È stato sottoscritto oggi, nella sede regionale, l’accordo definitivo per Fedrigoni a tutela dei lavoratori. Il documento, siglato dall’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi, i responsabili del Gruppo e i rappresentanti dei sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Chimici Carta e Stampa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria, in presenza dell’assessore regionale Chiara Biondi, prende spunto dall’intesa firmata al Ministero del Made in Italy il 9 dicembre scorso.
Prevede la revoca delle lettere di licenziamento per 173 dipendenti e l’utilizzo della cassa integrazione per l'anno 2025 con fondi residui della Regione Marche per le aree di crisi complessa pari a circa 3 milioni.
"Evitare i licenziamenti - ha affermato il presidente Francesco Acquaroli - era il primo obiettivo fondamentale da raggiungere. Ora non dobbiamo abbassare la guardia. Continua il nostro impegno per trovare soluzioni strutturali tese a difendere i lavoratori e il patrimonio che il settore della carta rappresenta per Fabriano e l'intera comunità marchigiana".
“Non ci saranno licenziamenti - spiega Aguzzi – nel documento viene esplicitato che l'azienda Fedrigoni ritira tutte le procedure di licenziamento precedentemente annunciate, ci sarà successivamente una richiesta di cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione finanziata da fondi che abbiamo a disposizione per le aree di crisi che consentirà quindi un anno di cassa integrazione a tutti i dipendenti. Sempre nello stesso accordo si prevede che quasi la completezza dei dipendenti attualmente in forza a tempo indeterminato alla società Giano di Fabriano, quindi Fedrigoni, dovranno essere ricollocati entro il prossimo anno".
La procedura è già iniziata, aggiunge l’assessore: "Per la maggior parte dei dipendenti l'impegno è il ricollocamento nelle aziende Fedrigoni della nostra regione. La Regione Marche seguirà passo passo le procedure nei prossimi mesi per capire lo stato di avanzamento e accompagneremo le ricollocazioni tramite corsi di formazione e progetti formativi. È purtroppo una situazione seria, perdiamo un'attività importante legata alla Carta, il comparto ufficio, però manteniamo sul nostro territorio tutte le altre attività legate alla Fedrigoni, quindi alle cartiere sia di Pioraco che di Castelraimondo e quanto rimane anche a Fabriano. Abbiamo soprattutto la consapevolezza di aver mantenuto una opportunità per tutti quei lavoratori che oggi dal 31 dicembre cesseranno le loro attività, entreranno in cassa integrazione, ma a mano a mano, scorrendo le settimane e i mesi, dovranno essere ricollocati".
Alberto Grimaldi, rappresentante della Grimaldi Costruzioni Srl di Matelica, è stato recentemente eletto tra i quindici membri elettivi del prestigioso Consiglio Centrale Nazionale dei Giovani Imprenditori. In occasione della stessa elezione, Maria Anghileri è stata votata nuova presidente, insieme ai nove vicepresidenti, che, insieme al Consiglio Centrale, formano la governance nazionale del movimento. L'obiettivo del Consiglio è quello di prendere decisioni strategiche per il funzionamento e lo sviluppo dell'associazione.
Grimaldi, laureato in "Economia e commercio internazionale" presso l'Università Politecnica delle Marche, ha intrapreso il suo percorso professionale all'interno dell’attività di famiglia nel settore edilizio, dove, insieme al fratello Federico, rappresenta la quarta generazione della Grimaldi Costruzioni. Nella sua azienda, Alberto riveste il ruolo di responsabile amministrativo, mentre per l'azienda agricola di famiglia, che include la produzione di vino e una struttura ricettiva, è Direttore Commerciale della Cantina Grimaldi.
Oltre al suo impegno professionale, Alberto Grimaldi è anche un attivo membro dei Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, dove ricopre la carica di Vicepresidente con delega al Nazionale. Ha inoltre frequentato l’Alta Scuola, un percorso formativo d’eccellenza dedicato ai giovani imprenditori con cariche associative, e ha avuto l'onore di essere stato Presidente dei Giovani Ance Macerata.
Il nuovo incarico di Grimaldi, che succede a Francesca Orlandi, della Pelletteria Valentino Orlandi, è un riconoscimento del suo impegno e delle sue capacità all’interno dell’associazione. Confindustria Macerata ha espresso un sincero ringraziamento ad entrambi i giovani imprenditori per la loro dedizione e il loro contributo all’associazionismo, sottolineando l'importanza del loro ruolo per la crescita e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile locale e nazionale.
Grimaldi, con la sua esperienza e visione, sarà senza dubbio una risorsa fondamentale per il futuro del movimento, contribuendo con la sua leadership e il suo impegno a tracciare le linee guida per il prossimo ciclo di sviluppo dell'associazione.
Luca Tramannoni, amministratore delegato di C.P.M. Gestioni Termiche, è stato insignito del prestigioso premio "100 Eccellenze Italiane", un riconoscimento giunto alla decima edizione, tenutosi nella splendida cornice della Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di undici Ministeri.
La decima edizione del Premio 100 Eccellenze Italiane ha ribadito l’importanza di celebrare il talento e l’impegno che rendono il nostro Paese un modello di riferimento a livello globale. Le Storie di Eccellenza e il Premio d’Eccellenza rappresentano un tributo al meglio dell’Italia, fonte di ispirazione per il futuro e la crescita della nostra Nazione.
Tra le motivazioni che hanno portato all'assegnazione del premio alla recanatese CPM Gestioni Termiche, è stata sottolineata la sua costante attenzione alla sostenibilità ambientale, sia verso l’ambiente esterno che al welfare interno dei suoi collaboratori, nonché la sua capacità di realizzare progetti e investimenti innovativi, eco-compatibili, sempre finalizzati alla razionalizzazione delle fonti energetiche nel Pubblico, cruciali per il futuro del Paese.
"Il riconoscimento ricevuto oggi valorizza ulteriormente il mio impegno e quello dei miei collaboratori nel perseguimento di soluzioni tecniche saldamente ancorate su due binari: quello della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica - ha dichiarato Luca Tramannoni, visibilmente soddisfatto per il prestigioso premio ricevuto - Su queste solide basi fondiamo la nostra peculiare circolarità virtuosa: migliorare il nostro sistema, per migliorare le nostre città, che in estrema analisi significa migliorare le nostre vite".
A caratterizzare la cerimonia è stata anche la partecipazione di un Comitato d’Onore di alto livello, composto da rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell'industria. Il Comitato, presieduto da Tommaso Miele, presidente aggiunto della Corte dei Conti, ha voluto ribadire l’importanza di premiare chi, con passione e determinazione, porta avanti l'eccellenza italiana. "Questo premio è un riconoscimento al talento, alla dedizione e alla capacità di innovare, qualità che ci permettono di guardare con fiducia al futuro del nostro Paese", ha dichiarato Miele.
