Trent'anni di storia e la passione di una comunità che, dopo due anni di stop imposti dalla pandemia, riprende il cammino interrotto: torna il presepe vivente di Potenza Picena allestito, come da tradizione, presso la suggestiva cornice della Selva dei Frati Minori.
"Il per-dono in grado di guarire – Natività e vita di Santo Stefano": questo il tema della XXX edizione della rappresentazione diretta dall'Associazione "Amici del Presepe Vivente di Potenza Picena" promossa dal convento S. Antonio dei Frati Minori, dalla Parrocchia dei Ss. Stefano e Giacomo e dal comune di Potenza Picena, con i patrocini della regione Marche e della provincia di Macerata.
Primo appuntamento lunedì 26 dicembre e a seguire venerdì 6 e domenica 8 gennaio dalle 17:30 alle 20. "In un tempo segnato dall’orrore della guerra e dai timori della crisi pandemica – scrive Padre Lorenzo Turchi, presidente dell’Associazione Amici del Presepe, nell’abstract descrittivo di questa edizione - il tema del perdono è sembrato uno degli elementi essenziali da recuperare per la nostra vita umana e cristiana, da fratelli e sorelle".
Numerose le maestranze impegnate nell’iniziativa: dai figuranti, agli allestitori delle scene, passando per i costumisti. Tanti cittadini che, per settimane, si adoperano volontariamente curando la rappresentazione fino all'ultimo dettaglio.
"Il Presepe Vivente è un evento che coinvolge l’intera comunità potentina - spiega l’assessore alla cultura e al turismo del comune di Potenza Picena, Tommaso Ruffini - La volontà di riprendere in mano questo appuntamento dopo la sospensione dovuta al Covid, dimostra l’attaccamento che tante persone hanno a una tradizione che, per tutti noi, è davvero inestimabile patrimonio culturale". La manifestazione è ad ingresso libero e non necessita di prenotazione.
Il 7 dicembre 2022 è stata inaugurata la XIII mostra dei presepi artistici al Museo di Palazzo Bonafede di Monte San Giusto e rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2023.
Quest’anno, inoltre, l’allestimento si è allargato anche al di fuori del museo con l’istallazione di un presepe monumentale in piazza Aldo Moro. Proprio sotto l’albero illuminato è stata ricreata una scena della natività con le statue “Fontanini” acquistate recentemente dal presepista Andrea Pistolesi. Sono le medesime utilizzate in una celebre pellicola degli anni ‘90 “Mamma ho perso l’aereo”.
Le sacre rappresentazioni da ammirare sono state realizzate da Andrea Pistolesi e Cesare Ciccalè, con l’aiuto di Gilberto Pistolesi. L’allestimento tecnico delle luci e del movimento è realizzato da Stefano Renzi, la cui presenza è essenziale per lo stupore che si prova visitando la mostra.
Nel corso di oltre un decennio la mostra è cresciuta costantemente sia in termini di qualità dei lavori presentati sia per il sempre maggior numero di visitatori provenienti da varie parti d’Italia.
Quest’anno sono stati aggiunti sei presepi, ai venti già esistenti, che presentano delle novità sia per la tecnica del movimento, sia per le particolari minuterie inerenti la vita contadina marchigiana degli anni ‘50/’60 del secolo scorso.
Coloro che visiteranno la mostra saranno coinvolti in un’atmosfera magica natalizia di un mondo ormai scomparso, una vera e propria pagina di storia da non dimenticare per trasmetterla alle nuove generazioni. Le affascinanti cantine, in cui sono posti i presepi artistici, fanno da cornice alla magica e suggestiva atmosfera natalizia.
Un “fiume” rosso di Babbi Natale ha colorato il centro di Castelraimondo nel pomeriggio di domenica. Più di 100 mezzi a due ruote hanno sfilato lungo corso Italia affiancati da 30 auto sportive del gruppo Castrum Car Engine. Molto partecipata anche la gimkana dei Babbi Natale che ha raccolto una ventina di iscritti e molto fotografati i supereroi in sella che hanno animato le vie centro.
Una festa, quella dei Babbi Natale in moto, che è stata arricchita anche dalle performance di Joy Dance e dalla musica di dj Stefanino. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori del locale Moto Club, con il presidente Enrico Marinelli che ha ringraziato «tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione e hanno contribuito alla grande riuscita di quest’ultima edizione che è stata molto apprezzata dal pubblico».
Uno spettacolo bellissimo anche per il sindaco Patrizio Leonelli. «Castelraimondo era piena di gente, una domenica di successo che ha animato la nostra città – ha commentato il primo cittadino – ringrazio gli organizzatori e saluto con affetto l’associazione Sorrisi e Motori che ha partecipato all’evento e che si impegna nel portare le moto negli ospedali per far passare delle belle giornate ai bambini ricoverati».
Il giorno 23 dicembre, dalle ore 15:00 in piazza della Libertà a Macerata, ritorna a grande richiesta il trenino di Babbo Natale. La Pro Loco, in collaborazione con i commercianti del centro storico, allestirà uno stand con castagne e vin brulè.
