evento vedrà l’esecuzione della famosa opera di Vivaldi “Le 4 stagioni” eseguite da una formazione interamente di origine ucraina.
La solista violino sarà Anastasiya Petryschak, 28 anni, una promessa nel panorama mondiale della musica classica, nel 2016 è stata la violinista più giovane ad esibirsi con il celebre violino “Il Cannone” appartenuto a Niccolò Paganini. La famosa solista sarà accompagnata dalla formazione ucraina della Kharkiv Chamber Orchestra, arrivata fino a Monte San Martino dopo essere usciti dalla propria nazione d’origine a seguito della guerra e fortemente voluta dall’Amministrazione comunale.
Il direttore artistico maestro Dante Milozzi, primo flauto dell’orchestra Rai e veterano dei grandi palchi della musica, dirige come ogni anno gli eventi di questa kermesse musicale che attira sempre di più visitatori da tutto il mondo. I concerti si tengono come sempre nella meravigliosa Chiesa della Madonna delle Grazie, luogo affascinante e misterioso, cornice ideale che soddisfa la vista e l’udito. Un’acustica ottima e una ambientazione caratterizzata da due serie di affreschi del XVI secolo su entrambi i lati della navata rendono l’esperienza una indimenticabile e totale immersione nella bellezza.
“Quest’anno la mia amministrazione e la Pro Loco hanno fortemente voluto la presenza di artisti ucraini nei nostri Concerti come segno di solidarietà nei loro confronti. Questi artisti, oggi hanno bisogno di sentire la nostra vicinanza, le parole del sindaco Matteo Pompei. “È un bel gesto per sensibilizzare tutti sul perseguimento degli obiettivi di pace. Attualmente, ospitiamo famiglie dovute scappare dalla guerra ed alcuni di loro furono già ospitati da bambini nel nostro borgo a seguito del disastro di Cernobyl. Dopo alcuni decenni, ancora oggi confermiamo la forte amicizia che ci lega all’Ucraina e tutto ciò grazie alla collaborazione di tutte le associazioni del nostro borgo alle quali va il mio sentito ringraziamento".
L’ingresso gratuito per un evento di così alta qualità contribuisce all’eccezionalità di questa manifestazione che, per volere degli organizzatori, viene mantenuta alla portata di tutti coerentemente con lo slogan ormai simbolo del festival: “Perché la musica è un dono”.
La prenotazione resta obbligatoria e può essere effettuata via mail all’indirizzo concertidellegrazie@gmail.com oppure telefonicamente al numero 333 8811129. Domenica 31 Luglio alle ore 18:30 presso la Chiesa della Madonna delle Grazie: Le 4 Stagioni di Vivaldi. Violino solista Anastasiya Petryschak. Orchestra “Kharkiv Chamber Orchestra”
Successo di pubblico per il torneo delle Guaite di Visso, che a causa dell'inagibilità della piazza storica del centro sibillino è tornato quest'anno, dopo il lungo stop dovuto al sisma prima e alla pandemia poi, in tutto il suo splendore nella splendida cornice del Santuario di Macereto
La ventesima edizione del torneo delle Guaite è stata vinta dalla Guaita Uxitae (Ussita), che si è aggiudicata il palio allo spareggio contro la Guaita Plebis di Visso. Come tramandato dalla tradizione storica, erano 5 le Guaite in gara che rappresentavano frazioni e comuni dei Sibillini. A guidare le squadre ed il corteo delle rispettive Guaite, in cui si divideva il territorio montano, c’erano i loro priori: Otello Petrelli (Uxitae), Andrea Innocenzi (Montanea Castelsantangelo sul Nera), Vincenzo Benedetti (Plebis Visso), Enzo Sordi (Villae Villa S. Antonio) e Claudio Cappa (Aschio e Cupi).
Il torneo consiste in una gara di tiro con l'arco con due arcieri per ogni guarita, e vince chi fa più punti. Dopo l'ex-aequo al termine delle 5 batterie di tiri, si è dovuto ricorrere allo spareggio tra le Guaite di Visso Plebis e Uxitae, che ha visto prevale quest’ultima, che si è aggiudicata il palio. L’associazione Torneo delle Guaite dopo anni di silenzio e inattività, causa sima e pandemia, è riuscita a riprendere vigore e forza grazie ad un nuovo direttivo, formatosi lo scorso febbraio, che ha permesso il ritorno della storica rievocazione .