Preoccupazione alla vigilia del nuovo anno per le Categorie datoriali, gli Ordini professionali, i Sindacati e i sindaci della Provincia di Macerata, che si sono incontrati questa mattina,9 dicembre, presso la sede di Confindustria Macerata per discutere il futuro del cratere sismico del Centro Italia.
Il dibattito si è focalizzato sul quadro normativo attuale e sulle prospettive di sviluppo per il cratere e l'entroterra maceratese, accompagnato da un appello alle Istituzioni centrali e regionali affinché sostengano le comunità locali, che, all'ottavo anno dai tragici eventi sismici del 2016, affrontano ancora le sfide della ricostruzione e del rilancio.
Il primo tema affonda le radici sulle novità introdotte nella scorsa primavera dal decreto taglia crediti, che ha contingentato le risorse del superbonus 110% con un plafond di 330 milioni di euro, impegnati per i lavori del 2024.
"Questo plafond - ha dichiarato Enrico Crucianelli, presidente dell’Ance Macerata - non è stato consumato completamente tuttavia la sua validità non è stata prorogata al 2025 e quindi questo fa sì che chi dovrà presentare dei progetti a partire dal prossimo primo gennaio non potrà godere di questa agevolazione fiscale. Oggi prendiamo atto che la stagione del superbonus è finita ma bisogna riconoscere che è necessario uno stumento che vada a sostituire il superbonus".
Senza un intervento normativo che modifichi il Decreto 39/2024 (il cosiddetto "Taglia Crediti") e in assenza di congruo adeguamento dei costi parametrici, a partire dal 1° gennaio 2025 sorgeranno una serie di problematiche.
Innanzitutto, alla luce delle ultime interlocuzioni con il Commissario Castelli appare certo che tutti i progetti depositati a decorrere dal 1° gennaio 2025 non potranno più beneficiare del superbonus 110%.
Il decreto taglia crediti prevede, infatti, un sistema di plafond (330 milioni di euro) limitato esclusivamente ai progetti depositati dal 29 marzo 2024 e "richiesti" nel medesimo anno 2024. Non sembra invece a oggi prevista alcuna modifica normativa che introduca un nuovo plafond per i nuovi progetti (ossia progetti depositati dal 1° gennaio 2025).
L'altra grave preoccupazione attiene alla necessità che atterri un provvedimento normativo volto ad assicurare tutti i progetti depositati entro il 31 dicembre 2024 in modo da poter continuare a utilizzare gli incentivi fiscali, con gli strumenti della cessione e dello sconto, oltre il 2025, attualmente anno di scadenza del beneficio, e fino al termine contrattuale previsto per la fine dei lavori.
Va sottolineato che le preoccupazioni derivano dalle più recenti interlocuzioni con il Commissario Castelli, da sempre profondamente impegnato e sensibile alle questioni legate alla ricostruzione.
L'atteso e indispensabile aggiornamento dei contributi parametrici appare distante dalle legittime aspettative, risultando significativamente inferiore rispetto a quanto sarebbe realmente necessario per soddisfare le effettive esigenze della ricostruzione.
Questa notizia ha gettato nello sconforto l'intera comunità provinciale e del cratere tutto.
Il sistema Ance ha infatti dimostrato nei mesi scorsi e con rigore scientifico, l'esistenza di un divario significativo tra il contributo parametrico attuale e i costi effettivi degli interventi, evidenziando così l'entità delle risorse economiche necessarie per garantire la continuità della ricostruzione, che si dovrebbero attestare su un incremento medio che varia dal 25 al 35%, in funzione del cosiddetto livello operativo.
“L’aumento dei costi di costruzione- prosegue Crucianelli- è ormai un elemento strutturale con il quale dobbiamo fare i conti da qui in avanti; stante ciò, dobbiamo assolutamente prevedere un aumento del contributo per la ricostruzione che si muove su minimali che vanno dal 24 al 35 %. Il momento in cui non ci sarà più una copertura è alle porte: tra venti giorni, a gennaio, quale sarà il committente che andrà a presentare i progetti, prefigurando accolli che, si sa già, non potrà pagare? Ci sono vaste aree dove la maggior parte degli edifici è costituita da seconde case. È difficile pensare che un proprietario di casa vada a investire di suo”.
A causa dell'incertezza che si sta delineando si sta già assistendo a un rallentamento nel deposito di nuovi progetti, con il concreto rischio di un imminente stallo della ricostruzione.
Risulta, pertanto, urgente individuare soluzioni efficaci non solo per scongiurare il blocco delle attività, ma anche per garantire il raggiungimento dei migliori risultati in termini di prevenzione sismica ed efficientamento energetico.
È fondamentale tutelare un territorio altamente vulnerabile dal punto di vista sismico, senza gravare eccessivamente sulle comunità locali e scongiurandone l'abbandono.
Su tale ultimo aspetto è essenziale una visione strategica sulle politiche di rilancio dei territori coinvolti, in assenza delle quali non potrà prospettarsi una riparazione economico sociale dell'Appennino Centrale.
Infatti, con sempre maggiore insistenza l'andamento a livello nazionale è quello di dotarsi di una strategia, un quadro di azione orientato alla promozione di uno sviluppo che armonizzi aspetti economici, sociali e ambientali, per garantire un futuro per le generazioni attuali e future.
“Noi con quattordici comuni del cratere -ha affermato Gianni Niccolò, presidente di Confindustria Macerata- abbiamo sottoposto il credito d’imposta per i beni strumentali; una misura di sostegno consentiva alle imprese di sostenere le imprese con un contributo che arrivava al 70-80 %. L’abbiamo riproposto perché siamo convinti che questo rappresenta un tassello importante per sostenere le imprese sul territorio”.
Quanto è importante per un territorio colpito dal sisma dotarsi di una cabina di regia collaborativa tra Enti locali, Associazioni, Imprese, Cittadini per individuare priorità, azioni, obiettivi sui quali concentrare gli investimenti e la visione di un futuro?
“Altro tema è come attrarre investimenti,- prosegue Niccolò- come creare occasioni di lavoro nelle aree limitrofe della nostra provincia che coincidono più o meno con le aree interne di vecchia memoria ma che effettivamente hanno perso l’idea stessa di comunità. Da questo punto di vista, la nostra preoccupazione è quella di ribadire che occorre introdurre qualche strumento sartoriale di politica pubblica di sostegno unitamente a un’autorizzazione unica, come quella della Zes Sud”
Inoltre, si è posto l’accento su come attrarre investimenti e innovazione anche per le aree interne e spingere su interventi di riqualificazione e tutela ambientale, come il recupero del suolo o la riduzione del rischio idrogeologico.
