Il 15 e il 16 ottobre, in contemporanea con altre città italiane, l’associazione provinciale Cives di Macerata, con il patrocinio del comune, partecipa alla campagna nazionale “Io non rischio” organizzando una giornata di sensibilizzazione rivolta ai cittadini maceratesi per scoprire cosa ciascuno di noi può fare per ridurre il rischio in caso di terremoto.
L’evento si svolgerà sabato 15 ottobre in piazza Mazzini, dalle 8:00 alle 13:00, e oltre agli infermieri volontari del Cives vedrà la partecipazione collaborativa di una rappresentanza delle associazioni di volontariato maceratesi attive nella Protezione civile locale.
"L’Amministrazione ha deciso di promuovere questo momento di incontro e confronto con la comunità per aumentare le buone pratiche e la consapevolezza in questi tragici momenti che, purtroppo, caratterizzano in particolare il nostro territorio comunale, provinciale e regionale – ha commentato l’assessore con delega alla Protezione civile Paolo Renna -. È importante sapere come potersi difendere dal pericolo per cercare di ridurre, al minimo, la vulnerabilità; invitiamo quindi tutta la cittadinanza a partecipare".
L’iniziativa nazionale ha l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile accrescendo al contempo la consapevolezza dei rischi naturali presenti sul nostro territorio. Fondamentale, per la campagna, è il ruolo attivo dei cittadini che potranno informarsi e confrontarsi nelle piazze, fisiche e digitali, con l’ausilio di contenuti interattivi e dirette streaming sui social media.
Una importante occasione per fornire spunti e approfondimenti sui rischi e sui comportamenti utili da adottare per proteggere se stessi e l’ambiente in cui si vive. A livello nazionale “Io non rischio” si svolgerà in circa 600 comuni e vedrà l’impegno di 8400 volontarie e volontari appartenenti a oltre 770 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia
Sabato e domenica (15 e 16 ottobre) la castagna torna grande protagonista a Crispiero per la 44esima edizione dell’omonima sagra. L’appuntamento, molto rinomato e conosciuto in tutto il centro Italia, torna in grande stile dopo due anni in cui a causa del Covid si era tenuto solo in forma ristretta.
Nella giornata di sabato gli stand gastronomici aprono alle ore 19 con la zuppa di ceci e castagne, tagliatelle di castagne, polenta grigliata e il dolce tipico di Crispiero fatto dalle vergare crespetane con le castagne locali. Specialità e sapori che si possono trovare solo nella frazione di Castelraimondo e che ogni anno stupiscono i partecipanti tra bontà e tradizione. Oltre al cibo spazio anche alla musica con il dj set di dj Amadaus e alla danza con la performance del gruppo Joy Dance.
Domenica apertura della sagra alle ore 12 con lo stesso menù annaffiato da vin brûlé e castagne ubriache con spettacoli di artisti di strada, mercatino dell'artigianato e due gruppi musicali: i Soda Acustica e il Jazz Quartet composto da Thomas Lasca, Ludovico Carmenati, Andrea Elisei e Marta Giulioni. Spazio anche a uno spettacolo di pizzica salentina con la Compagnia Chora.
A disposizione, sia sabato che domenica, un servizio navetta dal parcheggio al centro di Crispiero. La Sagra della Castagna, organizzata da società operaia e libera associazione Pro Crispiero e patrocinata dal Comune di Castelraimondo, nasce tanti anni fa con la sola vendita di caldarroste a cui poi si è affiancato il dolce.
Con il passare degli anni si sono aggiunte altre specialità a base di castagne. Grande soddisfazione per l’amministrazione comunale che vede tornare in calendario uno degli appuntamenti clou dell’autunno. «Ringraziamo il presidente della società operaia e della libera associazione Pro Crispiero, Laura Martorelli, tutti i membri delle associazioni, i crespetani e non crespetani che si stanno adoperando nell’organizzazione per la buona riuscita della festa insieme al Comune e tutti gli operai comunali»– spiega la consigliera comunale Valeria Lucarini -.
«Siamo felici di ritornare a fare questa festa dopo un periodo di stop obbligato a causa del Covid. Contiamo sul supporto di tutti per il successo della manifestazione affinché rimanga impresso un buon ricordo del territorio, anche per la valorizzazione dello stesso e la partecipazione agli eventi futuri».
“Storiche in piazza”, anche Civitanova celebra la giornata nazionale del veicolo d'epoca. L’appuntamento, patrocinato dal comune di Civitanova e organizzato dall'Asi, riferimento del motorismo storico italiano dal 1966 e dal CAEM Ludovico Scarfiotti, riferimento storico nelle Marche dal 1976, è per domenica 16 ottobre al Varco sul mare. Per l’occasione, il cuore della città si trasformerà in una mostra di veicoli d’epoca, una cinquantina in tutto, che potranno essere ammirati e fotografati da curiosi e cultori del genere.
“Questo evento – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - è una importante opportunità di promozione turistica per Civitanova che richiamerà molte persone. Le auto d’epoca sono un museo viaggiante, un patrimonio da tutelare e preservare che ha importanti riflessi non solo turistici, ma anche culturali e di valorizzazione del territorio”.
