Domani alle 21,30 all’Arena Gigli di Porto Recanati andrà in scena “Appunti dal Bairro Alto!” lo spettacolo, unico nel suo genere che offrirà al pubblico i brani dell'antica tradizione del Fado Popolare di Lisbona arrangiati e interpretati in chiave elettrica. Lo si può definire a tutti gli effetti un 'rock latino', nato da un’idea originale di Marco Poeta, padre del Fado in Italia che in questo spettacolo, primo esperimento in Europa, mantiene integra la melodia tradizionale del Fado nei suoi arrangiamenti, ma sostituisce la regina del concerto, la magnifica guitarra portuguesa, con una vecchia gloriosa chitarra elettrica Stratocaster.
Marco Poeta sarà accompagnato in questo nuovo viaggio nel Fado da Adriano Taborro alle chitarre e mandolino, Luigi Mandolini alla batteria, Marumba hammond organ, Filippo Macchiarelli al basso, Luca Mattioni alle percussioni e dalla voce della special guest Alessandra Losacco. Il concerto, aperto al pubblico, è organizzato dall’Associazione Centro Culturale APS, da anni impegnata nell’organizzazione di eventi culturali tra cui il Mugellini Festival di Potenza Picena.
“Marco Poeta è il più grande maestro di Fado in Europa fuori dai confini Lusitani, un vero ambasciatore del genere musicale nel mondo – ha affermato Mauro Mazziero, Presidente dell’associazione Centro Culturale –. Sono Innumerevoli le sue collaborazioni con i più famosi nomi del Fado internazionale. Io e Francesca Iacopini ben siamo felici di dare il via a questo nuovo entusiasmante viaggio musicale nel Fado Rock .”
A Civitanova Marche sventola la 19esima Bandiera Blu consecutiva. Il riconoscimento della Fee (Foundation for environmental education) è stato salutato sabato 23 luglio 2022, nella tradizionale cerimonia di consegna del vessillo alle autorità e attività turistiche ed economiche, in un partecipato appuntamento che si è tenuto al Club Vela. I festeggiamenti sono stati aperti dalle note della Banda cittadina, che hanno intonato l’Inno di Mameli.
“Civitanova - le parole del Sindaco Fabrizio Ciarapica - si conferma una delle città costiere delle Marche più virtuose sui temi ambientali, della sostenibilità, della pulizia delle spiagge, di una raccolta differenziata che funziona, di spiagge accoglienti piene di confort, di piste ciclabili e pedonali che rendono i percorsi cittadini veramente accessibili a tutti. Sappiamo bene che il gradimento della nostra città da parte dei visitatori e dei turisti è molto alto e questo lo si può misurare facilmente vedendo come la nostra cittadina sia vivace, accogliente, ambita. Il mio primo ringraziamento va alle autorità civili e militari per il sostegno e la vigile attenzione. Se Civitanova è oggi quel che è si deve soprattutto ai nostri operatori balneari e turistici che incessantemente lavorano affinché tutto sia in ordine e tutto funzioni perfettamente; lo dobbiamo ai nostri concittadini e al loro senso civico; ai nostri commercianti che curano i loro negozi come se fossero le loro case, si impegnano a creare rete per organizzare serate che possano movimentare giornate infrasettimanali; lo dobbiamo, soprattutto, ai nostri giovani a cui voglio dedicare questa festa. Un grazie sentito agli uffici comunali, responsabili e dirigenti, che lavorano tutto l’anno per il raggiungimento di questo riconoscimento”.
Con Ciarapica erano presenti gli assessori Manola Gironacci e Giuseppe Cognigni, oltre a consiglieri di maggioranza e minoranza. Quindi il Presidente Regionale della Fee Camillo Nardini ha sottolineato: “Le Bandiere Blu - ha detto - non sono solo un’immagine ma una “proclamazione esistenziale”. La Bandiera Blu significa che chi viene a Civitanova incontrerà qualità nell’accoglienza, nel servizio, nel mare, negli operatori e la bellezza delle istituzioni, che sono sempre vigili e sempre consapevoli del ruolo che svolgono”.
Presenti le più alte cariche civili e militari del territorio. Tra le istituzioni che hanno ritirato le Bandiera Blu: la Prefettura; la Regione Marche (con il consigliere Pierpaolo Borroni); la Provincia (con il consigliere Luca Buldorini); la Capitaneria di Porto di Civitanova Marche (con il comandante Ylenia Ritucci); la Compagnia dei Carabinieri di Civitanova Marche (con il comandante Massimo Amicucci); il Comando della Guardia di Finanza (con il comandante uscente Giovanni Calabrese e il comandante entrante Christian Giannini); il Commissariato della Polizia di Stato (con il commissario capo della squadra mobile di Macerata Matteo Luconi); il Comando della Polizia Stradale (con il vice comandante Polstrada Civitanova Fabio Castelli); il Comando dei Vigili del Fuoco (con il capo distaccamento Alfredo Schiavoni); il Comando della Polizia locale (con la comandante Daniela Cammertoni); la Protezione civile di Civitanova Marche (con il coordinatore Aurelio Del Medico).
Si è quindi provveduto alla consegna dei vessilli ad associazioni, enti e operatori turistici e commerciali della città e a tutti i soggetti che contribuiscono all’accoglienza civitanovese. Tra loro: l’associazione nazionale Carabinieri di Civitanova Marche; l’Arpam; Fiab costa Macerata-Fermo; Legambiente circolo “Sibilla Aleramo” di Civitanova Marche; Croce Verde di Civitanova Marche; Associazione Gv ServiceServizio di Salvataggio a Mare; Centro Soccorso Litorale Adriatico (Csla); Abat; Cosmari; Azienda Teatri di Civitanova Marche; Club Vela di Civitanova Marche; Lega Navale di Civitanova Marche; Associazione Il Madiere; Associazione Albergatori – Aacm; Associazione B&B Italy Marche; Gruppo Sportivo Fontespina; Pro Loco Civitanova Marche Alta; Pro Loco Civitanova Marche.
Il secondo appuntamento di ieri sera del festival Lunaria, la rassegna estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati sull’Orto del Colle dell’Infinito, è stato un viaggio nella musica e nella vita della leggenda del jazz Chet Baker attraverso lo spettacolo "Shadows".