Di conseguenza, è stato posto l’interrogativo su quanto investire per Campagne di comunicazione, sensibilizzazione e promozione per rilanciare l'immagine del territorio a livello nazionale; l'importanza di definire una strategia di marketing territoriale che integri turismo, cultura, economia, paesaggio e ambiente.
Su questi temi la conferenza stampa di questa mattina è stata una preziosa occasione per una riflessione in cui far convergere le migliori competenze ed eccellenze del territorio a favore del rilancio dell'economia e un più delineato orientamento futuro.
La Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole è stata celebrata dalla Regione Marche con un evento dal titolo ‘La sicurezza…imparala a scuola’, incontro che ha coinvolto Istituzioni, Associazioni di categoria, Imprese, Sindacati e studenti dell’ultimo anno di cinque istituti superiori delle province della regione, per Macerata ha partecipato l’istituto Divini di San Severino Marche.
Formare gli studenti sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale per creare una cultura sempre più consapevole e responsabile. La sicurezza sul lavoro non è solo una questione tecnica, è un impegno che richiede la partecipazione di tutti Istituzioni, Confindustria, Associazioni di categoria, Sindacati e Lavoratori.
Gli studenti saranno i futuri lavoratori, manager, imprenditori, è essenziale che sviluppino una consapevolezza e conoscenza dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e delle pratiche migliori per prevenirli, questo approccio proattivo è importantissimo per creare sempre più ambienti di lavoro sicuri e sostenibili. Nell’iniziativa il coinvolgimento attivo degli studenti è stato favorito da un modello innovativo che ha incoraggiato la partecipazione e il confronto con i rappresentanti del settore.
L’evento ha confermato come la formazione sulla sicurezza, iniziando proprio dalle scuole, sia fondamentale per preparare cittadini responsabili e informati.
"Il fisco collaborativo dei contribuenti, forse". Questo è quello che sostengono i media e i nostri politici per far intendere il contrario di ciò che in realtà avviene: molti contribuenti, infatti, spesso si vedono recapitare illegittime richieste ed intimazioni di pagamento per importi non dovuti.
In questo caso i contribuenti si rivolgono allo stesso Ente per l'annullamento di tali irregolarità intervenendo per la richiesta di sospensione legale della riscossione, anche ex. Art.1 L. 228/2012. Lo stesso Ente destinatario risponde dichiarando nulle tali richieste, spesso con argomentazioni superficiali e con il solo scopo di respingere l'istanza senza alcun sostegno legale.
Molto spesso si rileva che le istanze non vengono accettate solo per motivi formali, e anche per assenza di un flag (procedura obbligatoria già al momento della compilazione e per il completo inoltro della stessa).
Altra fantasiosa motivazione di rigetto spesso riporta "istanza presentata oltre i 60 giorni dalla notifica", molte volte il rigetto si verifica anche se lo stesso Ente dimentica il pagamento già effettuato in precedenza anche prima della relativa cartella emessa.
A questo punto il contribuente pur non dovendo nulla, si vede costretto ad intervenire, anche con segnalazioni disattese dallo stesso Ente che si ritiene creditore anche se avvertito e consapevole quindi dell'esatta situazione del contribuente. Un altro aspetto molto discutibile del modo di agire da parte dell'Agenzia delle Entrate è riferito alle comunicazioni di irregolarità ex art. 36 bis del D.P.R. n. 600 del 1973.
Queste comunicazioni vengono effettuate dai sistemi automatizzati che rilevano troppo spesso presunte anomalie relative agli adempimenti puntuamente effettuati (es. liquidazioni periodiche e dichiarazioni Iva, dei redditi, Irap ecc...). Le anomalie, nella maggior parte dei casi, risultano "inesistenti" in quanto ciò che viene sostenuto dall'Agenzia delle Entrate è già stato regolarizzato, magari tramite un ravvedimento nell'anno successivo o addirittura nello stesso anno.
L'esempio più eclatante che è stato rilevato dall'associazione Tutela Impresa è avvenuto durante il periodo Covid-19, quando era prevista una rateizzazione delle dichiarazioni dei redditi differente dal solito (data l'emergenza sanitaria), l'Agenzia delle Entrate nel controllo dei pagamenti ha contestato "il ritardato versamento delle rate".
Quello che molti contribuenti non sanno è che tramite il servizio Civis dell'Ente vi è la possibilità di chiarire la situazione e ribadire secondo quale legge sia avvenuta la rateizzazione "straordinaria" con le date di riferimento per annullare l'istanza mossa dall'Ente creditore.
Alla luce di queste informazioni bisognerebbe fermarsi un attimo a pensare a quanti contribuenti, magari per paura di ricevere un sollecito, un pignoramento futuro o semplicemente male informati, si ritrovano vittime di questo sistema distratto e malfunzionante.
Un aiuto importante per le nostre imprese su tali problematiche è rappresentato sicuramente dalle associazioni di categoria che affiancano i contribuenti e le aziende in questi percorsi pieni di tecnicismi, adempimenti e burocrazia, tra le quali l'Associazione Tutela Impresa - Collegata Casartigiani - che in collaborazione con validi ed importanti professionisti e strutture operanti a livello nazionale offrono diversi e servizi e sostegni alle aziende e contribuenti in difficoltà, riuscendo anche a bloccare azioni esecutive in corso.
Rimanendo in tema di scadenze ed adempimenti, l'associazione Tutela Impresa fa presente che nei prossimi 30 giorni, è previsto un calendario serrato di acconti, saldi ed adesioni ai tempi supplementari per il concordato preventivo biennale.
Il 16 dicembre, inoltre, sono attesi i versamenti ordinari di Iva e ritenute, nonché il versamento della sesta rata di rottamazione quater. Anche questo rappresenta un modo singolare per augurare buone feste da parte del fisco.
“Sarà fondamentale restare uniti, coesi e compatti. È con questo spirito che saremo il prossimo 10 dicembre al tavolo del Ministero per affrontare la crisi che riguarda la Beko”. Lo ha ribadito questa mattina a Fabriano il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, partecipando alla manifestazione indetta dai lavoratori dello stabilimento di Melano.
Acquaroli ha pronunciato un forte richiamo all’unità:“Noi difendiamo le Marche, difendiamo il lavoro, l’occupazione, la competitività del nostro territorio. Noi vogliamo difendere la storia industriale della nostra regione, che coincide anche con l’eccellenza e con la storia industriale del Sistema Italia. Sappiamo che da questi stabilimenti e da questi uffici si è sviluppata una storia importante, con un grande passato alle spalle e ora deve avere un grande futuro verso cui orientare il destino e lo sviluppo di queste comunità e di questi territori”.