Sarà presente lo staff di Multiradio con diretta radiofonica ed animazione. La partenza e l’arrivo del trenino sono previsti da piazza della Libertà. La Pro Loco Macerata dopo i successi di via Zincone, corso Garibaldi, piazza Annessione e corso Cairoli approda nella piazza principale per il suo penultimo appuntamento con le castagne.
Da ricordare che l’incasso delle precedenti castagnate è stato devoluto alla Croce Verde e alla Croce Rossa di Macerata. Prossimo e ultimo appuntamento natalizio, il 6 gennaio 2023 in collaborazione con la Pro Loco di Villa Potenza per la festa della Befana.
Riprendono domani le iniziative gratuite all'aperto nell’ambito del cartellone delle festività natalizie promosso dall'amministrazione comunale di Civitanova Marche. Nel pomeriggio si attende una spettacolare performance che avrà come teatro la piazza XX Settembre: l’esibizione scenografica musicale della "Violinista gigante", uno show acrobatico che da anni incanta le platee non solo italiane.
Una spettacolare dama al violino suonerà a cinque metri di altezza melodie natalizie e brani tratti da colonne sonore di celebri film. La violinista vestirà gli abiti tipici di un'antica nobildonna e - suonando in altezza - si esibirà per il pubblico creando un indimenticabile in cui la scenografia maestosa, con la grande gonna illuminata, promette incanto per grandi e bambini dalle ore 17 alle 18:30.
Nel pomeriggio di giovedì 22 dicembre, sempre nella zona portuale e piazza principale, torna la danza acrobatica aerea con tessuti e venerdì 23 dicembre, dalle ore 17:30, esibizione itinerante del Corpo Bandistico Città di Civitanova Marche.
Pista di pattinaggio sul ghiaccio e planetario astronomico al Varco sul Mare aperti fino all’8 gennaio, mentre nella Città Alta prosegue “Segui la cometa”, l’iniziativa della Pro Loco di Civitanova Alta con oltre 100 presepi in esposizione.
Ancona torna a festeggiare il nuovo anno in piazza e per farlo sceglie uno dei luoghi simbolo della città: piazza della Repubblica, con la splendida cornice del Teatro delle Muse. Rimane il format con un gruppo musicale affiancato da dj del territorio, mentre la scelta finale della location è una novità per la notte del 31 dicembre e ha significati precisi, hanno spiegato gli assessori Paolo Marasca e Stefano Foresi.
A causa della pandemia, da due anni non si festeggiava il Capodanno in piazza, all'aperto, tutti assieme e ora si intende coinvolgere tutte le aree vicine: piazza del Papa, corso Mazzini, corso Garibaldi, e quindi tutte le attrazioni attive e i locali aperti nel periodo natalizio, compresa la ruoeta e la pista di pattinaggio sul ghiaccio che resteranno aperte.
"Inoltre si chiude il 31 dicembre il ventennale della riapertura del Teatro delle Muse e metterlo al centro della festa ha un valore particolare" secondo Marasca. Il Teatro delle Mue avrà un allestimento inconsueto, la notte di Capodanno sarà condotta da Maurizio Socci.
Al centro dello spettacolo, una band pop dalle sonorità new-funky: i Rumba de Bodas nascono a Bologna nel 2008, con la peculiarità di animare vivacemente (rumba) e di mescolare generi musicali per garantire il movimento in tutte le occasioni di feste (bodas), ospite dei magori festival jazz e rassegne internazionali.
Il djset sarà a cura di Eve, crew che nasce dall'unione di diverse anime della notte anconetana e che ha scelto Daniele Sabbatini, in quanto erede naturale del sound dei Rumba de Boda.
Una grande orchestra di venti elementi capitanata da Marco Postacchini e la partecipazione straordinaria della cantante jazz Marta Giulioni per un concerto innovativo e contemporaneo. Lunedì 26 dicembre alle ore 18, il tradizionale concerto di Santo Stefano regalerà agli spettatori un’ora e mezza di grande musica, un pomeriggio di melodie e canzoni con una band dallo stile inconfondibile. Un progetto musicale ispirato agli standard e all’ultimo album della formazione One Finger Snap. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz.
La Marco Postacchini Big Band nasce come estensione di una formazione più piccola, Marco Postacchini Octet, che opera nel territorio nazionale e ha già al suo attivo, oltre che diversi concerti nei principali festival del centro Italia, tre album contenenti musiche originali composte e arrangiate per 5 fiati e sezione ritmica, “Lazy Saturday”, “Do you agree?” (con Ospite Fabrizio Bosso), “Old stuff, new box” (con ospiti Fabio Zeppetella e Ada Montellanico) prodotti dalla Notami Jazz.