“La città museo, la città come esperienza visiva, dove lo spazio pubblico diventa teatro per cittadini attenti e desiderosi di arte e di creatività: di questo e di tutta la vasta area delle Arti visive si parlerà nel corso della seconda edizione del Tabula Rasa Visual Arts Festival, che si aprirà come lo scorso anno alle 12,00, con l’inaugurazione in via Buozzi (lato nord del Comune) delle installazioni urbane di Beatrice Cerocchi e Elisabetta Bianchi”.
“Matita tutta al femminile anche per l’originale poster del Trvaf 2022, stampato su carta Favini derivata da scarti del cacao, realizzato dalla vincitrice della mostra "Graphic… Boom" Chiara Fucà, dedicato a San Marone, patrono di Civitanova Marche. Nel 2021 fu protagonista del manifesto Santa Maria Apparente, disegno prodotto da Maria Martini e si proseguirà con le icone dei vari quartieri.
A presentare alla stampa il nutrito programma della tre giorni di arte urbana, architettura, grafica, fotografia e sostenibilità ambientale, questa mattina nello spazio del ristorante VitaNova, c’erano l’ideatore e direttore artistico Giulio Vesprini e il sindaco e assessore alla Cultura Fabrizio Ciarapica. “Tabula rasa è un festival giovane, ma molto ambizioso, che nasce dall’impegno assiduo e determinato di Giulio Vesprini per la sua città – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - . La sua creatività, le sue idee e la sua visione artistica partono dall’arte urbana di Vedo a colori, per poi estendersi nel nuovo contenitore che ospiterà il meglio dell’arte visiva contemporanea con un occhio attento al femminile e alle nuove generazioni”.
“ L’Amministrazione comunale ha accolto con vero orgoglio l’idea all’avanguardia di organizzare un festival interdisciplinare sulle arti visive e possiamo tranquillamente affermare che il respiro di questa vetrina civitanovese va ben oltre i confini cittadini e regionali. Voglio ringraziare Vesprini per aver messo a disposizione tutta la sua passione e le competenze per instaurare una collaborazione proficua con l’Amministrazione comunale, di cui andiamo veramente fieri”.
Tante le realtà coinvolte nella rassegna, dalla Puglia al Piemonte: artisti, professionisti, scuole, università, aziende e giovani che vengono anche dall’estero per uno scambio di contenuti culturali che vivono tutto l’anno grazie al fondo creato dallo stesso direttore artistico alla Biblioteca Zavatti. "Il Tabula Rasa Visual Arts Festival nato nell'autunno del 2019 e sospeso nel 2020 a causa della terribile pandemia del Covid-19 torna a Civitanova con la seconda edizione tutta da scoprire – ha spiegato Vesprini - . Alla città viene proposto un format nuovo, fatto da giovani professionisti capaci di comunicare a 360° alle nuove generazioni, ma anche agli addetti ai lavori. Un festival come atto di crescita culturale grazie al sapiente uso delle arti visive”.
"Sono convinto che il compito di un festival culturale sia quello di migliorare il sistema socio-politico di una città, contribuire in meglio alla sua realizzazione. Il Trvaf22, così come Vedo a Colori-Museo d'Arte Urbana, non descrive solo un cronoprogramma di eventi o una lista di attori invitati, ma racconta una storia, una narrazione culturale, una dichiarazione d'amore per questa città attraverso le arti visive da sempre al centro della mia ricerca. La sua mission non si basa su un semplice intrattenimento fine a se stesso, prova ad offrire nuovi dispositivi per interpretare il nostro presente e per vivere più consapevolmente la città. Un grazie al sindaco Ciarapica e all’Amministrazione comunale e a tutto il mio staff che sarà al mio fianco in questo lungo weekend".
Sabato 6 agosto, porte aperte dalle 10,00 alle 21,30. "Tabula Market", Mostra mercato con oltre 20 progetti italiani tra le più importanti realtà dell’editoria indipendente, grafica, illustrazione, architettura e fotografia. Alle 17:30 “Tabula Expo”: "Lo studio d’Artista", In mostra le opere degli studenti Unicam SAAD. Per il Tabula Workshop: "L'arte non ha prezzo", Linoleografia a cura di Nerofumo 680 – Viterbo e "Tabula Workshop” 2° WS “Legatoria Do It YourSelf” a cura di Flamina Masotti - Fox Craft – Roma. Spazio ai Talk dalle 18,00 e alle 21,30: “Tabula Film” Proiezione del film “Super Design” Muse Factory of Projects s.r.l.
