Comincia il nuovo anno dei caffè filosofici al bar-pasticceria Romana di Civitanova Marche. Il prossimo 16 gennaio il professor Francesco Giacchetta parlerà di un tema poco affrontato dalla filosofia: chi è maschio e chi è femmina? Ovvero, cosa avrebbe da dire la filosofia sul rapporto uomo-donna?
Il titolo dell’incontro è: "Socrate vs. Santippe". Si prendono come spunto il filosofo più famoso di sempre e sua moglie Santippe, passata alla storia come donna insopportabile, ben sapendo che nessuno ha mai sentito la sua versione dei fatti raccontati dal marito.Come sempre, nei caffè filosofici è possibile e auspicabile la libera partecipazione del pubblico al dibattito, con osservazioni, domande o contestazioni. L’incontro si svolgerà, come detto, alla Romana di Civitanova in Corso Umberto I, 124 e avrà inizio alle ore 21:15. È possibile anche seguire gli incontri in diretta online: per farlo occorre collegarsi alla pagina Facebook di NiceBar: clicca qui.
Una serata dedicata alla solidarietà e alla cultura palestinese si terrà venerdì 31 gennaio a Villa Potenza, presso il Bar Teatro, in via Borgo Peranzoni, al civico 111. L’iniziativa, organizzata dai gruppi spontanei "Saturdays for Palestine" di Porto Recanati e "Macerata per la Palestina" di Macerata, ha l’obiettivo di raccogliere fondi per il campo profughi di Beit Lahia, nella Striscia di Gaza.
Il ricavato della cena sarà utilizzato per fornire beni di prima necessità agli abitanti del campo, che affrontano condizioni drammatiche, soprattutto durante il rigido inverno. Le segnalazioni di neonati morti per assideramento rendono urgente questa mobilitazione umanitaria.
Si inizierà alle ore 18 con un momento di approfondimento e informazione, in cui interverranno: Samir Al Qaryouti, giornalista italo-palestinese; Paolo Pignocchi, referente di Amnesty International Marche; Ammar Amadneh, attivista italo-palestinese.
Alle ore 20, spazio alla cena con piatti della tradizione palestinese, preparati da volontari italo-palestinesi. Un’occasione non solo per contribuire alla causa, ma anche per avvicinarsi a una cultura ricca e generosa.
COME PARTECIPARE - La quota minima per partecipare è di 20 euro, e la prenotazione è necessaria contattando il numero 329.7307363 (Patrizia). Ogni contributo sarà un aiuto concreto per sostenere le famiglie di Beit Lahia, che necessitano di tutto per affrontare un inverno senza risorse.
Con l’appello “Solidarietà per Gaza”, questa iniziativa rappresenta un ponte di speranza tra le comunità marchigiane e quelle palestinesi, unendo sensibilità e impegno per un futuro più giusto.
L’educazione affettiva come chiave per guidare le giovani generazioni nel ‘labirinto’ dell’amore è il tema centrale dell’appuntamento ( 17 gennaio, ore 21:00, al Cinema Conti di San Marone) con Stefano Rossi, psicopedagogista molto noto al pubblico, che presenterà il suo intervento "Sentimenti Maleducati" nell’ambito del Festival "Io Desidero 2025".
In una società sempre più segnata da relazioni malsane, coltivare l’intelligenza affettiva diventa cruciale per prevenire dinamiche tossiche e costruire relazioni sane, prima con sé stessi e poi con gli altri. Educare, come suggerisce il termine latino "educĕre", significa “tirare fuori” ciò che sta dentro: un processo che richiede comprensione, dialogo e fiducia, e che vede famiglia e scuola come pilastri.
L’autore di "Sentimenti Maleducati" offrirà venerdì al pubblico, con ingresso libero, una guida per aiutare gli adolescenti – cresciuti nell’era dei social e spesso afflitti da “cecità sentimentale” – a navigare nel complesso mondo dell’amore e delle emozioni. Il suo intervento esplorerà come i sentimenti mal-educati, coltivati sin dall’infanzia, possano sfociare in problematiche come bullismo, dipendenza, narcisismo e violenza di genere. Partendo dalla reciprocità come fondamento, Rossi sottolinea che l’amore può – e deve – essere insegnato.
"Io Desidero nasce con un doppio obiettivo: da un lato, dare voce a figure dedicate e autorevoli, capaci di aiutarci a comprendere i temi cruciali per le nuove generazioni, che inevitabilmente toccano e coinvolgono l'intera comunità. Dall'altro, offrire spazi ai giovani stessi, per permettere loro di esprimersi, confrontarsi e portare il loro punto di vista al centro del dialogo", spiega Andrea Foglia, ideatore e animatore del Festival "Io Desidero".
Ad affiancare Stefano Rossi, saranno presenti Paolo Nanni, comunicatore socio-sanitario del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Ast di Macerata, Katia Marilungo, psicologa e psicoterapeuta, Federica Gianangeli, giovane cantautrice di 21 anni, in arte Federica G., che porterà la sua testimonianza.
Treia (e dintorni) in delirio per Moliere: teatro comunale 'sold out' con alcuni obbligati dolorosi 'respingimenti' al botteghino ed applausi a scena aperta per 'Il malato immaginario' messo in scena da Artemisialab, per la regia di Gabriela Eleonori."Siamo un'associazione di promozione sociale con precisi obiettivi culturali e di aggregazione sul territorio" dichiara la presidente Edi Castellani. "Abbiamo voluto iniziare il 2025 con un progetto ambizioso: mettere il scena 'Il Malato immaginario' con una compagnia di tutte donne, eccetto due: Emilio Allegri e Maurizio Angeletti.