Un collettivo capace di unire le caratteristiche tipiche del combo tradizionale all'esigenza di formare un jazz contemporaneo e innovativo dal punto di vista del sound e dei contenuti con brani composti ed arrangiati appositamente per questo tipo di organico dallo stesso Marco Postacchini. La Big Band è reduce da una recentissima registrazione di un disco contenente nove arrangiamenti originali per big band.
L'intera registrazione è stata curata da Johannes Wolleben (uno dei fonici che lavorano in pianta stabile al Bauer Studio a Ludwigsburg in Germania). Si è esibita in diverse rassegne e festival jazz come "I giovani titani" (Roma), "7 giorni in jazz" (Montemarciano), "Jazz Village 2009" (Pesaro), "Note e Sapori" (Todi), e molti altri.
Marco Postacchini svolge una regolare attività concertistica con diverse formazioni come Marco Postacchini Octet- MP’s Jazzy Bunch (di cui è leader e compositore delle musiche), Machine Head quartet, Blackbird sextet, Vertex quintet, Roberto Zechini Quintet "A deep Surface", Out of the Blues quartet, Manzi - Solarino Quintet e molte altre.
Ha collaborato con importanti musicisti del panorama jazz nazionale e internazionale come Massimo Manzi, Rita Marcotulli, Maurizio Giammarco, Federico Malaman, Rosario Giuliani, Flavio Boltro, Massimo Nunzi, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Enrico Rava, Aldo Romano, Ada Montellanico, Fabio Zeppetella, Gabriele Mirabassi, Simone Zanchini, Francesco Cafiso, John Taylor, Kenny Wheeler, Rossana Casale Paolo Belli, Sergio Caputo e Raphael Gualazzi, per citarne alcuni.
Ha partecipato a più di cinquanta produzioni discografiche come side-man, pubblicando tre album a suo nome, tutti registrati dal Marco Postacchini Octet, prodotti dalla Not.A.Mi. Marta Giulioni è una cantante jazz, si è perfezionata con Diana Torto, Susanne Abbuehl, Joey Blake, Aaron Goldberg e altri. Si esibisce dal vivo in vari locali, jazz club, festival e rassegne con varie situazioni in tutta Italia e all’estero.
È stata scelta per far parte dell’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori Italiani sotto la guida di Pino Jodice con la quale ha preso parte ai più importanti festival jazz italiani ed ha collaborato con artisti di fama internazionale. Nel 2020 è stata finalista al premio Massimo Urbani e una delle vincitrici del bando "Air: Artisti in Residenza".
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino.
Una laurea sotto l'albero di natale: Dennis Rapaccini si laurea in Ingegnieria Elettronica presso l'Università Politecnica delle Marche. Il giovane, originario di Chiesanuova di Treia, ha conseguito questa mattina il titolo di laurea con la valutazione di 99 su 110.
La discussione della tesi, dal titolo "Sviluppo tramite FAUST di un algoritmo multieffetto per chitarra ad implementazione si DSP 5harc", si è tenuta alle 12 nelle sale dell'Università politecnica delle Marche, dipartimento di Ingegnieria Elettronica.
Il babbo Giordano, la mamma Rossana, la sorella Desirè e i nonni Antonio, Anita, Franco e Milena si congratulano con Dennis per il traguardo conseguito ed esprimono i loro più sinceri auguri, a cui si aggiunge anche la redazione di Picchio News.
Tombolate, serate danzanti, una speciale cassetta postale dove imbucare le letterine per Babbo Natale, doni per i più piccoli e, poi, uno spettacolare gran finale con l’arrivo della Befana in piazza.
Valfornace presenta il suo ricco programma per le prossime festività. Un cartellone carico di iniziative quello del comune e della Pro Pieve pensato per i più grandi ma anche, e soprattutto, per i bambini che, accanto all’ingresso dell'ufficio postale, troveranno una speciale buca per le lettere dove lasciare la corrispondenza da recapitare direttamente al più famoso degli abitanti della Lapponia.
"Babbo Natale – è scritto nella stessa – aspetta impaziente di leggere tante parole stupende che siano scritte da piccole manine. Non vede l’ora di mettersi in cammino per consegnare a tutti un regalino. Perciò scrivete in fretta, prima che parte con tutta la slitta".
Gli appuntamenti di fine e inizio anno, che saranno preceduti il 23 dicembre dalla consegna di un dolce pensiero agli alunni delle scuole, si apriranno il 26 dicembre con una tombolata in programma al palazzetto dello sport di Pievebovigliana. Un'altra tombolata verrà poi riproposta anche il 5 gennaio, sempre al palazzetto dello sport, in attesa dell’arrivo della nonnina sulla scopa.
Il 6 gennaio in piazza Vittorio Veneto "Arriva la Befana!", a partire dalle ore 15, con la musica della Banda di Fiastra, divertimento, castagne e vin brulè per tutti. In caso di maltempo ci si sposterà al palazzetto dello sport.