Domenica 7 agosto, sempre 10,00-21,30, Dopo talk, market e workshop, “Tabula Super Book”, 18:30 L’orto di Carta a cura di Daniele Romaniello e Giuseppe Boldrini (Viterbo-Roma); 19:00 Travel On Art - Street Art in Italia (Reggio Emilia) e 21:30 “Tabula Review” Tesi di Chiara Adami “Isolation. Journey of a typeface”Novità Portfolio review, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00 presso i giardini del Lido Cluana a cura di District con Hassan Nasser e Mariafrancesca Di Alessandro.
Le terme romane dell’antica Septempeda trasformate, per una sera, nel Canopo di Villa Adriana, luogo irripetibile dell’antichità, grazie a "Memorie di Adriano", la produzione dei Teatri di Sanseverino, nata da un’idea del direttore artistico, Francesco Rapaccioni, che andrà in scena lunedì 8 agosto.
L’appuntamento, inserito nel cartellone del Tau, i Teatri Antichi Uniti, è davvero un classico e ogni anno richiama un numeroso pubblico. Lo spettacolo trae ispirazione da Marguerite Yourcenar, con letture e musica dal vivo.
Narrato in prima persona come una sorta di autobiografia - epistola destinata a un giovane nipote, il romanzo descrive la storia di Adriano, imperatore romano del II secolo d.C., immedesimandosi nella sua figura in modo del tutto nuovo e originale, il testo immagina che Adriano scriva una lunga lettera nella quale parla della sua vita pubblica e privata, riflettendo sui trionfi militari, l’amore per la poesia, la musica e la filosofia, i sentimenti, la politica.
Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare e, tuttavia, il suo senso dell’umano, ereditato dai greci, gli fa capire l’importanza di pensare e servire fino alla fine. Le letture sono a cura dell’associazione Sognalibro, con Riccardo Brandi al clarinetto, Mary Edhogbo alla chitarra e voce, Lavinia Repupilli al violoncello e il Coro Tourdion Ensemble del Corpo Filarmonico Adriani diretto da Simone Montecchia.
Dopo lo spettacolo, per gli "AperiTAU. Passeggiate di storia", verrà proposta la visita guidata alle terme romane insieme al racconto della Città Romana di Septempeda, a cura della Pro Loco San Severino Marche. Al termine della visita ci sarà anche un aperitivo di saluto offerto dal comitato del quartiere Settempeda. L’ingresso allo spettacolo è gratuito.
In occasione della rappresentazione, a partire dalle ore 20 la SS. 361 “Septempedana” sarà vietata al transito di tutti i veicoli, ad esclusione dei residenti. Pertanto il traffico in entrata con direzione San Severino Marche - Castelraimondo percorrerà via A. Merloni e S.P. 127, dove alla rotatoria San Michele transiterà per viale Varsavia e rotatorie per riprendere la Ss 361. Il percorso contrario sarà utilizzato invece per il traffico in uscita da San Severino Marche - Castelraimondo, con direzione Passo di Treia - Macerata.
In alto i boccali per la Festa della Birra e il Motoincontro che la Pro Pieve e il Comune di Valfornace ospiteranno domani (venerdì 29 luglio) e sabato a partire dal pomeriggio e fino a tarda notte, nella zona dei campi sportivi.
Musica, divertimento e tanti stand gastronomici per tutti, insieme a molte iniziative. Venerdì 29 luglio sarà ospite il gruppo dei Jailhouse Bombe, band formata dall’unione di due formazioni marchigiane: la Steven and the Sunrise, di puro rock & roll, e i Mojology, fortissima blues band.
Le due formazioni si incontreranno sul palco per dare vita a un mix di sound che andrà dal rhythm & blues al rockabilly style. Sarà allestito per l’occasione un cocktail bar con la mitica Flavia Vitale che offrirà uno welcome drink a tutti i bikers che si presenteranno con la propria due ruote. Per chi lo desidera sarà possibile anche campeggiare. In funzione anche funhousetattoo shop e possibilità di fare un giro in moto FreeWay77. Inoltre mercatini e giostre, dj set e stand “Stammi bene”.