Lo spirito del jazzista, grazie alla voce di Massimo Popolizio, alla grande tromba di Fabrizio Bosso e alle note del pianoforte di Julian Oliver Mazzariello ha preso vita attraverso l’interpretazione del suo diario "Le memorie perdute", ritrovato dieci anni dopo la sua morte.
Tra i numerosi brani eseguiti “So What” di Davis Miles, "My Little Suede Shoes" di Charlie Parker, “Estate” di Bruno Martino, “Wave” di Antonio Carlos Jobim, "Body And Soul" di Jhon Green e “My funny Valentine” di Rodgers Richard.
Popolizio, con la sua straordinaria voce ha interpretato gli scritti di Baker, raccontando la folle corsa autodistruttiva in cerca di una sorta di redenzione del geniale e tormentato artista, tra l’eroina e la musica, dentro e fuori dal carcere da una parte all’altra dell’Atlantico, le sue avventure con Charlie Parker e le mille esperienze nel mondo del jazz, in un viaggio tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento scandito dagli incontri con le sue “meravigliose” donne.
"Esibirsi in un posto magico come il Colle dell’Infinito ha regalato qualcosa in più, sia a noi artisti che al pubblico che ci ha ascoltato”, ha detto Fabrizio Bosso che con la sua favolosa tromba ha restituito le note di Baker ai presenti, trasportandoli letteralmente in un'altra dimensione.
“Questo secondo e atteso appuntamento di Lunaria con tre grandissimi artisti ci ha completamente rapito e fatto vivere emozioni fortissime. – Ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – Ringrazio personalmente Massimo Popolizio, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello per la grande esibizione che ci hanno offerto.”
“E’ stata una serata unica – ha affermato l’assessora alla cultura Rita Soccio - la voce di Popolizio e le note della tromba di Bosso e del pianoforte di Mazzariello rimarranno impresse sul Colle dell’Infinito e ricordate negli annali di Lunaria.”
Il festival si concluderà il prossimo 28 luglio in piazza Giacomo Leopardi con il concerto aperto al pubblico di Irene Grandi “IO in Blues” con Saverio Lanza alla chitarra, Piero Spitilli al basso, Fabrizio Morganti alla batteria e special guest, l’hammondista di fama internazionale Pippo Guarnera.
Nel cuore della settimana inaugurale della 58esima edizione del Macerata Opera Festival 2022, una novità: sabato 23 luglio, alle ore 22.30, concerto della Salvadei Brass, in piazza della Libertà, aperto a tutta la città. Salvadei Brass è un decimino di ottoni e percussioni, composto da musicisti provenienti da alcune importanti orchestre italiane; da circa vent’anni collabora con lo Sferisterio come complesso di palcoscenico per le produzioni del Festival e anche per alcuni appuntamenti concertistici.
Il programma di questo appuntamento musicale “a sorpresa” comprende pagine che esaltano le sonorità degli ottoni ed è ispirato al tema del festival, accostando pagine che vanno dalla Carmen di Georges Bizet ai Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, da West Side Story di Leonard Bernstein fino alle colonne sonore di Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone e di Star Wars di John Williams.
Questo nuovo concerto completa la giornata di sabato 23 luglio che prevede anche uno degli appuntamenti più ricercati della programmazione, cioè la proiezione del film Rapsodia satanica del 1917 con l’esecuzione in contemporanea dal vivo della colonna sonora scritta da Pietro Mascagni, affidata alla FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Marcello Panni, autore anche della revisione della partitura per ensemble cameristico, a Macerata in prima assoluta. Questo appuntamento con il celebre cinepoema ispirato al Faust, con la regia di Nino Oxilia e protagonista una diva del muto come Lyda Borelli, viene spostato dallo Sferisterio al Teatro Lauro Rossi: in questo modo l’intera serata si svolgerà nel cuore del centro storico maceratese.
Domenica 24 luglio ultimo appuntamento della II edizione di "Aperitivi al Museo", rassegna organizzata dall’assessorato alla cultura del comune di Mogliano per celebrare l’inizio dei lavori di restauro della chiesa comunale di Santa Maria di Piazza, emblema della collettività moglianese.
A chiudere l’iniziativa sarà il professor Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno, storico dell’arte di grande fama. Il tema scelto è: “Lorenzo Lotto e il ritratto introspettivo”. Il professor Papetti farà da guida anche all’interno del Masm-Museo di arte sacra dove l’opera si conserva temporaneamente, per svelare alcuni segreti che si celano dietro alcune espressioni dei volti dei personaggi ritratti, fra i quali emerge senza ombra di dubbio quello suadente di Maria Maddalena.
“Ma le sorprese non finiscono - afferma l’assessore alla cultura Simone Settembri - perché sarà possibile ammirare una tela, del 1675, di Domenico Peruzzini raffigurante la Madonna col Bambino ed i santi Filippo Neri e Nicola da Tolentino, della Confraternita del SS. Sacramento, da poco restaurata da Barbara Cerrina Feroni, e ora collocata nel museo. Un dipinto importantissimo perché a dispetto di quanto si credesse sposta la morte del maestro dopo tale lavoro e non nel 1673". Un’occasione unica per vedere da vicino le opere con una guida d’eccezione quale il professor Stefano Papetti.
Tante persone e ospiti speciali per l'inaugurazione ed il taglio del nastro della mostra "Parigi nel '900", tenutasi ieri a Potenza Picena, presso l'ex chiesa di Santa Caterina. Ad aprire ufficialmente l'evento il sindaco Noemi Tartabini, insieme a Mario Carlocchia (presidente Fondazione Anton Mario Filippetti e presidente Map) ed Enzo Romagnoli (presidente Associazione Culturale Montesanto).
Tra i presenti anche il vice comandante dei carabinieri Fabio Galiè, padre Lorenzo Turchi e padre Gabriele Lazzarini e i presidenti dei Rotary Club di Civitanova e dei Lions Club Cluana e ClubHost.
Patrocinata dal Rotary di Civitanova Marche e dal Comune di Potenza Picena, grazie al lavoro e alla passione di Enzo Romagnoli, la mostra vedrà l’esposizione di macchine fotografiche d’epoca della Kodak, uniche testimonianze presenti oggi in sole due collezioni al mondo, di cui una al Museo di Toronto.
Sarà aperta dal giovedì alla domenica, dalle ore 17 alle 20, e durante la visita sarà possibile ammirare anche il Trittico restaurato di Paolo Bontulli da Percanestro del 1507.