“Non sarà una partita facile, semplice e breve – ha detto Acquaroli –. È nostro desiderio partecipare a testimonianza del forte senso di appartenenza a questa comunità e per portare il nostro contributo e anche il nostro disappunto rispetto al piano proposto dalla proprietà che oltre a essere inaccettabile è offensivo nei confronti di tutta la comunità marchigiana e di queste comunità in particolare, portando incertezza e disperazione. Si tratta di territori fragili, toccati anche dal sisma del 2016, su cui gli stessi Governi che si sono succeduti hanno investito tanto per la ricostruzione di case, infrastrutture, per il loro rilancio economico. Ma non c’è rilancio se ora si crea questa ferita”.
In questi giorni sono stati continui i contatti sia con il ministro Urso che con gli uffici del Mimit i quali “hanno ben chiara – ha fatto sapere Acquaroli – l’importanza dell’attività produttiva degli stabilimenti della Beko e la salvaguardia dei posti di lavoro che, ribadisco, deve essere un obiettivo prioritario”. “Ci auguriamo di uscire dall’incontro con buone notizie – ha concluso il presidente della Regione - Noi faremo il massimo e sono convinto che anche il Governo farà tutto il possibile”.
Rainbow Group, realtà italiana leader nella creazione di contenuti audiovisivi e di animazione, annuncia l’ingresso nel proprio capitale di TEC Movie, veicolo indipendente costituito dai soci aderenti all’iniziativa di The Equity Club (“TEC”), il club deal promosso da Roberto Ferraresi e Filippo Penatti che opera per conto di un gruppo di clienti Ultra High Net Worth di Mediobanca.
L’advisor che ha introdotto le parti è Mattia Mor. L’investimento in Rainbow da parte di TEC Movie è di c. 90 milioni di euro e porterà TEC Movie a detenere una quota di minoranza significativa del capitale. L’operazione, finalizzata a sostenere la crescita del gruppo, rappresenta un passo strategico per consolidare ulteriormente la posizione di Rainbow come eccellenza italiana nella produzione di contenuti audiovisivi e di animazione, settore con grandi potenzialità di crescita a livello globale.
Fondata da Iginio Straffi nel 1995, Rainbow è oggi la principale realtà italiana nel panorama internazionale in grado di competere con i grandi colossi dell’animazione e dell’intrattenimento. Con una library di IP di successo globale come Winx Club e Mermaid Magic e film internazionali live action come Il Fabbricante di Lacrime e Il mio nome è Vendetta, Rainbow si è affermata come punto di riferimento per la produzione di contenuti di qualità, esportando creatività, talento e innovazione tipicamente italiani in oltre 150 paesi.
Un’operazione orientata alla crescita - La partnership contribuirà a supportare una pipeline di importanti investimenti che Rainbow intende realizzare nei prossimi anni. Questi investimenti saranno orientati sia al rafforzamento della library esistente, sia allo sviluppo o acquisizione di nuove produzioni e IP di portata internazionale, consolidando il ruolo del gruppo come innovatore nel settore dell’intrattenimento e rafforzandone il suo posizionamento sui mercati globali.
Iginio Straffi: “Un passo decisivo per il futuro di Rainbow” - “Siamo entusiasti di accogliere The Equity Club come partner strategico per sostenere il nostro percorso di crescita. Questa operazione ci permetterà di realizzare importanti investimenti, sviluppare nuove produzioni e continuare a portare nel mondo il talento e la creatività del Made in Italy,” ha dichiarato Iginio Straffi, fondatore e CEO di Rainbow Group. “Fin dalla nostra nascita, abbiamo lavorato per far crescere Rainbow come eccellenza italiana nel panorama globale, puntando su innovazione, qualità e capacità di creare connessioni emotive autentiche con il pubblico.”
Made in Italy e visione internazionale - Rainbow ha sempre posto al centro della propria strategia il valore del Made in Italy, combinando la tradizione creativa italiana con una visione internazionale e un approccio imprenditoriale orientato alla crescita. Nel corso degli anni, il gruppo ha perseguito una strategia di acquisizioni mirate, come le acquisizioni di Colorado Film, player di riferimento nella produzione di contenuti live action, e di Bardel Entertainment, studio di animazione canadese con 30 anni di esperienza nell’animation services, con l’obiettivo di ampliare la propria offerta di contenuti e rafforzare la propria posizione di player integrato con un footprint internazionale nel mondo dell’intrattenimento.
Obiettivi futuri - Grazie al sostegno di TEC Movie, il gruppo Rainbow è pronto a consolidare la propria leadership a livello internazionale e ad esplorare operazioni M&A strategiche che riguardino sia IP importanti che aziende sinergiche al gruppo in Italia e nel mondo.
Filippo Penatti, co-CEO TEC: “Siamo lieti di instaurare una nuova partnership con un imprenditore visionario come Iginio Straffi e con tutto il Gruppo Rainbow, condividendone gli obiettivi strategici e di ambiziosa crescita futura anche attraverso operazioni di M&A strategiche per il Gruppo. Rainbow rappresenta un’eccellenza italiana con un posizionamento internazionale nel mondo dell’animazione e dei contenuti media”.
Roberto Ferraresi, co-CEO TEC: “Con Rainbow annunciamo il secondo investimento promosso tramite TEC 2, dopo il precedente in Club del Sole completato lo scorso maggio. L’investimento rappresenta una milestone importante raggiunto a soli 6 mesi dal lancio ufficiale della nuova iniziativa e si sposa perfettamente con l’obiettivo di TEC 2 di supportare ambiziosi progetti di crescita di società italiane, mettendo al centro l’imprenditore e supportandolo con le competenze del team per uno sviluppo internazionale”.
L’ Art-Pelle di Corridonia, di Consuelo e Cristina Salvucci ed il fashion designer Stefano Galandrini, dopo il debutto alla Milano Fashion Week, inaugurano il Factory Store in via Enrico Mattei, 16/B aCorridonia. Presentando AP wallet, l’innovativo portafoglio che si aggiunge alla già esistente collezione di borse completamente lavabili in lavatrice.
