E’ stata presentata ufficialmente la nuova edizione della "Festa dell’Europa", la rassegna organizzata dal Comune di Macerata e che si terrà dal 9 al 15 maggio. Un ricco calendario di iniziative che, insieme ai tradizionali "Aperitivi europei", vuole dare valore – soprattutto all’indomani dell’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia - alle tradizioni, i prodotti, la musica, i costumi, i paesaggi delle varie realtà europee, con un pensiero in particolare all’attuale situazione Ucraina.
Alla conferenza di presentazione sono intervenuti l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli, allo Sport Riccardo Sacchi, alle Attività produttive Laura Laviano e alla Cultura Katiuscia Cassetta, che si sono detti “unanimi nel definire l’edizione 2022 della Festa dell’Europa la più importante dal punto di vista sociale e dell’integrazione”.
Il programma prevede, oltre al contest “L’Europa per me” rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra 11 e 19 anni - chiamati a realizzare, entro il 15 maggio, un elaborato che rappresenti la loro visione dell’UE in modo creativo – anche l’apertura dello Stand Casa Europa in piazza della Libertà e una serie di attività che va da giochi alla proiezione di film in lingua, da dibattiti pubblici e tavole rotonde su temi dell’integrazione pace e dialogo interculturale a flash mob con cori e scuole di musica maceratesi come la Birbanda, la Scuola civica Stefano Scodanibbio e la Banda Salvadei fino ai fumetti con Maicol & Mirko, Speak Easy e uno spettacolo a cura degli sbandieratori contrada Pila di Fermo.
Per gli Speak Easy del giovedì sarà ESN Macerata ad organizzare le attività, mentre la Confartigianato omaggerà i partecipanti con una piccola degustazione dei prodotti della tradizione locale gentilmente offerti da cantina dei Colli Ripani e Salumeria Anitori di Caccamo di Serrapetrona. Nella serata del venerdì 13 maggio, in piazza della Libertà, ci sarà lo stand di prevenzione di Stammibene, progetto del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell'Area Vasta 3 e realizzato in collaborazione con l'Associazione Glatad Onlus e Coop. PARS "Pio Carosi".
Non poteva mancare nel programma uno stretto collegamento con "Macerata Città Europea dello Sport 2022", facendo leva su principi come quello dell'inclusione, della partecipazione, nonché dell’adesione ai valori fondanti dell’Unione Europea. In questo contesto fondamentale è il ruolo del ricchissimo panorama di associazioni sportive maceratesi che portano avanti e fanno vivere più di 60 discipline, con il sostegno e l'impegno di coloro che praticano e vivono ogni giorno lo sport in città. Sabato 14 maggio, dalle 15 alle 22, ai Giardini Diaz la Festa dell’Europa dedicherà un giorno proprio allo sport: nel polmone verde della città ci saranno spazi dedicati alle associazioni sportive maceratesi che intendano far conoscere la propria attività attraverso dimostrazioni, laboratori, mini tornei finalizzati alla promozione delle singole discipline.
Sempre nella giornata di sabato 14 maggio, in concomitanza anche con la Notte dei Musei, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi e lo Sferisterio saranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 23 (ultimo ingresso 30 minuti prima). L'Infopoint Macerata resterà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 23. Alle 19 e alle 21.30 ci saranno due speciali visite guidate della Torre Civica, al tramonto e in notturna.
Ma la Festa dell’Europa a Macerata è anche sinonimo di Aperitivi Europei che prenderanno il via mercoledì 11 fino a sabato 14 nei 61 bar aderenti. Un viaggio alla scoperta dei sapori attraverso cui apprezzare anche il patrimonio culturale e le tradizioni dei vari Paesi della Ue. Le novità di quest’anno riguardano il fatto che il costo di almeno un prodotto di quelli che verranno proposti deve essere inferiore o uguale a 7 euro.
Ecco l’elenco degli esercizi commerciali che partecipano: La Rotonda Lounge Bar (Lituania), al Casolare (Austria), Almalù (Grecia), Bacco Perbacco (Grecia), Bar Delizie (Germania), Bar Ezio (Spagna), Bar Ginetta (Macedonia), Bar Mercurio (Germania), Bar Otto Bocciofila Maceratese (Paesi Bassi), Bar Romcaffè (Francia), Bar Villetti (Estonia), Basquiat Bistrot (Francia), Birreria Fabric (Norvegia), Birroteca Beer Bang (Repubblica Ceca), Black and White (Germania), Burning (Estonia), Cabaret (Belgio), Caffè centrale (Germania), Caffè Corso (Spagna), CaffettOne (Spagna), Civico 37 (Irlanda), Crazy Burger (Portogallo), CrisGlo Bar (Spagna), DiGusto (Irlanda), Forneria Garibaldi (Germania), Friends Caffè (Albania), H.A.B (Germania), Il Cortile (Portogallo), Il Formo Matteo (Francia), Il Pozzo (Spagna), Koinè Vineria (Slovenia), La Botte Gaia (Francia), Lokanda Mala gel (Belgio), Lord Bio (Spagna), Macerati - Spiriti Conviviali (Belgio), Maga Cacao (Spagna), Maia Fucina Gourmet (Francia), MaMò (Grecia), Mastro Gelato (Grecia), Mcfast pizza & burger (Repubblica Ceca), MoMA Food (Belgio), Mon Amour Cafè (Germania), Mymarca (Germania), Osteria Agnese (Islanda), Osteria Il Quartino (Spagna), Panino Marino (Irlanda), Mistic pizza (Irlanda), Pizzeria Ristorante Bel Mondo (Romania), Pizzeria Roberta (Turchia), Pizzeria Scalette (Belgio), Porchetteria Centrale (Belgio), Ristorante Pizzeria Da Silvano (Portogallo), Samo fuori dal corso (Spagna), Spritz & Chips (Paesi Bassi), Spulla (Paesi Bassi), Taverna degli Amici (Romania), Tempo scaduto (Paesi Bassi), Tutto Pepe (Repubblica Ceca), VerdeCaffe (Portogallo), Vere Italie (Norvegia) e Zerodiciannove (Germania).
Un workshop olistico articolato in diversi momenti tra pratica yoga, bioenergetica e canti devozionali per ritrovare la pace interiore. Sabato 14 maggio, dalle ore 14,30 alle ore 19,30, nei suggestivi spazi della sala polivalente del Politeama di Tolentino si terrà il workshop olistico Insieme per la pace interiore.
La Bioenergetica con Sibilla Leanza, per “sentire” la vita nel corpo; una pratica profonda di Akhanda yoga con Morena Firpo per raggiungere uno stato di calma mentale; un concerto spirituale di canti devozionali con Sergio Múñiz e Morena per raggiungere uno stato di consapevolezza più elevata.
La bioenergetica di Alexander Lowen si basa sul principio che il corpo e la mente si fondono insieme: ciò che avviene nella mente riflette quello che succede nel corpo. Una tecnica psicocorporea che aiuta a tornare a vivere con il proprio corpo, accrescendo la fiducia in se stessi e la capacità di provare piacere e godere la vita con pienezza.
Le attività, centrate sul corpo, portano ad aumentare la percezione corporea, sciogliere le tensioni muscolari, rendere la respirazione più profonda, facilitare l’autoespressione, favorire il contatto con le proprie emozioni e aumentare il radicamento nella realtà esterna per raggiungere il giusto equilibrio tra mente, corpo ed emozioni.
