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Macerata ricorda il maggiore Pasquale Infelisi nell’81° anniversario della sua morte

Macerata ricorda il maggiore Pasquale Infelisi nell’81° anniversario della sua morte

Si è svolta questa mattina a Collevario, a Macerata, la cerimonia per l’81° anniversario della morte del maggiore dei Carabinieri Pasquale Infelisi, Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Un momento solenne per onorare il sacrificio di un uomo che, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, scelse la coerenza ai propri valori al prezzo della vita.

Il Maggiore Infelisi, comandante del Gruppo Carabinieri di Macerata, si rifiutò di prestare giuramento alla Repubblica Sociale Italiana dopo l’8 settembre 1943. Arrestato per antifascismo e cospirazione, fu incarcerato e torturato nell'ex Cras (poi manicomio di Santa Croce). Non parlò, e per questo fu consegnato alle SS tedesche, che lo fucilarono il 14 giugno 1944 a Montirozzo, oggi periferia di Collevario. Aveva 44 anni, lasciò moglie e tre figli.

Alla cerimonia commemorativa hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari. Tra i presenti, il vescovo Monsignor Nazzareno Marconi, il generale di Brigata Nicola Conforti, comandante della Legione Carabinieri Marche, il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, il questore Gianpaolo Patruno, il colonnello Raffaele Ruocco, Comandante provinciale dei Carabinieri, e numerosi rappresentanti dell’Arma e delle associazioni d’arma.

A tutti loro è toccato il compito di rinnovare la memoria di un eroe silenzioso, che ha saputo incarnare in vita i valori di fedeltà, onore e democrazia, fino all’estremo sacrificio.

Il maggiore Infelisi fu decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
«Comandante di Gruppo territoriale, nel corso di gravi vicende belliche e di rivolgimenti politici, mantenne decisamente fede al giuramento dato e, pur vedendosi esposto a dura persecuzione, rifiutò di aderire a governo anticostituzionale, finché arrestato e trucidato, suggellò con il supremo sacrificio una vita intemerata di dedizione assoluta alla patria e al dovere».

 

Durante la commemorazione, le autorità hanno ricordato anche il brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto pochi giorni fa durante un inseguimento a Francavilla Fontana, nel brindisino, a pochi giorni dalla pensione. Il suo nome è stato affiancato a quello del maggiore Infelisi come simbolo dell’impegno e del sacrificio quotidiano delle forze dell’ordine per il bene della collettività.

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