Quindi non più solo borse in neoprene, lavabili in lavatrice, versatili e colorate ma anche una collezione di accessori abbinati, sempre 100% Made in Italy, realizzate con materiali riciclabili.
i titolari della Art-Pelle volendo creare una sinergia tra i comuni di loro appartenenza, hanno coinvolto al taglio del nastro la vicesindaca di Corridonia, Nelia Calvigioni, il sindaco di Petriolo Matteo Santinelli, il sindaco di Mogliano Fabrizio Luchetti. Inoltre, hanno partecipato all’evento numerose autorità, tra cui il consigliere Regione Marche Pierpaolo Borroni, il consigliere provinciale Macerata Claudio Carbonari, il consigliere Regione Molise Armandino D’Egidio, i consiglieri del Comune di Pollenza Laura Sestili e Vincenzo Viviani.
Numerosa è stata la partecipazione della cittadinanza che ha accolto l’arrivo direttamente da Milano della testimonial Rose Lain.
Arrivando alla fine del 2024 si può affermare che, per la regione Marche, persiste ancora la - purtroppo negativa - tendenza emersa dalle statistiche annuali, che la vedono nuovamente prima nel campo delle diminuzioni del numero delle attività produttive.
In particolare la Regione Marche, che affonda le sue radici nelle piccole-medie imprese manifatturiere ed artigiane, ha visto diminuire nel 2023 di ben 4384 unità le imprese attive nel territorio. A livello nazionale si registra il peggior calo - fra tutte le Regioni italiane, dove la media nazionale è del 0,7% - mentre quella marchigiana è del 3,1%.
Realtà creata dall'innalzamento del costo delle materie prime, collegato certamente alle guerre e tensioni sociali che sconvolgono il mondo ma, guardando più da vicino, troviamo anche altri fattori che purtroppo accompagnano da sempre tale settore, come tasse, burocrazia, inflazione, crisi di liquidità, stretta dei prestiti bancari, clienti insolventi e il conseguente calo dei consumi.
Questo costringe le aziende a navigare a vista, limitando in alcuni casi (anche per mancanza di intraprendenza o competenza), l'iniziativa verso mercati più promettenti all'estero, attraverso investimenti di internazionalizzazione promossi peraltro anche dallo Stato Italiano o dalla Regione Marche. Sono, infatti, operativi diversi bandi che mettono a disposizione un valido supporto economico per quelle aziende che decidono di aprirsi a nuovi mercati internazionali che, per fortuna, sono sempre affezionati al "Made in Italy".
Altro fenomeno da tenere presente è quello dell'insolvenza delle imprese marchigiane. Infatti nelle Marche i fallimenti che si concentrano principalmente nei settori commercio, manifattura e calzaturiero sono sempre in progressivo aumento.
Allianz Trade – leader mondiale nell'assicurazione dei crediti commerciali - ritiene a tal riguardo che le imprese che dichiareranno fallimento nel 2024 cresceranno dell'11% mentre il numero delle insolvenze salirà del 22%. Anche nel settore contenziosi tra le aziende marchigiane ed il fisco, si rileva un un dato che rischia di passare in sordina ma che in realtà evidenzia un'altra questione problematica.
Infatti le nostre ditte registrano un'importante impennata dei ricorsi tributari in primo grado. Nei primi nove mesi del 2024 se ne sono registrati quasi il doppio (circa 2432) rispetto al 2023. Anche il tale settore, le Marche sono al primo posto nazionale.
Le stesse aziende si trovano spesso smarrite nelle molteplici normative fiscali esistenti, plurime interpretazioni degli enti preposti ivi compreso la Corte di Giustizia di Legittimità, procedure burocratiche, anche onerose e senza una adeguata assitenza di professionisti locali specializzati ed esperti in materia.
Un aiuto importante per le imprese marchigiane su tali problematiche è rappresentato dalle associazioni di categoria che affiancano le aziende in questi percorsi pieni di tecnicismi, tra le quali l'Associazione Tutela Impresa – Collegata Casartigiani ed il Consorzio Produttori Italiani locale ch, in collaborazione co importanti professionisti e strutture operanti a livello nazionale, offrono diversi validi servizi e sostegni alle aziende in difficoltà, riuscendo anche a bloccare azioni esecutive in corso.
Per maggiori servizi ed informazioni inquadrare il QRCODE
Il banco Marchigiano è da sempre impegnato nella promozione e nel rispetto della parità di genere per garantire pari opportunità nei confronti di tutto il personale e collaboratori.
Per rafforzare ulteriormente in modo rilevante il proprio impegno nel promuovere ambienti di lavoro sempre più inclusivi, il Banco ha ora deciso di avviare l’iter per tentare di ottenere un riconoscimento specifico su questi temi, ovvero l’importante certificazione sulla parità di genere (Uni/PdR 125:2022).
Un impegno, quello dell’Istituto civitanovese, testimoniato con i fatti anche da chi è ai suoi vertici, come Maria Concetta Di Saverio, vicedirettrice generale del Banco: “Questi temi – dice la vice dg - sono di primaria importanza. Stiamo facendo tutto un lavoro culturale e di sensibilizzazione interna sui vari aspetti legati all’inclusione ed alla parità di genere che prevede, tra l’altro, anche l’invio sistematico di una newsletter che si focalizza sul linguaggio, solo apparentemente un elemento secondario ma in realtà primario tassello per una vera crescita culturale e comportamentale quotidiana. Prestare attenzione, nel parlare e nello scrivere, ad esempio a non utilizzare sempre sostantivi maschili anche quando esiste il sinonimo femminile, oppure ad utilizzare parole e un lessico comprensibile a tutti e non selettivo, ecc…”.
“I requisiti richiesti da questa certificazione – aggiunge il direttore generale Massimo Tombolini - sono già ampiamente rispettati dal nostro Istituto e da tutti i colleghi, ma essendo molto stringenti permetteranno al Banco di fare un ulteriore effettivo salto di qualità sui temi dell’inclusione”.
Tra questi requisiti: evitare prassi discriminatorie e appianare eventuali differenze rilevate anche in termini retributivi; garantire pari opportunità di trattamento alle persone in modo indipendente dal genere in cui si riconoscono; promuovere una effettiva equità attraverso politiche e processi che permettano a ognuno di avere le condizioni adeguate a contribuire efficacemente alla vita aziendale e alla propria crescita professionale; creare un contesto che promuova una cultura aziendale e comportamenti grazie ai quali ogni persona possa sentirsi accolta, sicura e libera di esprimere sé stessa; rispettare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata e offrire misure di conciliazione.
Questa mattina, giovedì 7 novembre, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di CNA Pensionati Macerata, intitolata “Decidete voi se dobbiamo mangiare o curarci?”. L'iniziativa lancia un appello forte sulle crescenti difficoltà economiche che colpiscono i pensionati, in un contesto segnato da inflazione, sottofinanziamento sanitario e un aumento preoccupante della povertà.