Il ritrovo è previsto alle ore 10.15. Alle 11 le auto sfileranno sul lungomare sud di Civitanova e a seguire un light lunch al ristorante Petè. Alle16, dopo il saluto delle autorità, Roberto Carlorosi, presidente del CAEM/Scarfiotti, presenterà le auto e darà il via a “Storie e storiche", un momento particolare dove saranno rievocate le atmosfere e le musiche d’epoca. Infine il collegamento Asi in streeming che coinvolgerà molti club.
Successo di partecipazione per il corso di bioetica promosso dal Movimento per la Vita di Treia e Appignano. Ampia l’affluenza dei giovani che hanno preso parte ai primi due incontri nell’aula multimediale messa a disposizione dal Comune di Treia, ente patrocinante insieme al Comune di Appignano, prima dell’ultimo appuntamento al Teatro Comunale con l’attrice Beatrice Fazi previsto per sabato 15 ottobre alle ore 21.
Il corso di Bioetica “Vivere da protagonisti. Scovare la felicità tra visione, scelte e coraggio” ha avuto infatti inizio venerdì 30 settembre con le relazioni di Camilla Galuppi e Francesco Aviani Barbacci sul tema dei “Giovani a servizio della vita” per poi proseguire il venerdì successivo, nella stessa location, grazie alla video conferenza con il sociologo, docente universitario e giornalista Giuliano Guzzo.
“Nell’ambito della sua attività culturale, con l’annuale corso di formazione rivolto soprattutto ai più giovani il Movimento per la Vita vuole dare testimonianza di quanto sia importante avere una visione ampia della vita, cercando di trascendere i messaggi spesso superficiali promossi dai social media - afferma la locale presidente Stefania Bisonni -, proprio grazie a quest'ampia visione, ragazzi si possono relazionare verso le scelte che li attendono con quel coraggio necessario per vivere la propria vita da protagonisti”.
Ultimo atto sabato con l’attesa testimonianza (a ingresso libero) di Beatrice Fazi “Mamma, moglie ed attrice”, nota al grande pubblico per l’interpretazione, tra i tanti, del ruolo di “Melina” nella fiction di Rai Uno “Un medico in famiglia”.
Domenica 16 ottobre alle ore 18.00, Umberto Jacopo Laureti, giovanissimo pianista marchigiano, sarà protagonista di un concerto per pianoforte che ripercorre parte del grande repertorio romantico per pianoforte dalla tragica sonata in la minore di Schubert fino agli ultimi lavori di Chopin con un omaggio anche al pianoforte italiano attraverso la virtuosistica e a tratti futuristica toccata di Alfredo Casella.
Umberto Jacopo Laureti nella sua carriera ha affiancato alla musica contemporanea opere del grande repertorio con una particolare attenzione per i compositori italiani. Si è recentemente esibito in Italia, Francia, Spagna, Germania, Norvegia, Svizzera e Regno Unito e ha debuttato in prestigiose sale quali Auditorium parco della musica di Roma, teatro La Fenice e teatro Malibran di Venezia, Palacio festivales di Santander, Steinway hall, St. Martin in the Fields, Regent hall, St. James Piccadilly, Duke’s hall e Royal Albert hall di Londra.
Il pianista, collabora stabilmente con la Gioventù musicale d’Italia, il Keyboard Charitable Trust e con l’Accademia dei cameristi. Ha partecipato a masterclasses presso prestigiose istituzioni tra cui il Mozarteum di Salisburgo, l’Oxford Piano Festival, l’Encuentro de Musica di Santander, l’Accademia Dino Ciani con maestri quali Christopher Elton, Jean Efflam Bavouzet, Michel Béroff, Peter Donohe, Peter Bithell, Marios Papadopoulos, Pascal Devoyon, Kathryn Stott, Catherine Vickers, Andreij Jasinski, Claudio Martinez- Mehner e molti altri. Ha vinto il primo premio in numerosissimi concorsi nazionali e internazionali, è vincitore assoluto della “Nuova Coppa Pianisti”.
"Master piano festival più" è organizzato grazie alla consulenza artistica di Cinzia Pennesi, oltre alla serata del 16 ottobre è in programma, domenica 20 novembre alle ore 18.00, l'esibizione di Elisabeth Nielsen, pianista ucraina vincitrice di importanti concorsi internazionali.
Biglietti a partire da 8 euro disponibili al botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo www.liveticket.it/politeamatolentino
Tra i tanti temi legati a doppio filo al weekend, dal 14-16 ottobre, della 5 Mila Marche 2022 ci sono anche quelli della solidarietà e delle pari opportunità. Per il pomeriggio di sabato 15 ottobre, infatti, mentre centinaia di coraggiosi saranno impegnati negli oltre 250 km della Randonnée 5 Mila, è prevista la "Ciclopedalata in rosa", ovvero 25 km di percorso tra i comuni di Porto Recanati, Loreto e Numana da affrontare in e-bike, per sole donne.A promuovere l’iniziativa è stata la commissione regionale pari opportunità della regione Marche, che ha l’obiettivo di sensibilizzare nei temi in cui le pari opportunità ancora non ci sono e lo sport purtroppo, fa parte di questi.
A rendere ancora più simbolica la pedalata sarà la presenza di un gruppo di cicliste afghane, profughe: “Tramite la giornalista Francesca Monzone siamo venuti a conoscenza di questo gruppo di donne afghane, cicliste e profughe, e abbiamo voluto invitarle a pedalare con noi – spiega il presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini -. Arrivano da paesi in cui i loro diritti non sono rispettati, andare in bicicletta è considerato impuro, così alla pedalata porteranno la loro testimonianza, racconteranno la loro storia, che sicuramente va ascoltata. Per il momento abbiamo provveduto a regalare loro un caschetto e speriamo di poterle aiutare ulteriormente in futuro”.