Il 7 gennaio serata danzante con Roberto Carpineti, organizzata dall’associazione Asd P.F.F. del gruppo ruzzola Pievebovigliana. Da segnalare anche l’evento "Arriva la Befana" organizzato dalla Pro Loco di Fiordimonte per il 6 gennaio. Partenza alle ore 8:30 da Castello poi La Valle e alle ore 9:30 area Sae Piani Campi, infine Nemi e le altre frazioni.
Grande successo per la seconda edizione di BCinCin Recanati, l’aperitivo omaggio per soci e clienti organizzato dalla Bcc di Recanati e Colmurano sabato 17 dicembre, sotto il loggiato comunale in piazza Giacomo Leopardi; un’occasione speciale per scambiarsi gli auguri di Natale e brindare al nuovo anno.
Il loggiato comunale si è trasformato in un mercatino del gusto, con stand enogastronomici locali che hanno permesso ai partecipanti di degustare i prodotti del territorio.
Tra le aziende aderenti all’iniziativa: D’Andrea Giovanni, Cantine Colpaola, Terre di Serrapetrona, Tenuta Piano di Rustano, I Tre Filari, Oleificio Cartechini, la Collina Incantata di Balloriani Amelio, il Norcino di Properzi Franco, Forno di Matteo, Associazione Le Paccucce, Corradini Sas.
All’interno dell’atrio comunale si è svolta la tradizionale premiazione dei soci più giovani della banca e dei soci con più anni di iscrizione. Inoltre il presidente della BCC di Recanati e Colmurano, Sandrino Bertini e il direttore generale Davide Celani hanno premiato il sindaco del Comune di Recanati Antonio Bravi e il sindaco del Comune di Colmurano Mirko Mari, con un ringraziamento per il legame storico che contraddistingue la banca e le due città.
Sono state consegnate anche le donazioni raccolte durante l’evento Le note delle eccellenze a teatro del 22 ottobre, e rivolte alle cooperative sociali del territorio, la “Ragnatela” e “Terra e Vita”. Un gesto che conferma l’importante impegno sociale della Banca.
Ad arricchire la serata, il quartetto di sassofonisti The Bad Brother’s Saxophone Quartet e la pianista Elena Baldoni, eccellenze musicali del territorio, promosse dalla Civica Scuola di Musica “Beniamino Gigli” di Recanati.
Non sono mancati infine bellissimi giochi di luce ed allestimenti natalizi che hanno reso l’evento un vero e proprio momento di festa e divertimento per tutti. Si sono conclusi dunque tutti gli eventi e le iniziative organizzate nel corso dell’anno dalla Bcc di Recanati e Colmurano per festeggiare i 70 anni di attività. Un legame con il territorio che la Banca si impegna di rinnovare per i prossimi anni.
Si è tenuto l’ultimo incontro del 2022 promosso dal consiglio delle donne, voluto dalla presidentessa Sabrina De Padova, presso gli Antichi Forni di Macerata. L'evento dal titolo ’Mai una gioia’ ha avuto come ospite il professor Sergio Labate, docente di filosofia Teoretica presso l’UNIMC.
Erano presenti tra gli altri la consigliera provinciale di parità Deborah Pantana, la vice questore Patrizia Peroni, la presidentessa di Macerata Cultura Paola Ballesi, la vice presidente Ninfa Contigiani e la consigliera Laura Orazi, la pediatra Mirella Staffolani.
Nel dibattito scaturito durante l'incontro sono stati molteplici i temi toccati dal filosofo Labate, interrogato dagli astanti sulla felicità, la resilienza e il multitasking come limiti alla realizzazione identitaria femminile. Fra le riflessioni poste in luce: la fretta consumisitica del nostro tempo, e la matrice prestazionale inculcata nell'ideale di felicità che sposta il focus dall'intensità dell'emozione al quantitativo consumo ossessivo dei beni.
Le risposte del professor Labate hanno individuato nella cultura lo stumento utile a rallentare i ritmi di vita e ad apprezzare la quotidianità. L’incontro, partecipato e con il vivo interesse degli spettatori, ha sollevato paure condivise: su tutte la preoccupazione dell’atteggiamento psicologico delle nuove generazioni, incapaci di “annoiarsi” e di concentrarsi su elementi valoriali.
Al teatro Piermarini di Matelica mattinata interessante e ricca di spunti grazie a un convegno sulla salute delle api e degli ecosistemi in cui sono intervenuti diversi esperti e sono stati consegnati degli attestati di fine corso di formazione professionale.
Dopo i saluti del sindaco Massimo Baldini e del vicesindaco e assessore all’agricoltura Denis Cingolani, che hanno ribadito l’importanza del settore dell’apicoltura a Matelica, è salito sul palco il presidente del consorzio apistico di Macerata Alvaro Caramanti, che ha parlato della preoccupante situazione di difficoltà delle api a causa dei trattamenti chimici in agricoltura.
A seguire è intervenuta l’assessore regionale Chiara Biondi che ha approfondito il tema dell’apicoltura intesa come cultura dell’ambiente, della biodiversità e della salute dell’uomo.