La mostra è inserita nelle celebrazioni del 70° anniversario della Fondazione Anton Mario Filippetti, che da Ex Opera Pia a Fondazione, grazie al suo benefattore, si è contraddistinta per lo spirito e il sostegno al territorio, andando in aiuto anche dei soggetti meno abbienti nell’ambito scolastico.
Questa sera l'entrata dello Sferisterio si è vista colma di gente pronta all'apertura dei cancelli e all'inizio della Tosca, prima opera lirica della 58esima edizione di Macerata Opera Festival. Paillettes, colori accesi, abiti ultra eleganti catturavano l'attenzione di passanti e di fotografi. Dal verde al fucsia, rosso e infine dorato, le protagoniste erano soprattutto le donne, impegnate ad ingannare il tempo fra risate, chiacchere tra amiche e scattare selfie in Piazza Nazario Sauro.
Non da meno gli uomini tirati a lucido nei loro abiti gessati, contraddistinti principalmente da papillon, giacca e cravatta. Meno sgarganti i colori, ma sempre eleganti e di classe. Un clima di festa, di emozione e anche di curiosità che stanno caratterizzando questi primi giorni della rassegna: dall'evento di apertura del MOF con il concerto del direttore d'orchestra Zubin Mehta alla grande prova di Myung-Whun Chung.
Un pubblico variegato, dai grandi appassionati della lirica e abituali partecipanti al festival, fino ai curiosi giunti per la prima volta. "Io sono solita frequentare Macerata durante questa manifestazione, ho una vera e propria passione che mi hanno tramandato sin da quando ero piccola, sono cresciuta ascoltando l'Opera", ha spiegato una spettatrice prima di passare il microfono alla propria madre: " Mentre cucinavo cantavo canzoni liriche, la musica di oggi non fa per me; dalla rappresentazione della Tosca di questa sera mi aspetto solamente che non sia una rivisitazione troppo moderna".
"Molta gente oggi presente è della città o dei dintorni, ci piace ritrovarci qui quando c'è questo bel clima. Inoltre consigliamo di visitare lo Sferisterio, è un'arena magica e durante gli spettacoli diventa ancor più suggestiva", ha affermato un'altra donna del pubblico. "Sono contenta perchè vedo molti turisti arrivare e tutti rimangono senza parole, molto spesso non ci si aspetta un posto così meraviglioso: mi raccomando, venite allo Sferisterio!"
Mega (Meta Gallery) rappresenta la novità di Popsophia, l’ultima nata tra i progetti dell’associazione che ha l’obiettivo di esplorare nuove forme di narrazione della filosofia e del pensiero. L’immagine della spirale, simbolo fin dalla prima edizione del festival della pop filosofia apre il suo vortice verso l’esterno e verso le nuove frontiere dell’arte contemporanea con una installazione virtuale su una piattaforma 3D che permette una nuova fruizione del sapere.
L’ultimo capitolo delle mostre di Popsophia proposta con Space Oddity per il 2022 è stato presentato oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa all’Hotel Miramare alla presenza del sindaco Fabrizio Ciarapica, dell’assessore al turismo Manola Gironacci, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina assessorile e degli sviluppatori di Mega, Alessandro e Leonardo Nardi e dell’artista digitale Massimo Macellari.
“Questa galleria modulare è la prima in Italia e non è un caso che nasca a Civitanova, una città che nelle Marche rappresenta la realtà più vivace ed innovativa” ha detto Evio Hermas Ercoli.
“La galleria potrà ospitare mostre, prodotti culturali e altro attraverso una struttura modulare e visitabile sul sito di Popsophia dal 28 luglio tramite un link dell’applicazione integrato nel sito – ha spiegato lo sviluppatore Alessandro Nardi – un’applicazione semplice e intuitiva e potrà interagire con l’utente avvicinandosi all’opera per ottenere informazioni”.
"Ringraziamo Popsophia che ancora una volta è stata capace di presentare qualcosa di innovativo, come 10 anni fa fu il festival – ha aggiunto il sindaco Fabrizio Ciarapica – dimostrando che nel Dna della città c’è la voglia di guardare sempre avanti e alle novità". L’assessore al turismo e alla valorizzazione della città Manola Gironacci ha ringraziato Popsophia ricordando come alla prima uscita del festival lei stessa fu fra i visitatori e oggi, con orgoglio, accoglie la rivoluzione in Rocksophia e la digitalizzazione della galleria del festival.
Mega è una galleria digitale interattiva che consentirà di regalare al visitatore un’esperienza immersiva anche superiore a quella in presenza grazie alla realtà aumentata, allargando la platea dei visitatori potenzialmente a tutto il mondo grazie all’eliminazione delle distanze fisiche permesse dal mezzo. “Il medium è il messaggio” diceva Marshall McLuhan e mai come in questa esposizione il mezzo, lo strumento diventa forma d’arte in sé, mostra della mostra.
Le nuove forme di comunicazione e interazione introdotte per necessità dalla pandemia sono diventate l’occasione per ripensare gli spazi fisici creando una nuova architettura virtuale: spazi veramente immateriali, stanze senza pareti dalle geometrie instabili, plasmate in tempo reale soltanto da suoni e immagini. Una piattaforma innovativa che si sviluppa su più canali e dalle potenzialità infinite.
Il 28 luglio il “taglio del nastro” della prima mostra a cui si potrà accedere attraverso Mega, tramite browser e usando qualsiasi dispositivo, smartphone, desktop e visore VR senza la necessità di installazione.
Una volta all’interno l’utente viene accompagnato da una guida interattiva che permette di familiarizzare con i comandi necessari alla navigazione. L’ingresso alla mostra avviene attraverso una scalinata che conduce al salone principale su cui si aprono 7 sale espositive che ospitano ciascuna un'opera differente. L’utente potrà esplorare lo spazio secondo l’ordine stabilito dal percorso museografico e potrà interagire con l’opera. La galleria può ospitare diverse tipologie di opere: sculture, installazioni, fotografie, video contenuti interattivi e molto altro.
Dall’1 al 6 agosto spettacoli gratuiti, formazione, turismo, arte, cultura e territorio con la prima edizione del festival Maska Marke, progetto della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti di Treia sposato dai comuni di Castelraimondo (ente capofila), Gagliole, Pioraco e Sefro con la partnership della Regione Marche e dell’Unione Montana Potenza Esino Musone.
