Salvato da arresto cardiaco in strada: l’abbraccio di Francesco ai suoi due "angeli"
La voce si spezza, gli occhi si riempiono di lacrime. Francesco Diletti, il civitanovese salvato lo scorso 10 agosto da un arresto cardiaco sul lungomare sud, si volta verso i suoi due “angeli”, Matteo Pieronie Simone Preani, e sussurra poche parole, semplici, autentiche: “Grazie… con tutto il cuore” . Poi l’abbraccio. Forte, sincero, di quelli che valgono più di mille parole.
Un gesto semplice ma potentissimo, che fa vibrare il silenzio carico di gratitudine e commuove tutti i presenti, compreso il sindaco Fabrizio Ciarapica e il consigliere comunale Roberto Pantella, promotore del progetto “Civitanova Cardioprotetta”, che hanno voluto organizzare questo incontro tra chi ha donato e chi ha ricevuto una seconda possibilità di vita.
Francesco oggi sta bene. Dopo settimane di riposo, ha ripreso a lavorare.
Ha cambiato abitudini, segue una dieta ferrea, cammina ogni giorno. Ma nel suo sguardo c’è qualcosa che va oltre la salute: c’è la consapevolezza profonda di chi ha visto la vita scivolare via e poi tornare. “Quando mi sono svegliato non ricordavo nulla – ha raccontato con la voce rotta dall’emozione – c’era mia sorella accanto a me che mi ha detto: ‘Ci sono due angeli che ti hanno salvato’. E oggi sono qui, a ringraziarli con tutto il cuore”.
“Siamo felici di vedere che Francesco sta bene e che la vita, ancora una volta, ha vinto – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - Abbiamo già ringraziato mesi fa Matteo e Simone, ma farlo di nuovo oggi assume un valore diverso, più profondo, perché possiamo guardare negli occhi la persona che hanno salvato. Il loro gesto ci ricorda che la prontezza, la formazione, ma soprattutto la sensibilità e il coraggio umano, possono trasformare un attimo di paura in una storia di speranza. Questo è lo spirito più vero di Civitanova Cardioprotetta: una città che sa prendersi cura dei suoi cittadini”.
Il consigliere comunale Roberto Pantella, promotore del progetto, si è unito ai ringraziamenti e ha sottolineato con orgoglio la forza di un’iniziativa che unisce tecnologia, formazione e cuore. “Guardarvi oggi, insieme, è il senso più profondo di quello che abbiamo voluto costruire con Civitanova Cardioprotetta. In quel momento avete agito con il cuore e con la testa, avete dimostrato che la formazione serve, ma è l’animo delle persone a fare la differenza”.
“Civitanova Cardioprotetta’ oggi conta quattro quartieri dotati di defibrillatori pubblici e rappresenta un modello di prevenzione e sicurezza civica. E come previsto dal regolamento, ogni vita salvata regala un nuovo defibrillatore al salvato, che potrà a sua volta decidere a chi donarlo. Francesco non ha avuto dubbi: “Lo donerò al mio quartiere, Fontespina. È il mio modo per restituire quello che ho ricevuto: una possibilità in più di vivere”.

poche nuvole (MC)
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