La bicicletta si conferma una volta di più un mezzo universale, in grado di dare una mano anche nelle tematiche più delicate: “In totale saranno un centinaio le donne coinvolte nella pedalata e avrebbero potuto essere anche di più, ma le ebike a disposizione sono ovviamente limitate – continua Vitturini -. Perché far passare il messaggio tramite il ciclismo? Perché in bicicletta ci possono andare tutti, a maggior ragione ora che ci sono anche quelle elettriche. È un modo per dire alle donne di partire e riprendersi in mano la propria vita”.Non solo disparità uomo-donna, la "Ciclopedalata in Rosa" sarà aperta anche ai portatori di disabilità, con il coinvolgimento del CIP (comitato italiano paralimpico) e ANMIL (associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro).
Venerdì 14 ottobre, invece, si svolgerà il convegno “Donne e Sport” nella sala consiliare del comune di Loreto, per parlare del gap tra i sessi che c’è nello sport e nel ciclismo in particolare, lo status di atlete professionistiche che non arriva e dei passi in avanti che si possono fare. Tra gli ospiti ci saranno Marina Romoli, Tania Belvederesi e Valentina Rossani.
Al via il terzo anno del progetto "Lavori in corso: adottiamo le città", che si pone l’obiettivo di rigenerare socialmente, culturalmente e da un punto di vista ambientale parte del territorio del comune di Tolentino. Il progetto, selezionato da "Con i bambini" nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia, prevede il coinvolgimento dell’intera comunità educante e a Tolentino ha come partner di progetto l’Istituto comprensivo “Lucatelli” con il circolo Legambiente “Il Pettirosso”, Anpas Marche e l’amministrazione comunale.
“Lavori in corso: adottiamo le città” si occupa di ricucire e ritessere legami sociali, di creare opportunità e di sostenere una rigenerazione sociale, ambientale e culturale in 5 quartieri periferici d’Italia: Montespaccato a Roma, Putignano a Pisa, La Zisa a Palermo, Tolentino in provincia di Macerata e Sant’Arpino in provincia di Caserta. Attraverso la creazione di servizi e sportelli dedicati alla comunità, vuole ricucire i territori e ritessere legami sociali e culturali, rendendo i ragazzi protagonisti attivi della rigenerazione del quartiere e della città.
Tante le iniziative, organizzate grazie all’ausilio di esperti, che nei primi due anni hanno coinvolto e continueranno a interessare i ragazzi e la comunità territoriale. Tra queste, i laboratori per acquisire competenze Stem, i laboratori sulla cittadinanza attiva e la legalità, i corsi di primo soccorso, le formazioni di attività assistita con gli animali, ma anche incontri per sensibilizzare i minori su tematiche quali la violenza di genere, il cyber bullismo e la sostenibilità ambientale.
Tra le tante attività sono presenti gli sportelli gratuiti di aiuto psicologico dedicati alle famiglie, dove uno psicologo si mette a disposizione dell’utenza per affrontare problematiche relative al benessere psicologico della persona e al counseling genitoriale. Gli utenti possono contattare il servizio al numero verde 800.48.40.60.
Il percorso svolto fin qui ha portato le ragazze e i ragazzi all’individuazione dei luoghi della città da riqualificare, attraverso la rappresentazione grafica di "mappe di comunità". La rigenerazione ambientale, sociale e culturale degli spazi adottati è infatti un punto focale per permettere ai minori di vivere il territorio come un luogo di aggregazione, in cui poter ricucire le proprie personali reti sociali, superare quei fenomeni di povertà educativa, sociale e culturale in cui si ritrovano costretti a vivere e arginare quei comportamenti di bullismo distruttivo verso i luoghi di incontro.
La "mappa di comunità" rappresenta quindi un primo passo fondamentale per guidare l’attività di rigenerazione del territorio, un’attività che vedrà i ragazzi, i genitori e la comunità educante impegnata nel corso di questo terzo anno. Sarà centrale la collaborazione con le associazioni del territorio, l’ufficio dei servizi sociali, il Cosmari e gli altri stakeholder che docenti, ragazzi e genitori riterranno opportuno coinvolgere nella costruzione del polo educativo territoriale.
"Il progetto ha incontrato in questi due anni, caratterizzati dalla pandemia, degli ostacoli da un punto di vista concreto della realizzazione delle attività, però quello che ci fa piacere è il riscontro di quanto questo sia stata una risposta al post-pandemia - ha commentato Vanessa Pallucchi, vicepresidente nazionale di Legambiente - il fatto di riuscire, dopo un periodo di isolamento sociale, a ristabilire un rapporto con il territorio e la propria comunità ha dato una risposta ai ragazzi che vivevano una forte condizione di spaesamento. Il progetto fiorirà e i protagonisti saranno, come sempre, i ragazzi".