Con loro Stefania Corvatta, Alessandra Fermani, Rita Fermani, Maria Laura Rosati, Roberta Santillo, Carla Scodanibbio e me medesima. Alcune di noi hanno dovuto interpretare necessariamente ruoli maschili ricuciti addosso a loro dalla regista che ha inoltre brillantemente firmato la riduzione drammaturgica del testo originale". Continua Edi Castellani: "Tutte e tutti dunque assieme appassionatamente: persone impegnate fortemente nel lavoro e nella professione quindi con pochissimo tempo purtroppo da dedicare al teatro. Abbiamo ovviato dedicando alla vigilia della rappresentazione due full immersion. Nessuno ha voluto rinunciare anche se i timori della vigilia potevano apparire non del tutto infondati. Ed ora pensiamo a una replica".
Emilio Allegri, attore di provata esperienza, è stato un argante di spessore -da far ricordare in alcuni esilaranti passaggi l'Alberto Sordi nella versione cinematografica della celebre commedia; Alessandra Fermani, docente Unimc e' stata sul palcoscenico treiese una Tonietta eccezionale: un'interpretazione di livello addirittura professionale. Con Allegri ha costituito il ticket attorno al quale ha girato molto bene, l'intero spettacolo. Incisive e di ottima presenza scenica Stefania Corvatta (Belinda) e Maria Laura Rosati (Angelica) rispettivamente seconda moglie e figlia di primo letto di Argante. Doppio ruolo brillantemente retto per Rita Fermani: dottor Purgone in modalità sturmtruppen e Cleante, innamorato ricambiato di Angelica. Roberta Santillo e Carla Scodanibbio, padre e figlio dottori Diaforetico: strepitosa coppia in stile Vittor Vittoria. Tra i personaggi di punta Edi Castellani, Belarda, sorella di Argante: cappello western, abiti di scena dalla stessa vocazione Grande America ed un passo attoriale di indubbia sicurezza.
Infine Maurizio Angeletti: il noto poeta e scrittore è stato il Fregoli de 'Il Malato immaginario': nei panni dell'invaghito notaio Bonafede, del minaccioso farmacista Fiorente che armato di un gigantesco clistere ha incalzato senza successo Argante, ed infine in quelli di un attore ha... conferito la laurea in Medicina allo stesso protagonista del capolavoro di Moliere. Bene luci e audio di Michele Tomassoni. In teatro presenti il vicesindaco Davide Buschittari con altri componenti della giunta comunale treiese e Deborah Pantana, consigliera provinciale di Pari Opportunità.
Inizia mercoledì 15 gennaio, il nuovo ciclo di incontri dal titolo: “Essere genitori oggi, incontri di crescita e condivisione”, finanziato dal “Progetto Gaia”, che dal 2018 promuove iniziative per la ricerca nell’ambito dell’oncoematologia pediatrica, e organizzato con il patrocinio dall’assessorato alla Famiglia del Comune di Civitanova Marche nell’ambito della progettualità “Civitanova Città con l’Infanzia”. L’iniziativa si svolgerà presso la sede della stessa associazione che si trova in via Regina Elena, n. 5, dalle 18,30 alle 20,00.
"Assessorato, associazioni Gaia e Omphalos hanno strutturato un accordo che, tramite la possibilità di usufruire degli spazi, offre opportunità concrete per la cittadinanza, naturalmente ciascuno secondo la propria vocazione - dichiara Barbara Capponi, assessore di pertinenza -. Ringrazio entrambe le associazioni e i loro professionisti per la proattività e la passione rivolta alla nostra comunità. Le prime iniziative che presentiamo sono quelle di Gaia, seguiranno a breve anche le altre, perché tutti stanno davvero lavorando tantissimo e con entusiasmo. Una comunità educata ed educante funziona solo in rete e queste sinergie tra istituzioni e terzo settore sono la ricaduta più tangibile per ogni cittadino, piccolo e grande, che viene così sostenuto in tantissimi modi nel suo percorso di crescita e di vita".
Le psicologhe e psicoterapeute Giselle Ferretti, Eleonora Leoni e Valentina Marsili, proporranno ai genitori cinque pomeriggi di dibattito sui seguenti temi: “Perché non mi ascolta? Il cervello dei bambini spiegato a genitori ed insegnanti” (15 gennaio); “L’importanza dell’educazione sessuale ed affettiva” (17 e 24 febbraio); Dipendenze tecnologiche nei bambini (lunedì 24 marzo); “Educare con il cuore: supportare i ragazzi nelle sfide dell’adolescenza” (lunedì 14 aprile); “Sessualità e disabilità, diritto all’intimità per i figli con disabilità” (lunedì 5 e 12 maggio).
“Siamo molto felici che questo progetto di collaborazione parta e ringraziamo la dott.ssa Barbara Capponi per aver creduto in noi, Ketty Paglialunga e Filippo Marilungo che come associazioni hanno sposato la nostra mission – dichiarano le relatrici del progetto, dott.sse Ferretti, Leoni e Marzili -. Come professioniste crediamo molto nella condivisione delle competenze e da tempo lavoriamo assieme con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone che si rivolgono a noi. Nel caso specifico, ci rivolgiamo a genitori, educatori ed insegnanti nell’ottica di un corso psicoeducativo non terapeutico, volto a dare strumenti operativi per leggere il mondo emotivo dei ragazzi, siano essi lattanti, bambini o adolescenti, così da poter leggere i bisogni reali e gestire correttamente le emozioni. Altra occasione sono gli incontri di crescita e di condivisione che offrono un focus su tematiche quali il funzionamento del cervello dei bambini, le dipendenze tecnologiche, l’educazione all’affettività e alla sessualità, la temuta adolescenza. Investiamo da sempre nel potenziare le risorse di chi ha a che fare con i ragazzi, il nostro bene più prezioso e il nostro futuro”.
“Nella nuova sede di progetto Gaia concessa dal Comune di Civitanova – spiega Filippo Marilungo presidente associazione Gaia - oltre allo sportello d’ascolto per le famiglie che si troveranno una diagnosi oncoematologia pediatrica, vogliamo offrire un servizio ai cittadini di Civitanova Marche e delle zono limitrofi. Ci tengo a precisare che progetto Gaia nasce con una mission precisa ma non esclusiva, per noi l’importante è onorare i nostri guerrieri facendo del bene là dove occorre. Per questo crediamo fortemente che questo progetto sia per il bene dei bambini e invitiamo quante più persone possibili a partecipare”.