L’entroterra si arricchisce di una nuova iniziativa (presentata stamattina a Borgo Lanciano) che si propone di aprire una finestra di ricerca, formazione e spettacolo su un genere teatrale che ha fatto grande il teatro italiano in tutta Europa e che viene definita dal Molinari, nella sua “Storia del teatro” come “il frutto più maturo” del Rinascimento Italiano.
In particolare, l’aspetto del progetto che più interessa sottolineare è la capacità che ebbero i commedianti dell’arte di portare il teatro dalle grandi città, dalle corti aristocratiche fino ai più piccoli paesini nei luoghi più remoti. Maska Marke si propone di ricreare quel legame tra gli abitanti del borgo e “l’arrivo dei comici”.
In una settimana si porteranno nel territorio spettacoli di commedia dell’arte, da offrire agli abitanti e ai turisti del territorio in un clima di scambio e condivisione tra cultura, turismo e gastronomia. Spazio anche per un workshop di formazione teatrale con insegnanti di livello internazionale che produrranno alla fine del percorso una performance con cui il gruppo di studenti “ringrazierà” Castelraimondo. Il workshop si terrà nella palestra della scuola media dell’Istituto Strampelli.
"Maska Marke è un’occasione per conoscere il teatro da vicino, soprattutto dal punto di vista dei linguaggi, che non sono solo orali, ma anche corporei - afferma Fabio Macedoni -. Una fisicità che in questo tipo di teatro la fa da padrone. I laboratori saranno tenuti da due personaggi importanti: Claudia Contin Arlecchino e Francesco Facciolli, due figure che tengono stage in tutta Europa da anni. Un progetto importante, di territorio, che ci auguriamo possa continuare negli anni".
Teatro, territorio e formazione. "Maska Marke è un progetto itinerante che ruota attorno ai comuni in cui ricade l’Istituto Comprensivo Strampelli - precisa l’assessore alla Cultura del Comune di Castelraimondo Elisabetta Torregiani -. Avevamo iniziato a discutere con il compianto dirigente scolastico Cavallaro di un progetto parallelo a questo, ovvero Maska Frikì. Maska Frikì verrà ripreso più avanti e siamo contenti di questo, il teatro aiuta tantissimo i ragazzi, come lo sport o la musica.
"Non si tratta solo di spettacolo, ma di formazione, rivolta non solo al panorama italiano, ma a quello europeo. Claudia Contin Arlecchino è infatti un personaggio artistico a livello mondiale, arriva nel nostro territorio e conoscerà queste terre, portando la nostra realtà anche fuori. Una proposta di altissima qualità che comunque abbiamo voluto offrire gratuitamente per permettere a tutti di avvicinarsi al mondo del teatro e per poter godere liberamente di bellissimi spettacoli in location uniche", aggiunge Torregiani. Partner del festival la Regione Marche.
"Si valorizzano i piccoli centri, in linea con la politica della giunta regionale – spiega il consigliere regionale Renzo Marinelli -. Andare a fare teatro è importante e serve per rivitalizzare la vita dei nostri borghi. È bello anche coinvolgere più comuni, si tende ad andare avanti sempre da soli; invece, è fondamentale unirsi e portare avanti un intero territorio, come spesso accade nell’alta valle del Potenza. Se ci mettiamo insieme riusciamo a fare cose importanti e utili".
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Gagliole Sandro Botticelli. "Gagliole ha visto di buon grado questa iniziativa perché rappresenta quel lavoro sinergico importante per cittadine come la nostra – commenta Botticelli -. Il teatro è cultura e insieme al turismo sono fondamentale per un territorio, ora speriamo che a questa prima edizione del festival se ne aggiungano altre negli anni successivi, in modo da creare una bella realtà con continuità".
Il teatro e i giovani: un binomio importantissimo per l’insegnante e assessore del Comune di Sefro Stefania Penna: "L’importanza di questa iniziativa è fuori discussione, spendo una parola in più per quanto riguarda la parte dei ragazzi. Speriamo di poter concretizzare un percorso dedicato a loro interno alla scuola già a partire da settembre, il teatro è formazione a 360 gradi".
Questo il programma degli spettacoli, tutti a ingresso gratuito: lunedì 1 agosto ore 21 e 30 in piazza Dante a Castelraimondo parata inaugurale con “Pulcinella sulla Luna”; martedì 2 agosto ore 21 e 30 in largo Zamparini a Gagliole "Pulcinella cornuto immaginario"; mercoledì 3 agosto ore 21 e 30 in piazza Dante a Castelraimondo spettacolo di burattini "Pulcinella e Cappuccetto Rosso"; giovedì 4 agosto ore 21 e 30 al chiostro di San Francesco di Pioraco “Né serva né padrona” con Claudia Contin Arlecchino; venerdì 5 agosto ore 21 e 30 a torre Varano di Sefro “Inganno in maschera"; sabato 6 agosto ore 21 e 30 in piazza Dante a Castelraimondo dimostrazione workshop “Burle in maschera”. L’arrivo e la sistemazione degli iscritti al workshop nella foresteria di Gagliole sono previsti per domenica 31 luglio.
La giunta Sclavi ha sospeso la procedura di affidamento della progettazione del nuovo edificio Don Bosco in contrada Pace. È quanto emerge da un apposito atto deliberativo dell'amministrazione guidata dal neo sindaco di Tolentino riguardante l’edificio scolastico danneggiato dal sisma del 2016.
Proprio a seguito delle scosse, la scuola Don Bosco è stata resa agibile al solo piano terra con un intervento di messa in sicurezza, cui si è aggiunto un ulteriore intervento volto a salvaguardare l'integrità delle strutture del primo piano (solai di sottotetto) e ad arginare il danno alle facciate esterne.
“Considerati i risultati relativi alla vulnerabilità sismica dell’attuale edificio del plesso scolastico e valutata la necessità di avere a disposizione tutti gli elementi conoscitivi che consentano la migliore valutazione in merito all’utilizzo futuro dell’attuale plesso scolastico Don Bosco”, la Giunta Sclavi ha deciso di valutare “nello specifico la possibilità tecnica di recuperare l’immobile esistente con i fondi a disposizione, per continuare ad ospitare la scuola”.