Casa Leopardi apre la celebre Biblioteca di Recanati all’arte contemporanea con la mostra "Io nel pensier mi fingo" dal 16 ottobre al 30 gennaio 2023. Nell’ambito dell’ampio progetto che nel 2019 ha inaugurato i festeggiamenti dei 200 anni di una delle poesie più amate della letteratura italiana, la famiglia Leopardi annuncia "Io nel pensiero mi fingo", la prima mostra del ciclo InterValli con la quale, uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, si apre all’arte contemporanea per intraprendere un viaggio polifonico tra i diversi linguaggi del presente e puntare così lo sguardo sulla costruzione del nuovo.
Partendo da uno struggente verso de 'L’infinito', il primo appuntamento di InterValli, realizzato con il fondamentale contributo del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della composizione de 'L’infinito', propone un itinerario intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso che si confrontano oggi con la figura di Giacomo Leopardi e con l’atmosfera che ha animato il suo impareggiabile itinerario intellettuale.
"Gli spazi della Biblioteca Leopardi, teatro dell’esposizione temporanea, sono luoghi vivi, non soltanto per il pubblico che ne fruisce o gli studiosi che ne consultano le opere, soprattutto perché hanno continuato a produrre cultura nel rispetto dello spirito che li ha visti nascere - ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi -. Ciò che ha sempre contraddistinto l’opera svolta dalla famiglia Leopardi, sin dal gesto rivoluzionario del conte Monaldo, padre del Poeta, di aprirne le sale ai cittadini nel 1812 è quello di rendersi luogo di scoperta, territorio libero per un dialogo sul senso stesso della vita. Con questo spirito 'Io nel pensier mi fingo' vuole essere un dono ai visitatori di Casa Leopardi, l’occasione per permettere loro di scoprire la connessione fra discipline all’apparenza distanti, come la letteratura e l’arte visiva.”
In merito alla forza dell’immaginazione e dell’illusione Giacomo Leopardi scrive in una pagina dello Zibaldone di pensieri datata 30 novembre 1828: “All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle cose."
Nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve l’esposizione "Io nel pensiero mi fingo" offrirà nelle sale della biblioteca una selezione di opere di Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata. “La forza evocativa del pensiero che si finge, diventa in questa esposizione spazio in cui la ragione lascia il posto all’immaginazione” ha spiegato il curatore della mostra Antonello Tolve.
Più di cento persone hanno partecipato domenica sera alla cerimonia di consegna a Josè Carreras del prestigioso Premio Gigli d’Oro alla Carriera, organizzata dall’Associazione Controvento e dall’Associazione Beniamino Gigli: una piccola folla che ha accolto il grande tenore catalano con grande affetto ed entusiasmo.
Al suo arrivo a Villa Koch, Josè Carreras è stato accolto da Laura Borgognoni, presidente di Controvento e Pierluca Trucchia, presidente della Associazione Beniamino Gigli e da Fabrizio Monaldi, proprietario della splendida struttura che il grande artista ha avuto la possibilità di visitare in forma privata.
Il tenore, accompagnato dall’inseparabile amico e pianista Lorenzo Bavaj, dopo aver stretto decine di mani e fatto moltissime foto è entrato nella Sala del Granaio presentato dalla calda voce di Luca Violini e la serata ha avuto inizio con tanti momenti intensi ed emozionanti, tutti accompagnati dalle portate del menu firmato dallo chef Marco Biagiola di Villa Bianca.
Ad attendere il tenore in sala c’erano tutti i rappresentanti delle istituzioni: il neo eletto senatore Elena Leonardi, il capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche Luca Marconi delegato dal presidente Dino Latini, il consigliere regionale Carlo Ciccioli, il presidente della provincia Sandro Parcaroli, il sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’assessore alla cultura Rita Soccio.
Tra i partecipanti c’erano il presidente dell’Ambalt Sergio Santomo, i nipoti di Beniamino Gigli, sia della parte recanatese che di quella romana, i rappresentanti delle aziende che hanno sostenuto la manifestazione Clinicalab, Lympho, IGuzzini e gli artigiani orafi de Il Crogiolo.
Grande gioia per gli organizzatori per la partecipazione il grande soprano Valeria Esposito, già premiata in passato con il 'Gigli d'Oro' dall’allora indimenticabile presidente Luigi Vincenzoni. Ospite gradito della serata è stato anche il tenore ucraino Vasyl Solodkyy, a cui è stato assegnato alcune settimane fa, il premio speciale in memoria di Lucio Borgognoni destinato al più giovane tenore finalista al prestigioso "Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi" di San Marino.
Durante la serata si sono esibiti il soprano russo Anastasia Petrova e il tenore georgiano Ansor Pilia, allievi della Master Class di canto che il Maestro Carreras ha tenuto la scorsa settimana al Conservatorio Rossini di Pesaro.
Durante la cerimonia di premiazione, dopo i saluti delle autorità, Pierluca Trucchia, Presidente dell’Associazione Beniamino Gigli, consegnato al maestro Carreras il Premio Gigli d’Oro 2022 alla carriera: una medaglia d’oro realizzata e donata dagli artigiani orafi de "Il Crogiolo" di Recanati montata su una pergamena scritta dall’amanuense Malleus.
Il pubblico delle grandi occasioni ha partecipato sabato 8 ottobre, al Politeama di Tolentino, alla presentazione del libro di Gianni Corvatta “Le piante crescono guardando il cielo” edito da Giaconi Editore.