Il 16 gennaio 2025 sarà una giornata di grande importanza per la comunità di Recanati. Alle ore 15:30, presso la lapide di via Roma 14, Palazzo Ceccaroni, si terrà la deposizione di un omaggio floreale in memoria del maggiore dell'Artiglieria Mario Alessandro Ceccaroni, medaglia d’oro al Valor Militare.
Successivamente, alle ore 16:00, presso l'Aula Magna del Municipio di Recanati, avrà luogo una cerimonia ufficiale. L'evento sarà aperto dal sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, seguito da Massimo Coltrinari che illustrerà il significato e l'essenza dell'emblema araldico dell'Istituto del Nastro Azzurro.
Durante la cerimonia, verrà presentato il volume "Il Genio 'telegrafisti' nella Grande Guerra" di Monica Apostoli. Marco Maria Contardi parlerà del Genio come matrice dell'Arma delle Trasmissioni, mentre Giovanni Riccardo Baldelli discuterà della nascita dell'Arma delle Trasmissioni.
Un momento significativo della giornata sarà il conferimento dell'Emblema Araldico alla signora Giovanna Ceccaroni, presidente della Federazione di Macerata dell'Istituto del Nastro Azzurro, in onore di Mario Alessandro Ceccaroni. La medaglia d'oro al Valor Militare, Claudio Fiori, renderà omaggio alla Medaglia d’oro al valor militare.
L'evento rappresenta un'occasione per la comunità di Recanati di riunirsi e celebrare il valore e il sacrificio dei suoi eroi, mantenendo viva la memoria storica e l'orgoglio cittadino.
Con un’ampia e qualificata partecipazione di istituzioni, imprese, stakeholder del territorio, rappresentanti dell’associazionismo locale e tantissimi giovani, si è ufficialmente concluso, sabato 11 gennaio 2025, presso la sede di Confindustria Ancona, il “Campus – I giovani crescono con il territorio 2024”.
L’iniziativa, avviata nella scorsa estate, ha rappresentato un percorso di orientamento e formazione di assoluto rilievo, coinvolgendo 55 iscritti di età compresa tra i 15 e i 18 anni, impegnati in 16 giornate di attività per un totale di 40 ore di incontri.
Il progetto "Campus – I giovani crescono con il territorio 2024" è stato promosso dall’Associazione Il Paesaggio dell’Eccellenza ETS (capofila) in collaborazione con Confindustria Ancona, i Comuni di Loreto, Osimo e Offagna, gli Istituti d’Istruzione Superiore IIS Laeng-Meucci e Corridoni-Campana di Osimo, nonché l’ASD Super Team Bike di Castelfidardo.
"Tra le finalità dell'Associazione Paesaggio Eccellenza c'è proprio quella di divulgare la cultura produttiva e industriale di questo territorio. Il Campus ci ha permesso di raggiungere, insieme ad altre stakeholder del territorio, questo obiettivo, ovvero far conoscere ai giovani e appassionarli al territorio marchigiano attraverso la cultura d'impresa" - ha detto Alessandro Carlorosi, direttore dell'associazione - "La forza di questo modello risiede nella sinergia tra settore pubblico e privato, istituzioni scolastiche, università, realtà produttive e associazionismo. Tale rete di partenariato ha permesso di strutturare un’offerta formativa di qualità, in cui i ragazzi hanno potuto sperimentare metodologie didattiche innovative, laboratori pratici e sessioni di confronto diretto con professionisti e volontari, provenienti da ambiti fortemente eterogenei".
Le 16 giornate di Campus hanno visto alternarsi numerosi docenti e formatori provenienti dalla scuola come i professori e studenti dell’IIS Laeng-Meucci che hanno curato, tra gli altri, laboratori di robotica e approfondimenti su tecnologie innovative in ambito meccanico ed elettronico; dal mondo del lavoro attraverso professionisti e referenti delle aziende partner che hanno condiviso esperienze e casi pratici, illustrando ai giovani i meccanismi dell’impresa, dalle strategie di marketing alla gestione della produzione; dal contesto universitario rappresentato da autorevoli accademici, tra cui i professori Micozzi e Scarponi e la scuola di design Poliarte, che hanno presentato ai ragazzi i più recenti trend di ricerca e sviluppo, spiegando come le competenze specialistiche possano essere applicate a contesti reali di crescita economica e sociale; dall’associazionismo e dal volontariato dove diverse realtà territoriali (tra cui Terre’ – Presidente Associazione Ciechi, l’ASD Super Team Bike di Castelfidardo, l’Associazione Pop Up di Osimo, il circo Oplà, l’Associazione Arcobaleno di Loreto, l’Associazione Gruppo Storico di Offagna) hanno offerto momenti di riflessione sui valori di solidarietà, inclusione, partecipazione attiva e promozione culturale.
Grazie a queste competenze diversificate, i giovani hanno potuto confrontarsi con prospettive differenti, scoprendo come ambiti apparentemente distanti possano invece confluire in un progetto di sviluppo integrato. Elemento cruciale del Campus è stato l’incontro diretto con le eccellenze produttive marchigiane. I partecipanti hanno infatti visitato aziende di primo piano quali Eli (Loreto), specializzata in editoria e servizi per l’istruzione; Zannini (Castelfidardo), azienda manifatturiera meccanica d’avanguardia; Cagnoni (Osimo), realtà di rilievo nel settore della lavorazione di materiali di precisione e Clementoni (Recanati), nota in Italia e all’estero per la produzione di giochi educativi e creativi.