“Pertanto è stato ritenuto opportuno conferire un apposito incarico tecnico al fine di verificare che i fondi a disposizione dell’ente siano sufficienti a raggiungere il miglioramento sismico dell’edificio per un valore pari almeno a 0,8, al fine di continuare ad essere adibito ad ospitare l’attività di istruzione” precisa Sclavi.
“Contemporaneamente è stato dato mandato all’Area Lavori Pubblici e Manutenzioni per la procedura di affidamento dell’incarico dello studio inerente il miglioramento sismico dell’edificio scolastico Don Bosco ed è stata sospesa l’attività svolta dal Responsabile dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzioni relativa all’esecuzione dell’Ordinanza speciale del commissario Legnini limitatamente all’intervento relativo alla scuola Don Bosco in attesa degli esiti relativi all’indice di vulnerabilità e quindi alle conseguenti scelte che la nuova amministrazione compirà in merito" conclude il sindaco.
Ultimi preparativi per lo sbarco a Morrovalle di Paolo Camilli, atteso per domenica alle 21.30 in piazza Vittorio Emanuele II con il suo ultimo spettacolo “L’amico di tutti”, secondo e ultimo appuntamento del Morro Festival 2022.
L’evento è organizzato da Eclissi Eventi in collaborazione con il Comune di Morrovalle. "Cosa succederebbe se un giorno l’amico immaginario della nostra infanzia, quello a cui affidavamo la parte più vera e segreta di noi, venisse a cercarci e a vedere come siamo diventati?" È da qui che prende spunto il monologo a più voci di Camilli, monologo in cui trovano spazio personaggi simbolici ed estremi, tutti animati da una comicità surreale e satirica. Mostri che suscitano tenerezza, oggetti tutt’altro che inanimati, figure vivacissime che ci fanno ridere e un po’ ci agghiacciano.
“L’amico di tutti” affronta temi come la polemica sul gender, l’intolleranza, la discriminazione sessuale, il razzismo e l’hate speech, ma lo fa con una chiave brillante e graffiante. È un viaggio onirico, o un sogno lucido, che ha a che fare con il nostro destino individuale e collettivo; una catarsi ironica; un’esilarante “chiamata alle armi”.
Attore e comico originario di Civitanova Marche, Paolo Camilli è salito alla ribalta nazionale nel 2018, partecipando alla trasmissione di Serena Dandini su Rai 3 “La Tv delle ragazze – Gli stati generali 1988-2018”. Ha partecipato alle miniserie di Simona Izzo e Ricky Tognazzi “L’amore strappato” (2018) e “Svegliati amore mio” (2021) e ai programmi tv “Per un pugno di libri” su Rai 3 e “Ccn – Il salotto con Michela Giraud” su Comedy Central, ma ha all’attivo anche ruoli più “impegnati” a teatro: nel 2018 ha ricevuto il premio di miglior attore al festival InDivenire di Roma per la sua interpretazione in “Crave” di Sarah Kane.
Così cambia la viabilità: domenica dalle 10 alle 2 sono vietati sosta e transito dei veicoli in piazza Vittorio Emanuele II, mentre dalle 20 alle 24 è vietato il transito in via Cavour, ad eccezione dei residenti del centro storico.
Un gioco tra finzione e realtà, con attori e attrici degli anni '50 che interpretano la storia di Tosca in uno studio cinematografico. E' il 'set' scelto dalla regista Valentina Carrasco per mettere in scena allo Sferisterio, nell'ambito del Macerata Opera Festival: una nuova produzione della celebre vicenda dell'opera di Puccini, primo titolo lirico della rassegna.
"La storia della famosa cantante Flora Tosca - ha spiegato Carrasco - ha nel libretto dell'opera di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto dall'omonimo dramma di Victorien Sardou, riferimenti storici ben precisi: è ambientata a Roma nell'estate del 1800, e in luoghi veri".
Per proporre una nuova visione, in grado di attrarre pubblico anche di giovani e di neofiti, la scelta è stata quella di "immaginare che sul palco si svolgesse in contemporanea una doppia vicenda", ha aggiunto la regista. "Quella dei protagonisti dell'opera in costumi napoleonici e quella degli attori e della troupe cinematografica vestiti come negli anni '50, che agiscono sui lati opposti del palco".
Gli interpreti sono Carmen Giannattasio, Antonio Poli, Claudio Sgura e Alessandro Abis per la direzione d'orchestra di Donato Renzetti, sul podio dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana. Le scene sono di Samal Blak e i costumi di Silvia Aymonino.
(fonte: ANSA Marche)
Il Comune di San Ginesio prosegue nella sua politica del “ritorno della bellezza” - nonostante le ferite del sisma - questa volta ospitando l’opera del pittore e incisore maceratese Nino Ricci (1930-2022), esponente dell’astrattismo e come tale promotore di un sentire che integra la sensibilità e la creatività delle nuove generazioni.
La mostra, “Nino Ricci. La sintesi delle forme. Opere 1960-2015”, curata da Barbara Martorelli, sarà inaugurata sabato 30 luglio alle ore 18.30 presso l’elegante spazio del Loggiato dei Lumi, in Via Matteotti, e resterà aperta fino al 30 settembre. Nello stesso spazio sono visibili video rappresentativi della vita e dell’opera dell’artista recentemente scomparso, che aveva voluto fortemente questa mostra da lui stesso, in parte, concepita.
L’evento inaugura il folto cartellone della terza edizione del Festival dei Monti Azzurri “Chiostri e inchiostri di Pace. Spiritualità e Pensiero creativo contro ogni solitudine”, curato dall’architetto Sandro Polci per l’Unione Montana dei Monti Azzurri. L’inaugurazione sarà preceduta dalla visita, guidata da Marco Gaetano Gentili, al dirimpettaio Chiostro di Sant’Agostino, ex sede dell’Istituto Magistrale dove il nostro pittore insegnò negli Anni ’60, conservando per sempre un tenero ricordo del clima culturale del luogo in quegli anni.
La rassegna di opere, provenienti dall’Archivio Nino Ricci e dalla Collezione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fermo, ripercorre oltre 50 anni di carriera dell’artista: dai primi lavori del periodo informale degli Anni ’50, attraverso le sperimentazioni astratte degli Anni ’60 alla purezza dello spirito geometrico degli Anni ’70, fino ai Volumi iconici degli Anni ’90 e 2000, definiti da Giuseppe Appella “oggetti totemici”.