Sul palco anche il consigliere regionale Renzo Marinelli che ha sottolineato l’importanza dell’apicoltura per tutto il territorio montano. Il presidente della Cooperativa Apicoltori Montani Pierluigi Pierantoni e il presidente di Agorà Niccolò Urbinelli hanno invece presentato i corsi di formazione professionale di 500 ore finanziati da Fse e Regione Marche che si sono svolti a Marotta e a Matelica sulla specializzazione in apicoltura.
A seguire sono stati consegnati gli attestati ai partecipanti al corso e dopo il dibattito finale i presenti si sono sportati al ristoro rurale della Cooperativa Apicoltori Montani per un pranzo degustazione.
"Una mattinata importante per il settore e per Matelica che si vanta del titolo di Città del miele – spiegano Baldini e Cingolani – l’apicoltura è da sempre nel dna del nostro territorio ed eventi come questo aiutano ad approfondire tematiche essenziali per il futuro. Siamo onorati di aver ospitato il corso di formazione a Matelica e ringraziamo sentitamente il presidente Pierantoni per il gran lavoro fatto da oltre 40 anni per il settore".
Due mani che si stringono e non mollano la presa, a simboleggiare un sodalizio che ha messo le radici un secolo e mezzo fa. Sono le "Mani Amiche" della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Giuseppe Lazzarini” di Pollenza – tra le associazioni più antiche delle Marche – che dal 1867 opera, appunto, a favore dei propri concittadini in stato di necessità.
“Mani Amiche” che sono diventate anche un Premio, andato in scena, ieri sera, in quel piccolo gioiello che è il Teatro Verdi di Pollenza. Una quarta edizione vissuta con entusiasmo e calore dai pollentini, che hanno risposto numerosi all’invito del presidente della Soms, Simone Damiani.
Al suo fianco, a fare gli onori di casa, in una serata brillantemente condotta da Matteo Pasquali, c’era il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli, oltre al direttivo dell'associazione: insieme a consegnare un riconoscimento prezioso per l’intera comunità.
L’edizione 2022 del Premio “Mani Amiche” ha, quindi, suggellato il merito dei pollentini Andrea, Caterina e Giuliana Marinozzi, tre cugini che rappresentano "la terza generazione di una famiglia dedita all’arte, al restauro e all’antiquariato sin dall’inizio del ’900”; Vittorio Sorichetti, "persona mite e laboriosa, custode del campo sportivo di Pollenza per quasi trent’anni, che ha visto crescere tantissimi dei nostri ragazzi ora adulti"; Enrico Giorgi, "già sindaco di Pollenza e per 37 anni maestro elementare, amato da tutti i suoi alunni negli anni ’60, ’70, ’80"; Alvaro Valentini, "critico d’arte di enorme esperienza e competenza, curatore di tantissime mostre di pittura, scultura e fotografia realizzate a Pollenza e dintorni".
Ma è stato il Premio alla memoria a suscitare l’emozione più grande. Premio assegnato ad Alberto Damiani, scomparso nell’agosto di quest’anno, “fondatore e presidente della sezione Avulls di Pollenza, allenatore di calcio, già presidente della Soms. Una vita spesa al servizio della comunità e della sua famiglia”.
Sul palco, a ritirarlo, la moglie Flora Benedetti e il figlio Simone, oggi presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso: «Sin dalla nascita del Premio, quattro anni fa, gli altri soci volevano assegnarlo a mio padre, sono io che non ho voluto, visto che ne avevo “ereditato” la presidenza: la gioia è grande stasera, non lo nascondo». La commozione ha detto il resto.
A partire dal marzo 2022, presso i locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Tolentino, è stata ospitata una famiglia di cittadini ucraini composta tre bimbi e i due genitori. Durante questi mesi i soci e le benemerite con l’aiuto dell’associazioni cittadine, di singoli benefattori e dell’amministrazione comunale, hanno sostenuto in vario modo il nucleo famigliare favorendo la concreta inclusione nel tessuto sociale cittadino.
Infatti, i bimbi frequentano regolarmente la scuola mentre i genitori svolgono modesti lavori part time ed anche volontariato presso una scuola locale. Da ultimo il comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino Giulia Maggi, percepita l’esigenza, unitamente al comandante Vito De Giorgi ed al personale della Stazione Carabinieri di San Ginesio, si sono impegnati a reperire del pellet indispensabile per scaldare l’ambiente dove vivono gli ospiti.
Prontamente Costantini Costantino di San Ginesio, fortemente legato all’Arma dei Carabinieri anche per avere svolto il servizio militare nel Corpo, ha voluto donare all’Associazione Nazionale Carabinieri un ingente quantitativo di pellet sufficiente per poter trascorrere l’intero inverno in maniera adeguata.