Attraverso visite guidate e incontri con i responsabili di settore, i ragazzi hanno acquisito una visione più concreta di come funzioni un’impresa, confrontandosi con temi legati all’innovazione tecnologica, alla gestione delle risorse umane e alla responsabilità sociale. Michele Casali, vice direttore di Confindustria Ancona con delega all'education ha sottolineato come "Confindustria favorisca le attività di orientamento didattico in quanto attualmente c'è una distanza importante tra il mondo accademico e della scuola con il tessuto imprenditoriale, che spesso si traduce in mancanza di figure professionali da inserire nelle aziende. Aiutare le giovani generazioni a scegliere con passione il loro futuro con attività come il Campus diventa propedeutico per aziende e professionisti del futuro".
Uno degli aspetti più formativi del Campus è stato il lavoro di gruppo affidato ai partecipanti. Suddivisi in quattro team, i ragazzi hanno ricevuto il compito di sviluppare – partendo dai contenuti appresi e dalle esperienze sul campo – un vero e proprio piano di marketing territoriale, o in alternativa la realizzazione di spot o presentazioni multimediali per valorizzare la ricchezza culturale, storica e produttiva delle Marche. Durante la giornata conclusiva del Campus, i gruppi hanno presentato i propri elaborati. Le presentazioni hanno spaziato da proposte promozionali basate sul turismo esperienziale, a idee per la valorizzazione delle filiere agroalimentari e manifatturiere, suscitando notevole interesse e sottolineando la creatività, l’attenzione ai dettagli e la capacità di collaborazione dimostrate da tutti i partecipanti.
Nel corso delle 40 ore di attività, i ragazzi hanno preso coscienza non solo delle opportunità offerte dal tessuto economico e culturale marchigiano, ma anche delle proprie inclinazioni. Grazie all’orientamento fornito dai docenti, dai professionisti e dalle realtà associative, molti di loro hanno scoperto vocazioni e talenti che potranno sviluppare.
La forte collaborazione tra scuola, impresa e istituzioni si è confermata un volano per la crescita personale degli studenti e per la promozione del territorio, dimostrando come la convergenza di soggetti differenti possa dare vita a progetti significativi e duraturi nei futuri percorsi scolastici e professionali.
Una grande festa ha celebrato i 100 anni di Olga Stroppa, cittadina di Matelica che ha raggiunto questo straordinario traguardo.
Il sindaco Denis Cingolani ha portato gli auguri dell'amministrazione comunale, consegnando alla centenaria una medaglia di riconoscimento. Olga Stroppa, nata nel 1925, è la mamma della vicesindaco Rosanna Procaccini, rendendo la celebrazione ancora più speciale per la giunta comunale. Auguri di buon compleanno e un caloroso benvenuto nel "club" dei centenari della città, dove Olga entra a far parte con questo splendido anniversario.
“Cantami d’amore” è il primo spettacolo di Edoardo Prati, classe 2004, studente che traduce la vita attraverso la sua passione: i grandi classici della letteratura. Edoardo Prati sarà al teatro Rossini di Civitanova Marche mercoledì 15 gennaio 2025, alle ore 21.15, per lo spettacolo - con Eclissi Eventi - inserito nel cartellone fuori abbonamento dei Teatri di Civitanova e del Comune.
Dopo aver conquistato tutte le generazioni sui social, Edoardo Prati porta sul palcoscenico la naturalezza del suo racconto e intraprende un viaggio nella letteratura e nella musica, attraverso le parole che i grandi poeti hanno scelto nel tempo per cantare d’amore.
Lo spettacolo mescola in maniera unica e delicata la visione delle cose di Edoardo alle pagine più belle della letteratura classica e della musica, da Torquato Tasso a Franco Battiato. Biglietti online su Ciaotickets e Ticketone, nei punti vendita del circuito e alla biglietteria dei Teatri di Civitanova.
“Una città straordinariamente capace di sentimenti. Al di là del tifo, quest’oggi, venendo così numerosi, avete dimostrato che il cuore di Macerata è bianco e candido come il giglio e rosso come il cuore di questa città che, a noi della Fiorentina, ha regalato un grandissimo campione.”
Con queste parole il giornalista Carlo Cambi ha chiuso un appuntamento carico di emozione, andato in scena questo pomeriggio nel gemitissimo auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. Un evento dedicato alla proiezione del docufilm “Lo chiamavano Brizenbauer. La favola viola di Pino Brizi”, realizzato dal regista Roberto Davide Papini per celebrare la carriera del leggendario calciatore maceratese, campione d’Italia con la Fiorentina nella stagione 1968/69. Organizzato dalla S.S. Maceratese 1922 con il patrocinio del Comune di Macerata – Assessorato allo Sport, l’incontro ha visto la partecipazione di Gianluca Brizi, figlio del calciatore, del giornalista Carlo Cambi, del regista Roberto Davide Papini e dell’assessore allo sport Riccardo Sacchi.
A prendere per primo la parola è stato Carlo Cambi, che ha raccontato come da bambino l’incontro con Montuori “gli illuminò di viola la vita”. Nel suo intervento, Cambi ha definito Pino Brizi un emblema del calcio per classe e dedizione, sottolineando la sua unicità: un giovane nato a 250 km da Firenze, che fin da bambino tifava per la Fiorentina – una squadra diversa dai colossi calcistici dell’epoca – e che, crescendo, ne sarebbe diventato una bandiera. Cambi ha inoltre ricordato un curioso dettaglio storico: la prima maglia della Fiorentina era biancorossa, un segno simbolico del legame con Macerata.
Il regista Roberto Davide Papini, anch’egli tifoso viola, ha spiegato quanto sia rimasto affascinato dalla storia di Brizi: “Mi ha permesso di conoscere una città che, nel girare il docufilm, ho imparato ad apprezzare moltissimo”.
La proiezione ha riservato una sorpresa speciale: un videomessaggio di Giancarlo De Sisti, ex compagno di squadra di Brizi. “Avevamo una squadra di giocatori forti ma soprattutto seri. Pino era un gentiluomo, raramente sbagliava una partita. Lo ricordo come un ragazzo d’oro”.