L’allestimento della retrospettiva ha lo scopo divulgativo di promuovere il lavoro di un importante artista del Novecento, attivo nel territorio maceratese ma molto conosciuto a livello nazionale, con lavori presenti in numerose collezioni pubbliche e private, come la Collezione permanente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. L’evento è stato reso possibile grazie al patrocinio del Comune di San Ginesio e della Unione Montana dei Monti Azzurri; al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fermo; alla collaborazione del Centro Internazionale di Studi Gentiliani e dell’Associazione Culturale Ginesio Fest; e all’empatia di "amici generosi".
Dopo il debutto avvenuto lo scorso 7 luglio a Porto Potenza Picena, la compagnia teatrale "Don Valerio Fermanelli" di Camporota torna in scena, per una due giorni tutta da ridere, con la nuova commedia "Non è vero ma ce credo".
L'appuntamento è per giovedì 21 luglio, alle ore 21:15 a Camporota di Treia, all'interno della XXXIV Sagra del maialino alla brace e per venerdì 22 luglio (ore 21:15) a Macerata, presso la Terrazza dei Popoli, all'interno della rassegna "Dialetto che Passione".
LA STORIA - Il Commendatore Antonio Malapena si crede vittima della jettatura, addirittura decide di licenziare il suo dipendente Ragionier Majellato, perché a suo dire, la sola presenza gli manda a monte buoni affari.
Contornato di amuleti e tormentato dal terrore di vedere andare in rovina l'azienda, tenta di ostacolare con ogni mezzo la simpatia della figlia per un ragazzo, perché abita al civico 17 e intorno alla casa è pieno di gatti neri, condannando all'infelicità anche la famiglia.
Contratti disdetti, temporali improvvisi, blackout elettrici insidiano la vita del pover'uomo, che spasima di incontrare il vero portafortuna: un gobbo. La dea bendata sembra volerlo esaudire quando nel suo ufficio si presenta un candidato al posto lasciato vacante dal collaboratore licenziato.
Vengono confermati contratti vantaggiosi, in famiglia si instaura l'armonia, i segni funesti cessano. Tutto merito di Alberto Sammaria, o meglio... della sua gobba, cui Malapena tributa sostanziosi aumenti di stipendio.
Come in ogni classica commedia degli equivoci, l'imprevisto è dietro l'angolo. Il giovane, innamoratosi di Angioletta, per non venire mortificato decide di licenziarsi. Combattuto tra il desiderio di non sacrificare la figlia con un matrimonio penoso e l'esigenza di assicurarsi la buona sorte, il poverino si arrabatta a persuadere i familiari che la fortuna va assecondata. Celebrano il matrimonio e sopraffatto dal dubbio che il difetto sia ereditario, dovrà ricredersi sugli effetti della superstizione.
Sagre con stand gastronomici e spettacoli musicali, passeggiate alla scoperta della natura e del territorio, feste a tema, appuntamenti dedicati ai più piccoli, dj set, motoraduni, concerti e molto altro ancora, compreso l’evento clou della festa nazionale del PleinAir 2022.
Valfornace accende l’estate con un ricco cartellone di appuntamenti, predisposto dall’amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni cittadine, che andrà avanti fino all’autunno.
“Vogliamo dare a tutti, e soprattutto alle persone di tutte le età, occasioni di incontro dopo un periodo di chiusure e restrizioni – sottolinea il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, che spiega – Il cartellone che viene proposto vede protagonisti anzitutto tanti nostri concittadini che si danno da fare sacrificando il proprio tempo per donarlo alla comunità e questo ci rende orgogliosi ancora di più delle tante attività che, anche quest’anno, siamo riusciti a programmare”.
Domenica 24 luglio arriva la “Festa della montagna” in località Piani di Santa Maria Maddalena. L’evento, in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e con il patrocinio dei Comuni di Valfornace, Cessapalombo, Caldarola e Fiastra; prevede, alle ore 10, la partenza della processione dalla chiesetta di Santa Maria Maddalena al Poggio della Pagnotta e, a seguire, la celebrazione di una Santa Messa con tradizionale benedizione del pane.
Nell’ultimo week end di luglio, nelle giornate del 29 e 30, "Festa della birra & motoraduno", a cura dell’associazione turistica Pro-Pieve con la musica live di Jailhouse Bomb, dj set di Emiliano Effe. L’appuntamento verrà ospitato nell’area degli impianti sportivi di via Fornace. Funzioneranno gli stand gastronomici.
Il 6 agosto la suggestiva cornice della chiesa di San Giusto ospita il concerto del Clarinet Trio di Alessandro Carbonare. Si tratta del primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Carbonare è uno dei più importanti solisti della scena musicale classica. Con il suo Trio esplora un repertorio molto diversificato, dalla musica cameristica alle suggestioni della musica klezmer, fino al songbook americano. L’appuntamento si inserisce nell’ambito della rassegna Camerino Festival, rassegna internazionale di musica da camera.
Per i più piccoli l’antivigilia di Ferragosto, sabato 13 agosto, sarà animata da un pomeriggio organizzato dalla Pro-Pieve e dal Comune in collaborazione con “La balena dispettosa”. Dalle ore 16:30 merenda e divertimento presso il palazzetto dello sport. In serata, a partire dalle ore 21:15 in piazza Vittorio Veneto, “Hombres en la Mancha”, la storia di Don Chisciotte e Sancho Panza nello straordinario spettacolo con la voce narrante di Luca Violini.
Il 16 agosto la rassegna organistica internazionale “Terra d’Organi Antichi” porta nella chiesa di San Giusto di San Maroto, alle 21:15, il concerto per organo e tromba di Stefano Manfredini e Francesco Gibellini.
Dal 16 al 20 agosto torna, invece, la 40esima edizione della "Sagra degli Arrosticini", a cura dell’associazione turistica Pro-Loco di Fiordimonte. Nella zona degli impianti sportivi di Fiordimonte, cinque giorni con stand Gastronomici e musica dal vivo dalle ore 18 e fino a tarda notte. Sabato 27 agosto, nel pomeriggio, sempre nella chiesa di San Giusto a San Maroto, concerto del Coro Monti Azzurri di Pievebovigliana con programma rinascimentale.