Sabato 30 luglio, dalle ore 10, iscrizioni per il motogiro con colazione al Clemy’s Bar Freeway77, aperitivo al Zchalet e pranzo. Nel primo pomeriggio sexy bike wash e poi musica con il dj set firmato Emiliano Effe, stand gastronomici con birra a fiumi spillata dalla Pro Pieve e, ancora, mercatini e giostre e funhousetatto shop.
Tutto pronto per la 42^ edizione della Disfida del Bracciale di Treia, la rievocazione storica di inizio ‘800 che dal 29 luglio fino al 7 agosto animerà le strade e i vicoli del Comune. Un appuntamento unico nel suo genere, figlio di quel ricettacolo di antiche tradizioni che, come sempre, si propone di preservare quegli usi e costumi fortemente legati all’identità territoriale del Maceratese.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi presso la sala della Provincia di Macerata, l’Ente della Disfida del Bracciale e l’amministrazione comunale di Treia hanno voluto rimarcare l’importanza dell’iniziativa - riccorente dal 1978 - non solo in virtù del fascinoso gioco/sport popolare dalle evidenti analogie tennistiche (scopo, spingere una sfera dall’altra parte del campo), ma anche per l’attrattiva turistica che questa riveste ogni anno per le altre Regioni d'Italia e persino gli stranieri. A scandire le dispute sportive presso l’arena Didimi fra i quartieri Cassero, Borgo, Vallesacco e Onglavina (rispettivamente Juniores, Senior e da quest’anno anche il settore femminile) saranno, infatti, i forti richiami folkloristici della comunità cittadina, vestita all’uopo e impegnata per le strade e le locande in danze tipiche e piatti tradizionali.
A presenziare l’incontro, il presidente dell’Ente Alessandro Verdicchio, il sindaco Franco Capponi, il vice David Buschittari e l’assesora con delega al bilancio Ludovica Medei, che hanno colto l’occasione per illustrare quelli che saranno gli obbiettivi e le novità di quest’anno, per una manifestazione ferma ormai da 1099 giorni a causa della pandemia.
“Le parole d’ordine saranno vitalità, parità di genere, tradizione, collaborazione, green ma soprattutto ricostruzione”, ha dichiarato Capponi. “Il calendario di questa 42^ edizione rinnova la volontà di appassionare i più giovani e di rilanciare su tutta la provincia l’importanza di realizzare eventi che coinvolgano tutti i Comuni. Le collaborazioni con RisorgiMarche e San Severino ne sono l’esempio: rinascere dopo il sisma e la pandemia prevede una coesione sociale e un lavoro sinergico. Con la Disfida di quest’anno vogliamo ribadire questo messaggio”
“Grandi ospiti della rassegna – ha aggiunto Verdicchio - saranno Ornella Muti (madrina del GranGalà del 30 luglio), Maurizio Battista, le proposte del San Severino Blues, il cabaret di Giovanni Cacioppo e lo Zoo di 105 con i suoi dj set. Coniugare tradizione e contemporaneo sarà determinante ai fini dell’attrattiva non solo locale, ma anche rispetto al resto d’Italia e d’Europa”.
“Quest’anno celebreremo il passato e la tradizione di questo gioco – ha concluso Buschittari – assegnando non solo il premio Carlo Didimi, ma anche i nuovissimi trofei Benito Raponi (Seniores), Enrnesto Raponi (Juniores) e Nando-Enzo Scorcella, dedicati a questi personaggi che non solo furono importanti per la nostra comunità, ma anche grandi amanti della disciplina sportiva. Del resto, la volontà di ricordare i grandi del passato serve a valorizzare i giocatori di oggi: alla fine della manifestazione, infatti, proseguiranno gli allenamenti propedeutici dei nostri 100 atleti in vista dei prossimi campionati italiani. Inoltre, siamo in attesa nei mesi avvenire di ricevere anche il via libera per certificare la nostra Disfida del Bracciale come patrimonio dell’Unesco”.
Un centinaio di coristi per i Carmina Burana. La Corale Bonagiunta si esibirà il 30 luglio alle 21:45 in piazza Alberico Gentili con il prezioso contributo del “Coro Francesco Tomassini” di Serra de' conti, del Coro Filarmonico G. Rossini di Pesaro, e dei solisti Annalisa di Ciccio (Soprano), Marco Severin (Baritono) e Stefano Guadagnini (controtenore).
È l’opera che tutti i cori vorrebbero cantare e la Corale Bonagiunta da San Ginesio ha voluto così continuare i festeggiamenti per l’anniversario dei suoi 40 anni di attività, presentando un concerto-evento che coinvolgerà un centinaio di coristi.