Il workshop inizia proprio dalla bioenergetica, insieme a Sibilla Leanza, naturopata e counselor a mediazione corporea. Si è diplomata all’Istituto Riza di medicina psicosomatica di Bologna per poi specializzarsi in Lettura corporea e tecniche di Bioenergetica. È stata allieva del dottor Francesco Padrini, psicoterapeuta, psicosomatista e docente dell’Istituto Riza.
È iscritta alla SIAB di Roma, società italiana di Analisi di Bioenergetica riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, affiliata all’International Institute for Bioenergetic Analysis di New York. Istruttrice di Yoga con metodo Ananda Yoga, formata presso Ananda Yoga Accademy of Europe, riconosciuta da European Yoga Alliance e European Yoga Federation.
Dopo gli esercizi di Bioenergetica si prosegue con una pratica profonda di Akhanda yoga con Morena Firpo. Ha trascorso un’intensa esperienza in India dove si è formata con il Maestro Yogrishi Vishvketu, fondatore di Akhanda Yoga, presso Anad Prakash Yoga Ashram. Ha seguito diversi corsi di Continuing Education per poi proseguire la sua formazione in India e diventare formatrice di insegnanti di Akhanda yoga.
A seguire un concerto spirituale con musiche kirtan e una fusione di mantra e musica leggera, con harmonium, chitarra e ukelele con Morena Firpo e Sergio Múñiz che parallelamente alla sua carriera di attore di cinema, teatro e televisione, ha abbracciato la filosofia Yoga, formandosi in India con il Maestro Yogrishi Vishvketu. Cinque ore coinvolgenti di pratiche e teorie per arrivare alla meditazione con semplicità, intervallate da una piacevole pausa con tisane e biscotti.
Il decano Luigi Lacchè ha convocato le elezioni per il rinnovo della carica di rettore dell’Università di Macerata, sessennio 2022-2028. Il 31 ottobre di quest’anno si conclude, infatti, il mandato di Francesco Adornato, proclamato il 15 giugno 2016 in prima votazione ottenendo la maggioranza assoluta, 81% degli aventi diritto.
Le votazioni si terranno al Polo Pantaleoni il 29 giugno, alle 9:30 e, in caso di esito negativo, alle 15. Nelle prime due votazioni il rettore è eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso di mancata elezione, si procederà il giorno successivo al ballottaggio fra i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, si procede a nuove e immediate votazioni sino all'elezione.
Hanno diritto al voto 203 professori di ruolo, 83 ricercatori, i 19 rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti, 285 tra componenti del personale tecnico-amministrativo bibliotecario e collaboratori esperti linguistici. Il voto di questa ultima categoria è conteggiato nella misura del 33%, quindi 94 voti in totale. Ciascun elettore può votare per un solo candidato.
Il rettore è eletto fra i professori ordinari in servizio presso le università italiane, dura in carica sei anni e non può essere rieletto consecutivamente per un secondo mandato. Il candidato che ottiene la maggioranza è proclamato eletto dal decano, nominato dal Ministro dell’università e della ricerca ed entra in carica all'inizio del successivo anno accademico, il 1 novembre 2022 in questo caso.
Le candidature devono essere presentate formalmente al decano entro il 30 maggio, ossia 30 giorni prima delle votazioni, e vengono pubblicate sul sito di ateneo www.unimc.it/elezionirettore. Il rettore rappresenta l'Ateneo ed esercita le funzioni di indirizzo, iniziativa e coordinamento delle attività scientifiche e didattiche. È responsabile del perseguimento delle finalità dell'Ateneo secondo criteri di qualità e nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, trasparenza e promozione del merito.
Il decano, il professore ordinario più anziano in ruolo, è attualmente lo stesso Adornato che ha dovuto rinunciato per evidente incompatibilità, facendo subentrare il secondo più anziano in ruolo, il professor Luigi Lacchè.
Un'iniziativa in omaggio a tutti gli infermieri. Il nucleo provinciale Cives e l’Opi Macerata organizzano, in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, la proiezione del film documentario Io Resto di Michele Aiello. L’evento si terrà al cinema Multiplex di Piediripa il prossimo 12 maggio alle ore 21.
La pellicola mostra la situazione interna degli ospedali durante la pandemia di Covid-19, che ha portato a una crisi sanitaria a causa dell'alto numero di pazienti. Il docufilm è stato girato per un intero mese negli Spedali Civili di Brescia, uno dei più grandi del Vecchio Continente e uno degli ospedali che ha accusato di più l'alto numero di ricoverati. Vengono mostrati i rapporti tra personale sanitario e pazienti, entrambi desiderosi di un calore umano, che in pieno lockdown è impossibile dare e ricevere.
Sabato 7 maggio – all’indomani della partenza dell’edizione 2022 del Giro d’Italia- alle ore 17:00 presso i locali di Oh! Outdoor Hostel San Lorenzo, a San Lorenzo di Treia, si terrà la presentazione del libro “Caro Michele. Una vita alla Scarponi”. L’opera (Tuga edizioni 2022) contiene racconti di atleti, giornalisti, ma anche di semplici conoscenti che hanno incrociato il ciclista di Filottrano nel corso della loro vita: da Nibali a Cassani, da Bartoletti a Cipollini.
Un libro che ripercorre aneddoti e storie tutte legate al mondo delle due ruote a pedali, attraverso le quali si ricostruisce la vita ciclistica, ma non solo, di Michele Scarponi. L’edizione è stata curata dal giornalista Marco Pastonesi e tutti gli autori hanno aderito all'iniziativa in forma gratuita per sostenere le iniziative in fase d'avvio della Fondazione omonima, come la Scuola di Ciclismo e il progetto di Educazione alla Mobilità sostenibile rivolto agli studenti.
All’evento sarà infatti presente Marco Scarponi, fratello di Michele, e anima della Fondazione Michele Scarponi che da anni opera nel campo della sensibilizzazione alla sicurezza stradale. In occasione dell’evento sarà possibile acquistare il libro, che non è in commercio, i cui ricavati andranno interamente a sostenere la fondazione.
Prosegue con successo il festival del libro "Macerata Racconta". Annullato ieri, 5 maggio, l'evento di Luca Briasco "La sfida Americana Stephen king contro Joe R. Lansdale", abbiamo seguito il "Premio Macerata Racconta Giovani - sezione booktrailer".
Il contest è stato presentato dal professore Juri Meda al 'Polo Bertelli' di Unimc, e ha visto la partecipazione degli studenti del corso di Letteratura per l'infanzia di Scienze della formazione primaria.
Meda ha voluto precisare per l'occasione che i booktrailer hanno avuto talmente tanto successo - sia tra gli studenti, sia per le visualizzazioni ottenute - che si sta pensando già alla nuova edizione per il prossimo anno. I video realizzati hanno raggiunto anche gli istituti scolastici e quindi i bambini.