A ripercorrere l’inizio della carriera di Brizi è stato suo figlio Gianluca, che ha raccontato come il padre si innamorò della Fiorentina da ragazzino, quando la viola primeggiava. L’incontro con Montuori, grazie a un viaggio a Firenze vinto in un torneo, fu la scintilla che diede il via a una carriera straordinaria. Brizi mosse i primi passi calcistici nell’oratorio dei Salesiani e nella Robur, prima di essere notato dalla Maceratese, che lo fece allenare con la prima squadra ed esordire in Serie C. La strada lo condusse poi verso le rappresentative nazionali giovanili, dove attirò l’attenzione di club come la SPAL, il Modena e, naturalmente, la Fiorentina, che alla fine lo portò a Firenze nel 1961.
Il docufilm di Papini racconta la parabola di Pino Brizi, dall’approdo in viola al rapporto speciale con il tecnico Bruno Pesaola, fino alla vittoria dello scudetto del 1969. Consegna un ritratto del Brizi bamnino che calciava il pallone per strada e di quello adolescente che muoveva i primi passi nel calcio che conta, fino al "signore del calcio" che tutti ricordano, sia dentro che fuori dal campo. Il soprannome “Brizenbauer” – un omaggio al grande Beckenbauer – nacque proprio per la sua eleganza in campo e la capacità di anticipare sempre gli avversari senza mai commettere fallo.
Oltre al contributo di Gianluca Brizi, il docufilm include le testimonianze di grandi nomi del calcio, tra cui Claudio Merlo, Moreno Moggi e Giancarlo Antognoni, oltre a quelle di maceratesi come Alberto Prenna e Giovanni Pagliari, che lo ricordano rispettivamente come un talento naturale e un allenatore capace di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Raccolta anche una testimonianza dell’assessore Riccardo Sacchi, che nel docufilm sottolinea l’importanza di Brizi per la città di Macerata, che gli ha intitolato lo stadio cittadino.
“Lo chiamavano Brizenbauer” non è solo il racconto di una carriera sportiva, ma una celebrazione di un uomo che ha saputo incarnare i valori del calcio e portare alto il nome di Macerata. Una storia che unisce due città, una maglia e un cuore biancorosso che batte ancora forte nel ricordo di un campione indimenticabile.
(Foto di Francesco Tartari)
Urbisaglia si prepara ad accogliere uno degli eventi più attesi dell’anno: “Pista in Corso”, che si terrà il 25 e 26 gennaio, sotto il patrocinio del Comune. Un’occasione imperdibile per immergersi nelle tradizioni gastronomiche e folkloristiche delle Marche, con una serie di appuntamenti che promettono di incantare il pubblico di tutte le età.
La tradizione della pista del maiale. Al centro della manifestazione ci sarà la “Pista del Maiale”, un rito antico che celebra la tradizione norcina delle Marche. L’evento prende vita grazie alla collaborazione tra il Ristorante Le Tre Spighe e l’azienda Pasta Fresca da Oriana, che metteranno in tavola i migliori piatti tipici a base di maiale, simbolo della cucina marchigiana. Un’opportunità unica per assaporare prelibatezze come il ciauscolo, il salame, le braciole e le salsicce, preparate secondo le antiche ricette della tradizione locale.
Musica Live per tutti i gusti. Il programma musicale dell’evento sarà altrettanto ricco e variegato. Sabato 25 gennaio, la Paolo Petrini & Spoti Band salirà sul palco per una performance energica e coinvolgente, mentre domenica 26 gennaio sarà la volta di Stefano e Cristian, che accompagneranno il pubblico con melodie italiane vivaci e divertenti. La musica dal vivo offrirà una colonna sonora perfetta per godere della convivialità e dell’atmosfera festosa di “Pista in Corso”.
Divertimento per tutta la famiglia. Oltre alla gastronomia e alla musica, l’evento offrirà anche una serie di attività ludiche per tutte le età. La “Ruota della Fortuna” sarà un’attrazione per grandi e piccini, con premi e sorprese da non perdere. Un modo divertente per trascorrere un pomeriggio in compagnia della famiglia e degli amici.
Un’occasione per scoprire Urbisaglia. Non solo cucina e musica: “Pista in Corso” sarà anche un’opportunità per esplorare Urbisaglia, un incantevole borgo marchigiano ricco di storia e cultura. Situato nel cuore delle Marche, Urbisaglia è conosciuto per i suoi paesaggi mozzafiato e per il suo patrimonio storico, che include il Parco Archeologico di Urbs Salvia, testimonianza della sua antica grandezza. La festa si arricchirà anche di un appuntamento imperdibile: l'apertura straordinaria della rocca medievale. Sabato e domenica il maestoso maniero aprirà il suo “portone”, invitando grandi e piccoli a un viaggio nel tempo fino a tarda sera.
Un appuntamento imperdibile. “Pista in Corso è un evento che unisce tradizione, cultura e divertimento in una formula vincente. Non perdere l’occasione di partecipare a questa festa che celebra la ricchezza del territorio marchigiano e la convivialità delle sue tradizioni. Vi aspettiamo il 25 e 26 gennaio per un weekend all’insegna del gusto, della musica e del divertimento" . Così il sindaco Riccardo Natalini: “L’evento, che si terrà nel cuore dell’inverno, offrirà dunque due giorni ricchi di attività, musica e buona cucina, in un’atmosfera che unisce passato e presente, tradizione e innovazione. Non resta che segnare le date sul calendario e prepararsi a vivere la festa a Urbisaglia”.
Domenica 12 gennaio chiuderà i battenti, a quota 12.000 presenze, la mostra “Vis-à-vis. Ritratti moderni e contemporanei”, allestita dal 29 giugno 2024 nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi e che, nei 6 mesi di esposizione, ha riscosso successo di pubblico e di critica.