Nell'indiscusso capolavoro del compositore tedesco Carl Orff il tema predominante è la sorte, in latino “fortuna”, che regola tutte le vicende delle vite umane. Il ciclo si apre e si chiude con un imponente inno alla Dea Fortuna, imperatrice del mondo. Il maestro Fabrizio Marchetti dirigerà la Corale Bonagiunta, il Coro Francesco Tomassini di Serra de' Conti e il Coro Filarmonico Rossini di Pesaro, oltre ai solisti Annalisa di Ciccio (soprano), Marco Severin (baritono) e Stefano Guadagnini (controtenore).
Al pianoforte Davide Martelli e Stefano Chiurchiù, alle percussioni Gioele Balestrini, Samuele Badalini, Marco Ricordi e Ludovico Venturini. Faranno da cornice il coro voci bianche e il coro giovanile “Joy Choir” diretti dal maestro Tiziana Muzi. L'evento sarà accompagnato dalle suggestioni di “les fleur de feu".
Nuovo appuntamento con la magia e il teatro di Pieve Toridens, il festival della comicità intelligente che è uno degli eventi clou dell’estate pievetorinese. Venerdì sera in scena Vladimir e Olga in "Charlatan Circus", una sorta di parodia degli spettacoli circensi, con le attrazioni più strampalate: dalla donna barbuta al domatore di pulci, dal giocoliere all’illusionista, il tutto però condito di fraintendimenti, imprevisti, litigi.
“Ci aspetta una serata divertente, e il divertimento intelligente è la chiave che abbiamo scelto per vivere l’estate a Pieve Torina” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “Musica, teatro, sfilate, libri, sport, camminate...tante iniziative e proposte per portare un sorriso alla nostra gente e un momento di svago dalla quotidianità ancora purtroppo intrisa dei problemi del terremoto. Ma la nostra proposta va oltre, e si rivolge a tutti coloro che amano questi territori, non solo i residenti ma anche i turisti e chiunque cerchi una proposta alternativa piacevole per trascorrere una bella serata". L’appuntamento con Pieve Toridens è per il prossimo venerdì, 29 luglio, alle 21:15 presso il Parco Rodari.
Dopo i successi de Le Vibrazioni & Briga e di Roberto Vecchioni - e in attesa del live di Aka 7even, in città martedì 9 agosto - piazza XX Settembre di Civitanova Marche si prepara ad ospitare un altro super interprete della musica italiana: Enrico Ruggeri.
Il cantautore si esibirà domenica 21 agosto a "Ri-Suona la Piazza", la serie di appuntamenti organizzati da Comune e Azienda dei Teatri per ridare slancio ai grandi eventi di piazza. Enrico Ruggeri sta girando in tutta Italia con "La rivoluzione – il tour", con concerti che seguono la pubblicazione del nuovo album "La Rivoluzione". È accompagnato dalla band composta da Paolo Zanetti (chitarre), Francesco Luppi (tastiere), Fortu Sacka (basso), e Alex Polifrone (batteria).
"La Rivoluzione" è un disco che parla di rapporti umani, di sogni adolescenziali e di una generazione che si è scontrata con la vita, rappresentata dall’iconico scatto di copertina: una foto della classe di Enrico Ruggeri al Liceo Berchet, anno scolastico ‘73/’74. Undici brani che delineano un concept autobiografico, con racconti e suggestioni esaltati dall’inconfondibile timbro vocale di Ruggeri e dalla cura del suono in fase di registrazione.
Vincitore del Premio Tenco nel 2021, in oltre 40 anni di carriera Enrico Ruggeri ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per sé stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Affonda le sue radici nel punk, in bilico tra rock e synth pop senza mai rinunciare alla melodia. Al cantautorato affianca l’attività di scrittore (il suo ultimo romanzo è il best seller 'Un gioco da ragazzi') e di conduttore televisivo e radiofonico.
Tornando ai prossimi appuntamenti, sale intanto l’attesa per Aka 7even, uno dei giovani più interessanti del panorama italiano, che sarà a Civitanova martedì 9 agosto (ore 21.30). Nome d’arte di Luca Marzano, classe 2000, le sue sonorità colpiscono per eccletticità e personalità. Ha già collaborato con tante star della scena urban italiana e ha partecipato alla ventesima edizione di Amici, scalando le classifiche con il brano "Mi Manchi". Gli spettacoli di Ri-Suona la Piazza sono ad ingresso libero.