Sono stati selezionati ben 6 lavori da mostrare nelle scuole primarie, e che sono stati ritenuti i più creativi dal punto di vista del linguaggio virtuale. Ecco la classifica basata sulle votazioni degli alunni:
- 6° classificato "Le avventure di Pinocchio"
- 5° classificato "La piccola fiammiferaia"
- 4° classificato "Una famiglia di topi"
- 3° posto per "Cenerentola"
- 2° posto per "Fratellino e Sorellina"
- 1° posto per "Le avventure di Tom Sawyer"
La seconda rivelata è la graduatoria della commissione:
- 6° classificato "Cenerentola"
- 5° classificato "Il piccolo scrivano fiorentino"
- 4° classificato "Il libro della giungla"
- 3° classificato "Piccole Donne"
- 2° classificato "Le avventure di Pinocchio"
- 1° classificato "La piccola fiammiferaia"
Si è passati poi ad una classifica per categorie ispirata alla famosa Notte degli Oscar:
- Scelta più coraggiosa: Cento novelline morali per fanciulli
- Miglior attualizzazione del messaggio educativo: Il libro della giungla
- Migliori effetti speciali: Il mago di Oz
- Migliore fotografia: Il piccolo scrivano fiorentino
- Migliori costumi: Piccole Donne
- Miglior trucco: Alice nel Paese delle Meraviglie
- Miglior montaggio: Piccole Donne
- Migliore sceneggiatura La piccola fiammiferaia
- Migliore animazione: Cenerentola
Infine, la classifica social, basata sui like e visualizzazioni raggiunti su youtube dai vari booktrailer:
- 6° posto per "Hansel e Gretel"
- 5° posto "Le avventure di Tom Sawyer"
- 4° posto "Piccole Donne"
- 3° posto "La piccola fiammiferaia"
- 2° posto "Il libro della giungla"
- 1° posto "Il piccolo scrivano fiorentino"
"Ci siamo messi molto alla prova con questo contest" - ha spiegato Viviana, arrivata seconda con 'Fratellino e sorellina' nella classifica dei bambini. "Realizzare un booktrailer non è così facile, bisogna avere creatività e competenze tecnologiche, ma è stata una bella sfida divertente, lo rifarei altre mille volte".
Qualche difficoltà c'è stata poichè "parte del lavoro è stato svolto online, dato che alcune ragazze del nostro gruppo non erano presenti a Macerata" - ha aggiunto Viviana - "ma lavorando in team ho imparato a condividere idee e rispettare gli altri".
"Ognuno ha dato una propria idea per la creazione del trailer" - ha puntualizzato Angela, componente dello stesso gruppo di Viviana - "e nonostante la distanza ci siamo divertite e siamo soddisfatte del nostro risultato."
I primi classificati di ogni categoria hanno ricevuto in premio una "sorpesa": una busta sigillata di cui non è stato svelato il contenuto.
Grande successo della due giorni di concerti live dei 18 finalisti di Musicultura 2022 in anteprima a Recanati al teatro Persiani. Attesissimo sul palcoscenico del Persiani, Enrico Ruggeri ha aperto la seconda serata dei concerti live con "La Rivoluzione", il suo nuovo disco che parla di rapporti umani, di sogni adolescenziali e di una generazione che si è scontrata con la vita.
“La Rivoluzione è uno snodo importante nella mia carriera, è il racconto del passaggio dall’adolescenza alla vita vera, con un occhio di riguardo alla mia generazione – ha spiegato Ruggeri - Noi non abbiamo vissuto la parte poetica del Sessantotto, siamo quelli che andavamo a letto dopo Carosello e che ci svegliavamo con le bombe di piazza Fontana, le Brigate Rosse e il terrorismo, la parte peggiore della contestazione giovanile. Ma per contro i sessantenni di oggi sono quelli che bene o male – direi più male che bene – reggono le sorti del mondo. È una generazione molto letteraria la mia.”
Enrico Ruggeri, firma nobile della canzone popolare e d’autore italiana, ha un legame speciale con Musicultura, da anni è tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival, nonché amato conduttore delle ultime tre edizioni delle serate finali di Musicultura allo Sferisterio di Macerata.
“E sempre un gran piacere stare a Musicultura, - ha detto - non è un concorso canoro ma un laboratorio di persone che amano la musica, se non vinci ti spiegano perché non hai vinto o se non ti prendono ti dicono come migliorare che è una cosa unica al mondo. Qui l’artista viene ascoltato con attenzione e premiato. È un motore di fusione dell’arte, perché la musica può essere ancora un’arte in questo paese.”
Condotta da John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua di Rai Radio1, storico media partner del Festival, la serata ha visto l’esibizione live degli ultimi nove artisti che compongono la rosa dei diciotto finalisti di Musicultura: Isotta, Kamahatma, Malvax, Sandri, Sara Loreni, Sofia Rollo, Te quiero Euridice, TheMorbelli e Vito.
“Complimenti a Musicultura per la grande qualità delle proposte musicali offerte in questa due giorni di concerti live – ha detto l’assessora alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio – e sono lieta anche di annunciare al pubblico che a Lunaria, la rassegna estiva di Musicultura che da 1996 organizziamo nella nostra splendida piazza Giacomo Leopardi, sono in arrivo il prossimo 16 luglio i Subsonica. Musica e poesia si uniscono da sempre nella cultura della città di Giacomo Leopardi e di Beniamino Gigli.”
Enrico Ruggeri ha offerto al pubblico del Teatro Persiani “Nuovo Swing”, la canzone d’amore presentata al Festival di Sanremo del 1984, e accompagnato dalla sua chitarra “L'America (Canzone per Chico Forti)” il brano dedicato alla vicenda che da 20 anni tiene in sospeso la vita di un uomo.
“Quando sono nelle Marche c’è una canzone che non posso non cantare, perché e stata scritta pensando ad un mio luogo del cuore dove andavo al mare da adolescente, Marotta, ognuno ha il suo mare e devo dire che pochi nel mondo canzone hanno tenuto conto di quanto sia poetico il mare d’inverno.” così Enrico Ruggeri ha introdotto la sua “Mare d’inverno”.
“Sono state due serate ricchissime e intense dove sono scorse idee, parole e musiche molto diverse tra loro, ma tutte autorevoli che hanno collegato il pubblico di questo bellissimo teatro Persiani al pubblico italiano attraverso Rai Radio 1- ha commentato a fine serata il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri - Chi ha calcato questo palco ha dimostrato di avere i fondamentali per suonare nel live, ora cominciamo la cavalcata di avvicinamento alle serate finali dello Sferisterio di Macerata".
Dal 6 all’8 maggio il Teatro Vaccaj ospiterà le anteprime nazionali di "Una volta nella vita (Once)", la nuova produzione di Compagnia della Rancia. Molto più di una storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza: è il racconto di vite vissute in un vortice continuo, tra sogni, speranze e vita reale, è un’emozionante storia di coraggio e perseveranza attraverso il linguaggio universale della musica.
Tratto dall’omonimo film irlandese del 2006 scritto e diretto da John Carney, vincitore del Premio Oscar per la miglior canzone con Falling Slowly, "Onc"e diventa uno spettacolo musicale nel 2011 con il libretto di Enda Walsh, ottenendo fin da subito un grande successo - anche grazie alla straordinaria colonna sonora scritta da Glen Hansard e Markéta Irglová – e vincendo 8 Tony Award, 2 Olivier Award e un Grammy Award.
In scena, un eccezionale gruppo di 11 artisti che suonano una moltitudine di strumenti, oltre a cantare, recitare e danzare. L’elemento che rende unico "Una volta nella vita" costituisce anche la sua sfida più grande: far suonare l’intera partitura dei brani per mano degli stessi artisti.
La storia è quella di un musicista di strada di Dublino, sul punto di rinunciare ai propri sogni, e di una giovane donna colpita dalle sue struggenti canzoni d'amore; la storia di un ragazzo che ha rinunciato all'amore e alla musica e della ragazza che lo ha ispirato per sognare di nuovo è un vero e proprio inno alla vita, all’amore, alla musica.