Con laboratori, visite guidate, conferenze e talk, dedicati a visitatori, famiglie e bambini, che da luglio a dicembre 2024 hanno fatto da corollario alla mostra, curata da Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci, la stessa, attraverso un percorso espositivo che ha coinvolto le collezioni civiche e le sale del palazzo, ha esposto oltre 60 opere accostando maestri del passato e artisti del presente, italiani e internazionali, con l’intento di offrire una riflessione inedita sulla ritrattistica settecentesca e contemporanea.
Un originale incontro artistico dal Settecento, il Secolo d’oro della ritrattistica marchigiana al Contemporaneo, che traccia le traiettorie di studio di quanto la percezione visiva – di un ritratto – sia frutto di un processo di selezione, integrazione e intuizione in cui intervengono, oltre alla facoltà visiva, il dato reale, la coscienza, l’adesione affettiva, la memoria individuale e la messa a fuoco morale.
“Una mostra che abbiamo voluto fortemente nonostante fossimo consapevoli della sfida di proporre un percorso nuovo, un modo alternativo di fruire il museo e di percepire il valore del patrimonio antico in dialogo con le forme di espressione più contemporanee provenienti dalle migliori gallerie e collezioni italiane – commenta l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Un lavoro complesso, lungo e che ha coinvolto tante professionalità e offerto una serie di esperienze ai tanti visitatori che hanno confermato, tutti, la qualità della mostra e l’audacia nel proporre in provincia uno spaccato sull’arte contemporanea che difficilmente sarebbe stato possibile se non avessimo coinvolto artisti internazionali. Tutto questo è stato fatto grazie a un lavoro di squadra tra istituzioni pubbliche e private, grazie al coinvolgimento di tanti privati che hanno condiviso con noi una visione e una sfida ai quali va il mio sentito ringraziamento. L’augurio che il percorso avviato, l’attenzione che si è accesa sul nostro museo, sulle sue collezioni che hanno dialogato con le opere esposte durante la mostra, possa continuare come sta già avvenendo a instaurare collaborazioni e progetti per il futuro”.
In occasione del finissage della mostra "Vis-à-Vis. Ritratti moderni e contemporanei", il 12 gennaio a Palazzo Buonaccorsi avrà luogo “Fotomobil Call for Models | Diventa protagonista di una nuova opera d’arte!” a cura del fotografo Fabrizio Centioni di Fotomobil. Si tratta di un progetto artistico esclusivo in cui la gente è stata invitata a partecipare a una call. I ritratti selezionati saranno esposti, dal 18 gennaio al 16 febbraio, nella mostra fotografica sulla figura umana “La cattura lenta di un istante” con scatti di Fabrizio Centioni ed Enrico Maria Lattanzi, curata da Vincenzo Izzo, docente di fotografia all'Accademia di Belle Arti di Macerata, che verrà allestita al Museo Ghergo di Montefano dove sono ospitate opere di Arturo Ghergo e vi sono strumenti di lavoro in spazi che celebrano la fotografia regionale e nazionale.
L' Unione Montana Monti Azzurri presieduta da Giampiero Feliciotti organizza la rassegna di alto valore "Monti azzurri a teatro" con il concorso di parecchi comuni del territorio. Si parte domenica 12 dal Teatro Comunale di Loro Piceno, ore 21, con il massimo interprete vocale della poesia leopardiana, Maurizio Boldrini, con due tempi dedicati ai Canti di Giacomo Leopardi e ai Canti orfici di Dino Campana.
In questo recital del Minimo Teatro in scena insieme a Boldrini ci sarà il musicista Lucio Matricardi che disporrà stanze musicali mobili per obbligare reazioni a catena tra azione verbale, musica, predisposti testuali dei due sommi poeti già densi di sublime musicalità. Sarà quindi occasione di saggiare con coraggio inaudite combinazioni sonore con la fondata speranza di rendere la sensazione del gesto poetico, la firma originale, l'estro di composizione. Disposizione fonica a cura di Euro Morresi. Gli spettatori potranno quindi non solo godere di alta poesia ma saranno anche testimoni di un primo innovativo equilibrio tra vani sonori.
Così dice Maurizio Boldrini per introdurre all'ascolto:
"C'è un’urgenza per Leopardi, i poeti e la poesia, è necessario sottrarre i loro corpi testuali ai luoghi comuni prima che ne vengano totalmente assorbiti. L'operazione che compio stavolta è volutamente sovversiva, a tratti anche con voce e musica da schiaffi, schiaffi musicali magistrali quelli dell'amico Lucio Matricardi, ma per sradicare almeno due poeti dalle sabbie mobili dei luoghi comuni, dall' ambito degli spettatori addormentati, dalla mercificazione video turistica, dall'industria imperante dell’idiozia, e restituire i loro corpi testuali di nuovo vivi e palpitanti di forza poetica. In definitiva è un’operazione sovversiva per restituire i poeti alla disciplina classica, in un contesto che non sa più né di disciplina né di classe".
Il recital sarà in scena anche a Caldarola il 18 gennaio e a Penna San Giovanni il 2 febbraio, non si tratta di repliche, quelli del Minimo Teatro sono sempre pezzi unici.
Nuovo appuntamento in programma per la Scuola di Cultura e Scrittura poetica “Sibilla Aleramo”, diretta dal prof. Umberto Piersanti e patrocinata dal Comune di Civitanova Marche e arrivata alla sua XI edizione. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Biblioteca comunale "Silvio Zavatti".
Sabato 11 gennaio, dalle ore 18,00, presso la Sala Cecchetti della Biblioteca Zavatti (e online per gli iscritti) terrà una lezione del poeta e scrittore Piersanti, con disamina di alcune importanti poesie del ‘900. Nel corso dell’incontro si svolgerà, inoltre, il laboratorio di scrittura per gli iscritti (in presenza e online) e, a seguire, la presentazione del libro di Marina Baldoni: “L’agguato dei giorni” (Edizioni Ensemble, 2024), che vede l’introduzione di Umberto Piersanti alla presenza dell’autrice e in dialogo con Silvia Gelosi.
Nel corso dell’incontro, chi vuole potrà iscriversi alla Scuola di cultura e scrittura poetica “Aleramo”.