L’autore, intervistato da Laura Mocchegiani e Luca Romagnoli, nel corso dell’evento ha ricordato la sua grande passione per la botanica e le piante officinali, condivisa con la moglie Antonella Leggi, una delle prime esperte di erboristeria delle Marche e inoltre ha illustrato la struttura del suo libro e ovviamente i contenuti.
“Le piante crescono guardando il cielo” è una guida di agevole consultazione, molto curata, sull’utilizzo delle piante medicinali, che presenta le più comuni tipologie di specie botaniche impiegate in erboristeria, i loro principi attivi, le modalità di assunzione e i benefici che ne derivano.
Molto interessante in apertura del volume la ricerca storica e le tante curiosità che evidenziano l’evoluzione dell’uso delle erbe officinali dal medioevo fino ai giorni nostri.
A completare il libro gli elementi di fitoterapia, i principi attivi e i consigli utili sulla raccolta e la conservazione delle erbe. Ogni scheda delle piante prese in considerazione è corredata a fronte da una pregevole illustrazione estratta da pubblicazioni del ‘700.
A completare il libro anche il decreto del Ministero della Salute inerente la disciplina dell’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali e il glossario botanico.
Tante le curiosità, alcune anche particolarmente divertenti che sono state ricordate nel corso della presentazione, dai filtri d’amore, fino ai processi per stregonerie alle donne che preparavano medicamenti usando le erbe, all’alchimia, alle spezierie, alla sperimentazione continua di Beata Ildegarda di Bingen.
Un pomeriggio dove protagoniste assolute sono state le piante officinali con i loro benefici e le loro caratteristiche. Un libro godibile subito apprezzato dal pubblico, dagli appassionati e dagli esperti.
Per il ventesimo anniversario di "Stammibene" sono previsti tre appuntamenti serali che faranno tappa a Camerino, Civitanova e Macerata. Nella conferenza stampa, indetta per presentare il programma degli eventi, il dottor Gianni Giuli ribadisce l’obiettivo del progetto: “Formare le persone per parlare ai giovani, oltre all’informazione è necessario offrire le ‘life skills’ per poter cambiare gli stili di vita potenzialmente dannosi.”
“Le alleanze con il privato sociale del territorio, in particolare Pars, Glatad, Berta 80 e Cooss Marche, sono state fondamentali - aggiunge Giuli -. Importante è il ritorno dell’attività educativa di strada, soprattutto nei luoghi particolarmente sensibili in cui l’assenza delle istituzioni potrebbe far cadere i giovani nelle mani della criminalità organizzata”.
In seguito interviene Silvia Agnani, sociologa del dipartimento dipendenze patologiche: "Nel corso degli anni l’attività di prevenzione di Stammibene si è evoluta passando dall’informazione sanitaria attraverso slogan come 'se guidi non bere' a nuove forme di prevenzione di malattie fisiche e mentali e alla promozione della salute. Interventi che richiedono il coinvolgimento attivo dei destinatari del messaggio. Per questo motivo è necessario creare contesti e contenitori di ascolto e promozione di socialità positiva attraverso la presenza sul territorio".
A presentare il programma della prima serata di “Stammibene 3venti”, è Irene Rapanelli di Cooss Marche: il 14 ottobre alle ore 21 si terrà “La scienza della prevenzione” presso l’Accademia della musica Franco Corelli di Camerino. Ospiti: Silvia Agnani, Roberto Ciccocioppo ricercatore Unicam che parlerà del funzionamento del cervello e della necessità di agire con metodologie “evidence based” e Adrian Fartade youtuber e divulgatore scientifico.
Al teatro Cecchetti di Civitanova, venerdi 21 alle ore 21, andrà in scena il secondo appuntamento dal titolo “Sulla buona strada”, in cui si affronterà il tema della strada, intesa come contenitore di storie di disagio ma soprattutto come luogo di relazione e di potenzialità da esprimere. Ospite il rapper e professore di filosofia Murubutu.
La serata conclusiva, "La scuola di vita", si svolgerà sabato 29 ottobre al teatro Lauro Rossi di Macerata e vedrà come ospite principale lo scrittore, insegnate e protagonista del reality Rai "Il Collegio", Andrea Maggi che inquadrerà nodi critici e potenzialità del sistema educativo. Il tema dell’ultimo appuntamento sarà quindi il mondo scolastico e il coinvolgimento attivo dei ragazzi nei processi di cambiamento e la necessità di costruire un atteggiamento accogliente e non giudicante sia all’interno che fuori la scuola.
Accanto alla presenza di Stammibene, collaborano molte associazioni del territorio come il “Laboratorio sociale” di Macerata, il cui rappresentante Riccardo Tornelli dichiara: "Dal 2017 con il progetto Game Labs promuoviamo il gioco sano contro il gioco d’azzardo. Vogliamo mandare un messaggio ai giovani, per divertirsi non bisogna ricorrere alle slot o alle schedine ma c’è un altro mondo più sano, più divertente e più bello che è quello dei giochi da tavolo, di ruolo e i videogame. L’obiettivo per le prossime edizioni sarà quello di raggiungere un pubblico sempre più ampio anche utilizzando i nuovi canali social come Twitch".
Presenti alla conferenza stampa anche Claudia Giordani per Berta 80, Samantha Zarconi per Pars, Valeria Cerna per Glatad, Francesca Petetta dottoranda Unicam.