Maurizio Tritarelli, presidente di CNA Macerata, ha aperto la conferenza evidenziando l’allarme legato all’aumento della povertà nelle Marche, dove l’11% delle famiglie vive in condizioni di povertà assoluta, superando la media del Centro Italia. "Questa situazione impoverisce non solo le famiglie, ma anche le possibilità di investimento delle imprese locali”, ha spiegato Tritarelli, richiamando l’attenzione su come ogni crisi abbia un impatto diretto sia sulle aziende che sulle famiglie, minando la coesione sociale del territorio.
Silvano Gattari, presidente di CNA Pensionati Macerata, ha illustrato i punti principali della campagna, mettendo in luce i problemi che i pensionati affrontano quotidianamente. In particolare, ha sottolineato la situazione di povertà in cui si trovano molti pensionati, con pensioni minime che non raggiungono nemmeno la soglia di povertà fissata a 726 euro al mese. Inoltre, la rivalutazione pensionistica è insufficiente, con gli incrementi delle pensioni che non riescono a compensare l’inflazione, riducendo ulteriormente il potere d’acquisto. Un altro tema affrontato è il sottofinanziamento del sistema sanitario, con l’Italia che si colloca al 16° posto in Europa per spesa sanitaria e la difficoltà per i pensionati di accedere alle cure necessarie, costringendoli spesso a rivolgersi al settore privato per superare le lunghe liste d’attesa.
Giovanni Dini, direttore del Centro Studi CNA Marche, ha tracciato un quadro economico e sociale particolarmente difficile per i pensionati e per il sistema sanitario. In Italia, la spesa sanitaria rappresenta solo il 6,8% del PIL, una percentuale molto inferiore alla media europea, con effetti evidenti: l’1,8% della popolazione ha rinunciato a cure mediche necessarie per motivi economici o per lunghe liste d’attesa. Dini ha osservato "come questo divario con altri Paesi europei penalizzi le fasce di popolazione più vulnerabili, in particolare gli anziani, che si trovano spesso a dover scegliere tra spese sanitarie e altre necessità quotidiane. Nelle Marche, la situazione è aggravata dalla scarsità di strutture sanitarie nelle aree interne e dall’alto tasso di emigrazione ospedaliera, con oltre l’11% dei residenti costretti a farsi curare fuori regione".
La conferenza ha incluso l’intervento di Mary Ambrogi, direttrice del Patronato CNA Epasa, che ha evidenziato come il progressivo restringimento dei criteri per le pensioni anticipate renda sempre più difficile l’accesso all’Opzione Donna. Ha sottolineato inoltre che "la Legge Fornero non è stata toccata, contribuendo al crescente senso di insicurezza per chi si avvicina alla pensione".
La conferenza è stata conclusa da Carlo D’Angelo, imprenditore manifatturiero e dirigente CNA di Civitanova Marche, che ha lanciato un appello sulla crisi che stanno attraversando le piccole imprese locali, molte delle quali, a gestione familiare, lottano per sostenere i membri fragili del nucleo familiare. “Le piccole imprese locali – ha dichiarato – non riescono più a far fronte ai costi crescenti e a sostenere i propri cari in condizioni di fragilità.”
Attraverso questa campagna, CNA Pensionati Macerata si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, invitandole a riflettere sulla necessità di politiche mirate per garantire una vita dignitosa agli anziani e un sostegno concreto alle piccole imprese del territorio. La campagna si articolerà in manifesti, articoli sui quotidiani e post sponsorizzati sui social, per richiamare l’attenzione sulla necessità di maggior equità economica e sociale, fondamentale per preservare la coesione del territorio.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda che opera nel settore edile/metalmeccanico un/a project manager delle costruzioni (codice annuncio Conf 475). La risorsa si occuperà della gestione, pianificazione, sviluppo e controllo delle attività di commessa.
Nel dettaglio dovrà: stabilire e dirigere le diverse fasi della produzione dei cantieri; effettuare analisi di costi/ricavi; provvedere alla stesura di Sal e della contabilità attiva e passiva; gestire e aggiornare il budget e la preventivazione; predisporre, monitorare e aggiornare il programma dei lavori; predisporre il piano di approvvigionamento; redigere le richieste di acquisto; intrattenere rapporti con la committenza, il dl, il Cse, l’ufficio acquisiti e i fornitori.
Requisiti richiesti: conoscenza di software per la progettazione 2D/3D; conoscenza di software per la gestione di contabilità di cantiere (preferibilmente Primus); conoscenza della normativa di settore e pregressa esperienza nella redazione di pratiche edilizie; esperienza nel ruolo e nella gestione dei cantieri edili. Titolo di studio richiesto: diploma di Istituto tecnico per geometri o laurea in ingegneria edile, ingegneria civile, architettura o affini. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell'annuncio), al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
SECONDO ANNUNCIO - Confindustria Macerata, inoltre, ricerca per un'azienda che opera nel settore edile/metalmeccanico un/a saldatore a filo (codice annuncio Conf 476). Requisiti richiesti: buone competenze nell’interpretazione dei disegni tecnici e almeno cinque anni di esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Gli annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Lo scorso 28 ottobre, ad Ascoli Piceno, si è tenuto un importante incontro, presso il teatro Ventidio Basso, dove imprenditori locali e istituzioni hanno dialogato con giornalisti della stampa estera. L'incontro ha rappresentato una concreta e valida occasione per riflettere sulle potenzialità e le sfide economico commerciali e culturali dell'entroterra marchigiano.
A tale evento è stato invitato anche Il Consorzio Produttori Italiani di Civitanova Marche, presieduto da Giuseppe Tosoni, in rappresentanza delle aziende marchigiane, operanti sopratutto nel settore agroalimentare.
L'addetto commerciale Pietro Scipioni, ne ha illustrato il progetto, basato sulla "filiera corta" ossia operazioni commerciali svolte direttamente dal produttore con l' acquirente finale – senza intermediari- evidenziando l'importante rapporto qualità prezzo.
Attualmente tale progetto tende anche a consolidare ed incrementare i contatti con le istituzioni estere (camere di commercio – ambasciate – referenti, ecc..) per conto delle aziende associate. Ciò anche in considerazione dell'importante ed ormai irrinunciabile sviluppo di commercio con paesi esteri, sia per l'export che per l'import.
"Questa è stata l'occasione per esaltare le eccellenze food e del made in Italy della Regione Marche", si legge in una nota del Consorzio. Si è fatto anche riferimento al settore moda, ormai in forte crisi, sopratutto nel comparto calzaturiero, che si intende supportare con i validi sostegni sopracitati, nonché quelli importanti ed esistenti finanziari, europei, regionali, ecc"..