Il comune di Urbisaglia, in collaborazione con la Parrocchia San Lorenzo ha celebrato l’Epifania con una serie di eventi che hanno unito tradizione, cultura e spiritualità. Il borgo storico ha accolto numerosi visitatori per la rievocazione della Natività, con la partecipazione dei Re Magi e dell’Annunciazione, un’esperienza suggestiva che ha riportato indietro nel tempo, rievocando le atmosfere della nascita di Gesù.
Un momento centrale della manifestazione è stato il concerto del Coro Joy Choir, che ha emozionato il pubblico con canti natalizi e melodie dedicate alle festività. Le performance musicali hanno reso ancora più magica l’atmosfera, trasformando le strade del borgo in un palcoscenico a cielo aperto.
Il sindaco di Urbisaglia ha sottolineato l’importanza di mantenere vive queste tradizioni, che non solo celebrano la storia religiosa della comunità, ma contribuiscono anche a rafforzare il legame tra i cittadini e il territorio. "Eventi come questi sono essenziali per trasmettere alle nuove generazioni il valore delle tradizioni e la bellezza del nostro borgo", ha affermato il primo cittadino Riccardo Natalini.
Per i più piccoli, la festa si è conclusa con la visita della Befana, che ha distribuito dolci e regali, portando un sorriso sui volti di tanti bambini. Una giornata che ha unito generazioni e ha reso l’Epifania un evento indimenticabile per tutta la comunità di Urbisaglia. Un appuntamento che, anno dopo anno, continua a rafforzare il legame tra storia, cultura e comunità.
Grande fermento al Donoma Club di Civitanova Marche, che sabato 11 gennaio ospiterà uno dei nomi più iconici della scena hip hop italiana: Night Skinny. Il noto producer e DJ, celebre per le sue sonorità innovative e i suoi beat inconfondibili, sarà protagonista di un dj set che promette di trasformare la serata in un evento imperdibile per tutti gli appassionati del genere.
Night Skinny, all'anagrafe Luca Pace, nasce in Molise ma trova la sua dimensione artistica a Milano, dove si afferma come uno dei producer più influenti della scena rap nazionale. Ingegnere del suono di formazione, ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi dell'hip hop italiano, tra cui Gué Pequeno, Luchè, Salmo e, soprattutto, Noyz Narcos, con cui ha stretto un sodalizio artistico di lunga data.
Il suo stile unico e la capacità di mescolare sonorità urban con atmosfere sperimentali lo hanno consacrato come uno degli artisti più ricercati del panorama musicale. Dopo i successi di album come Mattoni e Botox, che hanno riscosso un enorme consenso di pubblico e critica, lo scorso 11 ottobre Night Skinny ha pubblicato Containers, il suo settimo album in studio, confermandosi ancora una volta un innovatore del genere.
Il pubblico del Donoma avrà l’opportunità di ascoltare dal vivo i suoi pezzi più iconici e immergersi nelle vibrazioni delle sue produzioni più recenti. Una serata che si preannuncia travolgente, dove l’energia della musica hip hop farà da padrona, celebrando un artista che ha ridefinito i confini del rap italiano.
Non resta che segnare l’appuntamento: sabato 11 gennaio, Donoma Club, Civitanova Marche. La notte sarà Skinny.
Domenica 12 gennaio, a partire dalle ore 10, le porte dell’Istituto Bramante-Pannaggi di Macerata (in via Gasparrini 11) si aprono per ospitare un evento unico nel suo genere: "Dalle Fondamenta al Futuro: Buon Compleanno Geometri". Una giornata straordinaria per celebrare i 95 anni della figura professionale del geometra eper far scoprire a tutta la comunità il mondo innovativo di una professione che continua a evolversi e a lasciare il segno.
Organizzato dalla scuola Bramante-Pannaggi, con il supporto di partner prestigiosi come il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Macerata, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), il Centro Paritetico Territoriale (CPT), l'Ast di Macerata, le aziende Progeos e VRforCare, l’Università Politecnica delle Marche e l’associazione Marche Brick, l’evento è una festa aperta a tutta la cittadinanza che coinvolge famiglie, professionisti, appassionati di tecnologia e innovazione e un’occasione di orientamento scolastico per i giovani in uscita dalla scuola media
Il programma è un mix esplosivo di attività, tecnologia e scoperta. I partecipanti possono immergersi in simulazioni virtuali con il "Vortex Advantage", scoprire gli esoscheletri per la sicurezza nei cantieri, mettersi alla prova con laboratori creativi di modellazione 3D e divertirsi con una gara di costruzioni Lego a premi.
E non finisce qui: esperienze immersive di realtà virtuale, dimostrazioni pratiche con droni e laserscanner, caccie al tesoro tecnologiche e mostre fotografiche tematiche rendono questa giornata memorabile. Non mancano simulazioni di sicurezza sui ponteggi e momenti di confronto con esperti del settore per esplorare le potenzialità di una professione strategica.
Questo appuntamento va oltre la semplice celebrazione: è un’occasione per guardare al futuro, per scoprire come la figura del geometra sia diventata un pilastro fondamentale nell’innovazione tecnologica, nella sicurezza e nello sviluppo del territorio. La giornata è un punto di incontro tra tradizione e modernità, tra storia e nuove frontiere, e valorizza il contributo di istituzioni, aziende e realtà educative che collaborano per rendere questa iniziativa un successo.
“Non saremo alla Basilica della Misericordia, ma siamo pur sempre a Macerata”. Con queste parole, lo scrittore Pietro Giordani introduce la città di Macerata al giovane Giacomo Leopardi nella serie “Leopardi - Il Poeta dell’Infinito”, andata in onda ieri sera in prima tv su Rai1. La scena, ambientata nell’Ottocento, ritrae Macerata come una città viva e dinamica, scelta da Giordani per offrire all’amico poeta un momento di svago dalla sua routine fatta di libri e studio incessante.
