Il viaggio di Macerata Jazz Winter 2025/2026, organizzato da Musicamdo Jazz e promosso dal Comune di Macerata – Assessorato alla Cultura, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Marche e in collaborazione con I-Jazz, Università di Macerata, Consorzio Marche Spettacolo e Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti, continua sabato 8 novembre al Teatro Lauro Rossi con un appuntamento che profuma di New York e di Mediterraneo.
Protagonista della serata sarà il pianista ascolano Emiliano D’Auria con il suo quintetto internazionale Brooklyn Bound, formato da Philip Dizack alla tromba, Godwin Louis al sax alto, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Joe Dyson alla batteria. Insieme presenteranno i due più recenti lavori discografici del pianista, The Baggage Room e Meanwhile, due capitoli di un unico viaggio musicale tra memoria, identità e futuro.
The Baggage Room nasce come un omaggio ai migranti italiani ed europei che, tra Ottocento e Novecento, affrontavano il viaggio verso l’America. La “stanza dei bagagli” di Ellis Island, primo approdo nel Nuovo Mondo, era un luogo di sospensione e attesa, dove si mescolavano paura e speranza, ricordi e sogni. D’Auria restituisce questo senso di transizione in una musica che unisce jazz moderno e suggestioni mediterranee, fondendo la pulsione ritmica americana con melodie intrise di luce e nostalgia. Brani come Temporarily Detained, The Eye Man e Searching for a New World raccontano l’ansia e l’attesa del viaggio, mentre The Story of Sacco & Vanzetti diventa un tributo intenso e commosso a due figure simbolo dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti, trasformando la memoria in riflessione civile.
Con Meanwhile, D’Auria sposta lo sguardo oltre l’approdo, raccontando la costruzione di nuove vite, il lento radicarsi in una realtà diversa, la scoperta di un’identità ibrida e in divenire. È un jazz che respira l’energia delle metropoli americane ma conserva il calore melodico del Sud Europa, un ponte tra culture e generazioni. La complicità dei musicisti, l’interplay serrato e il suono elegante danno forma a un dialogo continuo tra scrittura e improvvisazione, dove ogni brano diventa un racconto di movimento e trasformazione.
Nel foyer del Teatro Lauro Rossi continua Foyer di Jazz, la mostra fotografica di Carlo Pieroni, che accompagna ogni serata del festival con un allestimento tematico dedicato agli artisti protagonisti. Prosegue anche il percorso di ImproveIsAction Lab, curato da Emanuela Sabbatini, responsabile della comunicazione di Macerata Jazz, in collaborazione con l’Università di Macerata: un progetto formativo e partecipativo che offre agli studenti un’esperienza diretta nella comunicazione culturale, trasformando il festival in un laboratorio vivo di creatività e sperimentazione.
Come da tradizione, la serata si apre al Centrale Macerata con il concerto-aperitivo delle 19:30 del Timeline Quartet, formazione giovane ma già matura composta da Filippo Gallo (chitarra), Emanuele Evangelista (pianoforte), Lorenzo Scipioni (contrabbasso) e Andrea Elisei (batteria). Dopo il concerto a teatro, alle 23:30, il locale ospiterà una nuova jam session aperta, per continuare a vivere il jazz come linguaggio di incontro e libertà.

cielo sereno (MC)
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