"La stampa straniera ha apprezzato molto tali iniziative anche nel campo dell' internazionalizzazione, ritenute ormai determinanti per lo sviluppo e rafforzamento aziendale futuro. I partecipanti all'evento, condividendo le suddette proposte, hanno colto anche l'occasione per ringraziare l' azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno "Linfa" e il "Circolo del gusto" di Roma, chiedendo al Consorzio di promuovere e ripetere tali eventi".
Questa mattina, nel giardino delle farfalle della frazione Montalto di Cessapalombo, si è tenuto il convegno "Green Communities e servizi ecosistemici". Un incontro tecnico operativo sulle Green Communities e sulla fattibilità di impiantarle nel territorio dell'Unione Montana Monti Azzurri, unico distretto delle Marche in cui la progettazione è stata finanziata con i fondi del Pnrr.
Nelle Green Communities si costruiscono strategie per la gestione integrata e certificata del patrimonio forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno. E tanto altro. Foreste, Acqua, Energie, Agricoltura, Turismo, Start-up, nuove filiere.
A moderare l'evento il presidente dell'Unione Montana, Giampiero Feliciotti "Il 2025 sarà un anno improntato all'organizzazione della comunità e dei servizi ecosistemici; c'è l'idea di unire più servizi e di funzionare insieme, collaborando tra le 15 municipalità". Nel corso della mattinata, è arrivato anche il saluto, in via telematica, del commissario alla Ricostruzione sisma Guido Castelli: "Un progetto importante che aiuta le zone montate nello sviluppo di nuove energie e nel mantenimento delle tradizioni. Credo che l'uomo sia la soluzione ai disastri naturali e non il problema".
"La giornata di oggi consente di riaffermare la centralità dei comuni insieme che generano opportunità di sviluppo, incrociando le crisi ecologiche, energetiche e ambientali, con la crisi demografica. Si chiama strategia della green community, che nel territorio dei Monti Azzurri è stata finanziata, unico territorio marchigiano che giova dei fondi del Pnrr per questo progetto. Il tutto atto ad avere un progetto integrato di sviluppo su diversi ambiti, dal turismo all'agricoltura, dal risparmio energetico alla gestione dei rifiuti e delle acque; questa è l'unica strategia del Pnrr che mette insieme più comuni. Ci sono molte aree finanziate in Italia e questa è l'unica marchigiana. Chiediamo alla Regione di investire su questa e su nuove Green communities" - ha spiegato Marco Bussone, presidente Uncem (unione nazionale comunità enti montani) - .
È intervenuto poi Giovanni Vetritto, della presidenza del Consiglio dei ministri: "Uno degli aspetti fondamentali che verrà affrontato è quello del governo di questi ambiti territoriali. Lo vogliamo far corrispondere al modello di sviluppo sostenibile delle Green Comunities. I sindaci dei territori devono imparare a progettare insieme e governare insieme queste risorse".
"È fondamentale partire dagli usi del suolo dei territori interessati, e in questo territorio più del 70% è bosco, il 25% è agricoltura, solo il 5% è ambiente urbano. Dar vita a una filiera del bosco e del legno è fondamentale. Prima di tutto per la sicurezza del territorio. Queste sono emergenze e priorità che possiamo affrontare nell'ottica delle Green Communities, attraverso una filiera dell'economia circolare", ha aggiunto Fabio Renzi, il segretario generale della fondazione Symbola.
A concludere l'intervento di Giuseppe Amici, presidente Uncem Marche: "La giornata di oggi è importantissima per le aree interne. Una giornata di svolta per il nostro territorio, con l'idea di sviluppare un'economia che punti al futuro. Dobbiamo mantenere le nostre innovazioni in queste aree. Le varie crisi ambientali hanno messo in ginocchio un territorio già di per sé legato al fenomeno dello spopolamento. Con questi progetti si può cercare di combattere questo fenomeno".
Si è concluso il corso di alta formazione, articolato su due moduli, organizzato da Confindustria Macerata e da Assindustria Servizi dal titolo “Modelli Organizzativi 231 e compliance aziendale: dalla teoria alla pratica”, che ha visto la partecipazione di 10 aziende socie.
Il primo modulo, tenuto dagli avvocati Paolo Parisella e Melissa Basilici del Foro di Macerata il 2 ottobre scorso, ha avuto come obiettivo quello di fornire ai partecipanti un quadro sulla normativa vigente in materia di responsabilità amministrativa delle società, anche alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le implicazioni e i vantaggi dell’adozione di un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) in linea con il D. Lgs. 231/01.
Il secondo modulo, tenuto dall’avvocato Patrizia Stona del Foro di Milano e da Alberto Mari, presidente della Sezione “Terziario Innovativo” di Confindustria Macerata, è stata, invece, l’occasione per approfondire aspetti operativi e soluzioni pratiche sulla realizzazione, gestione e verifica di un "modello organizzativo”, con un focus particolare alla composizione e al ruolo dell’organismo di vigilanza. A conclusione del corso, è stato rilasciato ai partecipanti un attestato di partecipazione.
“Per il merito di rappresentare da quarant’anni una realtà imprenditoriale marchigiana di eccellenza nel settore della riparazione e manutenzione di veicoli commerciali e industriali con grande professionalità, competenza e serietà”.
Questa la motivazione dell’encomio che l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha consegnato all’Officina meccanica di Maurizio Andreani di Civitanova Marche. Un riconoscimento, assegnato dietro l’impulso del consigliere Segretario dell’Ufficio di presidenza, Pierpaolo Borroni, consegnato nel corso di una cerimonia che si è svolta a Palazzo delle Marche.
“Il vostro è un esempio per tutta la comunità marchigiana – ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini – nei termini di dedizione incondizionata, passione autentica e lavoro svolto con professionalità e serietà. Oggi – ha poi aggiunto Latini - celebriamo il vostro impegno, ma anche i valori che rappresentate, la tenacia, l’innovazione e la tradizione”.
“Un percorso lavorativo fatto di impegno, abnegazione e sacrificio – ha evidenziato il consigliere Borroni – esempio di imprenditoria e di valori famigliari”. Orgoglio e commozione da parte del titolare dell’Officina, Maurizio Andreani, accompagnato per l’occasione dalla moglie, dai figli, Giordano e Francesco, e dai nipoti.
Promette di essere un’ottima annata per l’olio soprattutto dal punto di vista della qualità con una produzione che tornerà nella media marchigiana dopo la pessima annata 2023. Nel frattempo Aprol Marche, l’associazione dei produttori legati a Coldiretti, ha presentato una serie di proposte alla Regione Marche per sostenere il settore e incrementare la produzione.