Nel ruolo di “Ragazzo” - che con la sua voce graffiante e profonda e la sua chitarra canta di un amore perduto – c’è Luca Gaudiano, vincitore nel 2021, dopo un folgorante percorso ad Amasanremo, delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo, con il brano “Polvere da sparo”.
Attrice, cantautrice, danzatrice, Jessica Lorusso è “Ragazza”, un personaggio fortemente positivo, una giovane donna tenace, profonda, leale e onestamente amorevole. Per il regista Mauro Simone, "Una volta nella vita" è un racconto indimenticabile sull’inseguire i propri sogni, sul rifiuto di vivere nella paura e sul potere che la musica ha di connetterci tutti. È uno spettacolo “dolorosamente bello e gioiosamente edificante”, sull’amare incondizionatamente, senza aspettarsi nulla in cambio.
I movimenti coreografici sono firmati da Gillian Bruce, coreografa dal curriculum ricchissimo in Italia e all’estero, per la prima volta a Tolentino, attualmente candidata in Spagna come miglior coreografa dell’anno per Kinky Boots.
Prima volta al Vaccaj anche per il direttore musicale Antonio Torella. Torella ha raccolto con professionalità e passione la sfida più grande dello spettacolo: guidare attraverso una partitura complessa ma coinvolgente, coadiuvato dal disegno fonico di Enrico Porcelli, tutti gli interpreti che in scena suonano anche una molteplicità di strumenti musicali (sono oltre 20; chitarre, basse elettrico, ukulele, batteria sono strumenti della marchigiana Eko Guitars, distribuiti da Algam Eko).
Il disegno luci vede la prestigiosa presenza di Valerio Tiberi - light designer, tra gli altri, di Roberto Bolle and Friends - che torna al Vaccaj dopo 15 anni (nel 2007 aveva curato il disegno luci dell’ultima edizione di A Chorus Line).
Le scene sono disegnate da Stefano Antozzi con le videoproiezioni curate da Digital Skenè, con Epson partner tecnico; i costumi sono di Silvia Cerpolini e Fabio Cicolani. Come da tradizione il Teatro Vaccaj – sede storica della Compagnia - ospita la residenza di allestimento di questo spettacolo, nell’ottica di una sempre più stretta sinergia con il territorio marchigiano e delle aziende locali.
Conto alla rovescia per le importanti celebrazioni promosse in occasione della ventiquattresima edizione della Battaglia di Tolentino del 1815. Avvenuta nel maggio di oltre duecento anni fa vide scontrarsi le truppe austriache comandate dal Barone Federico Bianchi, Duca di Casalanza e gli eserciti franco-napoletani del Re di Napoli Gioacchino Murat, la battaglia, ancora oggi, è considerata dagli storici come la prima combattuta per l’indipendenza d’Italia.
Per due giorni, il 7 e 8 maggio prossimi, il Castello della Rancia e il centro storico della città di Tolentino accoglieranno il pubblico delle grandi occasioni e i circa 400 rievocatori provenienti da tutta Europa. Tante le iniziative promosse dall’Associazione Tolentino815, fondata da Paolo Scisiciani, che da venti anni, in stretta sinergia con l’Amministrazione comunale e con il sostegno di importanti enti pubblici e privati oltre che di sponsor, promuove studi sistematici volti alla valorizzazione del periodo storico che va dalla Pace di Tolentino del 1797 alla Battaglia di Tolentino del 1815.
In programma, oltre alla rievocazione storica delle varie fasi della battaglia, convegni, spettacoli, momenti commemorativi, degustazioni enogastronomiche, parate dei gruppi storici partecipanti alla rievocazione, visite guidate ai luoghi della battaglia e al castello. Da non perdere l’esibizione della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato che sarà in piazza della libertà sabato 7 alle ore 21.30 e domenica 8 maggio alle ore 11.00. La Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato è erede e custode delle più antiche tradizioni di cavalleria militare.
Ha sede a Roma presso la Caserma “Lamarmora” e nasce in seno agli antichi reparti a cavallo su iniziativa di coloro che svolgevano funzioni di trombettiere per scandire gli ordini con squilli di tromba. Fu così che alcuni elementi nelle pause di addestramento e liberi dal servizio improvvisarono marce militari con strumenti a fiato e percussioni. Attualmente è composta da ventitré elementi che superando la tradizione musicale tipica delle Fanfara a Cavallo basata sull’esecuzione di sole marce di cavalleria ha rinnovato il repertorio del gruppo musicale inserendo brani che spaziano dalla musica contemporanea a brani di musica classica.
Grande attesa, ovviamente, come ad ogni edizione, per la rievocazione storica e per l’allestimento degli accampamenti che consentirà a tutti, grandi e piccini, di vivere da protagonisti le atmosfere di inizio Ottocento e delle campagne militari delle truppe napoleoniche e austriache. I gruppi storici ricostruiscono reggimenti e battaglioni di fanteria, artiglieria e cavalleria, indossando fedeli riproduzioni di divise d’epoca e usando armi ad avancarica a pietra focaia.
Molto spettacolari le marce e la riproposizione di movimentazioni di truppe come i cosiddetti “quadrati” o il “riccio” che consentiva ai fanti di opporsi agli attacchi della cavalleria. I colpi di cannone, gli ottavini, il rullio dei tamburi e l’atmosfera generale consentono un vero e proprio viaggio nel tempo esaltato dai momenti di vita comune delle truppe nei campi, tra le tende, specie nelle ore notturne alla luce dei fuochi dei bivacchi.
Anche in questa edizione, visto il successo registrato negli anni scorsi, viene riproposta la Notte815 che dal pomeriggio del sabato, fino a notte fonda, animerà le vie e le piazze del centro storico di Tolentino. Animazione con tamburini, con l’arrivo di tutti i soldati, con i balli ottocenteschi presentati dai gruppi storici. In una scenografia naturale arricchita da elementi in tema come coccarde, bandiere e personaggi in costume, il pubblico e i turisti hanno la possibilità di rivivere le atmosfere di inizio ‘800.
Menu tipici ispirati ai piatti dell’epoca potranno essere accompagnati dai migliori vini e dalle birre più gustose. Inoltre a rendere tutta la situazione più coinvolgente sfilate e danze in costume, il servizio di ronda e le tante sorprese ideate appositamente dagli esercenti commerciali. Il Comune ricorda che l’organizzazione ha previsto anche un servizio navetta per collegare il centro città con il Castello della Rancia. Sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle ore 14 verranno effettuate varie corse con partenza da piazza della Libertà e dal piazzale antistante l’area camper in zona Sticchi (piscina comunale) e da Piazza della Concorda (Zona Cinema Giometti) fino al Castello della Rancia.
L’Associazione YFIT Calcio Femminile si schiera accanto all’Alzheimer e all’Associazione AFAM di Macerata per sostenere il progetto “Vorrei andare al mare”, con un’iniziativa di raccolta fondi sulla piattaforma Eppela per realizzare una vacanza per persone malate di Alzheimer.
Lo scorso settembre l’Associazione Afam ha organizzato una vacanza a Cesenatico con 10 persone malate di Alzheimer. È stato un passo importante verso il cambiamento per garantire alle persone malate una vita di qualità e una normalità autentica.