Martedì 30 agosto, in piazza Vittorio Veneto a Valfornace, concerto di "Convergenze Parallele": tributo a Pino Daniele in chiave jazz. Il gruppo presenterà l’album “Chi tene o’ mare” e l’evento musicale vedrà sul palco Marta Giulioni, cantante jazz attiva da anni nel territorio marchigiano e nazionale che sarà affiancata da Paolo Zamuner al pianoforte, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria.
Il 24 e 25 settembre è in programma, invece, la "Festa nazionale del PleinAir 2022", proposta riservata alle località aderenti all’Associazione Paesi Bandiera Arancione. E se l’estate a Valfornace porterà tante occasioni d’incontro, l’autunno non sarà da meno. Domenica 2 ottobre si prosegue con la “Caccia ai Tesori Arancioni”: l’iniziativa è promossa dal Touring Club Italiano e sarà riservata alle località aderenti al network Bandiere Arancioni per il 2022.
Domenica 9 ottobre torna la “Sagra della Castagna”, giunta alla 27esima edizione. La festa, a cura dell'associazione turistica Pro-Pieve, si terrà nell’area degli impianti sportivi di Valfornace con l’allestimento di stand gastronomici e tanta musica e divertimento.
Al cartellone estivo si uniscono poi le mille possibilità di un territorio unico dove ci si può perdere tra moltissime attività all’aria aperta, la visita a monumenti e luoghi della tradizione, concedersi una sosta per assaggiare i prodotti tipici, regalarsi un momento di svago tra verdi colline, boschi da favola, laghetti e gite in montagna.
Di grande richiamo le ombrose aree dei castagneti di Isola, monte San Savino e Roccamaia o l’anello intorno al lago di Boccafornace, i percorsi lungo le sponde del lago di Polverina o quelli da fare in bici, come quello dei due laghi che va da Boccafornace a Polverina.
Sabato 23 luglio 2022 alle ore 10.00, presso la località Madonna della Cona di Castelsantangelo sul Nera, avrà inizio il primo "Forum sulla Montagna". Un importante evento a cui parteciperanno il Dott. Francesco Acquaroli – Presidente della Regione Marche, l’On. Giovanni Legnini - Commissario straordinario Ricostruzione Sisma, l’Avv. Guido Castelli – Assessore Regione Marche, il Prof. Andrea Spaterna – Presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, il Prof. Giuseppe Rivetti – docente di Diritto Tributario UniMc e il Prof. Emanuele Tondi – docente di Geologia strutturale UniCam.
Il forum sarà moderato dal giornalista Dott. Mario Sensini. Nel pomeriggio seguirà la Rievocazione storica della Battaglia del Pian Perduto (1522) e il Concerto in collaborazione con il Macerata Opera Festival.
Un importante incontro che vuole valorizzare l’importanza dell’identità territoriale come motore di sviluppo dotato di una propria dignità e forza propositiva per far rinascere le zone montane, in particolare quelle colpite dal sisma. I territori rappresentano, infatti, una connessione forte tra passato e futuro e, pertanto, non si può costruire il futuro abbandonando il passato.
Al riguardo, occorrono modelli innovativi e soprattutto nuovi modi di utilizzare la leva fiscale – sottolineano il Sindaco Mauro Falcucci e il prof. Giuseppe Rivetti – il cui fine ultimo, questa volta, sia orientato alla creazione di reali possibilità di crescita del territorio.
Appare necessario realizzare interventi di sostegno integrati e pianificati che favoriscano la continuità dell’attività d’impresa, nonché l’attrazione di nuovi investimenti. La stessa sopravvivenza del tessuto sociale delle zone montane colpite dal sisma dipende, in gran parte, dal rilancio e dalla salvaguardia del settore produttivo che costituisce un fattore fondamentale per arginare lo spopolamento e impedire la dispersione del patrimonio storico, civile ed economico.
Riparte un nuovo viaggio attraverso i “Monti Azzurri” con il Terzo Festival che questa estate ha per tema “Chiostri e inchiostri di Pace. Spiritualità e Pensiero creativo contro ogni solitudine”.
"Turbati, desideriamo la serenità della piccola comunità; un rifugio che rifletta la bellezza dell’universo e dove l’essere insieme, tra sussidiarietà e solidarietà, crei un futuro di Spiritualità e Pensiero creativo contro ogni solitudine. Saranno godimenti pittorici, musicali e in natura con alcune riflessioni in leggerezza ad illuminarci. Dunque, buon Cammino tra borghi, chiostri e corti dei Monti azzurri".
Così Sandro Polci, ideatore del Festival ne illustra le ragioni, mentre Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri esalta l’attualità dei 15 comuni in Provincia di Macerata: “Paesi che modellano nelle colline la loro identità culturale, dall’agricoltura di eccellenza con la sua storia mezzadrile, quando per mietere e vendemmiare era decisiva la collaborazione delle famiglie, fino alle eccellenze culturali e artistiche, esaltate anche in questa edizione, e al gran lavoro per le 'Green Communities', strumento di futuro benessere ecosostenibile per i nostri territori”.
Così è significativo che la conferenza stampa di presentazione, il 23 luglio a Ripe San Ginesio, sia per “Gli amici di cortile”, la Festa del volontariato sociale e culturale dei Monti Azzurri, premiando il cuore e ascoltando i Beatbox con l’energia e il fascino del mitico quartetto di Liverpool.
Poi il doppio appuntamento di San Ginesio con la visita al Chiostro di Sant’Agostino e al “Loggiato dei Lumi” con l’apertura della Mostra monografica, retrospettiva del grande pittore conterraneo appena scomparso: “Nino Ricci. Opere (1960-2015). La sintesi delle forme”.
E ancora: a Sant’Angelo in Pontano la splendida voce di Mafalda Minnozzi, Virtuosa jazz, samba e bossa nova con una riflessione sulla Solitudine offerta dallo psichiatra Gianni Giuli e l’Uomo di Fede, Giancarlo Vecerrica; alla Basilica di San Nicola a Tolentino avrà invece luogo la visita al Chiostro e al Cappellone, seguita dal “Canto dei vespri” con la comunità agostiniana; a Monte San Martino, nel Chiostro conventuale, dove le Monache benedettine di clausura eseguiranno un “Concerto velato” - vocale e strumentale.