“L’olivicoltura – dicono da Coldiretti – sta vivendo una fase di svolta e ha bisogno di interventi di ammodernamento e investimento su nuovi impianti se vuole stare al passo con una concorrenza che arriva soprattutto dall’estero. Come qualità l’olio italiano non teme confronti ma negli anni la produzione è calata mentre quella di altri Paesi del Mediterraneo è aumentata”.
Secondo Aprol occorre sfruttare il Csr per sostenere gli investimenti su oliveti per la produzione di olive biologiche o destinate alle denominazioni di origine come il Cartoceto Dop e il Marche Igp. Tra le proposte anche quella di inserire fra gli investimenti ammessi con la concessione di adeguata priorità, i progetti di ammodernamento degli oliveti esistenti ovvero di oliveti con età degli olivi pari o superiore a 40 anni, il recupero degli oliveti abbandonati e la creazione di invasi con pompaggi e cambiare passo per una gestione della risorsa idrica programmata, senza la quale anche l’olivicoltura marchigiana, e in generale italiana, non può più garantire una produzione costante e di qualità per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici".
"Nelle Marche si contano circa 9.500 ettari di oliveti (oltre il 35% bio) di oliveti e sono presenti 141 frantoi. La media produttiva degli ultimi anni – tolto il terribile 2023 funestato da sbalzi di temperatura al momento della fioritura che ne hanno ridotto l'allegagione e dalla successiva siccità che ha causato la caduta dei pochi frutti presenti sulle piante - è di circa 3mila tonnellate con una qualità ottimale e due denominazioni certificate: il Cartoceto Dop e il Marche Igp.
Un settore che vale oltre 22 milioni di euro di produzione con un export da circa 4 milioni di euro, secondo l’Istat, soprattutto in Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Austria e Francia. Già dalla prossima settimana è prevista l’apertura di un bando dedicato all’oleoturismo con 1 milione di euro a disposizione delle aziende agricole per allestire spazi per la degustazione e l’accoglienza di turisti.
L’oleoturismo è una possibilità data alle imprese agricole da una legge regionale, frutto dell’impegno di Coldiretti e Aprol, che permette loro organizzare eventi e attività come passeggiate tra gli oliveti, corsi di degustazione e abbinamento con il cibo, attività didattiche e ricreative coinvolgendo prodotti trasformati dalla stessa azienda agricola o comunque della tradizione marchigiana.
Il 15 ottobre, in occasione della manifestazione “Le Marche, una Regione da Podio”, Silvio Calvigioni Tombolini ha ritirato il premio insieme ad altri celebri marchigiani.
Molto più che una regione, ma una culla della più autentica eccellenza Made in Italy che non disdegna fortunate incursioni anche nel mondo sportivo. Tutto questo – e anche di più – sono le Marche che, con i suoi figli più celebri e medagliati, in questo caso, è stata celebrata a Roma lo scorso 15 ottobre da “Le Marche una regione da Podio”.
Un evento, giunto alla sua seconda edizione, che ha visto tra i suoi protagonisti anche Tombolini, che ha fatto della sartorialità italiana il suo tratto caratteristico esportando in tutto il mondo il suo dna marchigiano doc e regalando ancora più lustro alla sua regione e al suo territorio, a cui l’azienda di Colmurano è legata a doppio giro.
Nel Salone d’Onore del CONI, al Foro Italico, è stato Silvio Calvigioni Tombolini, direttore commerciale, marketing e comunicazione, a ritirare il premio assegnato dalla manifestazione ideata da Vladimiro Riga.
“Le nostre radici nel territorio marchigiano sono una questione di famiglia e di cuore, come dimostrano le numerose iniziative che, da sempre, portiamo avanti per valorizzarlo, celebrando e tutelando l’apporto delle maestranze che trasmettono il loro know how alle nostre creazioni e mantenendo un legame forte con il suo passato per portarlo nel futuro” ha commentato, a margine del premio, Silvio Calvigioni Tombolini. E infatti del rapporto con la sua terra Tombolini ha fatto un asset vincente che, negli ultimi tempi, si è tradotto nella riqualificazione della sua storica sede, negli investimenti sul capitale umano locale e nella nascita della Fondazione Eugenio Tombolini che, tra i suoi programmi, prevede anche una scuola sartoriale.
“Le Marche, una Regione da Podio” nasce proprio con l’obiettivo di celebrare personalità e aziende,campioni nei più svariati ambiti ma accomunati dall’origine, che hanno contribuito a portare l’eccellenza marchigiana in Italia e nel mondo. Tra i premiati della seconda edizione, che ha visto la presenza del Presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli e del presidente del Coni Giovanni Malagò, i campioni olimpici Tommaso Marini, Elisa Di Francisco, Michele Massa e il campione del mondo di vela Alberto Rossi, i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo Ferretti e molti altri.
Il 23 ottobre alle ore 10, all'interno della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, verrà presentato il Bilancio Sociale dell'Inps. Attraverso l'erogazione di più di 400 diverse prestazioni socio assistenziali e previdenziali l'Inps rappresenta uno dei più grandi enti di welfare pubblico d'Europa.
Il rendiconto sociale 2023 ha voluto evidenziare i programmi, le azioni, l'erogazione delle prestazioni che hanno impatto sul contesto socio economico. "Si evince il grande contributo offerto dall'Inps al territorio di riferimento; circa il 70% della popolazione residente si interfaccia con l'Ente in questione durante una delle varie fasi della vita ed è doveroso che ogni anno venga presentato il rendiconto delle proprie attività in modo imparziale, evidenziando successi e criticità. Queste ultime come stimolo al necessario miglioramento - spiega il direttore provinciale dell'Inps Marco Mancini - .
"L'ambiente nel quale l'Ente opera, infatti, presenta sempre nuove sfide e impone di adeguare i servizi alla realtà in continua trasformazione per fornire a tutti gli stakeholders in tempo celere risposte chiare, semplici e complete. Adattarsi al continuo cambiamento è una sfida che non ammette ritardi e che l'Inps dovrà vincere grazie alle sue risorse umane e tecnologiche e in collaborazione con tutti gli altri attori istituzionali della pubblica amministrazione; perché l'unico modo per vincere le sfide del mondo globalizzato è la collaborazione fattiva, la rapida condivisione delle banche dati e l'utilizzo delle tecnologie da adottare all'utenza di riferimento. Questo ruolo da svolgere insieme è fondamentale per la tenuta del sistema sociale, soprattutto in periodi di crisi economica, di calamità naturali e di eventi bellici, conclude Mancini. "La cittadinanza è invitata a partecipare all'incontro"