La sfida dello scorso anno è stata vinta e ha aperto la strada ad un nuovo obiettivo: quello di far sì che la vacanza, realizzata in sicurezza e con l’assistenza di personale specializzato, non restasse un evento eccezionale ma divenisse una consuetudine alla portata di tutti.
A sostegno dell’iniziativa un goal importante l’ha voluto segnare l’Associazione YFIT Calcio Femminile che domenica 08 maggio scenderà in campo contro la Polisportiva Mandolesi di Porto San Giorgio, al Campo di Collevario alle 17.30, per un match valevole per il Campionato di Eccellenza Femminile chiedendo ai propri supporters un piccolo contributo in favore del progetto.
“Credo che segnali importanti vadano inviati anche dai giovani e per i giovani e questa giornata ci sembra possa essere un primo passo per abbattere lo stigma che è spesso legato all’Alzheimer e per lanciare iniziative di vicinanza e sostegno nei confronti dei nostri cittadini più fragili - ha detto il Presidente della YFIT Calcio Femminile Massimiliano Avallone - per cui ci auguriamo davvero di vedervi tutto al Campo di Collevario domenica prossima”
Sulla facciata del palazzo Comunale di Potenza Picena sventola il vessillo della Croce Rossa Italiana: l’amministrazione risponde così all’iniziativa lanciata dall’Anci nella settimana che celebra l’associazione e che culminerà con la giornata ad essa dedicata il prossimo 8 maggio. “Un grande impegno, quello del nostro Comitato locale di Porto Potenza, – dichiara il sindaco, Noemi Tartabini – che abbiamo visto confermato in tante occasioni.
Ultima in ordine di tempo quella relativa alla gestione dei profughi provenienti dall’Ucraina. Siamo davvero grati a tutti i volontari per la collaborazione e per la grande professionalità dimostrata nei confronti delle persone ospitate sul nostro territorio”. “L’emergenza in Ucraina ha visto la Croce rossa italiana in campo sin dall’inizio – è il commento di Matteo Carlocchia, presidente del Comitato CRI di Porto Potenza - a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto, degli sfollati in loco e di quelli che hanno cercato e cercano riparo nelle nazioni confinanti. Inoltre, con diversi convogli partiti dall’Italia, la CRI ha consegnato alimenti, coperte e trauma kit, oltre ad altri materiali logistici e sanitari”.
La presenza della Croce Rossa a Potenza Picena potrà presto contare su un incremento dei mezzi di soccorso a disposizione. “Proprio la prossima domenica 8 maggio – spiega ancora il sindaco - in occasione della Giornata Nazionale della CRI, in piazza Douhet a Porto Potenza verranno inaugurati quattro nuovi mezzi di soccorso. Saremo presenti come amministrazione proprio per testimoniare l’importanza di questa iniziativa per l’intera comunità potentina”.
All’evento di domenica 8 maggio saranno presenti, oltre alle autorità locali e ai volontari della Croce Rossa, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini e i principali rappresentanti delle istituzioni civili e militari regionali. Nel corso della mattinata, la CRI di Porto Potenza consegnerà degli attestati di ringraziamento a coloro che hanno offerto supporto all’accoglienza sul territorio dei profughi provenienti dall’Ucraina.
Si è svolta anche la terza giornata di "Macerata Racconta", il festival del libro che sta portando avanti con successo molte iniziative e appuntamenti di ogni genere. Ieri, 4 maggio, si è tenuto presso la Biblioteca Mozzi Borgetti l'incontro dal titolo "La scuola democratica di Mario Lodi" con Juri Meda, docente di Storia della scuola e delle istituzioni educative presso Unimc.
L'evento è stato aperto da Francesco Tonucci, presidente del Comitato Nazionale per la celebrazione del centenario della nascita di Mario Lodi, in collegamento web. Il pedagogista, noto a livello internazionale, ha salutato il pubblico in sala introducendo il tema dell'innovazione portata nel sistema scolastico da Mario Lodi.
"Oggi rappresenta il maestro che la Costituzione Italiana promette a tutti i bambini e le bambine del Paese" - ha spiegato Tonucci. "Conoscere il metodo educativo di Lodi è importante per poterlo ripetere". Infine, ha citato il pensiero del maestro per cui la scuola di oggi non ha bisogno di nuove leggi, ma di nuovi insegnanti capaci di interpretarle correttamente.
Al termine del suo intervento, Tonucci ha passato la parola a Juri Meda, che con precisione ed evidente passione ha cercato di far rivivere al pubblico in sala la vita e l'operato di Mario Lodi sin dalla sua adolescenza: i suoi studi, i voti in pedagogia sempre mediocri al contrario dei voti in arte, sempre eccellenti. Spesso indeciso tra vita da maestro e vita di artista, intraprese la carriera scolastica negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Da subito Lodi si rese conto che la scuola aveva un carattere autoritario, dove gli alunni temevano il maestro, si irrigidivano nel parlare con lui. Usciti da scuola, correvano liberi e sereni. "Penso che per i bambini la scuola sia un sacrificio" - ha letto Juri Meda, riprendendo da uno scritto di Lodi.
Proseguendo nella vita lavorativa del pedagogista, Meda ha spiegato come la barriera tra maestro ed alunno abbia portato Lodi ad interfacciarsi con i genitori degli studenti per presentare il problema, sebbene le mamme dell'epoca invece lo incitassero a utilizzare le punizioni corporali, utili per intimorire i bambini. "Per questo Lodi definisce la scuola una scuola-prigione" - ha puntualizzato il professore.
Da qui l'idea di modificare anche gli spazi scolastici: renderli inclusivi, con la cattedra a lato anzichè centrale e i banchi ripartiti in classe nei vari angoli, in modo tale che il docente potesse stare al centro tra gli alunni. Questo metodo gli permise di parlare direttamente con gli studenti e collaborare con loro per la stesura di alcuni suoi testi. La figura centrale non doveva essere più il maestro, bensì il bambino.
"Lodi capisce che stava percorrendo la strada giusta quando entra nel Movimento di cooperazione educativa - ha concluso Meda - di cui divenne presidente onorario e punto di riferimento". Verso la fine dell'incontro, il professore ha voluto sottolineare come la scuola democratica di Lodi sia stata vista come "scuola della Costituzione poiché i pincìpi democratici erano applicati".
La "lezione" di Meda, tanto approfondita quanto illuminante, ha generato a fine evento una serie di domande, riflessioni e curiosità da parte del pubblico presente, a testimonianza del successo ottenuto da questo viaggio alla scoperta della vita e delle innovazioni di Lodi, ma anche della differenza tra scuola del passato e scuola contemporanea.
Appuntamento a domani con Luca Briasco e "La sfida americana Stephen King contro Joe R. Lansdale".
Con la canzone “Ti regalerò una rosa” Simone Cristicchi, vincitore assoluto di Musicultura nel 2005 con il brano “Studentessa universitaria” e da anni tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival, ha aperto la due giorni dei concerti live in anteprima nazionale dei 18 finalisti della XXXIII Edizione di Musicultura al Teatro Persiani di Recanati in diretta su RAI Radio 1. In un toccante live Cristicchi ha offerto al pubblico anche la sua “Abbi cura di me”.
“La musica non deve essere solo uno strumento per intrattenere, ma qualcosa di molto più alto da condividere – ha detto Simone Cristicchi –anche l’artista deve tornare a ricoprire un ruolo più importante per la nostra comunità e io ho sempre sentito questa esigenza e responsabilità fin dall’inizio della mia carriera".
