Sarnano, presentazione della quinta tappa della Tirreno Adriatico: "Lo sport per la rinascita del territorio"
Lo scorso sabato 25 febbraio si è tenuta a Sarnano, presso la Sala Congressi, la presentazione della quinta tappa della 58° edizione della gara ciclistica Tirreno Adriatico, la Corsa dei Due Mari: tappa che si concluderà il 10 marzo prossimo con l’eroica salita di Sassotetto.
È la terza volta che Sarnano ospita l’arrivo della “tappa regina” della Tirreno Adriatico: 168 km tutti in salita con circa 3500 metri di dislivello, pendenze costanti attorno al 7% e picchi massimi al 13%. A rendere tutto più emozionante è il tratto finale, quello da Sarnano a Sassotetto, quest’anno reso ancora più impegnativo poiché il percorso è stato allungato di ulteriori 2 km rispetto all’edizioni precedenti, vinte nel 2018 da Mikel Landa e nel 2020 da Simon Yates.
Due i temi fondamentali affrontati durante la conferenza stampa: la centralità della tappa di Sarnano per la Tirreno Adriatico e l’importanza di un evento sportivo come questo per la promozione e la rinascita di questo territorio segnato dal sisma.
«La Tirreno Adriatico è una delle corse a tappe più importanti di inizio stagione, dopo il Tour De France, il Giro d’Italia e la Vuelta di Spagna» ha detto Ivan Basso, uno dei migliori corridori di corse a tappe degli anni 2000, due volte campione del Giro d’Italia, conosciuto con il soprannome di "Ivan il Terribile", e oggi direttore sportivo di una squadra di giovani ciclisti che parteciperà alla gara.
«Basti pensare che molti campioni scelgono questa gara piuttosto che la Parigi-Nizza. Inoltre, le Marche, che ospitano il tratto finale, rappresentano il cuore di questa corsa e, come tali, ricevono un’importante copertura mediatica da parte di grandi testate giornalistiche ed emittenti televisive come RCI, Gazzetta dello Sport, Rai ed Eurosport».
L’importanza della tappa è stata ribadita anche dal Gabriele Menghini di RCS, presente in sala, e dal direttore di corsa Stefano Allocchio, in collegamento telefonico da Dubai: «La Tirreno Adriatico è una gara molto variegata con un percorso strutturato in modo da esaltare le varie dimensioni del ciclismo: ci sono le tappe in linea per i velocisti, le tappe a cronometro e c’è la tappa in salita che risulta decisiva per la vittoria» ha sottolineato Allocchi.
«Grazie all’allungamento del percorso, concordato con l’Amministrazione Comunale di Sarnano, questa tappa risulterà ancora più impegnativa per gli atleti ed emozionante per il pubblico». Collegato da remoto anche il Commissario Tecnico della Nazionale di ciclismo, Daniele Bennati.
Tra gli ospiti, Marina Romoli, ex ciclista su strada e pistard, vice-campionessa mondiale in linea tra le juniores nel 2006, oggi impegnata nel campo della riabilitazione in seguito a traumi sportivi, ha parlato del suo rapporto con la salita Sarnano Sassotetto, percorsa spesso con il compianto campione marchigiano Michele Scarponi.
«Michele si allenava spesso su questo tratto di strada, soprattutto quando voleva simulare una salita molto impegnativa» ha raccontato Romoli. «È una grande sfida, perché oltre all’altitudine e alla pendenza ci sono diverse variabili che possono condizionare la performance, come la differenza di temperatura tra la valle e la vetta e le condizioni meteo, che a marzo sono imprevedibili». A Michele Scarponi è dedicata una stele presso il Valico della Maddalena ed è proprio qui che si concluderà la quinta tappa della Tirreno Adriatico.
«Lo sport è un veicolo di promozione turistica e un volano per l’economia del territorio» ha aggiunto il Presidente di CONI Marche, Fabio Luna «e il Comune di Sarnano, che da diversi anni investe negli eventi sportivi, è un esempio virtuoso di questo fenomeno».
Il Sindaco di Sarnano Luca Piergentili, infatti, ha ribadito la determinazione dell’Amministrazione Comunale a impegnarsi ad ospitare manifestazioni sportive di grande rilievo come la Tirreno Adriatico: «Crediamo fortemente che eventi come questo siano fondamentali per la rinascita del nostro territorio dopo il sisma: grazie alle dirette televisive le immagini di questi luoghi saranno trasmesse in ben 200 Paesi».
«Siamo anche consapevoli di quanto sia importante la collaborazione e la solidarietà tra Comuni per rafforzare l’offerta turistica e il sistema dell’accoglienza e per questa ragione ringrazio, oltre a RCS, i rappresentati dei Comuni vicini e delle istituzioni regionali che sono qui questa sera».
Alla conferenza erano presenti Sindaci dei Comuni di San Ginesio, Gualdo, Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano, Colmurano, Ripe San Ginesio e il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti che ha sottolineato come ben 70 chilometri del percorso della Tirreno Adriatico si snodino nel territorio dell’Unione Montana.
È intervenuto anche il Senatore Guido Castelli, Commissario alla Ricostruzione, che presenzierà anche al traguardo il 10 marzo. Castelli ha messo in luce la necessità di mantenere alta l’attenzione su questi territori: «Il ciclismo è un veicolo di promozione e la Regione Marche si impegna a sostenere i Comuni che promuovono questa attività». Impegno ribadito anche dal Consigliere Regionale Renzo Marinelli, che insieme ai colleghi Mirco Bilò e Pierpaolo Borroni, ha confermato il pieno supporto della Regione ai Comuni che ospitano le tappe della Tirreno Adriatico.
La presentazione si è infine arricchita dell’intervento di Gioia Bartali, nipote del grande campione Gino Bartali, che ha ricordato la figura del nonno sia come ciclista che come uomo: «Mio nonno è statu un esempio di sport, umanità, educazione e umiltà ed è un onore per me poter trasmettere la sua testimonianza alle nuove generazioni». Gioia, infatti, è ora impegnata a portare nelle scuole la memoria di Gino Bartali che, durante la Seconda Guerra Mondiale, contribuì a salvare oltre 800 ebrei, motivo per cui è in corso la causa di beatificazione.
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