Il Rotary Club Macerata "Matteo Ricci" e il presidente Guido Grandinetti, nell’ambito delle specifiche attività di service nel territorio, hanno patrocinato e partecipato all’organizzazione, nei giorni 8 e 9 ottobre scorsi, del II° Torneo Rotary di Padel, in collaborazione con il 'Tennis Padel Team Torresi' di Macerata di Giovanni Torresi.
L’evento è stato organizzato per raccogliere fondi da destinare in beneficenza all’Anffas, storica associazione di Macerata, che sostiene da quasi 60 anni le attività riabilitative e d’inclusione delle persone con disabilità.
Il torneo di padel, lo sport del momento, è stato curato nei minimi dettagli e particolari dalla campionessa nazionale Patrizia Magnante che, con efficienza ed esperienza, ha tenuto a battesimo ben 36 coppie di sfidanti, con gironi di qualificazione, ottavi, quarti, semifinali e finale, distribuiti in due giornate, un lavoro davvero perfetto.
"Molti soci hanno partecipato preparando personalmente dolci e torte per i partecipanti. Un bel successo che ogni anno si ripete e di cui tutti noi siamo molto orgogliosi", ha detto il presidente Guido Grandinetti.
Per quanto riguarda il tabellino tecnico il torneo è stato vinto al super tie-break dalla coppia Malagrida/Pagano contro la coppia mista Carducci/Paglialonga, la cui rappresentante femminile Maura Carducci, è stata votata come la migliore del torneo.
In occasione delle premiazioni e scambio di doni, a cui hanno partecipato tra gli altri anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, l’assessore allo sport Riccardo Sacchi, il delegato provinciale del Coni Fabio Romagnoli, c’è stato un emozionante momento in cui Marco Scarponi dell’Anffas ha donato al Club Rotary Macerata “Matteo Ricci” una cornice, frutto del lavoro dei ragazzi dell’associazione.
Comunità di Colleluce in festa per la nona edizione della Sagra dell’Acquaticcio, ospitata domenica scorsa nella graziosa frazione del comune di San Severino Marche. L’iniziativa ha richiamato tantissime persone grazie all’allestimento di stand gastronomici e bancarelle. Un pomeriggio allietato anche dalle musiche e dai balli del gruppo folkloristico "Balcone delle Marche" di Cingoli.
Ai festeggiamenti, promossi dal comitato di frazione presieduto da Serenella Eugeni, si è unito anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei. Con la festa si è rinnovata la tradizione, tipica di questo periodo, di sorseggiare l’acquaticcio, bevanda ottenuta dalla fermentazione delle vinacce, una volta tolte dal mosto, immerse nell’acqua in un tino. Si tratta di una bevanda che in passato il contadino preparava per avere un vinello immediato che durava qualche settimana in attesa del vino nuovo.
Il Comune di Civitanova Marche parteciperà alla 59esima edizione di TTG, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo, che si apre il 12 ottobre alla Fiera di Rimini.
L’evento rientra nell’ambito della promozione turistica programmata dall’Assessorato al Turismo in collaborazione con il consorzio “Noi Marche”, con cui il comune è convenzionato da anni allo scopo di far conoscere il territorio e dare massima visibilità agli eventi.
“Partecipiamo insieme ad altri comuni marchigiani a quella che è considerata una delle manifestazioni di riferimento per la promozione turistica – ha spiegato Manola Gironacci, assessore al Turismo, che il 13 ottobre sarà presente a Rimini insieme a Roberta Belletti, assessore alla mobilità sostenibile nel corner di Noi Marche dedicato al materiale promozionale di Civitanova-.
"La nostra città si conferma sempre più meta turistica d’eccellenza da promuovere in ogni suo aspetto. Al salone si trovano tutte le novità del mercato e dell’industria dei viaggi e rappresenta anche un’opportunità unica per entrare in contatto, in modo rapido ed efficace, con la domanda internazionale rappresentata da buyers provenienti da oltre 60 paesi.
Il nostro impegno - ha concluso l'assessore Gironacci - è rivolto a sostenere un settore, quello turistico, che dopo un lungo periodo di sofferenza si sta risollevando". Per l'occasione sarà distribuita una brochure informativa dove sono illustrate le più belle immagini di Civitanova ed i luoghi da visitare.
L’evento di Rocksophia 2023 parteciperà insieme alla Regione Marche alla prossima edizione del TTG, in programma alla Fiera di Rimini dal 12 al 14 ottobre 2022. Il TTG (Travel Trade Gazette) propone un modello integrato di informazione giornalistica dedicata agli operatori del settore turistico in grado di garantire la massima efficacia nel raggiungere il pubblico nel modo più efficiente e nel momento più adatto.
L’evento di Rocksophia si svolgerà alla fine di luglio 2023 e rappresenta una novità assoluta nella stagione turistica dell’intera regione Marche. Una serie ininterrotta di spettacoli incentrati su un progetto biennale in collaborazione con l’Azienda dei Teatri, con l’Amministrazione Comunale e con l’associazione Albergatori Provincia di Macerata.
Il format di Rocksophia, piacevole e coinvolgente nell’intrattenimento culturale, ha reso attraente e di grande richiamo il weekend di alta stagione in riviera. Un viaggio fino alle radici culturali della musica, una produzione interamente ideata e realizzata dall'associazione Popsophia che rappresenta un unicum nel contesto artistico filosofico nazionale e che ha riscosso nelle edizioni civitanovesi un sold out di pubblico proveniente da tutta la Regione Marche e dalle Regioni limitrofe, confermando la sua attrattività anche dal punto di vista turistico/ricettivo.