Una grande serata di musica live brillantemente condotta da John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua di Rai Radio1, storico media partner del Festival, che ha visto l’esibizione dei primi nove dei diciotto finalisti: caspio, Emit, iosonorama, Cassandra Raffaele, Valeria Sturba, Valerio Lysander, Martina Vinci, Y0 e Yosh Whale.
“Dopo due anni di chiusure e restrizioni sanitarie dove abbiamo fatto cose eccezionali per garantire gli attesi concerti dei finalisti a Recanati, oggi, finalmente, torniamo alla normalità con il grande abbraccio del pubblico presente. – Ha dichiarato il sindaco del Comune di Recanati Antonio Bravi – Musicultura è una creatura della nostra città e siamo orgogliosi di ospitare ogni anno l’anteprima del concerto dei finalisti.”
Tra gli interventi l’assessore al Turismo e Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi: “Oggi si celebra ancora una volta il matrimonio tra Recanati e Macerata sotto l’insegna di Musicultura che oltre a mettere insieme già nel suo nome la musica e la cultura unisce città e importanti partner del territorio.”Sul palcoscenico recanatese Amara si è esibita con la sua canzone “Che sia benedetta” interpretata da Fiorella Mannoia al Festival di Sanremo del 2017.
“Soprattutto in questo tempo siamo tutti spettatori del peggio che l’essere umano può esprimere, io credo che se sei in guerra con te stesso, sei in guerra con il mondo intero, forse la soluzione e quella di trovare un po’ di pace interiore e volersi più bene – così Amara ha introdotto la sua “Pace”. Un inedito ed emozionante duetto di Simone Cristicchi e Amara ha incantato il pubblico con “Le poche cose che contano” uno dei primi brani scritti insieme e per la prima volta cantato dal vivo in un teatro.
A sorpresa sul palco di Musicultura Mariella Nava: “è bellissimo vedere come questi ragazzi hanno trasformato in musica e parole le costrizioni della pandemia, è vero che noi artisti abbiamo sofferto ma la musica è in grande salute. Al piano Mariella Nava si esibita con suoi cavalli di “pace” come li ha definiti l’artista “Come mi vuoi” e “Per amore”. Protagonisti della serata i live dei primi nove dei 18 artisti finalisti di Musicultura 2022. A seguire i loro nomi e le canzoni commentate dal direttore artistico del Festival Ezio Nannipieri.
caspio di Trieste - “domani!” Un impronta elettronica riconoscibile, un approccio vocale inconsueto, un domani dove non sentirsi fuori posto. Martina Vinci di Genova - “cielo di Londra”: elettronica, synth, ritmiche smembrate, un flusso affascinante di immagini, una voce che mira diritto all’essenza.
Valerio Lysander di Roma - “Sandali” : parole genuine, il bisogno di un armonia interiore, un paesaggio melodico-armonico elegantemente avvolgente e sfaccettato. Yo di Ravenna - “TRAPsodia POPolare”. Una canzone ad alto tasso di rischio, che mescola folk e trap, passato e presente. Il bello è che il risultato stupisce e funziona.
iosonorama di Napoli - “Zero Volume (Partenope)”: la fragilità e la bellezza di Napoli, la ricerca delle proprie radici in uno struggente piano sequenza. Emit di Lodi –“Vino”: Un’infelice esperienza da cameriere raccontata con ironia e dolcezza davvero rare. Yosh Whale di Salerno – “Inutile” : una band dal sound personalissimo ci parla di sentimenti e periferie in un modo che risulta nuovo e ipnotico.
Valeria Sturba di Bologna – “Antiamore”: tecnologia e movenze musicali senza tempo convivono suggestivamente in una canzone il cui testo scardina le illusioni della razionalità. Cassandra Raffaele di Vittoria –“La mia anarchia ama te”: una commovente dichiarazione d’amore incondizionato al potere salvifico della Musica.
Questa sera 4 maggio andranno in scena gli altri nove finalisti: Isotta di Siena; Kamahatma di Trecate (NO); Malvax di Modena; Sandri di Cesena; Sara Loreni di Parma; Sofia Rollo di Lecce; Te quiero Euridice di Piacenza; THEMORBELLI di Alessandria; Vito di Palermo. Atteso ospite della serata Enrico Ruggeri, firma nobile della canzone popolare e d’autore italiana, tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival, nonché amato conduttore della ultime tre edizioni delle serate finali di Musicultura. Il concerto andrà in diretta su Rai Radio 1, in televisione su ÉTv Marche e in streaming sui numerosi social che seguono Musicultura. I biglietti sono disponibili presso il Teatro Persiani, presso tutti i punti AMAT delle Marche e sul circuito Vivaticket.
La Biblioteca Comunale Zavatti e le volontarie e i volontari di "Nati per Leggere" organizzano le letture condivise per famiglie e bambini fino a 6 anni. Le letture quest’anno si terranno in diversi quartieri della città. L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche.
Si inizia mercoledì 11 maggio, alle 17:30, al parco del quartiere di Santa Maria Apparente, per proseguire mercoledì 25 maggio, ore 17:30, al parco del quartiere Risorgimento (zona San Giuseppe), l’8 giugno sempre alle 17:30 al parco IV Marine di Fontespina e il 22 giugno alle 17,30 al parco Brunellini, dietro la Biblioteca Zavatti.
Prosegue la rassegna di 'Macerata Racconta - le sfide' che ha visto nella sua seconda giornata, 3 Maggio, un incontro con Guido Garufi presso la splendida sala Castiglioni all'interno della Biblioteca Mozzi Borgetti. L'autore dell'antologia "La poesia delle Marche. Il Novecento e oltre", pubblicato nel dicembre 2021, è stato presentato al pubblico dalle parole di Pietro Polverini ed Edoardo Salvioni.
Già nel '98, Garufi scrisse un'antologia sulle poesie marchigiane, quindi occupandosi del periodo poetico antecedente l'anno di pubblicazione; stavolta invece si concentra sull'ultimo trentennio, dalla metà del '900 fino ai giorni nostri. "Ho dovuto trovare delle tracce oggettive: la Prima Guerra Mondiale, la Seconda Guerra Mondiale, il Boom economico - puntualizza Garufi - ma, mi sono chiesto: che cosa è successo di forte negli ultimi 25 anni?"
Da questa domanda l'autore introduce il suo libro, rispondendo al quesito e togliendo al pubblico ogni dubbio: la Quarta Rivoluzione Industriale, quella telematica. "La lingua italiana - prosegue Garufi - ha subìto una compressione abrasiva negli ultimi 25 anni. Negli anni '70 il 'forziere linguistico' comprendeva 1700 vocaboli, adesso sono 600/640". Da ciò ne consegue che, destrutturando il linguaggio italiano, anche la poesia ha subito dei cambiamenti.
"Occorre una cultura per scrivere, occorre la lettura degli altri - spiega l'autore, citando ad esempio il grande poeta di Recanati. "Si dice che il grande autore non sia Giacomo Leopardi, ma Monaldo, il padre. Se Monaldo non avesse regalato la biblioteca al figlio, Leopardi non avrebbe percepito la siepe in quel modo."
Garufi conclude il suo discorso spiegando come il linguaggio ora sia diventato sintetico, "fatto di spot ed emoticons", conseguenza della Quarta Rivoluzione Industriale. "Nella nuova generazione ci sono autori che hanno più recensioni di Leopardi: questo perchè con l'era digitale non c'è più la recensione a taglio - sotiene l'autore. "Il mio giudizio storico sull'ultimo trentennio marchigiano è tutto sommato positivo, poichè parlo dei 'resistenti' alla tradizione."