Attraverso le immagini, la fiction dipinge 'Macerata Granne' come una città brulicante di vita, ricca di stimoli culturali e sociali, capace di rappresentare un crocevia di persone e idee. Tuttavia, chi conosce bene Macerata potrebbe notare un dettaglio curioso: la piazza principale mostrata nella fiction non è Piazza della Libertà, bensì Piazza della Repubblica di Treia. Una scelta probabilmente dettata dalla necessità di trovare un’ambientazione più vicina all’aspetto che Macerata avrebbe avuto nell’Ottocento, oltre che per ragioni logistiche legate alle riprese.
Nonostante questo espediente cinematografico, la rappresentazione di Macerata nella serie conserva un fascino autentico. La città, descritta come un luogo fervente di vita culturale e sociale, trova ancora oggi una corrispondenza nella sua realtà contemporanea. Con una delle università più antiche d’Italia, Macerata continua a essere un polo di attrazione per studenti e intellettuali provenienti da tutto il mondo, confermandosi come uno snodo cruciale di idee, esperienze e culture.
La scelta di includere Macerata nella narrazione non è casuale: la città rappresenta un simbolo di apertura e vitalità, capace in qualche modo di ispirare Leopardi. E, sebbene la fiction abbia optato per un’ambientazione alternativa per rappresentarne la piazza principale, lo spirito di Macerata emerge in tutta la sua forza, offrendo un tributo a una città che, ieri come oggi, si distingue per il suo carattere unico.
Un successo straordinario per Leopardi – Il Poeta dell'Infinito , la fiction trasmessa ieri sera, martedì 7 gennaio, su Rai1. Con 4.112.000 spettatori e uno share del 24.08%, la serie ha catturato l'attenzione del grande pubblico, confermandosi uno degli appuntamenti televisivi più apprezzati di questo inizio 2025.
Non solo i dati di ascolto, ma anche i commenti entusiasti sui social hanno decretato il trionfo della fiction, che è balzata tra i primi posti delle tendenze su X grazie all'hashtag #Leopardi. Gli spettatori hanno sottolineato la qualità della fiction, definendola curata e coinvolgente: “A me questo #Leopardi è piaciuto. Mi è sembrata più un'opera teatrale che televisiva, molto curata, attori bravi” , ha scritto un utente.
Tra le scene che hanno maggiormente emozionato, spicca quella in cui Giacomo Leopardi arriva a comporre i celebri versi de L'Infinito . Un momento descritto come magico e poetico da tanti spettatori: “La scena con cui hanno rappresentato L'Infinito e il senso che ha avuto per Giacomo davvero stupendo” , ha twittato un fan.
Un aspetto particolarmente interessante è il coinvolgimento del pubblico giovane, che ha seguito e commentato in modo attivo la fiction, dimostrando quanto la figura di Leopardi e la sua poesia siano ancora in grado di affascinare le nuove generazioni. “La cosa più bella di #Leopardi sono gli spettatori giovani che commentano qui sopra, con un mix strepitoso di emozione, linguaggio gergale e codici, siete linfa e ossigeno” , ha sottolineato un altro spettatore.
Alcune battute della fiction sono addirittura diventate virali tra i più giovani, come la frase “I soli amici che ho sono i miei libri”, che uno studente universitario ha ironicamente associato alla propria esperienza in sessione: “Qualsiasi studente universitario in questo periodo” .
Nonostante i tanti apprezzamenti, non sono mancate le critiche, che si sono concentrate soprattutto sui problemi audio, un tema ricorrente nelle produzioni Rai. Come già accaduto per L'Amica Geniale o Mare Fuori , molti telespettatori hanno lamentato dialoghi bassi e difficili da comprendere, un aspetto che inficia l'esperienza visiva di una produzione altrimenti eccellente.
Con questo mix di emozione, bellezza visiva e riflessione, Leopardi – Il Poeta dell'Infinito ha sicuramente lasciato il segno, confermando l'immortalità di un poeta che continua a parlare al cuore di ogni generazione. Appuntamento a questa sera per il secondo episodio della ficiton.
Ci sono storie che attraversano l’oceano e il tempo, intrecciando vite, luoghi e passioni. Una di queste è quella di Oscar Massei, leggenda del calcio argentino e italiano, che sabato 18 gennaio tornerà a Treia, il paese da cui partirono i suoi bisnonni nel 1884 per cercare fortuna in Argentina. Un ritorno che sa di emozione, memoria e riconnessione con le proprie radici.
L’appuntamento è fissato per le ore 11 all’Aula Multimediale di Treia (via Cavour, 29), dove il “Caballero” sarà protagonista di un incontro speciale. Durante l’evento verrà presentato il libro “Oscar Massei. L’oriundo, il capitano, l’esempio”, scritto da Enrico Menegatti, che racconta la straordinaria parabola di un uomo capace di unire due mondi: l’Argentina e l’Italia, lo sport e i valori.
Oscar Massei, 90 anni e una vita dedicata al calcio, ha vestito le maglie di club storici come Rosario Central, Inter, Triestina e SPAL, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio italiano. Ma il legame con Treia è rimasto vivo nei racconti e nelle ricerche della sua famiglia, un filo mai spezzato che oggi si riannoda con questo evento carico di significato.
Ad arricchire l’incontro ci saranno anche il sindaco Franco Capponi, sindaco di Treia; Silvia Mascia Paolo, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “E. Paladini”; Fiorenzo Santini, giornalista e Sociologo dell'emigrazione marchigiana.
Con loro, l’autore Enrico Menegatti e, naturalmente, Oscar Massei, per condividere emozioni, aneddoti e riflessioni su una vita vissuta con passione e determinazione, dentro e fuori dal campo.
Organizzato dal Comune di Treia in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “E. Paladini” e altre realtà locali, l’evento è un’occasione per celebrare lo straordinario legame tra memoria e territorio, tra sport e identità. Un incontro per emozionarsi, conoscere e sentirsi parte di una storia che unisce generazioni e continenti.