Il Municipio torna al centro di Matelica. Dopo il sisma del 2016 e il trasloco nel plesso di via Spontini, gli uffici comunali tornano in piazza Mattei negli spazi di Palazzo Ottoni, “rimesso a nuovo” in seguito ai lavori di ricostruzione.
Un “pezzo” della città che ritrova centralità e contribuisce a far rinascere la zona di piazza Mattei. Per l’occasione oggi pomeriggio si è tenuta una cerimonia alla presenza dell’amministrazione comunale e di molte autorità civili, militari e religiose, a partire dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, fino al commissario straordinario per la ricostruzione post sisma Guido Castelli e al vescovo Francesco Massara che ha benedetto Palazzo Ottoni prima del taglio del nastro augurandosi che “questo luogo torni ad essere un bellissimo salotto per la comunità matelicese”.
Protagonista anche la banda cittadina che ha intonato l’inno di Mameli e l’inno della Città di Matelica. Un momento solenne, ma al tempo stesso emozionante e gratificante per i cittadini e per tutti coloro che negli ultimi mesi hanno lavorato alla progettazione e al cantiere.
L’intervento di riparazione dei danni ha visto il miglioramento del comportamento statico e sismico mediante interventi strutturali, che sono andati ad interessare le strutture portanti lesionate dal terremoto e quelle che presentavano stati di vulnerabilità sia nei confronti delle azioni statiche che sismiche.
A tutto ciò è seguita la riorganizzazione degli uffici comunali con conseguente trasloco. I lavori hanno ovviamente tenuto conto dell’importanza storica e architettonica che questo edificio ricopre da secoli per la città. Come ha ben spiegato il giornalista e storico locale Matteo Parrini, Palazzo Ottoni ha una storia ricca e affascinante ed è stato testimone di momenti significativi per Matelica e per i matelicesi.
La presenza di una lapide posta nello scalone di destra informa che la costruzione dell'edificio risale al 1472. Il palazzo fu commissionato da Alessandro e Ranuccio Ottoni. L'originaria planimetria ad U, realizzata nella prima metà del XVI secolo, si apriva su un cortile porticato sui tre lati e chiuso sul quarto dalla splendida Loggetta aerea che scavalcando via San Filippo conduceva ad un'altra proprietà degli Ottoni.
Della costruzione originaria, dopo i terremoti del ‘700, è rimasta solo l’ala destra e della Loggia solo quella parte che funge da prospetto posteriore del palazzo che si affaccia proprio sulla Loggetta aerea. A trasmettere la solennità del momento e a ringraziare tutti gli attori coinvolti nella ricostruzione di Palazzo Ottoni, è stato il sindaco Denis Cingolani: "Questa riapertura rappresenta molto di più di una semplice inaugurazione", ha esordito il primo cittadino.
"È un segno di rinascita, di speranza e di unità, con le fondamenta ben salde nella nostra storia - ha aggiunto -. Qui, nei prossimi anni, continueremo a lavorare per il bene della nostra comunità, accogliendo i cittadini, ascoltando le loro esigenze e promuovendo lo sviluppo di Matelica. Oggi, riapriamo non solo le porte di Palazzo Ottoni, ma anche una nuova era per Matelica. Invito ciascuno di voi a venire a scoprire questo spazio, a sentirsi a casa e a partecipare attivamente alla vita della nostra città".
Dopo il primo cittadino è stato l’ingegnere Roberto Ronci, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, a snocciolare qualche dettaglio in più sulla ricostruzione: 1 milione e 265mila euro la cifra dei lavori e soprattutto danni del sisma “contenuti”, rispetto ad altri palazzi storici, grazie alle precedenti opere realizzate dopo il terremoto del 1997.
Soddisfazione anche per il commissario Castelli: "Con i piedi per terra, ma finalmente registriamo diverse importanti inaugurazioni in tutto il territorio - ha riferito - Matelica è una città splendida e merita di riappropriarsi di questi spazi. La forza della ricostruzione è il gioco di squadra, qui a Matelica stiamo producendo buoni risultati tutti insieme".
Di post sisma e di rinascita ha parlato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “C'è soddisfazione perché questo Palazzo riapre in un centro storico di una città importante come Matelica – ha detto il governatore -. Teniamo moltissimo al nostro entroterra, il futuro della nostra regione passa attraverso una ricostruzione completa, anche immateriale. Queste inaugurazioni sono le risposte di un grande lavoro e vi assicuro che c'è la massima volontà di rimettere in piedi le aree interne. La Pedemontana è un esempio di tutto ciò: un progetto fondamentale che collegherà le Marche interne da nord a sud. Noi crediamo nei borghi e ci stiamo puntando molto, dalla ricostruzione, alla cultura e all'enogastronomia. Questa strategia ha bisogno di diversi elementi dimostrati qui a Matelica: la resilienza, il coraggio e la determinazione”.
Terminata la cerimonia, presentata dal conduttore Marco Moscatelli, i numerosi partecipanti hanno visitato la sottostante Domus Romana e i nuovi spazi dedicati agli uffici comunali. Non poteva mancare un rinfresco finale offerto a cittadinanza e autorità.
Commenti