Il nobile atto di solidarietà ha evidenziato la sensibilità del benefattore e del personale dell’Arma dei Carabinieri verso le persone che vivono momenti di difficoltà e costituiscono l’ulteriore conferma del saldo rapporto che lega i militari dell’Arma in servizio con i colleghi dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Il Presidente dell’Associazione, Giuseppe Losito, ha ringraziato a nome di tutti il benefattore, facendo anche dono del calendario storico dell’Arma, la comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino ed il Comandate ed i dipendenti della Stazione Carabinieri di San Ginesio.
Un nutrito gruppo di studenti dell'Iis Da Vinci di Civitanova Marche, in partenariato con il liceo classico linguistico di Macerata, l'associazione culturale "Venti di Cultura" e allo stesso "Club per l’Unesco", ha dato il via ieri, venerdì 16 dicembre, al primo progetto di creazione di un "Archivio della Memoria" rientrante nel più ampio calendario di eventi dal titolo "La resilienza. L'arte come cammino dalle macerie alla luce".
Attraverso video interviste agli abitanti del territorio e la documentazione fotografica e cartacea che gli studenti hanno raccolto nel corso della mattinata sarà realizzato un docufilm che avrà come focus i territori colpiti dal sisma del 2016, una carrellata di quei beni artistici, sociali e culturali che, a causa di un persistente processo di abbandono, rischiano la dimenticanza e l’oblio perdendo ogni valore patrimoniale per i contemporanei e le generazioni future.
In modo particolare il Borgo di Vestignano e le opere del De Magistris saranno i contenuti che gli studenti svilupperanno con i docenti e gli esperti. Il coinvolgimento delle scuole serve proprio a formare i cittadini di domani innestando il seme dei valori fondanti dell’Unesco che ha 4194 sedi in 78 paesi del Mondo, 120 in Italia a 4 nelle Marche e si prefigge l’obiettivo di individuare e superare le criticità di un territorio ma anche di esaltarne i punti di forza.
Nel corso dell’incontro di ieri il presidente del Club per l’Unesco Terre Maceratesi Giuseppe Faustini, il segretario Paola Calafati Claudi, e l’architetto Francesco Calzolaio, referente della rete "Faro Italia Platform" del Consiglio d’Europa, hanno inaugurato la sede di Caldarola consegnando la targa Club per l’Unesco nelle mani del sindaco Luca Maria Giuseppetti.
Referente della sede operativa di Caldarola sarà l'assessore Teresa Minnucci. Il docufilm sarà presentato a Venezia nella primavera del 2023 nel primo Faro Film Festival del Consiglio d'Europa.
È soddisfatto il presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, per l’esordio de "Le Terre del Tartufo", la mostra mercato dei prodotti tipici del territorio organizzata dall'Unione a Pieve Torina, per oggi e domani.
L’agorà, a più voci, che ha dato il via alla manifestazione, ha visto la partecipazione di diversi sindaci e rappresentanti delle istituzioni. A condurre il confronto Beppe Convertini, conduttore del programma di Rai 1 Linea Verde, coadiuvato da Angelo Serri, direttore di Tipicità.
"È necessario ripartire con una ricostruzione non solo fisica ma anche culturale ed economica" ha sottolineato Gentilucci. "Siamo nell’area più devastata del cratere sismico, e dobbiamo ribaltare questo primato negativo dando spazio ad iniziative come questa, che valorizzano un territorio e la sua biodiversità, di cui il tartufo è straordinario esempio".
È intervenuto poi il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, che ha rimarcato l’importanza dell’ateneo sull’economia del territorio per il fatto di aver puntato, con i propri corsi universitari, anche sul tema del benessere coniugando agroalimentare, scienze gastronomiche e turismo insieme a marketing e digitale, sempre in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Il consigliere regionale Renzo Marinelli ha evidenziato invece il ruolo della regione nel valorizzare le tipicità delle aree interne e l’impegno a far sì che si sviluppi sempre più maggior sinergia tra entroterra e costa.
Il tartufo, dunque, come testimonial di un territorio che offre grandi eccellenze e di cui il magnifico tubero può farsi portavoce "perché può generare flussi turistici importanti" ha dichiarato Gentilucci. "L’evento zero apre ad un gran tour delle terre del tartufo: dal prossimo anno la manifestazione coinvolgerà in primis i comuni dell’Unione con l’obiettivo di far diventare questo territorio una delle mete del tartufo".
"Le Terre del Tartufo" proseguirà anche domani con numerose iniziative, degustazioni, laboratori didattici, escursioni "sempre nella logica" conclude Gentilucci "di far conoscere e valorizzare un territorio che deve uscire dall’oscurità in cui il sisma ha cercato di farci scivolare. Invece siamo qui, con tutti questi espositori, ad affermare la nostra voglia di ripartenza". Il programma completo dell’evento è consultabile sul sito www.terredeltartufo.it.