Coniugare il pensiero filosofico con la cultura di massa pervasa da media, sovrainformazione e intrattenimento totale. La sfida dell’associazione Popsophia, e del suo Festival giunto quest’anno all’11° edizione ('Rocksophia'), si rinnova nell’obbiettivo di dare spazio e respiro alla riflessione critica di ciascuno, attraverso proposte in grado di attirare vecchie e nuove generazioni. Per la quattro giorni prevista a Civitanova (dal 28 al 31 luglio, tra la Palazzina Lido Cluana e l’Arena Varco sul Mare), hanno già suscitato interesse i philoshow che saranno dedicati a Vasco Rossi, Raffaella Carrà e Lucio Dalla; ma la novità assoluta è sicuramente rappresentata dall’evento d’apertura, il MeGa.
Acronimo di Meta Gallery, si tratta di un vero e proprio contenitore virtuale: attraverso un’applicazione web sarà possibile per i visitatori accedere (da desktop, smartphone e Visore VR) a una realtà espositiva unica nel suo genere, navigando in un salone composto da 7 stanze, ognuna con un’opera d'arte differente.
“L’obbiettivo è quello di stimolare la riflessione attraverso un’esperienza immersiva totale dell’utente sia dal punto di vista sensoriale sia emotivo”, ha spiegato il prof. Evio Hermas Ercoli, già direttore del Festival prima di passare lo scettro alla figlia Lucrezia. "L’installazione hi-tech sfrutterà il concetto di realtà aumentata connettendolo all’approccio tipico di Popsohia: fornire un punto di vista ulteriore rispetto alla realtà quotidiana, avvalendosi di opere avanguardiste come quelle di Duschamp, Man Ray o Dalì, e risolvendole nel confronto aperto di pensiero inteso da 'Autres Regards', il meeting che anticiperà l’inaugurazione ufficiale di MeGa".
Per il prof. Ercoli, che nel corso della sua lunga carriera (fatta di studi, insegnamento e impegno civile) ha rivestito anche il ruolo di Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata, le proposte della manifestazione di quest’anno si accompagnano anche a una serie di riflessioni volte ad indagare sullo stato di salute della cultura popolare locale, divisa fra il capoluogo di provincia e la sua sorella marittima.
"Macerata e Civitanova sono due realtà parimenti contagiate da anni di dialettica politica e dalla personalizzazione elettorale di certi sindaci – sottolinea – pur muovendosi su binari opposti. La prima vuole riabbracciare il passato, ne subisce l’eleganza come di un qualcosa da recuperare; la seconda, invece, è senz’altro più propositiva e concreta, con una grande voglia di innovazione e di futuro".
Per Macerata, dunque l’accezione è più in senso negativo? "Vorrei non esprimermi a riguardo, anche se l’inclinazione a questa sorta di recupero dei fasti del passato mi risulta piuttosto evidente".
Ha avuto modo anche di seguire la prima settimana del MOF 2022? "Finora, da remoto. Il cartellone è senz’altro interessante, ma l’organizzazione di base si discosta dalle aspettative popolari degli anni precedenti. La strategia ha puntato questa volta molto sull’attrattiva tursitica a scapito della fruibilità: le opere sono spalmate su troppe settimane, il che rende impossibile visitare la città solamente per seguire l’intera rassegna operistica. Peccato, la concentrazione degli appuntamenti nell’arco di un weekend era stata una grande conquista del compianto maestro Carlo Perucci, che fu direttore artistico dello Sferisterio dal ’67 all’ ’86”.
La cutura è di destra o di sinistra? "La cultura ha due partiti: la buona e la cattiva qualità. Oggi quest’ultima è in serio pericolo, perché la quantità cerca di sostituirla. In questo senso, destra e sinistra si comportano allo stesso modo: tendono a voler seguire le masse. La cultura oggi è troppo vincolata alla dialettica politica, e questo meccanismo tende a punirla: certo, investire su di essa costa, ma è l’unico strumento in grado di differenziarci dagli altri. Saper intercettare nuovi linguaggi, imparare a rischiare su nuove forme d'arte e investire in altrettanti format: è l’unico approccio che abbia senso, anche se non paga come dovrebbe. Questo gli amministratori locali lo sanno, e quindi sono i primi a rinunciare alla qualità.
(foto: Artribune)