L'incontro si è chiuso con uno scambio di domande, feedback e riflessioni tra Garufi, Polverini, Salvioni ed il pubblico in sala.
Appuntamento a domani, 4 maggio, con "La scuola democratica di Mario Lodi", insieme al docente di Storia della scuola e delle istituzioni educative Juri Meda (incontro valido come formazione per insegnanti ed educatori).
Presentati nell’Aula Magna del Comune di Recanati i 18 artisti finalisti della XXXIII edizione del Festival Musicultura e il programma dei due concerti live di martedì e mercoledì sera al Teatro Persiani, in diretta su Rai Radio1 e sui social, condotti da John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua di Rai Radio1.
“Musicultura per me rappresenta il luogo dove i sogni possono avverarsi è questo il messaggio che vorrei trasmettere ai finalisti del Festival qui presenti – ha detto Simone Cristicchi durante la conferenza stampa – Io sono un artista che nel lontano 2005 era in mezzo a voi e gareggiava per far ascoltare la propria voce, mi sento un po’ il figlio adottivo di Musicultura. Auguro a tutti voi di realizzare il vostro sogno che è principalmente quello di trovare la vostra anima e di condividerne la bellezza con tutti.”
“Musicultura è un’eccellenza del nostro territorio - ha dichiarato il sindaco di Recanati Antonio Bravi- un Festival nato a Recanati grazie al genio creativo del nostro compianto concittadino Piero Cesanelli che è riuscito a coniugare le due principali arti che contraddistinguono la cultura recanatese, la poesia e la musica 'arti indivisei e indivisibili' nella canzone, come scrive Giacomo Leopardi nello Zibaldone e a portare il messaggio alla ribalta nazionale ed internazionale in questi 33 anni di grandi successi".
Questa sera al Teatro Persiani si esibiranno i primi nove dei diciotto finalisti: caspio di Trieste; Emit di Lodi; iosonorama di Napoli; Cassandra Raffaele di Vittoria (RG); Valeria Sturba di Bologna; Valerio Lysander di Roma; Martina Vinci di Genova; Y0 di Ravenna e Yosh Whale di Salerno.
Ad impreziosire la serata contribuiranno la sensibilità e le performance studiate ad hoc di Simone Cristicchi ed Amara. Proprio Cristicchi, lo ricordiamo, fu proclamato vincitore assoluto di Musicultura nel 2005 con il brano “Studentessa universitaria”, singolo dell'album “Il fabbricante di canzoni”, con il quale si aggiudicò anche la “Targa della Critica”. Simone Cristicchi è oggi tra i membri del Comitato di Garanzia di Musicultura, l’importante giuria formata dal gotha della letteratura e della canzone italiana.
Domani sera, 4 maggio, andranno in scena gli altri nove finalisti: Isotta di Siena; Kamahatma di Trecate (NO); Malvax di Modena; Sandri di Cesena; Sara Loreni di Parma; Sofia Rollo di Lecce; Te quiero Euridice di Piacenza; THEMORBELLI di Alessandria; Vito di Palermo.
La serata di mercoledì vedrà la testimonianza artistica di un padrino d’eccezione: Enrico Ruggeri. Firma nobile della canzone popolare e d’autore italiana, scrittore e fine narratore, Ruggeri è legato a Musicultura da un reciproco rapporto di stima ed amicizia, non a caso ha condotto le ultime tre edizioni del Festival allo Sferisterio di Macerata, in onda sulla Rai, e figura anche lui tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival.
“È in giorni come questi che il senso del progetto Musicultura, coltivato da Piero Cesanelli e che noi continuiamo a sviluppare nel suo ricordo, emerge con più forza. – ha spiegato Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura - Ci interessano le potenzialità artistiche delle canzoni, desideriamo che chi come noi le sceglie come fidate compagne di vita possa individuarle in un ambito espressivo più ampio di quello previsto da una filiera produttiva che tende ad omogeneizzarle".
“Quest’anno abbiamo raddoppiato le serate che vedranno esibirsi i finalisti di Musicultura nel nostro teatro Persiani - ha detto l’assessora alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio - La musica d’autore che da sempre contraddistingue la manifestazione è un’importante occasione culturale e al tempo stesso di promozione turistica per la nostra città e per l’intero territorio grazie agli ospiti e al collegamento con Radio Rai1".
I 18 artisti finalisti sono il frutto di una selezione lunga ed articolata, iniziata nel novembre scorso, con l’ascolto delle 2.172 canzoni in concorso, record assoluto di partecipazioni a Musicultura. Successivamente 61 proposte sono state selezionate e convocate a Macerata, per sostenere un’audizione dal vivo di fronte alla commissione d’ascolto e al pubblico per dieci giorni consecutivi al teatro Lauro Rossi.
“Dopo le selezioni al teatro Lauro Rossi di Macerata, Musicultura, per due serate, si 'trasferisce' a Recanati per poi tornare nel capoluogo con le finali di giugno allo Sferisterio che non vediamo l’ora di vivere - ha affermato il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli - Al teatro Persiani conosceremo le personalità e soprattutto le 18 canzoni dei giovani finalisti che, grazie a Musicultura, possono calcare un palcoscenico nazionale ed essere protagonisti di un evento unico ideato da Piero Cesanelli".
Pienone al Lanciano Forum di Castelraimondo per “Volare”, format ideato da Vladimiro Riga che sabato sera (30 aprile) ha visto salire sul palco diversi importanti artisti per una serata di musica, danza e spettacolo diversa dal solito. L’ospite più atteso era ovviamente Riccardo Fogli, cantautore ed ex dei Pooh, che si è esibito tra gli applausi dei presenti con alcuni suoi pezzi iconici.
Altrettanto entusiasmo anche per Tony Esposito (conosciuto in tutto il mondo per la hit Kalimba de Luna), Cinzia Dominguez (cantante dalle due voci pop e lirica), Michele Pecora (cantautore) e la locale scuola di ballo Joy Dance che è stata accompagnata dall’Orchestra Mediterranea.
Brillante anche la conduzione di Melissa Di Matteo, altra grande artista protagonista della serata ad ingresso gratuito organizzata dal Comune di Castelraimondo con il contributo della Regione Marche e il patrocinio della Provincia di Macerata e dell’Unione Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino.
Ora al Lanciano Forum è tempo di risate con lo show del comico marchigiano Simone Bargiacchi, conosciuto da tutti come Antonio Lo Cascio. C’è grande attesa per lo spettacolo di giovedì sera (5 maggio) dal titolo “Un uomo da pic-nic” dove sicuramente l’artista proporrà sketch divertenti e sorprese tutte da ridere.
Lo Cascio viene da importanti successi televisivi con il ruolo dell’indignato nella trasmissione televisiva di canale 5 “Avanti un altro” e da un grande successo sul web grazie a decine di video divertenti molto popolari sui social network. L’appuntamento è alle ore 21 ad ingresso gratuito.
Lunedì 2 maggio presso gli la sede del Cus Camerino Asd è stata presentata ufficialmente la seconda edizione del Montelago Eco Trail, prevista per il prossimo 26 giugno.
Dopo il successo della prima edizione del 2021, il CUS Camerino e l'associazione ACRUSD Camerino in Corsa, in collaborazione con l’Università di Camerino e con i comuni di Sefro, Camerino e Serravalle di Chienti, hanno deciso di riproporre i due percorsi di corsa in montagna e Trail, che si snodano tra le bellezze del comprensorio dell’altopiano di Montelago situato a oltre 1000 mt di altezza.
Entrambi i percorsi partono e arrivano a Sefro: il Trail di 30 km, Trofeo intitolato a Francesco Gentilucci, con dislivello positivo di 1600 metri; la corsa in montagna da 10km è valida anche come Campionato Regionale Assoluto e Master Individuale e Campionato Regionale di Società. Entrambe le gare sono inserite sul calendario nazionale Fidal 2022.
In questa edizione anche il CUSI, Centro Universitario Sportivo Italiano, ha dato il suo patrocinio ed è prevista una classifica per studenti iscritti alle università italiane e al primo classificato/a tra gli studenti universitari verrà consegnato il trofeo Unicam.
I due percorsi si snodano su rilievi compresi tra Monte Primo e Monte Igno, due tra le vette più alte del complesso che fa da contorno all’altopiano di Montelago, suddiviso amministrativamente tra i tre comuni ospiti.
Presenti alla conferenza stampa oltre al presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, anche il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino Prof. Claudio Pettinari, il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli e il delegato allo sport del Comune di Serravalle di Chienti, Gianni Fedeli.
Il Magnifico Rettore Pettinari ha ribadito come l’Università è partecipe, vive il territorio e ci crede investendo risorse in iniziative che sono vicine ai temi che l’Università tocca ogni giorno. Il Presidente del CUS Belardinelli ha ribadito l’impegno del CUS verso uno sport sostenibile, con attività legate al territorio e allo sport all’aria aperta che segue continuamente la crescita di queste specialità.
Dal lato delle amministrazioni comunali interessate emerge la volontà di rilanciare il comprensorio di Montelago dopo tutte le difficoltà di questo territorio collegate al sisma prima e al Covid poi, il Sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli, evidenzia l’unione di intenti dei tre comuni, su cui l’altopiano di Montelago insiste, per la valorizzazione del territorio e il delegato allo sport del Comune di Serravalle sottolinea come sia stata utile questa manifestazione alla sinergia tra i comuni di Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti che collaborano per la migliore riuscita della manifestazione.
Per tutte le informazioni complete si possono consultare sui canali ufficiali della manifestazione: web www.montelagoecotrail.it, pagine facebook e instagram @montelagoecotrail.
Nella giornata di ieri, 2 maggio, Macerata ha dato il via all'XI edizione del festival del libro "Macerata racconta", quest'anno dal titolo "Le sfide", organizzata dall'associazione conTESTO, in collaborazione con il Comune e Unimc. La manifestazione durerà fino all'8 maggio e vedrà eventi per bambini, adulti, per gli studenti universitari e per le scuole, con dibattiti, presentazione di libri, contest e molto altro.
La prima giornata ha visto tra i vari incontri, un'anteprima assoluta presso il teatro della Filarmonica, lo spettacolo "Non possiamo abituarci a morire". I protagonisti sul palco sono stati il reporter e scrittore Angelo Ferracuti, la cantante Serena Abrami ed il pianista e compositore Fabio Capponi. A fare da filo conduttore all'esibizione del trio, il tema del lavoro.
Il lavoro trattato in ogni suo aspetto: da quello precario, a quello sottopagato, al "contratto a chiamata". Tematiche tutt'ora vive e accese, che invitano a riflettere sulla situazione attuale delle grandi aziende e sulle condizioni cui versano tanti lavoratori. Le stesse riprese da Ferracuti, che con voce profonda e maestria ha saputo introdurre gli spettatori nella vita del poeta fermano Luigi Di Ruscio, fino ad attraversare tutta la sua storia.
Trasferitosi ad Oslo nel 1957, come tanti migranti Di Ruscio ha dovuto affrontare le più varie controversie di un paese del tutto sconosciuto: imparare una nuova lingua, il lavoro in fabbrica, la discriminazione, sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a far nascere quella rabbia, quella necessità di evasione, quella profonda aggressività, che nel tempo si sono trasformate in poesia per raccontare la condizione operaia e umana 'tout court'.
Alle letture di Ferracuti, spesso rudi e taglienti, la voce delicata di Abrami accompagnata dalla soave musica di Capponi hanno alternato canzoni e canti popolari, intrise della gioia e della disperazione dei lavoratori. Il tutto lasciando lo spettatore sospeso fra incanto e riflessione.
In mattinata sono stati accolti dal sindaco Fabrizio Ciarapica, presso la Sala Consiliare del Comune, 20 studenti e 8 docenti provenienti da quattro paesi europei a cui si sono aggiunti gli allievi del 4’ G Liceo Linguistico di Civitanova Marche coordinati dalla professoressa Maria Luigia Bizzarri, responsabile del progetto.
Gli studenti sono coinvolti nel progetto Erasmus + Gaya “Global Actions for Young Actors” (2020-2023) che vede impegnati i ragazzi di sei nazioni (Italia, Belgio, Finlandia, Francia, Lettonia e Polinesia), di età compresa tra i 16 ed i 18 anni, per riflettere sulle azioni da intraprendere e sulle soluzioni da adottare a contrasto del cambiamento climatico.
Al riguardo, sono state individuate cinque tematiche (abitazione, trasporto, cibo, industria, stili di vita), distinte per nazione; agli studenti italiani è stato assegnato l’argomento “food”. I ragazzi stranieri sono presenti a Civitanova dal primo maggio scorso e resteranno in città fino a sabato 7, impegnati in attività didattiche con momenti di svago legati alle visite in città da loro già molto apprezzata.
Venerdì 6 maggio gli studenti torneranno in Comune per costituire un loro virtuale Parlamento dove due rappresentanti per nazione (quelli della Polinesia in collegamento) esporranno le loro relazioni sugli argomenti trattati. “Vi do il benvenuto al Comune di Civitanova Marche - ha dichiarato il sindaco Ciarapica rivolto agli studenti – e vi ringrazio per la visita assai gradita. Sono orgoglioso per la vostra attenzione e la vostra sensibilità a tutela dell’ambiente ed a contrasto del cambiamento climatico, fonte di gravi problemi in tutto il mondo.
Mi compiaccio per il progetto Erasmus + GAYA che trovo assai importante sia per i contenuti, che per l’opera di unione tra ragazzi di Paesi diversi. A Civitanova siamo impegnati nell’adottare misure per l’ecosostenibilità, come la riqualificazione dell’illuminazione pubblica cittadina con l’impiego di led luminosi, la collocazione del fotovoltaico sugli edifici pubblici, l’installazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Inoltre, stiamo studiando un progetto per creare una comunità energetica del porto con il posizionamento di pannelli fotovoltaici sopra i tetti dei magazzini del mercato ittico per alimentare, oltre al mercato ittico stesso, anche le colonnine lungo le banchine dove si riforniscono i pescherecci. Cari ragazzi, buona permanenza a Civitanova Marche, mi fa piacere riscontrare il vostro gradimento sulla città”.
Al termine della visita, a ricordo dell’incontro, il sindaco Ciarapica ha consegnato una busta contenente una guida turistica e gadget con il logo di Civitanova Marche a studenti e docenti, i quali hanno contraccambiato con il dono di oggetti caratteristici dei loro Paesi.