La collegiata dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista riapre alla vita cittadina e al culto dopo 25 anni dalla chiusura. Una storia travagliata di terremoti e ricostruzioni che dal 1997 ha segnato la chiesa a più riprese e che finalmente oggi trova la sua conclusione a lieto fine. Un nutrito gruppo di fedeli e curiosi si è riunito in piazza Vittorio Veneto (ex piazza Ricci), a Macerata, questa mattina per assistere al tanto atteso taglio del nastro che segna la rinascita della chiesa dopo 14 mesi dall'inizio dei lavori.
Presenti alla celebrazione tutte le istituzioni locali, tra cui il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli e il vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia Nazzareno Marconi, oltre al sindaco di Macerata e presidente provinciale Sandro Parcaroli e al rettore dell’Università di Macerata John McCourt.
A introdurre l'evento inaugurale è stato Don Gianluca Merlini, parroco della Cattedrale di San Giuliano, che per primo ha speso parole di ringraziamento per tutti i lavoratori che hanno reso possibile questo giorno, condivise e ribadite da tutti i rappresentanti delle amministrazioni intervenuti.
"È con grande emozione che rimetto piede oggi nella Basilica di Macerata, posta esattamente al centro della città - ha dichiarato il sindaco Parcaroli - e con una cupola stupenda che mi fa battere il cuore come fossi a San Pietro".
Il primo cittadino ha rimarcato anche l'impegno della precedente amministrazione comunale e regionale, rappresentate rispettivamente da Romano Carancini e Luca Ceriscioli: "Questa è la chiesa di tutti e non può esserci spazio per lotte di partito. È merito di tutta la comunità se oggi possiamo festeggiare questa riapertura”. Immancabile la commozione a fine discorso.
"È davvero emozionante poter assistere alla riapertura della Collegiata di San Giovanni - ha proseguito Acquaroli -. Da maceratese d’adozione sono felice di poter rinnovare il messaggio lasciato dal concittadino più eminente, Padre Matteo Ricci, partito proprio da questo luogo per evangelizzare l'Oriente. Specialmente in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo emerge la disarmante attualità degli insegnamenti di Ricci. Mi auguro che questa chiesa possa diventare il cuore pulsante della città".
A sottolineare il forte legame fra la Collegiata di San Giovanni e la Compagnia di Gesù - oltre ai due altari laterali dedicati a Sant'Ignazio e San Francesco Saverio - è stato il postulatore generale dei Gesuiti padre Pascual Cebollada SJ, il quale ha letto una lunga lettera di saluti e congratulazioni del padre generale Arturo Sosa Abasca.
Quasi provvidenziale l’annuncio dato da don Merlini appena prima del discorso del vescovo Marconi. Una telefonata dal Cardinal Marcello Semeraro ha confermato la firma del Papa per il decreto di venerabilità di Padre Matteo Ricci, il quale di fatto avvia le indagini per la santificazione dichiarando l’idoneità alla beatitudine: "Una sincronia troppo perfetta per pensare ad una regia umana, evidentemente quella dei piani superiori funziona benissimo", ha commentato Sua Eccellenza.
"Questa riapertura è il coronamento di un percorso che mi ha accompagnato fin dal giorno della nomina - ha ribadito Monsignor Marconi -: ora, guardandomi indietro, capisco il senso provvidenziale delle scelte compiute fin qui. Non esiste una chiesa del progresso e una della tradizione, poiché il progresso è possibile solo conservando la storia e questo luogo ne è la prova tangibile: abbiamo restituito a San Giovanni l'aspetto che aveva nel ‘600 grazie alle innovative tecniche moderne. Credo che il successo di questa operazione sia certificato dalla sensazione di entrare qui dentro e pensare che nulla sia cambiato".
Chiude la presentazione l'architetto consacrato maceratese Giacomo Alimenti: “Un lavoro di tutti, collettivo e instancabile, specialmente nell’ultimo periodo in cui l’urgenza era di rispettare gli impegni contrattuali. Ognuno è stato centrale, senza che mai nessuno si posizionasse al centro”.
Per Natale ritorna la "Banca del Giocattolo" della Croce Verde di Macerata. I bambini (o i loro genitori) che intendono donare i giocattoli non più utilizzati (ma in buono stato, puliti e funzionanti) dal 18 dicembre al 9 gennaio, possono portarli presso la sede della Croce Verde di Macerata, sita in Via Indipendenza 12.
Tutti i giocattoli raccolti, opportunamente controllati e igienizzati, verranno rimessi in vendita (ad offerta) in occasione dei vari mercatini che l'associazione organizza durante l'anno. Il ricavato sarà devoluto all'acquisto di materiale per il reparto di pediatria dell'ospedale di Macerata e per il funzionamento delle attività socio-sanitarie della Croce Verde di Macerata.
"Contro la cultura dello scarto, la raccolta dei giocattoli usati ha un grande significato per i bambini perché li educa alla solidarietà e al riuso dei beni da loro non più utilizzati" sottolinea il presidente della Croce Verde di Macerata, Angelo Sciapichetti.