Un ulteriore “chiostro contemporaneo” con RipeArte a Ripe San Ginesio, sarà il nuovo Centro Culturale e la visita alla Pinacoteca di Arte Contemporanea riallestita, dialogando con Vincenzo Mollica; poi il Prof. Stefano Papetti analizzerà la storia della pittura medievale picena all’Abbadia di Fiastra; Lucia Tancredi, a Treia, narrerà di “Hortus conclusus: racconti dal chiostro” e infine il concerto a Colmurano, per l’inaugurazione del Parco rurale, del violinista Marco Santini, caro a Papa Francesco, che dopo averlo ascoltato gli ha scritto che “il suono del violino diviene suono del creato”.
Il Terzo Festival dei Monti Azzurri chiude con “La festa dell’Arrivederci”, nell’ombroso “Giardino del Palazzo dei Principi” dell’Abbadia di Fiastra, ascoltando l’Arpa classica di Lucia Galli e un originalissimo “Inno all’attesa pioggia”. “Dunque - aggiunge Giampiero Feliciotti - un programma denso ma familiare e borghigiano che in un momento difficile favorisce l’incontro, il godimento e la riflessione condivisa”.
Gli eventi sono ad ingresso libero e limitati alla capienza dei luoghi scelti. A sorpresa, in alcuni eventi, seguendo le necessarie norme igieniche antipandemiche, verrà offerto un brindisi alle "piccole armonie".
Dal 18 luglio, e sino a fine mese, oltre 60 giovani musicisti sono impegnati in un campus musicale unico in Italia che vanta 7 diversi corsi di altissimo livello: violino, canto lirico, pianoforte, violoncello, clarinetto, musica da camera, formazione orchestrale e maestro collaboratore.
I numerosi musicisti, provenienti da tante regioni d'Italia e anche dall'estero, hanno l'opportunità di studiare e soprattutto di esibirsi in concerto nel comune di Montecosaro, annoverato fra i Borghi più belli d'Italia, che risuonerà di musica nella Chiesa di Sant'Agostino e nel Teatro delle Logge, piccolo gioiello ottocentesco.
Realizzato dalle associazioni "L'Enarmonica" di Montecosaro e "Ariadimusica" di Roma, il campus offre lezioni individuali con docenti del calibro di Barbara Frittoli, Franco Mezzena, Gianni Maria Ferrini, Danilo Squitieri, Oscar Zuddas, Antonio Maria Pergolizzi, Alessandra Xanto.
Undici i concerti che saranno realizzati ogni sera, dal 22 luglio al 31 luglio. Le ultime 4 date, 28, 29, 30 e 31 luglio vedranno la partecipazione dell’orchestra, formata anche dagli stessi partecipanti e diretta dal Maestro Lorenzo Perugini. Il Campus musicale “Musica d’Estate”, unico nel suo genere, è patrocinato dal Comune di Montecosaro e della Regione Marche.
Fiore all’occhiello di questa edizione delle "Sere Fai d’Estate" all’Orto sul Colle dell’Infinito, a Recanati, mercoledì 27 luglio alle ore 21 andrà in scena "Viaggio al termine della notte", spettacolo teatrale di e con Elio Germano e Teho Teardo, che propongono una rilettura in chiave contemporanea del capolavoro di Louis-Ferdinand Céline, in una versione completamente rinnovata nelle musiche e nei testi.
Avvalendosi della straordinaria sensibilità interpretativa di Germano – il "giovane favoloso" della celebre pellicola di Mario Martone dedicata alla vita di Giacomo Leopardi – Teardo ripercorre alcuni frammenti del Viaggio restituendo, in una partitura musicale inedita, la disperazione grottesca del romanzo, che qui ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione strumentale, con Laura Bisceglia al violoncello, Ambra Chiara Michelangeli alla viola, Elena De Stabile al violino e Teardo alla chitarra e alla live electronics.
Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico, in un succedersi di eventi sonori e verbali in cui la voce umana esce dalla sua dimensione fino a divenire suono. Ed è in quel suono che emergono nuove prospettive sugli orrori della guerra mondiale che travolge le relazioni tra gli uomini quanto tra i continenti; il pessimismo sulla natura umana, sulla società e le sue istituzioni, nonché sulla vita in generale diventa inconsolabile, fino a escludere qualsiasi speranza nei confronti del consorzio umano.
La scenografia quasi assente e il palco scarno, immerso nel buio, lasciano spazio a una partitura musicale “impressionista” che diventa essa stessa narrazione, per farsi interprete del genio di Céline.
Conosciutisi sul set de Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, Elio Germano e Teho Teardo sono legati da una sincera amicizia e da una solida affinità artistica. Hanno deciso di mettere in piedi "Viaggio al termine della notte" in occasione di un Festival al Palaexpo, in cui gli fu chiesto un intervento su un testo. Quello che doveva essere un singolo episodio è diventato invece una tournée che a distanza di anni non si è mai conclusa.
Una serata di magia ha dato ieri il via al Macerata Opera Festival, la manifestazione che ogni anno accoglie appassionati, curiosi e turisti all'interno dello Sferisterio. L'evento di apertura ha visto sul palco il celebre direttore Zubin Mehta con Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
La ricca platea di spettatori ha avuto l'occasione di godersi la pregevole esecuzione della celeberrima Nona Sinfonia di Beethoven, l'ultima composizione scritta dal maestro nonostante la sua sordità: caratteristica che fa comprendere ancor più il suo genio e il suo immenso talento.
Apice del romanticismo musicale, L'Inno Alla Gioia regala melodie ed emozioni che lo rendono ancor più importante e significativo nel complicato periodo storico che stiamo attraversando, dove spesso la leggerezza e l'allegria passano in secondo piano.
L'intero concerto ha ammaliato il pubblico variegato dell'arena, dai veri intenditori fino ai meno esperti. Un'occasione per ammirare una città viva, una platea al completo, dove a emergere è stata tutta l'eleganza di signore e accompagnatrici, nei loro abiti scintillanti.
Sicuramente un ottimo inizio per il MOF: emozioni, pelle d'oca e incanto, hanno portato il pubblico a un lungo applauso finale, regalando a Mehta e ai suoi Orchestra e Coro una vera e propria standing ovation. Ora, non ci resta che attendere i prossimi eventi. “O amici, non questi suoni! Ma intoniamone altri più piacevoli e gioiosi!”