Il sistema di monitoraggio del pubblico presente alle serate degli scorsi anni ha evidenziato la provenienza del pubblico in percentuali consolidate: un quarto di presenze cittadine, un quarto di presenze provinciali, un quarto di presenze regionali, un quarto di presenze di fuori Regione.
Tutto ciò ha fatto sì che l’evento di Rocksophia, secondo l’Osservatorio Sociale sugli Orientamenti dei Marchigiani, sia stato tra i più attrattivi delle Marche secondo il 63% degli intervistati. Un esito che premia la capacità di Popsophia di innovarsi costantemente e di proporre un’offerta artistica e turistica assolutamente unica.
Nuovo appuntamento con la sedicesima edizione dei Martedì dell’Arte, il ciclo di incontri promossi dall’Associazione Arte e aperti alla cittadinanza, con lezioni capaci di spaziare nei diversi campi della conoscenza.
Martedì 11 ottobre, alle ore 18 al cine-teatro Cecchetti, il professor Stefano Papetti terrà una lectio su Carlo Maratti - Omnium pictorum princeps (inizialmente prevista la scorsa settimana).
Ricordiamo che il programma completo di questa sedicesima edizione prevede 22 incontri con sette relatori di altissimo profilo: sono i professori Stefano Papetti, Roberto Mancini, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Andrea Viozzi, Paola Ballesi e Roberto Cresti.
Gli appuntamenti, che si snoderanno fino a marzo 2023, quest’anno avranno un’importante novità, perché la presenza verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Torna l’evento firmato FAI, dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, in programma nel weekend del 15 e 16 ottobre, sarà, ancora una volta, l’occasione per visitare alcuni luoghi speciali a Macerata, Civitanova Marche e Recanati.
In particolare, sarà possibile fare un giro guidato alla ricerca dei tanti “simboli nascosti” dall’usura del tempo e dalle nostre distrazioni giornaliere, nella splendida cornice del centro storico di Macerata, con i suoi antichi palazzi che sembrano preservare storie e memorie. Uno scrigno inesauribile di bellezza. In proposito, si potranno osservare i simboli e l’architettura esterna proprio dei palazzi medievali che si affacciano su piazza della Libertà.
Inoltre, si potrà visitare l’affascinante e misteriosa sala del consiglio comunale della provincia di Macerata, di regola chiusa al pubblico. Più di cento occhi, infatti, guardano chi entra nella sala e lungo tutto il soffitto si potranno ammirare gli stemmi araldici dei cinquantaquattro comuni della provincia allora esistenti, ritrovando i volti di persone che hanno dato lustro al territorio maceratese. Si tratta di poeti, musicisti, cardinali, giuristi, il cui sguardo accompagna il visitatore negli spazi della Sala; ognuno di loro con una storia da raccontare.
A Civitanova Marche sarà possibile visitare la "Cappellina gentilizia" dei Marchesi Ricci, recentemente restaurata. Un luogo di grande valore simbolico, annoverata tra i beni storici e culturali, esprime un forte valore identitario per tutta la comunità civitanovese (eccezionalmente aperta durante le giornate FAI). A completamento della visita, sarà possibile entrare anche nell’adiacente convento dei padri cappuccini.
A Recanati, visiteremo Villa Koch, un esempio di villa di campagna ottocentesca e Palazzo Bettini, visitabile per la prima volta, con il giardino e l’interessante Ninfeo fatto realizzare nel settecento dalla famiglia Prosperi.Infine, si segnala un’importante iniziativa in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali di Macerata, che permetterà di sperimentare innovative forme di inclusione favorendo le visite di persone con disabilità.
Le giornate FAI d’autunno si svolgono nell’ambito della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia” che il FAI organizza nel mese di ottobre e si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale. A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione.
Sarà possibile, inoltre, sostenere la fondazione con l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio d'arte e natura italiano. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutte le aperture e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
In tale contesto, si ringrazia l’amministrazione provinciale di Macerata, l’amministrazione comunale di Macerata, Civitanova Marche e Recanati, il fotografo maceratese Massimo Zanconi, il coro Sibilla C.A.I. e Lumos di Mogliano. Un riconoscimento ai dirigenti scolastici, ai docenti delle scuole interessate e alle centinaia di studenti/cicerone che parteciperanno per la prima volta all’evento FAI.
Inaugurazione in grande stile per la stagione jazz del Politeama con le affascinanti narrazioni musicali dell’ensemble “Modalità Trio”. Massimo Moriconi, Ellade Bandini e Nico Gori, figure di spicco del jazz internazionale, hanno conquistato la platea con il loro “sound appeal” e un carismatico gioco di squadra all’insegna di un raffinato ed emozionante interplay.
Sul palco del Politeama i tre fuori classe hanno dato vita ad una pregevole performance di jazz cameristico di notevole livello, essenziale e sperimentale nella sua dimensione “pianoless”, improntata al libero intreccio dialogico delle voci strumentali. La serata, organizzata in collaborazione con l’associazione Tolentino Jazz, è stata aperta dal “Line for Lyons”, brano del 1952 di Gerry Mulligan dedicato al disc jockey Jimmy Lyons, co-fondatore del Monterey Jazz Festival; subito dopo il trio ha fatto un balzo indietro negli anni ’40 con un classico di Fats Waller, “The Jitterbug Waltz”, standard incluso nel recente disco “Men”, gioiello musicale inciso dalla formazione per l’etichetta Encore Music e presentato ad Umbria Jazz.