A partire dalle ore 17:00 di domenica 18 dicembre, la Pinacoteca civica di Porto Recanati ospiterà una lezione di Brodetto alla portorecanatese De.C.O. e a seguire, alle 18:30, in Piazza Brancondi una degustazione del prelibato piatto della tradizione marinara accompagnerà la rievocazione della "Egìlia de Natale", ovvero la Vigilia di Natale dei pescatori in..."madrelingua".
La serata chiude la rassegna "Il gusto del mare", ideata dal comune di Porto Recanati per valorizzare il pescato di stagione e le tradizioni legate al mare. Beppe Convertini, conduttore di "Linea Verde", e Sara Santacchi accompagneranno il pubblico alla scoperta dei sapori della tradizione.
A coronamento di questo speciale appuntamento dedicato al piatto-simbolo della città, gli chef dell’Accademia del brodetto alla portorecanatese sveleranno quattro ricette che guardano al futuro, quattro piatti che, grazie alla creatività degli stessi chef, valorizzano il pesce dell’Adriatico. Gustose idee pensate per impreziosire la tavola delle feste.
L’antico e nobile borgo di Pollenza celebra il suo illustre figlio, il Cardinale Fernando Cento, una delle più spiccate figure della Chiesa del XX secolo, orgoglio e vanto della città. L’occasione è data da una felice ricorrenza: la nomina a Vescovo di Acireale avvenuta esattamente un secolo fa, il 22 luglio 1922.
Nato il 10 agosto 1883, si è formato al Seminario di Macerata. Giovanissimo, diventa parroco della Cattedrale, dando subito impulso all’attività pastorale e alla promozione dei circoli di Azione Cattolica. Fonda e dirige il giornale diocesano “Il Cittadino”, collabora con il bollettino “Mater Misericordia”. Nel frattempo insegna letteratura al seminario diocesano e filosofia al Liceo classico “G. Leopardi”. Il 22 luglio 1922 viene eletto Vescovo di Acireale e consacrato il 3 settembre nel Duomo di Macerata dal Cardinale Giovanni Tacci, di cui era stato segretario.
Il 12 novembre prende possesso della nuova diocesi. Il suo ingresso è salutato da una folla osannante che vede nella figura esile e ascetica del nuovo presule il sigillo che la Grazia aveva impresso nel suo eletto. Ad Acireale svolge un’intensa attività, facendosi apprezzare per le sue eccelse qualità di pastore e di innovatore. In breve entra nel cuore della gente. Molto apprezzata è la sua capacità di dialogo e comunicazione che gli è valsa l’appellativo di “Vescovo fascinatore”.
Il 17 maggio 1926 è nominato Nunzio apostolico in Venezuela. Inizia così la sua attività diplomatica che proseguirà in Perù e in Ecuador dove riallaccia i rapporti interrotti da 40 anni con la Santa Sede sottoscrivendo nel 1937 il trattato “Modus Vivendi”. Nel 1946 torna in Europa per assumere la nunziatura in Belgio e Lussemburgo e successivamente quella del Portogallo.
Il 2 giugno 1953 partecipa come Legato pontificio all’incoronazione della Regina Elisabetta II. La sua intensa e feconda opera pastorale e diplomatica è molto apprezzata da Pio XI, Pio XII, Paolo VI e da Giovanni XXIII che lo eleva alla porpora cardinalizia nel concistoro del 15 dicembre 1958. Durante il Concilio Vaticano II presiede la Commissione per l’Apostolato dei laici del cui decreto è brillante artefice. Partecipa al conclave del 1963 che eleva il cardinal Montini a Pontefice col nome di Paolo VI.
Il 13 giugno 1963 in qualità di Penitenziere maggiore ha l’incarico di somministrare l’olio santo a Giovanni XXIII, suo intimo amico e confidente. Il cardinale Fernando Cento si spegne a Roma il 13 gennaio 1973, all’età di 89 anni, dopo una lunga e intensa vita spesa al servizio della Chiesa, operando sempre “con dottrina, pietà, dedizione senza posa”, le tre virtù che Pio XII trovava nella sua anima fin dalla fanciullezza.
Le sue spoglie riposano nella chiesa dei Santi Francesco e Antonio di Pollenza, dove il 24 dicembre 1905, appena ventiduenne, aveva celebrato la prima Messa. Pollenza ricorda ora la figura e l’opera dell’eminente porporato con una mostra storico documentaria e fotografica, a cura di Alvaro Valentini, che si inaugura domenica 18 dicembre alle ore 10 nella Sala Convegni del Palazzo Comunale. Interverrà il Vescovo diocesano Nazzareno Marconi.
L’esposizione, promossa dal Comune in collaborazione con la Parrocchia, è visitabile fino al 15 gennaio 2023 con il seguente orario: 18, 25, 26 dicembre, ore 17-20; 1, 6, 7, 8, 14, 15 gennaio ore 10-12 e 17-20. Venerdì 13 gennaio, ore 21,15, nella Sala Nobile del Palazzo Comunale si terrà l’incontro “Ricordando il nostro Cardinale” tra aneddoti, curiosità, memorie e musica.