In un’atmosfera intima ed avvolgente lo spazio improvvisativo ha visto alternarsi il “Premio Urbani” Nico Gori, al clarinetto e al sax, con il suo suggestivo e poetico flusso di rielaborazione motivica, non privo di citazioni, gestito magistralmente sotto ogni aspetto, con Massimo Moriconi, funambolico prestigiatore con il suo contrabbasso, capace di intessere un linguaggio versatile e coinvolgente, ricco di guizzi e tocchi geniali. In questo intenso e stimolante dialogo fra fiati e corde, Ellade Bandini è stato collante e motore, con il fascino discreto ed intramontabile delle spazzole, groove da vendere ed incastri ritmici gestiti con la classe e l’eleganza del maestro.
Gli scambi fra i tre hanno messo in evidenza una perfetta sintonia, alimentata da una visione musicale di insieme dinamica ed in continua evoluzione che per tutto il concerto è stata il fulcro del lavoro di interpretazione sui brani in programma, affrontati con un approccio spontaneo e giocoso, ma regalando al contempo esecuzioni dallo spessore musicale altissimo.
Quasi con un carattere di happening estemporaneo il viaggio del mitico terzetto ha toccato via via celebri standard come “Tea for Two” e “Bluesette”, trasformandoli in un avvincente caleidoscopio di arabeschi sonori e fantasiose finestre oltre le regole del consueto, superando e colmando la mancanza del tradizionale supporto di uno strumento armonico. Nel finale un classico della canzone italiana “Ma l’amore no”, dedicato a Renato Sellani e “Mack the Knife” come bis, hanno chiuso in bellezza il prestigioso evento all’insegna di un jazz innovativo forgiato da grandi artisti.
(Foto di Paolo Biancofiore)
Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi Fai Giovani, con la partecipazione di tutte le delegazioni, i gruppi Fai e i gruppi Fai Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
Con energia, coraggio, voglia di fare, di migliorare e migliorarsi, di condividere e soprattutto con una passione travolgente, oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia.
L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del Fai: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro.
Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo così come tantissime sono le tipologie rappresentate: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro.
Nelle Marche saranno 44 i beni aperti a cura dei volontari Fai dei singoli presidi territoriali, 5 delegazioni provinciali, 6 gruppi Fai, 3 gruppi Fai Giovani.
Quest’anno, tra le aperture proposte, ecco alcuni luoghi sorprendenti delle Giornate FAI: la Chiesa Ortodossa Romena di San Dasio di Ancona, le Stanze del Giani a Jesi.
Oppure il giardino di Palazzo Saladini-Pilastri ad Ascoli e l’ombelico del Piceno, Cossignano e il borgo di Grottazzolina. Numerosi i palazzi: il Palazzo della Provincia a Macerata, il Palazzo Perticari a Pesaro, il Museo dei Gessi all’interno di Palazzo Albani di Urbino.
Tutti i visitatori potranno sostenere il Fai. È infatti suggerito un contributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti. Ecco l'elenco completo: clicca qui.
INGRESSI PER I SOLI ISCRITTI:
Giardino di Palazzo De Angelis - Ascoli Piceno
Villa Trionfi Honorati - Jesi
Palazzo Fassitelli - Cossignano
Palazzo Pupilli - Grottazzolina
Palazzo Antognetti - Monte Gilberto
Palazzo Bettini Prosperi - Recanati
In anticipo sullo spettacolo ‘Italia Mundial’ (presso il Cinema Italia) andato in scena ieri sera per la penultima dell’Overtime Festival 2022, Federico Buffa - giornalista, telecronista e storyteller tra i più amati - si è concesso ai microfoni di Picchio News per fare il punto sulla concezione attuale dello sport nel nostro paese (affidandosi ovviamente al calcio e al ricordo dei campioni del mondo di Spagna ’82). Un po’ per provare a tracciare nuovi binari con la cultura, un po’ per rilanciare le capacità dei nuovi ‘giovani’ amanti dello sport e anche sottolineare la mancanza oggi di icone/esempi davvero sani e genuini.
“In Italia purtroppo non c’è nessuna cultura dello sport - ha affermato Buffa - Basti vedere la natura parodistica con quale la si affronta all’interno del cinema, per esempio. Fortunatamente, c’è una produzione editoriale legata al mondo dello sport molto interessante: e la cosa sorprendente è che avviene grazie soprattutto a ragazzi che meriterebbero, in questo senso, maggiore visibilità”.
“Ci sono centinaia di motivi per cui la notte dell’11 luglio 1982 è diversa da tutte le altre - ha aggiunto - perché il tutto avveniva in un contesto storico particolare. Le piazza italiane al tempo erano sinonimo di paura a causa dei vari attentati: con la vittoria dell’Italia, e che nessuo si aspettava, è stato come se gli 'anni di piombo' cominciassero a sbiadire e ci si affacciasse a un nuovo ciclo storico. Anche per questo mi diverto nel mio spettacolo a vestire i panni di Bearzot: solo lui credeva fermamente in quella squadra, i cui ragazzi sono stati grandi esempi umani prima che campioni”.
Di seguito, il servizio: